Come nacque il simbolo della croce

Il simbolo cristiano della croce nacque da un sogno di Costantino (333) che dopo la vittoria sul Ponte Milvio rivoluzionò la città e l'impero liberando le strade all'annuncio cristiano. 

In realtà quello che avrebbe visto Costantino e che diffuse nell'impero, non era la croce comunemente intesa, era il segno di Cristo il monogramma, il chrismon che deriva dalle due prime lettere della parola greca CRISTOS, (Cristo), la C(chi) e la R(ro) incrociati, un segno che troviamo ancora nelle nostre chiese e anche nei cimiteri dove spesso è erroneamente confuso con pax Christi.

Costantino prima della battaglia di Saxa Rubra espose questo simbolo sul suo labaro (stendardo) sull'elmo e sulle insegne militari, quale simbolo efficaceper la vittoria della battaglia contro Massenzio sul Ponte Milvio. Eusebio narra che questo segno era circondato da una corona d'oro emblema della vittoria di Cristo risorto sulla morte. 

Verso la fine del IV secolo s'introdusse l'uso di affiancare al monogramma le lettere A (alfa) e w(omega), che l'Apocalisse riferisce a Cristo principio e fine primo e ultimo e Sarcofago di passione. 

Nel corso degli anni si svilupparono circa 400 diversi tipi di croce. Inizialmente il Cristo non veniva rappresentato. Si vedeva un giovinetto che teneva una croce ingioiellata. In seguito fu incluso un agnello. 

Nel 692 il Concilio Trullano (detto anche Concilio Quinisesto, si tenne a Costantinopoli nel 692) adottò una croce “ufficiale” recante il busto di un giovane invece dell’agnello. Da questa nacque col tempo il crocifisso, una croce con la rappresentazione del corpo di Cristo.