Mentre Gesù passava
(Brano tratto da "Joshua ben Joseph") Gesù spargeva conforto ovunque andasse. Era pieno di grazia e di verità. I suoi discepoli non cessarono mai di meravigliarsi delle parole amorevoli che uscivano dalla sua bocca. Si può coltivare l’amabilità, ma la benevolenza è l’aroma dell’amicizia che emana da un’anima satura d’amore. La bontà induce sempre al rispetto, ma quando è priva di grazia essa respinge spesso l’affetto. La bontà è efficace solo quando è benevola e attrattiva. Gesù comprendeva realmente gli uomini; per questo poteva manifestare una vera simpatia e mostrare una sincera compassione. Ma raramente indulgeva alla pietà. Mentre la sua compassione era illimitata, la sua simpatia era pratica, personale e costruttiva. La sua familiarità con la sofferenza non generò mai indifferenza, e sapeva portare il suo conforto alle anime angosciate senza accrescere la loro autocommiserazione. Gesù poteva aiutare così tanto gli uomini perché li amava sinceramente. Egli amava veramente ogni uomo, ogni donna e ogni bambino. Poteva essere un tale vero amico a causa della sua notevole percezione; conosceva pienamente quello che c’era nel cuore e nella mente dell’uomo. Era un osservatore interessato e acuto. Era un esperto nella comprensione dei bisogni umani, abile nello scoprirli. Gesù non era mai impaziente. Aveva tempo per confortare i suoi simili “mentre passava”. E faceva sempre sentire i suoi amici a proprio agio. Era un ascoltatore affascinante. Non s’impegnò mai in un’indagine indiscreta dell’anima dei suoi ascoltatori. Quando confortava delle menti affamate e curava delle anime assetate, i beneficiari della sua misericordia non avevano tanto l’impressione di confessarsi a lui quanto di conferire con lui. Avevano una fiducia illimitata in lui perché vedevano che lui aveva così tanta fede in loro. Gesù non sembrò mai essere curioso verso la gente e non manifestò mai il desiderio di comandarli, di dirigerli o di approfittare di loro. Ispirava una profonda fiducia in se stessi e un fermo coraggio in tutti coloro che godevano della sua amicizia. Quando sorrideva a un uomo, quel mortale sperimentava un’accresciuta capacità di risolvere i suoi molteplici problemi. Gesù amava così tanto e così saggiamente gli uomini che non esitava mai ad essere severo con loro quando la situazione esigeva tale disciplina. Frequentemente portava aiuto a una persona chiedendogli aiuto. In questo modo suscitava interesse e faceva appello alle cose migliori della natura umana. Era sempre pronto e disposto a interrompere un discorso o a fare attendere una moltitudine mentre provvedeva ai bisogni di una singola persona, anche di un bambino. Accaddero grandi cose non solo perché le persone avevano fede in Gesù, ma anche perché Gesù aveva così tanta fede in loro. La maggior parte delle cose realmente importanti che Gesù disse o fece sembrarono accadere per caso, “mentre egli passava”. Ci fu così poco di professionale, di prestabilito o di premeditato nel ministero terrestre del Maestro. Gesù dispensò salute e sparse felicità con naturalezza e grazia mentre viaggiava attraverso la vita. Era letteralmente vero che “egli andava in giro facendo del bene”. |