Le apparizioni
La prima apparizione
29 settembre 1987
È il 29 settembre del 1987 ad Anguera, a Bonfim de Feira, distretto appartenente al municipio di Feira de Santana, nello Stato brasiliano di Salvador Bahia (nordest del Brasile). E una zona al limite del sertào, la pianura stepposa che occupa buona parte del Brasile e, in particolare, proprio lo Stato di Bahia. Pedro Regis, un ragazzo appena diciottenne che soffre ripetutamente di mancamenti, sta tornando con l’autobus da Bonfim, dove si prepara al magistero. E in compagnia di un amico e compagno di scuola, Celestino Silva Santa Cruz (oggi deceduto), e scende nei pressi di una scuola prossima a casa, ma all’improvviso si sente male: non riesce a proseguire, per cui si ferma, mentre Celestino corre a casa per avvertire i familiari di Pedro e chiamarli in aiuto.
“Prima delle apparizioni, all’inizio del 1986, io iniziai ad avere un problema di svenimenti, dal gennaio 1986 fino a settembre, inizio di ottobre 1987. Sono stato da vari medici a Feira de Santana, a Salvador (Bahia), la mia capitale, e i medici non hanno scoperto che cosa provocava questi svenimenti. Io sono nato in una famiglia cattolica, devota a Nostra Signora, e ho chiesto a Lei che chiedesse a Gesù la mia guarigione. Non ho mai chiesto niente; dico sempre che non ho bisogno di nulla, assolutamente nulla: la mia fede mi basta. E quando Nostra Signora è apparsa, io non sapevo che era Nostra Signora, mi apparve come una ragazza: il 29 settembre 1987, che era un mercoledì, più o meno intorno alle ore 19.40, questo fu più o meno il tempo in cui è apparsa.
Sono sceso dall’autobus, di ritorno da scuola, che è a più o meno dieci chilometri da casa mia e quando scesi cominciai a non sentirmi bene. Ero con un collega; il mio collega se ne accorse, decise di aiutarmi ad attraversare la strada e ci siamo seduti sotto il portico di una piccola scuola; e mentre io rimanevo seduto, lui corse fino a casa mia, che si trovava a più o meno 300 metri, per chiamare i miei genitori e fratelli, affinché venissero a prendermi con l’auto.
E fu esattamente a quest’ora che io vidi una persona vestita di bianco che veniva dalla mia sinistra; si parò di fronte a me a più o meno 2 metri, mi guardò e mi disse: “Ti aiuterò”. Io stavo seduto e tentai di alzarmi; questa persona si avvicinò, stese la mano destra, sorreggendomi il braccio sinistro, mi aiutò ad alzarmi e ad arrivare a una distanza di più o meno 5 metri, sotto un’area coperta. Io percepii perfettamente di essermi alzato, ma non mi ricordo se stavo camminando appoggiato al suolo, o se ero sollevato in aria, non lo so.
Poi mi ricordo che a un certo punto mi sentii come scendere dall’alto; io non posso affermare se io camminavo o fluttuavo sollevato in aria; io so che fui collocato lì. La mia famiglia mi trovò là svenuto e mi portarono a casa senza sapere nulla. In casa, più o meno due ore, due ore e mezza dopo, io ripresi conoscenza e chiesi della ragazza che avevo visto; ma non poterono spiegarmi nulla.
Le persone della mia famiglia cominciarono a pensare che ero strano, perché io dicevo che avevo visto una ragazza vestita da suora; pensavano che fossi matto; mia madre mi chiedeva: “Figlio mio, ma di che cosa stai parlando?”; ma io dissi: “Io ho visto una ragazza, una religiosa, alla scuola, che mi ha aiutato e, non so, ma l’ho vista”. E mia madre, per consolarmi, mi diede un colpetto su di una gamba e disse: “Non preoccuparti, era Nostra Signora”. Lo disse solo per consolarmi. Poi mia madre mi chiese se volevo cenare, risposi di sì, feci un bagno, mangiai la cena che lei aveva preparato, poi andai a dormire. Alla mattina, cominciai a ricordare la scena e mi dissi: “Non ho visto nulla”. Decisi che dovevo aver battuto la testa, allora avevo visto un’allucinazione.
Ma cominciai a ricordare i dettagli; e furono i dettagli che mi fecero rammentare: “Se fosse avvenuto nella mia testa… ma io ho sentito una persona che mi toccava. Un’allucinazione non arriverebbe a questo punto: io ho sentito della materia”. Questo mi colpì; fu questo quello che mi colpì. In quell’epoca, c’era una religiosa, figlia di una comare di mia madre; questa comare di mia madre ha una figlia che è religiosa, Aurenita, che oggi vive a Feira de Santana; allora mi venne in mente: “Sarà Aurenita che è venuta a casa di sua mamma”. Io andai a casa di sua mamma per sapere se c’era la religiosa e mi fu detto che non c’era.
Seconda apparizione
1° ottobre 1987
Due giorni dopo, il primo di ottobre, ebbi la seconda apparizione. In questa seconda apparizione io stavo nella stanza delle mie sorelle, mostrando loro un lavoro che avevo fatto al collegio, a scuola; e all’improvviso, vidi Nostra Signora apparire nella stanza delle mie sorelle. Lei fece un gesto con la mano: non mi disse niente, ma fece un gesto; e io capii che Lei mi stava chiedendo che le mie sorelle uscissero.
Allora dissi alle mie sorelle di uscire; ma loro rimasero lì a guardare alla porta, osservando quello che stava accadendo. E quella sera quella ragazza mi disse di pregare il Rosario in famiglia, mi diede un messaggio, mi disse di non divulgarlo senza il suo permesso e mi chiese di procurarmi un sacerdote: questo sacerdote è stato il mio direttore spirituale per 21 anni. E già morto: monsignor Ermenegildo di Castorano, italiano. In verità, questo nome è il suo nome nella congregazione, non il nome di battesimo.
Io non conoscevo questo padre: l’unico sacerdote che conoscevo era il padre Gerard Laflan, che fu nostro parroco, nella nostra parrocchia; un padre canadese che oggi vive in Canada. Poi ella disse: “Tornerò” e scomparve, come una luce che si spegne. Io tornai da mia madre e dalle mie sorelle; solo dissi del messaggio di cui Lei mi aveva chiesto di non parlare.
Il messaggio mi rimase in mente e io ero rimasto impressionato, perché… (qui si commuove) dicevo: “Come fa Lei a dire una cosa del genere?”, perché mi aveva detto una cosa molto grave; e io dicevo, dato che Lei mi aveva detto questa cosa, Lei lo sa se io lo custodirò; io avevo paura di dimenticare quello di cui Lei aveva parlato. Un giorno chiesi una penna e pensai di scrivere per non dimenticare e si trattava di dettagli che difficilmente le persone sentono dire. Chiesi una penna e un quaderno, aprii il quaderno nuovo e dissi: “Scriverò per non dimenticare”. Chiesi una penna BIC.
Quando cominciai, misi la penna sulla carta per scrivere la prima lettera della frase e la penna volò; esattamente qui, su questo dito vidi una bolla, come se l’avessi messo nel fuoco, e la penna mi sfuggì di mano; e da quel momento io capii che non dovevo scrivere (il veggente capì che non doveva scrivere e si sarebbe ricordato comunque del messaggio); io capii che non dovevo scrivere; non scrissi e fui impressionato.
Terza apparizione
3 ottobre 1987
Il giorno 3 ottobre ci fu la terza apparizione. In questa terza apparizione stavo pregando il Rosario con le mie sorelle dentro casa; e io udii una voce che proveniva da fuori. Allora dissi a mia sorella: “Guarda, mi stanno chiamando là”. Allora andò fuori, aprì la porta e non c’era nessuno. Io udii per la seconda volta, lei uscì nuovamente e quando lei tornò per la seconda volta, disse: “No, non c’è nessuno fuori”. “Deve essere mia madre che sta arrivando”, perché mia madre stava a casa di mio fratello con una delle mie sorelle; e lei uscì e vide mia mamma venire per la strada.
Continuammo a pregare e io udii la medesima voce che mi chiamava per nome per la terza volta. Allora mi alzai e dissi: “Lasciatemi andare”. Io uscii andando in direzione della porta e quando arrivai là, io vidi là dove oggi si trova la croce, una luce. Mia madre stava qui, di lato, seduta con una mia sorella che era incinta; e io dissi a mia madre e a tutte loro: “Guardate là, la luce! C’è la ragazza, la ragazza, che mi sta chiamando!”.
Ma nessuno vedeva nulla. Loro mi chiesero di non stare là. Ma sembrava che io fossi trainato da una forza; io avrei potuto, umanamente parlando, avrei potuto avere paura e dire alle mie sorelle di venire con me. No. Io volevo andare, ma loro non mi lasciavano andare, perché dato che io ero già malato da due anni, una delle mie sorelle disse: “Non lasciate andare Pedro; Pedro vuole suicidarsi”. E io dissi: “Ma non è per niente questo, non è per niente questo, lasciami andare, lasciami andare!”.
La mia sorella incinta cominciò a piangere e a supplicare che non andassi; io, insistendo, all’improvviso, a mia sorella incinta dissi: “Sentite, io sono Pedro, Pedro sta vedendo qualcosa”. Mia madre disse: “Ma perché stai parlando di questo: ‘Ho visto una luce? — Parlava di Pedro che stava vedendo una luce — ‘Lascia andare Pedro’”.
Allora mi lasciarono e una delle mie sorelle cominciò a venire con me. Stavamo andando e quando fummo vicino apparve quella luce all’improvviso, ma ora al suo centro c’era quella ragazza in piedi. Io mi avvicinai a passi lenti e, quando arrivai a più o meno 3-4 metri di distanza, sentii come una forza che mi obbligasse a cadere in ginocchio e sentii come se una mano fosse posata sulla mia spalla. Io caddi in ginocchio; e non riuscivo a dire nulla. Mi sembrava che avessi delle lacrime nella mia gola. E io vidi perfettamente, vidi perfettamente quando disse: “Non avere paura: Io sono la Madre di Gesù (qui piange); sono la Madre di Gesù; sono venuta per aiutare i miei figli”; e disse: “Da oggi sei guarito”. Mi chiese di tornare il sabato. A partire da quel giorno fino a oggi non sono più stato male.
Quarta apparizione
10 ottobre 1987
Il sabato successivo alla terza apparizione inizia il ritmo regolare, settimanale, di visioni che si protrarranno fino a oggi, per quasi 30 anni. La Fanciulla appare a Pedro, puntualissima (non mancherà mai, aggiunge lui), e gli consegna questo messaggio, ingiungendogli di scrivere: da allora, Pedro si presenterà obbediente alle apparizioni armato di penna e taccuino.
“Sono la Regina della Pace e chiedo che tutti i miei figli siano al mio fianco per vincere un grande male che si può abbattere sopra il mondo. Ma, affinché questo male non si compia, dovete pregare e avere fede. Figli miei, desidero la conversione di tutti il più rapidamente possibile. Il mondo corre grandi pericoli e, per liberarvi da questi pericoli, dovete pregare, convertirvi e credere nella Parola del Creatore, poi pregando otterrete la pace per il mondo. Figli miei, molti di voi vanno a Messa, ma non ci vanno con il cuore limpido, ci vanno senza fede. Molti ci vanno appena per mostrarsi cattolici e sono in grave errore. Dovete seguire un solo cammino: quello della Verità. Ci sono figli che non hanno imparato a perdonare, ma dovete perdonare il vostro prossimo. L’inimicizia è opera di Satana e lui si sente felice quando riesce a separare un fratello dall’altro. Per questo, chiedo con tutto il mio cuore che arde di fiamme: convertitevi, pregate e imparate a perdonare il vostro prossimo.”
All’inizio avevo paura che non fossero cose di Dio. Pensavo: e se fosse un effetto della mia mente? E se fosse il demonio a ingannarmi? Avevo paura, questa è la parola. Ella continuava ad apparire, a trasmettere messaggi e furono questi messaggi che cominciarono a convincermi. Dato che temevo che fosse l’effetto della mia testa, mi procurai un medico, uno psichiatra, che ho pagato per conto mio: il dottor Antonio, è ancora vivo, vive a Feira de Santana. E dopo avermi visto, mi disse: “Lei non ha nulla di anormale: psicologicamente Lei è perfetto”. Allora mi dissi: “Se non ho niente in testa che possa provocare questo, allora ho bisogno di verificare il secondo punto: sarà che si tratta di Dio?” Furono i messaggi che mi diedero la certezza che era Nostra Signora.
E il padre, che Lei mi comandò di procurarmi, monsignor Ermenegildo, mi aiutò a capire quel che stava accadendo. Fu interessante perché io andai dal padre con il timore che sarebbe stato in disaccordo con me, che non mi avrebbe creduto. Ma la cosa impressionante è che quando arrivai là, era come se lui sapesse già tutto e mi diceva: “E nostra Signora che le appare”. E io dissi: “Come fa Lei a sapere quel che io sto vedendo?” E lui mi disse: “Dio ha mandato Nostra Signora ad aiutarci, ad aiutare la Chiesa”. […] Io dissi: “Padre, io non so se è Nostra Signora, se è stata davvero Nostra Signora, io la aiuto. Ma io non so chi è lei”. Poi questo padre mi chiese che parlassi con il mio vescovo di quell’epoca, don Silverio de Albuquerque. Io ci sono stato, per obbedienza a lui, perché io non volevo andarci; ma ci sono stato.
Oggi sono passati 29 anni e io dico alle persone: Mi piacerebbe molto che Nostra Signora non apparisse; mi piacerebbe che fossimo fedeli a Gesù, al Vangelo; allora Nostra Signora non avrebbe bisogno di venire a parlarci. Mi piacerebbe non avere ascoltato quel che ho ascoltato da Nostra Signora, sinceramente: perché sono cose gravi che io sto vedendo verificarsi oggi persino dentro la nostra Chiesa. Vediamo una situazione di calamità spirituali nel mondo intero. Nostra Signora era certissima di quel che dice. Quindi, a fronte di tutto quel che ho visto, tutto quello che so, tutto quello che Nostra Signora dice, oggi io dico che io non aiuto Nostra Signora per nulla e per nessuno.
Io mi ricordo che una volta, col mio primo vescovo, un padre chiamato monsignor Daltro, già morto, mi disse: “Se il vescovo le chiedesse di tacere, lei tacerebbe?”. E io: “No, non tacerei. Non taccio”. Io dissi al mio vescovo dell’epoca (lui pose questa domanda alla presenza del vescovo e risposi alla presenza del vescovo): “Io non taccio perché Nostra Signora sta dicendo la verità. Se c’è una cosa errata detta sulla dottrina cattolica, detta sul Vangelo, detta da Nostra Signora, potete parlare anche ora. Ma io non tacerò per far piacere ad alcuno”. E questo ho detto al vescovo, alla domanda del padre, alla presenza del vescovo, che lo volle chiedere.
Non ci ho mai pensato, perché io sono cattolico e io non voglio che la gente dica che sono disobbediente alla Chiesa, perché per me la cosa più importante, piuttosto che obbedire agli uomini è obbedire a Dio. Ora, se io vedessi scritto un messaggio e in questo messaggio trovassi scritte cose contro la Chiesa o contro il Vangelo, io stesso sarei al di fuori, uscirei dalla Chiesa; ma dato che Nostra Signora non ha mai detto nulla, assolutamente nulla contro, io sono qui per aiutarla.
Questo è stato detto più o meno 25-27 anni fa. Dopo 29 anni io dico la stessa cosa: oggi io sono qui ad aiutare Nostra Signora senza rispondere alla richiesta di nessuno, di nessuno di questa terra. E se l’autorità della Chiesa mi chiedesse di tacere, io tacerei, ripeto, se mi venisse provato che c’è una cosa contro la dottrina. Fino ad allora, io continuerò la mia missione.
Le apparizioni in seguito
Oggi la modesta fattoria al limite della strada diretta a Bomfin de Feira, la Fazenda Malhada Nova, è luogo di apparizioni, di preghiera e di venerazione mariana. Dapprincipio, l’Apparsa aveva richiesto soltanto di mettervi una croce: oggi esiste una chiesetta, eretta una decina d’anni dopo la prima apparizione. Difatti, nel decimo anniversario della prima apparizione, fu dato questo messaggio:
Le apparizioni di Anguera richiamano un parallelo molto stretto con quelle di Medjugorje. Anche in quest’ultimo caso il lato profetico (i famosi dieci segreti) riveste una grande importanza, ma per Anguera questo tratto è ancora più impressionante: dal 2005, infatti, le profezie, prima ricorrenti, ma implicite, hanno accompagnato ogni messaggio, anche se il tema del “grande male” da evitare mediante la conversione è onnipresente. Esse sono anzi prossime al nocciolo delle preoccupazioni della misteriosa Fanciulla, che, difatti, fin dal 10 ottobre 1987, aveva detto:
“Figli miei, desidero la conversione di tutti il più rapidamente possibile. Il mondo corre grandi pencoli e, per liberarvi da questi pericoli, dovete pregare, convertirvi e credere nella Parola del Creatore, poi pregando otterrete la pace per il mondo.”
Grandi pericoli: questo è il motivo ricorrente nella pedagogia dell’Apparsa di Anguera, per cui il carattere, per cosi dire, “preventivo” dei Suoi sforzi e delle Sue richieste salta agli occhi. Esistono però anche messaggi che non sono stati rivelati: sono cinque e possono essere considerati dei veri e propri “segreti”, come ne sono stati accordati anche in altre località di apparizioni mariane.
Le apparizioni sono avvenute anche al di fuori di Anguera e, persino, del Brasile, nel corso dei viaggi di Pedro: in vari Stati del Brasile, poi in Italia, a Fatima (Portogallo), in Francia, a Gerusalemme. Il veggente è stato anche in Vaticano, occasione nel corso della quale ha consegnato a papa Giovanni Paolo II una lettera e un libro di messaggi.
La lettera rivolgeva al Santo Padre una richiesta di discernimento ecclesiale sul fenomeno delle apparizioni, richiesta cui, poco dopo, è stato risposto con la nascita di una commissione di studio apposita.
29 settembre 1987
È il 29 settembre del 1987 ad Anguera, a Bonfim de Feira, distretto appartenente al municipio di Feira de Santana, nello Stato brasiliano di Salvador Bahia (nordest del Brasile). E una zona al limite del sertào, la pianura stepposa che occupa buona parte del Brasile e, in particolare, proprio lo Stato di Bahia. Pedro Regis, un ragazzo appena diciottenne che soffre ripetutamente di mancamenti, sta tornando con l’autobus da Bonfim, dove si prepara al magistero. E in compagnia di un amico e compagno di scuola, Celestino Silva Santa Cruz (oggi deceduto), e scende nei pressi di una scuola prossima a casa, ma all’improvviso si sente male: non riesce a proseguire, per cui si ferma, mentre Celestino corre a casa per avvertire i familiari di Pedro e chiamarli in aiuto.
“Prima delle apparizioni, all’inizio del 1986, io iniziai ad avere un problema di svenimenti, dal gennaio 1986 fino a settembre, inizio di ottobre 1987. Sono stato da vari medici a Feira de Santana, a Salvador (Bahia), la mia capitale, e i medici non hanno scoperto che cosa provocava questi svenimenti. Io sono nato in una famiglia cattolica, devota a Nostra Signora, e ho chiesto a Lei che chiedesse a Gesù la mia guarigione. Non ho mai chiesto niente; dico sempre che non ho bisogno di nulla, assolutamente nulla: la mia fede mi basta. E quando Nostra Signora è apparsa, io non sapevo che era Nostra Signora, mi apparve come una ragazza: il 29 settembre 1987, che era un mercoledì, più o meno intorno alle ore 19.40, questo fu più o meno il tempo in cui è apparsa.
Sono sceso dall’autobus, di ritorno da scuola, che è a più o meno dieci chilometri da casa mia e quando scesi cominciai a non sentirmi bene. Ero con un collega; il mio collega se ne accorse, decise di aiutarmi ad attraversare la strada e ci siamo seduti sotto il portico di una piccola scuola; e mentre io rimanevo seduto, lui corse fino a casa mia, che si trovava a più o meno 300 metri, per chiamare i miei genitori e fratelli, affinché venissero a prendermi con l’auto.
E fu esattamente a quest’ora che io vidi una persona vestita di bianco che veniva dalla mia sinistra; si parò di fronte a me a più o meno 2 metri, mi guardò e mi disse: “Ti aiuterò”. Io stavo seduto e tentai di alzarmi; questa persona si avvicinò, stese la mano destra, sorreggendomi il braccio sinistro, mi aiutò ad alzarmi e ad arrivare a una distanza di più o meno 5 metri, sotto un’area coperta. Io percepii perfettamente di essermi alzato, ma non mi ricordo se stavo camminando appoggiato al suolo, o se ero sollevato in aria, non lo so.
Poi mi ricordo che a un certo punto mi sentii come scendere dall’alto; io non posso affermare se io camminavo o fluttuavo sollevato in aria; io so che fui collocato lì. La mia famiglia mi trovò là svenuto e mi portarono a casa senza sapere nulla. In casa, più o meno due ore, due ore e mezza dopo, io ripresi conoscenza e chiesi della ragazza che avevo visto; ma non poterono spiegarmi nulla.
Le persone della mia famiglia cominciarono a pensare che ero strano, perché io dicevo che avevo visto una ragazza vestita da suora; pensavano che fossi matto; mia madre mi chiedeva: “Figlio mio, ma di che cosa stai parlando?”; ma io dissi: “Io ho visto una ragazza, una religiosa, alla scuola, che mi ha aiutato e, non so, ma l’ho vista”. E mia madre, per consolarmi, mi diede un colpetto su di una gamba e disse: “Non preoccuparti, era Nostra Signora”. Lo disse solo per consolarmi. Poi mia madre mi chiese se volevo cenare, risposi di sì, feci un bagno, mangiai la cena che lei aveva preparato, poi andai a dormire. Alla mattina, cominciai a ricordare la scena e mi dissi: “Non ho visto nulla”. Decisi che dovevo aver battuto la testa, allora avevo visto un’allucinazione.
Ma cominciai a ricordare i dettagli; e furono i dettagli che mi fecero rammentare: “Se fosse avvenuto nella mia testa… ma io ho sentito una persona che mi toccava. Un’allucinazione non arriverebbe a questo punto: io ho sentito della materia”. Questo mi colpì; fu questo quello che mi colpì. In quell’epoca, c’era una religiosa, figlia di una comare di mia madre; questa comare di mia madre ha una figlia che è religiosa, Aurenita, che oggi vive a Feira de Santana; allora mi venne in mente: “Sarà Aurenita che è venuta a casa di sua mamma”. Io andai a casa di sua mamma per sapere se c’era la religiosa e mi fu detto che non c’era.
Seconda apparizione
1° ottobre 1987
Due giorni dopo, il primo di ottobre, ebbi la seconda apparizione. In questa seconda apparizione io stavo nella stanza delle mie sorelle, mostrando loro un lavoro che avevo fatto al collegio, a scuola; e all’improvviso, vidi Nostra Signora apparire nella stanza delle mie sorelle. Lei fece un gesto con la mano: non mi disse niente, ma fece un gesto; e io capii che Lei mi stava chiedendo che le mie sorelle uscissero.
Allora dissi alle mie sorelle di uscire; ma loro rimasero lì a guardare alla porta, osservando quello che stava accadendo. E quella sera quella ragazza mi disse di pregare il Rosario in famiglia, mi diede un messaggio, mi disse di non divulgarlo senza il suo permesso e mi chiese di procurarmi un sacerdote: questo sacerdote è stato il mio direttore spirituale per 21 anni. E già morto: monsignor Ermenegildo di Castorano, italiano. In verità, questo nome è il suo nome nella congregazione, non il nome di battesimo.
Io non conoscevo questo padre: l’unico sacerdote che conoscevo era il padre Gerard Laflan, che fu nostro parroco, nella nostra parrocchia; un padre canadese che oggi vive in Canada. Poi ella disse: “Tornerò” e scomparve, come una luce che si spegne. Io tornai da mia madre e dalle mie sorelle; solo dissi del messaggio di cui Lei mi aveva chiesto di non parlare.
Il messaggio mi rimase in mente e io ero rimasto impressionato, perché… (qui si commuove) dicevo: “Come fa Lei a dire una cosa del genere?”, perché mi aveva detto una cosa molto grave; e io dicevo, dato che Lei mi aveva detto questa cosa, Lei lo sa se io lo custodirò; io avevo paura di dimenticare quello di cui Lei aveva parlato. Un giorno chiesi una penna e pensai di scrivere per non dimenticare e si trattava di dettagli che difficilmente le persone sentono dire. Chiesi una penna e un quaderno, aprii il quaderno nuovo e dissi: “Scriverò per non dimenticare”. Chiesi una penna BIC.
Quando cominciai, misi la penna sulla carta per scrivere la prima lettera della frase e la penna volò; esattamente qui, su questo dito vidi una bolla, come se l’avessi messo nel fuoco, e la penna mi sfuggì di mano; e da quel momento io capii che non dovevo scrivere (il veggente capì che non doveva scrivere e si sarebbe ricordato comunque del messaggio); io capii che non dovevo scrivere; non scrissi e fui impressionato.
Terza apparizione
3 ottobre 1987
Il giorno 3 ottobre ci fu la terza apparizione. In questa terza apparizione stavo pregando il Rosario con le mie sorelle dentro casa; e io udii una voce che proveniva da fuori. Allora dissi a mia sorella: “Guarda, mi stanno chiamando là”. Allora andò fuori, aprì la porta e non c’era nessuno. Io udii per la seconda volta, lei uscì nuovamente e quando lei tornò per la seconda volta, disse: “No, non c’è nessuno fuori”. “Deve essere mia madre che sta arrivando”, perché mia madre stava a casa di mio fratello con una delle mie sorelle; e lei uscì e vide mia mamma venire per la strada.
Continuammo a pregare e io udii la medesima voce che mi chiamava per nome per la terza volta. Allora mi alzai e dissi: “Lasciatemi andare”. Io uscii andando in direzione della porta e quando arrivai là, io vidi là dove oggi si trova la croce, una luce. Mia madre stava qui, di lato, seduta con una mia sorella che era incinta; e io dissi a mia madre e a tutte loro: “Guardate là, la luce! C’è la ragazza, la ragazza, che mi sta chiamando!”.
Ma nessuno vedeva nulla. Loro mi chiesero di non stare là. Ma sembrava che io fossi trainato da una forza; io avrei potuto, umanamente parlando, avrei potuto avere paura e dire alle mie sorelle di venire con me. No. Io volevo andare, ma loro non mi lasciavano andare, perché dato che io ero già malato da due anni, una delle mie sorelle disse: “Non lasciate andare Pedro; Pedro vuole suicidarsi”. E io dissi: “Ma non è per niente questo, non è per niente questo, lasciami andare, lasciami andare!”.
La mia sorella incinta cominciò a piangere e a supplicare che non andassi; io, insistendo, all’improvviso, a mia sorella incinta dissi: “Sentite, io sono Pedro, Pedro sta vedendo qualcosa”. Mia madre disse: “Ma perché stai parlando di questo: ‘Ho visto una luce? — Parlava di Pedro che stava vedendo una luce — ‘Lascia andare Pedro’”.
Allora mi lasciarono e una delle mie sorelle cominciò a venire con me. Stavamo andando e quando fummo vicino apparve quella luce all’improvviso, ma ora al suo centro c’era quella ragazza in piedi. Io mi avvicinai a passi lenti e, quando arrivai a più o meno 3-4 metri di distanza, sentii come una forza che mi obbligasse a cadere in ginocchio e sentii come se una mano fosse posata sulla mia spalla. Io caddi in ginocchio; e non riuscivo a dire nulla. Mi sembrava che avessi delle lacrime nella mia gola. E io vidi perfettamente, vidi perfettamente quando disse: “Non avere paura: Io sono la Madre di Gesù (qui piange); sono la Madre di Gesù; sono venuta per aiutare i miei figli”; e disse: “Da oggi sei guarito”. Mi chiese di tornare il sabato. A partire da quel giorno fino a oggi non sono più stato male.
Quarta apparizione
10 ottobre 1987
Il sabato successivo alla terza apparizione inizia il ritmo regolare, settimanale, di visioni che si protrarranno fino a oggi, per quasi 30 anni. La Fanciulla appare a Pedro, puntualissima (non mancherà mai, aggiunge lui), e gli consegna questo messaggio, ingiungendogli di scrivere: da allora, Pedro si presenterà obbediente alle apparizioni armato di penna e taccuino.
“Sono la Regina della Pace e chiedo che tutti i miei figli siano al mio fianco per vincere un grande male che si può abbattere sopra il mondo. Ma, affinché questo male non si compia, dovete pregare e avere fede. Figli miei, desidero la conversione di tutti il più rapidamente possibile. Il mondo corre grandi pericoli e, per liberarvi da questi pericoli, dovete pregare, convertirvi e credere nella Parola del Creatore, poi pregando otterrete la pace per il mondo. Figli miei, molti di voi vanno a Messa, ma non ci vanno con il cuore limpido, ci vanno senza fede. Molti ci vanno appena per mostrarsi cattolici e sono in grave errore. Dovete seguire un solo cammino: quello della Verità. Ci sono figli che non hanno imparato a perdonare, ma dovete perdonare il vostro prossimo. L’inimicizia è opera di Satana e lui si sente felice quando riesce a separare un fratello dall’altro. Per questo, chiedo con tutto il mio cuore che arde di fiamme: convertitevi, pregate e imparate a perdonare il vostro prossimo.”
All’inizio avevo paura che non fossero cose di Dio. Pensavo: e se fosse un effetto della mia mente? E se fosse il demonio a ingannarmi? Avevo paura, questa è la parola. Ella continuava ad apparire, a trasmettere messaggi e furono questi messaggi che cominciarono a convincermi. Dato che temevo che fosse l’effetto della mia testa, mi procurai un medico, uno psichiatra, che ho pagato per conto mio: il dottor Antonio, è ancora vivo, vive a Feira de Santana. E dopo avermi visto, mi disse: “Lei non ha nulla di anormale: psicologicamente Lei è perfetto”. Allora mi dissi: “Se non ho niente in testa che possa provocare questo, allora ho bisogno di verificare il secondo punto: sarà che si tratta di Dio?” Furono i messaggi che mi diedero la certezza che era Nostra Signora.
E il padre, che Lei mi comandò di procurarmi, monsignor Ermenegildo, mi aiutò a capire quel che stava accadendo. Fu interessante perché io andai dal padre con il timore che sarebbe stato in disaccordo con me, che non mi avrebbe creduto. Ma la cosa impressionante è che quando arrivai là, era come se lui sapesse già tutto e mi diceva: “E nostra Signora che le appare”. E io dissi: “Come fa Lei a sapere quel che io sto vedendo?” E lui mi disse: “Dio ha mandato Nostra Signora ad aiutarci, ad aiutare la Chiesa”. […] Io dissi: “Padre, io non so se è Nostra Signora, se è stata davvero Nostra Signora, io la aiuto. Ma io non so chi è lei”. Poi questo padre mi chiese che parlassi con il mio vescovo di quell’epoca, don Silverio de Albuquerque. Io ci sono stato, per obbedienza a lui, perché io non volevo andarci; ma ci sono stato.
Oggi sono passati 29 anni e io dico alle persone: Mi piacerebbe molto che Nostra Signora non apparisse; mi piacerebbe che fossimo fedeli a Gesù, al Vangelo; allora Nostra Signora non avrebbe bisogno di venire a parlarci. Mi piacerebbe non avere ascoltato quel che ho ascoltato da Nostra Signora, sinceramente: perché sono cose gravi che io sto vedendo verificarsi oggi persino dentro la nostra Chiesa. Vediamo una situazione di calamità spirituali nel mondo intero. Nostra Signora era certissima di quel che dice. Quindi, a fronte di tutto quel che ho visto, tutto quello che so, tutto quello che Nostra Signora dice, oggi io dico che io non aiuto Nostra Signora per nulla e per nessuno.
Io mi ricordo che una volta, col mio primo vescovo, un padre chiamato monsignor Daltro, già morto, mi disse: “Se il vescovo le chiedesse di tacere, lei tacerebbe?”. E io: “No, non tacerei. Non taccio”. Io dissi al mio vescovo dell’epoca (lui pose questa domanda alla presenza del vescovo e risposi alla presenza del vescovo): “Io non taccio perché Nostra Signora sta dicendo la verità. Se c’è una cosa errata detta sulla dottrina cattolica, detta sul Vangelo, detta da Nostra Signora, potete parlare anche ora. Ma io non tacerò per far piacere ad alcuno”. E questo ho detto al vescovo, alla domanda del padre, alla presenza del vescovo, che lo volle chiedere.
Non ci ho mai pensato, perché io sono cattolico e io non voglio che la gente dica che sono disobbediente alla Chiesa, perché per me la cosa più importante, piuttosto che obbedire agli uomini è obbedire a Dio. Ora, se io vedessi scritto un messaggio e in questo messaggio trovassi scritte cose contro la Chiesa o contro il Vangelo, io stesso sarei al di fuori, uscirei dalla Chiesa; ma dato che Nostra Signora non ha mai detto nulla, assolutamente nulla contro, io sono qui per aiutarla.
Questo è stato detto più o meno 25-27 anni fa. Dopo 29 anni io dico la stessa cosa: oggi io sono qui ad aiutare Nostra Signora senza rispondere alla richiesta di nessuno, di nessuno di questa terra. E se l’autorità della Chiesa mi chiedesse di tacere, io tacerei, ripeto, se mi venisse provato che c’è una cosa contro la dottrina. Fino ad allora, io continuerò la mia missione.
Le apparizioni in seguito
Oggi la modesta fattoria al limite della strada diretta a Bomfin de Feira, la Fazenda Malhada Nova, è luogo di apparizioni, di preghiera e di venerazione mariana. Dapprincipio, l’Apparsa aveva richiesto soltanto di mettervi una croce: oggi esiste una chiesetta, eretta una decina d’anni dopo la prima apparizione. Difatti, nel decimo anniversario della prima apparizione, fu dato questo messaggio:
Le apparizioni di Anguera richiamano un parallelo molto stretto con quelle di Medjugorje. Anche in quest’ultimo caso il lato profetico (i famosi dieci segreti) riveste una grande importanza, ma per Anguera questo tratto è ancora più impressionante: dal 2005, infatti, le profezie, prima ricorrenti, ma implicite, hanno accompagnato ogni messaggio, anche se il tema del “grande male” da evitare mediante la conversione è onnipresente. Esse sono anzi prossime al nocciolo delle preoccupazioni della misteriosa Fanciulla, che, difatti, fin dal 10 ottobre 1987, aveva detto:
“Figli miei, desidero la conversione di tutti il più rapidamente possibile. Il mondo corre grandi pencoli e, per liberarvi da questi pericoli, dovete pregare, convertirvi e credere nella Parola del Creatore, poi pregando otterrete la pace per il mondo.”
Grandi pericoli: questo è il motivo ricorrente nella pedagogia dell’Apparsa di Anguera, per cui il carattere, per cosi dire, “preventivo” dei Suoi sforzi e delle Sue richieste salta agli occhi. Esistono però anche messaggi che non sono stati rivelati: sono cinque e possono essere considerati dei veri e propri “segreti”, come ne sono stati accordati anche in altre località di apparizioni mariane.
Le apparizioni sono avvenute anche al di fuori di Anguera e, persino, del Brasile, nel corso dei viaggi di Pedro: in vari Stati del Brasile, poi in Italia, a Fatima (Portogallo), in Francia, a Gerusalemme. Il veggente è stato anche in Vaticano, occasione nel corso della quale ha consegnato a papa Giovanni Paolo II una lettera e un libro di messaggi.
La lettera rivolgeva al Santo Padre una richiesta di discernimento ecclesiale sul fenomeno delle apparizioni, richiesta cui, poco dopo, è stato risposto con la nascita di una commissione di studio apposita.