Nelle pagine conclusive del suo libro Robinson richiama l’attenzione sulla necessità di guardarsi dai pregiudizi sul tempo necessario allo sviluppo e alla diffusione di una dottrina. Nessuno in realtà conosce il rapporto che intercorre tra cristologia e cronologia: se bastarono tre decenni (anni 30-62) per la formazione di comunità come quelle descritte nel libro degli Atti, non ne furono necessari di più per la formazione degli scritti neotestamentari. Robinson individua in particolare tre pregiudizi da combattere:
Lo schema cronologico proposto da Robinson è il seguente:
Iac. ca. 47/48
Mc. ca. 45-60
Mt. ca. 40-60+
1 Thess. inizi 50
2 Thess. 50/51
1 Cor primavera 55
1 Tim. autunno 55
2 Cor. inizi 56
Gal. seconda metà 56
Lc. –57-60+
Act. –57-62+
Rom. inizi 57
Tit. fine primavera 57
Phil. primavera 58
Phlm. estate 58
Col. estate 58
Eph. fine estate 58
2 Tim. autunno 58
2-3-1 Io. ca. 60-65
Iud. 61/62
2 Pt. 61/62
1 Pt. primavera 65
Io. ca. –40-65+
Hebr. ca. 67
Apoc. fine 68 (-70)