Il Libro di Urantia

Translation:

PARTE II. L’Universo Locale

Patrocinata da un Corpo di Personalità dell’Universo Locale di Nebadon
agente per autorità di Gabriele di Salvington.

 

INDICE


Fascicolo 32: L’evoluzione degli universi locali

1. L’emersione fisica degli universi

2. L’organizzazione di un universo

3. Il concetto di evoluzione

4. Relazione di Dio con un universo locale

5. Il proposito eterno e divino

Fascicolo 33: L’amministrazione dell’universo locale

1. Micael di Nebadon

2. Il sovrano di Nebadon

3. Il Figlio e lo Spirito d’Universo

4. Gabriele – il capo esecutivo

5. Gli Ambasciatori della Trinità

6. L’amministrazione generale

7. I tribunali di Nebadon

8. Le funzioni legislativa ed esecutiva

Fascicolo 34: Lo Spirito Madre dell’universo locale

1. Personalizzazione dello Spirito Creativo

2. La natura della Divina Ministra

3. Il Figlio e lo Spirito nel tempo e nello spazio

4. I circuiti dell’universo locale

5. Il ministero dello Spirito

6. Lo spirito nell’uomo

7. Lo spirito e la carne

Fascicolo 35: I Figli di Dio dell’universo locale

1. Il Padre Melchizedek

2. I Figli Melchizedek

3. I mondi Melchizedek

4. Il lavoro speciale dei Melchizedek

5. I Figli Vorondadek

6. I Padri delle Costellazioni

7. I mondi Vorondadek

8. I Figli Lanonandek

9. I governanti Lanonandek

10. I mondi Lanonandek

Fascicolo 36: I Portatori di Vita

1. Origine e natura dei Portatori di Vita

2. I mondi dei Portatori di Vita

3. Il trapianto della vita

4. I Portatori di Vita Melchizedek

5. I sette spiriti aiutanti della mente

6. Le forze viventi

Fascicolo 37: Le personalità dell’universo locale

1. Gli Aiuti d’Universo

2. I Brillanti Astri della Sera

3. Gli arcangeli

4. Gli Altissimi Assistenti

5. Gli Alti Commissari

6. I Sovrintendenti Celesti

7. Gli Insegnanti dei Mondi delle Dimore

8. Gli ordini spirituali superiori assegnati

9. I cittadini permanenti dell’universo locale

10. Altri gruppi dell’universo locale

Fascicolo 38: Gli spiriti tutelari dell’universo locale

1. L’origine dei serafini

2. Le nature angeliche

3. Gli angeli non rivelati

4. I mondi serafici

5. La preparazione serafica

6. L’organizzazione serafica

7. I cherubini ed i sanobini

8. L’evoluzione dei cherubini e dei sanobini

9. Le creature intermedie

Fascicolo 39: Le schiere serafiche

1. I serafini supremi

2. I serafini superiori

3. I serafini supervisori

4. I serafini amministratori

5. Gli assistenti planetari

6. I ministri di transizione

7. I serafini del futuro

8. Il destino dei serafini

9. Il Corpo di Compimento Serafico

Fascicolo 40: I Figli di Dio ascendenti

1. I serafini evoluzionari

2. I Figli Materiali ascendenti

3. Gli intermedi trasferiti

4. Gli Aggiustatori Personalizzati

5. I mortali del tempo e dello spazio

6. I figli di Dio per fede

7. I mortali fusi con il Padre

8. I mortali fusi con il Figlio

9. I mortali fusi con lo Spirito

10. I destini degli ascendenti

Fascicolo 41: Aspetti fisici dell’universo locale

1. I centri di potere di Nebadon

2. I controllori fisici di Satania

3. I nostri associati stellari

4. La densità del sole

5. La radiazione solare

6. Il calcio – vagabondo dello spazio

7. Le fonti dell’energia solare

8. Le reazioni dell’energia solare

9. La stabilità dei soli

10. L’origine dei mondi abitati

Fascicolo 42: L’energia — mente e materia

1. Le forze e le energie del Paradiso

2. I sistemi universali di energia non spirituale —  (Energie fisiche)

3. La classificazione della materia

4. Le trasmutazioni dell’energia e della materia

5. Le manifestazioni dell’energia ondulatoria

6. Ultimatoni, elettroni ed atomi

7. La materia atomica

8. La coesione atomica

9. La filosofia naturale

10. I sistemi universali di energia non spirituale —  (Sistemi della mente materiale)

11. I meccanismi dell’universo

12. Modello e forma — predominio della mente

Fascicolo 43: Le costellazioni

1. La capitale della costellazione

2. Il governo della costellazione

3. Gli Altissimi di Norlatiadek

4. Il monte dell’assemblea — il Fedele dei Giorni

5. I Padri di Edentia dopo la ribellione di Lucifero

6. I giardini di Dio

7. Gli univitatia

8. I mondi educativi di Edentia

9. La cittadinanza su Edentia

Fascicolo 44: Gli artigiani celesti

1. I musicisti celesti

2. I riproduttori celesti

3. I costruttori divini

4. I registratori del pensiero

5. I manipolatori dell’energia

6. I modellisti e gli abbellitori

7. Gli operatori dell’armonia

8. Aspirazioni mortali e compimenti morontiali

Fascicolo 45: L’amministrazione del sistema locale

1. I mondi culturali di transizione

2. Il sovrano del sistema

3. Il governo del sistema

4. I ventiquattro consiglieri

5. I Figli Materiali

6. L’educazione Adamica degli ascendenti

7. Le scuole Melchizedek

Fascicolo 46: La capitale del sistema locale

1. Gli aspetti fisici di Jerusem

2. Le caratteristiche fisiche di Jerusem

3. Le trasmissioni di Jerusem

4. Aree residenziali ed amministrative

5. I cerchi di Jerusem

6. I quadrati esecutivi-amministrativi

7. I rettangoli — gli spornagia

8. I triangoli di Jerusem

Fascicolo 47: I sette mondi delle dimore

1. Il mondo dei finalitari

2. L’asilo probatorio

3. Il primo mondo delle dimore

4. Il secondo mondo delle dimore

5. Il terzo mondo delle dimore

6. Il quarto mondo delle dimore

7. Il quinto mondo delle dimore

8. Il sesto mondo delle dimore

9. Il settimo mondo delle dimore

10. La cittadinanza di Jerusem

Fascicolo 48: La vita morontiale

1. Materiali morontiali

2. I Supervisori di Potere Morontiale

3. I Compagni Morontiali

4. I direttori di retrospezione

5. Gli insegnanti dei mondi delle dimore

6. I serafini dei mondi morontiali – i ministri di transizione

7. La mota morontiale

8. I progressori morontiali

Fascicolo 49: I mondi abitati

1. La vita planetaria

2. Tipi fisici planetari

3. I mondi dei non respiratori

4. Le creature evoluzionarie dotate di volontà

5. Le serie planetarie di mortali

6. L’evasione dalla terra

Fascicolo 50: I Principi Planetari

1. La missione dei Principi

2. L’amministrazione planetaria

3. Il gruppo corporale del Principe

4. Il quartier generale e le scuole planetarie

5. La civilizzazione progressiva

6. La cultura planetaria

7. Le ricompense dell’isolamento

Fascicolo 51: Gli Adami Planetari

1. Origine e natura dei Figli Materiali di Dio

2. Il transito degli Adami Planetari

3. Le missioni adamiche

4. Le sei razze evoluzionarie

5. L’amalgamazione razziale —  il conferimento del sangue adamico

6. Il regime edenico

7. L’amministrazione unificata

Fascicolo 52: Le epoche planetarie dei mortali

1. L’uomo primitivo

2. L’uomo posteriore al Principe Planetario

3. L’uomo postadamico

4. L’uomo posteriore al Figlio Magistrale

5. L’uomo posteriore al Figlio di Conferimento

6. L’era di Urantia posteriore al conferimento

7. L’uomo posteriore ai Figli Istruttori

Fascicolo 53: La ribellione di Lucifero

1. I capi della ribellione

2. Le cause della ribellione

3. Il manifesto di Lucifero

4. Lo scoppio della ribellione

5. La natura del conflitto

6. Un comandante serafico leale

7. La storia della ribellione

8. Il Figlio dell’Uomo su Urantia

9. Lo status attuale della ribellione

Fascicolo 54: I problemi della ribellione di Lucifero

1. Vera e falsa libertà

2. Il furto della libertà

3. La dilazione della giustizia

4. La dilazione della misericordia

5. La saggezza della dilazione

6. Il trionfo dell’amore

Fascicolo 55: Le sfere di luce e vita

1. Il tempio morontiale

2. Morte e traslazione

3. Le epoche d’oro

4. Aggiustamenti amministrativi

5. L’apice dello sviluppo materiale

6. Il mortale individuale

7. Il primo stadio o stadio planetario

8. Il secondo stadio o stadio del sistema

9. Il terzo stadio o stadio della costellazione

10. Il quarto stadio o stadio dell’universo locale

11. Gli stadi del settore minore e maggiore

12. Il settimo stadio o stadio del superuniverso

Fascicolo 56: L’unità universale

1. La coordinazione fisica

2. L’unità intellettuale

3. L’unificazione spirituale

4. L’unificazione della personalità

5. L’unità della Deità

6. L’unificazione della Deità evoluzionaria

7. Le ripercussioni evoluzionarie universali

8. L’unificatore Supremo

9. L’unità universale assoluta

10. La verità, la bellezza e la bontà

 

 


 

PARTE II. L’Universo Locale

Fascicolo . I Titoli dei Fascicoli . Autore

032. L’evoluzione degli universi locali . Un Possente Messaggero

033. L’amministrazione dell’universo locale . Il Capo degli Arcangeli

034. Lo Spirito Madre dell’universo locale . Un Possente Messaggero

035. I Figli di Dio dell’universo locale . Il Capo degli Arcangeli

036. I Portatori di Vita . Un Figlio Vorondadek

037. Le personalità dell’universo locale . Un Brillante Astro della Sera

038. Gli spiriti tutelari dell’universo locale . Melchizedek

039. Le schiere serafiche . Melchizedek

040. I Figli di Dio ascendenti . Un Possente Messaggero

041. Aspetti fisici dell’universo locale . Arcangelo

042. L’energia — mente e materia . Un Possente Messaggero

043. Le costellazioni . Malavatia Melchizedek

044. Gli artigiani celesti . Arcangelo

045. L’amministrazione del sistema locale . Melchizedek

046. La capitale del sistema locale . Arcangelo

047. I sette mondi delle dimore . Un Brillante Astro della Sera

048. La vita morontiale . Arcangelo

049. I mondi abitati . Melchizedek

050. I Principi Planetari . Lanonandek Secondario

051. Gli Adami Planetari . Lanonandek Secondario

052. Le epoche planetarie dei mortali . Un Possente Messaggero

053. La ribellione di Lucifero . Manovandet Melchizedek

054. I problemi della ribellione di Lucifero . Un Possente Messaggero

055. Le sfere di luce e vita . Un Possente Messaggero

056. L’unità universale . Un Possente Messaggero e Machiventa Melchizedek


 

TITOLI E AUTORI

PARTE II. L’Universo Locale

Fascicolo . I Titoli dei Fascicoli . Autore

032. L’evoluzione degli universi locali . Un Possente Messaggero

033. L’amministrazione dell’universo locale . Il Capo degli Arcangeli

034. Lo Spirito Madre dell’universo locale . Un Possente Messaggero

035. I Figli di Dio dell’universo locale . Il Capo degli Arcangeli

036. I Portatori di Vita . Un Figlio Vorondadek

037. Le personalità dell’universo locale . Un Brillante Astro della Sera

038. Gli spiriti tutelari dell’universo locale . Melchizedek

039. Le schiere serafiche . Melchizedek

040. I Figli di Dio ascendenti . Un Possente Messaggero

041. Aspetti fisici dell’universo locale . Arcangelo

042. L’energia — mente e materia . Un Possente Messaggero

043. Le costellazioni . Malavatia Melchizedek

044. Gli artigiani celesti . Arcangelo

045. L’amministrazione del sistema locale . Melchizedek

046. La capitale del sistema locale . Arcangelo

047. I sette mondi delle dimore . Un Brillante Astro della Sera

048. La vita morontiale . Arcangelo

049. I mondi abitati . Melchizedek

050. I Principi Planetari . Lanonandek Secondario

051. Gli Adami Planetari . Lanonandek Secondario

052. Le epoche planetarie dei mortali . Un Possente Messaggero

053. La ribellione di Lucifero . Manovandet Melchizedek

054. I problemi della ribellione di Lucifero . Un Possente Messaggero

055. Le sfere di luce e vita . Un Possente Messaggero

056. L’unità universale . Un Possente Messaggero e Machiventa Melchizedek


 

(357.1) 32:0.1 UN UNIVERSO locale è l’opera di un Figlio Creatore dell’ordine paradisiaco di Micael. Esso comprende cento costellazioni, ciascuna delle quali include cento sistemi di mondi abitati. Ogni sistema conterrà alla fine circa mille sfere abitate.

(357.2) 32:0.2 Questi universi del tempo e dello spazio sono tutti evoluzionari. Il piano creativo dei Micael del Paradiso procede sempre lungo il sentiero dell’evoluzione graduale e dello sviluppo progressivo delle nature e delle capacità fisiche, intellettuali e spirituali delle molteplici creature che abitano i vari ordini di sfere compresi in un tale universo locale.

(357.3) 32:0.3 Urantia appartiene ad un universo locale il cui sovrano è l’uomo-Dio di Nebadon, Gesù di Nazaret e Micael di Salvington. E tutti i piani di Micael per questo universo locale furono pienamente approvati dalla Trinità del Paradiso prima che egli s’imbarcasse nell’avventura suprema dello spazio.

(357.4) 32:0.4 I Figli di Dio possono scegliere i regni delle loro attività di creatori, ma queste creazioni materiali furono in origine progettate e pianificate dagli Architetti Paradisiaci dell’Universo Maestro.

(357.5) 32:1.1 Le manipolazioni preuniversali di forza dello spazio e delle energie primordiali sono opera degli Organizzatori di Forza Maestri del Paradiso. Ma nei domini superuniversali, quando l’energia emergente diviene sensibile alla gravità locale o lineare, essi si ritirano a favore dei direttori di potere del superuniverso interessato.

(357.6) 32:1.2 Questi direttori di potere agiscono da soli nelle fasi di creazione di un universo locale anteriori alla materia e posteriori alla forza. Un Figlio Creatore non ha alcuna opportunità d’iniziare l’organizzazione di un universo finché i direttori di potere non hanno effettuato la mobilitazione delle energie spaziali sufficienti a fornire una base materiale — soli fisici e sfere materiali — per l’universo emergente.

(357.7) 32:1.3 Gli universi locali hanno tutti press’a poco lo stesso potenziale d’energia, benché differiscano grandemente per dimensioni fisiche e possano variare di tanto in tanto nel contenuto di materia visibile. Il carico di potere e la dotazione di materia potenziale di un universo locale sono determinati dalle manipolazioni dei direttori di potere e dei loro predecessori, come pure dalle attività del Figlio Creatore e dalla dotazione del controllo fisico innato posseduta dalla sua associata creativa.

(358.1) 32:1.4 Il carico d’energia di un universo locale è circa la centomillesima parte della dotazione di forza del suo superuniverso. Nel caso di Nebadon, il vostro universo locale, la materializzazione della massa è leggermente minore. Fisicamente parlando, Nebadon possiede tutta la dotazione fisica d’energia e di materia che si può trovare in qualsiasi creazione locale di Orvonton. La sola limitazione fisica al maggior sviluppo dell’universo di Nebadon consiste nel carico quantitativo d’energia spaziale tenuto prigioniero dal controllo di gravità dei poteri e delle personalità associati del meccanismo congiunto dell’universo.

(358.2) 32:1.5 Quando l’energia-materia ha raggiunto un certo stadio di materializzazione della massa, appare sulla scena un Figlio Creatore Paradisiaco accompagnato da una Figlia Creativa dello Spirito Infinito. Simultaneamente all’arrivo del Figlio Creatore ha inizio il lavoro di costruzione della sfera architettonica destinata a diventare il mondo capitale dell’universo locale progettato. Per lunghe ere questa creazione locale si evolve, si stabilizzano dei soli e si formano dei pianeti che girano lungo le loro orbite, mentre prosegue il lavoro di creazione dei mondi architettonici che dovranno servire da quartieri generali delle costellazioni e da capitali dei sistemi.

(358.3) 32:2.1 I Figli Creatori sono preceduti nell’organizzazione di un universo dai direttori di potere e da altri esseri originati dalla Terza Sorgente e Centro. A partire dalle energie dello spazio, in tal modo precedentemente organizzate, Micael, il vostro Figlio Creatore, stabilì i regni abitati dell’universo di Nebadon e da allora si è sempre scrupolosamente dedicato alla loro amministrazione. Partendo dall’energia preesistente questi Figli divini materializzano materia visibile, progettano creature viventi e, con la collaborazione della presenza nell’universo dello Spirito Infinito, creano un seguito diversificato di personalità spirituali.

(358.4) 32:2.2 Questi direttori di potere e controllori dell’energia, che hanno preceduto di molto il Figlio Creatore nel lavoro fisico preliminare di organizzazione dell’universo, servono poi in collegamento stupendo con questo Figlio d’Universo, mantenendo per sempre il controllo associato delle energie che essi avevano originariamente organizzato e messo in circuito. Su Salvington sono attualmente in funzione gli stessi cento centri di potere che hanno collaborato con il vostro Figlio Creatore nella formazione originaria di questo universo locale.

(358.5) 32:2.3 Il primo atto completo di creazione fisica in Nebadon è consistito nell’organizzazione del mondo capitale, la sfera architettonica di Salvington, con i suoi satelliti. A partire dalle attività iniziali dei centri di potere e dei controllori fisici fino all’arrivo del personale vivente sulle sfere completate di Salvington, trascorse poco più di un miliardo di anni del vostro attuale tempo planetario. La costruzione di Salvington fu immediatamente seguita dalla creazione dei cento mondi capitale delle progettate costellazioni e delle diecimila sfere capitale dei progettati sistemi locali di controllo e di amministrazione planetaria, insieme con i loro satelliti architettonici. Questi mondi architettonici sono concepiti per accogliere personalità sia fisiche che spirituali, come pure esseri degli stadi d’esistenza intermedi morontiali o di transizione.

(359.1) 32:2.4 Salvington, la capitale di Nebadon, è situata esattamente al centro della massa d’energia dell’universo locale. Ma il vostro universo locale non è un singolo sistema astronomico, sebbene esista un vasto sistema al suo centro fisico.

(359.2) 32:2.5 Salvington è il quartier generale personale di Micael di Nebadon, ma egli non si trova sempre là. Mentre il funzionamento regolare del vostro universo locale ora non esige più la presenza continua del Figlio Creatore sulla sfera capitale, non fu così nelle epoche iniziali dell’organizzazione fisica. Un Figlio Creatore non può lasciare il suo mondo capitale finché non sia trascorso questo periodo di stabilizzazione gravitazionale del regno mediante la materializzazione d’energia sufficiente a consentire ai vari circuiti e sistemi di controbilanciarsi l’un l’altro per reciproca attrazione materiale.

(359.3) 32:2.6 Allora il piano fisico di un universo è completato ed il Figlio Creatore, in associazione con lo Spirito Creativo, progetta il suo piano di creazione della vita; dopo di che questa rappresentazione dello Spirito Infinito inizia la sua funzione nell’universo come personalità creativa distinta. Quando tale primo atto creativo è formulato ed eseguito, scaturisce all’esistenza il Radioso Astro del Mattino, la personificazione di questo concetto creativo iniziale d’identità e d’ideale di divinità. Esso è il capo esecutivo dell’universo, l’associato personale del Figlio Creatore, simile a lui in tutti gli aspetti del carattere, benché notevolmente limitato negli attributi di divinità.

(359.4) 32:2.7 Ed ora che è stato fornito il braccio destro e capo esecutivo del Figlio Creatore, segue la venuta all’esistenza di una vasta e meravigliosa schiera di creature differenti. Appaiono i figli e le figlie dell’universo locale, e subito dopo viene istituito il governo di tale creazione, che si estende dai consigli supremi dell’universo fino ai padri delle costellazioni ed ai sovrani dei sistemi locali — le aggregazioni dei mondi che sono concepiti per diventare successivamente le dimore delle diverse razze mortali di creature dotate di volontà. E ciascuno di questi mondi sarà presieduto da un Principe Planetario.

(359.5) 32:2.8 Successivamente, quando un tale universo è stato così completamente organizzato e pienamente dotato di personale, il Figlio Creatore aderisce alla proposta del Padre di creare l’uomo mortale a loro immagine divina.

(359.6) 32:2.9 L’organizzazione delle dimore planetarie è ancora in corso in Nebadon, perché questo universo è in verità un ammasso giovane fra i regni stellari e planetari di Orvonton. Nell’ultima registrazione c’erano in Nebadon 3.840.101 pianeti abitati, e Satania, il sistema locale del vostro mondo, è abbastanza tipico di altri sistemi.

(359.7) 32:2.10 Satania non è un sistema fisico uniforme, un’unità od organizzazione astronomica singola. I suoi 619 mondi abitati sono situati in più di cinquecento sistemi fisici differenti. Soltanto cinque hanno più di due mondi abitati e di questi solo uno ha quattro pianeti popolati, mentre ce ne sono quarantasei che hanno due mondi abitati.

(359.8) 32:2.11 Il sistema di mondi abitati di Satania è molto lontano da Uversa e da quel grande ammasso di soli che funziona come centro fisico o astronomico del settimo superuniverso. Jerusem, la capitale di Satania, dista più di duecentomila anni luce dal centro fisico del superuniverso di Orvonton, che è lontano, molto lontano nel diametro denso della Via Lattea. Satania è alla periferia dell’universo locale e Nebadon è attualmente molto all’esterno verso i margini di Orvonton. Dal più lontano sistema di mondi abitati fino al centro del superuniverso ci sono poco meno di duecentocinquantamila anni luce.

(360.1) 32:2.12 L’universo di Nebadon gira adesso lontano verso sud-est nel circuito superuniversale di Orvonton. Gli universi più vicini sono: Avalon, Henselon, Sanselon, Portalon, Wolvering, Fanoving e Alvoring.

(360.2) 32:2.13 L’evoluzione di un universo locale è però una lunga storia. I fascicoli che trattano del superuniverso introducono questo argomento; quelli di questa sezione, che trattano delle creazioni locali, lo proseguono, mentre quelli che vengono dopo, riguardanti la storia e il destino di Urantia, completano il racconto. Ma voi potete comprendere adeguatamente il destino dei mortali di una tale creazione locale soltanto mediante l’attenta lettura delle narrazioni della vita e degli insegnamenti del vostro Figlio Creatore quando visse un tempo la vita dell’uomo nelle sembianze della carne mortale sul vostro stesso mondo evoluzionario.

(360.3) 32:3.1 La sola creazione perfettamente stabilizzata è Havona, l’universo centrale, che fu creata direttamente dal pensiero del Padre Universale e dal verbo del Figlio Eterno. Havona è un universo esistenziale, perfetto e compiuto, che circonda la dimora delle Deità eterne, il centro di tutte le cose. Le creazioni dei sette superuniversi sono finite, evoluzionarie e costantemente in progresso.

(360.4) 32:3.2 I sistemi fisici del tempo e dello spazio sono tutti di origine evoluzionaria. Essi non sono fisicamente stabilizzati fino a quando non gireranno nei circuiti stabiliti dei loro superuniversi. Né un universo locale è stabilizzato in luce e vita prima che siano state esaurite le sue possibilità fisiche di espansione e di sviluppo, e prima che lo status spirituale di tutti i suoi mondi abitati sia stato fissato e stabilizzato per sempre.

(360.5) 32:3.3 Eccetto che nell’universo centrale, la perfezione è una conquista progressiva. Nella creazione centrale abbiamo un modello di perfezione, ma tutti gli altri regni devono raggiungere tale perfezione con i metodi stabiliti per l’avanzamento di questi mondi od universi particolari. Ed i piani dei Figli Creatori per organizzare, fare evolvere, disciplinare e stabilizzare i loro rispettivi universi locali sono caratterizzati da una varietà pressoché infinita.

(360.6) 32:3.4 Ad eccezione della presenza della deità del Padre, ogni universo locale è in un certo senso una duplicazione dell’organizzazione amministrativa della creazione centrale o creazione modello. Sebbene il Padre Universale sia personalmente presente nell’universo residenziale, egli non dimora nelle menti degli esseri che hanno origine in quell’universo così come letteralmente dimora nelle anime dei mortali del tempo e dello spazio. Sembra esserci una compensazione infinitamente saggia nell’aggiustamento e nella regolazione degli affari spirituali dell’immensa creazione. Nell’universo centrale il Padre è personalmente presente come tale, ma assente dalla mente dei figli di quella creazione perfetta. Negli universi dello spazio il Padre è assente come persona, essendo rappresentato dai suoi Figli Sovrani, mentre è intimamente presente nella mente dei suoi figli mortali, essendo spiritualmente rappresentato dalla presenza prepersonale dei Monitori del Mistero che risiedono nella mente di queste creature dotate di volontà.

(360.7) 32:3.5 Nella capitale di un universo locale risiedono tutte quelle personalità creatrici e creative che rappresentano un’autorità indipendente ed un’autonomia amministrativa, salvo la presenza personale del Padre Universale. Nell’universo locale vi sono rappresentanti di quasi tutte le classi di esseri intelligenti esistenti nell’universo centrale, eccetto il Padre Universale. Sebbene il Padre Universale non sia personalmente presente in un universo locale, è personalmente rappresentato dal suo Figlio Creatore, prima vicegerente di Dio e successivamente governante supremo e sovrano per proprio diritto.

(361.1) 32:3.6 Più scendiamo la scala della vita, più diventa difficile individuare con l’occhio della fede il Padre invisibile. Le creature più basse — e talvolta anche le personalità più elevate — trovano sempre difficile riconoscere il Padre Universale nei suoi Figli Creatori. E così, in attesa del momento della loro elevazione spirituale, quando la perfezione del loro sviluppo permetterà loro di vedere Dio in persona, esse si stancano di progredire, nutrono dubbi spirituali, cadono nella confusione e così si isolano dagli obiettivi spirituali progressivi del loro tempo e del loro universo. In questo modo perdono la capacità di vedere il Padre quando guardano il Figlio Creatore. La salvaguardia più sicura per la creatura in tutta la sua lunga lotta per raggiungere il Padre, durante questo periodo in cui le condizioni intrinseche rendono impossibile tale raggiungimento, è quella di stare tenacemente attaccata al fatto-verità della presenza del Padre nei suoi Figli. In senso letterale e figurato, spirituale e personale, il Padre ed i Figli sono uno. È un fatto: colui che ha visto un Figlio Creatore ha visto il Padre.

(361.2) 32:3.7 All’inizio le personalità di un dato universo sono salde e affidabili soltanto in conformità al loro grado di parentela con la Deità. Quando l’origine della creatura si scosta a sufficienza dalle Sorgenti originali e divine, sia che si tratti dei Figli di Dio o delle creature appartenenti al ministero dello Spirito Infinito, aumenta la possibilità di disarmonia, di confusione e talvolta di ribellione — di peccato.

(361.3) 32:3.8 A parte gli esseri perfetti originati dalla Deità, tutte le creature dotate di volontà dei superuniversi sono di natura evoluzionaria; iniziano da una condizione bassa e salgono sempre verso l’alto, in realtà verso l’interno. Anche le personalità altamente spirituali continuano a salire la scala dell’esistenza con trasferimenti progressivi di vita in vita e di sfera in sfera. E nel caso di coloro che ospitano i Monitori del Mistero, non c’è in verità alcun limite alle possibili altezze della loro ascesa spirituale e della loro realizzazione nell’universo.

(361.4) 32:3.9 Una volta raggiunta definitivamente la perfezione delle creature del tempo, essa è un’acquisizione completa, un autentico possesso di personalità. Anche se gli elementi della grazia vi sono largamente mescolati, nondimeno le realizzazioni della creatura sono il risultato di uno sforzo individuale e di una vita effettiva, di una reazione della personalità all’ambiente esistente.

(361.5) 32:3.10 Il fatto dell’origine evoluzionaria animale non imprime alcun marchio su una personalità agli occhi dell’universo, dal momento che quello è il modo esclusivo di produrre uno dei due tipi basilari di creature finite intelligenti dotate di volontà. Quando le altezze della perfezione e dell’eternità sono raggiunte, tanto più grande è l’onore per coloro che hanno cominciato dal punto più basso ed hanno scalato con gioia, un gradino dopo l’altro, la scala della vita, e che, quando raggiungeranno la sommità della gloria, avranno acquisito un’esperienza personale che incorpora una conoscenza effettiva d’ogni fase della vita dal punto più basso a quello più alto.

(361.6) 32:3.11 In tutto questo si rivela la saggezza dei Creatori. Per il Padre Universale sarebbe così facile fare di tutti i mortali degli esseri perfetti, distribuire perfezione con la sua parola divina. Ma ciò li priverebbe dell’esperienza meravigliosa dell’avventura e della preparazione associate alla lunga e graduale ascensione verso l’interno, un’esperienza che può essere fatta solo da coloro che sono così fortunati da cominciare dal fondo stesso dell’esistenza vivente.

(362.1) 32:3.12 Gli universi che circondano Havona sono dotati solo di un numero di creature perfette sufficiente a soddisfare la necessità di guide istruttrici modello per coloro che stanno ascendendo la scala evoluzionaria della vita. La natura esperienziale del tipo evoluzionario di personalità è il complemento cosmico naturale della natura pienamente perfetta delle creature del Paradiso-Havona. In realtà, sia le creature perfette che quelle perfezionate sono incomplete in rapporto alla totalità finita. Ma nell’associazione complementare delle creature esistenzialmente perfette del sistema Paradiso-Havona con i finalitari ascendenti esperienzialmente perfezionati degli universi evoluzionari, entrambi i tipi giungono a liberarsi dalle loro limitazioni innate e possono così tentare congiuntamente di raggiungere le altezze sublimi dell’ultimità dello status di creature.

(362.2) 32:3.13 Queste operazioni delle creature sono le ripercussioni universali di azioni e reazioni all’interno della Deità Settupla, nella quale la divinità eterna della Trinità del Paradiso è congiunta con la divinità in evoluzione dei Creatori Supremi degli universi del tempo-spazio nell’attuante potere della Deità dell’Essere Supremo, per suo mezzo e grazie ad esso.

(362.3) 32:3.14 La creatura divinamente perfetta e la creatura evoluzionaria perfezionata hanno un uguale grado di potenziale di divinità, ma sono di genere diverso. Ciascuna deve dipendere dall’altra per raggiungere la supremazia di servizio. I superuniversi evoluzionari dipendono dal perfetto Havona per provvedere la preparazione finale ai loro cittadini ascendenti, ma altrettanto il perfetto universo centrale richiede l’esistenza dei superuniversi in corso di perfezionamento per assicurare il pieno sviluppo dei suoi abitanti discendenti.

(362.4) 32:3.15 Le due manifestazioni primarie della realtà finita, la perfezione innata e la perfezione evoluta, si tratti di personalità o di universi, sono coordinate, dipendenti ed integrate. Ognuna ha bisogno dell’altra per giungere alla completezza di funzione, di servizio e di destino.

(362.5) 32:4.1 Per il fatto che il Padre Universale ha delegato ad altri tanto di se stesso e del suo potere, non dovete credere che egli sia un membro silenzioso o inattivo dell’associazione delle Deità. Se si escludono i domini della personalità ed il conferimento degli Aggiustatori, egli è apparentemente la meno attiva delle Deità del Paradiso in quanto permette ai suoi coordinati in Deità, ai suoi Figli, ed a numerose intelligenze create di compiere così tante cose nell’esecuzione del suo proposito eterno. Egli è il membro silenzioso della triade creativa solo nel senso che non fa mai alcuna cosa che i suoi associati coordinati o subordinati possano fare.

(362.6) 32:4.2 Dio comprende pienamente il bisogno di ogni creatura intelligente di agire e di fare esperienza, e perciò, in ogni situazione, che si tratti del destino di un universo o del benessere della più bassa delle sue creature, Dio si astiene dall’agire per lasciar fare alla galassia di personalità create e Creatrici che si trovano per loro natura tra lui e una data situazione universale o un dato evento creativo. Ma nonostante questo suo rimanere appartato, questa dimostrazione di coordinazione infinita, c’è da parte di Dio una partecipazione reale, letterale e personale in tali eventi tramite questi agenti e personalità designati. Il Padre opera in tutti questi canali, e mediante essi, per il benessere di tutta la sua immensa creazione.

(363.1) 32:4.3 Per quanto riguarda la politica, la condotta e l’amministrazione di un universo locale, il Padre Universale agisce nella persona del suo Figlio Creatore. Nelle interrelazioni tra i Figli di Dio, nelle associazioni di gruppo delle personalità originate dalla Terza Sorgente e Centro, o nelle relazioni tra tutte le altre creature quali gli esseri umani — per quanto concerne tali associazioni il Padre Universale non interviene mai. La legge del Figlio Creatore, il governo dei Padri delle Costellazioni, dei Sovrani dei Sistemi e dei Principi Planetari — le politiche e le procedure stabilite per quell’universo — prevalgono sempre. Non c’è alcuna divisione di autorità; non c’è mai un agire contrario al potere e al proposito divino. Le Deità operano in perfetta ed eterna unanimità.

(363.2) 32:4.4 Il Figlio Creatore governa supremo in tutte le questioni di associazioni etiche, nelle relazioni di ogni categoria di creature con ogni altra classe di creature o tra due o più individui di un dato gruppo. Ma un tale piano non significa che il Padre Universale non possa intervenire a modo proprio e fare qualsiasi cosa che compiaccia la sua divina mente con ogni singola creatura di tutta la creazione, attinentemente allo status presente o alle prospettive future di quell’individuo e per quanto concerne il piano eterno ed il proposito infinito del Padre.

(363.3) 32:4.5 Nelle creature mortali dotate di volontà il Padre è effettivamente presente tramite l’Aggiustatore interiore, un frammento del suo spirito prepersonale; ed il Padre è anche la sorgente della personalità di queste creature mortali dotate di volontà.

(363.4) 32:4.6 Questi Aggiustatori di Pensiero, conferimento del Padre Universale, sono relativamente isolati; essi abitano le menti umane ma non hanno alcuna connessione discernibile con gli affari etici di una creazione locale. Essi non sono direttamente coordinati con il servizio serafico né con l’amministrazione dei sistemi, delle costellazioni o di un universo locale, e nemmeno con il governo di un Figlio Creatore, la cui volontà è la legge suprema del suo universo.

(363.5) 32:4.7 Gli Aggiustatori interiori sono uno dei modi di contatto, separati ma unificati, di Dio con le creature della sua quasi infinita creazione. In tal modo colui che è invisibile all’uomo mortale manifesta la sua presenza, e se potesse si mostrerebbe a noi in altri modi ancora, ma questa ulteriore rivelazione non è divinamente possibile.

(363.6) 32:4.8 Noi possiamo vedere e comprendere il meccanismo con cui i Figli godono di un’intima e completa conoscenza degli universi di loro giurisdizione; ma non riusciamo a comprendere pienamente i metodi per mezzo dei quali Dio è così completamente e personalmente al corrente dei dettagli dell’universo degli universi, anche se possiamo almeno riconoscere la via per la quale il Padre Universale può ricevere informazioni concernenti gli esseri della sua immensa creazione e manifestare loro la sua presenza. Tramite il circuito della personalità, il Padre è informato — ha conoscenza personale — di tutti i pensieri e gli atti di tutti gli esseri in tutti i sistemi di tutti gli universi dell’intera creazione. Benché non riusciamo ad afferrare del tutto questa tecnica di comunione di Dio con i suoi figli, possiamo essere fortificati nella certezza che il “Signore conosce i suoi figli”, e che di ciascuno di noi “egli prende nota di dove siamo nati”.

(363.7) 32:4.9 Nel vostro universo e nel vostro cuore il Padre Universale è presente, spiritualmente parlando, tramite uno dei Sette Spiriti Maestri della dimora centrale e, specificamente, mediante il divino Aggiustatore che vive, opera ed attende nelle profondità della mente mortale.

(363.8) 32:4.10 Dio non è una personalità egocentrica; il Padre distribuisce largamente se stesso alla sua creazione e alle sue creature. Egli vive ed opera non soltanto nelle Deità, ma anche nei suoi Figli, ai quali affida il compito di fare tutte le cose che è loro divinamente possibile fare. Il Padre Universale si è veramente spogliato di ogni funzione che ha la possibilità di essere compiuta da un altro essere. E ciò è vero per l’uomo mortale quanto per il Figlio Creatore che governa in luogo di Dio nella capitale di un universo locale. In tal modo osserviamo la messa in atto dell’amore ideale ed infinito del Padre Universale.

(364.1) 32:4.11 In questo conferimento universale di se stesso abbiamo ampia prova della grandezza e della magnanimità della divina natura del Padre. Se Dio ha trattenuto qualcosa di se stesso dalla creazione universale, è perché di quel residuo conferisce con prodiga generosità gli Aggiustatori di Pensiero ai mortali dei regni, i Monitori del Mistero del tempo, che dimorano così pazientemente nei candidati mortali alla vita eterna.

(364.2) 32:4.12 Il Padre Universale ha, per così dire, sparso se stesso per arricchire tutta la creazione con il possesso della personalità ed il potenziale di realizzazione spirituale. Dio ci ha donato se stesso affinché possiamo essere simili a lui, ed ha riservato per sé solo quel tanto di potere e di gloria necessari per il mantenimento di quelle cose per amore delle quali si è spogliato di tutte le altre.

(364.3) 32:5.1 C’è un grande e glorioso proposito nel cammino degli universi attraverso lo spazio. Tutte le vostre lotte di mortali non avvengono invano. Noi facciamo tutti parte di un piano immenso, di un’impresa gigantesca, ed è la vastità dell’impresa che rende impossibile vederne una gran parte in un qualunque momento e durante una qualsiasi vita. Facciamo tutti parte di un progetto eterno che gli Dei sovrintendono e mettono in esecuzione. L’intero meraviglioso meccanismo universale si muove maestosamente nello spazio al ritmo musicale del pensiero infinito e del proposito eterno della Prima Grande Sorgente e Centro.

(364.4) 32:5.2 L’eterno proposito del Dio eterno è un alto ideale spirituale. Gli eventi del tempo e le lotte dell’esistenza materiale non sono che un ponte provvisorio per passare dall’altra parte, nella terra promessa della realtà spirituale e dell’esistenza celeste. Certo, voi mortali trovate difficile afferrare l’idea di un proposito eterno; siete praticamente incapaci di comprendere il concetto di eternità, di qualcosa che non comincia e non finisce mai. Tutto ciò che vi è familiare ha una fine.

(364.5) 32:5.3 Per quanto riguarda una singola vita, la durata di un regno o la cronologia di una serie connessa di avvenimenti, sembra trattarsi di un lasso di tempo isolato; ogni cosa sembra avere un inizio ed una fine. E sembra che una serie di tali esperienze, vite, ere o epoche, se disposta in successione, costituisca un percorso rettilineo, un evento isolato del tempo che balena momentaneamente sul volto infinito dell’eternità. Ma se guardiamo tutto ciò da dietro le quinte, una più ampia visione ed una più completa comprensione suggeriscono che tale interpretazione è inadeguata, incoerente e del tutto inadatta a spiegare correttamente le transazioni del tempo con i propositi soggiacenti e le reazioni basilari dell’eternità, ed a metterle in correlazione tra loro.

(364.6) 32:5.4 A me sembra più appropriato, al fine di spiegarlo alla mente mortale, concepire l’eternità come un ciclo ed il proposito eterno come un cerchio infinito, un ciclo d’eternità sincronizzato in certo qual modo con i cicli materiali transitori del tempo. Riguardo ai settori di tempo connessi con il ciclo dell’eternità e costituenti una parte di essa, siamo obbligati a riconoscere che queste epoche temporanee nascono, vivono e muoiono esattamente come gli esseri transitori del tempo nascono, vivono e muoiono. Gli esseri umani, nella maggior parte, muoiono perché, non essendo riusciti a raggiungere il livello spirituale di fusione con l’Aggiustatore, la metamorfosi della morte costituisce il solo procedimento possibile con cui possono liberarsi dalle catene del tempo e dai vincoli della creazione materiale per trovarsi così in grado di tenere il passo spirituale con il procedere progressivo dell’eternità. Giacché siete sopravvissuti alla prova della vita temporale e dell’esistenza materiale, diviene possibile per voi rimanere in contatto con l’eternità, e farne anche parte, girando per sempre con i mondi dello spazio lungo il cerchio delle ere eterne.

(365.1) 32:5.5 I settori del tempo sono simili ai bagliori della personalità in forma temporale. Essi appaiono per un certo periodo e poi scompaiono alla vista umana solo per riapparire come nuovi attori e fattori di continuità nella vita superiore del girare senza fine lungo il cerchio eterno. L’eternità non può essere concepita come un percorso in linea retta, visto che noi crediamo in un universo delimitato che si muove su un’immensa ellisse attorno al luogo della dimora centrale del Padre Universale.

(365.2) 32:5.6 Francamente l’eternità è incomprensibile per la mente finita del tempo. Semplicemente voi non riuscite ad afferrarla; non riuscite a comprenderla. Io stesso non la visualizzo completamente, ed anche se ci riuscissi, mi sarebbe impossibile trasmettere il mio concetto alla mente umana. Ciò nonostante ho fatto del mio meglio per descrivere qualcosa del nostro punto di vista, per rivelarvi un po’ della nostra comprensione delle cose eterne. Mi sto sforzando di aiutarvi a cristallizzare i vostri pensieri su questi valori che sono di natura infinita e d’importanza eterna.

(365.3) 32:5.7 Nella mente di Dio c’è un piano che include ogni creatura di tutti i suoi immensi domini, e questo piano è un proposito eterno di opportunità sconfinate, di progresso illimitato e di vita senza fine. E i tesori infiniti di questa incomparabile carriera saranno vostri con l’impegno!

(365.4) 32:5.8 La meta dell’eternità vi è davanti! L’avventura del raggiungimento della divinità sta davanti a voi! La corsa per la perfezione è iniziata! Chiunque lo voglia può parteciparvi, ed una vittoria certa coronerà gli sforzi di ogni essere umano che parteciperà alla corsa della fede e della fiducia, affidando ogni passo del cammino alle direttive dell’Aggiustatore interiore e alla guida di quello spirito buono del Figlio d’Universo che è stato sparso così generosamente su tutto il genere umano.

(365.5) 32:5.9 [Presentato da un Possente Messaggero temporaneamente assegnato al Consiglio Supremo di Nebadon ed incaricato di questa missione da Gabriele di Salvington.]


 

(366.1) 33:0.1 MENTRE il Padre Universale governa con certezza la sua immensa creazione, opera nell’amministrazione di un universo locale tramite la persona del Figlio Creatore. Il Padre non agisce personalmente in altro modo negli affari amministrativi di un universo locale. Questi compiti sono affidati al Figlio Creatore, allo Spirito Madre dell’universo locale ed ai loro molteplici figli. I piani, la politica e gli atti amministrativi dell’universo locale sono formulati ed eseguiti da questo Figlio, il quale, insieme con il suo Spirito associato, delega il potere esecutivo a Gabriele e l’autorità giurisdizionale ai Padri delle Costellazioni, ai Sovrani dei Sistemi ed ai Principi Planetari.

(366.2) 33:1.1 Il nostro Figlio Creatore è la personificazione del 611.121° concetto originale d’identità infinita e di origine simultanea nel Padre Universale e nel Figlio Eterno. Il Micael di Nebadon è il “Figlio unigenito” che personifica questo 611.121° concetto universale di divinità e d’infinità. Il suo quartier generale è nella triplice residenza di luce su Salvington. E tale dimora è così stabilita perché Micael ha sperimentato la vita di tutte e tre le fasi dell’esistenza intelligente delle creature: spirituale, morontiale e materiale. A motivo del nome associato al suo settimo ed ultimo conferimento su Urantia, egli è talvolta chiamato Cristo Micael.

(366.3) 33:1.2 Il nostro Figlio Creatore non è il Figlio Eterno, l’associato esistenziale paradisiaco del Padre Universale e dello Spirito Infinito. Micael di Nebadon non è un membro della Trinità del Paradiso. Tuttavia il nostro Figlio Maestro possiede nel suo regno tutti gli attributi e i divini poteri che il Figlio Eterno stesso manifesterebbe se fosse effettivamente presente su Salvington ed operasse in Nebadon. Micael possiede anche un potere ed un’autorità addizionali, perché non solo personifica il Figlio Eterno, ma rappresenta anche pienamente ed incorpora effettivamente la presenza della personalità del Padre Universale per questo universo locale ed in esso. Egli rappresenta anche il Padre-Figlio. Queste relazioni fanno di un Figlio Creatore il più potente, versatile ed influente di tutti gli esseri divini capaci di amministrare direttamente gli universi evoluzionari e di entrare in contatto di personalità con gli immaturi esseri creati.

(366.4) 33:1.3 Il nostro Figlio Creatore esercita dalla capitale dell’universo locale lo stesso potere d’attrazione spirituale, la stessa gravità di spirito, che eserciterebbe il Figlio Eterno del Paradiso se fosse personalmente presente su Salvington, e ancora di più. Questo Figlio d’Universo è anche la personificazione del Padre Universale per l’universo di Nebadon. I Figli Creatori sono centri di personalità per le forze spirituali del Padre-Figlio Paradisiaco. I Figli Creatori sono le focalizzazioni finali di potere-personalità dei potenti attributi nel tempo-spazio di Dio il Settuplo.

(367.1) 33:1.4 Il Figlio Creatore è la personalizzazione vicegerente del Padre Universale, il coordinato in divinità del Figlio Eterno e l’associato creativo dello Spirito Infinito. Per il nostro universo e per tutti i suoi mondi abitati il Figlio Sovrano è, a tutti gli effetti pratici, Dio. Egli personifica tutto ciò che i mortali in evoluzione possono comprendere per discernimento sulle Deità del Paradiso. Questo Figlio ed il suo Spirito associato sono i vostri genitori creatori. Per voi Micael, il Figlio Creatore, è la personalità suprema; per voi il Figlio Eterno è supersupremo — una personalità di Deità infinita.

(367.2) 33:1.5 Nella persona del Figlio Creatore noi abbiamo un governante ed un genitore divino che è tanto potente, efficiente e caritatevole quanto lo sarebbero il Padre Universale ed il Figlio Eterno se entrambi fossero presenti su Salvington e fossero impegnati nell’amministrazione degli affari dell’universo di Nebadon.

(367.3) 33:2.1 L’osservazione dei Figli Creatori rivela che alcuni assomigliano di più al Padre, certuni al Figlio, mentre altri sono una mescolanza di entrambi i loro genitori infiniti. Il nostro Figlio Creatore manifesta in modo molto netto tratti ed attributi che assomigliano di più a quelli del Figlio Eterno.

(367.4) 33:2.2 Micael ha scelto di organizzare questo universo locale ed ora vi regna supremo. Il suo potere personale è limitato dai circuiti di gravità preesistenti incentrati nel Paradiso e dalla riserva su tutti i giudizi esecutivi finali concernenti l’estinzione della personalità da parte degli Antichi dei Giorni del governo superuniversale. La personalità è il dono esclusivo del Padre, ma i Figli Creatori, con l’approvazione del Figlio Eterno, danno origine a nuovi modelli di creature, e con la collaborazione fattiva dei loro Spiriti associati possono tentare nuove trasformazioni dell’energia-materia.

(367.5) 33:2.3 Micael è la personificazione del Padre-Figlio del Paradiso per l’universo locale di Nebadon, ed in esso. Perciò, quando lo Spirito Madre Creativo, la rappresentazione dello Spirito Infinito nell’universo locale, subordinò se stessa a Cristo Micael al ritorno dal suo conferimento finale su Urantia, il Figlio Maestro acquisì in tal modo la giurisdizione su “ogni potere in cielo e sulla terra”.

(367.6) 33:2.4 Questa subordinazione delle Divine Ministre ai Figli Creatori degli universi locali fa di questi Figli Maestri i depositari personali della divinità finitamente manifestabile del Padre, del Figlio e dello Spirito, mentre le esperienze di conferimento dei Micael come creature li qualificano per rappresentare la divinità esperienziale dell’Essere Supremo. Non vi sono altri esseri negli universi che abbiano esaurito così personalmente i potenziali della presente esperienza finita, né altri esseri negli universi che posseggano qualifiche simili per una sovranità solitaria.

(367.7) 33:2.5 Benché il quartier generale di Micael sia ufficialmente situato su Salvington, la capitale di Nebadon, egli trascorre molto del suo tempo a visitare le capitali delle costellazioni e dei sistemi ed anche i singoli pianeti. Periodicamente egli si reca in Paradiso e spesso su Uversa, dove tiene consiglio con gli Antichi dei Giorni. Quando è lontano da Salvington, viene sostituito da Gabriele, che funge allora da reggente dell’universo di Nebadon.

(368.1) 33:3.1 Mentre pervade tutti gli universi del tempo e dello spazio, lo Spirito Infinito opera dalla capitale di ogni universo locale come una focalizzazione specifica che acquisisce qualità di personalità completa mediante la tecnica di cooperazione creativa con il Figlio Creatore. Per quanto concerne un universo locale, l’autorità amministrativa di un Figlio Creatore è suprema; lo Spirito Infinito, in quanto Divina Ministra, è pienamente cooperativo ancorché perfettamente coordinato.

(368.2) 33:3.2 Lo Spirito Madre d’Universo di Salvington, l’associato di Micael nel controllo e nell’amministrazione di Nebadon, appartiene al sesto gruppo di Spiriti Supremi, ed è il 611.121° di quell’ordine. Essa si offerse volontaria per accompagnare Micael in occasione della sua liberazione dagli obblighi del Paradiso e da allora ha sempre lavorato con lui nella creazione e nel governo del suo universo.

(368.3) 33:3.3 Il Figlio Creatore Maestro è il sovrano personale del suo universo, ma in tutti i dettagli della sua conduzione lo Spirito d’Universo è condirettore con il Figlio. Anche se lo Spirito riconosce sempre il Figlio come sovrano e governante, il Figlio accorda sempre allo Spirito una posizione coordinata ed un’eguaglianza d’autorità in tutti gli affari del regno. Nell’intera sua opera d’amore e di donazione della vita, il Figlio Creatore è sempre perfettamente sostenuto ed abilmente assistito dall’infinitamente saggio e sempre fedele Spirito d’Universo e da tutto il suo seguito diversificato di personalità angeliche. Questa Divina Ministra è in realtà la madre degli spiriti e delle personalità spirituali, la consigliera sempre presente ed infinitamente saggia del Figlio Creatore, una manifestazione fedele e reale dello Spirito Infinito del Paradiso.

(368.4) 33:3.4 Il Figlio agisce come un padre nel suo universo locale. Lo Spirito, nel senso in cui potrebbero comprendere tale ruolo le creature mortali, svolge il ruolo di una madre, assistendo sempre il Figlio ed essendo eternamente indispensabile all’amministrazione dell’universo. Di fronte ad un’insurrezione solo il Figlio ed i suoi Figli associati possono agire come liberatori. Lo Spirito non può mai impegnarsi a contrastare una ribellione o a difendere l’autorità, ma lo Spirito sostiene sempre il Figlio in qualsiasi esperienza che è chiamato a fare nell’intento di stabilizzare il governo e di mantenere l’autorità sui mondi contaminati dal male o dominati dal peccato. Solo un Figlio può salvare l’opera della loro creazione congiunta, ma nessun Figlio potrebbe sperare nel successo finale senza la collaborazione incessante della Divina Ministra e del suo vasto insieme di collaboratrici spirituali, le figlie di Dio, che lottano così fedelmente e validamente per il benessere dei mortali e per la gloria dei loro genitori divini.

(368.5) 33:3.5 Quando il Figlio Creatore ha completato il suo settimo ed ultimo conferimento come creatura, per la Divina Ministra finiscono le incertezze del periodico isolamento, e l’assistente del Figlio nell’universo viene stabilita per sempre in certezza ed in autorità. È all’investitura del Figlio Creatore come Figlio Maestro, al giubileo dei giubilei, che lo Spirito d’Universo riconosce per la prima volta pubblicamente ed universalmente, davanti alle schiere riunite, la sua subordinazione al Figlio, promettendo fedeltà ed obbedienza. Questo avvenimento è accaduto in Nebadon al momento del ritorno di Micael su Salvington dopo il conferimento urantiano. Mai prima di questa memorabile circostanza lo Spirito d’Universo aveva riconosciuto la sua subordinazione al Figlio d’Universo, e solo dopo questa cessione volontaria di potere e d’autorità da parte dello Spirito poté essere proclamato a giusto titolo del Figlio che “ogni potere in cielo e sulla terra è stato rimesso nelle sue mani”

(369.1) 33:3.6 Dopo questo voto di subordinazione da parte dello Spirito Madre Creativo, Micael di Nebadon riconobbe nobilmente la sua eterna dipendenza dal suo Spirito compagno, costituendo tale Spirito co-governante dei suoi domini universali e chiedendo a tutte le loro creature d’impegnarsi ad essere leali verso lo Spirito come avevano fatto nei confronti del Figlio allorché fu emessa e diffusa la “Proclamazione d’Uguaglianza” finale. Benché fosse il sovrano di questo universo locale, il Figlio proclamò ai mondi il fatto che lo Spirito era uguale a lui in tutte le dotazioni di personalità e gli attributi di carattere divino. E questa associazione divenne il modello trascendente per l’organizzazione ed il governo della famiglia anche per le basse creature dei mondi dello spazio. Questo è, in fatto ed in verità, l’alto ideale della famiglia e dell’istituzione umana del matrimonio volontario.

(369.2) 33:3.7 Il Figlio e lo Spirito presiedono ora l’universo come un padre ed una madre vegliano sulla loro famiglia di figli e figlie, e l’amministrano. Non è assolutamente fuori luogo riferirsi allo Spirito d’Universo come alla compagna creativa del Figlio Creatore e considerare le creature dei regni come loro figli e figlie — una grande e gloriosa famiglia, ma che comporta enormi responsabilità ed infinite cure.

(369.3) 33:3.8 Il Figlio dà inizio alla creazione di certi figli dell’universo, mentre lo Spirito è il solo responsabile di portare all’esistenza i numerosi ordini di personalità spirituali che esercitano il loro ministero e servono sotto la direzione e la guida di questo stesso Spirito Madre. Nella creazione di altri tipi di personalità dell’universo, il Figlio e lo Spirito agiscono insieme, ed in nessun atto creativo l’uno fa alcunché senza il consiglio e l’approvazione dell’altro.

(369.4) 33:4.1 Il Radioso Astro del Mattino è la personalizzazione del primo concetto d’identità ed ideale di personalità concepito dal Figlio Creatore e dalla manifestazione dello Spirito Infinito nell’universo locale. Risalendo ai primi tempi dell’universo locale, prima dell’unione del Figlio Creatore e dello Spirito Madre nel vincolo di un’associazione creativa, ai tempi che precedettero l’inizio della creazione della loro versatile famiglia di figli e di figlie, il primo atto congiunto della primitiva e spontanea associazione di queste due persone divine portò alla creazione della più alta personalità spirituale originata dal Figlio e dallo Spirito, il Radioso Astro del Mattino.

(369.5) 33:4.2 In ogni universo locale viene generato un solo essere di tale saggezza e maestà. Il Padre Universale ed il Figlio Eterno possono creare, e di fatto creano, un numero illimitato di Figli uguali a se stessi in divinità; ma questi Figli, in unione con le Figlie dello Spirito Infinito, possono creare un solo Radioso Astro del Mattino in ogni universo, un solo essere simile a se stessi e che compartecipa largamente delle loro nature congiunte, ma non delle loro prerogative creatrici. Gabriele di Salvington è simile al Figlio d’Universo in divinità di natura, anche se considerevolmente limitato negli attributi di Deità.

(369.6) 33:4.3 Il primogenito dei genitori di un nuovo universo è una personalità straordinaria che possiede molti tratti meravigliosi che non sono visibilmente presenti in nessuno dei suoi ascendenti, un essere di una versatilità senza uguali e di uno splendore inimmaginabile. Questa personalità celeste ingloba la volontà divina del Figlio combinata con l’immaginazione creativa dello Spirito. I pensieri e gli atti del Radioso Astro del Mattino saranno sempre pienamente rappresentativi del Figlio Creatore quanto dello Spirito Creativo. Questo essere è anche capace di una totale comprensione e di un affettuoso contatto sia con le schiere serafiche spirituali che con le creature evoluzionarie materiali dotate di volontà.

(370.1) 33:4.4 Il Radioso Astro del Mattino non è un creatore, ma è un meraviglioso amministratore, essendo il rappresentante amministrativo personale del Figlio Creatore. Tranne che per la creazione e la trasmissione della vita, il Figlio e lo Spirito non si consultano mai su importanti procedure dell’universo senza la presenza di Gabriele.

(370.2) 33:4.5 Gabriele di Salvington è il capo esecutivo dell’universo di Nebadon e l’arbitro di tutti gli appelli esecutivi concernenti la sua amministrazione. Questo amministratore dell’universo fu creato con piena capacità di svolgere il suo compito, ma ha acquisito esperienza con la crescita e l’evoluzione della nostra creazione locale.

(370.3) 33:4.6 Gabriele è il dirigente in capo per l’esecuzione dei mandati del superuniverso riguardanti gli affari non personali dell’universo locale. La maggior parte delle materie concernenti giudizi collettivi e risurrezioni dispensazionali decise dagli Antichi dei Giorni sono pure delegate per l’esecuzione a Gabriele e al suo personale. Gabriele è quindi il capo esecutivo congiunto sia dei dirigenti del superuniverso che di quelli dell’universo locale. Egli ha sotto il suo comando un abile corpo di assistenti amministrativi, creati per il loro specifico lavoro, che non sono rivelati ai mortali evoluzionari. Oltre a questi assistenti, Gabriele può impiegare tutti gli ordini di esseri celesti che operano in Nebadon, ed è anche il comandante in capo degli “eserciti del cielo” — le schiere celesti.

(370.4) 33:4.7 Gabriele ed il suo personale non sono istruttori; sono amministratori. Non si è mai sentito che essi abbiano lasciato il loro lavoro usuale, eccetto quando Micael era incarnato nel corso di un conferimento come creatura. Durante questi conferimenti Gabriele ha sempre seguito la volontà del Figlio incarnato, e con la collaborazione dell’Unione dei Giorni è divenuto il direttore effettivo degli affari dell’universo durante quegli ultimi conferimenti. Gabriele è stato strettamente identificato con la storia e lo sviluppo di Urantia fin dal conferimento come mortale di Micael.

(370.5) 33:4.8 A parte l’incontro che avviene con Gabriele sui mondi di conferimento ed in occasione di appelli nominali per risurrezioni generali e speciali, i mortali lo incontreranno raramente durante la loro ascensione attraverso l’universo locale prima di essere inseriti nel lavoro amministrativo della creazione locale. Come amministratori di qualunque ordine o grado voi sarete sotto la direzione di Gabriele.

(370.6) 33:5.1 L’amministrazione da parte di personalità di origine trinitaria termina con il governo dei superuniversi. Gli universi locali sono caratterizzati da una duplice supervisione, l’inizio del concetto padre-madre. Il padre dell’universo è il Figlio Creatore; la madre dell’universo è la Divina Ministra, lo Spirito Creativo dell’universo locale. Ogni universo locale, tuttavia, è benedetto dalla presenza di certe personalità provenienti dall’universo centrale e dal Paradiso. Alla testa di questo gruppo paradisiaco in Nebadon c’è l’ambasciatore della Trinità del Paradiso — Emanuele di Salvington — l’Unione dei Giorni assegnato all’universo locale di Nebadon. In un certo senso questo eccelso Figlio della Trinità è anche il rappresentante personale del Padre Universale presso la corte del Figlio Creatore; da qui il suo nome, Emanuele.

(370.7) 33:5.2 Emanuele di Salvington, numero 611.121 del sesto ordine delle Personalità Supreme della Trinità, è un essere di sublime dignità e di una tale splendida condiscendenza da rifiutare il culto e l’adorazione di tutte le creature viventi. Egli si distingue per essere la sola personalità in tutto Nebadon a non aver mai riconosciuto la subordinazione a suo fratello Micael. Egli opera come consulente del Figlio Sovrano, ma dà consigli solo su richiesta. In assenza del Figlio Creatore egli può presiedere ogni alto consiglio dell’universo, ma non parteciperebbe altrimenti agli affari esecutivi dell’universo se non richiesto.

(371.1) 33:5.3 Questo ambasciatore del Paradiso in Nebadon non è soggetto alla giurisdizione del governo dell’universo locale, e neppure esercita autorità giurisdizionale negli affari amministrativi di un universo locale in evoluzione, salvo che nella supervisione dei suoi fratelli di collegamento, i Fedeli dei Giorni, che servono nelle capitali delle costellazioni.

(371.2) 33:5.4 I Fedeli dei Giorni, come l’Unione dei Giorni, non propongono mai il loro parere né offrono assistenza ai governanti delle costellazioni a meno di non riceverne richiesta. Questi ambasciatori del Paradiso presso le costellazioni rappresentano la presenza personale finale dei Figli Stazionari della Trinità operanti in ruoli consultivi negli universi locali. Le costellazioni sono più strettamente collegate all’amministrazione del superuniverso che non i sistemi locali, i quali sono amministrati esclusivamente da personalità native dell’universo locale.

(371.3) 33:6.1 Gabriele è il capo esecutivo e l’amministratore effettivo di Nebadon. L’assenza di Micael da Salvington non interferisce in alcun modo sulla regolare conduzione degli affari dell’universo. Durante l’assenza di Micael, come avvenuto recentemente per la riunione in Paradiso dei Figli Maestri di Orvonton, Gabriele è il reggente dell’universo. In tali circostanze Gabriele cerca sempre il consiglio di Emanuele di Salvington riguardo a tutti i problemi più importanti.

(371.4) 33:6.2 Il Padre Melchizedek è il primo assistente di Gabriele. Quando il Radioso Astro del Mattino è assente da Salvington, le sue responsabilità sono assunte da questo Figlio Melchizedek originale.

(371.5) 33:6.3 Alle varie sottoamministrazioni dell’universo sono assegnati certi settori specifici di responsabilità. Anche se un governo di sistema s’interessa in generale del benessere dei suoi pianeti, si occupa più particolarmente dello status fisico degli esseri viventi, di problemi biologici. A loro volta, i governanti delle costellazioni prestano particolare attenzione alle condizioni sociali e di governo prevalenti sui differenti sistemi e pianeti. Un governo di costellazione si occupa principalmente di unificazione e di stabilizzazione. Ad un grado ancora più alto, i governanti dell’universo s’interessano maggiormente dello status spirituale dei regni.

(371.6) 33:6.4 Gli ambasciatori sono nominati con decreto giudiziale e rappresentano gli universi presso altri universi. I consoli rappresentano le costellazioni l’una presso l’altra e nella capitale dell’universo; essi sono nominati con decreto legislativo ed operano soltanto entro i confini dell’universo locale. Gli osservatori sono incaricati con decreto amministrativo di un Sovrano di Sistema a rappresentare quel sistema presso altri sistemi e nella capitale della costellazione, ed operano anch’essi solo entro i confini dell’universo locale.

(371.7) 33:6.5 Da Salvington vengono inviate simultaneamente delle trasmissioni alle capitali delle costellazioni, alle capitali dei sistemi ed ai singoli pianeti. Tutti gli ordini più elevati di esseri celesti sono in grado di utilizzare questo servizio per comunicare con i loro compagni sparsi in tutto l’universo. Le trasmissioni universali sono estese a tutti i mondi abitati indipendentemente dal loro status spirituale. Le intercomunicazioni planetarie sono negate soltanto ai mondi in quarantena spirituale.

(372.1) 33:6.6 Dalla capitale della costellazione il capo dei Padri della Costellazione invia periodicamente le trasmissioni della costellazione.

(372.2) 33:6.7 La cronologia è calcolata, computata e rettificata da un gruppo speciale di esseri su Salvington. Il giorno standard di Nebadon equivale a diciotto giorni e sei ore del tempo di Urantia, più due minuti e mezzo. L’anno di Nebadon consiste in un segmento del tempo di rotazione dell’universo in rapporto al circuito di Uversa ed è uguale a cento giorni del tempo standard dell’universo, circa cinque anni del tempo di Urantia.

(372.3) 33:6.8 Il tempo di Nebadon, diffuso da Salvington, è quello standard per tutte le costellazioni e tutti i sistemi di questo universo locale. Ogni costellazione conduce i propri affari secondo il tempo di Nebadon, ma i sistemi mantengono la loro cronologia, come fanno i singoli pianeti.

(372.4) 33:6.9 Il giorno di Satania, com’è calcolato su Jerusem, è poco meno (un’ora, 4 minuti e 15 secondi) di tre giorni del tempo di Urantia. Questi tempi sono generalmente conosciuti come tempo di Salvington o dell’universo, e tempo di Satania o del sistema. Il tempo standard è il tempo dell’universo.

(372.5) 33:7.1 Il Figlio Maestro, Micael, s’interessa soprattutto di tre cose: creazione, sostentamento e ministero. Egli non prende parte personalmente al lavoro giudiziario dell’universo. I Creatori non giudicano mai le loro creature; questa è la funzione esclusiva di esseri con alta preparazione ed effettiva esperienza circa le creature.

(372.6) 33:7.2 Tutto il meccanismo giudiziario di Nebadon è sotto la supervisione di Gabriele. Le alte corti, situate su Salvington, si occupano di problemi d’importanza universale generale e dei casi appellati provenienti dai tribunali dei sistemi. Vi sono settanta rami di questi tribunali universali e funzionano in sette divisioni di dieci sezioni ciascuna. In tutte le materie da giudicare presiede una duplice magistratura costituita da un giudice con precedenti di perfezione e da un magistrato con esperienza di ascendente.

(372.7) 33:7.3 Per quanto concerne la giurisdizione, i tribunali dell’universo locale sono limitati alle seguenti materie:

(372.8) 33:7.4 1. L’amministrazione dell’universo locale si occupa della creazione, dell’evoluzione, del mantenimento e del ministero. I tribunali dell’universo non hanno quindi il diritto di giudicare i casi che concernono questioni di vita e di morte eterne. Ciò non ha niente a che vedere con la morte naturale quale esiste su Urantia, ma se la questione del diritto all’esistenza continua, la vita eterna, perviene in giudizio, deve essere rimessa ai tribunali di Orvonton. E se viene deciso sfavorevolmente all’individuo, tutte le sentenze di estinzione vengono eseguite su ordine dei capi del supergoverno, e tramite i loro agenti.

(372.9) 33:7.5 2. La mancanza o le defezioni di uno qualunque dei Figli di Dio degli Universi Locali che mettono a repentaglio il loro status e la loro autorità di Figli non sono mai giudicate nei tribunali di un Figlio; un tale malinteso sarebbe immediatamente portato davanti ai tribunali del superuniverso.

(372.10) 33:7.6 3. La questione della riammissione di una parte costituente un universo locale — quale un sistema locale — a partecipare al pieno status spirituale della creazione locale dopo l’isolamento spirituale deve essere decisa in concorso con l’alta assemblea del superuniverso.

(373.1) 33:7.7 In tutte le altre materie i tribunali di Salvington sono finali e supremi. Non c’è appello né scappatoia alle loro decisioni e decreti.

(373.2) 33:7.8 Sebbene talvolta su Urantia le contese umane sembrino essere giudicate ingiustamente, nell’universo la giustizia e l’equità divine prevalgono. Voi vivete in un universo ben ordinato, e presto o tardi potete essere certi di essere trattati con giustizia, ed anche con misericordia.

(373.3) 33:8.1 Su Salvington, la capitale di Nebadon, non vi sono veri corpi legislativi. I mondi capitale degli universi si occupano soprattutto di giudizi. Le assemblee legislative dell’universo locale sono situate sulle capitali delle cento costellazioni. I sistemi si occupano principalmente del lavoro esecutivo ed amministrativo delle creazioni locali. I Sovrani di Sistema ed i loro associati fanno osservare i mandati legislativi dei governanti delle costellazioni e danno esecuzione ai decreti giudiziali delle alte corti dell’universo.

(373.4) 33:8.2 Benché nella capitale dell’universo non sia in vigore una vera legislazione, operano su Salvington diverse assemblee di consultazione e di ricerca, variamente costituite e condotte in conformità alle loro attribuzioni ed al loro scopo. Alcune sono permanenti; altre si sciolgono al raggiungimento del loro obiettivo.

(373.5) 33:8.3 Il consiglio supremo dell’universo locale è composto di tre membri di ogni sistema e di sette rappresentanti di ogni costellazione. I sistemi in isolamento non hanno rappresentanza in questa assemblea, ma hanno il permesso d’inviare degli osservatori che assistano a tutte le sue deliberazioni e le studino.

(373.6) 33:8.4 I cento consigli di sanzione suprema sono anch’essi situati su Salvington. I presidenti di questi consigli formano il gabinetto che opera in stretto contatto con Gabriele.

(373.7) 33:8.5 Tutte le risoluzioni degli alti consigli consultivi dell’universo sono trasmesse sia ai corpi giudiziari di Salvington che alle assemblee legislative delle costellazioni. Questi alti consigli non hanno né autorità né potere di attuare le loro raccomandazioni. Se il loro parere è basato sulle leggi fondamentali dell’universo, allora i tribunali di Nebadon emetteranno degli ordini d’esecuzione; ma se le loro raccomandazioni riguardano condizioni locali o d’emergenza, devono essere trasmesse alle assemblee legislative della costellazione per la promulgazione deliberativa e poi alle autorità del sistema per l’esecuzione. Questi alti consigli sono in realtà le superlegislature dell’universo, ma operano senza autorità di decisione e senza potere d’esecuzione.

(373.8) 33:8.6 Anche se parliamo di amministrazione dell’universo in termini di “tribunali” e di “assemblee”, si deve capire che queste operazioni spirituali sono molto differenti dalle attività più primitive e materiali di Urantia che hanno denominazioni corrispondenti.

(373.9) 33:8.7 [Presentato dal Capo degli Arcangeli di Nebadon.]


 

(374.1) 34:0.1 QUANDO un Figlio Creatore è personalizzato dal Padre Universale e dal Figlio Eterno, allora lo Spirito Infinito individualizza una nuova ed unica rappresentazione di se stesso affinché accompagni questo Figlio Creatore nei regni dello spazio e perché sia la sua compagna, prima nell’organizzazione fisica e poi nella creazione e nel ministero delle creature dell’universo da poco progettato.

(374.2) 34:0.2 Uno Spirito Creativo reagisce sia alle realtà fisiche sia a quelle spirituali; la stessa cosa fa un Figlio Creatore. In tal modo essi sono coordinati ed associati nell’amministrazione di un universo locale del tempo e dello spazio.

(374.3) 34:0.3 Questi Spiriti Figlie sono dell’essenza dello Spirito Infinito, ma non possono funzionare nel lavoro della creazione fisica ed in quello del ministero spirituale simultaneamente. Nella creazione fisica il Figlio d’Universo fornisce il modello, mentre lo Spirito d’Universo dà inizio alla materializzazione delle realtà fisiche. Il Figlio opera nei piani del potere, ma lo Spirito trasforma queste creazioni d’energia in sostanze fisiche. Benché sia abbastanza difficile descrivere questa presenza iniziale nell’universo dello Spirito Infinito come una persona, nondimeno per il Figlio Creatore lo Spirito associato è personale ed ha sempre operato come un’individualità distinta.

(374.4) 34:1.1 Dopo il completamento dell’organizzazione fisica di un ammasso stellare e planetario e la costituzione dei circuiti d’energia per opera dei centri di potere del superuniverso, e susseguentemente a questo lavoro preliminare di creazione da parte degli agenti dello Spirito Infinito, che operano secondo e sotto la direzione della sua focalizzazione creativa nell’universo locale, è emesso dal Figlio Micael il proclama che la vita sta per essere progettata nell’universo appena organizzato. Al riconoscimento in Paradiso di questa dichiarazione d’intenti, avviene una reazione d’approvazione nella Trinità del Paradiso, seguita dalla scomparsa, nel fulgore spirituale delle Deità, dello Spirito Maestro del superuniverso in cui questa nuova creazione è in corso d’organizzazione. Nel frattempo gli altri Spiriti Maestri si dispongono in prossimità di questa dimora centrale delle Deità del Paradiso, e successivamente, quando lo Spirito Maestro abbracciato dalle Deità emerge al riconoscimento dei suoi compagni, avviene quella che è conosciuta come una “eruzione primaria”. Si tratta di uno sfolgorante bagliore spirituale, un fenomeno chiaramente discernibile anche dalla lontana capitale del superuniverso interessato. E simultaneamente a questa manifestazione poco compresa della Trinità avviene un marcato cambiamento nella natura della presenza e del potere spirituali creativi dello Spirito Infinito residente nell’universo locale in questione. In risposta a questi fenomeni del Paradiso si personalizza immediatamente, nella presenza stessa del Figlio Creatore, una nuova rappresentazione personale dello Spirito Infinito. Questa è la Divina Ministra. Lo Spirito Creativo individualizzato, aiutante del Figlio Creatore, è divenuto la sua associata creativa personale, lo Spirito Madre dell’universo locale.

(375.1) 34:1.2 Da questa nuova separazione personale del Creatore Congiunto, ed attraverso essa, procedono le correnti stabilite ed i circuiti prescritti di potere e d’influenza spirituali destinati a pervadere tutti i mondi e gli esseri di quell’universo locale. In realtà, questa nuova presenza personale non è che una trasformazione dell’associato preesistente e meno personale del Figlio nella sua opera iniziale di organizzazione fisica dell’universo.

(375.2) 34:1.3 Questo è il racconto di una stupefacente epopea in poche parole, ma rappresenta quasi tutto quello che può essere detto di queste operazioni di grande importanza. Esse sono istantanee, insondabili ed incomprensibili; il segreto della loro tecnica e della loro procedura risiede nel seno della Trinità del Paradiso. Di una sola cosa siamo certi: la presenza dello Spirito nell’universo locale durante il periodo della creazione o dell’organizzazione puramente fisica era differenziata in modo incompleto dallo spirito dello Spirito Infinito del Paradiso. Ed invece, dopo la riapparizione dello Spirito Maestro supervisore dall’abbraccio segreto degli Dei e successivamente al lampo d’energia spirituale, la manifestazione dello Spirito Infinito dell’universo locale improvvisamente e completamente muta nella personale somiglianza dello Spirito Maestro che era in collegamento trasmutante con lo Spirito Infinito. Lo Spirito Madre dell’universo locale acquisisce così una personale natura permeata da quella dello Spirito Maestro del superuniverso avente giurisdizione astronomica.

(375.3) 34:1.4 Questa presenza personalizzata dello Spirito Infinito, lo Spirito Madre Creativo dell’universo locale, è conosciuta in Satania come la Divina Ministra. Ad ogni fine pratico e per ogni proposito spirituale questa manifestazione della Deità è un’entità divina, una persona spirituale. Ed essa è riconosciuta e considerata tale dal Figlio Creatore. È grazie a questa localizzazione e personalizzazione della Terza Sorgente e Centro nel nostro universo locale che lo Spirito ha potuto successivamente sottomettersi in modo così completo al Figlio Creatore al punto che di questo Figlio si è potuto a giusto titolo dire che “ogni potere in cielo e sulla terra è stato affidato a lui.”

(375.4) 34:2.1 Avendo subito una profonda metamorfosi della personalità al tempo della creazione della vita, la Divina Ministra funziona quindi come una persona e coopera in maniera molto personale con il Figlio Creatore nel programmare e dirigere gli estesi affari della loro creazione locale. Per molti tipi di esseri dell’universo anche questa rappresentazione dello Spirito Infinito può non sembrare del tutto personale durante le ere precedenti al conferimento finale di Micael. Ma dopo l’elevazione del Figlio Creatore all’autorità suprema di Figlio Maestro, lo Spirito Madre Creativo viene talmente accresciuto nelle sue qualità personali da essere personalmente riconosciuto da tutti gli individui che lo contattano.

(375.5) 34:2.2 Fin dall’inizio della sua associazione con il Figlio Creatore, lo Spirito d’Universo possiede tutti gli attributi di controllo fisico che ha lo Spirito Infinito, inclusa la piena dotazione dell’antigravità. Al raggiungimento dello status personale, lo Spirito d’Universo esercita nell’universo locale un controllo pieno e completo della gravità mentale quale lo eserciterebbe lo Spirito Infinito se fosse personalmente presente.

(375.6) 34:2.3 In ogni universo locale la Divina Ministra funziona in concordanza con la natura e le caratteristiche proprie dello Spirito Infinito qual è incorporato in uno dei Sette Spiriti Maestri del Paradiso. Benché ci sia un’uniformità di base nel carattere di tutti gli Spiriti d’Universo, c’è anche una diversità di funzioni determinata dalla loro origine tramite uno dei Sette Spiriti Maestri. Questa differenza d’origine spiega le diverse tecniche nella funzione degli Spiriti Madre degli universi locali in differenti superuniversi. Ma in tutti gli attributi spirituali essenziali questi Spiriti sono identici, ugualmente spirituali e totalmente divini, indipendentemente dalla differenziazione superuniversale.

(376.1) 34:2.4 Lo Spirito Creativo è corresponsabile con il Figlio Creatore nella generazione delle creature dei mondi e non abbandona mai il Figlio nel suo grande sforzo per sostenere e conservare queste creazioni. La vita è fornita e mantenuta per opera dello Spirito Creativo. “Tu mandi il tuo Spirito, ed essi sono creati. Tu rinnovi la faccia della terra.”

(376.2) 34:2.5 Nella creazione di un universo di creature intelligenti lo Spirito Madre Creativo funziona dapprima nella sfera di perfezione universale, collaborando con il Figlio per generare il Radioso Astro del Mattino. Successivamente la discendenza dello Spirito si avvicina sempre di più all’ordine degli esseri creati sui pianeti, così come i Figli si ordinano per gradi discendenti dai Melchizedek sino ai Figli Materiali, i quali entrano in effettivo contatto con i mortali dei regni. Nell’evoluzione successiva delle creature mortali i Figli Portatori di Vita forniscono il corpo fisico fabbricato con il materiale organizzato esistente nel regno, mentre lo Spirito d’Universo fornisce il “soffio di vita”.

(376.3) 34:2.6 Anche se il settimo segmento del grande universo può per molti aspetti essere lento nel suo sviluppo, coloro che studiano attentamente i nostri problemi attendono, nelle ere future, l’evoluzione di una creazione straordinariamente ben equilibrata. Noi presagiamo questo alto grado di simmetria in Orvonton perché lo Spirito che presiede a questo superuniverso è il capo degli Spiriti Maestri nei cieli, essendo un’intelligenza spirituale che incorpora l’unione equilibrata e la coordinazione perfetta dei tratti e del carattere di tutte e tre le Deità eterne. Noi siamo lenti ed arretrati a paragone di altri settori, ma ci attende indubbiamente uno sviluppo trascendente ed un risultato senza precedenti, un giorno, nelle ere eterne del futuro.

(376.4) 34:3.1 Né il Figlio Eterno né lo Spirito Infinito sono limitati o condizionati dal tempo o dallo spazio, ma la maggior parte dei loro discendenti lo è.

(376.5) 34:3.2 Lo Spirito Infinito pervade tutto lo spazio e abita il cerchio dell’eternità. Nondimeno, nei loro contatti personali con i figli del tempo, le personalità dello Spirito Infinito devono spesso tenere conto dei fattori temporali, anche se non altrettanto dello spazio. Molti ministeri della mente ignorano lo spazio, ma subiscono un ritardo di tempo nell’effettuare la coordinazione di livelli diversi della realtà universale. Un Messaggero Solitario è praticamente indipendente dallo spazio, salvo che necessita effettivamente del tempo per spostarsi da un luogo ad un altro; e vi sono entità similari a voi sconosciute.

(376.6) 34:3.3 Nelle sue prerogative personali uno Spirito Creativo è totalmente e completamente indipendente dallo spazio, ma non dal tempo. Non c’è alcuna presenza personale specifica di tale Spirito d’Universo né nelle capitali delle costellazioni né in quelle dei sistemi, in quanto è egualmente e diffusamente presente in tutto il suo universo locale ed è, quindi, letteralmente e personalmente presente su un mondo quanto su qualsiasi altro.

(376.7) 34:3.4 Solo per quanto concerne l’elemento tempo uno Spirito Creativo è sempre limitato nel suo ministero nell’universo. Un Figlio Creatore agisce istantaneamente in tutto il suo universo, ma lo Spirito Creativo deve tenere conto del tempo nel ministero della mente universale, salvo che non si avvalga coscientemente e deliberatamente delle prerogative personali del Figlio d’Universo. Anche nella funzione di puro spirito lo Spirito Creativo agisce indipendentemente dal tempo, come pure nella sua collaborazione con la funzione misteriosa della riflettività universale.

(377.1) 34:3.5 Benché il circuito di gravità spirituale del Figlio Eterno operi indipendentemente dal tempo e dallo spazio, non tutte le funzioni dei Figli Creatori sono esenti dalle limitazioni dello spazio. Se si eccettuano le attività dei mondi evoluzionari, questi Figli Micael sembrano essere capaci di operare in modo relativamente indipendente dal tempo. Un Figlio Creatore non è ostacolato dal tempo, ma è condizionato dallo spazio; egli non può essere personalmente in due luoghi nello stesso momento. Micael di Nebadon agisce indipendentemente dal tempo nel proprio universo e praticamente allo stesso modo, per mezzo della riflettività, nel superuniverso. Egli comunica direttamente con il Figlio Eterno indipendentemente dal tempo.

(377.2) 34:3.6 La Divina Ministra è l’aiutante comprensiva del Figlio Creatore e lo mette in grado di superare e di compensare le sue innate limitazioni riguardanti lo spazio, perché quando entrambi funzionano in unione amministrativa sono praticamente indipendenti dal tempo e dallo spazio entro i confini della loro creazione locale. Perciò, come si può praticamente osservare in un intero universo locale, il Figlio Creatore e lo Spirito Creativo funzionano di solito indipendentemente sia dal tempo che dallo spazio dal momento che per ciascuno è sempre utilizzabile l’indipendenza dal tempo o dallo spazio dell’altro.

(377.3) 34:3.7 Solo gli esseri assoluti sono indipendenti dal tempo e dallo spazio in senso assoluto. La maggior parte delle persone subordinate del Figlio Eterno e dello Spirito Infinito è soggetta sia al tempo che allo spazio.

(377.4) 34:3.8 Quando uno Spirito Creativo diviene “cosciente dello spazio”, si prepara a riconoscere come suo un “dominio di spazio” circoscritto, un regno in cui essere libero dallo spazio in contrapposizione con tutto l’altro spazio dal quale sarebbe condizionato. Si è liberi di scegliere e di agire soltanto nel regno della propria coscienza.

(377.5) 34:4.1 Vi sono tre circuiti spirituali distinti nell’universo locale di Nebadon:

(377.6) 34:4.2 1. Lo spirito di conferimento del Figlio Creatore, il Consolatore, lo Spirito della Verità.

(377.7) 34:4.3 2. Il circuito spirituale della Divina Ministra, lo Spirito Santo.

(377.8) 34:4.4 3. Il circuito del ministero dell’intelligenza, comprendente le attività più o meno unificate, ma funzionanti in modo diverso, dei sette spiriti aiutanti della mente.

(377.9) 34:4.5 I Figli Creatori sono dotati di uno spirito di presenza universale analogo per molti aspetti a quello dei Sette Spiriti Maestri del Paradiso. Si tratta dello Spirito della Verità che è sparso su un mondo da un Figlio di conferimento dopo che ha ricevuto il titolo spirituale per tale sfera. Questo Consolatore conferito è la forza spirituale che attira sempre tutti i cercatori di verità verso Colui che è la personificazione della verità nell’universo locale. Questo spirito è una dotazione innata del Figlio Creatore, che emerge dalla sua natura divina come i circuiti maestri del grande universo derivano dalle presenze della personalità delle Deità del Paradiso.

(377.10) 34:4.6 Il Figlio Creatore può andare e venire; la sua presenza personale può essere nell’universo locale o altrove. Ciò non impedisce allo Spirito della Verità di funzionare imperturbato, perché questa presenza divina, pur derivata dalla personalità del Figlio Creatore, è funzionalmente incentrata nella persona della Divina Ministra.

(378.1) 34:4.7 Lo Spirito Madre d’Universo, tuttavia, non lascia mai il mondo capitale dell’universo locale. Lo spirito del Figlio Creatore può funzionare, e funziona, indipendentemente dalla presenza personale del Figlio, ma non è così per lo spirito personale della Divina Ministra. Lo Spirito Santo della Divina Ministra diverrebbe non funzionale se la sua presenza personale si allontanasse da Salvington. La sua presenza spirituale sembra essere fissata sul mondo capitale dell’universo, ed è questo stesso fatto che permette allo spirito del Figlio Creatore di funzionare indipendentemente da dove si trova il Figlio. Lo Spirito Madre d’Universo agisce da punto focale e centro universale dello Spirito della Verità come pure della propria influenza personale, lo Spirito Santo.

(378.2) 34:4.8 Il Padre-Figlio Creatore e lo Spirito Madre Creativo contribuiscono entrambi, in modo diverso, alla dotazione mentale dei figli del loro universo locale. Ma lo Spirito Creativo non conferisce la mente prima di essere dotato di prerogative personali.

(378.3) 34:4.9 Gli ordini superevoluzionari di personalità di un universo locale sono dotati del ministero di mente superuniversale del tipo relativo all’universo locale. Gli ordini umani e subumani della vita evoluzionaria sono dotati del ministero mentale del tipo degli spiriti aiutanti.

(378.4) 34:4.10 I sette spiriti aiutanti della mente sono la creazione della Divina Ministra di un universo locale. Questi spiriti mentali hanno caratteri simili ma poteri differenti, e partecipano tutti in eguale misura della natura dello Spirito d’Universo, sebbene non siano considerati come personalità, salvo che dalla loro Madre Creatrice. Ai sette aiutanti sono stati attribuiti i nomi seguenti: lo spirito della saggezza, lo spirito dell’adorazione, lo spirito del consiglio, lo spirito della conoscenza, lo spirito del coraggio, lo spirito della comprensione, lo spirito dell’intuizione — di rapida percezione.

(378.5) 34:4.11 Questi sono i “sette spiriti di Dio”, “simili a lampade ardenti davanti al trono”, che il profeta scorse nei simboli della visione. Ciò che egli non vide furono i seggi delle ventiquattro sentinelle attorno a questi sette spiriti aiutanti della mente. Questo passaggio rappresenta la confusione di due presentazioni, una concernente la capitale dell’universo e l’altra la capitale del sistema. I seggi dei ventiquattro anziani sono su Jerusem, la capitale del vostro sistema locale di mondi abitati.

(378.6) 34:4.12 Ma era di Salvington che Giovanni scrisse: “E dal trono partivano lampi e tuoni e voci” — le trasmissioni dell’universo per i sistemi locali. Egli visualizzò anche le creature di controllo direzionale dell’universo locale, le bussole viventi del mondo capitale. In Nebadon questo controllo direzionale è mantenuto dalle quattro creature di controllo di Salvington, che operano sulle correnti universali e sono abilmente assistite dal primo spirito mentale operante, l’aiutante dell’intuizione, lo spirito della “rapida comprensione”. Ma la descrizione di queste quattro creature — chiamate bestie — è stata notevolmente falsata; esse sono di una bellezza senza eguali e di forme squisite.

(378.7) 34:4.13 I quattro punti della bussola sono universali ed insiti negli esseri di Nebadon. Tutte le creature viventi possiedono delle unità corporee che sono sensibili e reattive a queste correnti direzionali. Tali creazioni in forma di creatura sono riprodotte verso il basso dall’universo fino ai singoli pianeti, ed in congiunzione con le forze magnetiche dei mondi attivano la moltitudine di corpi microscopici presenti nell’organismo animale in modo tale che queste cellule direzionali pun-tino sempre verso il nord ed il sud. In questo modo il senso dell’orientamento è fissato per sempre negli esseri viventi dell’universo. L’umanità non è del tutto ignara di questo senso in quanto possesso consapevole. Questi corpi furono osservati per la prima volta su Urantia approssimativamente all’epoca di questa narrazione.

(379.1) 34:5.1 La Divina Ministra coopera con il Figlio Creatore nella formulazione della vita e nella creazione di nuovi ordini di esseri fino al momento del suo settimo conferimento, e successivamente, dopo la sua elevazione alla piena sovranità dell’universo, continua a collaborare con il Figlio e con lo spirito conferito del Figlio nel proseguimento dell’opera di ministero mondiale e di progressione planetaria.

(379.2) 34:5.2 Sui mondi abitati lo Spirito comincia il lavoro di progressione evoluzionaria partendo dalla materia inanimata del regno, fornendo prima la vita vegetale, poi gli organismi animali e quindi i primi ordini d’esistenza umana. Ed ogni attribuzione successiva contribuisce all’ulteriore sviluppo del potenziale evoluzionario di vita planetaria dai primitivi stadi iniziali fino all’apparizione delle creature dotate di volontà. Questo lavoro dello Spirito viene in gran parte effettuato tramite i sette spiriti aiutanti, gli spiriti della promessa, gli spiriti mentali dei pianeti in evoluzione che unificano, coordinano e portano sempre e congiuntamente le razze degli uomini verso idee più elevate ed ideali spirituali.

(379.3) 34:5.3 L’uomo mortale sperimenta per la prima volta il ministero dello Spirito in congiunzione con la mente quando la mente puramente animale delle creature evoluzionarie manifesta la capacità di ricezione degli aiutanti dell’adorazione e della saggezza. Questo ministero del sesto e del settimo aiutante indica che l’evoluzione mentale sta varcando la soglia del ministero spirituale. Ed immediatamente queste menti aventi funzioni di adorazione e di saggezza sono incluse nei circuiti spirituali della Divina Ministra.

(379.4) 34:5.4 Quando la mente è dotata in tal modo del ministero dello Spirito Santo, possiede la capacità di scegliere (consciamente od inconsciamente) la presenza spirituale del Padre Universale — l’Aggiustatore di Pensiero. Ma è solo dopo che un Figlio di conferimento ha liberato lo Spirito della Verità affinché eserciti il suo ministero planetario su tutti i mortali che tutte le menti normali sono automaticamente pronte a ricevere gli Aggiustatori di Pensiero. Lo Spirito della Verità opera in totale comunione con la presenza dello spirito della Divina Ministra. Questo duplice collegamento spirituale si libra sui mondi, cercando d’insegnare la verità e d’illuminare spiritualmente le menti degli uomini, d’ispirare le anime delle creature delle razze ascendenti e di condurre sempre i popoli che abitano sui pianeti evoluzionari verso la loro meta di destino divino in Paradiso.

(379.5) 34:5.5 Benché lo Spirito della Verità venga riversato su tutta l’umanità, questo spirito del Figlio è quasi totalmente limitato nella sua funzione e nel suo potere dalla personale ricettività dell’uomo di ciò che costituisce la somma e la sostanza della missione del Figlio di conferimento. Lo Spirito Santo è in parte indipendente dal comportamento umano ed è parzialmente condizionato dalle decisioni e dalla cooperazione della volontà dell’uomo. Nondimeno, il ministero dello Spirito Santo diventa sempre più efficace nella santificazione e nella spiritualizzazione della vita interiore di quei mortali che obbediscono più completamente alle direttive divine.

(379.6) 34:5.6 Come individui voi non possedete personalmente un frammento o un’entità separata dello spirito del Padre-Figlio Creatore o dello Spirito Madre Creativo; questi ministeri non entrano in contatto con i centri di pensiero della mente dell’individuo come fanno i Monitori del Mistero, né vi dimorano. Gli Aggiustatori di Pensiero sono individualizzazioni definite della realtà prepersonale del Padre Universale, che effettivamente dimorano nella mente mortale come parte integrante di tale mente ed operano sempre in perfetta armonia con gli spiriti combinati del Figlio Creatore e dello Spirito Creativo.

(380.1) 34:5.7 La presenza dello Spirito Santo della Figlia d’Universo dello Spirito Infinito, quella dello Spirito della Verità del Figlio d’Universo del Figlio Eterno e quella dello spirito-Aggiustatore del Padre del Paradiso nel mortale evoluzionario o con lui, denotano simmetria di dotazione e di ministero spirituali e qualificano questo mortale a realizzare coscientemente il fatto di essere figlio di Dio per fede.

(380.2) 34:6.1 Con il progredire dell’evoluzione di un pianeta abitato e l’ulteriore spiritualizzazione dei suoi abitanti, possono essere ricevute da queste personalità mature delle influenze spirituali aggiuntive. Via via che i mortali progrediscono nel controllo mentale e nella percezione spirituale, questi ministeri di spirito multiplo divengono sempre più coordinati nella loro funzione; si fondono sempre più con il superministero della Trinità del Paradiso.

(380.3) 34:6.2 Sebbene la Divinità possa essere plurale nella sua manifestazione, nell’esperienza umana la Deità è singola, sempre una. Né è plurale nell’esperienza umana il ministero spirituale. Indipendentemente dalla pluralità d’origine, tutte le influenze spirituali sono una nelle loro funzioni. In verità esse sono una, poiché il ministero spirituale di Dio il Settuplo è nelle creature e per le creature del grande universo. E via via che le creature crescono in apprezzamento ed in ricettività di questo ministero unificante dello spirito, esso diviene nella loro esperienza il ministero di Dio il Supremo.

(380.4) 34:6.3 Dalle altezze della gloria eterna lo Spirito divino scende attraverso una lunga serie di gradini per incontrarvi come siete e dove siete, e poi, nell’associazione di fede, per abbracciare amorevolmente l’anima di origine mortale e per imbarcarsi nella sicura e certa risalita di quei gradini che aveva sceso, non fermandosi mai prima che l’anima evoluzionaria sia elevata in sicurezza alle altezze stesse della beatitudine dalle quali lo Spirito divino partì in origine per questa missione di misericordia e di ministero.

(380.5) 34:6.4 Le forze spirituali cercano e raggiungono infallibilmente i propri livelli originari. Essendo uscite dall’Eterno, esse sono certe di ritornarvi, portando con sé tutti quei figli del tempo e dello spazio che hanno sposato la guida e l’insegnamento dell’Aggiustatore interiore, quelli che sono veramente “nati dallo Spirito”, i figli di Dio per fede.

(380.6) 34:6.5 Lo Spirito divino è fonte di ministero e d’incoraggiamento continui per i figli degli uomini. Il vostro potere e la vostra riuscita “dipendono dalla sua misericordia, mediante il rinnovamento dello Spirito”. La vita spirituale, come l’energia fisica, si consuma. Lo sforzo spirituale porta ad un relativo esaurimento spirituale. L’intera esperienza ascendente è reale come pure spirituale; perciò sta scritto in verità: “È lo Spirito che vivifica.” “Lo Spirito dona la vita.”

(380.7) 34:6.6 La teoria morta, anche quella delle dottrine religiose più elevate, non ha il potere di trasformare il carattere umano o di controllare il comportamento dei mortali. Quello di cui il mondo ha oggi bisogno è la verità che il vostro maestro di un tempo proclamò: “Non solo a parole ma anche in potenza e nello Spirito Santo.” Il seme della verità teorica è morto, i concetti morali più elevati sono senza effetto, a meno che, e fino a quando, lo Spirito divino non aliti sulle forme della verità e non vivifichi le formule della rettitudine.

(381.1) 34:6.7 Quelli che hanno ricevuto e riconosciuto la presenza interiore di Dio sono nati dallo Spirito. “Voi siete il tempio di Dio e lo spirito di Dio dimora in voi.” Non è sufficiente che questo spirito sia sparso su di voi; lo Spirito divino deve dominare e controllare ogni fase dell’esperienza umana.

(381.2) 34:6.8 È la presenza dello Spirito divino, l’acqua della vita, che previene la sete struggente dell’insoddisfazione umana e l’indescrivibile fame della mente umana non spiritualizzata. Gli esseri motivati dallo Spirito “non avranno mai sete, perché quest’acqua spirituale sarà in loro una sorgente di soddisfazione che sgorga fino alla vita eterna”. Tali anime divinamente dissetate sono quasi indipendenti dall’ambiente materiale per quanto riguarda la gioia di vivere e le soddisfazioni dell’esistenza terrena. Esse sono spiritualmente illuminate e rinvigorite, moralmente fortificate ed arricchite.

(381.3) 34:6.9 In ogni mortale esiste una duplice natura: l’eredità delle tendenze animali e lo stimolo elevato della dotazione spirituale. Durante la breve vita che vivete su Urantia raramente questi due impulsi differenti ed opposti possono essere pienamente conciliati; essi possono difficilmente essere armonizzati ed unificati. Ma per tutta la durata della vostra vita lo Spirito congiunto vi assiste costantemente per aiutarvi a sottomettere sempre di più la carne alle direttive dello Spirito. Anche se dovete vivere la vostra vita materiale dal principio alla fine, anche se non potete sfuggire al corpo e alle sue necessità, nondimeno, nel proposito e negli ideali siete resi capaci di assoggettare sempre in maggior misura la natura animale al dominio dello Spirito. Esiste veramente in voi una coalizione di forze spirituali, una confederazione di poteri divini, il cui proposito esclusivo è di effettuare la vostra liberazione finale dalla schiavitù del materiale e dai condizionamenti del finito.

(381.4) 34:6.10 Il proposito di tutto questo ministero è “che possiate essere potentemente rafforzati per mezzo del Suo spirito nell’anima”. E tutto ciò non rappresenta che le tappe preliminari per il raggiungimento finale della perfezione della fede e del servizio, l’esperienza in cui sarete “riempiti di tutta la pienezza di Dio”, “perché tutti coloro che sono guidati dallo spirito di Dio sono figli di Dio”.

(381.5) 34:6.11 Lo Spirito non costringe mai, guida soltanto. Se siete un allievo attento, se cercate di raggiungere livelli spirituali ed altezze divine, se desiderate sinceramente giungere alla meta eterna, allora lo Spirito divino vi guiderà dolcemente ed amorevolmente lungo il sentiero della filiazione e del progresso spirituale. Ogni azione intrapresa deve essere un’azione di disponibilità, d’intelligente e gioiosa cooperazione. La dominazione dello Spirito non è mai macchiata dalla coercizione né compromessa dalla costrizione.

(381.6) 34:6.12 E quando una tale vita di guida spirituale è liberamente ed intelligentemente accettata, si sviluppa gradualmente nella mente umana una coscienza positiva di contatto divino e la certezza di una comunione spirituale. Presto o tardi “lo Spirito rende testimonianza con il vostro spirito (l’Aggiustatore) che voi siete un figlio di Dio”. Il vostro Aggiustatore di Pensiero vi ha già rivelato la vostra parentela con Dio, cosicché la storia attesta che lo Spirito rende testimonianza “con il vostro spirito”, non al vostro spirito.

(381.7) 34:6.13 La coscienza del dominio spirituale di una vita umana è subito accompagnata da una crescente dimostrazione delle caratteristiche dello Spirito nelle reazioni della vita di un tale mortale guidato dallo spirito, “perché i frutti dello spirito sono amore, gioia, pace, longanimità, benevolenza, bontà, fede, mansuetudine e temperanza”. Questi mortali guidati dallo spirito e divinamente illuminati, mentre ancora percorrono gli umili sentieri della fatica ed assolvono con fedeltà umana i loro doveri terreni, hanno già cominciato a discernere le luci della vita eterna che splendono sulle rive lontane di un altro mondo. Hanno già cominciato a comprendere la realtà della verità ispirante e confortante che “il regno di Dio non è cibo e bevanda ma rettitudine, pace e gioia nello Spirito Santo”. E nel corso di ogni prova ed in presenza di ogni avversità le anime nate dallo spirito sono sostenute da quella speranza che trascende ogni timore, perché l’amore di Dio è effuso in tutti i cuori dalla presenza dello Spirito divino.

(382.1) 34:7.1 La carne, la natura intrinseca derivata dalle razze di origine animale, non porta congenitamente i frutti dello Spirito divino. Quando la natura mortale è stata elevata dall’apporto della natura dei Figli Materiali di Dio, come nel caso delle razze di Urantia che furono in una certa misura migliorate dal conferimento di Adamo, allora la via è meglio preparata affinché lo Spirito della Verità collabori con l’Aggiustatore interiore per produrre lo splendido raccolto dei frutti spirituali del carattere. Se voi non respingerete questo spirito, anche se ci vorrà l’eternità per adempiere a questo compito, “egli vi guiderà a tutta la verità”.

(382.2) 34:7.2 I mortali evoluzionari che abitano mondi normali di progresso spirituale non sono soggetti agli accesi conflitti tra lo spirito e la carne che caratterizzano le razze attuali di Urantia. Ma anche sui pianeti più ideali l’uomo preadamico deve fare degli sforzi positivi per elevarsi dal piano dell’esistenza puramente animale, attraverso livelli successivi di crescenti significati intellettuali e di valori spirituali superiori.

(382.3) 34:7.3 I mortali di un mondo normale non sono soggetti alla lotta costante tra la loro natura fisica e quella spirituale. Essi sono confrontati con la necessità di salire dai livelli animali dell’esistenza ai piani superiori della vita spirituale, ma questa ascensione è più simile al passare attraverso una preparazione educativa se paragonata agli intensi conflitti dei mortali di Urantia in questo dominio delle divergenti nature materiale e spirituale.

(382.4) 34:7.4 I popoli di Urantia stanno soffrendo le conseguenze di una duplice privazione d’aiuto in questo compito di progressiva realizzazione spirituale planetaria. L’insurrezione di Caligastia ha precipitato il mondo intero in una confusione generale ed ha privato tutte le generazioni successive dell’assistenza morale che una società bene ordinata avrebbe fornito. Ma ancora più disastroso fu il fallimento di Adamo perché privò le razze di quel tipo superiore di natura fisica che sarebbe stato più consono alle aspirazioni spirituali.

(382.5) 34:7.5 I mortali di Urantia sono costretti a sottostare a questa marcata lotta tra lo spirito e la carne perché i loro lontani predecessori non furono maggiormente adamizzati dal conferimento edenico. Il piano divino prevedeva che le razze mortali di Urantia avessero avuto una natura fisica più congenitamente sensibile allo spirito.

(382.6) 34:7.6 Nonostante questo doppio disastro per la natura dell’uomo e del suo ambiente, i mortali odierni risentirebbero in minore misura di questa lotta evidente tra la carne e lo spirito se entrassero nel regno spirituale, in cui i figli di Dio per fede godono di una relativa liberazione dalla schiavitù della carne attraverso il servizio illuminato e liberatore della sincera devozione nel fare la volontà del Padre che è nei cieli. Gesù ha mostrato all’umanità il nuovo modo di vivere una vita mortale, grazie al quale gli esseri umani possono sfuggire in larghissima misura alle terribili conseguenze della ribellione di Caligastia e compensare molto efficacemente le privazioni derivate dal fallimento di Adamo. “Lo spirito della vita di Cristo Gesù ci ha liberati dalla legge della vita animale e dalle tentazioni del male e del peccato.” “ Questa è la vittoria che supera la carne, ed anche la fede.”

(383.1) 34:7.7 Questi uomini e donne che conoscono Dio e sono nati dallo Spirito non fanno più esperienza del conflitto con la loro natura mortale di quanto la facciano gli abitanti dei mondi più normali, dei pianeti che non sono mai stati contaminati dal peccato né toccati dalla ribellione. I figli per fede operano su livelli intellettuali e vivono su piani spirituali molto al di sopra dei conflitti prodotti dai desideri fisici sfrenati o innaturali. Gli stimoli normali degli esseri animali e gli appetiti ed impulsi naturali della loro natura fisica non sono in conflitto con la realizzazione spirituale anche più elevata, eccetto che nelle menti delle persone ignoranti, male informate od inopportunamente troppo coscienziose.

(383.2) 34:7.8 Giacché avete iniziato il cammino della vita eterna, poiché avete accettato il vostro incarico e ricevuto l’ordine di avanzare, non temete dunque i pericoli della negligenza umana e dell’incostanza dei mortali, non siate turbati da timori di fallimento o da confusione fuorviante, non vacillate e non dubitate del vostro status e della vostra situazione, perché in ogni ora oscura, ad ogni crocevia della lotta per progredire, lo Spirito della Verità parlerà sempre, dicendo: “Questa è la via”.

(383.3) 34:7.9 [Presentato da un Possente Messaggero temporaneamente assegnato al servizio su Urantia.]


 

(384.1) 35:0.1 I FIGLI di Dio presentati in precedenza hanno avuto origine in Paradiso. Essi sono la progenie dei divini Governanti dei domini universali. Il primo ordine di filiazione del Paradiso, i Figli Creatori, ha soltanto un rappresentante in Nebadon, Micael, il padre e sovrano dell’universo. Il secondo ordine di filiazione del Paradiso, gli Avonal o Figli Magistrali, ha in Nebadon la sua quota completa — 1.062. E questi “Cristi minori” sono altrettanto efficaci ed onnipotenti nei loro conferimenti planetari quanto lo fu il Figlio Creatore e Maestro su Urantia. Il terzo ordine, essendo originato dalla Trinità, non è registrato in un universo locale, ma io stimo che vi siano in Nebadon dai quindicimila ai ventimila Figli Istruttori Trinitari, oltre ai 9.642 assistenti trinitizzati da creature registrati. Questi Daynal del Paradiso non sono né magistrati né amministratori; sono dei superistruttori.

(384.2) 35:0.2 I tipi di Figli che prenderemo in considerazione hanno origine nell’universo locale; essi sono la progenie di un Figlio Creatore Paradisiaco in varia associazione con lo Spirito Madre d’Universo complementare. Gli ordini seguenti di filiazione dell’universo locale trovano menzione nelle seguenti esposizioni:

(384.3) 35:0.3 1. Figli Melchizedek.

(384.4) 35:0.4 2. Figli Vorondadek.

(384.5) 35:0.5 3. Figli Lanonandek.

(384.6) 35:0.6 4. Figli Portatori di Vita.

(384.7) 35:0.7 La Deità trina del Paradiso funziona per creare tre ordini di filiazione: i Micael, gli Avonal e i Daynal. La Deità duale dell’universo locale, il Figlio e lo Spirito, funziona anch’essa per creare tre ordini elevati di Figli: i Melchizedek, i Vorondadek e i Lanonandek. E dopo aver portato a termine questa triplice espressione, essi collaborano con il successivo livello di Dio il Settuplo nella produzione dell’eclettico ordine dei Portatori di Vita. Questi esseri sono classificati con i Figli di Dio discendenti, ma sono una straordinaria ed originale forma di vita universale. L’intero prossimo fascicolo sarà dedicato al loro studio.

(384.8) 35:1.1 Dopo aver portato all’esistenza gli esseri d’aiuto personale, quali il Radioso Astro del Mattino ed altre personalità amministrative, in conformità al proposito divino ed ai piani creativi di un dato universo, avviene una nuova forma d’unione creativa tra il Figlio Creatore e lo Spirito Creativo, la Figlia dello Spirito Infinito nell’universo locale. La personalità discendente che risulta da questa associazione creativa è il Melchizedek originale — il Padre Melchizedek — quell’essere eccezionale che collabora successivamente con il Figlio Creatore e con lo Spirito Creativo per portare all’esistenza l’intero gruppo che porta questo nome.

(385.1) 35:1.2 Nell’universo di Nebadon il Padre Melchizedek agisce come primo associato esecutivo del Radioso Astro del Mattino. Gabriele si occupa in prevalenza della politica dell’universo, Melchizedek delle procedure pratiche. Gabriele presiede i tribunali ed i consigli regolarmente costituiti di Nebadon, Melchizedek presiede le commissioni ed i corpi consultivi speciali, straordinari e d’emergenza. Gabriele ed il Padre Melchizedek non lasciano mai Salvington contemporaneamente, perché in assenza di Gabriele il Padre Melchizedek assume le funzioni di capo esecutivo di Nebadon.

(385.2) 35:1.3 I Melchizedek del nostro universo furono tutti creati nel corso di un solo millennio del tempo standard dal Figlio Creatore e dallo Spirito Creativo, in collegamento con il Padre Melchizedek. Essendo un ordine di filiazione in cui uno dei suoi membri ha funzionato come creatore coordinato, i Melchizedek hanno una costituzione parzialmente auto-originata e sono perciò candidati alla realizzazione di un tipo superno d’autogoverno. Essi eleggono periodicamente il loro capo amministrativo per un periodo di sette anni del tempo standard ed operano altrimenti come un ordine che si regola da se stesso, benché il Melchizedek originale eserciti certe prerogative inerenti alla sua posizione di cogenitore. Di tanto in tanto questo Padre Melchizedek designa alcuni membri del suo ordine affinché funzionino come speciali Portatori di Vita per i mondi midsoniti, un tipo di pianeta abitato non ancora rivelato su Urantia.

(385.3) 35:1.4 I Melchizedek non operano in modo esteso fuori dell’universo locale, eccetto quando sono chiamati a testimoniare in casi pendenti davanti ai tribunali del superuniverso e quando sono designati, come talvolta avviene, ambasciatori speciali, rappresentanti un universo presso un altro universo dello stesso superuniverso. Il Melchizedek originale o primogenito d’ogni universo è sempre libero di recarsi negli universi vicini o in Paradiso per missioni concernenti gli interessi e i doveri del suo ordine.

(385.4) 35:2.1 I Melchizedek sono il primo ordine di Figli divini ad avvicinarsi sufficientemente alla vita delle creature più basse per essere in grado di funzionare direttamente nel ministero di elevazione dei mortali, di servire le razze evoluzionarie senza bisogno d’incarnarsi. Questi Figli si trovano per natura nel punto intermedio della grande scala discendente delle personalità, essendo per origine quasi esattamente a metà strada tra la Divinità più elevata e le creature più basse dotate di volontà. Essi diventano così gli intermediari naturali tra i livelli più alti e divini d’esistenza vivente e le forme di vita più basse, anche quella materiale, dei mondi evoluzionari. Agli ordini serafici, gli angeli, piace molto lavorare con i Melchizedek; infatti, tutte le forme di vita intelligente trovano in questi Figli degli amici comprensivi, degli istruttori cordiali e dei saggi consiglieri.

(385.5) 35:2.2 I Melchizedek sono un ordine che si autogoverna. Con questo gruppo straordinario noi incontriamo il primo tentativo di autodeterminazione da parte degli esseri dell’universo locale ed osserviamo il più elevato tipo di vero autogoverno. Questi Figli organizzano il proprio meccanismo per l’amministrazione del loro gruppo e della loro dimora planetaria, come pure per quella delle sei sfere associate e dei loro mondi tributari. E si deve tenere presente che essi non hanno mai abusato delle loro prerogative; non una sola volta in tutto il superuniverso di Orvonton questi Figli Melchizedek hanno tradito la fiducia riposta in loro. Essi sono la speranza di ogni gruppo dell’universo che aspira ad autogovernarsi; sono il modello e gli insegnanti di autogoverno per tutte le sfere di Nebadon. Tutti gli ordini di esseri intelligenti, superiori in alto ed inferiori in basso, elogiano incondizionatamente il governo dei Melchizedek.

(386.1) 35:2.3 L’ordine di filiazione dei Melchizedek occupa la posizione ed assume la responsabilità del figlio primogenito in una grande famiglia. La maggior parte del loro lavoro è regolare e piuttosto ordinario, ma in gran parte è spontaneo e completamente autoimposto. Le assemblee speciali che di tanto in tanto si riuniscono su Salvington sono per lo più convocate su proposta dei Melchizedek. Di propria iniziativa questi Figli perlustrano il loro universo natale. Essi mantengono un’organizzazione autonoma dedita all’informazione dell’universo, facendo dei rapporti periodici al Figlio Creatore indipendenti da tutte le informazioni che giungono alla capitale dell’universo da parte dei normali agenti che si occupano dell’amministrazione ordinaria del regno. Essi sono per natura degli osservatori imparziali; godono della piena fiducia di tutte le classi di esseri intelligenti.

(386.2) 35:2.4 I Melchizedek funzionano come tribunali di revisione mobili e consultivi dei regni. Questi Figli dell’universo vanno in piccoli gruppi sui mondi per servirvi come commissioni consultive, raccogliere deposizioni, ricevere suggerimenti ed agire come consiglieri, aiutando in tal modo a superare le difficoltà maggiori ed a ricomporre le gravi divergenze che insorgono di tanto in tanto negli affari dei domini evoluzionari.

(386.3) 35:2.5 Questi Figli maggiori di un universo sono i principali aiuti del Radioso Astro del Mattino nell’esecuzione dei mandati del Figlio Creatore. Quando un Melchizedek va su un mondo lontano in nome di Gabriele, può, ai fini di quella particolare missione, agire come delegato in nome del mandante ed in tal caso apparirà sul pianeta del suo incarico con la piena autorità del Radioso Astro del Mattino. Ciò si verifica specialmente sulle sfere in cui un Figlio superiore non è ancora apparso nelle sembianze delle creature del regno.

(386.4) 35:2.6 Quando un Figlio Creatore entra nella carriera di conferimento su un mondo evoluzionario, ci va da solo. Ma quando uno dei suoi fratelli del Paradiso, un Figlio Avonal, intraprende un conferimento, è accompagnato dagli assistenti Melchizedek, in numero di dodici, i quali contribuiscono molto efficacemente al successo della missione di conferimento. Essi aiutano gli Avonal del Paradiso anche nelle missioni magistrali sui mondi abitati, ed in questi incarichi i Melchizedek sono visibili agli occhi dei mortali se anche il Figlio Avonal si manifesta in questo modo.

(386.5) 35:2.7 Non c’è aspetto dei bisogni spirituali planetari al quale essi non applichino il loro ministero. Essi sono gli istruttori che portano così spesso in primo piano interi mondi di vita evoluta, fino al riconoscimento pieno e definitivo del Figlio Creatore e di suo Padre del Paradiso.

(386.6) 35:2.8 I Melchizedek sono quasi perfetti in saggezza, ma non sono infallibili nel giudizio. Quando sono distanti e da soli in missioni planetarie, hanno talvolta sbagliato in questioni minori, hanno cioè scelto di fare certe cose che i loro supervisori non hanno successivamente approvato. Un tale errore di giudizio interdice temporaneamente un Melchizedek fino a quando si reca su Salvington e riceve, in udienza con il Figlio Creatore, le istruzioni che di fatto lo liberano dalla disarmonia che ha causato discordanza con i suoi compagni; allora, dopo un riposo correttivo, viene reintegrato nel servizio al terzo giorno. Ma queste incongruenze minori nella funzione dei Melchizedek si sono verificate raramente in Nebadon.

(387.1) 35:2.9 Questi Figli non sono un ordine in aumento; il loro numero è stazionario, pur variando in ogni universo locale. Il numero di Melchizedek registrati sul loro pianeta sede in Nebadon supera i dieci milioni.

(387.2) 35:3.1 I Melchizedek occupano un mondo loro proprio vicino a Salvington, la capitale dell’universo. Questa sfera, denominata Melchizedek, è il mondo pilota del circuito di settanta sfere primarie di Salvington, ciascuna delle quali è circondata da sei sfere tributarie consacrate ad attività specialistiche. Queste sfere meravigliose — settanta primarie e 420 tributarie — sono spesso chiamate l’Università Melchizedek. I mortali ascendenti provenienti da tutte le costellazioni di Nebadon passano per la preparazione su tutti i 490 mondi al fine di acquisire lo status residenziale su Salvington. Ma l’educazione degli ascendenti è solo una fase delle molteplici attività che avvengono sul gruppo di sfere architettoniche di Salvington.

(387.3) 35:3.2 Le 490 sfere del circuito di Salvington sono divise in dieci gruppi contenenti ciascuno sette sfere primarie e quarantadue tributarie. Ognuno di questi gruppi è sotto la supervisione generale di uno degli ordini maggiori di vita universale. Il primo gruppo, comprendente il mondo pilota e le sei sfere primarie successive nella processione planetaria che lo circonda, è sotto la supervisione dei Melchizedek. Questi mondi Melchizedek sono:

(387.4) 35:3.3 1. Il mondo pilota — il mondo dimora dei Figli Melchizedek.

(387.5) 35:3.4 2. Il mondo delle scuole della vita fisica e dei laboratori d’energie viventi.

(387.6) 35:3.5 3. Il mondo della vita morontiale.

(387.7) 35:3.6 4. La sfera della vita spirituale iniziale.

(387.8) 35:3.7 5. Il mondo della vita spirituale intermedia.

(387.9) 35:3.8 6. La sfera della vita spirituale in progresso.

(387.10) 35:3.9 7. Il dominio di autorealizzazione coordinata e suprema.

(387.11) 35:3.10 I sei mondi tributari di ciascuna di queste sfere Melchizedek sono consacrati ad attività attinenti al lavoro delle sfere primarie associate.

(387.12) 35:3.11 Il mondo pilota, la sfera Melchizedek, è il luogo d’incontro comune per tutti gli esseri che sono occupati ad educare e spiritualizzare i mortali ascendenti del tempo e dello spazio. Per un ascendente questo mondo è probabilmente il luogo più interessante di tutto Nebadon. Tutti i mortali evoluzionari che hanno completato la preparazione sulla loro costellazione sono destinati ad approdare su Melchizedek, dove sono iniziati al regime della disciplina e della progressione spirituale del sistema educativo di Salvington. E voi non dimenticherete mai le vostre reazioni del primo giorno di vita su questo mondo straordinario, nemmeno dopo che avrete raggiunto la vostra destinazione in Paradiso.

(387.13) 35:3.12 I mortali ascendenti mantengono la residenza sul mondo Melchizedek mentre proseguono la loro preparazione sui sei pianeti d’istruzione specialistica circostanti. E questo stesso metodo viene seguito per tutto il loro soggiorno sui settanta mondi culturali, le sfere primarie del circuito di Salvington.

(387.14) 35:3.13 Molte attività diverse occupano il tempo dei numerosi esseri che risiedono sui sei mondi tributari della sfera Melchizedek, ma per quanto concerne i mortali ascendenti, questi satelliti sono consacrati alle seguenti fasi speciali di studio:

(388.1) 35:3.14 1. La sfera numero uno s’interessa del riesame della vita planetaria iniziale dei mortali ascendenti. Questo lavoro è effettuato in classi composte di coloro che provengono da un dato mondo di origine mortale. Quelli provenienti da Urantia portano avanti questa revisione esperienziale insieme.

(388.2) 35:3.15 2. Il lavoro speciale della sfera numero due consiste in un riesame similare delle esperienze passate sui mondi delle dimore che circondano il primo satellite della capitale del sistema locale.

(388.3) 35:3.16 3. Le revisioni di questa sfera si riferiscono al soggiorno sulla capitale del sistema locale e comprendono le attività dei rimanenti mondi architettonici del gruppo che forma la capitale del sistema.

(388.4) 35:3.17 4. Sulla quarta sfera ci si occupa del riesame delle esperienze dei settanta mondi tributari della costellazione e delle loro sfere associate.

(388.5) 35:3.18 5. Sulla quinta sfera viene effettuata la revisione del soggiorno degli ascendenti sul mondo capitale della costellazione.

(388.6) 35:3.19 6. Sulla sfera numero sei il tempo è dedicato ad un tentativo di mettere in correlazione queste cinque epoche per giungere in tal modo ad una coordinazione dell’esperienza preparatoria all’entrata nelle scuole primarie Melchizedek d’istruzione universale.

(388.7) 35:3.20 Le scuole di amministrazione universale e di saggezza spirituale sono situate sul mondo dimora dei Melchizedek, dove si trovano anche le scuole che si dedicano ad una singola linea di ricerca, quali energia, materia, organizzazione, comunicazione, archivi, etica ed esistenza comparata delle creature.

(388.8) 35:3.21 Nel Collegio Melchizedek di Dotazione Spirituale tutti gli ordini dei Figli di Dio — anche quelli del Paradiso — collaborano con gli istruttori Melchizedek e serafici nella preparazione delle schiere che partono come evàngeli del destino a proclamare la libertà spirituale e la filiazione divina fino ai remoti mondi dell’universo. Questa scuola particolare dell’Università Melchizedek è un’istituzione esclusiva dell’universo; gli studenti in visita provenienti da altri regni non vi sono accolti.

(388.9) 35:3.22 Il corso più elevato di preparazione all’amministrazione universale è condotto dai Melchizedek sul loro mondo dimora. Questo Collegio di Etica Superiore è presieduto dal Padre Melchizedek originale. È a queste scuole che i vari universi inviano studenti per l’interscambio. Anche se il giovane universo di Nebadon si trova in basso nella scala degli universi per quanto concerne la realizzazione spirituale ed uno sviluppo etico elevato, nondimeno i nostri disordini amministrartivi hanno talmente trasformato l’intero universo in una vasta clinica per altre creazioni vicine che i collegi Melchizedek sono affollati di studenti in visita e di osservatori provenienti da altri regni. In aggiunta al numerosissimo gruppo d’iscritti locali vi sono sempre oltre centomila studenti stranieri che frequentano le scuole Melchizedek, perché l’ordine dei Melchizedek di Nebadon è rinomato in tutto Splandon.

(388.10) 35:4.1 Un ramo altamente specializzato delle attività Melchizedek si occupa della supervisione della carriera morontiale progressiva dei mortali ascendenti. Gran parte di questo insegnamento è condotto dai pazienti e saggi ministri serafici, assistiti da mortali che sono ascesi a livelli relativamente più elevati di realizzazione universale, ma tutto questo lavoro educativo è sotto la supervisione generale dei Melchizedek, in associazione con i Figli Istruttori Trinitari.

(389.1) 35:4.2 Sebbene gli ordini Melchizedek si dedichino principalmente al vasto sistema d’istruzione e al regime di preparazione esperienziale dell’universo locale, funzionano anche in incarichi eccezionali ed in circostanze insolite. In un universo in evoluzione che comprenderà alla fine circa dieci milioni di mondi abitati, sono destinate ad accadere molte cose fuori dell’ordinario, ed è in queste circostanze impreviste che agiscono i Melchizedek. Su Edentia, capitale della vostra costellazione, essi sono conosciuti come Figli d’emergenza. Essi sono sempre pronti a servire in tutte le necessità — fisiche, intellettuali o spirituali — sia su un pianeta, in un sistema, in una costellazione sia nell’universo. In ogni momento e luogo sia necessario un aiuto speciale, là troverete uno o più Figli Melchizedek.

(389.2) 35:4.3 Quando qualche aspetto del piano del Figlio Creatore rischia l’insuccesso, parte subito un Melchizedek per portare la sua assistenza. Ma raramente essi sono chiamati ad operare in presenza di una ribellione peccaminosa, come quella avvenuta in Satania.

(389.3) 35:4.4 I Melchizedek sono i primi ad intervenire in tutti i casi d’emergenza di qualunque natura su tutti i mondi in cui dimorano creature dotate di volontà. Essi agiscono talvolta come custodi temporanei su pianeti indocili, fungendo da amministratori fiduciari di un governo planetario venuto meno agli impegni. In una crisi planetaria questi Figli Melchizedek servono in numerose funzioni straordinarie. Per un tale Figlio è facilmente possibile rendersi visibile agli esseri mortali, e talvolta un membro di quest’ordine si è anche incarnato nelle sembianze della carne mortale. In Nebadon un Melchizedek ha servito sette volte su un mondo evoluzionario nella similitudine della carne mortale, ed in numerose occasioni questi Figli sono apparsi nelle sembianze di altri ordini di creature dell’universo. Essi sono in verità i versatili e volontari ministri d’emergenza per tutti gli ordini d’intelligenze dell’universo e per tutti i mondi e sistemi di mondi.

(389.4) 35:4.5 Il Melchizedek che visse su Urantia al tempo di Abramo era conosciuto localmente come Principe di Salem perché presiedeva una piccola colonia di cercatori della verità residenti in un luogo chiamato Salem. Egli si offrì volontario per incarnarsi nelle sembianze della carne mortale e lo fece con l’approvazione degli amministratori fiduciari Melchizedek del pianeta, che temevano l’estinzione della luce della vita durante quel periodo di crescenti tenebre spirituali. Ed egli sostenne la verità del suo tempo e la trasmise in sicurezza ad Abramo e ai suoi compagni.

(389.5) 35:5.1 Dopo la creazione degli aiuti personali e del primo gruppo dei versatili Melchizedek, il Figlio Creatore e lo Spirito Creativo dell’universo locale concepirono e portarono all’esistenza il secondo grande e variato ordine di filiazione universale, i Vorondadek. Essi sono più generalmente conosciuti come Padri delle Costellazioni perché un Figlio di quest’ordine si trova invariabilmente a capo di ogni governo di costellazione in tutti gli universi locali.

(389.6) 35:5.2 Il numero di Vorondadek varia in ciascun universo locale; in Nebadon ne sono registrati esattamente un milione. Questi Figli, come i loro coordinati, i Melchizedek, non posseggono alcun potere di riproduzione. Non esiste alcun metodo conosciuto con il quale essi possano accrescere il loro numero.

(389.7) 35:5.3 Sotto molti aspetti questi Figli sono un corpo che si autogoverna; come individui e come gruppi, ed anche come insieme, essi decidono in larga misura da se stessi, come fanno i Melchizedek, ma i Vorondadek non operano in una gamma altrettanto estesa di attività. Essi non eguagliano in brillante versatilità i loro fratelli Melchizedek, ma sono ancor più affidabili ed efficienti come dirigenti e lungimiranti amministratori. Essi non sono neppure gli uguali amministrativi dei loro subordinati, i Lanonandek Sovrani dei Sistemi, ma superano tutti gli ordini di filiazione universale per stabilità di propositi e divinità di giudizio.

(390.1) 35:5.4 Sebbene le decisioni e le ordinanze di quest’ordine di Figli siano sempre in accordo con lo spirito di filiazione divina ed in armonia con la linea di condotta del Figlio Creatore, essi sono stati citati per degli errori davanti al Figlio Creatore, e su dettagli tecnici le loro decisioni sono state talvolta revocate in appello dai tribunali superiori dell’universo. Ma questi Figli cadono raramente in errore e non sono mai entrati in una ribellione; né in tutta la storia di Nebadon si è mai trovato un Vorondadek che abbia disobbedito al governo dell’universo.

(390.2) 35:5.5 Il servizio dei Vorondadek negli universi locali è esteso e vario. Essi servono come ambasciatori in altri universi e come consoli rappresentanti le costellazioni all’interno del loro universo natale. Tra tutti gli ordini di filiazione di un universo locale, a loro è affidata più spesso la piena delega dei poteri sovrani perché la esercitino in situazioni critiche dell’universo.

(390.3) 35:5.6 Sui mondi isolati nelle tenebre spirituali, le sfere che hanno subito l’isolamento planetario a causa della ribellione e dell’inadempimento, un osservatore Vorondadek è normalmente presente fino al ripristino dello status normale. In certe situazioni d’emergenza questo Altissimo osservatore potrebbe esercitare un’autorità assoluta e discrezionale su ogni essere celeste assegnato a quel pianeta. È registrato negli annali di Salvington che i Vorondadek hanno talvolta esercitato questa autorità come Altissimi reggenti di tali pianeti. E ciò si è verificato anche su mondi abitati che non erano stati toccati dalla ribellione.

(390.4) 35:5.7 Spesso un corpo di dodici o più Figli Vorondadek si costituisce in alta corte di revisione e d’appello per trattare casi speciali che coinvolgono lo status di un pianeta o di un sistema. Ma il loro lavoro concerne maggiormente le funzioni legislative proprie dei governi della costellazione. Come conseguenza di tutti questi servizi, i Figli Vorondadek sono divenuti gli storici degli universi locali; essi hanno personale conoscenza di tutte le lotte politiche e di tutti gli sconvolgimenti sociali dei mondi abitati.

(390.5) 35:6.1 Almeno tre Vorondadek sono assegnati al governo di ciascuna delle cento costellazioni di un universo locale. Questi Figli sono scelti dal Figlio Creatore e sono incaricati da Gabriele come Altissimi delle costellazioni per servire per un decamillennio — 10.000 anni standard, circa 50.000 anni del tempo di Urantia. L’Altissimo regnante, il Padre della Costellazione, ha due associati, uno senior ed uno junior. Ad ogni cambiamento di amministrazione l’associato senior diventa il capo del governo, quello junior assume i compiti del senior, mentre i Vorondadek senza incarico residenti sui mondi di Salvington designano uno di loro quale candidato alla selezione per assumere le responsabilità di associato junior. In tal modo ciascuno degli Altissimi governanti, secondo l’attuale ordinamento, ha un periodo di servizio di tre decamillenni sulla capitale di una costellazione, circa 150.000 anni di Urantia.

(390.6) 35:6.2 I cento Padri delle Costellazioni, i capi effettivi che presiedono ai governi delle costellazioni, costituiscono il gabinetto consultivo supremo del Figlio Creatore. Questo consiglio si riunisce frequentemente nella capitale dell’universo e la portata e l’estensione delle sue deliberazioni sono illimitate, ma esso si occupa principalmente del benessere delle costellazioni e dell’unificazione dell’amministrazione dell’intero universo locale.

(391.1) 35:6.3 Quando un Padre della Costellazione è presente per servizio nella capitale dell’universo, come avviene di frequente, l’associato senior diventa direttore facente funzioni degli affari della costellazione. La funzione normale dell’associato senior è la sorveglianza degli affari spirituali, mentre l’associato junior si occupa personalmente del benessere fisico della costellazione. Tuttavia, nessun piano d’azione di rilevante importanza viene mai realizzato in una costellazione finché tutti e tre gli Altissimi non sono d’accordo su tutti i dettagli della sua esecuzione.

(391.2) 35:6.4 L’intero meccanismo delle informazioni spirituali e dei canali di comunicazione è a disposizione degli Altissimi delle costellazioni. Essi sono in perfetto contatto con i loro superiori su Salvington e con i loro diretti subordinati, i sovrani dei sistemi locali. Essi si riuniscono frequentemente in consiglio con questi Sovrani dei Sistemi per deliberare sullo stato della costellazione.

(391.3) 35:6.5 Gli Altissimi si circondano di un corpo di consiglieri, che di tanto in tanto varia di numero e di componenti secondo la presenza dei vari gruppi nella capitale della costellazione ed anche a seconda di come variano i bisogni locali. Durante i periodi di tensione essi possono chiedere un supplemento di Figli dell’ordine Vorondadek perché li aiutino nel lavoro amministrativo, e lo ricevono rapidamente. Norlatiadek, la vostra costellazione, è attualmente amministrata da dodici Figli Vorondadek.

(391.4) 35:7.1 Il secondo gruppo di sette mondi nel circuito delle settanta sfere primarie che circondano Salvington comprende i pianeti Vorondadek. Ciascuna di queste sfere, con i suoi sei satelliti che la circondano, è consacrata ad una fase particolare delle attività dei Vorondadek. Su questi quarantanove regni i mortali ascendenti raggiungono l’apice della loro educazione riguardante la legislazione dell’universo.

(391.5) 35:7.2 Gli ascendenti mortali hanno osservato il funzionamento delle assemblee legislative sui mondi capitale delle costellazioni, ma qui, su questi mondi Vorondadek, essi partecipano alla promulgazione della legislazione generale effettiva dell’universo locale sotto la tutela dei Vorondadek senior. Queste promulgazioni sono destinate a coordinare le varie decisioni delle assemblee legislative autonome delle cento costellazioni. L’istruzione fornita dalle scuole Vorondadek non è superata nemmeno su Uversa. Questa formazione è progressiva e si estende dalla prima sfera, con il lavoro supplementare sui sei satelliti rispettivi, proseguendo poi nelle altre sei sfere primarie e nei loro gruppi di satelliti associati.

(391.6) 35:7.3 Su questi mondi di studio e di lavoro pratico i pellegrini ascendenti saranno introdotti in numerose nuove attività. Non ci è proibito rivelare queste nuove ed insospettate occupazioni, ma noi disperiamo di essere in grado di descrivere queste attività alla mente materiale degli esseri mortali. Noi manchiamo di termini per comunicare i significati di tali attività superne, e non ci sono impieghi umani analoghi che possano essere utilizzati come esempi di queste nuove occupazioni degli ascendenti mortali mentre proseguono i loro studi su detti quarantanove mondi. E molte altre attività, che non fanno parte del regime ascendente, sono incentrate su questi mondi Vorondadek del circuito di Salvington.

(392.1) 35:8.1 Dopo la creazione dei Vorondadek, il Figlio Creatore e lo Spirito Madre d’Universo si uniscono allo scopo di portare all’esistenza il terzo ordine di filiazione universale, i Lanonandek. Sebbene occupati in vari compiti connessi con le amministrazioni dei sistemi, essi sono meglio conosciuti come Sovrani dei Sistemi, i governanti dei sistemi locali, e come Principi Planetari, i capi amministrativi dei mondi abitati.

(392.2) 35:8.2 Essendo l’ordine di filiazione ultimo e più basso — per quanto concerne i livelli di divinità — gli esseri che vi appartengono hanno dovuto seguire certi corsi d’istruzione sui mondi Melchizedek al fine di prepararsi per il servizio successivo. Essi furono i primi studenti dell’Università Melchizedek e furono classificati e certificati dai loro insegnanti ed esaminatori Melchizedek secondo la capacità, la personalità ed i risultati.

(392.3) 35:8.3 L’universo di Nebadon cominciò la sua esistenza con dodici milioni esatti di Lanonandek, e dopo che furono passati per la sfera Melchizedek essi furono divisi nel corso delle prove finali in tre classi:

(392.4) 35:8.4 1. Lanonandek Primari. Del grado più elevato ve ne furono 709.841. Questi sono i Figli designati come Sovrani dei Sistemi e come assistenti presso i consigli supremi delle costellazioni, nonché come consiglieri nel lavoro amministrativo superiore dell’universo.

(392.5) 35:8.5 2. Lanonandek Secondari. Di quest’ordine uscito dalla sfera Melchizedek ve ne furono 10.234.601. Essi sono incaricati come Principi Planetari e come riserve di quest’ordine.

(392.6) 35:8.6 3. Lanonandek Terziari. Questo gruppo ne conteneva 1.055.558. Questi Figli operano come assistenti subordinati, messaggeri, custodi, commissari, osservatori, e svolgono gli svariati servizi di un sistema e dei mondi che lo compongono.

(392.7) 35:8.7 Non è possibile per questi Figli progredire da un gruppo all’altro come avviene per gli esseri evoluzionari. Dopo essere stati istruiti dai Melchizedek, una volta esaminati e classificati, essi servono in continuazione nel rango assegnato. E tantomeno questi Figli s’impegnano nella riproduzione; il loro numero nell’universo è stazionario.

(392.8) 35:8.8 In cifre tonde, i Figli dell’ordine Lanonandek sono classificati su Salvington come segue:

(392.9) 35:8.9 Coordinatori Universali e Consiglieri di Costellazione . 100.000

(392.10) 35:8.10 Sovrani dei Sistemi ed Assistenti . . . . . . . . . . . . . 600.000

(392.11) 35:8.11 Principi Planetari e Riserve . . . . . . . . . . . . . . . .10.000.000

(392.12) 35:8.12 Corpo di Messaggeri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .400.000

(392.13) 35:8.13 Custodi ed Archivisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .100.000

(392.14) 35:8.14 Corpo di Riserva. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 800.000

(392.15) 35:8.15 I Lanonandek sono un ordine di filiazione un po’ inferiore a quello dei Melchizedek e dei Vorondadek, e sono dunque di utilità anche maggiore nelle unità subordinate dell’universo, perché possono avvicinarsi di più alle creature più basse delle razze intelligenti. Essi si trovano anche in maggior pericolo di deviare, di allontanarsi dalla tecnica accettabile di un governo d’universo. Ma questi Lanonandek, specialmente quelli dell’ordine primario, sono i più capaci e versatili di tutti gli amministratori di un universo locale. Per capacità esecutiva essi sono superati soltanto da Gabriele e dai suoi associati non rivelati.

(393.1) 35:9.1 I Lanonandek sono i governanti permanenti dei pianeti e, a rotazione, i sovrani dei sistemi. Un Figlio di quest’ordine governa attualmente su Jerusem, la capitale del vostro sistema locale di mondi abitati.

(393.2) 35:9.2 I Sovrani di Sistema governano in commissioni di due o tre nella capitale di ogni sistema di mondi abitati. Il Padre della Costellazione nomina uno di questi Lanonandek come capo ogni diecimila anni. Talvolta non viene fatto alcun cambiamento alla testa della triade, essendo la questione interamente di facoltà dei governanti delle costellazioni. I governi dei sistemi non cambiano improvvisamente il loro personale a meno che non si verifichi una qualche tragedia.

(393.3) 35:9.3 Quando dei Sovrani di Sistema o degli assistenti sono revocati, i loro posti vengono affidati mediante selezioni effettuate dal consiglio supremo situato nella capitale della costellazione tra le riserve di quell’ordine, un gruppo che su Edentia è più numeroso della media indicata.

(393.4) 35:9.4 I consigli supremi Lanonandek sono stazionati sulle varie capitali delle costellazioni. Questo corpo è presieduto dall’Altissimo senior associato del Padre della Costellazione, mentre l’associato junior sovrintende le riserve dell’ordine secondario.

(393.5) 35:9.5 I Sovrani di Sistema sono coerenti ai loro nomi; essi sono pressoché sovrani negli affari locali dei mondi abitati. Sono quasi paterni nel loro modo di dirigere i Principi Planetari, i Figli Materiali e gli spiriti tutelari. Il dominio personale del sovrano è quasi totale. Questi governanti non sono controllati da osservatori della Trinità provenienti dall’universo centrale. Essi sono la divisione esecutiva dell’universo locale, e sia come custodi dell’applicazione dei mandati legislativi che come esecutori dell’applicazione dei verdetti giudiziari si trovano nell’unica posizione in tutta l’amministrazione dell’universo in cui la slealtà personale verso la volontà del Figlio Micael potrebbe più facilmente e rapidamente attecchire e cercare di affermarsi.

(393.6) 35:9.6 Il nostro universo locale ha subito la sventura che più di settecento Figli dell’ordine Lanonandek si sono ribellati contro il governo dell’universo, in tal modo precipitando nella confusione parecchi sistemi e numerosi pianeti. Tra tutti questi ribelli soltanto tre furono Sovrani di Sistema; praticamente tutti questi Figli appartenevano al secondo ed al terzo ordine, Principi Planetari e Lanonandek terziari.

(393.7) 35:9.7 Il gran numero di questi Figli che si sono dissociati dall’integrità non indica un qualche errore da parte dei loro creatori. Essi avrebbero potuto essere fatti divinamente perfetti, ma furono creati in modo tale per poter comprendere meglio le creature evoluzionarie che dimorano nei mondi del tempo e dello spazio, ed avvicinarsi ad esse.

(393.8) 35:9.8 Tra tutti gli universi locali di Orvonton, il nostro universo, con l’eccezione di Henselon, ha perso il maggior numero di Figli di quest’ordine. Su Uversa è opinione generale che in Nebadon abbiamo avuto tanti disordini amministrativi perché i nostri Figli dell’ordine Lanonandek sono stati creati con un grado di libertà personale di scelta e di programmazione tanto alto. Io non faccio questa osservazione come critica. Il Creatore del nostro universo ha piena autorità e pieni poteri di fare ciò. È opinione dei nostri alti governanti che, sebbene questi Figli dotati di libera scelta provochino eccessivi disordini nelle ere iniziali dell’universo, quando le cose saranno pienamente vagliate e definitivamente stabilizzate, il beneficio di una lealtà superiore e di un servizio volontario più completo da parte di questi Figli, esaurientemente messi alla prova, compenserà più che largamente la confusione e le tribolazioni delle epoche primitive.

(394.1) 35:9.9 In caso di ribellione nella capitale di un sistema, viene di solito insediato in un tempo relativamente breve un nuovo sovrano, ma non avviene la stessa cosa sui singoli pianeti. Essi sono le unità costitutive della creazione materiale ed il libero arbitrio delle creature è uno dei fattori del giudizio finale di tutti questi problemi. Per i mondi isolati, pianeti i cui prìncipi per autorità possono aver deviato, sono designati dei Principi Planetari successori, i quali però non assumono la direzione attiva di tali mondi finché le conseguenze dell’insurrezione non siano parzialmente dominate e rimosse dalle misure riparatrici adottate dai Melchizedek e da altre personalità tutelari. La ribellione di un Principe Planetario isola istantaneamente il suo pianeta; i circuiti spirituali locali sono immediatamente interrotti. Solo un Figlio di conferimento può ristabilire le linee di comunicazione interplanetarie su un tale mondo spiritualmente isolato.

(394.2) 35:9.10 Esiste un piano per salvare questi Figli indisciplinati e poco saggi, e molti di loro si sono avvalsi di questo provvedimento di misericordia; tuttavia essi non potranno mai più operare nelle posizioni in cui hanno fallito. Dopo la riabilitazione essi sono assegnati a compiti di custodia e a dipartimenti di amministrazione fisica.

(394.3) 35:10.1 Il terzo gruppo di sette mondi nel circuito dei settanta pianeti di Salvington, con i loro rispettivi quarantadue satelliti, costituisce il gruppo Lanonandek di sfere amministrative. Su questi regni i Lanonandek esperti appartenenti al corpo degli ex Sovrani di Sistema fungono da istruttori amministrativi dei pellegrini ascendenti e delle schiere serafiche. I mortali evoluzionari osservano gli amministratori dei sistemi al lavoro sulle capitali di sistema, ma qui essi partecipano alla coordinazione effettiva delle decisioni amministrative dei diecimila sistemi locali.

(394.4) 35:10.2 Queste scuole amministrative dell’universo locale sono sotto il controllo di un corpo di Figli Lanonandek che hanno avuto una lunga esperienza come Sovrani di Sistema e come consiglieri di costellazione. Questi collegi esecutivi sono superati soltanto dalle scuole amministrative di Ensa.

(394.5) 35:10.3 Mentre servono come sfere d’istruzione per i mortali ascendenti, i mondi Lanonandek sono al tempo stesso centri di vaste iniziative concernenti le operazioni amministrative normali e ordinarie dell’universo. Lungo tutto il tragitto verso il Paradiso i pellegrini ascendenti proseguono i loro studi nelle scuole pratiche di conoscenza applicata — di effettiva preparazione nel fare realmente le cose che vengono loro insegnate. Il sistema educativo universale patrocinato dai Melchizedek è pratico, progressivo, ricco di significati e fondato sull’esperienza. Esso abbraccia l’istruzione in cose materiali, intellettuali, morontiali e spirituali.

(394.6) 35:10.4 È in collegamento con queste sfere amministrative dei Lanonandek che la maggior parte dei Figli recuperati di quest’ordine servono come custodi e direttori di affari planetari. E questi Principi Planetari inadempienti ed i loro associati nella ribellione che scelgono di accettare la riabilitazione offerta continueranno a servire in tali funzioni ordinarie, almeno fino a quando l’universo di Nebadon non sarà stabilizzato in luce e vita.

(395.1) 35:10.5 Molti Figli Lanonandek dei sistemi più antichi, tuttavia, hanno stabilito magnifici curriculum di servizio, di amministrazione e di compimento spirituali. Essi sono un nobile, fedele e leale gruppo, nonostante la loro tendenza a cadere in errore a causa degli inganni della libertà personale e delle suggestioni dell’autodeterminazione.

(395.2) 35:10.6 [Patrocinato dal Capo degli Arcangeli agente per autorità di Gabriele di Salvington.]


 

(396.1) 36:0.1 LA VITA non ha origine spontaneamente. La vita è costruita secondo piani formulati dagli Architetti dell’Essere (non rivelati) ed appare sui pianeti abitati sia per importazione diretta sia come risultato delle operazioni dei Portatori di Vita degli universi locali. Questi Portatori di Vita sono tra i più interessanti e versatili della diversificata famiglia dei Figli universali. Essi sono incaricati di progettare la vita delle creature e di portarla nelle sfere planetarie. E dopo aver impiantato questa vita su tali nuovi mondi, essi vi rimangono per lunghi periodi al fine di favorire il suo sviluppo.

(396.2) 36:1.1 Benché i Portatori di Vita appartengano alla famiglia di filiazione divina, sono un tipo peculiare e distinto di Figli universali, essendo il solo gruppo di vita intelligente di un universo locale alla cui creazione partecipano i governanti di un superuniverso. I Portatori di Vita sono la progenie di tre personalità preesistenti: il Figlio Creatore, lo Spirito Madre d’Universo e, per designazione, uno dei tre Antichi dei Giorni che presiedono ai destini del superuniverso interessato. Questi Antichi dei Giorni, i soli che possono decretare l’estinzione di esseri intelligenti, partecipano alla creazione dei Portatori di Vita, i quali sono incaricati d’istituire la vita fisica sui mondi in evoluzione.

(396.3) 36:1.2 Nell’universo di Nebadon è registrata la creazione di cento milioni di Portatori di Vita. Questo corpo efficiente di disseminatori di vita non è un gruppo veramente autogovernato. Essi sono diretti dalla triade che determina la vita, composta da Gabriele, dal Padre Melchizedek e da Nambia, il Portatore di Vita originale e primogenito di Nebadon. Ma in tutte le fasi della loro amministrazione divisionale essi si autogovernano.

(396.4) 36:1.3 I Portatori di Vita sono classificati in tre grandi categorie: la prima categoria è quella dei Portatori di Vita senior, la seconda quella degli assistenti e la terza quella dei custodi. La prima categoria è suddivisa in dodici gruppi di specialisti delle varie forme di manifestazione della vita. La separazione in queste tre categorie fu effettuata dai Melchizedek, che condussero delle prove a tale scopo sulla sfera sede dei Portatori di Vita. Da allora i Melchizedek sono sempre stati strettamente associati ai Portatori di Vita e li accompagnano sempre quando partono per stabilire la vita su un nuovo pianeta.

(396.5) 36:1.4 Quando un pianeta evoluzionario è definitivamente stabilizzato in luce e vita, i Portatori di Vita sono organizzati in corpi deliberativi superiori con funzioni consultive per aiutare nell’amministrazione e nello sviluppo ulteriori del mondo e dei suoi esseri glorificati. Nelle ere successive e stabili di un universo in evoluzione a questi Portatori di Vita sono affidati molti nuovi compiti.

(397.1) 36:2.1 I Melchizedek esercitano la supervisione generale sul quarto gruppo di sette sfere primarie del circuito di Salvington. Questi mondi dei Portatori di Vita sono designati come segue:

(397.2) 36:2.2 1. La sede dei Portatori di Vita.

(397.3) 36:2.3 2. La sfera di progettazione della vita.

(397.4) 36:2.4 3. La sfera di conservazione della vita.

(397.5) 36:2.5 4. La sfera di evoluzione della vita.

(397.6) 36:2.6 5. La sfera della vita associata alla mente.

(397.7) 36:2.7 6. La sfera della mente e dello spirito negli esseri viventi.

(397.8) 36:2.8 7. La sfera della vita non rivelata.

(397.9) 36:2.9 Ciascuna di queste sfere primarie è circondata da sei satelliti, sui quali sono incentrate le fasi speciali di tutte le attività dei Portatori di Vita nell’universo.

(397.10) 36:2.10 Il Mondo Numero Uno, la sfera sede, insieme con i suoi sei satelliti tributari, è consacrato allo studio della vita universale, della vita in tutte le sue fasi conosciute di manifestazione. Qui è situato il collegio per la progettazione della vita, nel quale operano insegnanti e consulenti provenienti da Uversa e da Havona, ed anche dal Paradiso. E mi è consentito rivelare che le sette postazioni centrali degli spiriti aiutanti della mente sono situate su questo mondo dei Portatori di Vita.

(397.11) 36:2.11 Il numero dieci — il sistema decimale — è inerente all’universo fisico, ma non a quello spirituale. Il dominio della vita è caratterizzato da tre, sette e dodici o da multipli e combinazioni di questi numeri base. Esistono tre piani di vita principali ed essenzialmente differenti, secondo l’ordine delle tre Sorgenti e Centri del Paradiso, e nell’universo di Nebadon queste tre forme basilari di vita sono separate su tre differenti tipi di pianeti. C’erano originariamente dodici concetti distinti e divini di vita trasmissibile. Questo numero dodici, con le sue suddivisioni ed i suoi multipli, ricorre in tutti i modelli di vita basilari dei sette superuniversi. Ci sono anche sette tipi architettonici di progetto di vita, combinazioni fondamentali delle configurazioni riproducenti la materia vivente. I modelli di vita di Orvonton sono configurati in dodici portatori di eredità. I differenti ordini di creature dotate di volontà sono configurati come 12, 24, 48, 96, 192, 384 e 768. Su Urantia vi sono quarantotto unità di controllo dei modelli — le determinatrici dei tratti — nelle cellule sessuali di riproduzione umana.

(397.12) 36:2.12 Il Secondo Mondo è la sfera di progettazione della vita; qui sono elaborati tutti i nuovi metodi di organizzazione della vita. Mentre i progetti originali della vita sono forniti dal Figlio Creatore, l’effettiva esecuzione di questi piani è affidata ai Portatori di Vita e ai loro associati. Quando i piani generali della vita per un nuovo mondo sono stati formulati, vengono trasmessi alla sfera sede, dove sono minuziosamente esaminati dal consiglio supremo dei Portatori di Vita senior in collaborazione con un corpo consultivo Melchizedek. Se i piani si scostano dalle formule precedentemente accettate, devono essere riesaminati ed approvati dal Figlio Creatore. Il capo dei Melchizedek rappresenta spesso il Figlio Creatore in queste deliberazioni.

(397.13) 36:2.13 La vita planetaria, quindi, pur simile sotto certi aspetti, differisce in molti altri su ogni mondo evoluzionario. Anche in una serie della vita uniforme in una singola famiglia di mondi, la vita non è esattamente la stessa su due pianeti qualunque; c’è sempre un tipo planetario, perché i Portatori di Vita si sforzano costantemente di migliorare le formule vitali affidate alle loro cure.

(398.1) 36:2.14 Ci sono più di un milione di formule chimiche fondamentali o cosmiche che costituiscono i modelli d’origine e le numerose variazioni funzionali di base delle manifestazioni della vita. Il satellite numero uno della sfera di progettazione della vita è il regno dei fisici e degli elettrochimici dell’universo che servono come assistenti tecnici dei Portatori di Vita nel lavoro di catturare, organizzare e manipolare le unità essenziali d’energia che sono impiegate per costruire i veicoli materiali di trasmissione della vita, il cosiddetto plasma germinativo.

(398.2) 36:2.15 I laboratori planetari di progettazione della vita sono situati sul secondo satellite di questo mondo numero due. In questi laboratori i Portatori di Vita e tutti i loro associati collaborano con i Melchizedek nello sforzo di modificare e possibilmente di migliorare la vita destinata ad essere impiantata sui pianeti decimali di Nebadon. La vita che si evolve ora su Urantia fu progettata e parzialmente elaborata su questo stesso mondo, perché Urantia è un pianeta decimale, un mondo di sperimentazione della vita. In un solo mondo su dieci è consentita una variazione maggiore dei progetti standard di vita rispetto a quella degli altri mondi (non sperimentali).

(398.3) 36:2.16 Il Mondo Numero Tre è consacrato alla conservazione della vita. Qui i vari metodi di protezione e di preservazione della vita sono studiati e sviluppati dagli assistenti e dai custodi del corpo dei Portatori di Vita. I piani della vita per ogni nuovo mondo prevedono sempre che la commissione di conservazione della vita, composta da custodi specializzati nell’abile manipolazione dei modelli di vita fondamentali, s’installi quanto prima. Su Urantia ci furono ventiquattro commissari custodi, due per ogni modello fondamentale od ancestrale dell’organizzazione architettonica della materia vitale. Su pianeti quali il vostro la forma di vita più elevata è riprodotta da un insieme di vettori vitali che possiede ventiquattro unità modello. (E poiché la vita intellettuale si sviluppa a partire dalla vita fisica e si fonda su di essa, vengono all’esistenza i ventiquattro ordini basilari di organizzazione psichica.)

(398.4) 36:2.17 La Sfera Numero Quattro ed i suoi satelliti tributari sono consacrati allo studio dell’evoluzione della vita delle creature in generale e degli antecedenti evoluzionari di ogni livello di vita in particolare. Il plasma vitale originale di un mondo in evoluzione deve contenere il potenziale completo di tutte le variazioni di sviluppo future e di tutti i cambiamenti e modificazioni evoluzionari successivi. Le disposizioni per tali progetti di vasta portata di metamorfosi della vita possono richiedere l’apparizione di numerose forme apparentemente inutili di vita animale e vegetale. Questi sottoprodotti dell’evoluzione planetaria, previsti od imprevisti, compaiono sulla scena dell’azione solo per scomparire, ma in tutto questo lungo processo, ed attraverso esso, scorre il filo delle sagge ed intelligenti formulazioni dei progettisti originari del piano della vita planetaria e dello schema della specie. I molteplici sottoprodotti dell’evoluzione biologica sono tutti essenziali alla piena funzione finale delle forme superiori di vita intelligente, nonostante una grande disarmonia esteriore possa di tanto in tanto prevalere nella lunga lotta ascendente delle creature superiori per acquisire la supremazia sulle forme inferiori di vita, molte delle quali sono talvolta così antagonistiche alla pace e al benessere delle creature in evoluzione dotate di volontà.

(398.5) 36:2.18 Il Mondo Numero Cinque si occupa interamente della vita associata alla mente. Ciascuno dei suoi satelliti è consacrato allo studio di una singola fase della mente delle creature correlata alla vita delle creature stesse. La mente, quale gli uomini la intendono, è una dotazione dei sette spiriti aiutanti della mente, sovrapposta dagli agenti dello Spirito Infinito ai livelli della mente non istruibili o meccanici. I modelli della vita sono variamente sensibili a questi aiutanti e ai differenti ministeri spirituali che operano in tutti gli universi del tempo e dello spazio. La capacità delle creature materiali di risposta spirituale dipende interamente dalla loro dotazione mentale associata, la quale, a sua volta, ha orientato il corso dell’evoluzione biologica di queste stesse creature mortali.

(399.1) 36:2.19 Il Mondo Numero Sei è consacrato alla correlazione tra la mente e lo spirito quali sono associati alle forme ed agli organismi viventi. Questo mondo ed i suoi sei tributari inglobano le scuole di coordinazione delle creature, dove insegnanti provenienti dall’universo centrale e dal superuniverso collaborano con gli istruttori di Nebadon per presentare i livelli più elevati cui possono giungere le creature nel tempo e nello spazio.

(399.2) 36:2.20 La Settima Sfera dei Portatori di Vita è consacrata ai domini non rivelati della vita evoluzionaria delle creature, qual è collegata con la filosofia cosmica della crescente fattualizzazione dell’Essere Supremo.

(399.3) 36:3.1 La vita non appare spontaneamente negli universi; sui pianeti sterili devono iniziarla i Portatori di Vita. Essi sono i portatori, i disseminatori ed i guardiani della vita quale appare sui mondi evoluzionari dello spazio. Tutta la vita dell’ordine e delle forme conosciute su Urantia ha origine con questi Figli, sebbene non tutte le forme della vita planetaria siano esistenti su Urantia.

(399.4) 36:3.2 Il corpo dei Portatori di Vita incaricato d’impiantare la vita su un nuovo mondo si compone solitamente di cento portatori senior, cento assistenti e mille custodi. I Portatori di Vita trasportano spesso il plasma vitale stesso su un nuovo mondo, ma non sempre. Talvolta essi organizzano i modelli della vita dopo essere giunti sul pianeta di assegnazione, secondo formule precedentemente approvate per una nuova avventura d’istituzione della vita. Tale fu l’origine della vita planetaria di Urantia.

(399.5) 36:3.3 Quando in conformità alle formule approvate sono stati forniti i modelli fisici, allora i Portatori di Vita catalizzano questo materiale inanimato, trasmettendo attraverso le loro persone la scintilla vitale dello spirito; e subito i modelli inerti diventano materia vivente.

(399.6) 36:3.4 La scintilla vitale — il mistero della vita — viene conferita tramite i Portatori di Vita, non da loro. In verità essi sovrintendono tali operazioni, elaborano il plasma vitale stesso, ma è lo Spirito Madre d’Universo che fornisce il fattore essenziale del plasma vivente. È dalla Figlia Creativa dello Spirito Infinito che proviene la scintilla d’energia che anima il corpo e presagisce la mente.

(399.7) 36:3.5 Nel conferire la vita i Portatori di Vita non trasmettono nulla della loro natura personale, nemmeno sulle sfere in cui sono progettati nuovi ordini di vita. In tali frangenti essi si limitano a far scaturire e a trasmettere la scintilla della vita, a far partire le rivoluzioni necessarie della materia secondo le specificazioni fisiche, chimiche ed elettriche dei piani e dei modelli stabiliti. I Portatori di Vita sono presenze catalitiche viventi che agitano, organizzano e vitalizzano gli elementi altrimenti inerti dell’ordine materiale d’esistenza.

(400.1) 36:3.6 Ai Portatori di Vita di un corpo planetario è concesso un certo periodo di tempo in cui istituire la vita su un nuovo mondo, approssimativamente mezzo milione di anni del tempo di quel pianeta. Al termine di questo periodo, indicato da certi risultati nello sviluppo della vita planetaria, essi cessano gli sforzi per l’impianto e non possono successivamente aggiungere alcunché di nuovo o di supplementare alla vita di quel pianeta.

(400.2) 36:3.7 Durante le ere comprese tra l’istituzione della vita e la comparsa della creature umane di status morale, ai Portatori di Vita è permesso manipolare l’ambiente vitale ed orientare favorevolmente in altri modi il corso dell’evoluzione biologica. Ed essi lo fanno per lunghi periodi di tempo.

(400.3) 36:3.8 Quando i Portatori di Vita operanti su un nuovo mondo sono riusciti a produrre un essere dotato di volontà, con potere di decisione morale e di scelta spirituale, la loro opera cessa immediatamente — essi hanno terminato; non possono manipolare ulteriormente la vita in evoluzione. Da questo punto in avanti l’evoluzione delle cose viventi deve procedere conformemente alla dotazione della natura e delle tendenze innate che sono già state trasmesse alle formule e ai modelli di vita planetaria e fissate in essi. Ai Portatori di Vita non è permesso fare esperimenti od interferire con la volontà; non è loro concesso dominare od influenzare arbitrariamente le creature morali.

(400.4) 36:3.9 All’arrivo di un Principe Planetario essi si preparano a partire, benché due dei portatori senior e dodici custodi possano offrirsi volontari, facendo voto di rinuncia temporanea, per restare durante un periodo indefinito sul pianeta come consiglieri in materia di sviluppo e di conservazione ulteriori del plasma vitale. Due di questi Figli ed i loro dodici associati servono attualmente su Urantia.

(400.5) 36:4.1 In ogni sistema locale di mondi abitati di tutto Nebadon c’è una sola sfera in cui i Melchizedek hanno operato come portatori di vita. Queste dimore sono conosciute come i mondi midsoniti dei sistemi, e su ciascuno di essi un Figlio Melchizedek, modificato in forma materiale, si è congiunto con una Figlia selezionata dell’ordine materiale di filiazione. Le Madri Eva di tali mondi midsoniti sono inviate dalla capitale del sistema di giurisdizione dopo essere state scelte dal portatore di vita Melchizedek designato tra le numerose volontarie che rispondono all’appello del Sovrano del Sistema rivolto alle Figlie Materiali della sua sfera.

(400.6) 36:4.2 I discendenti di un portatore di vita Melchizedek e di una Figlia Materiale sono conosciuti come midsonitari. Il padre Melchizedek di questa razza di creature celesti alla fine lascia il pianeta in cui ha esercitato la sua straordinaria funzione vitale, ed anche la Madre Eva di quest’ordine speciale di esseri dell’universo parte all’apparire della settima generazione della sua discendenza planetaria. La direzione di tale mondo passa allora al suo figlio primogenito.

(400.7) 36:4.3 Le creature midsonite vivono ed operano sui loro splendidi mondi come esseri riproduttori fino all’età di mille anni standard, dopodiché sono trasferite mediante trasporto serafico. Da allora in poi i midsonitari non sono più esseri riproduttori, perché la tecnica di smaterializzazione alla quale sono sottoposti per essere inserafinati li priva per sempre delle prerogative riproduttrici.

(400.8) 36:4.4 Lo status attuale di questi esseri non può essere considerato né mortale né immortale, e nemmeno loro possono essere classificati nettamente come umani o divini. Queste creature non sono abitate da Aggiustatori, quindi non sono completamente immortali. Ma non sembrano essere nemmeno mortali; nessun midsonitario ha sperimentato la morte. Tutti i midsonitari nati in Nebadon sono ancora viventi, operanti sui loro mondi d’origine, su qualche sfera intermedia o sulla sfera midsonita di Salvington nel gruppo di mondi dei finalitari.

(401.1) 36:4.5 I Mondi dei Finalitari di Salvington. I portatori di vita Melchizedek, così come le Madri Eva associate, passano dalle sfere midsonite del sistema ai mondi dei finalitari del circuito di Salvington, dove sono destinati a riunirsi anche i loro discendenti.

(401.2) 36:4.6 A tale proposito è necessario spiegare che il quinto gruppo di sette mondi primari nel circuito di Salvington è quello dei mondi dei finalitari di Nebadon. I figli dei portatori di vita Melchizedek e delle Figlie Materiali sono domiciliati sul settimo mondo dei finalitari, la sfera midsonita di Salvington.

(401.3) 36:4.7 I satelliti dei sette mondi primari dei finalitari sono il luogo d’incontro delle personalità dell’universo centrale e dei superuniversi che possono trovarsi a svolgere i loro incarichi in Nebadon. Sebbene i mortali ascendenti vadano liberamente su tutti i mondi culturali e le sfere educative dei 490 mondi che formano l’Università Melchizedek, ci sono certe scuole speciali e numerose zone riservate nelle quali non è loro permesso entrare. Questo vale particolarmente per le quarantanove sfere poste sotto la giurisdizione dei finalitari.

(401.4) 36:4.8 Il proposito delle creature midsonite non è attualmente conosciuto, ma sembrerebbe che queste personalità si stiano riunendo sul settimo mondo dei finalitari in preparazione di un’eventualità futura nell’evoluzione dell’universo. Le nostre indagini concernenti le razze midsonite sono sempre sottoposte ai finalitari, ed i finalitari rifiutano sempre di discutere il destino dei loro pupilli. Indipendentemente dalla nostra incertezza sul futuro dei midsonitari, noi sappiamo che ogni universo locale di Orvonton ospita un corpo crescente di questi esseri misteriosi. È credenza dei portatori di vita Melchizedek che i loro figli midsoniti saranno un giorno dotati dello spirito trascendentale ed eterno dell’absonità da Dio l’Ultimo.

(401.5) 36:5.1 È la presenza dei sette spiriti aiutanti della mente sui mondi primitivi che condiziona il corso dell’evoluzione organica; ciò spiega perché l’evoluzione è intenzionale e non accidentale. Questi aiutanti rappresentano quella funzione del ministero mentale dello Spirito Infinito che si estende fino agli ordini inferiori della vita intelligente tramite le operazioni dello Spirito Madre di un universo locale. Gli aiutanti sono figli dello Spirito Madre d’Universo e costituiscono il suo ministero personale per le menti materiali dei regni. In qualsiasi luogo e momento in cui si manifesta tale mente, questi spiriti sono in funzione in modo vario.

(401.6) 36:5.2 I sette spiriti aiutanti della mente sono chiamati con nomi che sono gli equivalenti delle seguenti designazioni: intuizione, comprensione, coraggio, conoscenza, consiglio, adorazione e saggezza. Questi spiriti mentali fanno sentire la loro influenza in tutti i mondi abitati sotto forma di uno stimolo differenziale, cercando ognuno la capacità di ricezione che gli permetta di manifestarsi del tutto indipendentemente dal grado di ricettività e di opportunità di funzionare che possono incontrare i suoi compagni.

(401.7) 36:5.3 Sul mondo sede dei Portatori di Vita le postazioni centrali degli spiriti aiutanti indicano ai Portatori di Vita supervisori l’estensione e la qualità della funzione mentale degli aiutanti su qualsiasi mondo ed in ogni dato organismo vivente di status intellettivo. Queste postazioni di vita mentale sono indicatori perfetti della funzione mentale vivente per i primi cinque aiutanti. Ma per quanto concerne il sesto ed il settimo spirito aiutante — adorazione e saggezza — queste postazioni centrali indicano soltanto una funzione qualitativa. L’attività quantitativa dell’aiutante dell’adorazione e dell’aiutante della saggezza è registrata nella presenza diretta della Divina Ministra su Salvington, essendo un’esperienza personale dello Spirito Madre d’Universo.

(402.1) 36:5.4 I sette spiriti aiutanti della mente accompagnano sempre i Portatori di Vita su un nuovo pianeta; ma essi non devono essere considerati delle entità; sono più simili a dei circuiti. Gli spiriti dei sette aiutanti dell’universo non funzionano come personalità distinte dalla presenza universale della Divina Ministra; infatti essi sono un livello di coscienza della Divina Ministra e sono sempre subordinati all’azione e alla presenza della loro madre creativa.

(402.2) 36:5.5 Ci mancano i termini per definire in modo adeguato questi sette spiriti aiutanti della mente. Essi sono ministri dei livelli inferiori della mente esperienziale e possono essere descritti, nell’ordine di realizzazione evoluzionaria, come segue:

(402.3) 36:5.6 1. Lo spirito d’intuizione — la percezione rapida, gli istinti primitivi fisici riflessi ed innati, le dotazioni dell’orientamento ed altre dotazioni di autoconservazione proprie di tutte le creazioni mentali. Questo è l’unico degli aiutanti a funzionare in modo così ampio negli ordini inferiori della vita animale ed il solo a stabilire un contatto funzionale esteso con i livelli non istruibili della mente meccanica.

(402.4) 36:5.7 2. Lo spirito della comprensione — l’impulso di coordinazione, l’associazione d’idee spontanea ed apparentemente automatica. Questo è il dono della coordinazione delle conoscenze acquisite, il fenomeno del ragionamento veloce, del giudizio rapido e della decisione pronta.

(402.5) 36:5.8 3. Lo spirito del coraggio — la dotazione della fedeltà — negli esseri personali è la base dell’acquisizione del carattere e la radice intellettuale della fermezza morale e dell’audacia spirituale. Quando è illuminato dai fatti ed ispirato dalla verità, questo spirito diventa il segreto dell’impulso all’ascensione evoluzionaria per mezzo dei canali di un autogoverno intelligente e cosciente.

(402.6) 36:5.9 4. Lo spirito della conoscenza — la curiosità madre dell’avventura e della scoperta, lo spirito scientifico; la guida e l’associato fedele degli spiriti del coraggio e del consiglio; lo stimolo ad orientare le dotazioni del coraggio su sentieri di crescita utili e progressivi.

(402.7) 36:5.10 5. Lo spirito del consiglio — la spinta sociale, il dono della collaborazione con la specie; la capacità delle creature dotate di volontà di armonizzarsi con i loro simili; l’origine dell’istinto gregario tra le creature inferiori.

(402.8) 36:5.11 6. Lo spirito dell’adorazione — l’impulso religioso, la prima spinta differenziale che separa le creature mentali nelle due categorie basilari dell’esistenza mortale. Lo spirito dell’adorazione distingue per sempre l’animale cui è associato dalle creature senz’anima dotate di mente. L’adorazione è l’emblema della candidatura all’ascensione spirituale.

(402.9) 36:5.12 7. Lo spirito della saggezza — la tendenza innata di tutte le creature morali verso un avanzamento evoluzionario ordinato e progressivo. Questo è il più elevato degli aiutanti, lo spirito coordinatore ed articolatore del lavoro di tutti gli altri. Questo spirito è il segreto di quella spinta connaturata delle creature dotate di mente che avvia e sostiene il programma pratico effettivo della scala ascendente dell’esistenza. È quel dono delle cose viventi che spiega la loro inesplicabile tendenza a sopravvivere e, nella sopravvivenza, ad utilizzare la coordinazione di tutta la loro esperienza passata e di tutte le loro opportunità presenti per l’acquisizione di tutto ciò che gli altri sei ministri mentali possono mobilitare nella mente dell’organismo interessato. La saggezza è l’apice del funzionamento intellettuale. La saggezza è la meta di un’esistenza puramente mentale e morale.

(403.1) 36:5.13 Gli spiriti aiutanti della mente crescono in esperienza, ma non diventano mai personali. Essi si evolvono nella loro funzione; e la funzione dei primi cinque aiutanti negli ordini animali è in una certa misura essenziale alla funzione di tutti e sette come intelletto umano. Questa relazione con gli animali rende gli aiutanti più praticamente efficaci come mente umana. Gli animali quindi sono in un certo grado indispensabili all’evoluzione intellettuale dell’uomo come pure alla sua evoluzione fisica.

(403.2) 36:5.14 Questi aiutanti mentali dello Spirito Madre di un universo locale hanno con la vita delle creature di status intelligente la stessa relazione che i centri di potere ed i controllori fisici hanno con le forze non viventi dell’universo. Essi svolgono un servizio inestimabile nei circuiti mentali dei mondi abitati e collaborano efficacemente con i Controllori Fisici Maestri, che servono anche come controllori e direttori dei livelli mentali di preaiuto, i livelli non istruibili o meccanici della mente.

(403.3) 36:5.15 La mente vivente, prima della comparsa della capacità di apprendere per esperienza, è il dominio del ministero dei Controllori Fisici Maestri. La mente della creatura, prima di acquisire la capacità di riconoscere la divinità e di adorare la Deità, è il dominio esclusivo degli spiriti aiutanti. Quando compare la risposta spirituale dell’intelletto delle creature, tali menti create diventano subito supermentali, e sono istantaneamente messe in circuito nei cicli spirituali dello Spirito Madre dell’universo locale.

(403.4) 36:5.16 Gli spiriti aiutanti della mente non sono in alcun modo direttamente collegati con la funzione diversa ed altamente spirituale dello spirito della presenza personale della Divina Ministra, lo Spirito Santo dei mondi abitati; ma essi sono funzionalmente antecedenti e preparatori all’apparizione di questo stesso spirito nell’uomo evoluzionario. Gli aiutanti consentono allo Spirito Madre d’Universo un contatto diversificato con le creature materiali viventi di un universo locale ed un controllo su di loro, ma non producono ripercussioni nell’Essere Supremo quando agiscono su livelli prepersonali.

(403.5) 36:5.17 La mente non spirituale è sia una manifestazione d’energia spirituale sia un fenomeno d’energia fisica. Anche la mente umana, la mente personale, non possiede qualità di sopravvivenza all’infuori della sua identificazione con lo spirito. La mente è un conferimento della divinità, ma non è immortale quando funziona in assenza dell’intuizione spirituale e quando è priva della capacità di adorare e di anelare a sopravvivere.

(403.6) 36:6.1 La vita è sia meccanicistica che vitalistica — materiale e spirituale. I fisici ed i chimici di Urantia progrediranno sempre nella loro comprensione delle forme protoplasmiche della vita vegetale e animale, ma non saranno mai capaci di produrre degli organismi viventi. La vita è qualcosa di differente da tutte le manifestazioni dell’energia; anche la vita materiale delle creature fisiche non è innata nella materia.

(403.7) 36:6.2 Le cose materiali possono godere di un’esistenza indipendente, ma la vita scaturisce soltanto dalla vita. La mente può essere derivata solo da una mente preesistente. Lo spirito ha origine soltanto da predecessori spirituali. La creatura può produrre forme di vita, ma solo una personalità creatrice o una forza creativa può fornire la scintilla vivente attivante.

(404.1) 36:6.3 I Portatori di Vita possono organizzare le forme materiali, o modelli fisici, degli esseri viventi, ma è lo Spirito che fornisce la scintilla iniziale della vita e conferisce il dono della mente. Anche le forme viventi della vita sperimentale che i Portatori di Vita organizzano sui loro mondi di Salvington sono sempre prive di poteri riproduttori. Quando le formule della vita e i modelli vitali sono correttamente assemblati e adeguatamente organizzati, la presenza di un Portatore di Vita è sufficiente per dare inizio alla vita, ma tutti questi organismi viventi sono mancanti di due attributi essenziali — la dotazione della mente ed i poteri di riproduzione. La mente animale e la mente umana sono doni dello Spirito Madre dell’universo locale, che funziona tramite i sette spiriti aiutanti della mente, mentre la capacità delle creature di riprodursi è l’apporto specifico e personale dello Spirito d’Universo al plasma vitale ancestrale inaugurato dai Portatori di Vita.

(404.2) 36:6.4 Quando i Portatori di Vita hanno elaborato i modelli della vita, dopo aver organizzato i sistemi d’energia, deve ancora prodursi un fenomeno addizionale; deve essere trasmesso a queste forme inanimate il “soffio di vita”. I Figli di Dio possono costruire le forme della vita, ma è lo Spirito di Dio che fornisce realmente la scintilla vitale. E quando la vita trasmessa in questo modo è consumata, il corpo materiale che resta ridiventa materia morta. Quando la vita conferita è esaurita, il corpo ritorna nel seno dell’universo materiale dal quale è stato preso in prestito dai Portatori di Vita per servire da veicolo provvisorio per la dotazione vitale che essi avevano trasmesso a questa associazione visibile d’energia-materia.

(404.3) 36:6.5 La vita conferita alle piante e agli animali dai Portatori di Vita non ritorna ai Portatori di Vita dopo la morte della pianta o dell’animale. La vita che abbandona tale cosa vivente non possiede né identità né personalità; essa non sopravvive individualmente alla morte. Durante la sua esistenza ed il tempo del suo soggiorno nel corpo materiale essa ha subìto un cambiamento; ha subìto un’evoluzione dell’energia e sopravvive solo come parte delle forze cosmiche dell’universo; essa non sopravvive come vita individuale. La sopravvivenza delle creature mortali è interamente basata sullo sviluppo di un’anima immortale all’interno della mente mortale.

(404.4) 36:6.6 Noi parliamo della vita come “energia” e come “forza”, ma in realtà essa non è né l’una né l’altra. L’energia-forza è variamente sensibile alla gravità; la vita non lo è. Anche il modello è insensibile alla gravità, essendo una configurazione di energie che hanno già soddisfatto tutti gli obblighi di reazione alla gravità. La vita, in quanto tale, costituisce l’animazione di un sistema d’energia — materiale, mentale o spirituale — conforme ad un modello o selezionato in altro modo.

(404.5) 36:6.7 Vi sono delle cose connesse con l’elaborazione della vita sui pianeti evoluzionari che non ci sono del tutto chiare. Noi comprendiamo pienamente l’organizzazione fisica delle formule elettrochimiche dei Portatori di Vita, ma non comprendiamo totalmente la natura e la sorgente della scintilla attivatrice della vita. Noi sappiamo che la vita fluisce dal Padre tramite il Figlio e per mezzo dello Spirito. È più che possibile che gli Spiriti Maestri siano il settuplo canale del fiume di vita che è sparso su tutta la creazione. Ma non comprendiamo la tecnica con la quale lo Spirito Maestro supervisore partecipa nell’episodio iniziale di donazione della vita su un nuovo pianeta. Gli Antichi dei Giorni, ne siamo convinti, hanno anch’essi un ruolo in questa inaugurazione della vita su un nuovo mondo, ma noi ne ignoriamo completamente la natura. Sappiamo che lo Spirito Madre d’Universo vitalizza effettivamente i modelli inanimati e conferisce a tale plasma attivato le prerogative di riproduzione di organismi. Osserviamo che questi tre sono i livelli di Dio il Settuplo, talvolta designati come i Creatori Supremi del tempo e dello spazio; ma per il resto ne sappiamo poco più dei mortali di Urantia — sappiamo solo che il concetto è inerente al Padre, l’espressione al Figlio e la realizzazione della vita allo Spirito.

(405.1) 36:6.8 [Redatto da un Figlio Vorondadek stazionato su Urantia in qualità di osservatore ed agente in questa funzione su richiesta del Capo Melchizedek del Corpo Rivelatore Supervisore.]


 

(406.1) 37:0.1 ALLA testa di tutte le personalità di Nebadon sta il Figlio Creatore e Maestro, Micael, il padre e sovrano dell’universo. Coordinato in divinità e complementare in attributi creativi c’è lo Spirito Madre dell’universo locale, la Divina Ministra di Salvington. E questi creatori sono in senso veramente letterale il Padre-Figlio e lo Spirito Madre di tutte le creature native di Nebadon.

(406.2) 37:0.2 I fascicoli precedenti hanno trattato degli ordini di filiazione creati; la narrazione seguente descriverà gli spiriti tutelari e gli ordini di filiazione ascendenti. Questo fascicolo concerne principalmente un gruppo intermedio, gli Aiuti d’Universo, ma prenderà brevemente in considerazione anche alcuni spiriti superiori stazionati in Nebadon ed alcuni ordini di cittadinanza permanente dell’universo locale.

(406.3) 37:1.1 Molti degli ordini straordinari generalmente raggruppati in questa categoria non sono rivelati, ma gli Aiuti d’Universo, così come sono presentati in questi fascicoli, comprendono i sette ordini seguenti:

(406.4) 37:1.2 1. Radiosi Astri del Mattino.

(406.5) 37:1.3 2. Brillanti Astri della Sera.

(406.6) 37:1.4 3. Arcangeli.

(406.7) 37:1.5 4. Altissimi Assistenti.

(406.8) 37:1.6 5. Alti Commissari.

(406.9) 37:1.7 6. Sovrintendenti Celesti.

(406.10) 37:1.8 7. Insegnanti dei Mondi delle Dimore.

(406.11) 37:1.9 Del primo ordine di Aiuti d’Universo, i Radiosi Astri del Mattino, c’è un solo rappresentante in ogni universo locale, ed è il primogenito di tutte le creature native di un universo locale. Il Radioso Astro del Mattino del nostro universo è conosciuto come Gabriele di Salvington. Egli è il capo esecutivo di tutto Nebadon, che opera come rappresentante personale del Figlio Sovrano e come portavoce della sua consorte creativa.

(406.12) 37:1.10 Durante le epoche iniziali di Nebadon, Gabriele lavorava completamente da solo con Micael e con lo Spirito Creativo. Via via che l’universo cresceva e che i problemi amministrativi si moltiplicavano, egli fu provvisto di un gruppo personale di assistenti non rivelati e alla fine questo gruppo fu accresciuto con la creazione del corpo degli Astri della Sera di Nebadon.

(407.1) 37:2.1 Queste brillanti creature furono progettate dai Melchizedek e furono poi portate all’esistenza dal Figlio Creatore e dallo Spirito Creativo. Esse servono con molte funzioni, ma principalmente come agenti di collegamento di Gabriele, il capo esecutivo dell’universo locale. Uno o più di questi esseri funzionano come suoi rappresentanti nella capitale di ogni costellazione e di ogni sistema di Nebadon.

(407.2) 37:2.2 Quale capo esecutivo di Nebadon, Gabriele assiste alla maggior parte dei conclavi di Salvington sia come presidente d’ufficio che come osservatore, e spesso finanche un migliaio di questi conclavi sono simultaneamente in sessione. In queste occasioni i Brillanti Astri della Sera rappresentano Gabriele. Egli non può essere in due luoghi nello stesso momento e questi superangeli compensano tale limitazione. Essi svolgono un servizio analogo per il corpo dei Figli Istruttori Trinitari.

(407.3) 37:2.3 Benché personalmente occupato nei suoi compiti amministrativi, Gabriele si mantiene in contatto con tutte le altre fasi della vita e degli affari dell’universo tramite i Brillanti Astri della Sera. Essi lo accompagnano sempre nei suoi viaggi planetari e vanno spesso in missioni speciali sui singoli pianeti come suoi rappresentanti personali. In questi incarichi essi sono stati talvolta conosciuti come “l’angelo del Signore”. Essi vanno di frequente su Uversa per rappresentare il Radioso Astro del Mattino davanti ai tribunali e alle assemblee degli Antichi dei Giorni, ma raramente viaggiano fuori dei confini di Orvonton.

(407.4) 37:2.4 I Brillanti Astri della Sera sono uno straordinario ordine duplice, che comprende alcuni membri per dignità creata ed altri per servizio compiuto. In Nebadon il corpo di questi superangeli ne conta ora 13.641. Ce ne sono 4.832 per dignità creata, mentre 8.809 sono spiriti ascendenti che hanno raggiunto questa meta di servizio elevato. Molti di questi Astri della Sera ascendenti hanno iniziato la loro carriera nell’universo come serafini, altri sono ascesi da livelli non rivelati della vita delle creature. Come meta da raggiungere, questo corpo elevato non è mai precluso ai candidati all’ascensione fino a quando un universo non sia stabilizzato in luce e vita.

(407.5) 37:2.5 Entrambi i tipi di Brillanti Astri della Sera sono facilmente visibili alle personalità morontiali e a certi tipi di esseri materiali supermortali. Gli esseri creati di questo interessante e versatile ordine possiedono una forza spirituale che può essere manifestata indipendentemente dalla loro presenza personale.

(407.6) 37:2.6 Il capo di questi superangeli è Gavalia, il primogenito di quest’ordine in Nebadon. Dopo il ritorno di Cristo Micael dal suo trionfale conferimento su Urantia, Gavalia è stato assegnato al ministero dei mortali ascendenti, e durante gli ultimi millenovecento anni di Urantia il suo associato, Galantia, ha mantenuto la propria sede su Jerusem, dove trascorre quasi la metà del suo tempo. Galantia è il primo dei superangeli ascendenti ad aver raggiunto questa elevata posizione.

(407.7) 37:2.7 Non esiste alcun raggruppamento od organizzazione corporativa dei Brillanti Astri della Sera diversi dalla loro consueta associazione in coppie per numerose destinazioni. Essi non sono assegnati frequentemente a missioni concernenti la carriera ascendente dei mortali, ma quando hanno tali incarichi non operano mai da soli. Lavorano sempre in coppie — l’uno un essere creato, l’altro un Astro della Sera ascendente.

(407.8) 37:2.8 Uno degli alti incarichi degli Astri della Sera è di accompagnare i Figli Avonal di conferimento nelle loro missioni planetarie, così come Gabriele accompagnò Micael nel suo conferimento su Urantia. I due superangeli accompagnatori sono le personalità di grado più elevato in tali missioni e servono come comandanti congiunti degli arcangeli e di tutte le altre personalità assegnate a queste imprese. È il decano di questi comandanti superangelici che, nel momento e nell’età opportuni, ordina al Figlio Avonal di conferimento: “Occupati degli affari di tuo fratello.”

(408.1) 37:2.9 Coppie simili di questi superangeli sono assegnate al corpo planetario dei Figli Istruttori Trinitari, che funziona per instaurare l’era posteriore al conferimento o era dell’aurora spirituale di un mondo abitato. In questi incarichi gli Astri della Sera servono da collegamento tra i mortali del regno ed il corpo invisibile dei Figli Istruttori.

(408.2) 37:2.10 I Mondi degli Astri della Sera. Il sesto gruppo di sette mondi di Salvington ed i loro quarantadue satelliti tributari sono affidati all’amministrazione dei Brillanti Astri della Sera. I sette mondi primari sono presieduti dagli ordini creati di questi superangeli, mentre i satelliti tributari sono amministrati da Astri della Sera ascendenti.

(408.3) 37:2.11 I satelliti dei primi tre mondi sono destinati alle scuole dei Figli Istruttori e degli Astri della Sera per le personalità spirituali dell’universo locale. I tre gruppi successivi sono occupati da simili scuole congiunte, consacrate all’istruzione dei mortali ascendenti. I satelliti del settimo mondo sono riservati alle deliberazioni trine dei Figli Istruttori, degli Astri della Sera e dei finalitari. In tempi recenti questi superangeli sono stati strettamente identificati con il lavoro del Corpo della Finalità dell’universo locale e sono stati a lungo associati ai Figli Istruttori. Esiste un collegamento di potere e di significato grandissimi tra gli Astri della Sera ed i Messaggeri di Gravità assegnati a gruppi di lavoro finalitari. Quanto al settimo mondo primario, esso è riservato a quelle materie non rivelate concernenti le relazioni future che si stabiliranno tra i Figli Istruttori, i finalitari e gli Astri della Sera, conseguenti alla completa emersione della manifestazione superuniversale della personalità di Dio il Supremo.

(408.4) 37:3.1 Gli Arcangeli sono la progenie del Figlio Creatore e dello Spirito Madre d’Universo. Essi sono il tipo più elevato di esseri altamente spirituali prodotti in gran numero in un universo locale, e al momento dell’ultima registrazione ce n’erano quasi ottocentomila in Nebadon.

(408.5) 37:3.2 Gli arcangeli sono uno dei pochi gruppi di personalità dell’universo locale che non sono normalmente sotto la giurisdizione di Gabriele. Essi non si occupano in alcun modo dell’amministrazione corrente dell’universo, poiché sono consacrati al lavoro di sopravvivenza delle creature e al progresso della carriera ascendente dei mortali del tempo e dello spazio. Benché non siano ordinariamente soggetti alla direzione del Radioso Astro del Mattino, gli arcangeli agiscono talvolta per sua autorità. Essi collaborano anche con altri Aiuti d’Universo, quali gli Astri della Sera, com’è illustrato da certe operazioni descritte nel racconto del trapianto della vita sul vostro mondo.

(408.6) 37:3.3 Il corpo degli arcangeli di Nebadon è diretto dal primogenito di quest’ordine, e in tempi più recenti è stato stabilito su Urantia un quartier generale divisionale degli arcangeli. È questo fatto insolito che attira subito l’attenzione degli studenti visitatori provenienti da fuori Nebadon. Tra le loro prime osservazioni delle operazioni interne dell’universo c’è la scoperta che molte attività ascendenti dei Brillanti Astri della Sera sono dirette dalla capitale di un sistema locale, Satania. Ad un ulteriore esame essi scoprono che certe attività degli arcangeli sono dirette da un piccolo ed apparentemente insignificante mondo abitato chiamato Urantia. E poi segue la rivelazione del conferimento di Micael su Urantia e si accende il loro immediato interesse per voi e per la vostra umile sfera.

(409.1) 37:3.4 Afferrate il significato del fatto che il vostro umile e confuso pianeta è divenuto un quartier generale divisionale per l’amministrazione dell’universo e per la direzione di certe attività degli arcangeli connesse con lo schema d’ascensione al Paradiso? Ciò presagisce indubbiamente la concentrazione futura di altre attività ascendenti sul mondo del conferimento di Micael ed infonde un’enorme e solenne importanza alla promessa personale del Maestro: “Ritornerò.”

(409.2) 37:3.5 In generale gli arcangeli sono assegnati al servizio e al ministero dell’ordine di filiazione Avonal, ma non prima di essere passati per un’estesa istruzione preliminare in tutte le fasi del lavoro dei vari spiriti tutelari. Un corpo di cento arcangeli accompagna ogni Figlio di conferimento del Paradiso su un mondo abitato, restando temporaneamente assegnato a lui per la durata di un tale conferimento. Se il Figlio Magistrale divenisse governante temporaneo del pianeta, questi arcangeli opererebbero come capi dirigenti di tutti gli esseri celesti su quella sfera.

(409.3) 37:3.6 Due arcangeli decani sono sempre assegnati come aiuti personali di un Avonal del Paradiso in tutte le missioni planetarie, sia che implichino azioni giudiziarie, missioni magistrali o incarnazioni di conferimento. Quando questo Figlio del Paradiso ha terminato il giudizio di un regno ed i morti sono chiamati a registrarsi (la cosiddetta risurrezione), è letteralmente vero che i guardiani serafici delle personalità addormentate rispondono alla “voce dell’arcangelo”. L’appello della fine di una dispensazione è promulgato da un arcangelo assistente. Questo è l’arcangelo della risurrezione, talvolta denominato “l’arcangelo di Micael”.

(409.4) 37:3.7 I Mondi degli Arcangeli. Il settimo gruppo di mondi che circondano Salvington, con tutti i loro satelliti associati, è assegnato agli arcangeli. La sfera numero uno e tutti i suoi sei satelliti tributari sono occupati dai conservatori dei fascicoli delle personalità. Questo immenso corpo di archivisti si occupa di tenere aggiornato il fascicolo di ogni mortale del tempo, dal momento della nascita e durante la sua carriera nell’universo, fino a quando tale individuo lascia Salvington per il regime superuniversale o non sia “radiato dall’esistenza registrata” per ordine degli Antichi dei Giorni.

(409.5) 37:3.8 È su questi mondi che le cartelle delle personalità e i dati d’identificazione vengono classificati, archiviati e conservati durante il periodo che intercorre tra la morte umana ed il momento della ripersonalizzazione, la risurrezione dalla morte.

(409.6) 37:4.1 Gli Altissimi Assistenti sono un gruppo di esseri volontari di origine esterna all’universo locale, che sono temporaneamente incaricati come rappresentanti od osservatori dell’universo centrale e del superuniverso presso le creazioni locali. Il loro numero varia costantemente ma è sempre nell’ordine di milioni.

(409.7) 37:4.2 Di tanto in tanto noi beneficiamo così del ministero e dell’assistenza di esseri originari del Paradiso come i Perfettori di Saggezza, i Consiglieri Divini, i Censori Universali, gli Spiriti Trinitari Ispirati, i Figli Trinitizzati, i Messaggeri Solitari, i supernafini, i seconafini, i terziafini ed altri benevoli ministri, che soggiornano con noi allo scopo di aiutare le nostre personalità native nello sforzo di portare tutto Nebadon all’armonia più completa con le idee di Orvonton e con gli ideali del Paradiso.

(410.1) 37:4.3 Alcuni di questi esseri possono servire come volontari in Nebadon e perciò essere tecnicamente fuori della nostra giurisdizione, ma quando operano su incarico, queste personalità dei superuniversi e dell’universo centrale non sono del tutto esenti dalle regole dell’universo locale nel quale soggiornano, anche se continuano a funzionare come rappresentanti degli universi superiori e ad operare secondo le istruzioni che costituiscono la loro missione nel nostro regno. Il loro quartier generale è situato nel settore dell’Unione dei Giorni su Salvington, ed essi operano in Nebadon soggetti al supercontrollo di questo ambasciatore della Trinità del Paradiso. Quando servono in gruppi senza incarichi queste personalità provenienti dai regni superiori abitualmente si governano in modo autonomo, ma quando servono su richiesta essi si pongono spesso volontariamente sotto la piena giurisdizione dei dirigenti che sovrintendono i regni in cui sono assegnati ad operare.

(410.2) 37:4.4 Gli Altissimi Assistenti servono a livello di universo locale e di costellazione, ma non sono direttamente assegnati ai governi dei sistemi e dei pianeti. Essi possono tuttavia operare ovunque nell’universo locale e possono essere assegnati a qualsiasi fase dell’attività di Nebadon — amministrativa, esecutiva, educativa ed altre.

(410.3) 37:4.5 La maggior parte di questo corpo è impegnata ad assistere le personalità paradisiache in Nebadon — l’Unione dei Giorni, il Figlio Creatore, i Fedeli dei Giorni, i Figli Magistrali ed i Figli Istruttori Trinitari. Nella conduzione degli affari di una creazione locale diventa saggio, di quando in quando, nascondere temporaneamente la conoscenza di certi dettagli a quasi tutte le personalità native di quell’universo locale. Certi piani avanzati e certe ordinanze complesse sono anche meglio afferrate e più pienamente capite dal corpo più maturo e lungimirante degli Altissimi Assistenti, ed è in simili situazioni, e in molte altre, che essi sono così altamente utili ai governanti ed amministratori dell’universo locale.

(410.4) 37:5.1 Gli Alti Commissari sono mortali ascendenti fusi con lo Spirito; essi non sono fusi con un Aggiustatore. Voi comprendete molto bene la carriera d’ascensione nell’universo di un candidato mortale per la fusione con l’Aggiustatore, perché questo è in prospettiva l’alto destino per tutti i mortali di Urantia dopo il conferimento di Cristo Micael. Ma questo non è il destino esclusivo di tutti i mortali nelle ere precedenti ad un conferimento su mondi simili al vostro. E c’è un altro tipo di mondo i cui abitanti non sono mai permanentemente abitati da Aggiustatori di Pensiero. Questi mortali non sono mai congiunti in modo permanente con un Monitore del Mistero conferito dal Paradiso; nondimeno gli Aggiustatori dimorano in loro in modo transitorio, servendo da guide e modelli per la durata della loro vita nella carne. Durante questo soggiorno temporaneo essi stimolano l’evoluzione di un’anima immortale proprio come fanno negli esseri con i quali sperano di fondersi, ma quando la corsa del mortale è finita, essi lasciano per sempre le creature con le quali si sono temporaneamente associati.

(410.5) 37:5.2 Le anime sopravviventi di quest’ordine raggiungono l’immortalità per fusione eterna con un frammento individualizzato dello spirito dello Spirito Madre dell’universo locale. Non costituiscono un gruppo numeroso, almeno non in Nebadon. Sui mondi delle dimore v’incontrerete e fraternizzerete con questi mortali fusi con lo Spirito mentre ascendono con voi il sentiero del Paradiso fino a Salvington, dove essi si fermeranno. Alcuni di loro possono successivamente ascendere a livelli universali più elevati, ma la maggior parte resterà per sempre in servizio nell’universo locale; in quanto classe essi non sono destinati a raggiungere il Paradiso.

(411.1) 37:5.3 Non essendo fusi con un Aggiustatore, essi non diventano mai finalitari, ma sono alla fine arruolati nel Corpo di Perfezione dell’universo locale. Essi hanno obbedito in spirito al comando del Padre: “Siate perfetti.”

(411.2) 37:5.4 Dopo aver raggiunto il Corpo di Perfezione di Nebadon, gli ascendenti fusi con lo Spirito possono accettare l’incarico di Aiuti d’Universo, essendo questa una delle vie loro aperte per continuare la loro crescita esperienziale. In tal modo essi diventano candidati a commissioni per l’alto servizio d’interpretare i punti di vista delle creature in evoluzione dei mondi materiali presso le autorità celesti dell’universo locale.

(411.3) 37:5.5 Gli Alti Commissari iniziano il loro servizio sui pianeti come commissari razziali. In questa funzione essi interpretano i punti di vista e descrivono i bisogni delle varie razze umane. Essi sono supremamente consacrati al benessere delle razze mortali di cui sono i portavoce, cercando sempre di ottenere per esse misericordia, giustizia ed un trattamento equo in tutte le relazioni con altri popoli. I commissari razziali operano in una serie infinita di crisi planetarie e servono come espressione articolata d’interi gruppi di mortali in lotta.

(411.4) 37:5.6 Dopo una lunga esperienza nella soluzione dei problemi sui mondi abitati, questi commissari razziali vengono avanzati a funzioni di livello superiore, raggiungendo alla fine lo status di Alti Commissari per l’universo locale ed in esso. L’ultima registrazione indicava poco più di un miliardo e mezzo di questi Alti Commissari in Nebadon. Tali esseri non sono finalitari, ma sono esseri ascendenti di lunga esperienza e di grande servizio a favore del loro regno natale.

(411.5) 37:5.7 Noi troviamo invariabilmente questi commissari in tutti i tribunali di giustizia, dai più bassi ai più elevati. Essi non partecipano ai procedimenti giudiziari, ma agiscono come amici della corte, dando consigli ai magistrati che la presiedono riguardo agli antecedenti, all’ambiente e alla natura innata delle persone implicate nel giudizio.

(411.6) 37:5.8 Vi sono Alti Commissari assegnati alle varie schiere di messaggeri dello spazio e, sempre, agli spiriti tutelari del tempo. Se ne incontrano nelle riunioni di varie assemblee universali, e questi stessi commissari dotati di saggezza umana sono sempre assegnati alle missioni dei Figli di Dio nei mondi dello spazio.

(411.7) 37:5.9 Ogniqualvolta l’equità e la giustizia esigono che si comprenda come una linea di condotta o una procedura prospettate influirebbero sulle razze evoluzionarie del tempo, questi commissari sono pronti a presentare le loro raccomandazioni. Essi sono sempre presenti per parlare a nome di coloro che non possono comparire per parlare essi stessi.

(411.8) 37:5.10 I Mondi dei Mortali fusi con lo Spirito. L’ottavo gruppo di sette mondi primari ed i loro satelliti tributari del circuito di Salvington sono possesso esclusivo dei mortali di Nebadon fusi con lo Spirito. I mortali ascendenti fusi con l’Aggiustatore non sono interessati a questi mondi se non per godervi numerosi piacevoli e proficui soggiorni quali ospiti invitati dei residenti fusi con lo Spirito.

(411.9) 37:5.11 Ad eccezione dei pochi che raggiungono Uversa ed il Paradiso, questi mondi sono la residenza permanente dei sopravviventi fusi con lo Spirito. Tale limitazione prevista per l’ascensione dei mortali agisce per il bene degli universi locali assicurando la permanenza di una popolazione evoluta, la cui crescente esperienza continuerà a rafforzare la stabilità e la diversificazione futura dell’amministrazione dell’universo locale. Questi esseri possono non raggiungere il Paradiso, ma raggiungono una saggezza esperienziale nella padronanza dei problemi di Nebadon che supera totalmente quella raggiunta dagli ascendenti in transito. E queste anime sopravviventi proseguono come combinazioni straordinarie dell’umano e del divino, essendo sempre più capaci di unire i punti di vista di questi due livelli molto lontani l’uno dall’altro e di presentare un duplice punto di vista con saggezza sempre maggiore.

(412.1) 37:6.1 Il sistema educativo di Nebadon è amministrato congiuntamente dai Figli Istruttori Trinitari e dal corpo insegnante dei Melchizedek, ma molto del lavoro destinato al suo mantenimento e al suo sviluppo è effettuato dai Sovrintendenti Celesti. Questi esseri sono un corpo reclutato che comprende tutti i tipi d’individui connessi con il programma d’istruzione e di preparazione dei mortali ascendenti. In Nebadon ve ne sono più di tre milioni e sono tutti volontari che si sono qualificati per esperienza a servire da consulenti educativi per l’intero regno. Dal loro quartier generale sui mondi Melchizedek di Salvington questi sovrintendenti percorrono l’universo locale come ispettori della tecnica scolastica di Nebadon pianificata per la preparazione mentale e per l’educazione spirituale delle creature ascendenti.

(412.2) 37:6.2 Questa preparazione mentale e questa educazione spirituale sono effettuate a partire dai mondi di origine umana, proseguite nei mondi delle dimore del sistema e nelle altre sfere di progresso associate a Jerusem, fino ai settanta regni di socializzazione collegati con Edentia ed alle quattrocentonovanta sfere di progresso spirituale che circondano Salvington. Sulla capitale stessa dell’universo vi sono numerose scuole Melchizedek, i collegi dei Figli d’Universo, le università serafiche e le scuole dei Figli Istruttori e dell’Unione dei Giorni. Ogni possibile provvedimento viene adottato al fine di qualificare le varie personalità dell’universo per un accresciuto servizio e per funzioni sempre migliori. L’intero universo è una vasta scuola.

(412.3) 37:6.3 I metodi impiegati in molte delle scuole superiori trascendono la concezione umana sull’arte d’insegnare la verità, ma questa è la nota dominante dell’intero sistema educativo: l’acquisizione del carattere per mezzo di un’esperienza illuminata. Gli insegnanti forniscono l’illuminazione; la postazione nell’universo e lo status di ascendente offrono l’opportunità di fare esperienza; la saggia utilizzazione di entrambi i fattori accresce il carattere.

(412.4) 37:6.4 Fondamentalmente il sistema educativo di Nebadon prevede la vostra assegnazione ad un incarico e poi vi fornisce l’opportunità di ricevere l’istruzione circa il metodo ideale e divino di assolvere nel modo migliore questo compito. Vi è assegnato un determinato compito da svolgere ed allo stesso tempo vi si forniscono degli insegnanti che sono qualificati per istruirvi sul metodo migliore di eseguire il vostro incarico. Il piano divino di educazione prevede l’intima associazione del lavoro e dell’istruzione. Noi v’insegniamo come eseguire nel modo migliore le cose che vi ordiniamo di fare.

(412.5) 37:6.5 Il proposito di tutta questa istruzione ed esperienza è di prepararvi per l’ammissione alle sfere educative superiori e più spirituali del superuniverso. Il progresso in un dato campo è individuale, ma la transizione da una fase ad un’altra avviene generalmente per classi.

(412.6) 37:6.6 La progressione dell’eternità non consiste soltanto nello sviluppo spirituale. Anche l’acquisizione intellettuale è parte dell’educazione universale. L’esperienza della mente si amplia parallelamente all’espansione dell’orizzonte spirituale. Alla mente ed allo spirito si offrono le stesse opportunità d’istruzione e di avanzamento. Ma in tutta questa splendida preparazione della mente e dello spirito voi siete per sempre liberi dagli impedimenti della carne mortale. Non avete più bisogno di decidere costantemente fra le posizioni in conflitto delle vostre divergenti nature spirituale e materiale. Finalmente siete qualificati per beneficiare dello stimolo unificato di una mente glorificata, spogliata da lungo tempo delle primitive tendenze animali verso le cose materiali.

(413.1) 37:6.7 Prima di lasciare l’universo di Nebadon, alla maggior parte dei mortali di Urantia sarà offerta l’opportunità di servire per un periodo più o meno lungo come membri del corpo dei Sovrintendenti Celesti di Nebadon.

(413.2) 37:7.1 Gli insegnanti dei Mondi delle Dimore sono cherubini reclutati e glorificati. Come la maggior parte degli altri insegnanti di Nebadon, essi sono incaricati dai Melchizedek. Essi operano nella maggior parte delle attività educative della vita morontiale ed il loro numero supera completamente la comprensione della mente dei mortali.

(413.3) 37:7.2 In quanto livello di compimento dei cherubini e dei sanobini, gli Insegnanti dei Mondi delle Dimore saranno oggetto di ulteriore considerazione nel prossimo fascicolo, mentre come insegnanti che svolgono un ruolo importante nella vita morontiale, saranno analizzati più estesamente nel fascicolo che porta quel nome.

(413.4) 37:8.1 Oltre ai centri di potere ed ai controllori fisici, sono assegnati permanentemente all’universo locale alcuni degli esseri spirituali di origine superiore della famiglia dello Spirito Infinito. Tra gli ordini spirituali superiori della famiglia dello Spirito Infinito, i seguenti sono così assegnati:

(413.5) 37:8.2 I Messaggeri Solitari, quando sono funzionalmente assegnati all’amministrazione dell’universo locale, ci offrono un servizio inestimabile nei nostri sforzi per superare gli impedimenti del tempo e dello spazio. Quando non sono così assegnati, noi degli universi locali non abbiamo assolutamente alcuna autorità su di loro, ma anche in tal caso questi esseri eccezionali sono sempre disposti ad aiutarci nella soluzione dei nostri problemi e nell’esecuzione dei nostri mandati.

(413.6) 37:8.3 Andovontia è il nome del Supervisore dei Circuiti Universali terziario che staziona nel nostro universo locale. Egli si occupa soltanto dei circuiti spirituali e morontiali, non di quelli posti sotto la giurisdizione dei direttori di potere. Fu lui ad isolare Urantia al tempo in cui Caligastia tradì il pianeta durante i periodi difficili della ribellione di Lucifero. Nell’inviare i suoi saluti ai mortali di Urantia, egli espresse la propria gioia nella previsione che sarete un giorno reinseriti nei circuiti universali che egli sovrintende.

(413.7) 37:8.4 Il Direttore del Censimento di Nebadon, Salsatia, ha la sua sede su Salvington nel settore di Gabriele. Egli è automaticamente informato della nascita e della morte della volontà e registra giorno per giorno il numero esatto delle creature dotate di volontà funzionanti nell’universo locale. Egli lavora in stretta associazione con i registratori della personalità domiciliati sui mondi archivio degli arcangeli.

(413.8) 37:8.5 Un Ispettore Associato risiede su Salvington. Egli è il rappresentante personale dell’Esecutivo Supremo di Orvonton. I suoi associati, le Sentinelle Incaricate dei sistemi locali, rappresentano anch’esse l’Esecutivo Supremo di Orvonton.

(414.1) 37:8.6 I Conciliatori Universali sono i tribunali itineranti degli universi del tempo e dello spazio, che operano sui mondi evoluzionari, su ciascuna sezione dell’universo locale ed oltre. Questi arbitri sono registrati su Uversa. Il numero esatto operante in Nebadon non è indicato, ma stimo che vi siano circa cento milioni di commissioni di conciliazione nel nostro universo locale.

(414.2) 37:8.7 Riguardo ai Consulenti Tecnici, le menti giuridiche del regno, abbiamo la nostra quota, che è circa mezzo miliardo. Questi esseri sono le biblioteche giuridiche esperienziali viventi e circolanti di tutto lo spazio.

(414.3) 37:8.8 Riguardo agli Archivisti Celesti, i serafini ascendenti, su Nebadon ne abbiamo settantacinque. Questi sono gli archivisti decani o supervisori. Gli studenti di quest’ordine in corso di preparazione sono quasi quattro miliardi.

(414.4) 37:8.9 Il ministero dei settanta miliardi di Compagni Morontiali di Nebadon è descritto nelle narrazioni che trattano dei pianeti di transizione dei pellegrini del tempo.

(414.5) 37:8.10 Ogni universo ha il proprio corpo di angeli nativi; tuttavia, vi sono circostanze nelle quali è molto utile avere l’assistenza di spiriti superiori di origine esterna alla creazione locale. I Supernafini effettuano certi servizi rari ed eccezionali; il capo attuale dei serafini di Urantia è un supernafino primario del Paradiso. I seconafini riflettivi s’incontrano ovunque opera il personale del superuniverso ed un gran numero di terziafini sono temporaneamente in servizio come Altissimi Assistenti.

(414.6) 37:9.1 Come i superuniversi e l’universo centrale, l’universo locale ha suoi ordini di cittadinanza permanente, che comprendono i seguenti tipi creati:

(414.7) 37:9.2 1. Susatia.

(414.8) 37:9.3 2. Univitatia.

(414.9) 37:9.4 3. Figli Materiali.

(414.10) 37:9.5 4. Creature Intermedie.

(414.11) 37:9.6 Questi nativi della creazione locale, insieme con gli ascendenti fusi con lo Spirito e gli spironga (che sono classificati diversamente), costituiscono una cittadinanza relativamente permanente. Questi ordini di esseri non sono nel complesso né ascendenti né discendenti. Essi sono tutti delle creature esperienziali, ma la loro crescente esperienza continua ad essere utile per l’universo al loro livello d’origine. Mentre ciò non è del tutto vero per i Figli Adamici e per le creature intermedie, è relativamente vero per questi ordini.

(414.12) 37:9.7 I Susatia. Questi esseri meravigliosi risiedono ed operano come cittadini permanenti su Salvington, la capitale di questo universo locale. Essi sono la splendida progenie del Figlio Creatore e dello Spirito Creativo e sono strettamente associati ai cittadini ascendenti dell’universo locale, i mortali fusi con lo Spirito del Corpo di Perfezione di Nebadon.

(414.13) 37:9.8 Gli Univitatia. Ciascuno dei gruppi di sfere architettoniche che formano le capitali delle cento costellazioni beneficia del ministero continuo di un ordine residenziale di esseri conosciuti come gli univitatia. Questi figli del Figlio Creatore e dello Spirito Creativo costituiscono la popolazione permanente dei mondi capitale delle costellazioni. Essi sono esseri che non si riproducono e che esistono su un piano di vita quasi a mezza strada tra lo status semimateriale dei Figli Materiali domiciliati sulle capitali dei sistemi ed il piano più nettamente spirituale dei mortali fusi con lo Spirito e dei susatia di Salvington; ma gli univitatia non sono esseri morontiali. Essi compiono per i mortali ascendenti, durante la traversata delle sfere delle costellazioni, quello che i nativi di Havona fanno per gli spiriti pellegrini che passano per la creazione centrale.

(415.1) 37:9.9 I Figli Materiali di Dio. Quando il legame creativo tra il Figlio Creatore ed il rappresentante nell’universo dello Spirito Infinito, lo Spirito Madre d’Universo, ha completato il suo ciclo, quando non sono più generati discendenti dalle loro nature congiunte, allora il Figlio Creatore personalizza in duplice forma il suo ultimo concetto di essere, confermando in tal modo definitivamente la propria origine duale. In se stesso e da se stesso egli crea allora i mirabili e stupendi Figli e Figlie dell’ordine materiale di filiazione universale. Questa è l’origine dell’Adamo e dell’Eva originali di ciascun sistema locale di Nebadon. Essi sono un ordine di filiazione che si riproduce, poiché sono stati creati maschi e femmine. I loro discendenti operano come cittadini relativamente permanenti di una capitale di sistema, benché alcuni di loro vengano incaricati come Adami Planetari.

(415.2) 37:9.10 In una missione planetaria il Figlio e la Figlia Materiali sono incaricati di fondare la razza adamica di quel mondo, una razza alla fine destinata ad amalgamarsi con gli abitanti mortali di quella sfera. Gli Adami Planetari sono Figli sia ascendenti che discendenti, ma noi di solito li classifichiamo come ascendenti.

(415.3) 37:9.11 Le Creature Intermedie. Nelle epoche primitive, alla maggior parte dei mondi abitati sono assegnati certi esseri superumani ma materializzati, che però di solito si ritirano all’arrivo degli Adami Planetari. Le attività di questi esseri e gli sforzi dei Figli Materiali per migliorare le razze evoluzionarie hanno spesso come risultato la comparsa di un numero limitato di creature che sono difficili da classificare. Questi esseri straordinari sono spesso a mezza strada tra i Figli Materiali e le creature evoluzionarie; da qui il loro appellativo di creature intermedie. In senso comparativo questi intermedi sono i cittadini permanenti dei mondi evoluzionari. Dai primi tempi dell’arrivo di un Principe Planetario fino all’epoca lontanissima della stabilizzazione del pianeta in luce e vita, essi sono il solo gruppo di esseri intelligenti a rimanere in permanenza sulla sfera. Su Urantia i ministri intermedi sono in realtà i veri conservatori del pianeta; essi sono in pratica i cittadini di Urantia. I mortali sono invero gli abitanti fisici e materiali di un mondo evoluzionario, ma voi avete tutti una vita così corta; restate sul vostro pianeta natale per un tempo così breve. Voi nascete, vivete, morite e passate su altri mondi di progressione evoluzionaria. Anche gli esseri superumani che servono sui pianeti come ministri celesti hanno un incarico temporaneo; pochi di loro sono assegnati a lungo ad una data sfera. Le creature intermedie, invece, assicurano continuità di amministrazione planetaria rispetto a ministri celesti che cambiano di continuo e ad abitanti mortali che variano costantemente. Durante tutti questi cambiamenti e variazioni incessanti le creature intermedie rimangono sul pianeta ininterrottamente proseguendo il loro lavoro.

(415.4) 37:9.12 Similmente, tutte le divisioni dell’organizzazione amministrativa degli universi locali e dei superuniversi hanno la loro popolazione più o meno permanente, i loro abitanti con status di cittadinanza. Come Urantia ha i suoi intermedi, Jerusem, la capitale del vostro sistema, ha i Figli e le Figlie Materiali; Edentia, la capitale della vostra costellazione, ha gli univitatia, mentre i cittadini di Salvington sono di due ordini, i susatia creati ed i mortali evoluti fusi con lo Spirito. I mondi amministrativi dei settori minori e maggiori dei superuniversi non hanno cittadini permanenti. Ma le sfere che costituiscono il quartier generale di Uversa sono continuamente supportate da uno stupefacente gruppo di esseri conosciuti come gli abandontari, creati dagli agenti non rivelati degli Antichi dei Giorni e dei sette Spiriti Riflettivi residenti sulla capitale di Orvonton. Questi cittadini residenziali di Uversa amministrano attualmente gli affari correnti del loro mondo sotto la supervisione diretta del corpo dei mortali di Uversa fusi con il Figlio. Anche Havona ha i suoi esseri nativi, e l’Isola centrale di Luce e Vita è la dimora dei vari gruppi di Cittadini del Paradiso.

(416.1) 37:10.1 Oltre agli ordini serafici e agli ordini di mortali, che saranno presi in considerazione nei fascicoli successivi, ci sono numerosi altri esseri coinvolti nel mantenimento e nel perfezionamento di un’organizzazione così gigantesca come l’universo di Nebadon, che già ora ha più di tre milioni di mondi abitati, con la prospettiva di giungere a dieci milioni. I diversi tipi di vita di Nebadon sono troppo numerosi per essere catalogati in questo fascicolo, ma ci sono due ordini eccezionali che operano in modo esteso sulle 647.591 sfere architettoniche dell’universo locale che possono essere menzionati.

(416.2) 37:10.2 Gli Spironga sono la discendenza spirituale del Radioso Astro del Mattino e del Padre Melchizedek. Essi sono esenti dall’estinzione della personalità, ma non sono né esseri evoluzionari né ascendenti. Né sono funzionalmente implicati nel regime dell’ascensione evoluzionaria. Essi sono gli aiutanti spirituali dell’universo locale, che eseguono gli incarichi spirituali correnti di Nebadon.

(416.3) 37:10.3 Gli Spornagia. I mondi architettonici che formano la capitale dell’universo locale sono mondi reali — delle creazioni fisiche. C’è molto lavoro connesso con il loro mantenimento fisico, ed in questo siamo assistiti da un gruppo di creature fisiche chiamate spornagia. Essi si dedicano alla cura e alla coltura degli aspetti materiali di questi mondi capitale, da Jerusem fino a Salvington. Gli spornagia non sono né spiriti né persone; sono un ordine d’esistenza animale, ma se poteste vederli, converreste che sembrano essere animali perfetti.

(416.4) 37:10.4 Le varie colonie di cortesia sono domiciliate su Salvington e altrove. Noi ci gioviamo in modo particolare del ministero degli artigiani celesti sulle costellazioni e beneficiamo delle attività dei direttori di retrospezione, che operano principalmente sulle capitali dei sistemi locali.

(416.5) 37:10.5 Un corpo di mortali ascendenti, comprendente le creature intermedie glorificate, è sempre assegnato al servizio dell’universo. Questi ascendenti, dopo aver raggiunto Salvington, sono utilizzati in una varietà quasi infinita di attività relative alla conduzione degli affari dell’universo. Da ogni livello di compimento questi mortali in progresso tornano indietro e scendono a tendere una mano soccorrevole ai loro simili che li seguono nell’ascensione verso l’alto. Tali mortali che soggiornano temporaneamente su Salvington sono assegnati su richiesta praticamente a tutti i corpi delle personalità celesti come aiutanti, studenti, osservatori ed istruttori.

(416.6) 37:10.6 Ci sono ancora altri tipi di vita intelligente che si occupano dell’amministrazione di un universo locale, ma il piano di questa esposizione non prevede un’ulteriore rivelazione di tali ordini di creazione. Viene qui descritto abbastanza della vita e dell’amministrazione di questo universo per consentire alla mente mortale d’intravedere la realtà e la grandiosità dell’esistenza della sopravvivenza. Nel corso della vostra carriera di progresso, altre esperienze vi riveleranno sempre di più questi esseri interessanti ed affascinanti. Questa narrazione non può essere che un breve profilo della natura e del lavoro delle molteplici personalità che affollano gli universi dello spazio e che amministrano queste creazioni come immense scuole di preparazione; scuole dove i pellegrini del tempo avanzano di vita in vita e di mondo in mondo, fino a che non sono amorevolmente inviati dalle rive dell’universo di loro origine al regime educativo superiore del superuniverso e da là sui mondi di preparazione spirituale di Havona, ed infine in Paradiso e all’alto destino dei finalitari — la destinazione eterna per missioni non ancora rivelate agli universi del tempo e dello spazio.

(417.1) 37:10.7 [Dettato da un Brillante Astro della Sera di Nebadon, numero 1.146 del Corpo Creato.]


 

(418.1) 38:0.1 CI SONO tre ordini distinti di personalità dello Spirito Infinito. L’impetuoso apostolo intendeva questo quando scrisse di Gesù: “Colui che è andato in cielo ed è alla destra di Dio, ed angeli ed autorità e potenze sono sottomessi a lui”. Gli angeli sono gli spiriti tutelari del tempo; le autorità sono le schiere di messaggeri dello spazio; le potenze sono le personalità superiori dello Spirito Infinito.

(418.2) 38:0.2 Come i supernafini nell’universo centrale ed i seconafini in un superuniverso, così i serafini, con i cherubini e sanobini associati, costituiscono il corpo angelico di un universo locale.

(418.3) 38:0.3 I serafini sono tutti di modello abbastanza uniforme. Da un universo all’altro, in tutti i sette superuniversi, essi presentano un minimo di variazione; di tutti i tipi spirituali di esseri personali, essi sono i più standardizzati. I loro vari ordini costituiscono il corpo dei ministri specializzati e ordinari delle creazioni locali.

(418.4) 38:1.1 I serafini sono creati dallo Spirito Madre d’Universo e sono stati progettati in formazioni unitarie — 41.472 per volta — sin dalla creazione degli “angeli modello” e di certi archetipi angelici nelle epoche primitive di Nebadon. Il Figlio Creatore e la rappresentazione dello Spirito Infinito nell’universo collaborano nella creazione di un gran numero di Figli e di altre personalità dell’universo. Al termine di questo sforzo congiunto, il Figlio s’impegna nella creazione dei Figli Materiali, le prime creature sessuate, mentre lo Spirito Madre d’Universo s’impegna simultaneamente nel suo primo tentativo solitario di riproduzione spirituale. In tal modo inizia la creazione delle schiere serafiche di un universo locale.

(418.5) 38:1.2 Questi ordini angelici sono progettati all’epoca in cui si redigono i piani per l’evoluzione delle creature mortali dotate di volontà. La creazione dei serafini data dal raggiungimento della personalità relativa da parte dello Spirito Madre d’Universo, non come coordinato successivo del Figlio Maestro, ma come iniziale assistente creativo del Figlio Creatore. Prima di questo avvenimento i serafini in servizio in Nebadon erano temporaneamente prestati da un universo vicino.

(418.6) 38:1.3 I serafini sono ancora periodicamente creati; l’universo di Nebadon è ancora in corso di formazione. Lo Spirito Madre d’Universo non cessa mai la sua attività creativa in un universo in corso di crescita e di perfezionamento.

(419.1) 38:2.1 Gli angeli non hanno corpi materiali, ma sono esseri definiti e discreti; essi sono di natura e di origine spirituale. Benché invisibili ai mortali, essi vi percepiscono come siete nella carne senza l’aiuto di trasformatori o di traduttori; intellettualmente essi comprendono la modalità della vita mortale e condividono tutti i sentimenti e le emozioni non sensuali degli uomini. Essi apprezzano i vostri sforzi nella musica, nell’arte e nel vero umorismo e ne traggono grande piacere. Si rendono pienamente conto delle vostre lotte morali e delle vostre difficoltà spirituali. Essi amano gli esseri umani e non può derivare che del bene dai vostri sforzi per comprenderli ed amarli.

(419.2) 38:2.2 Benché i serafini siano esseri molto affettuosi e sensibili, non sono creature con emozioni sessuali. Essi assomigliano molto a come sarete voi sui mondi delle dimore, dove “non vi sposerete né sarete dati in matrimonio, ma sarete come gli angeli del cielo”. Perché tutti coloro che “saranno stimati degni di raggiungere i mondi delle dimore non si sposeranno né saranno dati in matrimonio; né moriranno più perché saranno uguali agli angeli”. Tuttavia, nel trattare con creature sessuate, noi abbiamo l’abitudine di parlare degli esseri di più diretta discendenza dal Padre e dal Figlio come dei figli di Dio, mentre riferendoci ai figli dello Spirito parliamo di figlie di Dio. Gli angeli sono quindi comunemente designati con nomi femminili sui pianeti sessuati.

(419.3) 38:2.3 I serafini sono creati in modo tale da poter operare sia sul livello spirituale che su quello materiale. Vi sono poche fasi delle attività morontiali o spirituali non aperte ai loro servizi. Mentre in status personale gli angeli non sono molto lontani dagli esseri umani, in certe prestazioni funzionali i serafini li trascendono di molto. Essi posseggono molti poteri che superano di gran lunga la comprensione umana. Per esempio: vi è stato detto che i “capelli stessi della vostra testa sono contati”, ed è vero che lo sono, ma un serafino non passa il suo tempo a contarli ed a tenere aggiornato il loro numero. Gli angeli posseggono dei poteri innati ed automatici (automatici, cioè, nella misura in cui voi potete percepirli) per conoscere tali cose; voi considerereste in verità un serafino come un prodigio matematico. Perciò numerosi compiti che costituirebbero imprese incredibili per dei mortali sono compiuti con estrema facilità dai serafini.

(419.4) 38:2.4 Gli angeli sono superiori a voi in status spirituale, ma non sono i vostri giudici o accusatori. Quali che siano i vostri errori, “gli angeli, benché più grandi in potere ed in potenza, non portano alcuna accusa contro di voi”. Gli angeli non siedono in giudizio contro l’umanità, e nemmeno i singoli mortali dovrebbero esprimere giudizi avventati sui loro simili.

(419.5) 38:2.5 Voi fate bene ad amarli, ma non dovreste adorarli; gli angeli non sono oggetto di adorazione. Il grande serafino Loyalatia, quando il vostro profeta “cadde in adorazione ai piedi dell’angelo”, disse: “Non fare questo; io sono un servitore come te e le tue razze, che sono tutti esortati ad adorare Dio.”

(419.6) 38:2.6 Per doti naturali e di personalità i serafini superano di poco le razze mortali nella scala dell’esistenza delle creature. In verità, quando sarete liberati dalla carne, voi diverrete molto simili a loro. Sui mondi delle dimore voi comincerete ad apprezzare i serafini, e sulle sfere della costellazione a godere di loro, mentre su Salvington essi divideranno con voi i loro luoghi di riposo e di adorazione. Lungo tutta l’ascensione morontiale e quella spirituale successiva, la vostra fraternità con i serafini sarà ideale; il vostro cameratismo sarà stupendo.

(420.1) 38:3.1 In tutti i domini dell’universo locale operano numerosi ordini di esseri spirituali che non sono rivelati ai mortali perché non hanno alcuna connessione con il piano evoluzionario dell’ascensione al Paradiso. In questo fascicolo il termine “angelo” è volutamente limitato alla designazione di quei discendenti serafici ed associati dello Spirito Madre d’Universo che si occupano così ampiamente dell’attuazione dei piani della sopravvivenza dei mortali. Altri sei ordini di esseri affini, gli angeli non rivelati, servono nell’universo locale senza essere in alcun modo specificamente collegati alle attività universali concernenti l’ascensione al Paradiso dei mortali evoluzionari. Questi sei gruppi di associati angelici non sono mai chiamati serafini, né sono menzionati tra gli spiriti tutelari. Tali personalità sono interamente occupate negli affari amministrativi ed in altri affari di Nebadon, impegni che non hanno alcun rapporto con la carriera umana progressiva dell’ascensione spirituale e del raggiungimento della perfezione.

(420.2) 38:4.1 Il nono gruppo di sette sfere primarie nel circuito di Salvington rappresenta i mondi dei serafini. Ciascuno di questi mondi ha sei satelliti tributari, dove si trovano le scuole speciali consacrate a tutte le fasi della preparazione serafica. Benché i serafini abbiano accesso a tutti i quarantanove mondi che formano questo gruppo di sfere di Salvington, essi occupano a titolo esclusivo solo il primo ammasso di sette. I rimanenti sei ammassi sono occupati dai sei ordini di associati angelici non rivelati su Urantia. Ciascuno di questi gruppi ha un quartier generale su uno di questi sei mondi primari e svolge attività specializzate sui sei satelliti tributari. Ogni ordine angelico ha libero accesso a tutti i mondi di questi sette gruppi differenti.

(420.3) 38:4.2 Questi mondi sede sono tra i regni più splendidi di Nebadon; i complessi serafici sono caratterizzati sia dalla bellezza che dalla vastità. Qui ogni serafino ha una vera casa, e “casa” significa il domicilio di due serafini; essi vivono in coppie.

(420.4) 38:4.3 Ancorché non maschili e femminili come sono i Figli Materiali e le razze mortali, i serafini sono positivi e negativi. Nella maggior parte delle assegnazioni sono necessari due angeli per assolvere l’incarico. Quando non sono inseriti in circuito, essi possono lavorare da soli; né richiedono degli esseri complementari quando sono stazionari. Ordinariamente essi conservano i loro complementi originari, ma non necessariamente. Queste associazioni sono principalmente rese necessarie dalle loro funzioni; non sono caratterizzate da emozioni sessuali, pur essendo i serafini oltremodo personali e veramente affettuosi.

(420.5) 38:4.4 Oltre alle abitazioni stabilite, i serafini hanno anche sedi di gruppo, di compagnia, di battaglione e di unità. Essi si radunano ad ogni millennio e tutti vi presenziano secondo l’epoca della loro creazione. Se un serafino ha delle responsabilità che gli impediscono di assentarsi dal servizio, si alterna con il suo complemento, facendosi sostituire da un serafino con un’altra data di nascita. Ogni partner serafico è quindi presente almeno ad una riunione su due.

(420.6) 38:5.1 I serafini trascorrono il loro primo millennio come osservatori senza incarico su Salvington e sui suoi mondi scuola associati. Il secondo millennio è trascorso sui mondi serafici del circuito di Salvington. La loro scuola centrale di preparazione è ora presieduta dai primi centomila serafini di Nebadon, e alla loro testa c’è l’angelo originale o primogenito di questo universo locale. Il primo gruppo creato di serafini di Nebadon fu istruito da un corpo di mille serafini provenienti da Avalon; successivamente i nostri angeli sono stati istruiti dai loro stessi anziani. Anche i Melchizedek svolgono un ruolo importante nell’istruzione e nella preparazione di tutti gli angeli dell’universo locale — serafini, cherubini e sanobini.

(421.1) 38:5.2 Al termine di questo periodo di preparazione sui mondi serafici di Salvington, i serafini sono mobilitati nei gruppi ed unità convenzionali dell’organizzazione angelica e sono assegnati ad una delle costellazioni. Essi non sono ancora incaricati come spiriti tutelari, benché siano ben addentro nelle fasi di preincarico dell’addestramento angelico.

(421.2) 38:5.3 I serafini iniziano come spiriti tutelari servendo in qualità di osservatori sui mondi evoluzionari meno evoluti. Dopo questa esperienza essi ritornano sui mondi associati della capitale della costellazione assegnata per cominciare i loro studi superiori e per prepararsi più compiutamente a servire in qualche sistema locale particolare. Dopo questa istruzione generale essi sono promossi a servire su qualcuno dei sistemi locali. Sui mondi architettonici associati alla capitale di qualche sistema di Nebadon i nostri serafini completano la loro preparazione e sono incaricati come spiriti tutelari del tempo.

(421.3) 38:5.4 Una volta ricevuto l’incarico, i serafini possono essere inviati in missione in tutto Nebadon, ed anche in Orvonton. Il loro lavoro nell’universo non ha confini né limitazioni. Essi sono strettamente associati alle creature materiali dei mondi e sono sempre al servizio degli ordini inferiori delle personalità spirituali, mantenendo il contatto tra questi esseri del mondo spirituale ed i mortali dei regni materiali.

(421.4) 38:6.1 Dopo il secondo millennio di soggiorno nel quartier generale serafico, i serafini sono organizzati agli ordini di capi in gruppi di dodici (12 coppie, 24 serafini), e dodici di questi gruppi costituiscono una compagnia (144 coppie, 288 serafini) che è comandata da un condottiero. Dodici compagnie sotto un comandante costituiscono un battaglione (1.728 coppie o 3.456 serafini), e dodici battaglioni sotto un direttore formano un’unità serafica (20.736 coppie o 41.472 individui), mentre dodici unità, poste sotto il comando di un supervisore, costituiscono una legione comprendente 248.832 coppie o 497.664 individui. Gesù alludeva ad un tale gruppo di angeli quella notte nel giardino di Getsemani in cui disse: “Anche ora posso rivolgermi a mio Padre, ed egli mi darà subito più di dodici legioni di angeli.”

(421.5) 38:6.2 Dodici legioni di angeli formano un esercito comprendente 2.985.984 coppie o 5.971.968 individui, e dodici di questi eserciti (35.831.808 coppie o 71.663.616 individui) costituiscono la più grande organizzazione operativa di serafini, un’armata angelica. Un esercito serafico è comandato da un arcangelo o da qualche altra personalità di status coordinato, mentre le armate angeliche sono dirette dai Brillanti Astri della Sera o da altri luogotenenti diretti di Gabriele. E Gabriele è il “comandante supremo delle armate del cielo”, il capo esecutivo del Sovrano di Nebadon, il “Signore Dio degli eserciti”.

(421.6) 38:6.3 Benché servano sotto la supervisione diretta dello Spirito Infinito qual è personalizzato su Salvington, sin dal conferimento di Micael su Urantia i serafini e tutti gli altri ordini dell’universo locale sono sottomessi alla sovranità del Figlio Maestro. Anche quando Micael nacque nella carne su Urantia, fu emessa una trasmissione superuniversale in tutto Nebadon che proclamava: “E che tutti gli angeli lo adorino.” Tutti gli ordini di angeli sono sottomessi alla sua sovranità; essi fanno parte di quel gruppo che è stato denominato “i suoi potenti angeli”.

(422.1) 38:7.1 In tutte le dotazioni essenziali i cherubini e i sanobini sono simili ai serafini. Essi hanno la stessa origine, ma non sempre lo stesso destino. Essi sono stupendamente intelligenti, meravigliosamente efficienti, affettuosi in modo commovente e quasi umani. Essi sono l’ordine di angeli più basso, perciò il genere più vicino ai tipi più avanzati di esseri umani dei mondi evoluzionari.

(422.2) 38:7.2 I cherubini e i sanobini sono associati per natura, uniti per funzione. Gli uni sono personalità con energia positiva; gli altri con energia negativa. Il deflettore di destra, o angelo caricato positivamente, è il cherubino — il senior o personalità di controllo. Il deflettore di sinistra, o angelo caricato negativamente, è il sanobino — il complemento dell’essere. Ogni tipo di angelo è molto limitato se opera da solo; perciò essi servono abitualmente in coppie. Quando servono indipendentemente dai loro direttori serafici, essi sono più che mai dipendenti dal loro reciproco contatto e funzionano sempre insieme.

(422.3) 38:7.3 I cherubini e i sanobini sono gli aiuti fedeli ed efficienti dei ministri serafici, e tutti i sette ordini di serafini sono provvisti di questi assistenti subordinati. I cherubini e i sanobini servono per intere ere in queste funzioni, ma non accompagnano i serafini in missioni oltre i confini dell’universo locale.

(422.4) 38:7.4 I cherubini e i sanobini sono gli operatori spirituali di ordinaria amministrazione sui singoli mondi dei sistemi. In incarichi non personali o in casi d’emergenza essi possono servire al posto di una coppia serafica, ma non operano mai, neanche temporaneamente, come angeli accompagnatori di esseri umani; quello è un privilegio esclusivo dei serafini.

(422.5) 38:7.5 Quando sono assegnati ad un pianeta, i cherubini entrano nei corsi locali d’istruzione, compreso uno studio dei costumi e dei linguaggi planetari. Gli spiriti tutelari del tempo sono tutti bilingue, in quanto parlano la lingua dell’universo locale d’origine e quella del loro superuniverso natale. Studiando nelle scuole dei regni essi apprendono altre lingue. I cherubini e i sanobini, come i serafini e tutti gli altri ordini di esseri spirituali, sono continuamente impegnati nello sforzo di migliorarsi. Solo degli esseri come quelli subordinati che controllano il potere ed orientano l’energia sono incapaci di progredire; tutte le creature dotate di una volizione di personalità effettiva o potenziale cercano nuovi compimenti.

(422.6) 38:7.6 I cherubini e i sanobini sono per natura molto vicini al livello dell’esistenza morontiale e mostrano di essere sommamente efficienti nel lavoro ai confini dei domini fisico, morontiale e spirituale. Questi figli dello Spirito Madre dell’universo locale sono caratterizzati dalle “quarte creature” in modo molto simile ai Servitali di Havona ed alle commissioni di conciliazione. Ogni quarto cherubino ed ogni quarto sanobino sono quasi materiali, molto nettamente simili al livello morontiale dell’esistenza.

(422.7) 38:7.7 Queste quarte creature angeliche sono di grande aiuto per i serafini nelle fasi più materiali delle loro attività universali e planetarie. Tali cherubini morontiali svolgono anche molti incarichi marginali indispensabili sui mondi morontiali di preparazione e sono assegnati in gran numero al servizio dei Compagni Morontiali. Essi sono per le sfere morontiali all’incirca quello che le creature intermedie sono per i pianeti evoluzionari. Sui mondi abitati questi cherubini morontiali lavorano frequentemente in collegamento con le creature intermedie. Cherubini e creature intermedie sono ordini di esseri nettamente separati; essi hanno origini dissimili, ma rivelano una grande similitudine di natura e di funzioni.

(423.1) 38:8.1 Ai cherubini e ai sanobini sono aperte numerose vie di servizio che conducono ad un’elevazione di status, che può essere ancor più accresciuto dall’abbraccio della Divina Ministra. Vi sono tre grandi classi di cherubini e di sanobini con riferimento al potenziale evolutivo:

(423.2) 38:8.2 1. Candidati all’ascensione. Questi esseri sono per natura candidati allo status serafico. I cherubini e i sanobini di quest’ordine sono brillanti, benché per doti naturali non siano uguali ai serafini; con l’applicazione e l’esperienza gli è tuttavia possibile raggiungere la piena condizione serafica.

(423.3) 38:8.3 2. Cherubini di fase intermedia. Tutti i cherubini e i sanobini non sono uguali in potenziale d’ascensione; sono inoltre gli esseri delle creazioni angeliche limitati per natura. La maggior parte di loro resteranno cherubini e sanobini, anche se gli individui più dotati possono giungere ad un servizio serafico limitato.

(423.4) 38:8.4 3. Cherubini morontiali. Queste “quarte creature” degli ordini angelici conservano sempre le loro caratteristiche quasi materiali. Essi proseguiranno come cherubini e sanobini, assieme alla maggior parte dei loro fratelli della fase intermedia, in attesa della completa fattualizzazione dell’Essere Supremo.

(423.5) 38:8.5 Mentre il secondo ed il terzo gruppo sono un po’ limitati nel potenziale di crescita, i candidati all’ascensione possono raggiungere l’apice del servizio serafico universale. Molti dei più sperimentati di questi cherubini sono assegnati ai guardiani serafici del destino e sono così posti in linea diretta per l’avanzamento allo status di Insegnanti dei Mondi delle Dimore, quando saranno abbandonati dai loro senior serafici. I guardiani del destino non hanno cherubini e sanobini come aiutanti quando i loro pupilli mortali raggiungono la vita morontiale. E allorché altri tipi di serafini evoluzionari ricevono l’autorizzazione di recarsi su Seraphington ed in Paradiso, devono abbandonare i loro vecchi subordinati quando oltrepassano i confini di Nebadon. Questi cherubini e sanobini abbandonati sono generalmente abbracciati dallo Spirito Madre d’Universo, raggiungendo in tal modo un livello equivalente a quello di Insegnanti dei Mondi delle Dimore nel conseguimento dello status serafico.

(423.6) 38:8.6 Quando, come Insegnanti dei Mondi delle Dimore, i cherubini e i sanobini abbracciati una volta hanno servito a lungo sulle sfere morontiali, da quelle meno avanzate a quelle più elevate, e quando su Salvington il loro corpo ha membri in eccedenza, il Radioso Astro del Mattino convoca questi fedeli servitori delle creature del tempo a comparire in sua presenza. Essi prestano il giuramento di trasformazione della personalità; dopodiché, in gruppi di settemila, questi cherubini e sanobini decani avanzati sono nuovamente abbracciati dallo Spirito Madre d’Universo. Da questo secondo abbraccio essi emergono come serafini completi. Ormai la piena e completa carriera di un serafino, con tutte le sue possibilità paradisiache, è aperta a tali cherubini e sanobini rinati. Questi angeli possono essere assegnati come guardiani di destino ad un essere mortale, e se il loro pupillo mortale raggiunge la sopravvivenza, allora essi diventano eleggibili per l’avanzamento a Seraphington e nei sette cerchi del compimento serafico, ed anche per entrare in Paradiso e nel Corpo della Finalità.

(424.1) 38:9.1 Le creature intermedie hanno una triplice classificazione: sono classificate a giusto titolo con i Figli di Dio ascendenti; sono effettivamente raggruppate con gli ordini della cittadinanza permanente, mentre sono funzionalmente computate con gli spiriti tutelari del tempo a causa della loro associazione intima ed effettiva con le schiere angeliche nel lavoro di servire i mortali sui singoli mondi dello spazio.

(424.2) 38:9.2 Queste creature straordinarie appaiono sulla maggior parte dei mondi abitati e si trovano sempre sui pianeti decimali o di sperimentazione della vita, come Urantia. Gli intermedi sono di due tipi — primari e secondari — ed appaiono per mezzo delle tecniche seguenti:

(424.3) 38:9.3 1. Gli Intermedi Primari, il gruppo più spirituale, sono un ordine un po’ standardizzato di esseri uniformemente derivati dal personale dei mortali ascendenti modificati dei Principi Planetari. Il numero delle creature intermedie primarie è sempre di cinquantamila, e nessun pianeta che beneficia del loro ministero ne ha un gruppo maggiore.

(424.4) 38:9.4 2. Gli Intermedi Secondari, il gruppo più materiale di queste creature, variano considerevolmente di numero sui differenti mondi, benché la media sia attorno ai cinquantamila. Essi sono variamente derivati dagli elevatori biologici planetari, gli Adami e le Eve, o dalla loro discendenza diretta. Ci sono non meno di ventiquattro tecniche diverse per la produzione di queste creature intermedie secondarie sui mondi evoluzionari dello spazio. Il metodo d’origine di questo gruppo su Urantia fu insolito e straordinario.

(424.5) 38:9.5 Nessuno di questi gruppi è un accidente evoluzionario; entrambi sono elementi essenziali nei piani prestabiliti degli architetti universali, e la loro apparizione sui mondi in evoluzione nel momento opportuno è in sintonia con i progetti originari e con i piani di sviluppo dei Portatori di Vita supervisori.

(424.6) 38:9.6 Gli intermedi primari sono energizzati intellettualmente e spiritualmente mediante la tecnica angelica e sono uniformi in status intellettuale. I sette spiriti aiutanti della mente non entrano in contatto con loro; e solo il sesto ed il settimo, lo spirito dell’adorazione e lo spirito della saggezza, possono portare il loro ministero al gruppo secondario.

(424.7) 38:9.7 Gli intermedi secondari sono energizzati fisicamente mediante la tecnica adamica, sono messi in circuito spiritualmente mediante quella serafica e sono dotati intellettualmente del tipo di mente di transizione morontiale. Essi sono divisi in quattro tipi fisici, in sette ordini spirituali e in dodici livelli di risposta intellettuale al ministero congiunto degli ultimi due spiriti aiutanti e alla mente morontiale. Queste diversità determinano il loro differenziale di attività e di destinazione planetaria.

(424.8) 38:9.8 Gli intermedi primari assomigliano più agli angeli che ai mortali; gli ordini secondari sono molto più simili agli esseri umani. Ciascuno offre un aiuto inestimabile all’altro nell’esecuzione dei loro molteplici incarichi planetari. I ministri primari possono stabilire un collegamento cooperativo sia con i controllori d’energia morontiale e spirituale che con gli inseritori nei circuiti della mente. Il gruppo secondario può stabilire delle connessioni operative solamente con i controllori fisici e con i manipolatori dei circuiti materiali. Ma poiché ogni ordine d’intermedi può stabilire una sincronia perfetta di contatto con l’altro, ciascun gruppo è perciò in grado di ottenere la pratica utilizzazione dell’intera gamma di energie che va dal grossolano potere fisico dei mondi materiali, passando per le fasi di transizione delle energie universali, fino alle forze superiori della realtà spirituale dei regni celesti.

(425.1) 38:9.9 Il divario tra il mondo materiale e quello spirituale è perfettamente colmato dalla serie di associazioni: uomo mortale, intermedio secondario, intermedio primario, cherubino morontiale, cherubino di fase intermedia e serafino. Nell’esperienza personale di un singolo mortale questi diversi livelli sono indubbiamente più o meno unificati e resi personalmente significativi dalle attività non osservate e misteriose del divino Aggiustatore di Pensiero.

(425.2) 38:9.10 Sui mondi normali gli intermedi primari mantengono il loro servizio come corpi d’informazione e come ospiti celesti in nome del Principe Planetario, mentre i ministri secondari proseguono la loro collaborazione con il regime adamico nell’appoggiare la causa di una progressiva civilizzazione planetaria. In caso di defezione del Principe Planetario e di fallimento del Figlio Materiale, come avvenne su Urantia, le creature intermedie diventano i pupilli del Sovrano del Sistema e servono sotto la guida direttrice del custode in carica del pianeta. Ma soltanto su altri tre mondi in Satania questi esseri operano come un solo gruppo sotto una direzione unificata come fanno i ministri intermedi uniti di Urantia.

(425.3) 38:9.11 Sui numerosi mondi singoli di un universo il lavoro planetario degli intermedi primari e secondari è vario e diversificato, ma sui pianeti normali e medi le loro attività sono molto differenti dai compiti che occupano il loro tempo sulle sfere isolate come Urantia.

(425.4) 38:9.12 Gli intermedi primari sono gli storici planetari che, dal momento dell’arrivo del Principe Planetario fino all’era di stabilizzazione in luce e vita, formulano le rappresentazioni e progettano le descrizioni della storia planetaria per le esposizioni dei pianeti sui mondi capitale del sistema.

(425.5) 38:9.13 Gli intermedi restano per lunghi periodi su un mondo abitato, ma se rimangono fedeli alla loro missione, riceveranno alla fine e certissimamente il riconoscimento del loro lungo servizio per il mantenimento della sovranità del Figlio Creatore. Essi saranno debitamente ricompensati per il loro paziente ministero verso i mortali materiali sul loro mondo del tempo e dello spazio. Presto o tardi tutte le creature intermedie accreditate saranno arruolate nei ranghi dei Figli di Dio ascendenti e saranno debitamente iniziate alla lunga avventura dell’ascensione al Paradiso in compagnia di quegli stessi mortali di origine animale, i loro fratelli terreni, che essi hanno così gelosamente protetto e così efficacemente servito durante il lungo soggiorno planetario.

(425.6) 38:9.14 [Presentato da un Melchizedek agente su richiesta del Capo delle Schiere Serafiche di Nebadon.]


 

(426.1) 39:0.1 PER QUANTO ne sappiamo, lo Spirito Infinito, qual è personalizzato nella capitale dell’universo locale, si propone di produrre dei serafini uniformemente perfetti, ma per qualche ragione sconosciuta questi discendenti serafici sono molto differenti. Tale diversità può essere il risultato di un’interposizione sconosciuta della Deità esperienziale in evoluzione; se è così, non possiamo provarlo. Tuttavia osserviamo che, dopo essere stati sottoposti a prove educative e ad una disciplina preparatoria, i serafini sono infallibilmente e distintamente classificati nei sette gruppi seguenti:

(426.2) 39:0.2 1. Serafini Supremi.

(426.3) 39:0.3 2. Serafini Superiori.

(426.4) 39:0.4 3. Serafini Supervisori.

(426.5) 39:0.5 4. Serafini Amministratori.

(426.6) 39:0.6 5. Assistenti Planetari.

(426.7) 39:0.7 6. Ministri di Transizione.

(426.8) 39:0.8 7. Serafini del Futuro.

(426.9) 39:0.9 Dire che un serafino è inferiore ad un angelo di qualunque altro gruppo non sarebbe vero. Nondimeno ogni angelo svolge inizialmente dei servizi limitati al gruppo della sua classificazione originaria e naturale. Il mio associato serafico nella preparazione di questa dichiarazione, Manotia, è un serafino supremo che prima operava soltanto come serafino supremo. Con applicazione e devoto servizio ha portato a termine, uno per uno, tutti e sette i servizi serafici, avendo operato in quasi tutte le vie di servizio aperte ad un serafino, ed ora ha il grado di capo aggiunto dei serafini su Urantia.

(426.10) 39:0.10 Gli esseri umani hanno talvolta difficoltà a comprendere che una capacità creata per un ministero di livello superiore non implica necessariamente la capacità di operare su livelli di servizio relativamente inferiori. L’uomo comincia la vita come bambino inerme; perciò ogni realizzazione umana deve includere tutti i requisiti esperienziali indispensabili. I serafini non hanno questa vita preadulta — non hanno infanzia. Essi sono tuttavia delle creature esperienziali, e mediante l’esperienza e per mezzo di un’educazione addizionale possono accrescere il loro patrimonio divino ed innato di capacità con l’acquisizione esperienziale di una qualificazione funzionale in uno o più servizi serafici.

(426.11) 39:0.11 Dopo aver ricevuto un incarico, i serafini sono assegnati alle riserve del loro gruppo naturale. Quelli con status planetario di amministratore servono spesso per lunghi periodi secondo la loro classificazione originaria, ma più elevato è il loro livello di funzione innato, più i ministri angelici cercano persistentemente di essere assegnati agli ordini inferiori del servizio universale. In modo speciale essi desiderano essere assegnati alle riserve degli assistenti planetari, e se ci riescono si arruolano nelle scuole celesti annesse al quartier generale del Principe Planetario di qualche mondo evoluzionario. Qui essi iniziano lo studio delle lingue, della storia e dei costumi locali delle razze dell’umanità. I serafini devono acquisire conoscenza ed esperienza in modo molto simile a quello degli esseri umani. Essi non sono molto lontani da voi in certi attributi della personalità. E tutti loro si sforzano di cominciare dalla base, dal livello di ministero più basso possibile; in tal modo possono sperare di raggiungere il livello più alto possibile di destino esperienziale.

(427.1) 39:1.1 Questi serafini sono il più elevato dei sette ordini rivelati di angeli dell’universo locale. Essi operano in sette gruppi, ciascuno dei quali è strettamente associato ai ministri angelici del Corpo Serafico di Compimento.

(427.2) 39:1.2 1. Ministri del Figlio e dello Spirito. Il primo gruppo dei serafini supremi è assegnato al servizio dei Figli elevati e degli esseri originati dallo Spirito che risiedono ed operano nell’universo locale. Questo gruppo di ministri angelici serve anche il Figlio d’Universo e lo Spirito d’Universo ed è strettamente associato al corpo d’informazioni del Radioso Astro del Mattino, il capo esecutivo nell’universo delle volontà congiunte del Figlio Creatore e dello Spirito Creativo.

(427.3) 39:1.3 Essendo assegnati ai Figli e agli Spiriti elevati, questi serafini sono naturalmente associati agli estesi servizi degli Avonal del Paradiso, la discendenza divina del Figlio Eterno e dello Spirito Infinito. Gli Avonal del Paradiso sono sempre accompagnati in tutte le missioni magistrali e di conferimento da questo elevato e sperimentato ordine di serafini, i quali, in tali occasioni, si dedicano ad organizzare ed amministrare il lavoro speciale connesso con la fine di una dispensazione planetaria e con l’inaugurazione di una nuova era. Ma essi non si occupano del lavoro del giudizio che può essere incidentale ad un tale cambio di dispensazione.

(427.4) 39:1.4 Assistenti di Conferimento. Gli Avonal del Paradiso, ma non i Figli Creatori, quando si trovano in missione di conferimento sono sempre accompagnati da un corpo di 144 assistenti di conferimento. Questi 144 angeli sono i capi di tutti gli altri ministri del Figlio e dello Spirito che possono essere associati ad una missione di conferimento. Possono esservi legioni di angeli agli ordini di un Figlio di Dio incarnato in un conferimento planetario, ma tutti questi serafini saranno organizzati e diretti dai 144 assistenti di conferimento. Anche ordini superiori di angeli, supernafini e seconafini, potrebbero far parte della schiera di assistenti, e sebbene le loro missioni siano distinte da quelle dei serafini, tutte queste attività saranno coordinate dagli assistenti di conferimento.

(427.5) 39:1.5 Questi assistenti di conferimento sono serafini di compimento; essi hanno tutti attraversato i cerchi di Seraphington e raggiunto il Corpo Serafico di Compimento. Essi sono stati inoltre preparati in modo speciale a far fronte alle difficoltà ed a superare le emergenze associate ai conferimenti dei Figli di Dio per l’avanzamento dei figli del tempo. Questi serafini hanno tutti raggiunto il Paradiso e l’abbraccio personale della Seconda Sorgente e Centro, il Figlio Eterno.

(427.6) 39:1.6 I serafini anelano tanto a partecipare alle missioni dei Figli incarnati quanto ad essere assegnati ai mortali dei regni come guardiani del destino. Quest’ultimo incarico è il passaporto serafico più sicuro per il Paradiso, sebbene gli assistenti di conferimento abbiano compiuto il servizio più elevato nell’universo locale tra i serafini di compimento che hanno raggiunto il Paradiso.

(428.1) 39:1.7 2. Consulenti dei Tribunali. Questi sono i consulenti e gli assistenti serafici assegnati a tutti gli ordini giudicanti, dai conciliatori ai tribunali più elevati del regno. Questi tribunali non hanno lo scopo di emettere sentenze punitive, ma piuttosto di giudicare le divergenze d’opinione oneste e di decretare la sopravvivenza eterna dei mortali ascendenti. Il dovere dei consulenti dei tribunali consiste nel badare che tutte le accuse contro delle creature mortali siano formulate con giustizia e giudicate con misericordia. In questo lavoro essi sono strettamente associati agli Alti Commissari, mortali ascendenti fusi con lo Spirito che prestano servizio nell’universo locale.

(428.2) 39:1.8 I consulenti serafici dei tribunali servono molto spesso come difensori dei mortali. Non che ci sia una tendenza ad essere ingiusti verso le umili creature dei regni, ma mentre la giustizia esige il giudizio di ogni errore nell’ascesa verso la perfezione divina, la misericordia richiede che ogni passo falso sia giudicato equamente secondo la natura della creatura ed il proposito divino. Questi angeli sono gli esponenti e l’esemplificazione dell’elemento di misericordia insito nella giustizia divina — di un’equità basata sulla conoscenza dei fatti soggiacenti ai motivi personali e alle tendenze razziali.

(428.3) 39:1.9 Quest’ordine di angeli serve dai consigli dei Principi Planetari fino ai tribunali più elevati dell’universo locale, mentre i loro associati del Corpo Serafico di Compimento operano nei regni superiori di Orvonton, fino ai tribunali stessi degli Antichi dei Giorni su Uversa.

(428.4) 39:1.10 3. Orientatori Universali. Questi sono gli amici sinceri ed i consiglieri di tutte le creature ascendenti diplomate che stanno sostando per l’ultima volta su Salvington, nel loro universo d’origine, quando sono alla vigilia dell’avventura spirituale che si dispiega innanzi a loro nell’immenso superuniverso di Orvonton. In tali momenti molti ascendenti provano un sentimento che i mortali possono comprendere solo comparandolo con l’emozione umana della nostalgia. Alle loro spalle si estendono i regni del compimento, regni divenuti familiari per il lungo servizio e per la realizzazione morontiale; dinanzi a loro sta il mistero stimolante di un universo più grande e più vasto.

(428.5) 39:1.11 Gli orientatori universali hanno il compito di facilitare il passaggio dei pellegrini ascendenti dal livello di servizio universale raggiunto a quello non raggiunto; di aiutare questi pellegrini ad effettuare quegli aggiustamenti caleidoscopici nella comprensione dei significati e dei valori insiti nella realizzazione che un essere spirituale del primo stadio trova, non alla fine e all’apice dell’ascensione morontiale dell’universo locale, ma piuttosto alla base della lunga scala dell’ascensione spirituale che conduce al Padre Universale del Paradiso.

(428.6) 39:1.12 Molti dei diplomati di Seraphington, membri del Corpo Serafico di Compimento che sono associati a questi serafini, s’impegnano in un esteso insegnamento in certe scuole di Salvington dedite alla preparazione delle creature di Nebadon per le relazioni con la successiva era universale.

(428.7) 39:1.13 4. I Consiglieri d’Insegnamento. Questi angeli sono gli assistenti inestimabili del corpo insegnante spirituale dell’universo locale. I consiglieri d’insegnamento sono i segretari di tutti gli ordini d’insegnanti, dai Melchizedek e dai Figli Istruttori Trinitari fino ai mortali morontiali assegnati come aiutanti di quelli della loro specie che stanno appena dietro a loro nella scala della vita ascendente. Voi vedrete per la prima volta questi serafini insegnanti associati su qualcuno dei sette mondi delle dimore che circondano Jerusem.

(428.8) 39:1.14 Questi serafini diventano associati dei capi divisione delle numerose istituzioni educative e preparatorie degli universi locali, e sono assegnati in gran numero alle facoltà dei sette mondi di preparazione dei sistemi locali e delle settanta sfere educative delle costellazioni. Questo ministero si estende verso il basso fino ai singoli mondi. Anche gli insegnanti fedeli e consacrati del tempo sono assistiti, e spesso accompagnati, da questi consiglieri dei serafini supremi.

(429.1) 39:1.15 Il quarto conferimento del Figlio Creatore come creatura avvenne nelle sembianze di un consigliere d’insegnamento dei serafini supremi di Nebadon.

(429.2) 39:1.16 5. Direttori di Assegnazione. Un corpo di 144 serafini supremi è eletto di tanto in tanto dagli angeli che servono sulle sfere evoluzionarie e su quelle architettoniche abitate dalle creature. Questo corpo è il consiglio angelico più elevato su ogni sfera e coordina le fasi autonome di servizio e di assegnazione serafici. Questi angeli presiedono tutte le assemblee serafiche concernenti la linea del dovere o l’appello all’adorazione.

(429.3) 39:1.17 6. Gli Archivisti. Questi sono gli archivisti ufficiali per i serafini supremi. Molti di questi angeli elevati sono nati con le loro doti pienamente sviluppate; altri si sono qualificati per i loro posti di fiducia e di responsabilità con la diligente applicazione allo studio ed il fedele compimento d’incarichi similari mentre erano assegnati ad ordini inferiori o di minore responsabilità.

(429.4) 39:1.18 7. Ministri Non Incaricati. I serafini senza incarico dell’ordine supremo sono in gran numero servitori per scelta personale sulle sfere architettoniche e sui pianeti abitati. Questi ministri soddisfano volontariamente il soprappiù di richieste nel servizio dei serafini supremi, costituendo in tal modo la riserva generale di quest’ordine.

(429.5) 39:2.1 I serafini superiori sono così chiamati non perché sono in qualche senso qualitativamente superiori agli altri ordini di angeli, ma perché sono incaricati delle attività più elevate di un universo locale. Moltissimi membri dei primi due gruppi di questo corpo serafico sono serafini di compimento, angeli che hanno servito in tutte le fasi della preparazione e sono ritornati ad una destinazione glorificata come direttori della loro specie nelle sfere delle loro attività iniziali. Essendo un universo giovane, Nebadon non ha molti angeli di quest’ordine.

(429.6) 39:2.2 I serafini superiori operano nei sette gruppi seguenti:

(429.7) 39:2.3 1. Il Corpo d’Informazione. Questi serafini appartengono al gruppo personale di Gabriele, il Radioso Astro del Mattino. Essi percorrono l’universo locale raccogliendo le informazioni dei regni per la sua guida nei consigli di Nebadon. Sono il corpo d’informazione delle possenti schiere che Gabriele presiede in qualità di vicegerente del Figlio Maestro. Questi serafini non sono direttamente associati né ai sistemi né alle costellazioni e le loro informazioni affluiscono direttamente a Salvington su un circuito continuo, diretto e indi- pendente.

(429.8) 39:2.4 I corpi d’informazione dei vari universi locali possono comunicare fra loro, e lo fanno, ma soltanto all’interno di un dato superuniverso. C’è un differenziale d’energia che separa di fatto gli affari e le attività dei vari supergoverni. Un superuniverso può ordinariamente comunicare con un altro superuniverso solo mediante i mezzi e i dispositivi del punto di smistamento del Paradiso.

(430.1) 39:2.5 2. La Voce della Misericordia. La misericordia è la nota dominante del servizio serafico e del ministero angelico. È opportuno quindi che vi sia un corpo di angeli che, in modo speciale, illustri la misericordia. Questi serafini sono i veri ministri di misericordia degli universi locali. Essi sono gli ispirati capi che favoriscono gli impulsi superiori e le emozioni più sacre degli uomini e degli angeli. I direttori di queste legioni sono attualmente sempre serafini di compimento, che sono anche i guardiani diplomati del destino umano; cioè, ogni coppia angelica ha guidato almeno un’anima di origine animale durante la vita nella carne, ha successivamente attraversato i cerchi di Seraphington ed è stata arruolata nel Corpo Serafico di Compimento.

(430.2) 39:2.6 3. Coordinatori Spirituali. Il terzo gruppo di serafini superiori ha la sua base su Salvington, ma opera nell’universo locale ovunque possa servire utilmente. Sebbene i compiti di questi serafini siano essenzialmente spirituali e quindi al di là della reale comprensione della mente umana, voi cogliereste forse qualcosa del loro ministero ai mortali se spieghiamo che è stato affidato a questi angeli il compito di preparare gli ascendenti che soggiornano su Salvington al loro ultimo transito nell’universo locale — il passaggio dal livello morontiale più elevato allo status di esseri spirituali appena nati. Come i pianificatori mentali sui mondi delle dimore aiutano le creature sopravviventi ad aggiustarsi sui potenziali della mente morontiale ed a servirsene efficacemente, così su Salvington questi serafini istruiscono i diplomati morontiali sulle facoltà appena acquisite della mente spirituale. Ed essi servono i mortali ascendenti in molti altri modi.

(430.3) 39:2.7 4. Insegnanti Assistenti. Gli insegnanti assistenti sono gli aiutanti e gli associati dei loro compagni serafini, i consiglieri d’insegnamento. Essi sono anche individualmente collegati con le vaste istituzioni educative dell’universo locale, specialmente con il settuplo piano d’istruzione operante sui mondi delle dimore dei sistemi locali. Un meraviglioso corpo di quest’ordine di serafini funziona su Urantia allo scopo di sostenere e far progredire la causa della verità e della rettitudine.

(430.4) 39:2.8 5. I Trasportatori. Tutti i gruppi di spiriti tutelari hanno i loro corpi di trasporto, ordini angelici dediti al compito di trasportare le personalità che non sono in grado di viaggiare da se stesse da una sfera all’altra. I serafini superiori del quinto gruppo hanno la loro sede su Salvington e servono come attraversatori dello spazio da e per la capitale dell’universo locale. Come per altre suddivisioni dei serafini superiori, alcuni trasportatori furono creati tali mentre altri si sono elevati partendo dai gruppi inferiori o meno dotati.

(430.5) 39:2.9 La “riserva d’energia” dei serafini è del tutto adeguata alle necessità dell’universo locale ed anche del superuniverso, ma essi non potrebbero mai far fronte alle esigenze d’energia imposte da un viaggio così lungo come quello da Uversa ad Havona. Un tragitto così impegnativo richiede i poteri speciali di un seconafino primario dotato per i trasporti. I trasportatori si caricano d’energia per il volo durante il transito e recuperano il loro potere personale alla fine del viaggio.

(430.6) 39:2.10 Anche su Salvington i mortali ascendenti non posseggono forme personali di transito. Gli ascendenti devono ricorrere al trasporto serafico per avanzare di mondo in mondo fino all’ultimo sonno di riposo sul cerchio più interno di Havona ed al risveglio eterno in Paradiso. Successivamente voi non dipenderete più dagli angeli per il trasporto da universo ad universo.

(430.7) 39:2.11 Il processo d’inserafinamento non è dissimile dall’esperienza della morte o del sonno, eccetto che c’è un elemento automatico di tempo nell’assopimento del transito. Voi siete coscientemente incoscienti durante il riposo serafico. Ma il vostro Aggiustatore di Pensiero è completamente e pienamente cosciente, in effetti straordinariamente efficiente, mentre voi siete incapaci di opporvi, di resistere o di porre altrimenti degli ostacoli al suo lavoro creativo e trasformatore.

(431.1) 39:2.12 Quando sarete inserafinati dormirete per un tempo determinato e vi risveglierete al momento previsto. La lunghezza di un viaggio, quando siete immersi nel sonno di transito, non ha importanza. Voi non siete direttamente consapevoli del trascorrere del tempo. È come se vi addormentaste su un veicolo da trasporto in una città e, dopo aver dormito pacificamente tutta la notte, vi risvegliaste in un’altra metropoli lontana. Avete viaggiato mentre dormivate. Ed è così che prendete il volo attraverso lo spazio, inserafinati, mentre vi riposate — mentre dormite. Il sonno di transito è provocato dal collegamento tra gli Aggiustatori ed i trasportatori serafici.

(431.2) 39:2.13 Gli angeli non possono trasportare corpi combustibili — carne e sangue — quali voi avete attualmente, ma possono trasportare tutti gli altri, dalle forme morontiali inferiori fino a quelle spirituali più elevate. Essi non operano nell’evento della morte naturale. Quando voi terminate la vostra carriera terrena, il vostro corpo rimane su questo pianeta. Il vostro Aggiustatore di Pensiero raggiunge il seno del Padre, e questi angeli non sono direttamente implicati nella ricostituzione successiva della vostra personalità sul mondo delle dimore d’identificazione. Là il vostro nuovo corpo è una forma morontiale, suscettibile di essere inserafinata. Voi “seminate un corpo mortale” nella tomba, e “raccogliete una forma morontiale” sui mondi delle dimore.

(431.3) 39:2.14 6. Gli Archivisti. Queste personalità si occupano in particolare di ricevere, classificare e rispedire le registrazioni di Salvington e dei suoi mondi associati. Essi servono anche come archivisti speciali per gruppi residenti di personalità superiori del superuniverso e come impiegati dei tribunali di Salvington e segretari dei loro dirigenti.

(431.4) 39:2.15 I Trasmettitori — ricevitori e diffusori — sono una divisione specializzata degli archivisti serafici, e si occupano della spedizione di registrazioni e della disseminazione d’informazioni essenziali. Il loro lavoro è di ordine elevato, essendo posto in circuiti multipli in modo che 144.000 messaggi possono passare simultaneamente per una stessa linea d’energia. Essi adattano le tecniche ideografiche superiori dei capi archivisti serafici e mediante questi simboli comuni mantengono un contatto reciproco sia con i coordinatori d’informazioni dei supernafini terziari che con i coordinatori glorificati d’informazioni del Corpo Serafico di Compimento.

(431.5) 39:2.16 Gli archivisti serafici dell’ordine superiore effettuano in tal modo uno stretto collegamento con il corpo d’informazioni del loro stesso ordine e con tutti gli archivisti subordinati, mentre le trasmissioni permettono loro di mantenersi in costante comunicazione con gli archivisti superiori del superuniverso e, tramite questo canale, con gli archivisti di Havona ed i custodi della conoscenza in Paradiso. Molti archivisti dell’ordine superiore sono serafini ascesi da incarichi simili in sezioni inferiori dell’universo.

(431.6) 39:2.17 7. Le Riserve. Grandi riserve di tutti i tipi di serafini superiori sono mantenute su Salvington, immediatamente disponibili per essere inviate nei più lontani mondi di Nebadon allorché sono richieste dai direttori di destinazione o dagli amministratori dell’universo. Le riserve di serafini superiori forniscono anche degli aiuti messaggeri su richiesta del capo dei Brillanti Astri della Sera, che è incaricato della custodia e dell’invio di tutte le comunicazioni personali. Un universo locale è largamente fornito di mezzi adeguati d’intercomunicazione, ma c’è sempre un residuo di messaggi che richiedono di essere inviati tramite messaggeri personali.

(432.1) 39:2.18 Le riserve di base per l’intero universo locale sono mantenute sui mondi serafici di Salvington. Questo corpo include tutti i tipi di tutti i gruppi di angeli.

(432.2) 39:3.1 Quest’ordine versatile di angeli dell’universo è assegnato al servizio esclusivo delle costellazioni. Questi abili ministri installano i loro quartieri generali sulle capitali delle costellazioni, ma operano in tutto Nebadon nell’interesse dei regni loro assegnati.

(432.3) 39:3.2 1. Assistenti Supervisori. Il primo ordine di serafini supervisori è assegnato al lavoro collettivo dei Padri della Costellazione; questi serafini sono gli aiutanti sempre efficaci degli Altissimi e si occupano principalmente dell’unificazione e della stabilizzazione di un’intera costellazione.

(432.4) 39:3.3 2. Pronosticatori delle Leggi. Il fondamento intellettuale della giustizia è la legge, ed in un universo locale la legge ha origine nelle assemblee legislative delle costellazioni. Questi corpi deliberativi codificano e promulgano formalmente le leggi basilari di Nebadon, leggi destinate a fornire ad un’intera costellazione la massima coordinazione possibile compatibile con la politica stabilita di non violazione del libero arbitrio morale delle creature personali. Il dovere del secondo ordine di serafini supervisori è di presentare ai legislatori della costellazione una previsione di come un decreto proposto inciderebbe sulla vita delle creature dotate di libero arbitrio. Essi sono molto qualificati a svolgere questo servizio in virtù della loro lunga esperienza nei sistemi locali e sui mondi abitati. Questi serafini non cercano di favorire in modo particolare un gruppo od un altro, ma compaiono davanti ai legislatori celesti per parlare in nome di coloro che non possono essere presenti al fine di parlare per se stessi. Anche i mortali possono contribuire all’evoluzione della legge dell’universo, perché non sono necessariamente i desideri transitori e coscienti degli uomini che questi serafini rappresentano fedelmente e pienamente, ma piuttosto le vere interiori aspirazioni dell’uomo, dell’anima morontiale in evoluzione dei mortali materiali dei mondi dello spazio.

(432.5) 39:3.4 3. Architetti Sociali. Dai singoli pianeti fino ai mondi educativi morontiali, questi serafini lavorano a migliorare tutti i contatti sociali sinceri e a favorire l’evoluzione sociale delle creature dell’universo. Questi sono gli angeli che cercano di spogliare di ogni artificiosità le associazioni degli esseri intelligenti, sforzandosi di facilitare l’interassociazione delle creature dotate di volontà sulla base di una vera comprensione di sé e di una sincera stima reciproca.

(432.6) 39:3.5 Gli architetti sociali fanno quanto è di loro competenza ed in loro potere per mettere insieme individui appropriati affinché possano costituire sulla terra gruppi di lavoro efficienti e gradevoli. E talvolta questi gruppi si sono trovati riassociati sui mondi delle dimore per continuare un fruttuoso servizio. Ma non sempre questi serafini raggiungono i loro fini; non sempre riescono a mettere insieme coloro che formerebbero il gruppo più ideale per raggiungere un dato scopo o per assolvere un certo compito. In tali circostanze essi devono utilizzare il meglio del materiale disponibile.

(432.7) 39:3.6 Questi angeli continuano il loro ministero sui mondi delle dimore e sui mondi morontiali superiori. Essi si occupano di ogni iniziativa che ha a che fare con il progresso sui mondi morontiali e che concerne tre o più persone. Due esseri sono considerati operanti come una coppia, complementari o su una base associativa, ma quando tre o più esseri sono raggruppati per un servizio, costituiscono un problema sociale e ricadono perciò sotto la giurisdizione degli architetti sociali. Su Edentia questi efficienti serafini sono organizzati in settanta divisioni, e queste divisioni operano sui settanta mondi di progresso morontiale che circondano la sfera capitale.

(433.1) 39:3.7 4. Sensibilizzatori di Etica. La missione di questi serafini è di mantenere e promuovere nelle creature la crescita dell’apprezzamento della moralità nell’ambito delle relazioni interpersonali, perché questo è il germe ed il segreto della crescita continua e finalizzata della società e del governo, umani o superumani. Questi elevatori dell’apprezzamento etico operano in ogni tempo e luogo in cui si trovano a servire come consiglieri volontari dei governanti planetari e come insegnanti di ricambio sui mondi educativi dei sistemi. Tuttavia, voi sarete posti sotto la loro completa direzione solo dopo aver raggiunto le scuole della fratellanza su Edentia, dove essi stimoleranno il vostro apprezzamento di quelle stesse verità sulla fraternità che anche in seguito approfondirete con tanto fervore mediante l’esperienza effettiva di vivere con gli univitatia nei laboratori sociali di Edentia, i settanta satelliti della capitale di Norlatiadek.

(433.2) 39:3.8 5. I Trasportatori. I serafini supervisori del quinto gruppo operano come trasportatori delle personalità, portando esseri da e verso le capitali delle costellazioni. Questi serafini trasportatori, mentre sono in volo da una sfera all’altra, sono pienamente coscienti della loro velocità, direzione e posizione astronomica. Essi non attraversano lo spazio come fossero proiettili inanimati. Possono passare vicini l’un l’altro durante un volo spaziale senza il minimo pericolo di collisione. Essi sono perfettamente capaci di variare velocità di progressione e di modificare la direzione del volo, ed anche di mutare destinazione se i loro direttori glielo ordinassero ad un qualunque punto d’incrocio nello spazio dei circuiti universali d’informazione.

(433.3) 39:3.9 Queste personalità di transito sono organizzate in modo da poter utilizzare simultaneamente tutte e tre le linee d’energia distribuite nell’universo, ciascuna delle quali ha una propria velocità spaziale di 299.790 chilometri al secondo. Questi trasportatori sono così in grado di sovrapporre la velocità dell’energia alla velocità del potere fino a raggiungere, nel corso dei loro lunghi viaggi, una velocità media compresa tra circa 880.000 e 900.000 chilometri al secondo del vostro tempo. La velocità è influenzata dalla massa e dalla prossimità di materia vicina e dall’intensità e direzione dei vicini circuiti principali di potere universale. Ci sono numerosi tipi di esseri simili ai serafini che sono capaci di attraversare lo spazio e che sono anche capaci di trasportare altri esseri convenientemente preparati.

(433.4) 39:3.10 6. Gli Archivisti. I serafini supervisori del sesto ordine agiscono come archivisti speciali degli affari delle costellazioni. Un corpo numeroso ed efficiente di loro funziona su Edentia, la capitale della costellazione di Norlatiadek, alla quale appartengono il vostro sistema ed il vostro pianeta.

(433.5) 39:3.11 7. Le Riserve. Riserve generali di serafini supervisori sono mantenute sulle capitali delle costellazioni. Questi angeli di riserva non sono in alcun senso inattivi; molti servono come aiuti messaggeri dei governanti delle costellazioni; altri sono assegnati alle riserve dei Vorondadek senza incarico su Salvington; altri ancora possono essere assegnati ai Figli Vorondadek in missione speciale, come l’osservatore Vorondadek, e talvolta Altissimo reggente, di Urantia.

(434.1) 39:4.1 I serafini del quarto ordine sono assegnati alle funzioni amministrative dei sistemi locali. Essi sono nativi delle capitali dei sistemi, ma stazionano in gran numero sui mondi delle dimore, sulle sfere morontiali e sui pianeti abitati. I serafini del quarto ordine sono per natura dotati di straordinarie capacità amministrative. Essi sono gli abili assistenti dei direttori delle divisioni minori del governo universale di un Figlio Creatore e si occupano principalmente degli affari dei sistemi locali e dei mondi che li compongono. Essi sono organizzati per servire nel modo seguente:

(434.2) 39:4.2 1. Assistenti Amministrativi. Questi abili serafini sono gli assistenti diretti di un Sovrano del Sistema, un Figlio Lanonandek primario. Essi sono d’inestimabile aiuto nell’esecuzione dei complessi dettagli del lavoro esecutivo della capitale di un sistema. Servono inoltre come agenti personali dei dirigenti del sistema, andando e venendo in gran numero dai vari mondi di transizione ai pianeti abitati, eseguendo molti incarichi per il benessere del sistema e nell’interesse fisico e biologico dei suoi mondi abitati.

(434.3) 39:4.3 Questi stessi amministratori serafici sono assegnati anche ai governi dei governanti dei mondi, i Principi Planetari. La maggior parte dei pianeti di un dato universo è sotto la giurisdizione di un Figlio Lanonandek secondario, ma su certi mondi, come Urantia, c’è stato un fallimento del piano divino. In caso di defezione di un Principe Planetario, questi serafini sono assegnati agli amministratori fiduciari Melchizedek ed ai loro successori nell’autorità planetaria. L’attuale governante in funzione di Urantia è assistito da un corpo di mille serafini di questo versatile ordine.

(434.4) 39:4.4 2. Guide di Giustizia. Questi sono gli angeli che presentano il sommario delle testimonianze concernenti il benessere eterno degli uomini e degli angeli quando tali questioni pervengono in giudizio nei tribunali di un sistema o di un pianeta. Essi preparano le comparse di tutte le udienze preliminari implicanti la sopravvivenza dei mortali, comparse che sono successivamente portate con i fascicoli di tali casi davanti ai tribunali superiori dell’universo e del superuniverso. La difesa di tutti i casi di dubbia sopravvivenza è preparata da questi serafini, che hanno una perfetta comprensione di tutti i dettagli di ogni aspetto di ciascun capo d’accusa formulato dagli amministratori della giustizia dell’universo.

(434.5) 39:4.5 Questi angeli non hanno la missione di vincere o di ritardare la giustizia, ma piuttosto di assicurare che a tutte le creature sia applicata una giustizia infallibile con generosa misericordia ed in equità. Questi serafini operano spesso sui mondi locali, comparendo di solito davanti alle terne arbitrali delle commissioni di conciliazione — i tribunali per i malintesi minori. Molti di quelli che hanno servito un tempo come guide di giustizia nei regni inferiori appaiono più tardi come Voci della Misericordia nelle sfere superiori e su Salvington.

(434.6) 39:4.6 Nella ribellione di Lucifero in Satania pochissime guide di giustizia andarono perdute, ma più di un quarto degli altri serafini amministratori e degli ordini inferiori di ministri serafici furono sviati ed ingannati dai sofismi di una libertà personale sfrenata.

(434.7) 39:4.7 3. Interpreti della Cittadinanza Cosmica. Quando i mortali ascendenti hanno completato la preparazione sui mondi delle dimore, il primo apprendistato di studenti nella carriera universale, è loro permesso gioire delle soddisfazioni transitorie di una relativa maturità — la cittadinanza della capitale del sistema. Benché il raggiungimento di ogni meta ascendente sia una reale conquista, in senso più ampio tali mete sono semplicemente delle pietre miliari sul lungo sentiero che porta al Paradiso. Ma per quanto relativi possano essere questi successi, a nessuna creatura evoluzionaria è mai negata la piena, seppure provvisoria, soddisfazione del raggiungimento di una meta. Di tanto in tanto c’è una pausa nell’ascensione al Paradiso, un breve attimo di tregua durante il quale gli orizzonti dell’universo sono immobili, lo status delle creature è stazionario e la personalità assapora la dolcezza del raggiungimento della meta.

(435.1) 39:4.8 Il primo di questi periodi nella carriera di un ascendente mortale avviene sulla capitale di un sistema locale. Durante questa pausa come cittadini di Jerusem voi tenterete di esprimere nella vita di creatura le cose che avete acquisito durante le otto precedenti esperienze di vita — comprendenti Urantia ed i sette mondi delle dimore.

(435.2) 39:4.9 Gli interpreti serafici della cittadinanza cosmica guidano i nuovi cittadini delle capitali del sistema e stimolano il loro apprezzamento per le responsabilità di un governo d’universo. Questi serafini sono anche strettamente associati ai Figli Materiali nell’amministrazione dei sistemi, mentre costoro illustrano la responsabilità e la moralità della cittadinanza cosmica ai mortali materiali sui mondi abitati.

(435.3) 39:4.10 4. Stimolatori della Moralità. Sui mondi delle dimore voi cominciate ad imparare l’autogoverno a beneficio di tutti gli interessati. La vostra mente apprende la cooperazione, apprende il modo di fare dei progetti con altri esseri più saggi. Sulle capitali dei sistemi gli insegnanti serafici stimoleranno ancora di più il vostro apprezzamento per la moralità cosmica — per le interazioni tra libertà e lealtà.

(435.4) 39:4.11 Che cos’è la lealtà? È il frutto di un apprezzamento intelligente della fratellanza universale. Non si può prendere tanto e non dare nulla. Via via che salite la scala della personalità, voi imparate prima ad essere leali, poi ad amare, poi ad essere filiali, e poi potete essere liberi. Ma finché non sarete dei finalitari, finché non avrete raggiunto le perfezione della lealtà, non potrete realizzare da voi stessi la finalità della libertà.

(435.5) 39:4.12 Questi serafini insegnano la fruttuosità della pazienza; insegnano che la stagnazione è morte certa, ma che la crescita troppo rapida è ugualmente suicida; che come una goccia d’acqua scende da un livello più alto verso uno più basso e, continuando a scorrere, scende sempre più in basso attraverso una successione di piccole cascate, così avviene verso l’alto per il progresso nei mondi morontiali e spirituali — e altrettanto lentamente e per stadi altrettanto graduali.

(435.6) 39:4.13 Ai mondi abitati gli stimolatori della moralità descrivono la vita mortale come una catena ininterrotta di molti anelli. Il vostro breve soggiorno su Urantia, su questa sfera d’infanzia umana, è solo un singolo anello, il primissimo di una lunga catena che si estende attraverso gli universi e lungo le ere eterne. Non è tanto importante quello che apprendete in questa prima vita; è l’esperienza di vivere questa vita che è importante. Anche il lavoro di questo mondo, per quanto elevato sia, non è affatto così importante quanto il modo in cui effettuate questo lavoro. Non c’è alcuna ricompensa materiale per una vita retta, ma c’è una profonda soddisfazione — una coscienza di compimento — e ciò trascende ogni possibile ricompensa materiale.

(435.7) 39:4.14 Le chiavi del regno dei cieli sono: sincerità, maggior sincerità e ancora più sincerità. Tutti gli uomini posseggono queste chiavi. Gli uomini se ne servono — si elevano in status spirituale — per mezzo di decisioni, altre decisioni ed ancor più decisioni. La scelta morale più elevata è la scelta del valore più alto possibile, e sempre — in ogni sfera, in tutte le sfere — questa è la scelta di fare la volontà di Dio. Se un uomo fa questa scelta è grande, anche se è il cittadino più umile di Jerusem o anche l’ultimo dei mortali di Urantia.

(436.1) 39:4.15 5. I Trasportatori. Questi sono i serafini trasportatori che operano nei sistemi locali. In Satania, il vostro sistema, essi trasportano passeggeri da o per Jerusem e servono anche come trasportatori interplanetari. Raramente passa un giorno in cui un serafino trasportatore di Satania non depositi sulle rive di Urantia qualche studente visitatore o qualche altro viaggiatore di natura spirituale o semispirituale. Questi stessi attraversatori dello spazio vi porteranno un giorno da uno dei vari mondi del gruppo che forma la capitale del sistema all’altro, e quando la vostra assegnazione a Jerusem sarà terminata, essi vi porteranno fino ad Edentia. Ma in nessuna circostanza vi riporteranno sul mondo di vostra origine umana. Un mortale non ritorna mai sul suo pianeta natale durante la dispensazione della sua esistenza temporale, e se dovesse tornarvi durante una successiva dispensazione, sarebbe accompagnato da un serafino trasportatore del gruppo della capitale dell’universo.

(436.2) 39:4.16 6. Gli Archivisti. Questi serafini sono i custodi dei triplici archivi dei sistemi locali. Il tempio degli archivi sulla capitale di un sistema è una struttura straordinaria, per un terzo materiale, costituita di metalli e di cristalli luminosi; per un terzo morontiale, fabbricata con una combinazione d’energia materiale e spirituale, ma al di là del campo visivo umano; e per un terzo spirituale. Gli archivisti di quest’ordine dirigono e mantengono questo triplice sistema di archivi. Gli ascendenti mortali consulteranno prima gli archivi materiali, i Figli Materiali e gli esseri superiori di transizione consultano quelli delle sale morontiali, mentre i serafini e le personalità spirituali superiori del regno esaminano i documenti della sezione spirituale.

(436.3) 39:4.17 7. Le Riserve. I serafini amministratori del corpo di riserva di Jerusem trascorrono molto del loro tempo d’attesa a visitare, come compagni spirituali, i mortali ascendenti appena arrivati dai vari mondi del sistema — i diplomati accreditati dei mondi delle dimore. Uno dei piaceri del vostro soggiorno su Jerusem durante i periodi di vacanza sarà di andare a trovare questi serafini del corpo di riserva in attesa, che hanno tanto viaggiato ed accumulato tante esperienze, e parlare con loro.

(436.4) 39:4.18 Sono proprio le relazioni amichevoli come queste che rendono la capitale di un sistema così cara ai mortali ascendenti. Su Jerusem voi troverete la prima mescolanza di Figli Materiali, di angeli e di pellegrini ascendenti. Qui fraternizzano esseri che sono totalmente spirituali e semispirituali con individui che sono appena emersi dall’esistenza materiale. Qui le forme mortali sono talmente modificate e la capacità umana di reazione alla luce talmente ampliata che tutti sono in grado di godere di un reciproco riconoscimento e di un’affettuosa comprensione della loro personalità.

(436.5) 39:5.1 Questi serafini mantengono dei quartieri generali sulle capitali dei sistemi e, benché strettamente associati ai cittadini adamici che vi risiedono, sono principalmente assegnati al servizio degli Adami Planetari, gli elevatori biologici o fisici delle razze materiali sui mondi evoluzionari. Il lavoro di ministero degli angeli diventa d’interesse crescente via via che si avvicina ai mondi abitati, ai problemi reali affrontati dagli uomini e dalle donne del tempo che si stanno preparando al tentativo di raggiungere la meta dell’eternità.

(437.1) 39:5.2 Su Urantia gli assistenti planetari furono in maggior parte ritirati dopo il fallimento del regime adamico, e la supervisione serafica del vostro mondo fu assegnata in più larga misura agli amministratori, ai ministri di transizione e ai guardiani del destino. Ma questi aiuti serafici dei vostri Figli Materiali che hanno fallito servono ancora Urantia nei seguenti gruppi:

(437.2) 39:5.3 1. Le Voci del Giardino. Quando il corso planetario dell’evoluzione umana raggiunge il suo livello biologico più alto, appaiono sempre i Figli e le Figlie Materiali, gli Adami e le Eve, per accrescere ulteriormente l’evoluzione delle razze con l’effettivo apporto del loro plasma vitale superiore. Il quartier generale planetario di tali Adami ed Eve è generalmente denominato il Giardino di Eden, ed i loro serafini personali sono spesso conosciuti come le “Voci del Giardino”. Questi serafini sono d’inestimabile utilità per gli Adami Planetari in tutti i loro progetti per l’elevazione fisica ed intellettuale delle razze evoluzionarie. Dopo il fallimento adamico su Urantia alcuni di questi serafini furono lasciati sul pianeta ed assegnati ai successori in autorità di Adamo.

(437.3) 39:5.4 2. Gli Spiriti della Fratellanza. Dovrebbe essere evidente che, quando un Adamo ed un’Eva arrivano su un mondo evoluzionario, il compito di realizzare l’armonia razziale e la cooperazione sociale tra le sue diverse razze è di considerevoli proporzioni. È raro che queste razze di differenti colori e di nature diverse accettino di buon grado il piano della fratellanza umana. Questi uomini primitivi arrivano a comprendere la saggezza dell’interassociazione pacifica solo come risultato di una maturata esperienza umana ed attraverso il fedele ministero degli spiriti serafici della fratellanza. Senza l’opera di questi serafini gli sforzi dei Figli Materiali per armonizzare e far progredire le razze di un mondo in evoluzione sarebbero notevolmente ritardati. E se il vostro Adamo si fosse attenuto al piano originale per l’avanzamento di Urantia, questi spiriti della fratellanza avrebbero prodotto incredibili trasformazioni nella razza umana. Tenuto conto del fallimento di Adamo, è un fatto veramente rilevante che questi ordini serafici siano stati capaci di promuovere e portare alla realizzazione il grado di fratellanza che avete attualmente su Urantia.

(437.4) 39:5.5 3. Le Anime della Pace. I primi millenni che gli uomini evoluzionari spendono nello sforzo di elevarsi sono caratterizzati da molte lotte. La pace non è la condizione naturale dei regni materiali. I mondi comprendono inizialmente il senso di “pace in terra e buona volontà tra gli uomini” grazie al ministero delle anime serafiche della pace. Benché questi angeli siano stati molto ostacolati nei loro sforzi iniziali su Urantia, Vevona, il capo delle anime della pace al tempo di Adamo, fu lasciato su Urantia ed è attualmente assegnato al personale del governatore generale residente. E fu questo stesso Vevona che, quando nacque Micael, annunciò ai mondi come leader della schiera angelica: “Gloria a Dio in Havona e pace e buona volontà tra gli uomini sulla terra.”

(437.5) 39:5.6 Nelle epoche più avanzate di evoluzione planetaria questi serafini sono di valido aiuto nel sostituire l’idea di espiazione con il concetto dell’armonizzazione divina come filosofia della sopravvivenza umana.

(437.6) 39:5.7 4. Gli Spiriti della Fiducia. Il sospetto è la reazione innata degli uomini primitivi. Le lotte per la sopravvivenza delle ere primitive non ingenerano per loro natura fiducia. La fiducia è una nuova acquisizione umana dovuta al ministero di questi serafini planetari del regime adamico. La loro missione è d’inculcare la fiducia nella mente degli uomini in evoluzione. Gli Dei sono molto fiduciosi; il Padre Universale desidera affidare liberamente se stesso — come Aggiustatore — all’associazione con l’uomo.

(438.1) 39:5.8 Questo intero gruppo di serafini fu trasferito al nuovo regime dopo il fallimento di Adamo, e da allora essi hanno proseguito la loro opera su Urantia. E non sono stati del tutto privi di successo, poiché si sta ora sviluppando una civiltà che incorpora molti dei loro ideali di affidabilità e di fiducia.

(438.2) 39:5.9 Nelle ere planetarie più avanzate questi serafini elevano nell’uomo l’apprezzamento della verità che “l’incertezza è il segreto della continuità della soddisfazione”. Essi aiutano i filosofi mortali a comprendere che, quando l’ignoranza è essenziale al successo, sarebbe un errore colossale per la creatura conoscere il futuro. Essi accrescono il gusto dell’uomo per il piacere dell’incertezza, per il senso dell’avventura ed il fascino di un futuro non definito e sconosciuto.

(438.3) 39:5.10 5. I Trasportatori. I trasportatori planetari servono i singoli mondi. La maggior parte degli esseri inserafinati portati su questo pianeta sono di passaggio; essi fanno solo una sosta; sono in custodia dei loro stessi trasportatori serafici speciali. Ma c’è un gran numero di questi serafini che sono stazionati su Urantia. Questi sono le personalità trasportatrici che operano partendo dai pianeti locali, per esempio da Urantia a Jerusem.

(438.4) 39:5.11 La vostra idea convenzionale sugli angeli si è formata nel modo seguente: nei momenti che precedono immediatamente la morte fisica si verifica talvolta nella mente umana un fenomeno riflettivo, e questa coscienza indistinta sembra visualizzare qualcosa della forma dell’angelo accompagnatore, e ciò è immediatamente tradotto nella mente di quell’individuo nei termini del concetto usuale di angelo.

(438.5) 39:5.12 L’idea errata che gli angeli posseggano ali non è interamente dovuta alle antiche nozioni che essi dovessero avere delle ali per volare nell’aria. A degli esseri umani è stato talvolta permesso di osservare dei serafini che si stavano preparando per un servizio di trasporto, e le tradizioni di queste esperienze hanno largamente determinato il concetto urantiano di angelo. Osservando un serafino trasportatore che si prepara a ricevere un passeggero per un transito interplanetario, si può vedere quello che assomiglia ad un duplice dispositivo di ali che si estendono dalla testa ai piedi dell’angelo. In realtà queste ali sono isolatori d’energia — scudi antifrizione.

(438.6) 39:5.13 Quando degli esseri celesti stanno per essere inserafinati per un trasferimento da un mondo ad un altro, sono portati nel quartier generale della sfera e, dopo la debita registrazione, sono indotti nel sonno di transito. Nel frattempo il serafino trasportatore si mette in posizione orizzontale immediatamente sopra il polo d’energia universale del pianeta. Mentre gli scudi d’energia sono completamente aperti, la personalità addormentata viene abilmente depositata dagli assistenti serafici di servizio direttamente sopra l’angelo trasportatore. Poi le coppie superiore ed inferiore di scudi vengono accuratamente chiuse e regolate.

(438.7) 39:5.14 E subito, sotto l’influenza dei trasformatori e dei trasmettitori, comincia una strana metamorfosi mentre il serafino si prepara a lanciarsi nelle correnti d’energia dei circuiti universali. All’apparenza esterna il serafino diviene appuntito alle due estremità ed è avvolto in una singolare luce color ambra al punto che molto presto è impossibile distinguere la personalità inserafinata. Quando tutto è pronto per la partenza, il capo dei trasporti ispeziona con cura il veicolo vivente, procede al controllo di routine per accertare se l’angelo sia o meno convenientemente inserito in circuito, e poi annuncia che il viaggiatore è correttamente inserafinato, che le energie sono regolate, che l’angelo è isolato e che tutto è pronto per il lampo di partenza. I controllori meccanici, in numero di due, prendono allora posizione. In questo momento il serafino trasportatore è divenuto una sagoma quasi trasparente, vibrante, a forma di siluro, di una luminosità scintillante. Ora lo spedizioniere dei trasporti del regno convoca le batterie ausiliarie dei trasmettitori d’energia viventi, solitamente in numero di mille. Mentre annuncia la destinazione del trasporto, egli si protende e tocca il punto più vicino del veicolo serafico, il quale saetta in avanti con la velocità di un fulmine, lasciando una scia di luminosità celeste che si estende per tutto il rivestimento atmosferico del pianeta. In meno di dieci minuti il meraviglioso spettacolo scomparirà anche dal campo visivo più potente dei serafini.

(439.1) 39:5.15 Mentre i rapporti spaziali planetari sono ricevuti a mezzogiorno sul meridiano del quartier generale spirituale designato, i trasportatori sono spediti da questo stesso luogo a mezzanotte. Quello è il momento più favorevole per la partenza ed è l’ora standard salvo diversa indicazione.

(439.2) 39:5.16 6. Gli Archivisti. Questi sono i custodi degli affari più importanti del pianeta connessi con la sua funzione come parte del sistema ed in quanto collegato con il governo dell’universo ed interessato ad esso. Essi registrano gli affari planetari, ma non si occupano di questioni relative alla vita e all’esistenza degli individui.

(439.3) 39:5.17 7. Le Riserve. Il corpo di riserva dei serafini planetari di Satania è mantenuto su Jerusem in stretta associazione con le riserve dei Figli Materiali. Queste abbondanti riserve bastano largamente per ogni fase delle molteplici attività di quest’ordine serafico. Questi angeli sono anche i portatori di messaggi personali dei sistemi locali. Essi servono i mortali di transizione, gli angeli ed i Figli Materiali, così come altri esseri domiciliati sulle capitali dei sistemi. Benché Urantia sia attualmente esclusa dai circuiti spirituali di Satania e di Norlatiadek, voi siete peraltro in intimo contatto con gli affari interplanetari, perché questi messaggeri provenienti da Jerusem vengono frequentemente su questo mondo come su tutte le altre sfere del sistema.

(439.4) 39:6.1 Come suggerisce il loro nome, i serafini del ministero di transizione servono ovunque possono contribuire alla transizione delle creature dallo stato materiale a quello spirituale. Questi angeli servono dai mondi abitati fino alle capitali dei sistemi, ma quelli di Satania rivolgono attualmente i loro sforzi maggiori all’educazione dei mortali sopravviventi sui sette mondi delle dimore. Questo ministero è diversificato secondo i sette ordini di assegnazione seguenti:

(439.5) 39:6.2 1. Evàngeli Serafici.

(439.6) 39:6.3 2. Interpreti Razziali.

(439.7) 39:6.4 3. Organizzatori Mentali.

(439.8) 39:6.5 4. Consiglieri Morontiali.

(439.9) 39:6.6 5. Tecnici.

(439.10) 39:6.7 6. Archivisti-Istruttori.

(439.11) 39:6.8 7. Riserve Tutelari.

(439.12) 39:6.9 Apprenderete di più su questi ministri serafici per gli ascendenti di transizione in connessione con le narrazioni che trattano dei mondi delle dimore e della vita morontiale.

(440.1) 39:7.1 Questi angeli non esercitano il loro ministero in modo esteso salvo che nei regni più antichi e sui pianeti più evoluti di Nebadon. Un gran numero di loro è tenuto di riserva sui mondi serafici vicini a Salvington, dove sono impegnati in attività attinenti all’era di luce e vita che apparirà un giorno in Nebadon. Questi serafini operano in connessione con la carriera ascendente dei mortali, ma assistono quasi esclusivamente i mortali sopravviventi di qualcuno degli ordini d’ascensione modificati.

(440.2) 39:7.2 Poiché attualmente questi angeli non s’interessano direttamente di Urantia o degli Urantiani, è sembrato preferibile tralasciare la descrizione delle loro affascinanti attività.

(440.3) 39:8.1 I serafini hanno origine negli universi locali ed in questi stessi regni in cui sono nati alcuni completano il loro destino di servizio. Con l’aiuto ed il consiglio degli arcangeli anziani alcuni serafini possono essere elevati alle funzioni eccelse di Brillanti Astri della Sera, mentre altri raggiungono lo status ed il servizio di coordinati non rivelati degli Astri della Sera. Possono essere tentate ancora altre avventure del destino in un universo locale, ma Seraphington rimane sempre la meta eterna di tutti gli angeli. Seraphington è la soglia angelica per il Paradiso e per il raggiungimento della Deità, la sfera di transizione dal ministero del tempo al servizio sublime dell’eternità.

(440.4) 39:8.2 I serafini possono raggiungere il Paradiso in decine — in centinaia — di modi, ma i più importanti tra quelli trattati in queste esposizioni sono i seguenti:

(440.5) 39:8.3 1. Acquisire l’ammissione alla dimora serafica in Paradiso a titolo personale raggiungendo la perfezione di un servizio specializzato come artigiano celeste, Consigliere Tecnico o Archivista Celeste. Divenire un Compagno Paradisiaco e, dopo aver così raggiunto il centro di tutte le cose, divenire forse in seguito un ministro e consulente eterno degli ordini serafici e di altri.

(440.6) 39:8.4 2. Essere convocati a Seraphington. In certe condizioni i serafini sono comandati nelle sfere superiori; in altre circostanze gli angeli raggiungono talvolta il Paradiso in un tempo molto più breve dei mortali. Ma per quanto qualificata possa essere una coppia di serafini, essi non possono prendere l’iniziativa di partire né per Seraphington né per altrove. Solo i guardiani del destino che hanno avuto successo possono essere sicuri di raggiungere il Paradiso per una via progressiva d’ascensione evoluzionaria. Tutti gli altri devono attendere pazientemente l’arrivo dei messaggeri paradisiaci dei supernafini terziari che si presentano con le convocazioni che ordinano loro di comparire nell’alto.

(440.7) 39:8.5 3. Raggiungere il Paradiso per mezzo della tecnica evoluzionaria umana. La scelta suprema dei serafini nella carriera del tempo è il posto di angelo guardiano, che permette loro di raggiungere la carriera della finalità ed essere qualificati per l’assegnazione alle sfere eterne del servizio serafico. Tali guide personali dei figli del tempo sono chiamate guardiani del destino, a significare che proteggono le creature mortali nel sentiero del destino divino, e che così facendo determinano il loro stesso alto destino.

(440.8) 39:8.6 I guardiani del destino sono scelti tra i ranghi delle personalità angeliche più sperimentate di tutti gli ordini di serafini che si sono qualificati per questo servizio. A tutti i mortali sopravviventi destinati a fondersi con l’Aggiustatore sono assegnati dei guardiani temporanei, e questi associati possono divenire di assegnazione permanente quando i sopravviventi mortali raggiungono lo sviluppo intellettuale e spirituale richiesto. Prima di lasciare i mondi delle dimore gli ascendenti mortali hanno tutti degli associati serafici permanenti. Questo gruppo di spiriti tutelari è trattato in connessione con le narrazioni concernenti Urantia.

(441.1) 39:8.7 Non è possibile per gli angeli raggiungere Dio partendo dal livello d’origine umano, perché essi sono creati “un po’ superiori a voi”. Ma è stato saggiamente disposto che, sebbene non sia loro possibile partire dal punto più basso, dalle basse terre spirituali dell’esistenza umana, essi possono scendere presso coloro che partono dal fondo e pilotare queste creature, passo dopo passo, mondo dopo mondo, fino ai portali di Havona. Quando gli ascendenti mortali lasciano Uversa per iniziare i cerchi di Havona, i guardiani che sono stati assegnati loro dopo la vita nella carne danno ai loro associati pellegrini un temporaneo addio e si recano su Seraphington, la destinazione angelica del grande universo. Qui questi guardiani tenteranno la conquista dei sette cerchi di luce serafica e senza dubbio vi riusciranno.

(441.2) 39:8.8 Molti serafini assegnati come guardiani del destino durante la vita materiale, ma non tutti, accompagnano i loro associati mortali attraverso i cerchi di Havona, e certi altri serafini passano per i circuiti dell’universo centrale in un modo del tutto differente dall’ascensione dei mortali. Ma qualunque sia la via dell’ascensione, tutti i serafini evoluzionari attraversano Seraphington, e la maggior parte di loro passa per questa esperienza anziché per i circuiti di Havona.

(441.3) 39:8.9 Seraphington è la sfera di destino degli angeli, ed il raggiungimento di questo mondo è del tutto differente dalle esperienze dei pellegrini mortali su Ascendigton. Gli angeli non sono assolutamente sicuri del loro futuro eterno prima di aver raggiunto Seraphington. Non si è mai saputo che un angelo che ha raggiunto Seraphington abbia deviato; il peccato non troverà mai risposta nel cuore di un serafino di compimento.

(441.4) 39:8.10 I diplomati di Seraphington sono variamente assegnati: i guardiani del destino con esperienza dei cerchi di Havona entrano solitamente nel Corpo dei Finalitari Mortali. Altri guardiani, dopo aver superato le prove di separazione di Havona, raggiungono frequentemente i loro associati mortali in Paradiso, e alcuni divengono gli associati eterni dei finalitari mortali, mentre altri entrano nei vari corpi di finalitari non mortali, e molti vengono arruolati nel Corpo di Compimento Serafico.

(441.5) 39:9.1 Dopo aver raggiunto il Padre degli spiriti ed essere stati ammessi al servizio serafico di compimento, gli angeli sono talvolta assegnati al ministero dei mondi stabilizzati in luce e vita. Essi ottengono l’assegnazione agli eccelsi esseri trinitizzati degli universi ed ai servizi elevati del Paradiso e di Havona. Questi serafini degli universi locali hanno compensato con l’esperienza la differenza di potenziale divino che li separava precedentemente dagli spiriti tutelari dell’universo centrale e dei superuniversi. Gli angeli del Corpo di Compimento Serafico servono come associati dei seconafini superuniversali e come assistenti dei supernafini degli ordini elevati del Paradiso-Havona. Per questi angeli la carriera del tempo è terminata; d’ora in poi e per sempre essi sono i servitori di Dio, gli associati delle personalità divine ed i pari dei finalitari del Paradiso.

(441.6) 39:9.2 Un gran numero di serafini di compimento ritorna ai propri universi natali per completarvi il ministero di dotazione divina mediante il ministero della perfezione esperienziale. Nebadon è, in senso comparativo, uno degli universi più giovani e non ha quindi tanti di questi diplomati tornati da Seraphington quanti se ne troverebbero in un regno più antico. Nondimeno il nostro universo locale è adeguatamente dotato di serafini di compimento, perché è significativo che i regni evoluzionari rivelino un crescente bisogno dei loro servizi via via che si avvicinano allo status di luce e vita. I serafini di compimento servono ora più estesamente con gli ordini supremi dei serafini, ma alcuni servono con ciascuno degli altri ordini angelici. Anche il vostro mondo beneficia dell’esteso ministero di dodici gruppi specializzati del Corpo di Compimento Serafico. Questi serafini maestri con funzione di supervisione planetaria accompagnano sui mondi abitati ogni Principe Planetario appena incaricato.

(442.1) 39:9.3 Molte affascinanti vie di ministero sono aperte ai serafini di compimento, ma come nei tempi preparadisiaci tutti loro anelavano ad essere incaricati come guardiani del destino, così nell’esperienza postparadisiaca essi desiderano maggiormente servire come accompagnatori di conferimento dei Figli del Paradiso incarnati. Essi sono ancora supremamente dediti al piano universale che avvia le creature mortali dei mondi evoluzionari nel lungo e seducente viaggio verso la meta di divinità e di eternità del Paradiso. Durante l’intera avventura mortale per trovare Dio e raggiungere la perfezione divina, questi ministri spirituali di compimento serafico, assieme ai fedeli spiriti tutelari del tempo, sono sempre e per sempre i vostri veri amici ed i vostri fidati aiutanti.

(442.2) 39:9.4 [Presentato da un Melchizedek agente su richiesta del Capo delle Schiere Serafiche di Nebadon.]


 

(443.1) 40:0.1 COME per molti dei gruppi maggiori di esseri dell’universo, sono state rivelate sette classi generali di Figli di Dio Ascendenti:

(443.2) 40:0.2 1. Mortali Fusi con il Padre.

(443.3) 40:0.3 2. Mortali Fusi con il Figlio.

(443.4) 40:0.4 3. Mortali Fusi con lo Spirito.

(443.5) 40:0.5 4. Serafini Evoluzionari.

(443.6) 40:0.6 5. Figli Materiali Ascendenti.

(443.7) 40:0.7 6. Intermedi Trasferiti.

(443.8) 40:0.8 7. Aggiustatori Personalizzati.

(443.9) 40:0.9 La storia di questi esseri, dagli umili mortali d’origine animale dei mondi evoluzionari fino agli Aggiustatori Personalizzati del Padre Universale, presenta un racconto glorioso della copiosa effusione d’amore divino e di benevola condiscendenza durante tutti i tempi ed in tutti gli universi dell’immensa creazione delle Deità del Paradiso.

(443.10) 40:0.10 Queste presentazioni sono cominciate con una descrizione delle Deità e, gruppo dopo gruppo, la narrazione ha disceso la scala universale degli esseri viventi fino a raggiungere l’ordine di vita più basso dotato del potenziale d’immortalità. Ed ora io — un tempo mortale originario di un mondo evoluzionario dello spazio — sono inviato da Salvington per elaborare e continuare il racconto del proposito eterno degli Dei concernente gli ordini ascendenti di filiazione, più particolarmente con riguardo alle creature mortali del tempo e dello spazio.

(443.11) 40:0.11 Poiché la maggior parte di questa descrizione sarà dedicata all’analisi dei tre ordini basilari di mortali ascendenti, saranno considerati per primi gli ordini ascendenti non mortali di filiazione — serafico, adamico, degli intermedi e degli Aggiustatori.

(443.12) 40:1.1 Le creature mortali d’origine animale non sono i soli esseri a godere del privilegio della filiazione; anche le schiere angeliche partecipano dell’opportunità superna di raggiungere il Paradiso. Anche i serafini guardiani, grazie all’esperienza e al servizio con i mortali ascendenti del tempo, raggiungono lo status di filiazione ascendente. Questi angeli raggiungono il Paradiso attraverso Seraphington e molti sono anche arruolati nel Corpo della Finalità dei Mortali.

(443.13) 40:1.2 L’ascesa alle altezze superne di filiazione finalitaria con Dio è un compimento magistrale per un angelo, una realizzazione che trascende di molto la vostra conquista della sopravvivenza eterna attraverso il piano del Figlio Eterno e l’aiuto sempre presente dell’Aggiustatore interiore. Ma i serafini guardiani, ed occasionalmente anche altri, effettuano realmente tali ascensioni.

(444.1) 40:2.1 I Figli Materiali di Dio sono creati nell’universo locale assieme ai Melchizedek ed ai loro associati, che sono tutti classificati come Figli discendenti. Ed in verità gli Adami Planetari — i Figli e le Figlie Materiali dei mondi evoluzionari — sono Figli discendenti, che scendono nei mondi abitati dalle loro sfere d’origine, le capitali dei sistemi locali.

(444.2) 40:2.2 Quando tali Adamo ed Eva riescono pienamente nella loro missione planetaria congiunta come elevatori biologici, condividono il destino degli abitanti del loro mondo. Quando questo mondo è stabilizzato negli stadi avanzati di luce e vita, questi fedeli Figlio e Figlia Materiali sono autorizzati a dimettersi da tutte le loro funzioni amministrative planetarie, e dopo essersi in tal modo liberati dall’avventura discendente, possono registrarsi negli archivi dell’universo locale come Figli Materiali perfezionati. Similmente, quando la loro assegnazione ad un pianeta è a lungo differita, i Figli Materiali di status stazionario — i cittadini dei sistemi locali — possono abbandonare le attività delle sfere del loro status e registrarsi analogamente come Figli Materiali perfezionati. Dopo queste formalità, tali Adami ed Eve liberati sono accreditati come Figli di Dio ascendenti e possono cominciare immediatamente il lungo viaggio verso Havona ed il Paradiso, partendo dal punto esatto del loro status e della loro realizzazione spirituale allora presenti. Ed essi compiono questo viaggio in compagnia dei mortali e di altri Figli ascendenti, proseguendo fino a quando hanno trovato Dio e raggiunto il Corpo della Finalità dei Mortali nel servizio eterno delle Deità del Paradiso.

(444.3) 40:3.1 Benché privi dei benefici immediati dei conferimenti planetari dei Figli di Dio discendenti, sebbene l’ascensione del Paradiso sia a lungo differita, nondimeno, poco dopo che un pianeta evoluzionario ha raggiunto le epoche intermedie di luce e vita (se non prima), entrambi i gruppi di creature intermedie sono liberati dai servizi planetari. Talvolta la maggior parte di loro viene trasferita, insieme con i loro cugini umani, nel giorno della discesa del tempio di luce e dell’elevazione del Principe Planetario alla dignità di Sovrano Planetario. Dopo essere stati sollevati dai loro incarichi planetari i due ordini sono registrati nell’universo locale come Figli di Dio ascendenti e cominciano immediatamente la lunga ascensione al Paradiso attraverso le stesse vie stabilite per la progressione delle razze mortali dei mondi materiali. Il gruppo primario è destinato ai vari corpi finalitari, ma gli intermedi secondari o adamici sono tutti avviati all’arruolamento nel Corpo della Finalità dei Mortali.

(444.4) 40:4.1 Quando i mortali del tempo non riescono a raggiungere la sopravvivenza eterna delle loro anime in associazione planetaria con i doni spirituali del Padre Universale, tale fallimento non è mai dovuto in alcun modo a negligenza di dovere, di ministero, di servizio o di devozione da parte dell’Aggiustatore. Al decesso dei mortali, questi Monitori abbandonati ritornano su Divinington e successivamente, dopo il giudizio del non sopravvivente, possono essere riassegnati ai mondi del tempo e dello spazio. Talvolta, dopo ripetuti servizi di questo tipo o a seguito di qualche esperienza straordinaria, come quella di funzionare come Aggiustatore interiore di un Figlio di conferimento incarnato, questi efficienti Aggiustatori sono personalizzati dal Padre Universale.

(445.1) 40:4.2 Gli Aggiustatori Personalizzati sono esseri di un ordine unico ed insondabile. Originariamente di status prepersonale esistenziale, essi sono divenuti esperienziali partecipando alla vita e alla carriera degli umili mortali dei mondi materiali. E poiché la personalità conferita a questi Aggiustatori di Pensiero sperimentati ha la sua origine e la sua sorgente nel ministero personale e continuo del Padre Universale consistente nel conferimento della personalità esperienziale alle creature della sua creazione, tali Aggiustatori Personalizzati sono classificati come Figli di Dio ascendenti, il più elevato di tutti questi ordini di filiazione.

(445.2) 40:5.1 I mortali rappresentano l’ultimo anello della catena degli esseri che sono chiamati figli di Dio. Il contatto personale del Figlio Originale ed Eterno si trasmette verso il basso attraverso una serie di personalizzazioni sempre meno divine e sempre più umane fino a giungere ad un essere molto simile a voi, che potete vedere, udire e toccare. Ed allora voi siete resi spiritualmente coscienti della grande verità che la vostra fede può percepire — la filiazione con il Dio eterno!

(445.3) 40:5.2 Similmente lo Spirito Originale ed Infinito, mediante una lunga serie di ordini sempre meno divini e sempre più umani, si avvicina vieppiù alle creature che lottano nei regni, raggiungendo il limite d’espressione negli angeli — rispetto ai quali voi siete stati creati solo un po’ inferiori — che vi proteggono e vi guidano personalmente nel viaggio della vostra vita lungo la carriera mortale del tempo.

(445.4) 40:5.3 Dio il Padre non si abbassa, non può farlo, fino a stabilire un contatto personale così stretto con il numero quasi illimitato di creature ascendenti di tutto l’universo degli universi. Ma il Padre non è privo di contatto personale con le sue umili creature; voi non siete privati della presenza divina. Sebbene Dio il Padre non possa essere con voi mediante una manifestazione diretta della sua personalità, egli è in voi ed è parte di voi nell’identità degli Aggiustatori di Pensiero interiori, i Monitori divini. In tal modo il Padre, che è il più lontano da voi in personalità ed in spirito, si avvicina il più strettamente a voi nel circuito della personalità e nel contatto spirituale della comunione interiore con le anime stesse dei suoi figli e figlie mortali.

(445.5) 40:5.4 L’identificazione con lo spirito costituisce il segreto della sopravvivenza personale e determina il destino dell’ascensione spirituale. E poiché gli Aggiustatori di Pensiero sono i soli spiriti con potenziale di fusione ad essere identificati con l’uomo durante la sua vita nella carne, i mortali del tempo e dello spazio sono principalmente classificati in conformità alla loro relazione con questi doni divini, i Monitori del Mistero interiori. Questa classificazione è la seguente:

(445.6) 40:5.5 1. Mortali con soggiorno transitorio o esperienziale dell’Aggiustatore.

(445.7) 40:5.6 2. Mortali dei tipi a non fusione con l’Aggiustatore.

(445.8) 40:5.7 3. Mortali con potenziale di fusione con l’Aggiustatore.

(445.9) 40:5.8 Prima serie — mortali con soggiorno transitorio o esperienziale dell’Aggiustatore. Questa designazione di serie è temporanea per ogni pianeta in evoluzione, essendo impiegata durante gli stadi iniziali di tutti i mondi abitati, eccetto quelli della seconda serie.

(445.10) 40:5.9 I mortali della prima serie abitano i mondi dello spazio durante le epoche iniziali di evoluzione dell’umanità e comprendono i tipi più primitivi di menti umane. Su molti mondi simili all’Urantia preadamica un gran numero di uomini primitivi dei tipi più elevati ed evoluti acquisiscono la capacità di sopravvivere, ma non riescono a raggiungere la fusione con l’Aggiustatore. Per intere ere, prima che l’uomo si elevi al livello di volizione spirituale superiore, gli Aggiustatori occupano la mente di queste creature in lotta durante la loro breve vita nella carne, e dal momento in cui tali creature dotate di volontà sono abitate dagli Aggiustatori, cominciano a funzionare gli angeli guardiani di gruppo. Questi mortali della prima serie non hanno guardiani personali, ma hanno custodi di gruppo.

(446.1) 40:5.10 Un Aggiustatore esperienziale rimane con un essere umano primitivo per tutta la durata della sua vita nella carne. Gli Aggiustatori contribuiscono molto all’avanzamento degli uomini primitivi, ma non sono in grado di formare delle unioni eterne con questi mortali. Questo ministero transitorio degli Aggiustatori realizza due cose: primo, essi acquisiscono un’esperienza preziosa ed effettiva della natura e del funzionamento dell’intelletto evoluzionario, un’esperienza che sarà inestimabile in occasione di successivi contatti su altri mondi con esseri di sviluppo più elevato. Secondo, il soggiorno provvisorio degli Aggiustatori contribuisce molto a preparare i loro soggetti mortali alla possibile successiva fusione con lo Spirito. Tutte le anime di questo tipo che cercano Dio raggiungono la vita eterna mediante l’abbraccio spirituale dello Spirito Madre dell’universo locale, divenendo così dei mortali ascendenti del regime dell’universo locale. Molte persone dell’Urantia preadamica furono elevate in tal modo ai mondi delle dimore di Satania.

(446.2) 40:5.11 Gli Dei che hanno stabilito che l’uomo mortale si elevi ai livelli superiori dell’intelligenza spirituale attraverso lunghe ere di prove e di tribolazioni evoluzionarie, tengono conto del suo status e dei suoi bisogni ad ogni stadio dell’ascensione. E sono sempre divinamente equi e giusti, e deliziosamente misericordiosi, nei giudizi finali di questi mortali in lotta ai tempi primitivi delle razze in evoluzione.

(446.3) 40:5.12 Seconda serie — mortali dei tipi non a fusione con l’Aggiustatore. Questi sono dei tipi speciali di esseri umani che non riescono ad effettuare l’unione eterna con il loro Aggiustatore interiore. Il tipo di classificazione tra le razze ad uno, a due e a tre cervelli non è un fattore importante nella fusione con l’Aggiustatore. Tutti questi mortali sono affini, ma i tipi non a fusione con l’Aggiustatore sono un ordine completamente differente e notevolmente modificato di creature dotate di volontà. Molti non respiratori appartengono a questa serie, e vi sono numerosi altri gruppi che di norma non si fondono con gli Aggiustatori.

(446.4) 40:5.13 Come nella serie numero uno, ogni membro di questo gruppo beneficia del ministero di un solo Aggiustatore durante la sua vita nella carne. Durante la vita temporale questi Aggiustatori fanno per i loro soggetti nei quali dimorano temporaneamente ciò che viene fatto su altri mondi dove i mortali sono dotati del potenziale di fusione. I mortali di questa seconda serie sono spesso abitati da Aggiustatori vergini, ma i tipi umani più elevati sono spesso in collegamento con Monitori magistrali e sperimentati.

(446.5) 40:5.14 Nel piano ascendente per elevare le creature di origine animale, questi esseri beneficiano del medesimo devoto servizio dei Figli di Dio che è esteso ai tipi di mortali di Urantia. La cooperazione dei serafini con gli Aggiustatori sui pianeti a non fusione è pienamente assicurata quanto sui mondi con potenziale di fusione. I guardiani del destino esercitano il loro ministero su queste sfere esattamente come su Urantia ed operano in modo simile al momento della sopravvivenza dei mortali, quando l’anima sopravvivente si fonde con lo Spirito.

(446.6) 40:5.15 Quando incontrerete questi tipi di mortali modificati sui mondi delle dimore, voi non troverete alcuna difficoltà a comunicare con loro. Qui essi parlano lo stesso linguaggio del sistema, ma per mezzo di una tecnica modificata. Questi esseri sono identici a quelli del vostro ordine di vita di creature quanto alle manifestazioni dello spirito e della personalità, differendo solo in certi aspetti fisici e nel fatto che non possono fondersi con gli Aggiustatori di Pensiero.

(447.1) 40:5.16 Io non sono in grado di spiegare le ragioni precise per le quali questo tipo di creatura non è mai capace di fondersi con gli Aggiustatori del Padre Universale. Alcuni di noi sono inclini a credere che i Portatori di Vita, nei loro sforzi di elaborare degli esseri capaci di mantenere l’esistenza in un ambiente planetario insolito, si trovino di fronte alla necessità di apportare delle modifiche talmente radicali al piano universale concernente le creature intelligenti dotate di volontà che diventa intrinsecamente impossibile giungere ad un’unione permanente con gli Aggiustatori. Noi abbiamo chiesto spesso: ciò è parte intenzionale o non intenzionale del piano d’ascensione? Ma non abbiamo trovato la risposta.

(447.2) 40:5.17 Terza serie — mortali con potenziale di fusione con l’Aggiustatore. Tutti i mortali fusi con il Padre sono di origine animale, proprio come le razze di Urantia. Essi includono mortali aventi potenziale di fusione con l’Aggiustatore dei tipi ad un cervello, a due cervelli e a tre cervelli. Gli Urantiani sono del tipo intermedio o a due cervelli, e sono sotto molti aspetti umanamente superiori ai gruppi ad un cervello, ma nettamente limitati a paragone degli ordini a tre cervelli. Questi tre tipi di dotazione di cervello fisico non incidono nel conferimento dell’Aggiustatore, né nel servizio serafico o in qualunque altra fase del ministero spirituale. Il differenziale intellettuale e spirituale tra i tre tipi cerebrali caratterizza individui che sono altrimenti del tutto simili per dotazione mentale e potenziale spirituale. La differenza è massima nella vita temporale e tende a diminuire via via che vengono attraversati uno dopo l’altro i mondi delle dimore. A partire dalle capitali dei sistemi, la progressione di questi tre tipi è la stessa, ed il loro destino finale in Paradiso è identico.

(447.3) 40:5.18 Le serie non numerate. Questa narrazione non può includere tutte le affascinanti variazioni dei mondi evoluzionari. Voi sapete che ogni decimo mondo è un pianeta decimale o sperimentale, ma non sapete nulla delle altre variabili che costellano la processione delle sfere evoluzionarie. Tali differenze sono troppo numerose da descrivere anche tra gli ordini rivelati di creature viventi e tra i pianeti dello stesso gruppo, ma questa esposizione pone in evidenza le differenze essenziali in rapporto alla carriera d’ascensione. E la carriera d’ascensione è il fattore più importante in ogni considerazione sui mortali del tempo e dello spazio.

(447.4) 40:5.19 Quanto alle possibilità di sopravvivenza dei mortali, precisiamo una volta per sempre che tutte le anime di ogni possibile fase dell’esistenza mortale sopravviveranno a condizione che manifestino disponibilità a collaborare con i loro Aggiustatori interiori e che mostrino desiderio di trovare Dio e di raggiungere la perfezione divina, anche se questi desideri non sono che i primi deboli barlumi della comprensione primitiva di quella “vera luce che illumina ogni uomo che viene al mondo”.

(447.5) 40:6.1 Le razze mortali rappresentano l’ordine più basso della creazione personale intelligente. Voi mortali siete divinamente amati, e ciascuno di voi può scegliere di accettare il destino certo di un’esperienza gloriosa, ma non appartenete ancora per natura all’ordine divino; siete interamente mortali. Voi sarete considerati figli ascendenti nell’istante in cui avverrà la fusione, ma lo status dei mortali del tempo e dello spazio, prima dell’evento dell’amalgama finale dell’anima umana sopravvivente con qualche tipo di spirito eterno ed immortale, è quello di figli per fede.

(448.1) 40:6.2 È un fatto solenne e superno che creature così basse e materiali come gli esseri umani di Urantia siano figli di Dio, figli per fede dell’Altissimo. “Guardate quale genere d’amore il Padre ha effuso su di noi affinché potessimo essere chiamati figli di Dio.” “A quanti l’hanno accolto egli ha dato il potere di riconoscere che sono figli di Dio.” Benché “non sia ancora evidente quello che diverrete”, già ora “voi siete figli di Dio per fede”; “perché non avete ricevuto lo spirito della schiavitù per temere ancora, ma avete ricevuto lo spirito della filiazione, per cui gridate: ‘Padre nostro’.” Disse il profeta di un tempo nel nome del Dio eterno: “Anche a loro darò un posto nella mia casa ed un nome migliore di quello di figli; darò loro un nome eterno, un nome che non sarà mai tolto.” “E per il fatto che voi siete dei figli, Dio ha inviato lo spirito di suo Figlio nel vostro cuore.”

(448.2) 40:6.3 Tutti i mondi evoluzionari abitati da mortali ospitano questi figli di Dio per fede, figli di grazia e di misericordia, esseri mortali appartenenti alla famiglia divina e di conseguenza chiamati figli di Dio. I mortali di Urantia hanno il diritto di considerarsi figli di Dio perché:

(448.3) 40:6.4 1. Voi siete figli di una promessa spirituale, figli per fede; avete accettato lo status di filiazione. Credete nella realtà della vostra filiazione e quindi la vostra filiazione con Dio diviene eternamente reale.

(448.4) 40:6.5 2. Un Figlio Creatore di Dio è divenuto uno di voi; egli è di fatto il vostro fratello maggiore. E se in spirito voi divenite veramente fratelli di Cristo, del vittorioso Micael, allora in spirito dovete anche essere figli di quel Padre che avete in comune — che è anche il Padre Universale di tutti.

(448.5) 40:6.6 3. Voi siete figli perché lo spirito di un Figlio è stato sparso su di voi, è stato liberamente e sicuramente conferito a tutte le razze di Urantia. Questo spirito vi attira sempre verso il Figlio divino che ne è la sorgente, e verso il Padre del Paradiso che è la sorgente di quel Figlio divino.

(448.6) 40:6.7 4. Di sua spontanea divina volontà il Padre Universale vi ha dato la vostra personalità di creature. Voi siete stati dotati di una parte di quella divina spontaneità di libertà d’azione che Dio condivide con tutti quelli che possono divenire figli suoi.

(448.7) 40:6.8 5. Dimora in voi un frammento del Padre Universale e voi siete quindi collegati direttamente al Padre divino di tutti i Figli di Dio.

(448.8) 40:7.1 L’invio di Aggiustatori, la loro presenza interiore, è in verità uno dei misteri insondabili di Dio il Padre. Questi frammenti della natura divina del Padre Universale portano con sé il potenziale dell’immortalità delle creature. Gli Aggiustatori sono spiriti immortali e l’unione con loro conferisce la vita eterna all’anima del mortale che si è fuso.

(448.9) 40:7.2 Le vostre razze di mortali sopravviventi appartengono a questo gruppo di Figli di Dio ascendenti. Voi siete attualmente figli planetari, creature evoluzionarie derivate dagli impianti dei Portatori di Vita e modificate dall’infusione della vita adamica, di certo non siete ancora figli ascendenti; tuttavia, siete veramente figli con potenziale d’ascensione — fino alle altezze più elevate di gloria e di raggiungimento della divinità — e questo status spirituale di filiazione ascendente lo potete raggiungere per mezzo della fede e della cooperazione spontanea con le attività spiritualizzanti dell’Aggiustatore interiore. Quando voi ed il vostro Aggiustatore sarete finalmente e per sempre fusi, quando voi due sarete uno, come in Cristo Micael il Figlio di Dio ed il Figlio dell’Uomo sono uno, allora sarete divenuti di fatto i figli ascendenti di Dio.

(449.1) 40:7.3 I dettagli del ministero interiore della carriera dell’Aggiustatore su un pianeta probatorio evoluzionario non fanno parte del mio incarico; l’elaborazione di questa grande verità abbraccia l’intera vostra carriera. Io includo la menzione di certe funzioni degli Aggiustatori allo scopo di fare un’esposizione completa riguardo ai mortali fusi con l’Aggiustatore. Questi frammenti di Dio interiori sono con il vostro ordine di esseri dai primi tempi dell’esistenza fisica, per tutto il corso successivo della carriera ascendente in Nebadon, in Orvonton e attraverso Havona, fino al Paradiso stesso. In seguito, nel corso dell’avventura eterna, questo stesso Aggiustatore è uno con voi ed è parte di voi.

(449.2) 40:7.4 Questi sono i mortali che hanno ricevuto dal Padre Universale il comandamento “Siate perfetti, così come io sono perfetto.” Il Padre ha conferito se stesso a voi, ha posto il suo spirito in voi; per questo esige da voi una perfezione assoluta. La narrazione dell’ascensione umana dalle sfere mortali del tempo fino ai regni divini dell’eternità costituisce un racconto affascinante che non fa parte del mio incarico, ma questa avventura celeste dovrebbe essere oggetto di un supremo studio da parte dell’uomo mortale.

(449.3) 40:7.5 La fusione con un frammento del Padre Universale è equivalente ad una convalida divina del raggiungimento finale del Paradiso, e questi mortali fusi con l’Aggiustatore sono la sola classe di esseri umani la cui totalità attraversa i circuiti di Havona e trova Dio in Paradiso. Per il mortale fuso con l’Aggiustatore la carriera del servizio universale è spalancata. Quali dignità di destino e gloria di compimento attendono ciascuno di voi! Apprezzate pienamente ciò che è stato fatto per voi? Comprendete la grandiosità dei livelli di compimento eterno che sono dispiegati innanzi a voi — a voi che ora penate sull’umile sentiero della vita attraverso la vostra cosiddetta “valle di lacrime”?

(449.4) 40:8.1 Mentre praticamente tutti i mortali sopravviventi sono fusi con il loro Aggiustatore su uno dei mondi delle dimore, oppure subito dopo il loro arrivo sulle sfere morontiali superiori, vi sono certi casi in cui la fusione è differita. Certuni non provano questa sicurezza finale di sopravvivere prima di aver raggiunto gli ultimi mondi educativi della capitale dell’universo; ed alcuni di questi candidati mortali alla vita eterna non riescono assolutamente a raggiungere la fusione d’identità con il loro fedele Aggiustatore.

(449.5) 40:8.2 Questi mortali sono stati ritenuti degni di sopravvivere dalle autorità giudicanti, ed anche i loro Aggiustatori, ritornando da Divinington, hanno contribuito alla loro ascensione ai mondi delle dimore. Tali esseri si sono elevati attraverso un sistema, una costellazione ed i mondi educativi del circuito di Salvington; hanno beneficiato delle “settanta volte sette” opportunità di fusione ed ancora non sono stati capaci di raggiungere l’unità con i loro Aggiustatori.

(449.6) 40:8.3 Quando diventa evidente che qualche difficoltà di sincronizzazione inibisce la fusione con il Padre, si riuniscono gli arbitri di sopravvivenza del Figlio Creatore. E quando questo tribunale d’inchiesta, ratificato da un rappresentante personale degli Antichi dei Giorni, determina in via definitiva che l’ascendente mortale non è colpevole di alcuna causa palese per il mancato raggiungimento della fusione, essi certificano questo sui registri dell’universo locale e trasmettono debitamente questa conclusione agli Antichi dei Giorni. A questo punto l’Aggiustatore interiore ritorna subito su Divinington per la confermazione da parte dei Monitori Personalizzati, e dopo questo commiato il mortale morontiale è immediatamente fuso con un dono individualizzato dello spirito del Figlio Creatore.

(450.1) 40:8.4 Come le sfere morontiali di Nebadon sono condivise con i mortali fusi con lo Spirito, così queste creature fuse con il Figlio condividono i servizi di Orvonton con i loro fratelli fusi con l’Aggiustatore che stanno viaggiando verso l’interno in direzione della lontana Isola del Paradiso. Essi sono veramente i vostri fratelli e voi godrete grandemente della loro associazione quando passerete per i mondi di preparazione del superuniverso.

(450.2) 40:8.5 I mortali fusi con il Figlio non sono un gruppo numeroso; ce ne sono meno di un milione nel superuniverso di Orvonton. A parte il destino residenziale in Paradiso, essi sono sotto tutti gli aspetti uguali ai loro associati fusi con l’Aggiustatore. Essi si recano frequentemente in Paradiso per incarichi superuniversali ma raramente vi risiedono in permanenza, essendo confinati come classe nel superuniverso di loro origine.

(450.3) 40:9.1 I mortali ascendenti fusi con lo Spirito non sono personalità della Terza Sorgente; essi sono inclusi nel circuito della personalità del Padre, ma si sono fusi con individualizzazioni dello spirito prementale della Terza Sorgente e Centro. Tale fusione con lo Spirito non avviene mai durante il corso della vita naturale; essa ha luogo soltanto al momento del risveglio del mortale nell’esistenza morontiale sui mondi delle dimore. Nell’esperienza della fusione non c’è sovrapposizione; la creatura dotata di volontà si fonde o con lo Spirito, o con il Figlio, o con il Padre. Quelli che sono fusi con l’Aggiustatore, con il Padre, non sono mai fusi con lo Spirito o con il Figlio.

(450.4) 40:9.2 Il fatto che questi tipi di creature mortali non siano candidati alla fusione con l’Aggiustatore non impedisce agli Aggiustatori di risiedere in loro durante la loro vita nella carne. Gli Aggiustatori lavorano nella mente di questi esseri durante il corso della loro vita materiale, ma non si uniscono mai per l’eternità con l’anima dei loro pupilli. Durante questo soggiorno temporaneo gli Aggiustatori costruiscono effettivamente la stessa contropartita spirituale di natura mortale — l’anima — come fanno nei candidati alla fusione con l’Aggiustatore. Fino al momento della morte fisica l’opera degli Aggiustatori è del tutto simile alla loro funzione nelle vostre razze, ma dopo la dissoluzione mortale gli Aggiustatori si congedano per sempre da questi candidati alla fusione con lo Spirito e, andando direttamente su Divinington, il quartier generale di tutti i Monitori divini, aspettano qui le nuove assegnazioni del loro ordine.

(450.5) 40:9.3 Quando questi sopravviventi addormentati sono ripersonalizzati sui mondi delle dimore, il posto dell’Aggiustatore partito viene preso da una individualizzazione dello spirito della Divina Ministra, la rappresentante dello Spirito Infinito nell’universo locale interessato. Tale infusione di spirito fa di queste creature sopravviventi dei mortali fusi con lo Spirito. Questi esseri sono sotto ogni aspetto uguali a voi in mente ed in spirito. Ed essi sono veramente i vostri contemporanei, condividendo le sfere delle dimore e quelle morontiali con il vostro ordine di candidati alla fusione e con quelli che saranno fusi con il Figlio.

(450.6) 40:9.4 C’è tuttavia un particolare nel quale i mortali fusi con lo Spirito differiscono dai loro fratelli ascendenti: la memoria mortale dell’esperienza umana sui mondi materiali d’origine sopravvive alla morte nella carne perché l’Aggiustatore interiore ha acquisito una contropartita spirituale, o trascrizione, degli avvenimenti della vita umana che ebbero un significato spirituale. Ma per i mortali fusi con lo Spirito non esiste un meccanismo simile per mezzo del quale la memoria umana può persistere. Le trascrizioni della memoria degli Aggiustatori sono complete ed intatte, ma queste acquisizioni sono proprietà esperienziale degli Aggiustatori partiti e non sono disponibili per le creature in cui essi hanno dimorato in precedenza, le quali perciò si risvegliano nelle sale di risurrezione delle sfere morontiali di Nebadon come se fossero degli esseri appena creati, creature senza coscienza di un’esistenza precedente.

(451.1) 40:9.5 Questi figli dell’universo locale sono messi in condizione di rientrare in possesso di gran parte della loro precedente esperienza mnemonica umana facendola raccontare di nuovo dai serafini e dai cherubini associati e consultando le registrazioni della carriera mortale effettuate dagli angeli registratori. Essi possono fare questo con indubbia sicurezza perché l’anima sopravvivente di origine esperienziale nella vita materiale e mortale, pur non avendo alcuna memoria degli avvenimenti umani, ha una sensibilità residua di riconoscimento esperienziale per questi avvenimenti dimenticati della loro esperienza passata.

(451.2) 40:9.6 Quando ad un mortale fuso con lo Spirito si raccontano gli avvenimenti dimenticati della sua esperienza passata, si produce una reazione immediata di riconoscimento esperienziale nell’anima (nell’identità) di tale sopravvivente, che infonde istantaneamente all’avvenimento narrato le sfumature emotive della realtà e la qualità intellettuale del fatto. Questa duplice reazione costituisce la ricostruzione, il riconoscimento e la convalida di una parte dimenticata dell’esperienza di mortale.

(451.3) 40:9.7 Anche per i candidati alla fusione con l’Aggiustatore, solo quelle esperienze umane che ebbero un valore spirituale sono proprietà comuni del mortale sopravvivente e dell’Aggiustatore che ritorna, e sono perciò immediatamente ricordate dopo la sopravvivenza del mortale. Quanto agli avvenimenti che non avevano un significato spirituale, anche i fusi con l’Aggiustatore devono fare affidamento sull’attributo di reazione-riconoscimento dell’anima sopravvivente. E poiché ogni avvenimento può avere una connotazione spirituale per un mortale ma non per un altro, diviene possibile per un gruppo di ascendenti contemporanei provenienti dallo stesso pianeta mettere in comune il loro bagaglio di avvenimenti ricordati dagli Aggiustatori e ricostruire così ogni esperienza che hanno fatto insieme e che aveva un valore spirituale nella vita di ciascuno di loro.

(451.4) 40:9.8 Mentre noi comprendiamo abbastanza bene queste tecniche di ricostruzione della memoria, non afferriamo la tecnica di riconoscimento della personalità. Le personalità un tempo associate reagiscono reciprocamente in modo del tutto indipendente dall’operazione della memoria, e tuttavia la memoria stessa e le tecniche della sua ricostruzione sono necessarie per infondere a questa reciproca sensibilità della personalità la pienezza del riconoscimento.

(451.5) 40:9.9 Un sopravvivente fuso con lo Spirito è anche in grado di apprendere molto sulla vita che ha vissuto nella carne rivisitando il suo mondo natale dopo la dispensazione planetaria in cui ha vissuto. Tali figli a fusione con lo Spirito sono messi in condizione di godere di queste opportunità d’indagare sulla loro carriera umana perché sono generalmente limitati al servizio dell’universo locale. Essi non condividono il vostro elevato ed esaltato destino nel Corpo della Finalità del Paradiso; solo i mortali fusi con l’Aggiustatore o altri esseri ascendenti abbracciati in modo speciale sono riuniti nei ranghi di quelli che aspettano l’avventura eterna della Deità. I mortali fusi con lo Spirito sono cittadini permanenti degli universi locali; essi possono aspirare al destino del Paradiso, ma non possono esserne certi. In Nebadon la loro sede universale è l’ottavo gruppo di mondi che circondano Salvington, un cielo di destino con natura e posizione molto simili a quelle immaginate dalle tradizioni planetarie di Urantia.

(452.1) 40:10.1 I mortali fusi con lo Spirito, parlando in generale, sono confinati in un universo locale; i sopravviventi fusi con il Figlio sono limitati ad un superuniverso; i mortali fusi con l’Aggiustatore sono destinati a penetrare l’universo degli universi. Gli spiriti che si fondono con i mortali ascendono sempre al loro livello d’origine; queste entità spirituali ritornano infallibilmente alla sfera della loro sorgente originaria.

(452.2) 40:10.2 I mortali fusi con lo Spirito appartengono all’universo locale; essi non si elevano normalmente oltre i confini del loro regno natale, oltre i limiti dell’estensione spaziale dello spirito che li pervade. Similmente, gli ascendenti fusi con il Figlio salgono alla sorgente che li ha dotati spiritualmente, poiché come lo Spirito della Verità di un Figlio Creatore si focalizza nella Divina Ministra associata, così il suo “spirito di fusione” trova incremento negli Spiriti Riflettivi degli universi superiori. Tali relazioni spirituali tra i livelli degli universi locali e dei superuniversi di Dio il Settuplo possono essere difficili da spiegare ma non da discernere, essendo chiaramente rivelate nei figli degli Spiriti Riflettivi — le Voci secorafiche dei Figli Creatori. L’Aggiustatore di Pensiero, che proviene dal Padre del Paradiso, non si ferma mai fino a quando il figlio mortale non si trova faccia a faccia con il Dio eterno.

(452.3) 40:10.3 La variabile misteriosa della tecnica associativa per la quale un essere mortale non si fonde o non può fondersi per l’eternità con l’Aggiustatore di Pensiero interiore può sembrare rivelare un difetto nel piano d’ascensione. Le fusioni con il Figlio e con lo Spirito, superficialmente, sembrano compensazioni d’inspiegabili errori in qualche dettaglio del piano per raggiungere il Paradiso. Ma ogni conclusione di tal genere è sbagliata. Ci è insegnato che tutti questi avvenimenti si svolgono in obbedienza alle leggi stabilite dai Governatori Supremi dell’Universo.

(452.4) 40:10.4 Noi abbiamo analizzato questo problema e siamo giunti alla conclusione certa che portare tutti i mortali ad un destino ultimo in Paradiso sarebbe ingiusto per gli universi del tempo-spazio, in quanto i tribunali dei Figli Creatori e degli Antichi dei Giorni dipenderebbero allora completamente dai servizi di coloro che sono in transito verso i regni superiori. E sembra essere quanto meno appropriato che i governi degli universi locali e dei superuniversi siano provvisti ciascuno di un gruppo permanente di cittadini ascendenti; che le funzioni di queste amministrazioni siano arricchite dagli sforzi di certi gruppi di mortali glorificati di status permanente, complementi evoluzionari degli abandontari e dei susatia. Ora, è del tutto evidente che il piano d’ascensione attuale fornisce effettivamente alle amministrazioni del tempo-spazio proprio questi gruppi di creature ascendenti. E noi ci siamo chiesti molte volte: tutto questo rappresenta una parte intenzionale dei piani infinitamente saggi degli Architetti dell’Universo Maestro, disegnati per fornire ai Figli Creatori e agli Antichi dei Giorni una popolazione ascendente permanente con ordini evoluti di cittadinanza che diverranno sempre più competenti per condurre gli affari di questi regni nelle ere future dell’universo?

(452.5) 40:10.5 Il fatto che i destini mortali varino in tal modo non prova per nulla che uno sia necessariamente più grande o più piccolo di un altro, ma semplicemente che sono differenti. In verità dinanzi agli ascendenti fusi con l’Aggiustatore si estende una grande e gloriosa carriera come finalitari nell’eterno futuro, ma ciò non significa che essi siano preferiti rispetto ai loro fratelli ascendenti. Non c’è alcun favoritismo, nulla d’arbitrario, nell’operare selettivo del piano divino di sopravvivenza dei mortali.

(453.1) 40:10.6 Mentre i finalitari fusi con l’Aggiustatore beneficiano evidentemente delle più ampie opportunità di servire, il raggiungimento di questa meta li esclude automaticamente dalla possibilità di partecipare alla lotta millenaria di un universo o di un superuniverso, dalle epoche più primitive e meno stabili fino alle ere successive e stabilizzate in cui viene raggiunta una perfezione relativa. I finalitari acquisiscono una vasta e meravigliosa esperienza di servizio transitorio in tutti i sette segmenti del grande universo, ma non acquisiscono in genere quella conoscenza profonda di un dato universo che caratterizza già ora i veterani del Corpo di Compimento di Nebadon fusi con lo Spirito. Questi individui beneficiano dell’opportunità di assistere alla processione ascendente delle ere planetarie che si svolgono, una ad una, su dieci milioni di mondi abitati. E nel servizio devoto di questi cittadini dell’universo locale, l’esperienza si aggiunge all’esperienza fino a quando la pienezza del tempo fa maturare quell’alta qualità di saggezza che è generata dall’esperienza focalizzata — la saggezza che fa autorità — e questa è in se stessa un fattore vitale nella stabilizzazione di un universo locale.

(453.2) 40:10.7 Come avviene per coloro che si fondono con lo Spirito, così avviene per i mortali fusi con il Figlio che hanno raggiunto lo status residenziale su Uversa. Alcuni di questi esseri provengono dalle primissime epoche di Orvonton e rappresentano un corpo di saggezza con discernimento crescente che si va accumulando lentamente e che porta contributi di servizio sempre più estesi al benessere e alla stabilizzazione finale del settimo superuniverso.

(453.3) 40:10.8 Quale sarà il destino ultimo di questi ordini stazionari di cittadinanza degli universi locali e dei superuniversi non lo sappiamo, ma è del tutto possibile che quando i finalitari del Paradiso esploreranno le frontiere in espansione della divinità nei sistemi planetari del primo livello di spazio esterno, i loro fratelli della lotta evoluzionaria ascendente fusi con il Figlio e con lo Spirito contribuiranno in maniera appropriata al mantenimento dell’equilibrio esperienziale dei superuniversi perfezionati, pronti ad accogliere il flusso in arrivo di pellegrini in viaggio per il Paradiso che potranno, in quei tempi lontani, affluire in Orvonton e nelle creazioni sorelle come un vasto torrente di ricerca spirituale proveniente da queste galassie attualmente inesplorate e disabitate dello spazio esterno.

(453.4) 40:10.9 Anche se la maggior parte di coloro che si fondono con lo Spirito servono in permanenza come cittadini degli universi locali, non tutti lo fanno. Se qualche fase del loro ministero nell’universo richiedesse la loro presenza personale nel superuniverso, allora si opererebbero in questi cittadini delle trasformazioni dell’essere tali da renderli capaci di ascendere all’universo superiore. E all’arrivo dei Guardiani Celesti con l’ordine di presentare questi mortali fusi con lo Spirito ai tribunali degli Antichi dei Giorni, vi ascenderebbero per non ritornare mai più. Essi diventano pupilli del superuniverso, servendo in permanenza come assistenti dei Guardiani Celesti, salvo quei pochi che a loro volta sono chiamati a servire in Paradiso ed in Havona.

(453.5) 40:10.10 Come i loro fratelli fusi con lo Spirito, quelli che si fondono con il Figlio non attraversano Havona e non raggiungono il Paradiso senza aver subìto certe trasformazioni modificatrici. Per buone e sufficienti ragioni, tali cambiamenti sono stati effettuati in certi sopravviventi fusi con il Figlio, e questi esseri s’incontrano di tanto in tanto sui sette circuiti dell’universo centrale. È così che un certo numero di mortali fusi con il Figlio e con lo Spirito ascendono effettivamente al Paradiso, raggiungono una meta equivalente sotto molti aspetti a quella che attende i mortali fusi con il Padre.

(453.6) 40:10.11 I mortali fusi con il Padre sono potenziali finalitari. La loro destinazione è il Padre Universale, ed essi lo raggiungono, ma nella prospettiva della presente era dell’universo i finalitari, come tali, non completano il loro destino. Essi rimangono creature incomplete — spiriti del sesto stadio — e perciò senza attività nei domini evoluzionari di status precedente alla luce e alla vita.

(454.1) 40:10.12 Quando un finalitario mortale è abbracciato dalla Trinità — diviene un Figlio Trinitizzato, quale un Possente Messaggero — allora questo finalitario ha compiuto il suo destino, almeno per la presente era dell’universo. I Possenti Messaggeri ed i loro compagni possono non essere in senso preciso spiriti del settimo stadio, ma in aggiunta ad altre cose l’abbraccio della Trinità li dota di tutto ciò che un finalitario raggiungerà un giorno come spirito del settimo stadio. Dopo essere stati trinitizzati, i mortali fusi con il Figlio o con lo Spirito passano per l’esperienza del Paradiso con gli ascendenti fusi con l’Aggiustatore, ai quali sono allora identici in tutte le materie concernenti l’amministrazione superuniversale. Questi Figli Trinitizzati di Selezione o di Compimento sono, almeno per il momento, creature complete, a differenza dei finalitari che sono attualmente creature incomplete.

(454.2) 40:10.13 Così, in ultima analisi, sarebbe improprio impiegare i termini “maggiore” o “minore” confrontando i destini degli ordini ascendenti di filiazione. Ogni figlio di Dio condivide la paternità di Dio, e Dio ama in modo uguale ciascuno dei suoi figli creature. Egli non ha più rispetto per i destini ascendenti di quanto ne abbia delle creature suscettibili di raggiungere tali destini. Il Padre ama ciascuno dei suoi figli, e questo affetto non è meno che vero, santo, divino, illimitato, eterno ed unico — un amore effuso su questo figlio o su quel figlio, individualmente, personalmente ed esclusivamente. Ed un tale amore eclissa completamente tutti gli altri fatti. La filiazione è la relazione suprema tra la creatura ed il Creatore.

(454.3) 40:10.14 In quanto mortali ora voi potete riconoscere il vostro posto nella famiglia della filiazione divina e cominciare a sentire l’obbligo di avvalervi dei vantaggi così liberamente forniti nel piano paradisiaco, e dal piano paradisiaco, per la sopravvivenza dei mortali, piano che è stato così sublimato ed illuminato dall’esperienza di vita di un Figlio di conferimento. Vi sono stati forniti ogni facilitazione ed ogni potere per assicurare il vostro raggiungimento finale della meta paradisiaca di perfezione divina.

(454.4) 40:10.15 [Presentato da un Possente Messaggero temporaneamente assegnato al personale di Gabriele di Salvington.]


 

(455.1) 41:0.1 IL fenomeno caratteristico dello spazio che distingue ogni creazione locale da tutte le altre è la presenza dello Spirito Creativo. Tutto Nebadon è certamente pervaso dalla presenza spaziale della Divina Ministra di Salvington, e tale presenza termina altrettanto certamente ai margini esterni del nostro universo locale. Quello che è pervaso dallo Spirito Madre del nostro universo locale è Nebadon; ciò che si estende di là dalla sua presenza spaziale è fuori di Nebadon; si tratta delle regioni spaziali esterne a Nebadon del superuniverso di Orvonton — altri universi locali.

(455.2) 41:0.2 Mentre l’organizzazione amministrativa del grande universo mostra una divisione molto netta tra i governi dell’universo centrale, dei superuniversi e degli universi locali, e sebbene queste divisioni abbiano il loro parallelo astronomico nella separazione spaziale di Havona e dei sette superuniversi, non vi sono linee altrettanto nette di demarcazione fisica che mettano in rilievo le creazioni locali. Anche i settori maggiori e minori di Orvonton sono (per noi) chiaramente distinguibili, ma non è così facile identificare i confini fisici degli universi locali. Ciò è dovuto al fatto che queste creazioni locali sono amministrativamente organizzate secondo certi principi creativi che governano la segmentazione del carico totale d’energia di un superuniverso, mentre le loro componenti fisiche, le sfere dello spazio — soli, isole oscure, pianeti, ecc. — hanno principalmente origine dalle nebulose, e queste ultime fanno la loro apparizione astronomica secondo certi piani precreativi (trascendentali) degli Architetti dell’Universo Maestro.

(455.3) 41:0.3 Una o più — anche molte — di tali nebulose possono essere comprese nel dominio di un singolo universo locale, così come Nebadon fu composto fisicamente dalla progenie stellare e planetaria della nebulosa di Andronover e di altre nebulose. Le sfere di Nebadon hanno per antenato nebulose diverse, ma queste ebbero tutte un certo minimo comune di movimento spaziale che fu aggiustato dagli sforzi intelligenti dei direttori di potere in modo da produrre la nostra attuale aggregazione di corpi spaziali, che viaggia compatta come un solo insieme sulle orbite del superuniverso.

(455.4) 41:0.4 Tale è la costituzione della nube stellare locale di Nebadon, che circola attualmente su un’orbita sempre più stabilizzata vicino al centro di quel settore minore di Orvonton, nel Sagittario, al quale appartiene la nostra creazione locale.

(455.5) 41:1.1 Le nebulose a spirale ed altre nebulose, le ruote madri delle sfere dello spazio, sono avviate dagli organizzatori di forza del Paradiso. E nella successiva evoluzione nebulare di reazione alla gravità, tali organizzatori sono sostituiti nella loro funzione superuniversale dai centri di potere e dai controllori fisici, i quali assumono quindi la piena responsabilità di dirigere l’evoluzione fisica delle generazioni susseguenti di discendenza stellare e planetaria. All’arrivo del nostro Figlio Creatore questa supervisione fisica del preuniverso di Nebadon fu immediatamente coordinata con il suo piano per l’organizzazione dell’universo. All’interno del dominio di questo Figlio di Dio Paradisiaco, i Centri Supremi di Potere ed i Controllori Fisici Maestri collaborarono con i Supervisori di Potere Morontiale e con altri esseri che apparvero più tardi per produrre quel vasto complesso di linee di comunicazione, di circuiti d’energia e di canali di potere che collegano stabilmente i molteplici corpi spaziali di Nebadon in una sola unità amministrativa integrata.

(456.1) 41:1.2 Cento Centri Supremi di Potere del quarto ordine sono assegnati in permanenza al nostro universo locale. Questi esseri ricevono le linee di potere che arrivano dai centri del terzo ordine di Uversa e ritrasmettono i circuiti ridotti e modificati ai centri di potere delle nostre costellazioni e dei nostri sistemi. Tali centri di potere funzionano in associazione per produrre il sistema vivente di controllo e di equalizzazione che opera per mantenere l’equilibrio e la distribuzione delle energie che altrimenti sarebbero fluttuanti e variabili. I centri di potere, tuttavia, non s’interessano degli sconvolgimenti d’energia transitori e locali, quali le macchie solari e le perturbazioni elettriche dei sistemi. La luce e l’elettricità non sono le energie basilari dello spazio; sono manifestazioni secondarie e sussidiarie.

(456.2) 41:1.3 I cento centri di potere dell’universo locale sono stazionati su Salvington, dove funzionano esattamente al centro d’energia di quella sfera. Le sfere architettoniche quali Salvington, Edentia e Jerusem, sono illuminate, riscaldate ed alimentate d’energia con metodi che le rendono del tutto indipendenti dai soli dello spazio. Queste sfere furono costruite — fatte su ordinazione — dai centri di potere e dai controllori fisici, e furono concepite per esercitare una potente influenza sulla distribuzione dell’energia. Basando le loro attività su tali punti focali di controllo dell’energia, i centri di potere, mediante le loro presenze viventi, orientano e canalizzano le energie fisiche dello spazio. E questi circuiti di energia sono alla base di tutti i fenomeni fisici-materiali e morontiali-spirituali.

(456.3) 41:1.4 Dieci Centri Supremi di Potere del quinto ordine sono assegnati a ciascuna delle suddivisioni primarie di Nebadon, le cento costellazioni. In Norlatiadek, la vostra costellazione, questi non sono stazionati sulla sfera capitale, ma sono situati al centro dell’enorme sistema stellare che costituisce il nucleo fisico della costellazione. Su Edentia vi sono dieci controllori meccanici associati e dieci frandalank che sono in perfetto e costante collegamento con i centri di potere vicini.

(456.4) 41:1.5 Un solo Centro Supremo di Potere del sesto ordine staziona nel centro esatto di gravità di ciascun sistema locale. Nel sistema di Satania il centro di potere assegnato occupa un’isola oscura dello spazio ubicata nel centro astronomico del sistema. Molte di queste isole oscure sono delle enormi dinamo che mobilitano ed orientano certe energie dello spazio, e queste circostanze naturali sono efficacemente utilizzate dal Centro di Potere di Satania, la cui massa vivente funziona da collegamento con i centri superiori, orientando le correnti di potere più materializzato verso i Controllori Fisici Maestri sui pianeti evoluzionari dello spazio.

(456.5) 41:2.1 Anche se i Controllori Fisici Maestri servono con i centri di potere in tutto il grande universo, le loro funzioni in un sistema locale come Satania sono più facili da comprendere. Satania è uno dei cento sistemi locali che costituiscono l’organizzazione amministrativa della costellazione di Norlatiadek, ed ha come vicini immediati i sistemi di Sandmatia, Assuntia, Porogia, Sortoria, Rantulia e Glantonia. I sistemi di Norlatiadek differiscono sotto molti aspetti uno dall’altro, ma sono tutti evoluzionari e progressivi in modo molto simile a Satania.

(457.1) 41:2.2 Satania stesso è composto di più di settemila gruppi astronomici, o sistemi fisici, pochi dei quali hanno avuto un’origine similare a quella del vostro sistema solare. Il centro astronomico di Satania è un’enorme isola oscura dello spazio che, con le sfere che l’accompagnano, è situata non lontano dalla sede del governo del sistema.

(457.2) 41:2.3 La supervisione dell’intero sistema d’energia fisica di Satania, eccetto la presenza del centro di potere assegnato, è incentrata su Jerusem. Un Controllore Fisico Maestro, stazionato su questa sfera capitale, opera in coordinazione con il centro di potere del sistema e serve come capo di collegamento degli ispettori di potere situati su Jerusem e funzionanti in tutto il sistema locale.

(457.3) 41:2.4 La messa in circuito e la canalizzazione dell’energia sono controllate dai cinquecentomila manipolatori dell’energia viventi ed intelligenti distribuiti in tutto Satania. Tramite l’azione di questi controllori fisici i centri di potere supervisori hanno il completo e perfetto controllo della maggior parte delle energie basilari dello spazio, comprese le emanazioni dei globi incandescenti e delle sfere oscure cariche d’energia. Questo gruppo d’entità viventi può mobilitare, trasformare, trasmutare, manipolare e trasmettere quasi tutte le energie fisiche dello spazio organizzato.

(457.4) 41:2.5 La vita possiede una capacità intrinseca per la mobilitazione e la trasmutazione dell’energia universale. Voi conoscete bene l’azione della vita vegetale che trasforma l’energia materiale della luce nelle varie manifestazioni del regno vegetale. Conoscete anche qualcosa del metodo con il quale quest’energia vegetale può essere convertita nei fenomeni delle attività animali, ma non sapete praticamente nulla della tecnica dei direttori di potere e dei controllori fisici, che sono dotati della capacità di mobilitare, trasformare, orientare e concentrare le molteplici energie dello spazio.

(457.5) 41:2.6 Questi esseri dei regni dell’energia non si occupano direttamente dell’energia come fattore componente delle creature viventi, e nemmeno del dominio della chimica fisiologica. Essi s’interessano talvolta dei preliminari fisici della vita, dell’elaborazione di quei sistemi d’energia che possono servire da veicoli fisici alle energie viventi degli organismi materiali elementari. In un certo senso i controllori fisici sono collegati con le manifestazioni previventi dell’energia materiale come gli spiriti aiutanti della mente si occupano delle funzioni prespirituali della mente materiale.

(457.6) 41:2.7 Queste creature intelligenti che controllano il potere ed orientano l’energia devono aggiustare la loro tecnica su ogni sfera in conformità alla costituzione e all’architettura fisica di quel pianeta. Essi utilizzano infallibilmente i calcoli e le deduzioni dei loro rispettivi gruppi di fisici e di altri consulenti tecnici concernenti l’influenza locale dei soli altamente riscaldati e di altri tipi di stelle supercaricate. Si deve tenere conto anche degli enormi giganti freddi ed oscuri dello spazio e degli sciami di nuvole di polvere stellare. Tutti questi elementi materiali sono coinvolti nei problemi pratici di manipolazione dell’energia.

(457.7) 41:2.8 La responsabilità della supervisione del potere-energia nei mondi evoluzionari abitati è dei Controllori Fisici Maestri, ma questi esseri non sono responsabili di tutte le disfunzioni dell’energia su Urantia. Queste perturbazioni hanno numerose cause, alcune delle quali esulano dal campo e dal controllo dei custodi fisici. Urantia si trova sul percorso di energie formidabili, è un piccolo pianeta nel circuito di masse colossali, ed i controllori locali impiegano talvolta un numero enorme di membri del loro ordine nello sforzo di equilibrare queste linee d’energia. Essi operano abbastanza bene con i circuiti fisici di Satania, ma hanno delle difficoltà per isolare il pianeta dalle potenti correnti di Norlatiadek.

(458.1) 41:3.1 Vi sono più di duemila soli splendenti che emanano luce ed energia in Satania, ed il vostro stesso sole è un globo ardente medio. Dei trenta soli più vicini a voi, soltanto tre sono più brillanti. I Direttori di Potere d’Universo avviano le correnti specializzate d’energia che agiscono tra le singole stelle ed i loro rispettivi sistemi. Queste fornaci solari, insieme con i giganti oscuri dello spazio, servono ai centri di potere e ai controllori fisici da stazioni secondarie per concentrare ed orientare efficacemente i circuiti d’energia delle creazioni materiali.

(458.2) 41:3.2 I soli di Nebadon non sono differenti da quelli di altri universi. La composizione materiale di tutti i soli, isole oscure, pianeti e satelliti, ed anche delle meteore, è del tutto identica. Questi soli hanno un diametro medio di circa unmilioneseicentomila chilometri; quello del vostro globo solare è un po’ inferiore. La più grande stella dell’universo, la nube stellare di Antares, ha quattrocentocinquanta volte il diametro del vostro sole e sessanta milioni di volte il suo volume. Ma c’è spazio sufficiente per accogliere tutti questi soli enormi. In proporzione essi hanno altrettanto spazio per muoversi quanto ne avrebbe una dozzina d’arance circolanti all’interno di Urantia se il pianeta fosse una sfera vuota.

(458.3) 41:3.3 Quando da una ruota madre nebulare vengono eiettati dei soli troppo grandi, essi si frammentano subito o formano delle stelle doppie. In origine tutti i soli sono puramente gassosi, benché possano in seguito esistere provvisoriamente allo stato semiliquido. Quando il vostro sole raggiunse questo stato quasi liquido di pressione supergassosa non era sufficientemente grande da scindersi all’equatore, come avviene in uno dei modi di formazione delle stelle doppie.

(458.4) 41:3.4 Quando hanno meno di un decimo della taglia del vostro sole, queste sfere ardenti si contraggono, si condensano e si raffreddano rapidamente. Quando hanno più di trenta volte la sua taglia — o piuttosto trenta volte il contenuto globale di materia effettiva — i soli si scindono rapidamente in due corpi separati, diventando i centri di nuovi sistemi oppure restando l’uno nel campo di gravità dell’altro e girando attorno ad un centro comune come un tipo di stella doppia.

(458.5) 41:3.5 La più recente delle eruzioni cosmiche maggiori in Orvonton fu la straordinaria esplosione di una stella doppia, la cui luce raggiunse Urantia nel 1572. Questa conflagrazione fu così intensa che l’esplosione fu chiaramente visibile in pieno giorno.

(458.6) 41:3.6 Non tutte le stelle sono solide, ma molte delle più vecchie lo sono. Alcune delle stelle rossastre che risplendono debolmente hanno acquisito nel centro delle loro enormi masse una densità che potrebbe essere espressa dicendo che un centimetro cubico di una tale stella peserebbe su Urantia circa 170 chilogrammi. La pressione enorme, accompagnata dalla perdita del calore e dell’energia circolante, ha avuto come conseguenza il crescente avvicinamento delle orbite delle sue unità materiali di base, al punto che ora sono molto vicine allo stato di condensazione elettronica. Questo processo di raffreddamento e di contrazione può proseguire fino al punto critico limite d’esplosione della condensazione ultimatonica.

(459.1) 41:3.7 I soli giganti sono per la maggior parte relativamente giovani; le stelle nane sono in maggioranza vecchie, sebbene non tutte. Le nane originate da collisioni possono essere molto giovani e brillare di un’intensa luce bianca senza aver mai conosciuto uno stadio iniziale rosso di luminosità giovanile. Sia i soli molto giovani che quelli molto vecchi brillano di solito di una luce rossastra. Il colore giallo indica una giovinezza relativa o l’approssimarsi della vecchiaia, ma la luce bianca brillante è segno di una vita adulta vigorosa e prolungata.

(459.2) 41:3.8 Mentre i soli adolescenti non passano per uno stadio di pulsazione, almeno non in modo visibile, guardando nello spazio potete osservare molte di queste stelle più giovani i cui giganteschi moti respiratori richiedono dai due ai sette giorni per completare un ciclo. Il vostro stesso sole porta ancora vestigia decrescenti degli enormi rigonfiamenti dei tempi della sua giovinezza, ma il periodo di pulsazione si è allungato dai tre giorni e mezzo iniziali agli attuali cicli di undici anni e mezzo delle macchie solari.

(459.3) 41:3.9 Le variabili stellari hanno numerose origini. In certe stelle doppie le maree causate dai rapidi cambiamenti di distanza quando i due corpi girano sulle loro orbite causano anche periodiche fluttuazioni della luce. Queste variazioni della gravità producono bagliori regolari e ricorrenti, allo stesso modo che la cattura di meteore produce, per l’aumento di energia-materia sulla superficie, dei lampi relativamente improvvisi di luce che svaniscono rapidamente nella normale luminosità di quel sole. Talvolta un sole cattura una corrente di meteore in una linea di opposizione gravitazionale attenuata ed occasionalmente le collisioni causano delle vampate stellari, ma la maggior parte di tali fenomeni è interamente dovuta a fluttuazioni interne.

(459.4) 41:3.10 In un gruppo di stelle variabili il periodo di fluttuazione della luce dipende direttamente dalla luminosità, e la conoscenza di questo fatto permette agli astronomi di utilizzare tali soli come fari universali o come punti di misurazione precisa per esplorare meglio gli ammassi di stelle lontani. Con questa tecnica è possibile misurare le distanze stellari con grande esattezza fino ad oltre un milione di anni-luce. Migliori metodi di misurazione dello spazio ed una tecnica telescopica perfezionata riveleranno un giorno più completamente le dieci grandi divisioni del superuniverso di Orvonton. Voi riconoscerete almeno otto di questi immensi settori come enormi ammassi stellari relativamente simmetrici.

(459.5) 41:4.1 La massa del vostro sole è poco più grande di quanto la stimano i vostri fisici, che l’hanno valutata in milleottocento quadrilioni di tonnellate (1,8 x 1027). Essa è ora a circa metà strada tra quella delle stelle più dense e quella delle stelle più rarefatte, ed ha circa una volta e mezza la densità dell’acqua. Ma il vostro sole non è né liquido né solido — è gassoso — e ciò è vero nonostante la difficoltà di spiegare come della materia gassosa possa raggiungere questa densità ed anche densità molto maggiori.

(459.6) 41:4.2 Gli stati gassoso, liquido e solido sono questioni di rapporti atomico-molecolari, la densità invece è un rapporto tra spazio e massa. La densità varia direttamente con la quantità di massa nello spazio ed inversamente con la quantità di spazio nella massa, lo spazio tra i nuclei centrali della materia e le particelle che girano attorno a questi centri, come pure lo spazio all’interno di tali particelle materiali.

(459.7) 41:4.3 Le stelle in corso di raffreddamento possono essere allo stesso tempo fisicamente gassose ed enormemente dense. Voi non conoscete bene i supergas solari, ma questi ed altre forme insolite di materia spiegano come anche i soli non solidi possono raggiungere una densità uguale a quella del ferro — quasi la stessa di Urantia — e tuttavia trovarsi ad uno stato gassoso surriscaldato e continuare a funzionare come soli. In questi supergas densi gli atomi sono estremamente piccoli, contengono pochi elettroni. Questi soli hanno anche perso gran parte delle loro riserve di energia ultimatonica libera.

(460.1) 41:4.4 Uno dei soli vicini a voi, che cominciò la sua vita con una massa quasi uguale a quella del vostro sole, si è ora contratto quasi alla taglia di Urantia ed è divenuto quarantamila volte più denso del vostro sole. Il peso di questo corpo gassoso-solido caldo-freddo è di cinquantacinque chilogrammi per centimetro cubo. E questo sole brilla ancora di una debole luminosità rossastra, il bagliore senile di un monarca di luce morente.

(460.2) 41:4.5 I soli, tuttavia, non sono per la maggior parte così densi. Uno dei vostri vicini più prossimi ha una densità esattamente uguale a quella della vostra atmosfera a livello del mare. Se voi vi trovaste all’interno di questo sole, non riuscireste a discernere nulla. E se la temperatura lo consentisse, voi potreste penetrare nella maggior parte dei soli che brillano nel cielo notturno e non notare più materia di quanta ne percepite nell’aria delle vostre stanze di soggiorno terrestri.

(460.3) 41:4.6 L’imponente sole di Veluntia, uno dei più grandi di Orvonton, ha una densità pari soltanto ad un millesimo dell’atmosfera di Urantia. Se esso fosse di composizione simile a quella della vostra atmosfera e non fosse surriscaldato, sarebbe talmente vuoto che gli esseri umani soffocherebbero rapidamente sia in superficie che al suo interno.

(460.4) 41:4.7 Un altro dei giganti di Orvonton ha ora una temperatura in superficie di poco inferiore ai 1.600 gradi. Il suo diametro è di oltre quattrocentottanta milioni di chilometri — uno spazio sufficiente per accogliere il vostro sole e l’orbita attuale della terra. E tuttavia, malgrado questa enorme dimensione, più di quaranta milioni di volte quella del vostro sole, la sua massa è soltanto circa trenta volta maggiore. Questi soli enormi hanno delle frange che si estendono quasi da un sole all’altro.

(460.5) 41:5.1 Che i soli dello spazio non siano molto densi è provato dalle continue correnti d’energia-luce che ne sfuggono. Una densità troppo alta tratterrebbe la luce per opacità fino a quando la pressione dell’energia-luce raggiungerebbe il punto d’esplosione. C’è una formidabile pressione di luce o di gas all’interno di un sole che lo porta ad emettere una corrente d’energia capace di penetrare lo spazio per milioni e milioni di chilometri e portare energia, luce e calore ai pianeti lontani. Una crosta dello spessore di cinque metri e della densità di Urantia impedirebbe efficacemente la fuga di tutti i raggi X e di tutte le energie-luce da un sole fino a quando la crescente pressione interna delle energie che si accumulano, risultanti dallo smembramento degli atomi, non prevarrebbe sulla gravità con una tremenda esplosione verso l’esterno.

(460.6) 41:5.2 La luce, in presenza dei gas propulsivi, è altamente esplosiva quando è imprigionata ad alte temperature entro pareti opache di contenimento. La luce è reale. Nel modo in cui voi valutate l’energia e la potenza sul vostro mondo, la luce del sole sarebbe economica a due milioni di dollari per chilogrammo.

(460.7) 41:5.3 L’interno del vostro sole è un enorme generatore di raggi X. I soli sono sostenuti dall’interno attraverso un bombardamento incessante di queste potenti emanazioni.

(460.8) 41:5.4 Ad un elettrone stimolato dai raggi X è necessario più di mezzo milione di anni per aprirsi la strada dal centro di un sole medio fino alla superficie solare, da cui partirà per la sua avventura nello spazio, forse per riscaldare un pianeta abitato, per essere catturato da una meteora, per partecipare alla nascita di un atomo, per essere attirato da un’isola oscura dello spazio altamente carica, o per terminare il suo volo spaziale con un tuffo finale sulla superficie di un sole simile a quello da cui ha avuto origine.

(461.1) 41:5.5 I raggi X dell’interno di un sole caricano gli elettroni fortemente riscaldati ed agitati con energia sufficiente a portarli fuori nello spazio, oltre le numerose influenze frenanti della materia interposta e nonostante le attrazioni gravitazionali divergenti, fino alle lontane sfere dei sistemi remoti. La grande energia di velocità necessaria per sfuggire alla presa della gravità di un sole è sufficiente ad assicurare che il raggio di sole viaggerà senza perdere velocità fino a quando non incontrerà delle masse considerevoli di materia. Allora sarà rapidamente trasformato in calore con la liberazione di altre energie.

(461.2) 41:5.6 L’energia, sia come luce che sotto altre forme, nel suo volo attraverso lo spazio si muove in linea retta in avanti. Le particelle reali d’esistenza materiale attraversano lo spazio come una fucilata. Esse si muovono in linea retta ed ininterrotta od in processione, eccetto quando sono influenzate da forze superiori ed eccetto quando obbediscono all’attrazione della gravità lineare insita nella massa materiale e alla presenza della gravità circolare dell’Isola del Paradiso.

(461.3) 41:5.7 Può sembrare che l’energia solare si propaghi ad ondate, ma ciò è dovuto all’azione d’influenze coesistenti e diverse. Una data forma d’energia organizzata non procede ad ondate ma in linea retta. La presenza di una seconda o di una terza forma d’energia-forza può far sì che la corrente osservata sembri viaggiare in formazione ondulatoria, allo stesso modo in cui, in un temporale accecante accompagnato da forte vento, la pioggia sembra talvolta cadere a strati o scendere ad ondate. Le gocce di pioggia cadono giù in linea retta in una processione ininterrotta, ma l’azione del vento è tale da dare l’impressione visibile di strati d’acqua e di ondate di gocce di pioggia.

(461.4) 41:5.8 L’azione di certe energie secondarie e di altre energie non ancora scoperte presenti nelle regioni spaziali del vostro universo locale è tale che le emanazioni di luce solare sembrano produrre certi fenomeni ondulatori, come pure sembrano essere spezzettate in porzioni infinitesimali di lunghezza e di peso definiti. E, considerato nella pratica, ciò è esattamente quello che avviene. Voi potete difficilmente sperare di arrivare a comprendere meglio il comportamento della luce prima di avere acquisito un concetto più chiaro dell’interazione e dell’interrelazione delle varie forze spaziali e delle energie solari che operano nelle regioni spaziali di Nebadon. La vostra attuale confusione è dovuta anche alla vostra incompleta comprensione di questo problema che coinvolge le attività interassociate del controllo personale ed impersonale dell’universo maestro — le presenze, le prestazioni e la coordinazione dell’Attore Congiunto e dell’Assoluto Non Qualificato.

(461.5) 41:6.1 Nel decifrare i fenomeni dello spettro, bisognerebbe ricordare che lo spazio non è vuoto; che la luce, attraversando lo spazio, è talvolta leggermente modificata dalle varie forme d’energia e di materia che circolano in tutto lo spazio organizzato. Alcune delle linee indicanti le materie sconosciute che appaiono nello spettro del vostro sole sono dovute a modificazioni di elementi ben noti che navigano nello spazio in forma frammentata, vittime atomiche dei violenti scontri nel corso dei conflitti tra elementi solari. Lo spazio è pervaso da questi relitti vaganti, specialmente di sodio e di calcio.

(461.6) 41:6.2 Il calcio, in effetti, è l’elemento principale che permea la materia dello spazio di tutto Orvonton. L’intero nostro superuniverso è cosparso di pietra finemente polverizzata. La pietra è letteralmente la materia base di costruzione dei pianeti e delle sfere dello spazio. La nube cosmica, la grande coltre dello spazio, è composta per la maggior parte di atomi di calcio modificati. L’atomo della pietra è uno degli elementi più diffusi e persistenti. Esso non solo sopporta la ionizzazione solare — la scissione — ma persiste come identità associativa anche dopo essere stato bombardato dai distruttivi raggi X e frantumato dalle alte temperature solari. Il calcio possiede un’individualità ed una longevità superiori a tutte le più comuni forme della materia.

(462.1) 41:6.3 Come hanno sospettato i vostri fisici, questi resti mutilati del calcio solare cavalcano letteralmente i raggi di luce per varie distanze, ed in tal modo la loro disseminazione su vasta scala in tutto lo spazio è enormemente facilitata. Anche l’atomo di sodio, con certe modificazioni, è capace di locomozione per mezzo della luce e dell’energia. L’impresa del calcio è tanto più rimarchevole in quanto questo elemento ha una massa quasi doppia di quella del sodio. La permeazione dello spazio locale da parte del calcio è dovuta al fatto che esso fugge dalla fotosfera solare, in forma modificata, cavalcando letteralmente i raggi di sole uscenti. Di tutti gli elementi solari, il calcio, nonostante il suo relativo ingombro — in quanto contiene venti elettroni in rotazione — è quello che riesce meglio a fuggire dall’interno del sole verso i regni dello spazio. Questo spiega perché sul sole c’è uno strato di calcio, una superficie di pietra gassosa dello spessore di circa diecimila chilometri; e ciò nonostante il fatto che diciannove elementi più leggeri, e numerosi altri più pesanti, vi si trovino sotto.

(462.2) 41:6.4 Il calcio, alle temperature solari, è un elemento attivo e versatile. L’atomo della pietra ha due elettroni agili ed associati liberamente nei due circuiti elettronici esterni, che sono molto vicini tra loro. Nella lotta atomica esso perde ben presto il suo elettrone esterno; in quel momento impegna il diciannovesimo elettrone in una magistrale azione di andirivieni tra il diciannovesimo ed il ventesimo circuito di rivoluzione elettronica. Proiettando questo diciannovesimo elettrone avanti e indietro tra la sua orbita e quella del suo compagno perduto per più di venticinquemila volte al secondo, un atomo di pietra mutilato è in grado di sfidare parzialmente la gravità e di riuscire così a cavalcare le correnti di luce e d’energia emergenti, i raggi solari, verso la libertà e l’avventura. Questo atomo di calcio si muove verso l’esterno con scatti alternati di propulsione in avanti, afferrando e lasciando il raggio di sole circa venticinquemila volte ogni secondo. Questa è la ragione per cui la pietra è il componente principale dei mondi dello spazio. Il calcio è l’evaso più esperto della prigione solare.

(462.3) 41:6.5 L’agilità di questo acrobatico elettrone del calcio è indicata dal fatto che, quando viene proiettato dalle forze solari alla temperatura dei raggi X sul cerchio dell’orbita superiore, esso resta in quell’orbita soltanto un milionesimo di secondo circa. Ma prima che il potere elettrogravitazionale del nucleo atomico lo riporti nella sua vecchia orbita, esso è capace di completare un milione di rivoluzioni attorno al centro atomico.

(462.4) 41:6.6 Il vostro sole si è separato da una quantità enorme del suo calcio, avendone perso grandissime quantità durante le epoche delle sue eruzioni convulsive connesse con la formazione del sistema solare. Gran parte del calcio solare si trova ora nella crosta esterna del sole.

(462.5) 41:6.7 Bisognerebbe ricordare che le analisi dello spettro rivelano soltanto la composizione della superficie del sole. Per esempio: gli spettri solari mostrano molte linee del ferro, ma il ferro non è l’elemento principale del sole. Questo fenomeno è quasi interamente dovuto alla temperatura attuale della superficie del sole, che è di poco inferiore a 3.300 gradi, e tale temperatura è molto favorevole alla registrazione dello spettro del ferro.

(463.1) 41:7.1 La temperatura interna di molti soli, anche del vostro, è molto più elevata di quanto comunemente si creda. All’interno di un sole praticamente non esistono atomi interi; essi vengono tutti più o meno frantumati dall’intenso bombardamento dei raggi X che è proprio di queste alte temperature. Indipendentemente da quali elementi materiali possono apparire negli strati esterni di un sole, quelli all’interno sono resi molto simili dall’azione dissociativa dei raggi X disgreganti. Il raggio X è il grande livellatore dell’esistenza atomica.

(463.2) 41:7.2 La temperatura della superficie del vostro sole è di circa 3.300 gradi centigradi, ma aumenta rapidamente penetrando verso l’interno fino a raggiungere il valore incredibile di circa 19.400.000 gradi nelle regioni centrali. (Tutte queste temperature si riferiscono alla vostra scala Celsius.)

(463.3) 41:7.3 Tutti questi fenomeni indicano un enorme dispendio d’energia, e le fonti d’energia solare, citate in ordine d’importanza, sono:

(463.4) 41:7.4 1. L’annientamento degli atomi e, alla fine, degli elettroni.

(463.5) 41:7.5 2. La trasmutazione degli elementi, incluso il gruppo radioattivo di energie così liberate.

(463.6) 41:7.6 3. L’accumulo e la trasmissione di certe energie spaziali universali.

(463.7) 41:7.7 4. La materia spaziale e le meteore che si tuffano incessantemente nei soli ardenti.

(463.8) 41:7.8 5. La contrazione solare; il raffreddamento e la conseguente contrazione di un sole producono energia e calore talvolta maggiori di quelli forniti dalla materia dello spazio.

(463.9) 41:7.9 6. L’azione della gravità alle alte temperature trasforma un certo potere posto in circuito in energie radiative.

(463.10) 41:7.10 7. La luce ricatturata ed altre materie che sono ricondotte nel sole dopo averlo lasciato, assieme ad altre energie di origine extrasolare.

(463.11) 41:7.11 Esiste una cappa regolatrice di gas caldi (talvolta ad una temperatura di milioni di gradi) che avvolge i soli e che agisce per stabilizzare le perdite di calore e per impedire in altri modi le pericolose fluttuazioni della dispersione del calore. Durante la vita attiva di un sole la temperatura interna di 19.400.000 gradi rimane press’a poco la stessa del tutto indipendentemente dalla diminuzione progressiva della temperatura esterna.

(463.12) 41:7.12 Voi potete tentare d’immaginare 19.400.000 gradi di calore, in associazione con certe pressioni della gravità, come il punto d’ebollizione elettronica. Sotto una tale pressione ed a questa temperatura tutti gli atomi vengono degradati e disgregati nei loro componenti elettronici ed in altri componenti ancestrali. Anche gli elettroni ed altre associazioni di ultimatoni possono essere disgregati, ma i soli non sono capaci di degradare gli ultimatoni.

(463.13) 41:7.13 Queste temperature solari contribuiscono ad accelerare enormemente gli ultimatoni e gli elettroni, almeno quegli elettroni che continuano a mantenere la loro esistenza in queste condizioni. Voi comprenderete che cosa significa un’alta temperatura dovuta all’accelerazione delle attività ultimatoniche ed elettroniche se vi soffermate a considerare che una goccia d’acqua normale contiene più di un miliardo di trilioni di atomi. Questa è l’energia di più di cento cavalli-vapore esercitata in continuazione per due anni. Il calore totale attualmente emesso ogni secondo dal sole del nostro sistema solare è sufficiente a far bollire l’acqua di tutti gli oceani di Urantia in un secondo.

(464.1) 41:7.14 Soltanto i soli che funzionano nei canali diretti delle principali correnti d’energia dell’universo possono brillare per sempre. Queste fornaci solari ardono indefinitamente, essendo in grado di recuperare le loro perdite di materia assorbendo forze spaziali ed energie circolanti analoghe. Ma le stelle molto lontane da questi canali principali di ricarica sono destinate a subire l’esaurimento dell’energia — a raffreddarsi gradualmente ed infine a spegnersi.

(464.2) 41:7.15 Questi soli spenti o in corso di spegnimento possono essere ringiovaniti da un impatto per collisione o possono essere ricaricati da certe isole d’energia non luminosa dello spazio, o ancora appropriandosi per gravità di soli o di sistemi vicini più piccoli. In maggior parte i soli spenti saranno rivivificati per mezzo di queste o di altre tecniche evoluzionarie. Quelli che alla fine non vengono ricaricati in tal modo sono destinati a subire la disgregazione della loro massa per esplosione quando la condensazione per gravità raggiungerà il livello critico di condensazione ultimatonica dovuta alla pressione dell’energia. Questi soli che scompaiono si trasformano così in energia della forma più rara, perfettamente adatta ad energizzare altri soli che si trovano in ubicazioni più favorevoli.

(464.3) 41:8.1 Nei soli che sono inseriti nei canali d’energia spaziale, l’energia solare è liberata da varie catene di reazioni nucleari complesse, la più comune delle quali è la reazione idrogeno-carbonio-elio. In questa metamorfosi il carbonio agisce da catalizzatore dell’energia, poiché esso non viene in alcun modo effettivamente cambiato da questo processo di conversione dell’idrogeno in elio. In certe condizioni di alta temperatura l’idrogeno penetra i nuclei di carbonio. Poiché il carbonio non può contenere più di quattro di tali protoni, quando viene raggiunto questo stato di saturazione, esso comincia ad emettere rapidamente tanti protoni quanti ne arrivano di nuovi. In questa reazione le particelle d’idrogeno che entrano ne escono come atomi di elio.

(464.4) 41:8.2 La riduzione del contenuto d’idrogeno accresce la luminosità di un sole. Nei soli destinati a spegnersi, il massimo di luminosità viene raggiunto al punto di esaurimento dell’idrogeno. Successivamente a questo punto, lo splendore è mantenuto dal processo di contrazione gravitazionale risultante. Alla fine una tale stella diventerà una cosiddetta nana bianca, una sfera altamente condensata.

(464.5) 41:8.3 Nei grandi soli — piccole nebulose circolari — quando l’idrogeno si esaurisce e ne segue la contrazione gravitazionale, se un tale corpo non è sufficientemente opaco da trattenere la pressione interna che sostiene le regioni gassose esterne, si verifica allora un improvviso collasso. I cambiamenti elettro-gravitazionali danno origine ad immense quantità di minuscole particelle prive di potenziale elettrico, e tali particelle fuggono immediatamente dall’interno del sole, determinando in tal modo il collasso di un sole gigantesco in pochi giorni. Fu una simile emigrazione di queste “particelle in fuga” che provocò il collasso della nova gigante della nebulosa di Andromeda circa cinquant’anni fa. Questo immenso corpo stellare si disgregò in quaranta minuti del tempo di Urantia.

(464.6) 41:8.4 Di regola, questa vasta estrusione di materia continua ad esistere vicino al sole residuo in raffreddamento sotto forma di estese nubi di gas nebulari. E tutto ciò spiega l’origine di molti tipi di nebulose irregolari, come la nebulosa del Cancro, che ebbe origine circa 900 anni fa, e che mostra ancora la sfera madre come una stella isolata vicina al centro di questa massa nebulare irregolare.

(465.1) 41:9.1 I soli più grandi mantengono un tale controllo gravitazionale sui loro elettroni che la luce sfugge solo con l’aiuto dei potenti raggi X. Questi raggi ausiliari penetrano tutto lo spazio ed hanno un loro ruolo nel mantenimento delle associazioni ultimatoniche basilari dell’energia. Le grandi perdite d’energia dei primi giorni di un sole, susseguenti al raggiungimento della temperatura massima — oltre 19.400.000 gradi — non sono dovute tanto alla fuga della luce quanto alla perdita di ultimatoni. Queste energie ultimatoniche fuggono nello spazio, si lanciano nell’avventura dell’associazione elettronica e della materializzazione dell’energia, come una vera e propria esplosione d’energia, durante le epoche dell’adolescenza solare.

(465.2) 41:9.2 Gli atomi e gli elettroni sono soggetti alla gravità. Gli ultimatoni non sono soggetti alla gravità locale, all’interazione dell’attrazione materiale, ma obbediscono interamente alla gravità assoluta o del Paradiso, all’andamento ed al ritmo del cerchio universale ed eterno dell’universo degli universi. L’energia ultimatonica non obbedisce all’attrazione della gravità lineare o diretta delle masse materiali vicine o lontane, ma gira sempre esattamente sul circuito della grande ellisse dell’immensa creazione.

(465.3) 41:9.3 Il vostro centro solare irradia annualmente quasi cento miliardi di tonnellate di materia reale, mentre i soli giganti perdono materia a velocità prodigiosa durante la loro crescita iniziale, nel primo miliardo di anni. La vita di un sole diviene stabile dopo che ha raggiunto il massimo della temperatura interna e dopo che le energie subatomiche cominciano ad essere liberate. Ed è precisamente a questo punto critico che i soli più grandi hanno delle pulsazioni convulsive.

(465.4) 41:9.4 La stabilità dei soli dipende totalmente dall’equilibrio nella competizione tra gravità e calore — pressioni formidabili controbilanciate da temperature inimmaginabili. L’elasticità dei gas interni dei soli sostiene gli strati esterni di materiali vari, e quando la gravità ed il calore sono in equilibrio, il peso dei materiali esterni eguaglia esattamente la pressione della temperatura dei gas interni e sottostanti. In molte delle stelle più giovani la condensazione continua dovuta alla gravità produce temperature interne sempre più elevate, e via via che il calore interno aumenta, la pressione interna dei raggi X causata dai venti del supergas diventa così forte che, in connessione con il movimento centrifugo, un sole comincia a scagliare i suoi strati esterni nello spazio, ripristinando così l’equilibrio tra la gravità ed il calore.

(465.5) 41:9.5 Il vostro sole ha raggiunto da lungo tempo un equilibrio relativo tra i suoi cicli d’espansione e di contrazione, quelle perturbazioni che provocano le gigantesche pulsazioni di molte delle stelle più giovani. Il vostro sole sta ora superando i sei miliardi di anni. Attualmente sta funzionando nel periodo di maggiore economia. Esso brillerà con l’attuale efficienza per più di venticinque miliardi di anni. Poi probabilmente attraverserà un periodo di declino di parziale efficienza lungo quanto i periodi congiunti della sua giovinezza e della sua funzione stabilizzata.

(465.6) 41:10.1 Alcune delle stelle variabili che si trovano nello stato di massima pulsazione o prossime ad esso, stanno dando origine a sistemi sussidiari, molti dei quali alla fine saranno assai simili al vostro sole ed ai suoi pianeti in rivoluzione. Il vostro sole si trovava proprio in tale stato di potente pulsazione quando l’imponente sistema di Angona si avvicinò considerevolmente, e la superficie esterna del sole cominciò ad eruttare autentici flussi — distese continue — di materia. Ciò proseguì con violenza sempre maggiore fino all’avvicinamento massimo, quando i limiti della coesione solare furono raggiunti e fu espulso un enorme pinnacolo di materia, l’antenato del vostro sistema solare. In simili circostanze la vicinanza massima del corpo che attira sottrae talvolta interi pianeti, addirittura un quarto od un terzo di un sole. Queste estrusioni maggiori formano certi tipi peculiari di mondi circondati da nubi, sfere molto simili a Giove e a Saturno.

(466.1) 41:10.2 La maggior parte dei sistemi solari, tuttavia, ha avuto un’origine completamente differente dal vostro, e ciò è vero anche per quelli che furono prodotti mediante la tecnica delle maree gravitazionali. Ma qualunque sia la tecnica per dar luogo alla formazione di mondi, la gravità produce sempre il tipo di creazione del sistema solare; cioè un sole centrale o un’isola oscura con pianeti, satelliti, subsatelliti e meteore.

(466.2) 41:10.3 Gli aspetti fisici dei singoli mondi sono largamente determinati dalle loro modalità d’origine, dalla situazione astronomica e dall’ambiente fisico. Età, dimensioni, velocità di rivoluzione e velocità nello spazio sono anch’essi fattori determinanti. Sia i mondi prodotti da contrazioni gassose che quelli prodotti da aggregazioni solide sono caratterizzati da montagne e, durante la loro vita iniziale, se non sono troppo piccoli, dalla presenza d’acqua e d’aria. I mondi originati da scissioni-fusioni e da collisioni sono talvolta privi di grandi catene montuose.

(466.3) 41:10.4 Durante le epoche primitive di tutti questi nuovi mondi, i terremoti sono frequenti e sono tutti caratterizzati da grandi perturbazioni fisiche. Questo vale in modo speciale per le sfere formate da contrazione gassosa, i mondi nati dagli immensi anelli nebulari lasciati indietro al seguito delle prime condensazioni e contrazioni di certi singoli soli. I pianeti che hanno una duplice origine come Urantia passano per una carriera giovanile meno violenta e tempestosa. Comunque, il vostro mondo è passato per una fase iniziale di potenti sconvolgimenti, caratterizzati da eruzioni vulcaniche, terremoti, inondazioni e spaventose tempeste.

(466.4) 41:10.5 Urantia è relativamente isolata alla periferia di Satania, ed il vostro sistema solare, con una sola eccezione, è il più lontano da Jerusem, mentre Satania stesso è vicino al sistema più esterno di Norlatiadek, e questa costellazione sta attraversando ora il bordo esterno di Nebadon. Voi eravate veramente tra i minori di tutta la creazione prima che il conferimento di Micael elevasse il vostro pianeta ad una posizione d’onore e di grande interesse per l’universo. L’ultimo è talvolta il primo, mentre è vero che il più piccolo diviene il più grande.

(466.5) 41:10.6 [Presentato da un Arcangelo in collaborazione con il Capo dei Centri di Potere di Nebadon.]


 

(467.1) 42:0.1 IL fondamento dell’universo è materiale nel senso che l’energia è la base di tutta l’esistenza, e l’energia pura è controllata dal Padre Universale. La forza, l’energia, è la sola cosa che si erge come un monumento eterno a dimostrazione e prova dell’esistenza e della presenza dell’Assoluto Universale. Questo enorme flusso d’energia che proviene dalle Presenze del Paradiso non è mai cessato, non è mai diminuito; non c’è mai stata interruzione nel sostegno infinito.

(467.2) 42:0.2 La manipolazione dell’energia universale è sempre conforme alla volontà personale e alle direttive infinitamente sagge del Padre Universale. Questo controllo personale del potere manifestato e dell’energia circolante è modificato dalle azioni e dalle decisioni coordinate del Figlio Eterno, come pure dai propositi congiunti del Padre e del Figlio messi in esecuzione dall’Attore Congiunto. Questi esseri divini agiscono a titolo personale e come individui. Essi operano anche tramite le persone e ed i poteri di un numero quasi illimitato di subordinati, ciascuno variamente espressivo dell’eterno e divino proposito nell’universo degli universi. Ma queste modificazioni o trasmutazioni funzionali e temporanee del potere divino non sminuiscono in alcun modo la verità dell’affermazione che ogni forza-energia è sotto il definitivo controllo di un Dio personale residente al centro di tutte le cose.

(467.3) 42:1.1 Il fondamento dell’universo è materiale, ma l’essenza della vita è spirito. Il Padre degli spiriti è anche l’antenato degli universi; l’eterno Padre del Figlio Originale è anche la sorgente nell’eternità del modello originale, l’Isola del Paradiso.

(467.4) 42:1.2 La materia — l’energia — poiché sono soltanto manifestazioni diverse della medesima realtà cosmica, in quanto fenomeno universale è insita nel Padre Universale. “In lui consistono tutte le cose.” La materia può sembrar manifestare energia propria e mostrare poteri contenuti in se stessa, ma le linee di gravità attinenti alle energie implicate in tutti questi fenomeni fisici derivano e dipendono dal Paradiso. L’ultimatone, la prima forma misurabile dell’energia, ha come suo nucleo il Paradiso.

(467.5) 42:1.3 Innata nella materia e presente nello spazio universale c’è una forma d’energia non conosciuta su Urantia. Quando questa scoperta sarà finalmente fatta, allora i fisici avranno la sensazione d’aver risolto, o quasi, il mistero della materia. E così essi si saranno avvicinati di un passo in più al Creatore, così si saranno impadroniti di una fase in più della tecnica divina. Ma in nessun senso essi avranno trovato Dio, né avranno dimostrato l’esistenza della materia o l’azione di leggi naturali indipendenti dalla tecnica cosmica del Paradiso e dal proposito motivante del Padre Universale.

(468.1) 42:1.4 A seguito di progressi ancora maggiori e di ulteriori scoperte, dopo che Urantia sarà incommensurabilmente avanzato rispetto alle attuali conoscenze, benché doveste giungere al controllo delle rivoluzioni d’energia delle unità elettriche della materia al punto da modificarne le manifestazioni fisiche — anche dopo tutti questi possibili progressi, gli scienziati saranno per sempre incapaci di creare un solo atomo di materia o di produrre un solo lampo d’energia o di aggiungere alla materia ciò che noi chiamiamo vita.

(468.2) 42:1.5 La creazione dell’energia ed il conferimento della vita sono prerogative del Padre Universale e delle personalità Creatrici a lui associate. Il fiume d’energia e di vita è una continua effusione proveniente dalle Deità, il flusso universale ed unificato della forza paradisiaca che si sparge in tutto lo spazio. Questa energia divina pervade tutta la creazione. Gli organizzatori di forza danno inizio a quei cambiamenti ed istituiscono quelle modificazioni della forza spaziale che si traducono in energia; i direttori di potere trasmutano l’energia in materia; in tal modo nascono i mondi materiali. I Portatori di Vita avviano nella materia morta quei processi che noi chiamiamo vita, vita materiale. I Supervisori di Potere Morontiale operano allo stesso modo in tutti i regni di transizione tra i mondi materiali e quelli spirituali. I Creatori spirituali superiori inaugurano dei processi simili in forme divine d’energia, e ne risultano le forme spirituali superiori della vita intelligente.

(468.3) 42:1.6 L’energia proviene dal Paradiso, modellata secondo l’ordine divino. L’energia — l’energia pura — partecipa della natura della divina organizzazione; essa è foggiata secondo la similitudine dei tre Dei abbracciati in uno, quali operano nel quartier generale dell’universo degli universi. Ed ogni forza è messa in circuito in Paradiso, proviene dalle Presenze del Paradiso e vi ritorna, ed è nella sua essenza una manifestazione della Causa non causata — del Padre Universale; e senza il Padre non esisterebbe nulla di ciò che esiste.

(468.4) 42:1.7 La forza derivata dalla Deità autoesistente è in se stessa sempre esistente. La forza-energia è imperitura, indistruttibile. Queste manifestazioni dell’Infinito possono essere sottoposte a trasmutazioni illimitate, a trasformazioni senza fine e a metamorfosi eterne; ma in nessun senso o grado, nemmeno nella più piccola misura immaginabile, potrebbero subire o subiranno mai l’estinzione. Ma l’energia, sebbene scaturisca dall’Infinito, non è manifestata infinitamente; vi sono limiti esterni all’universo maestro attualmente concepito.

(468.5) 42:1.8 L’energia è eterna ma non infinita; essa reagisce sempre alla presa onnicomprensiva dell’Infinità. La forza e l’energia proseguono indefinitamente; essendo uscite dal Paradiso, devono farvi ritorno, anche se sono necessarie ere ed ere per completare il circuito stabilito. Ciò che ha origine dalla Deità del Paradiso può avere soltanto una destinazione paradisiaca o un destino di Deità.

(468.6) 42:1.9 E tutto ciò conferma la nostra credenza in un universo degli universi circolare, un po’ limitato, ma ordinato ed immenso. Se ciò non fosse vero, allora presto o tardi apparirebbe in qualche punto una prova di dispersione dell’energia. Tutte le leggi, le organizzazioni, l’amministrazione e la testimonianza degli esploratori dell’universo — ogni cosa indica l’esistenza di un Dio infinito, ma anche di un universo finito, di una forma circolare d’esistenza senza fine, quasi senza limiti, ma tuttavia finita in contrasto con l’infinità.

(469.1) 42:2.1 È veramente difficile trovare le parole appropriate nella lingua inglese con cui indicare e descrivere i vari livelli della forza e dell’energia — fisici, mentali o spirituali. Queste narrazioni non possono conformarsi del tutto alle vostre accettate definizioni della forza, dell’energia e del potere. C’è una tale povertà di linguaggio che siamo costretti ad impiegare questi termini con molteplici significati. In questo fascicolo, per esempio, la parola energia è usata per indicare tutte le fasi e le forme dei fenomeni di movimento, d’azione e di potenziale, mentre forza è applicata agli stadi dell’energia precedenti la gravità e potere a quelli posteriori alla gravità.

(469.2) 42:2.2 Cercherò, tuttavia, di diminuire la confusione concettuale suggerendo l’opportunità di adottare la seguente classificazione per la forza cosmica, per l’energia emergente e per il potere dell’universo — l’energia fisica:

(469.3) 42:2.3 1. Potenza spaziale. Questa è la presenza incontestata nello spazio libero dell’Assoluto Non Qualificato. L’estensione di questo concetto connota il potenziale universale di forza spaziale insito nella totalità funzionale dell’Assoluto Non Qualificato, mentre in senso stretto questo concetto ingloba la totalità della realtà cosmica — gli universi — che emanò per l’eternità dall’Isola del Paradiso senza inizio, senza fine, immobile ed immutabile.

(469.4) 42:2.4 I fenomeni che hanno origine sul lato inferiore del Paradiso comprendono probabilmente tre zone di presenza e d’azione della forza assoluta: la zona di fulcro dell’Assoluto Non Qualificato, la zona dell’Isola del Paradiso stessa e la zona intermedia di certe operazioni o funzioni equilibranti e compensatrici non identificate. Queste zone triconcentriche sono il centro del ciclo paradisiaco della realtà cosmica.

(469.5) 42:2.5 La potenza spaziale è una prerealtà; essa è il dominio dell’Assoluto Non Qualificato e risponde unicamente all’attrazione personale del Padre Universale, nonostante sembri essere modificabile dalla presenza degli Organizzatori di Forza Maestri Primari.

(469.6) 42:2.6 Su Uversa la potenza spaziale è chiamata absoluta.

(469.7) 42:2.7 2. Forza primordiale. Essa rappresenta il primo cambiamento fondamentale nella potenza spaziale e potrebbe essere una delle funzioni dell’Assoluto Non Qualificato nel Paradiso inferiore. Noi sappiamo che la presenza di spazio che esce dal Paradiso inferiore è modificata in qualche modo da quella che entra. Ma indipendentemente da possibili relazioni di questo tipo, la trasmutazione apertamente riconosciuta della potenza spaziale in forza primordiale è la primaria funzione differenziatrice esercitata dalla presenza-tensione degli organizzatori di forza viventi del Paradiso.

(469.8) 42:2.8 La forza passiva e potenziale diventa attiva e primordiale in risposta alla resistenza offerta dalla presenza nello spazio degli Organizzatori di Forza Maestri Primari Eventuati. La forza emerge ora dal dominio esclusivo dell’Assoluto Non Qualificato nei regni di risposta multipla — una risposta a certi movimenti primari avviati dal Dio dell’Azione e poi a certi movimenti compensatori che emanano dall’Assoluto Universale. La forza primordiale sembra reagire alla causalità trascendentale in proporzione all’assolutezza.

(469.9) 42:2.9 La forza primordiale è talvolta denominata energia pura; su Uversa noi la chiamiamo segregata.

(470.1) 42:2.10 3. Energie emergenti. La presenza passiva degli organizzatori di forza primari è sufficiente a trasformare la potenza spaziale in forza primordiale, ed è su un tale campo spaziale attivato che questi stessi organizzatori di forza cominciano le loro operazioni attive iniziali. La forza primordiale è destinata a passare per due fasi distinte di trasmutazione nei regni di manifestazione dell’energia prima di apparire come potere dell’universo. Questi due livelli dell’energia emergente sono:

(470.2) 42:2.11 a. Energia poderosa. Questa è l’energia potentemente orientatrice, mossa dalla massa, poderosamente tesa e di reazione violenta — giganteschi sistemi d’energia messi in movimento dalle attività degli organizzatori di forza primari. Questa energia primaria o poderosa all’inizio non risponde nettamente all’attrazione della gravità del Paradiso, anche se fornisce probabilmente una risposta di aggregazione della massa o di direzione nello spazio al gruppo collettivo delle influenze assolute operanti dal lato inferiore del Paradiso. Quando l’energia emerge al livello di risposta iniziale all’attrazione circolare e alla gravità assoluta del Paradiso, gli organizzatori di forza primari cedono il posto all’azione dei loro associati secondari.

(470.3) 42:2.12 b. Energia gravitazionale. L’energia che appare poi, che risponde alla gravità, contiene il potenziale del potere d’universo e diventa il predecessore attivo di tutta la materia dell’universo. Questa energia secondaria o gravitazionale è il prodotto dell’elaborazione dell’energia risultante dalla presenza-pressione e dalle tendenze-tensioni stabilite dagli Organizzatori di Forza Maestri Trascendentali Associati. In risposta al lavoro di questi manipolatori della forza, l’energia spaziale passa rapidamente dallo stadio poderoso a quello gravitazionale, divenendo così direttamente sensibile all’attrazione circolare della gravità (assoluta) del Paradiso, rivelando allo stesso tempo un certo potenziale di sensibilità all’attrazione della gravità lineare insita nelle masse materiali, che compaiono presto, degli stadi elettronico e postelettronico dell’energia e della materia. All’apparire della risposta alla gravità, gli Organizzatori di Forza Maestri Associati possono ritirarsi dai cicloni d’energia dello spazio a condizione che i Direttori di Potere d’Universo possano essere assegnati a quel campo d’azione.

(470.4) 42:2.13 Noi non abbiamo alcuna certezza circa le cause esatte degli stadi primitivi di evoluzione della forza, ma riconosciamo l’azione intelligente dell’Ultimo in entrambi i livelli di manifestazione dell’energia emergente. L’energia poderosa e quella gravitazionale, considerate collettivamente, sono chiamate su Uversa ultimata.

(470.5) 42:2.14 4. Potere d’universo. La forza spaziale è stata cambiata in energia spaziale e poi in energia sotto controllo gravitazionale. L’energia fisica è stata in tal modo perfezionata al punto da poter essere immessa in canali di potere e posta al servizio dei molteplici propositi dei Creatori universali. Quest’opera è proseguita dai versatili direttori, centri e controllori dell’energia fisica nel grande universo — le creazioni organizzate ed abitate. Questi Direttori di Potere d’Universo assumono il controllo più o meno completo di ventuno delle trenta fasi dell’energia che costituiscono l’attuale sistema di energie dei sette superuniversi. Questo dominio del potere-energia-materia è il regno delle attività intelligenti del Settuplo, e funziona nel tempo-spazio sotto il supercontrollo del Supremo.

(470.6) 42:2.15 Su Uversa noi chiamiamo il regno del potere d’universo gravita.

(470.7) 42:2.16 5. Energia di Havona. Concettualmente questa narrazione si è spostata verso il Paradiso seguendo, un livello dopo l’altro, la trasmutazione della forza spaziale fino al livello operativo dell’energia-potere degli universi del tempo e dello spazio. Proseguendo verso il Paradiso, incontriamo poi una fase preesistente dell’energia che è caratteristica dell’universo centrale. Qui il ciclo evoluzionario sembra tornare su se stesso; l’energia-potere sembra ora cominciare a ritornare indietro verso la forza, ma una forza di natura molto differente da quella della potenza spaziale e della forza primordiale. I sistemi d’energia di Havona non sono duali; sono trini. Questo è il dominio esistenziale dell’energia dell’Attore Congiunto, che agisce per conto della Trinità del Paradiso.

(471.1) 42:2.17 Su Uversa queste energie di Havona sono conosciute come triata.

(471.2) 42:2.18 6. Energia trascendentale. Questo sistema d’energia opera sul livello superiore del Paradiso, a partire da esso e solo in connessione con le popolazioni absonite. Su Uversa esso è denominato tranosta.

(471.3) 42:2.19 7. Monota. L’energia è parente della divinità quando è energia del Paradiso. Noi siamo inclini a credere che la monota sia l’energia vivente e non spirituale del Paradiso — un’eterna contropartita dell’energia vivente e spirituale del Figlio Originale — quindi il sistema d’energia non spirituale del Padre Universale.

(471.4) 42:2.20 Noi non possiamo distinguere la natura dello spirito del Paradiso e della monota del Paradiso; sono apparentemente simili. Esse hanno nomi differenti, ma non si può dire molto di una realtà le cui manifestazioni spirituali e non spirituali si distinguono solo per il nome.

(471.5) 42:2.21 Noi sappiamo che le creature finite possono raggiungere l’esperienza dell’adorazione del Padre Universale grazie al ministero di Dio il Settuplo e degli Aggiustatori di Pensiero, ma dubitiamo che delle personalità subassolute, anche gli stessi direttori di potere, possano comprendere l’infinità dell’energia della Prima Grande Sorgente e Centro. Una cosa è certa: se i direttori di potere sono al corrente della tecnica di metamorfosi della forza spaziale, non ne rivelano il segreto al resto di noi. È mia opinione che essi non comprendano pienamente la funzione degli organizzatori di forza.

(471.6) 42:2.22 Questi stessi direttori di potere sono dei catalizzatori d’energia; cioè, provocano la segmentazione dell’energia, la organizzano e la assemblano in formazioni unitarie mediante la loro presenza. E tutto ciò implica che deve esserci qualcosa d’insito nell’energia che la fa funzionare in tal modo in presenza di queste entità di potere. I Melchizedek di Nebadon hanno denominato da lungo tempo il fenomeno della trasmutazione della forza cosmica in potere d’universo una delle sette “infinità della divinità”. E questo è tutto, non saprete altro su questo punto durante l’ascensione nel vostro universo locale.

(471.7) 42:2.23 Nonostante la nostra incapacità a comprendere pienamente l’origine, la natura e le trasmutazioni della forza cosmica, siamo perfettamente a conoscenza di tutte le fasi del comportamento dell’energia emergente a partire dal momento in cui essa risponde direttamente ed infallibilmente all’azione della gravità del Paradiso — all’incirca il periodo in cui iniziano ad operare i direttori di potere dei superuniversi.

(471.8) 42:3.1 La materia è identica in tutti gli universi, eccetto che nell’universo centrale. La materia, nelle sue proprietà fisiche, dipende dalla velocità di rivoluzione dei suoi elementi componenti, dal numero e dalle dimensioni di questi elementi in rivoluzione, dalla loro distanza dal corpo nucleare o dal contenuto spaziale della materia, così come dalla presenza di certe forze non ancora scoperte su Urantia.

(471.9) 42:3.2 Nei differenti soli, pianeti e corpi spaziali vi sono dieci grandi divisioni della materia:

(472.1) 42:3.3 1. Materia ultimatonica — le unità fisiche primarie dell’esistenza materiale, le particelle d’energia che vanno a costituire gli elettroni.

(472.2) 42:3.4 2. Materia subelettronica — lo stadio esplosivo e repulsivo dei supergas solari.

(472.3) 42:3.5 3. Materia elettronica — lo stadio elettrico di differenziazione della materia — elettroni, protoni e varie altre unità che entrano nella differente costituzione dei gruppi elettronici.

(472.4) 42:3.6 4. Materia subatomica — materia esistente in grande quantità all’interno dei soli caldi.

(472.5) 42:3.7 5. Atomi frantumati — si trovano nei soli in corso di raffreddamento ed in tutto lo spazio.

(472.6) 42:3.8 6. Materia ionizzata — singoli atomi spogliati dei loro elettroni esterni (chimicamente attivi) da attività elettriche, termiche o dei raggi X e da solventi.

(472.7) 42:3.9 7. Materia atomica — lo stadio chimico di organizzazione degli elementi, le unità componenti della materia molecolare o visibile.

(472.8) 42:3.10 8. Lo stadio molecolare della materia — la materia quale esiste su Urantia allo stato di materializzazione relativamente stabile in condizioni ordinarie.

(472.9) 42:3.11 9. Materia radioattiva — la tendenza e l’attività disorganizzatrice degli elementi più pesanti in condizioni di moderato calore e di ridotta pressione della gravità.

(472.10) 42:3.12 10. Materia disgregata — la materia relativamente stazionaria che si trova all’interno dei soli freddi o spenti. Questa forma di materia non è realmente stazionaria; c’è ancora un po’ di attività ultimatonica ed anche elettronica, ma queste unità sono in strettissima vicinanza e le loro velocità di rivoluzione sono molto diminuite.

(472.11) 42:3.13 La suddetta classificazione della materia concerne la sua organizzazione piuttosto che le forme in cui appare agli esseri creati. Essa non tiene conto né degli stadi preemergenti dell’energia né delle materializzazioni eterne in Paradiso e nell’universo centrale.

(472.12) 42:4.1 Luce, calore, elettricità, magnetismo, chimica, energia e materia sono — per origine, natura e destino — un’unica e medesima cosa, assieme ad altre realtà materiali non ancora scoperte su Urantia.

(472.13) 42:4.2 Noi non comprendiamo interamente i cambiamenti quasi infiniti ai quali può essere soggetta l’energia fisica. In un universo essa appare come luce, in un altro come luce più calore, in un altro ancora sotto forme d’energia sconosciute su Urantia. In un numero incalcolabile di milioni di anni essa può riapparire sotto qualche forma d’energia elettrica o di potere magnetico perturbati e agitati. Più tardi ancora può ricomparire in un successivo universo sotto qualche forma di materia variabile che passa per una serie di metamorfosi, seguite dalla sua scomparsa fisica esteriore in qualche grande cataclisma dei regni. E poi, dopo numerosissime ere ed un vagabondaggio quasi senza fine attraverso un numero indefinito di universi, questa stessa energia può ancora riemergere e cambiare molte volte di forma e di potenziale. E queste trasformazioni continuano così durante le ere successive ed in innumerevoli regni. In tal modo la materia prosegue, subendo le trasmutazioni del tempo ma girando sempre fedelmente sul cerchio dell’eternità. Anche se le è impedito a lungo di ritornare alla sua sorgente, essa le risponde per sempre e procede sempre sul sentiero stabilito dalla Personalità Infinita che l’ha emessa.

(473.1) 42:4.3 I centri di potere ed i loro associati sono molto occupati nel lavoro di trasmutazione degli ultimatoni nei circuiti e nelle rivoluzioni degli elettroni. Questi esseri straordinari controllano e combinano il potere manipolando abilmente le unità di base dell’energia materializzata, gli ultimatoni. Essi sono i maestri dell’energia che circola in questo stato primitivo. In collegamento con i controllori fisici essi sono capaci di controllare e di dirigere efficacemente l’energia anche dopo la sua trasmutazione al livello elettrico, il cosiddetto stadio elettronico. Ma il loro campo d’azione è considerevolmente ristretto quando l’energia organizzata elettronicamente ruota nei vortici dei sistemi atomici. Dopo tale materializzazione queste energie cadono sotto il dominio completo del potere d’attrazione della gravità lineare.

(473.2) 42:4.4 La gravità agisce positivamente sulle linee di potere e sui canali d’energia dei centri di potere e dei controllori fisici, ma questi esseri hanno solo un rapporto negativo con la gravità — l’esercizio delle loro facoltà antigravitazionali.

(473.3) 42:4.5 In tutto lo spazio il freddo ed altre influenze sono all’opera per organizzare creativamente gli ultimatoni in elettroni. Il calore è la misura dell’attività elettronica, mentre il freddo significa semplicemente assenza di calore — riposo relativo dell’energia — lo status del carico di forza universale dello spazio, ammesso che né l’energia emergente né la materia organizzata siano presenti e responsivi alla gravità.

(473.4) 42:4.6 La presenza e l’azione della gravità sono quelle che impediscono la comparsa dello zero teorico assoluto, perché lo spazio interstellare non ha la temperatura dello zero assoluto. In tutto lo spazio organizzato vi sono correnti d’energia che rispondono alla gravità, circuiti di potere ed attività ultimatoniche, come pure energie elettroniche organizzatrici. Praticamente parlando, lo spazio non è vuoto. Anche l’atmosfera di Urantia si rarefà sempre di più fino all’altezza di circa cinquemila chilometri, dove comincia a sfumare nella materia spaziale media di questa sezione dell’universo. In Nebadon, lo spazio che più si avvicina al vuoto contiene circa cento ultimatoni — l’equivalente di un elettrone — per ogni sedici centimetri cubici. Tale rarefazione della materia è considerata come spazio praticamente vuoto.

(473.5) 42:4.7 La temperatura — caldo e freddo — è secondaria solo alla gravità nei regni di evoluzione dell’energia e della materia. Gli ultimatoni obbediscono docilmente alle temperature estreme. Le basse temperature favoriscono certe forme di struttura elettronica e di assemblaggio atomico, mentre le alte temperature facilitano ogni sorta di demolizione degli atomi e di disintegrazione della materia.

(473.6) 42:4.8 Quando sono sottoposte al calore e alla pressione di certi stati solari interni, tutte le associazioni di materia, salvo le più primitive, possono essere sciolte. Il calore può così vincere largamente la stabilità gravitazionale. Ma nessun calore o pressione solare conosciuta può riconvertire degli ultimatoni in energia possente.

(473.7) 42:4.9 I soli ardenti possono trasformare la materia in varie forme d’energia, ma i mondi oscuri e tutto lo spazio esterno possono rallentare l’attività elettronica ed ultimatonica al punto da convertire queste energie nella materia dei regni. Certe associazioni elettroniche di natura stretta, come pure molte associazioni basilari di materia nucleare, si formano nelle temperature eccessivamente basse dello spazio libero e sono ulteriormente accresciute dall’associazione con abbondanti aggiunte di energia materializzante.

(473.8) 42:4.10 In tutte queste metamorfosi senza fine dell’energia e della materia dobbiamo tenere conto dell’influenza della pressione gravitazionale e del comportamento antigravitazionale delle energie ultimatoniche in certe condizioni di temperatura, di velocità e di rivoluzione. La temperatura, le correnti d’energia, la distanza e la presenza degli organizzatori di forza viventi e dei direttori di potere hanno influenza anche su tutti i fenomeni di trasmutazione dell’energia e della materia.

(474.1) 42:4.11 L’accrescimento della massa nella materia è uguale all’accrescimento dell’energia diviso per il quadrato della velocità della luce. In senso dinamico il lavoro che può compiere la materia in stato di riposo è uguale all’energia spesa per riunire i suoi elementi dal Paradiso, meno la resistenza delle forze da vincere durante il transito e l’attrazione esercitata dai componenti della materia l’uno sull’altro.

(474.2) 42:4.12 L’esistenza di forme preelettroniche di materia è indicata dai due pesi atomici del piombo. Il piombo di formazione originaria pesa poco più di quello prodotto dalla disintegrazione dell’uranio per mezzo di emanazioni di radio; e questa differenza di peso atomico rappresenta la perdita effettiva di energia nella disintegrazione dell’atomo.

(474.3) 42:4.13 L’integrità relativa della materia è assicurata dal fatto che l’energia può essere assorbita od emessa solamente in quelle quantità esatte che gli scienziati di Urantia hanno chiamato quanta. Questa saggia disposizione nei regni materiali serve a mantenere gli universi come unità funzionanti.

(474.4) 42:4.14 La quantità d’energia assorbita o liberata quando cambia la posizione degli elettroni o di altri elementi è sempre un “quantum” o un multiplo di esso, ma il comportamento vibratorio od ondulatorio di tali unità d’energia è interamente determinato dalle dimensioni delle strutture materiali interessate. Queste onde d’energia ondulatoria hanno 860 volte il diametro degli ultimatoni, degli elettroni, degli atomi o di altre unità che così agiscono. L’interminabile confusione che accompagna l’osservazione della meccanica ondulatoria del comportamento del quantum è dovuta alla sovrapposizione delle onde d’energia: due creste possono combinarsi per formare una cresta di altezza doppia, mentre una cresta ed un avvallamento possono combinarsi per annullarsi reciprocamente.

(474.5) 42:5.1 Nel superuniverso di Orvonton vi sono cento ottave d’energia ondulatoria. Di questi cento gruppi di manifestazioni dell’energia, sessantaquattro sono totalmente o parzialmente riconosciuti su Urantia. I raggi del sole costituiscono quattro ottave della scala superuniversale; i raggi visibili inglobano una sola ottava, la numero quarantasei di questa serie. Viene poi il gruppo ultravioletto, mentre dieci ottave sopra si trovano i raggi X, seguiti dai raggi gamma del radio. Trentadue ottave sopra la luce visibile del sole ci sono i raggi d’energia dello spazio esterno così frequentemente mescolati con le minuscole particelle di materia fortemente energizzate che sono loro associate. Immediatamente al di sotto della luce visibile del sole ci sono i raggi infrarossi, e trenta ottave più in basso c’è il gruppo delle trasmissioni radio.

(474.6) 42:5.2 Le manifestazioni dell’energia ondulatoria — dal punto di vista dell’illuminazione scientifica di Urantia del ventesimo secolo — possono essere classificate nei dieci gruppi seguenti:

(474.7) 42:5.3 1. Raggi infraultimatonici — le rivoluzioni marginali degli ultimatoni quando cominciano ad assumere una forma definita. Questo è il primo stadio dell’energia emergente in cui si possono scoprire e misurare fenomeni ondulatori.

(474.8) 42:5.4 2. Raggi ultimatonici. L’accumularsi di energia nelle minuscole sfere degli ultimatoni causa delle vibrazioni nel contenuto dello spazio che sono discernibili e misurabili. E molto prima che i fisici individuino l’ultimatone, scopriranno senza dubbio i fenomeni di questi raggi che piovono su Urantia. Questi raggi corti e potenti rappresentano l’attività iniziale degli ultimatoni quando questi ultimi sono rallentati al punto da orientarsi verso l’organizzazione elettronica della materia. Via via che gli ultimatoni si aggregano in elettroni, si produce una condensazione con conseguente accumulo d’energia.

(475.1) 42:5.5 3. I raggi spaziali corti. Queste sono le più corte di tutte le vibrazioni puramente elettroniche e rappresentano lo stadio preatomico di questa forma di materia. Questi raggi richiedono per la loro produzione temperature straordinariamente elevate o basse. Ci sono due tipi di tali raggi spaziali: uno che accompagna la nascita degli atomi e l’altro che indica la disgregazione atomica. Essi emanano in massima parte dal piano più denso del superuniverso, la Via Lattea, che è anche il piano più denso degli universi esterni.

(475.2) 42:5.6 4. Lo stadio elettronico. Questo stadio dell’energia è la base di ogni materializzazione nei sette superuniversi. Quando gli elettroni passano dai livelli d’energia superiori di rivoluzione orbitale a quelli inferiori, vengono sempre emessi dei quanta. Lo spostamento orbitale degli elettroni produce l’eiezione o l’assorbimento di particelle di luce-energia misurabili in modo molto preciso ed uniforme, mentre il singolo elettrone cede sempre una particella di luce-energia quando subisce una collisione. Manifestazioni d’energia ondulatoria accompagnano anche le attività dei corpi positivi e degli altri elementi dello stadio elettronico.

(475.3) 42:5.7 5. Raggi gamma — quelle emanazioni che caratterizzano la dissociazione spontanea della materia atomica. Il miglior esempio di questa forma di attività elettronica si trova nei fenomeni associati alla disintegrazione del radio.

(475.4) 42:5.8 6. Il gruppo dei raggi X. Il gradino successivo nel rallentamento dell’elettrone fornisce le varie forme di raggi X solari assieme ai raggi X generati artificialmente. La carica elettronica crea un campo elettrico; il movimento dà origine ad una corrente elettrica; la corrente produce un campo magnetico. Quando un elettrone viene bruscamente arrestato, la perturbazione elettromagnetica risultante produce il raggio X; il raggio X è quella perturbazione. I raggi X solari sono identici a quelli generati meccanicamente per esplorare l’interno del corpo umano, eccetto che sono leggermente più lunghi.

(475.5) 42:5.9 7. I raggi ultravioletti o chimici della luce del sole e le varie produzioni meccaniche.

(475.6) 42:5.10 8. La luce bianca — tutta la luce visibile dei soli.

(475.7) 42:5.11 9. I raggi infrarossi — il rallentamento dell’attività elettronica che si avvicina ancora di più allo stadio di calore apprezzabile.

(475.8) 42:5.12 10. Le onde hertziane — le energie utilizzate su Urantia per le trasmissioni.

(475.9) 42:5.13 Di tutte queste dieci fasi di attività dell’energia ondulatoria, l’occhio umano può reagire ad una sola ottava, quella della piena luce solare ordinaria.

(475.10) 42:5.14 Il cosiddetto etere è semplicemente un nome collettivo per designare un gruppo di attività della forza e dell’energia che hanno luogo nello spazio. Gli ultimatoni, gli elettroni e le altre aggregazioni di massa dell’energia sono particelle uniformi di materia, e nel loro transito attraverso lo spazio procedono realmente per linee rette. La luce e tutte le altre forme di manifestazioni dell’energia riconoscibili consistono in una successione di particelle definite d’energia che si muovono in linea retta, salvo quando questa viene modificata dalla gravità e da altre forze interferenti. Il fatto che queste processioni di particelle d’energia appaiano come fenomeni ondulatori quando sono sottoposte a certe osservazioni è dovuto alla resistenza della coltre di forza indifferenziata di tutto lo spazio, l’ipotetico etere, e alla tensione intergravitazionale delle aggregazioni di materia associate. La distanza degli intervalli tra le particelle della materia, insieme con la velocità iniziale dei fasci d’energia, provocano l’apparenza ondulatoria di molte forme d’energia-materia.

(476.1) 42:5.15 L’eccitazione del contenuto dello spazio produce una reazione ondulatoria al passaggio di particelle di materia in rapido movimento, come il passaggio di una nave sull’acqua dà inizio a onde di ampiezza e d’intervallo variabili.

(476.2) 42:5.16 Il comportamento della forza primordiale dà origine a fenomeni per molti versi analoghi al vostro supposto etere. Lo spazio non è vuoto; le sfere di tutto lo spazio girano vorticosamente e s’immergono in un vasto oceano di forza-energia disseminata. E nemmeno il contenuto spaziale di un atomo è vuoto. Nondimeno l’etere non esiste, e l’assenza stessa di questo ipotetico etere permette ai pianeti abitati di evitare di cadere nel sole e agli elettroni che girano sulle loro orbite di cadere nel loro nucleo.

(476.3) 42:6.1 Mentre il carico spaziale di forza universale è omogeneo e indifferenziato, l’organizzazione dell’energia evoluta in materia implica la concentrazione dell’energia in masse distinte di dimensioni definite e di pesi stabiliti — una reazione gravitazionale precisa.

(476.4) 42:6.2 La gravità locale o lineare diviene pienamente operativa all’apparire dell’organizzazione atomica della materia. La materia preatomica diviene leggermente sensibile alla gravità quando è attivata da raggi X e da altre energie similari, ma nessuna attrazione misurabile della gravità lineare viene esercitata sulle particelle d’energia elettronica libere, indipendenti e non caricate, o sugli ultimatoni non associati.

(476.5) 42:6.3 Gli ultimatoni funzionano per attrazione reciproca, rispondendo solo alla forza della gravità circolare del Paradiso. Non rispondendo alla gravità lineare essi sono così mantenuti nella deriva universale dello spazio. Gli ultimatoni hanno la capacità di accelerare la loro velocità di rivoluzione fino al punto di un parziale comportamento antigravitazionale, ma non possono, senza l’intervento degli organizzatori di forza o dei direttori di potere, raggiungere la velocità critica di fuga in cui perderebbero la loro individualità, ritornando allo stadio di energia poderosa. In natura gli ultimatoni sfuggono al loro stato d’esistenza fisica solo quando partecipano alla disgregazione terminale di un sole raffreddato o morente.

(476.6) 42:6.4 Gli ultimatoni, sconosciuti su Urantia, riducono la velocità mediante molte fasi di attività fisica prima di raggiungere le condizioni d’energia di rivoluzione preliminari all’organizzazione elettronica. Gli ultimatoni hanno tre varietà di movimento: la resistenza reciproca alla forza cosmica, le rivoluzioni individuali del potenziale di antigravità, e le posizioni intraelettroniche dei cento ultimatoni mutualmente interassociati.

(476.7) 42:6.5 L’attrazione reciproca tiene insieme cento ultimatoni nella costituzione dell’elettrone; e non ci sono mai né più né meno di cento ultimatoni in un elettrone tipico. La perdita di uno o più ultimatoni distrugge l’identità tipica dell’elettrone, portando in tal modo all’esistenza una delle dieci forme modificate dell’elettrone.

(476.8) 42:6.6 Gli ultimatoni non descrivono orbite e non girano in circuiti all’interno degli elettroni, ma si disperdono o si raggruppano secondo le loro velocità assiali di rivoluzione, determinando così le differenti dimensioni degli elettroni. Questa stessa velocità di rivoluzione assiale degli ultimatoni determina anche le reazioni negative o positive dei numerosi tipi di unità elettroniche. L’intera separazione e raggruppamento della materia elettronica, assieme alla differenziazione elettrica dei corpi positivi e negativi dell’energia-materia, sono la conseguenza di queste varie funzioni dell’interassociazione dei componenti ultimatonici.

(477.1) 42:6.7 Ogni atomo ha un diametro di poco superiore a quattro milionesimi di millimetro, mentre un elettrone pesa poco più della duemillesima parte dell’atomo più piccolo, quello dell’idrogeno. Il protone positivo, caratteristico del nucleo atomico, mentre può non essere più grande di un elettrone negativo, pesa quasi duemila volte di più.

(477.2) 42:6.8 Se la massa della materia fosse ingrandita fino a che un elettrone raggiungesse 2,84 grammi e poi le sue dimensioni fossero ingrandite in proporzione, il volume di un tale elettrone diverrebbe grande come la terra. Se il volume di un protone — milleottocento volte più pesante di un elettrone — fosse ingrandito fino alle dimensioni di una testa di spillo, allora, in proporzione, una testa di spillo raggiungerebbe un diametro uguale a quello dell’orbita terrestre attorno al Sole.

(477.3) 42:7.1 Tutta la materia si forma secondo l’ordine del sistema solare. Al centro di ogni minuscolo universo d’energia c’è una porzione nucleare d’esistenza materiale relativamente stabile, comparativamente stazionaria. Questa unità centrale è dotata di una triplice possibilità di manifestazione. Attorno a questo centro d’energia girano, in una profusione senza fine ma in circuiti fluttuanti, le unità d’energia che sono vagamente comparabili ai pianeti che circondano il sole di un gruppo stellare simile al vostro sistema solare.

(477.4) 42:7.2 All’interno dell’atomo gli elettroni girano attorno al protone centrale in un campo comparativamente quasi uguale a quello che hanno i pianeti che girano attorno al sole nello spazio del sistema solare. Proporzionalmente alle loro dimensioni reali, tra il nucleo dell’atomo ed il circuito dell’elettrone più interno c’è la medesima distanza relativa che esiste tra il pianeta più interno, Mercurio, ed il vostro sole.

(477.5) 42:7.3 Le velocità assiali di rivoluzione degli elettroni e le loro velocità orbitali attorno al nucleo atomico superano entrambe l’immaginazione umana, senza menzionare le velocità degli ultimatoni che li compongono. Le particelle positive del radio circolano nello spazio alla velocità di sedicimila chilometri al secondo, mentre le particelle negative raggiungono una velocità vicina a quella della luce.

(477.6) 42:7.4 Gli universi locali sono costruiti secondo il sistema decimale. Vi sono esattamente cento materializzazioni atomiche dell’energia spaziale discernibili in un universo duale; questa è la massima organizzazione possibile della materia in Nebadon. Queste cento forme di materia consistono in una serie regolare nella quale da uno a cento elettroni girano attorno ad un nucleo centrale relativamente compatto. È questa associazione ordinata e sicura delle varie energie che costituisce la materia.

(477.7) 42:7.5 Non tutti i mondi hanno cento elementi riconoscibili alla loro superficie, ma essi in qualche parte sono presenti, sono stati presenti o sono in corso di evoluzione. Le condizioni ambientali dell’origine e della susseguente evoluzione di un pianeta determinano quanti dei cento tipi di atomi saranno osservabili. Gli atomi più pesanti non si trovano alla superficie di molti mondi. Anche su Urantia gli elementi più pesanti conosciuti manifestano una tendenza a volare frammentati, come ne è un esempio il comportamento del radio.

(477.8) 42:7.6 La stabilità dell’atomo dipende dal numero di neutroni elettricamente inattivi nel nucleo centrale. Il comportamento chimico dipende interamente dall’attività degli elettroni in libera circolazione.

(478.1) 42:7.7 In Orvonton non è mai stato possibile riunire naturalmente più di cento elettroni orbitali in un solo sistema atomico. Quando un centunesimo è stato introdotto artificialmente nel campo orbitale, il risultato è sempre stato la disgregazione quasi istantanea del protone centrale con l’incontrollata dispersione degli elettroni e delle altre energie liberate.

(478.2) 42:7.8 Benché gli atomi possano contenere da uno a cento elettroni orbitali, solo i dieci elettroni esterni degli atomi più grandi girano attorno al nucleo centrale come corpi distinti e separati, ruotando intatti e compatti su orbite precise e definite. I trenta elettroni più vicini al centro sono difficili da osservare o da scoprire come corpi separati ed organizzati. Questa stessa proporzione comparativa di comportamento degli elettroni in relazione alla vicinanza del nucleo prevale in tutti gli atomi indipendentemente dal numero degli elettroni contenuti. Più ci si avvicina al nucleo, minore è l’individualità degli elettroni. L’estensione dell’energia ondulatoria di un elettrone può espandersi in maniera da occupare totalmente le orbite atomiche più piccole; ciò è vero in special modo per gli elettroni più vicini al nucleo atomico.

(478.3) 42:7.9 I trenta elettroni orbitali più interni hanno un’individualità, ma i loro sistemi d’energia tendono a mischiarsi, estendendosi da elettrone ad elettrone e quasi da orbita ad orbita. I trenta elettroni successivi costituiscono la seconda famiglia, o zona d’energia, e sono d’individualità più pronunciata, corpi di materia che esercitano un controllo più completo sui sistemi d’energia che li accompagnano. I trenta elettroni successivi, la terza zona d’energia, sono ancora più individualizzati e circolano su orbite più distinte e definite. Gli ultimi dieci elettroni, presenti solo nei dieci elementi più pesanti, possiedono il rango dell’indipendenza, e sono perciò in grado di sfuggire più o meno liberamente al controllo del nucleo madre. Con un minimo di variazione di temperatura e di pressione, i membri di questo quarto gruppo di elettroni più esterni sfuggiranno alla presa del nucleo centrale, come ne è dato esempio dalla disgregazione spontanea dell’uranio e degli elementi affini.

(478.4) 42:7.10 I primi ventisette atomi, quelli che contengono da uno a ventisette elettroni orbitali, sono più facili da comprendere rispetto agli altri. A partire dal ventottesimo si fa sentire sempre di più l’imprevedibilità della supposta presenza dell’Assoluto Non Qualificato. Ma parte di questa imprevedibilità degli elettroni è dovuta alle differenze delle velocità assiali di rivoluzione degli ultimatoni ed alla loro inspiegata propensione ad “ammucchiarsi”. Anche altre influenze — fisiche, elettriche, magnetiche e gravitazionali — agiscono per produrre un comportamento elettronico variabile. Gli atomi perciò sono simili a delle persone quanto a prevedibilità. Gli statistici possono enunciare leggi che governano un gran numero di atomi o di persone, ma non un singolo atomo o una singola persona.

(478.5) 42:8.1 Mentre la gravità è uno dei molteplici fattori che contribuiscono a mantenere unito un minuscolo sistema d’energia atomica, è anche presente in queste unità fisiche di base, e tra esse, una potente energia sconosciuta, che è il segreto della loro costituzione basilare e del loro comportamento ultimo, una forza non ancora scoperta su Urantia. Questa influenza universale permea tutto lo spazio compreso in questa minuscola organizzazione d’energia.

(478.6) 42:8.2 Lo spazio tra gli elettroni di un atomo non è vuoto. In tutto l’atomo questo spazio interelettronico è animato da manifestazioni ondulatorie che sono perfettamente sincronizzate con la velocità degli elettroni e con la rivoluzione degli ultimatoni. Questa forza non è interamente dominata dalle vostre leggi riconosciute di attrazione positiva e negativa; il suo comportamento è perciò talvolta imprevedibile. Questa influenza anonima sembra essere una reazione di spazio-forza dell’Assoluto Non Qualificato.

(479.1) 42:8.3 I protoni carichi ed i neutroni non carichi del nucleo dell’atomo sono tenuti insieme dalla funzione con moto alternativo del mesotrone, una particella di materia 180 volte più pesante dell’elettrone. Senza questo dispositivo la carica elettrica portata dai protoni disgregherebbe il nucleo dell’atomo.

(479.2) 42:8.4 Per come sono costituiti gli atomi, né la forza elettrica né quella gravitazionale potrebbero tenere unito il nucleo. L’integrità del nucleo è mantenuta dalla funzione coesiva reciproca del mesotrone, che è capace di tenere insieme le particelle cariche e non cariche grazie al potere superiore di forza-massa e per mezzo dell’ulteriore funzione che costringe i protoni ed i neutroni a cambiare continuamente di posto. Il mesotrone induce la carica elettrica delle particelle nucleari ad un andirivieni incessante tra protoni e neutroni. In una frazione infinitesimale di secondo una data particella nucleare è un protone carico ed in quella successiva un neutrone non carico. E queste alternanze delle condizioni dell’energia sono così incredibilmente rapide che la carica elettrica è privata di ogni possibilità di funzionare come influenza disgregatrice. In tal modo il mesotrone funziona come una particella “portatrice d’energia” che contribuisce potentemente alla stabilità nucleare dell’atomo.

(479.3) 42:8.5 La presenza e la funzione del mesotrone spiegano anche un altro enigma concernente l’atomo. Quando gli atomi agiscono radioattivamente, emettono molta più energia di quanta ci si potrebbe aspettare. Questa eccedenza di radiazione deriva dallo smembramento del mesotrone “portatore d’energia”, che diventa allora un semplice elettrone. La disintegrazione del mesotrone è accompagnata anche dall’emissione di alcune piccole particelle prive di carica.

(479.4) 42:8.6 Il mesotrone spiega certe proprietà coesive del nucleo atomico, ma non spiega la coesione tra protone e protone né l’adesione tra neutrone e neutrone. La paradossale e potente forza dell’integrità coesiva dell’atomo è una forma d’energia non ancora scoperta su Urantia.

(479.5) 42:8.7 Questi mesotroni si trovano in abbondanza nei raggi spaziali che così incessantemente urtano contro il vostro pianeta.

(479.6) 42:9.1 La religione non è la sola ad essere dogmatica; anche la filosofia naturale tende a dogmatizzare. Quando un noto insegnante religioso giunse alla conclusione che il numero sette era fondamentale nella natura perché vi sono sette aperture nella testa umana, se avesse conosciuto meglio la chimica, avrebbe potuto sostenere una tale opinione basandosi su un fenomeno reale del mondo fisico. In tutti gli universi fisici del tempo e dello spazio, nonostante l’universale manifestazione della costituzione decimale dell’energia, è sempre presente la reminiscenza della realtà dell’organizzazione elettronica settupla della premateria.

(479.7) 42:9.2 Il numero sette è fondamentale per l’universo centrale e per il sistema spirituale delle trasmissioni innate del carattere; il numero dieci invece, il sistema decimale, è inerente all’energia, alla materia e alla creazione materiale. Ciononostante il mondo atomico presenta una certa caratterizzazione periodica che ricorre per gruppi di sette — un marchio di nascita portato da questo mondo materiale ed indicativo della sua lontanissima origine spirituale.

(480.1) 42:9.3 Questa persistenza settupla della costituzione creativa si rivela nel campo della chimica come una ricorrenza di proprietà fisiche e chimiche similari in periodi separati di sette quando gli elementi di base sono disposti secondo il loro peso atomico. Quando gli elementi chimici di Urantia sono disposti in fila in questo modo, una data qualità o proprietà tende a ricorrere di sette in sette. Questa variazione periodica di sette in sette ricorre attenuandosi e con delle varianti per l’intera tavola chimica, e si nota più marcatamente nei primi raggruppamenti atomici più leggeri. Partendo da un elemento qualunque, dopo aver notato una delle sue proprietà, tale qualità cambierà nei sei elementi consecutivi, ma arrivando all’ottavo tende a riapparire; cioè, l’ottavo elemento chimicamente attivo assomiglia al primo, il nono al secondo e così di seguito. Un simile fatto nel mondo fisico indica senza dubbio la costituzione settupla dell’energia ancestrale ed è indicativo della realtà fondamentale della diversità settupla delle creazioni del tempo e dello spazio. L’uomo dovrebbe anche notare che vi sono sette colori nello spettro naturale.

(480.2) 42:9.4 Ma non tutte le supposizioni della filosofia naturale sono valide; ne è un esempio l’etere ipotetico, il quale rappresenta un ingegnoso tentativo dell’uomo per unificare la sua ignoranza dei fenomeni dello spazio. La filosofia dell’universo non può essere basata sulle osservazioni della cosiddetta scienza. Uno scienziato sarebbe incline a negare la possibilità che una farfalla si sviluppi da un bruco se questa metamorfosi non potesse essere osservata.

(480.3) 42:9.5 La stabilità fisica associata all’elasticità biologica è presente in natura solo grazie alla saggezza quasi infinita posseduta dagli Architetti Maestri della creazione. Nulla d’inferiore ad una saggezza trascendentale poteva progettare unità di materia allo stesso tempo così stabili e così efficacemente flessibili.

(480.4) 42:10.1 Lo spiegamento senza fine della realtà cosmica relativa, dall’assolutezza della monota del Paradiso fino all’assolutezza della potenza spaziale, è indicativa di certe evoluzioni di relazione nelle realtà non spirituali della Prima Sorgente e Centro — quelle realtà che sono celate nella potenza spaziale, rivelate nella monota e rese provvisoriamente manifeste sui livelli cosmici intermedi. Questo ciclo eterno d’energia, essendo messo in circuito dal Padre degli universi, è assoluto, ed essendo assoluto non è estensibile a nessun fatto o valore. Nondimeno il Padre Primordiale sta anche ora — come sempre — autorealizzando un’arena di significati sempre più estesa nel tempo-spazio e nel tempo-spazio trasceso, un’arena di relazioni mutevoli in cui l’energia-materia è progressivamente sottomessa al supercontrollo dello spirito vivente e divino mediante lo sforzo esperienziale della mente vivente e personale.

(480.5) 42:10.2 Le energie universali non spirituali sono riassociate nei sistemi viventi delle menti che non sono del Creatore su vari livelli, alcuni dei quali possono essere descritti come segue:

(480.6) 42:10.3 1. Menti precedenti gli spiriti aiutanti. Questo livello di mente è non esperienziale ed i mondi abitati beneficiano del suo ministero attraverso i Controllori Fisici Maestri. Questa è la mente meccanica, l’intelletto non istruibile delle forme più primitive della vita materiale, ma la mente non istruibile funziona su molti livelli oltre a quello della vita planetaria primitiva.

(481.1) 42:10.4 2. Menti degli spiriti aiutanti. Questo è il ministero dello Spirito Madre di un universo locale funzionante tramite i suoi sette spiriti aiutanti della mente sul livello istruibile (non meccanico) della mente materiale. Su questo livello la mente materiale fa esperienza: come intelletto subumano (animale) nei primi cinque aiutanti; come intelletto umano (morale) nei sette aiutanti; come intelletto superumano (intermedio) negli ultimi due aiutanti.

(481.2) 42:10.5 3. Menti morontiali in evoluzione — la coscienza in espansione delle personalità in evoluzione nelle carriere ascendenti dell’universo locale. Questo è il conferimento dello Spirito Madre dell’universo locale in unione con il Figlio Creatore. Questo livello di mente implica l’organizzazione del tipo morontiale di veicolo vitale, una sintesi del materiale e dello spirituale effettuata dai Supervisori di Potere Morontiale di un universo locale. La mente morontiale funziona in modi differenti in risposta ai 570 livelli di vita morontiale, rivelando una crescente capacità ad associarsi con la mente cosmica sui livelli superiori di compimento. Questo è il corso evoluzionario delle creature mortali, ma una mente d’ordine non morontiale è anche conferita da un Figlio d’Universo e da uno Spirito d’Universo ai figli non morontiali delle creazioni locali.

(481.3) 42:10.6 La mente cosmica. Questa è la settupla mente diversificata del tempo e dello spazio, ciascuna fase della quale beneficia del ministero di ognuno dei Sette Spiriti Maestri in uno dei sette superuniversi. La mente cosmica ingloba tutti i livelli della mente finita e si coordina esperienzialmente con i livelli evoluzionari di deità della Mente Suprema e trascendentalmente con i livelli esistenziali della mente assoluta — i circuiti diretti dell’Attore Congiunto.

(481.4) 42:10.7 In Paradiso la mente è assoluta; in Havona è absonita; in Orvonton è finita. La mente implica sempre la presenza-attività di un ministero vivente più vari sistemi d’energia, e questo è vero per tutti i livelli e per tutti i tipi di mente. Ma al di là della mente cosmica diventa sempre più difficile descrivere le relazioni tra la mente e l’energia non spirituale. La mente di Havona è subassoluta ma superevoluzionaria; essendo esistenziale-esperienziale essa è la più vicina all’absonito di ogni altro concetto a voi rivelato. La mente del Paradiso è al di là della comprensione umana; essa è esistenziale, non spaziale e non temporale. Nondimeno tutti questi livelli mentali sono dominati dalla presenza universale dell’Attore Congiunto — dall’attrazione della gravità mentale del Dio della mente in Paradiso.

(481.5) 42:11.1 Nella valutazione e nel riconoscimento della mente bisogna tenere presente che l’universo non è né meccanico né magico; è una creazione della mente ed un meccanismo della legge. Ma mentre nell’applicazione pratica le leggi della natura operano in ciò che sembra essere il duplice regno del fisico e dello spirituale, in realtà essi sono uno. La Prima Sorgente e Centro è la causa primordiale di tutta la materializzazione ed è allo stesso tempo il primo e finale Padre di tutti gli spiriti. Il Padre del Paradiso appare personalmente negli universi esterni ad Havona solo come pura energia e puro spirito — sotto la forma di Aggiustatori di Pensiero e di altre frammentazioni simili.

(481.6) 42:11.2 I meccanismi non dominano assolutamente tutta la creazione totale; l’universo degli universi in toto è concepito dalla mente, costruito dalla mente ed amministrato dalla mente. Ma il meccanismo divino dell’universo degli universi è nel suo insieme troppo perfetto perché i metodi scientifici della mente finita dell’uomo possano discernere anche una traccia del dominio della mente infinita. Perché questa mente che crea, che controlla e che sostiene non è né mente materiale né mente di creatura; è mente-spirito che funziona sui livelli creatori della realtà divina, e a partire da essi.

(482.1) 42:11.3 La capacità di discernere e di scoprire la mente in meccanismi universali dipende interamente dall’abilità, dall’ampiezza e dalla capacità della mente investigatrice impegnata in tale compito d’osservazione. Le menti del tempo-spazio, organizzate a partire dalle energie del tempo e dello spazio, sono soggette ai meccanismi del tempo e dello spazio.

(482.2) 42:11.4 Il movimento e la gravitazione universale sono sfaccettature gemelle del meccanismo impersonale di tempo-spazio dell’universo degli universi. I livelli di risposta alla gravità dello spirito, della mente e della materia sono del tutto indipendenti dal tempo, ma solo i veri livelli spirituali della realtà sono indipendenti dallo spazio (non spaziali). I livelli mentali superiori dell’universo — i livelli della mente-spirito — possono anch’essi essere non spaziali, ma i livelli della mente materiale, come la mente umana, rispondono alle interazioni della gravità universale, perdendo questa risposta solo nella misura in cui s’identificano con lo spirito. I livelli della realtà spirituale si riconoscono dal loro contenuto spirituale, e la spiritualità nel tempo e nello spazio è inversamente proporzionale alla risposta alla gravità lineare.

(482.3) 42:11.5 La risposta alla gravità lineare è una misura quantitativa dell’energia non spirituale. Tutta la massa — energia organizzata — è soggetta a questa attrazione, salvo quando il movimento e la mente agiscono su di essa. La gravità lineare è la forza coesiva di corta portata del macrocosmo, un po’ come le forze di coesione intra-atomica sono le forze di corta portata del microcosmo. L’energia fisica materializzata, organizzata come cosiddetta materia, non può attraversare lo spazio senza influenzare la risposta alla gravità lineare. Sebbene tale risposta alla gravità sia direttamente proporzionale alla massa, essa è talmente modificata dallo spazio intermedio che il risultato finale non è che un’approssimazione grossolana se espresso come inversamente proporzionale al quadrato della distanza. Lo spazio trionfa alla fine sulla gravità lineare per la presenza in esso delle influenze antigravitazionali di numerose forze sovrammateriali che agiscono allo scopo di neutralizzare l’azione della gravità e tutte le risposte ad essa.

(482.4) 42:11.6 Certi meccanismi cosmici estremamente complessi e che sembrano altamente automatici tendono sempre a celare la presenza della mente interiore originatrice o creativa a tutte le intelligenze situate molto al di sotto dei livelli universali della natura e della capacità del meccanismo stesso. Perciò è inevitabile che i meccanismi superiori dell’universo debbano sembrare privi di mente agli ordini inferiori delle creature. La sola eccezione possibile ad una tale conclusione sarebbe l’implicazione di una facoltà mentale nello stupefacente fenomeno di un universo che apparentemente si sostiene da se stesso — ma questa è una questione di filosofia piuttosto che di esperienza reale.

(482.5) 42:11.7 Poiché la mente coordina l’universo, la fissità dei meccanismi non esiste. Il fenomeno dell’evoluzione progressiva associata all’automantenimento cosmico è universale. La capacità evoluzionaria dell’universo è inesauribile nell’infinità della spontaneità. Il progresso verso un’unità armoniosa, una sintesi esperienziale crescente sovrapposta ad una complessità sempre maggiore di relazioni, può effettuarsi solo per mezzo di una mente dominante ed avente un proposito.

(482.6) 42:11.8 Quanto più elevata è la mente universale associata ad un fenomeno universale, tanto più è difficile per i tipi di mente inferiori scoprirla. E poiché la mente del meccanismo universale è una mente-spirito creativa (la facoltà mentale stessa dell’Infinito), non può mai essere scoperta o distinta dalle menti di livello inferiore dell’universo, ed ancor meno dalla mente più bassa di tutte, quella umana. La mente animale in evoluzione, pur cercando naturalmente Dio, non conosce Dio da sola e da se stessa per inerenza.

(483.1) 42:12.1 L’evoluzione dei meccanismi implica ed indica la presenza nascosta ed il predominio di una mente creativa. La capacità dell’intelletto umano di concepire, progettare e creare dei meccanismi automatici dimostra le qualità superiori, creative e propositive della mente umana come influenza dominante del pianeta. La mente tende sempre verso:

(483.2) 42:12.2 1. La creazione di meccanismi materiali.

(483.3) 42:12.3 2. La scoperta di misteri nascosti.

(483.4) 42:12.4 3. L’esplorazione di situazioni lontane.

(483.5) 42:12.5 4. La formulazione di sistemi mentali.

(483.6) 42:12.6 5. Il raggiungimento di mete di saggezza.

(483.7) 42:12.7 6. Il conseguimento di livelli spirituali.

(483.8) 42:12.8 7. Il compimento dei destini divini — supremo, ultimo ed assoluto.

(483.9) 42:12.9 La mente è sempre creativa. La dotazione mentale individuale di un animale, un mortale, un morontiano, un ascendente spirituale od un finalitario è sempre capace di produrre un corpo appropriato ed utile per l’identità della creatura vivente. Ma il fenomeno della presenza di una personalità o del modello di un’identità non è per se stesso una manifestazione dell’energia, sia essa fisica, mentale o spirituale. La forma della personalità è l’aspetto modello di un essere vivente; essa implica un dispositivo di energie, e questo, più la vita ed il movimento, è il meccanismo dell’esistenza delle creature.

(483.10) 42:12.10 Anche gli esseri spirituali hanno una forma, e queste forme spirituali (modelli) sono reali. Anche i tipi più elevati di personalità spirituali hanno delle forme — delle presenze di personalità analoghe in ogni senso ai corpi mortali di Urantia. Quasi tutti gli esseri che s’incontrano nei sette superuniversi posseggono delle forme. Ma vi sono alcune eccezioni a questa regola generale: gli Aggiustatori di Pensiero sembrano esseri privi di forma sino a dopo la fusione con l’anima sopravvivente dei loro associati mortali. I Messaggeri Solitari, gli Spiriti Trinitari Ispirati, gli Aiuti Personali dello Spirito Infinito, i Messaggeri di Gravità, gli Archivisti Trascendentali e certi altri esseri sono anch’essi privi di una forma discernibile. Ma queste sono le tipiche rare eccezioni. La grande maggioranza ha autentiche forme personali, forme che caratterizzano ogni individuo e che sono riconoscibili e personalmente distinguibili.

(483.11) 42:12.11 Il collegamento tra la mente cosmica ed il ministero degli spiriti aiutanti della mente evolve un tabernacolo fisico adatto all’essere umano in evoluzione. Similmente la mente morontiale individualizza la forma morontiale per tutti i sopravviventi mortali. Come il corpo mortale è personale e caratteristico per ogni essere umano, così la forma morontiale sarà altamente individuale e adeguatamente caratteristica della mente creativa che la domina. Non vi sono due forme morontiali più simili di quanto non lo siano due corpi umani. I Supervisori di Potere Morontiale patrocinano il materiale morontiale indifferenziato con cui la vita morontiale può cominciare ad operare, ed i serafini che li assistono lo forniscono. E dopo la vita morontiale si constaterà che le forme spirituali sono egualmente differenti, personali e caratteristiche dei loro rispettivi residenti spirituali-mentali.

(483.12) 42:12.12 Su un mondo materiale voi pensate ad un corpo come avente uno spirito, ma noi consideriamo lo spirito come avente un corpo. Gli occhi materiali sono veramente le finestre dell’anima nata dallo spirito. Lo spirito è l’architetto, la mente è il costruttore, il corpo è la costruzione materiale.

(484.1) 42:12.13 Le energie fisiche, mentali e spirituali, in quanto tali e al loro stato puro, non interagiscono completamente come realtà degli universi fenomenici. In Paradiso le tre energie sono coordinate, in Havona le si coordina, mentre nei livelli universali delle attività finite si deve incontrare l’intera gamma di dominio materiale, mentale e spirituale. In situazioni non personali di tempo e di spazio, l’energia fisica sembra predominare, ma sembra anche che più la funzione spirito-mente si avvicina alla divinità d’intenti e alla supremazia d’azione, più la fase spirituale diviene dominante; che al livello ultimo lo spirito-mente possa divenire quasi completamente dominante. Sul livello assoluto lo spirito è certamente dominante. E a partire da là verso i regni del tempo e dello spazio, ovunque una realtà spirituale divina è presente, in ogni momento in cui un reale spirito-mente è funzionante, esisterà sempre una tendenza a produrre una contropartita materiale o fisica di questa realtà spirituale.

(484.2) 42:12.14 Lo spirito è la realtà creatrice; la contropartita fisica è il riflesso della realtà spirituale nel tempo-spazio, la ripercussione fisica dell’azione creatrice dello spirito-mente.

(484.3) 42:12.15 La mente domina universalmente la materia, così come a sua volta essa risponde al supercontrollo ultimo dello spirito. E nell’uomo mortale solo la mente che si sottomette liberamente alla guida dello spirito può sperare di sopravvivere all’esistenza mortale nel tempo-spazio come figlio immortale del mondo spirituale eterno del Supremo, dell’Ultimo e dell’Assoluto: dell’Infinito.

(484.4) 42:12.16 [Presentato su richiesta di Gabriele da un Possente Messaggero di servizio in Nebadon.]


 

(485.1) 43:0.1 URANTIA è comunemente chiamato il 606 di Satania in Norlatiadek di Nebadon, intendendo che è il seicentoseiesimo mondo abitato nel sistema locale di Satania, situato nella costellazione di Norlatiadek, una delle cento costellazioni dell’universo locale di Nebadon. Poiché le costellazioni sono le divisioni primarie di un universo locale, i loro governanti collegano i sistemi locali di mondi abitati con l’amministrazione centrale dell’universo locale su Salvington e, per riflettività, con la superamministrazione degli Antichi dei Giorni su Uversa.

(485.2) 43:0.2 Il governo della vostra costellazione è situato in un ammasso di 771 sfere architettoniche, la più centrale e la più grande delle quali è Edentia, sede amministrativa dei Padri della Costellazione, gli Altissimi di Norlatiadek. Edentia è grande circa cento volte il vostro mondo. Le settanta sfere maggiori che circondano Edentia hanno quasi dieci volte le dimensioni di Urantia, mentre i dieci satelliti che girano attorno a ciascuno di questi settanta mondi hanno press’a poco le dimensioni di Urantia. Queste 771 sfere architettoniche hanno dimensioni del tutto equiparabili a quelle di altre costellazioni.

(485.3) 43:0.3 Il calcolo del tempo e la misura delle distanze su Edentia sono gli stessi di Salvington, e come le sfere della capitale dell’universo i mondi capitale delle costellazioni sono ampiamente provvisti di tutti gli ordini d’intelligenze celesti. In generale queste personalità non sono molto differenti da quelle descritte in connessione con l’amministrazione dell’universo.

(485.4) 43:0.4 I serafini supervisori, il terzo ordine di angeli dell’universo locale, sono assegnati al servizio delle costellazioni. Essi stabiliscono il loro quartier generale sulle sfere capitale e portano estesamente il loro ministero ai mondi d’istruzione morontiale circostanti. In Norlatiadek le settanta sfere maggiori, così come i settecento satelliti minori, sono abitati dagli univitatia, i cittadini permanenti della costellazione. Tutti questi mondi architettonici sono interamente amministrati dai vari gruppi di esseri nativi, per la maggior parte non rivelati ma comprendenti gli efficienti spironga e gli stupendi spornagia. Essendo il punto mediano del regime d’istruzione morontiale, la vita morontiale delle costellazioni, come potete immaginare, è sia tipica che ideale.

(485.5) 43:1.1 Edentia abbonda di affascinanti altopiani, di estese elevazioni di materia fisica coronate di vita morontiale e cosparse di gloria spirituale, ma non vi sono catene montuose scoscese come quelle che si vedono su Urantia. Vi sono decine di migliaia di laghi splendenti e miriadi di corsi d’acqua che li collegano, ma non vi sono grandi oceani né fiumi torrenziali. Solo gli altopiani sono privi di questi corsi d’acqua in superficie.

(486.1) 43:1.2 L’acqua di Edentia e delle sfere architettoniche similari non è diversa dall’acqua dei pianeti evoluzionari. I sistemi idraulici di queste sfere sono sia di superficie che sotterranei e l’umidità è in costante circolazione. Edentia può essere circumnavigata seguendo queste diverse vie d’acqua, anche se la principale via di trasporto è l’atmosfera. Gli esseri spirituali viaggiano con mezzi naturali sopra la superficie della sfera, mentre gli esseri morontiali e quelli fisici si servono di mezzi materiali e semimateriali per attraversare l’atmosfera.

(486.2) 43:1.3 Edentia ed i suoi mondi associati hanno una vera atmosfera, la comune miscela di tre gas che è caratteristica di tali creazioni architettoniche e che comprende i due elementi dell’atmosfera di Urantia più il gas morontiale adatto alla respirazione delle creature morontiali. Ma sebbene questa atmosfera sia tanto materiale che morontiale, non vi si producono né tempeste né uragani; e non c’è né estate né inverno. Tale assenza di perturbazioni atmosferiche e di variazioni stagionali permette di abbellire tutte le parti esterne di questi mondi appositamente creati.

(486.3) 43:1.4 Gli altopiani di Edentia hanno una configurazione fisica stupenda, e la loro bellezza è accentuata dalla profusione senza fine di vita che abbonda in tutta la loro lunghezza e larghezza. A parte alcune strutture piuttosto isolate, questi altopiani non contengono opere fatte dalle mani delle creature. Gli ornamenti materiali e morontiali sono limitati alle aree abitate. Le elevazioni minori sono i luoghi speciali di residenza e sono stupendamente abbellite dall’arte biologica e morontiale.

(486.4) 43:1.5 Sulla sommità della settima catena montuosa si trovano le sale di risurrezione di Edentia, nelle quali si risvegliano i mortali ascendenti appartenenti all’ordine d’ascensione secondario modificato. Queste sale di ricostituzione delle creature sono sotto la supervisione dei Melchizedek. La prima delle sfere d’accoglienza di Edentia (come il pianeta Melchizedek vicino a Salvington) ha anche delle sale di risurrezione speciali, dove sono ricostituiti i mortali degli ordini d’ascensione modificati.

(486.5) 43:1.6 I Melchizedek mantengono su Edentia due collegi speciali. Uno, la scuola d’emergenza, è consacrato allo studio dei problemi sorti dalla ribellione di Satania. L’altro, la scuola di conferimento, è dedito all’approfondimento dei nuovi problemi risultanti dal fatto che Micael ha effettuato il suo conferimento finale su uno dei mondi di Norlatiadek. Quest’ultimo collegio fu istituito quasi quarantamila anni orsono, immediatamente dopo l’annuncio di Micael che Urantia era stato scelto come mondo del suo conferimento finale.

(486.6) 43:1.7 Il mare di vetro, l’area d’accoglienza di Edentia, è vicino al centro amministrativo ed è circondato dall’anfiteatro della capitale. Attorno a quest’area vi sono i centri governativi per le settanta divisioni degli affari della costellazione. Una metà di Edentia è divisa in settanta sezioni triangolari, le cui linee divisorie convergono verso le costruzioni del quartier generale dei loro rispettivi settori. L’altra metà di questa sfera è un vasto parco naturale, i giardini di Dio.

(486.7) 43:1.8 Durante le vostre visite periodiche ad Edentia, sebbene l’intero pianeta sia aperto alla vostra ispezione, voi trascorrerete la maggior parte del tempo nel triangolo amministrativo il cui numero corrisponde a quello del vostro mondo residenziale corrente. Voi sarete sempre i benvenuti come osservatori nelle assemblee legislative.

(486.8) 43:1.9 L’area morontiale assegnata ai mortali ascendenti che risiedono su Edentia è situata nella zona mediana del trentacinquesimo triangolo, contiguo al quartier generale dei finalitari, situato nel trentaseiesimo triangolo. Il quartier generale degli univitatia occupa un’area enorme nella regione mediana del trentaquattresimo triangolo, immediatamente adiacente alla riserva residenziale dei cittadini morontiali. Da queste sistemazioni si può vedere che sono stati previsti alloggi per almeno settanta divisioni maggiori di vita celeste, ed anche che ciascuna di queste settanta aree triangolari è collegata con una delle settanta sfere maggiori di educazione morontiale.

(487.1) 43:1.10 Il mare di vetro di Edentia è un unico enorme cristallo circolare di circa centosessanta chilometri di circonferenza e di circa cinquanta chilometri di profondità. Questo stupendo cristallo serve da campo d’accoglienza per tutti i serafini trasportatori e per altri esseri che arrivano da luoghi esterni alla sfera. Questo mare di vetro facilita grandemente l’atterraggio dei serafini trasportatori.

(487.2) 43:1.11 Un campo di cristallo di questo genere si trova su quasi tutti i mondi architettonici. Ed oltre al suo valore decorativo esso serve a molti scopi, essendo utilizzato per descrivere la riflettività superuniversale ai gruppi riuniti e come elemento importante nella tecnica di trasformazione dell’energia per modificare le correnti dello spazio e per adattare altre correnti d’energia fisica in arrivo.

(487.3) 43:2.1 Le costellazioni sono le unità autonome di un universo locale, in quanto ogni costellazione è amministrata secondo i propri ordinamenti legislativi. Quando i tribunali di Nebadon si riuniscono per giudicare gli affari universali, tutte le questioni interne sono giudicate secondo le leggi in vigore nella costellazione interessata. I decreti giudiziari di Salvington, come pure le disposizioni legislative delle costellazioni, sono eseguiti dagli amministratori dei sistemi locali.

(487.4) 43:2.2 Le costellazioni funzionano così da unità legislative o normative, mentre i sistemi locali servono come unità esecutive ed applicative. Il governo di Salvington è la suprema autorità giudiziaria e coordinatrice.

(487.5) 43:2.3 Anche se la funzione giudiziaria suprema è affidata all’amministrazione centrale di un universo locale, vi sono due tribunali sussidiari, ma più importanti, nella capitale di ogni costellazione, il consiglio Melchizedek e la corte dell’Altissimo.

(487.6) 43:2.4 Tutti i problemi giudiziari sono prima esaminati dal consiglio dei Melchizedek. Dodici membri di quest’ordine che hanno acquisito una certa esperienza sui pianeti evoluzionari e sui mondi capitale dei sistemi hanno il potere di esaminare le prove, di ascoltare la difesa e di formulare verdetti provvisori che vengono trasmessi alla corte dell’Altissimo, il Padre regnante della Costellazione. La sezione dei mortali di quest’ultimo tribunale è costituita da sette giudici, che sono tutti mortali ascendenti. Più vi elevate nell’universo, più siete certi di essere giudicati da quelli della vostra stessa specie.

(487.7) 43:2.5 Il corpo legislativo della costellazione è diviso in tre gruppi. Il programma legislativo di una costellazione ha origine nella camera bassa degli ascendenti, un gruppo presieduto da un finalitario e composto da mille mortali rappresentativi. Ogni sistema nomina dieci membri per far parte di questa assemblea deliberativa. Su Edentia questo corpo non è attualmente al completo.

(487.8) 43:2.6 La camera mediana di legislatori è composta dalle schiere serafiche e dai loro asssociati, altri figli dello Spirito Madre dell’universo locale. Questo gruppo è composto da cento membri ed è nominato dalle personalità di supervisione che presiedono alle varie attività di questi esseri che operano nella costellazione.

(488.1) 43:2.7 Il corpo consultivo o più elevato di legislatori della costellazione è costituito dalla camera dei pari — la camera dei Figli divini. Questo corpo è composto di dieci membri scelti dagli Altissimi Padri. In questa camera alta possono servire solo Figli con esperienza speciale. Tale gruppo, che stabilisce i fatti ed economizza il tempo, serve molto efficacemente entrambe le divisioni inferiori dell’assemblea legislativa.

(488.2) 43:2.8 Il consiglio congiunto dei legislatori è composto da tre membri di ciascuno di questi rami distinti dell’assemblea deliberativa della costellazione ed è presieduto dall’Altissimo junior regnante. Questo gruppo sanziona la forma definitiva di tutte le deliberazioni ed autorizza la loro promulgazione tramite i trasmettitori. L’approvazione di tale commissione suprema trasforma i decreti legislativi in leggi del regno; le sue decisioni sono finali. Le promulgazioni legislative di Edentia costituiscono la legge fondamentale di tutta Norlatiadek.

(488.3) 43:3.1 I governanti delle costellazioni appartengono all’ordine di filiazione Vorondadek dell’universo locale. Quando sono incaricati in servizio attivo nell’universo come governanti delle costellazioni od altrimenti, questi Figli sono conosciuti come gli Altissimi poiché incorporano la più alta saggezza amministrativa, sposata alla lealtà più lungimirante ed intelligente, tra tutti gli ordini di Figli di Dio dell’Universo Locale. La loro integrità personale e la loro lealtà di gruppo non sono mai state messe in discussione. In Nebadon non si è mai prodotta alcuna disaffezione di Figli Vorondadek.

(488.4) 43:3.2 Almeno tre Figli Vorondadek sono incaricati da Gabriele come Altissimi di ciascuna delle costellazioni di Nebadon. Il membro che presiede questo trio è conosciuto come il Padre della Costellazione ed i suoi due associati come l’Altissimo senior e l’Altissimo junior. Un Padre della Costellazione regna per diecimila anni standard (circa 50.000 anni di Urantia), dopo aver servito in precedenza come associato junior e come associato senior per uguali periodi.

(488.5) 43:3.3 Il Salmista sapeva che Edentia era governata da tre Padri della Costellazione e di conseguenza parlò al plurale delle loro dimore: “C’è un fiume, le cui correnti faranno felice la città di Dio, il luogo più santo dei tabernacoli degli Altissimi.”

(488.6) 43:3.4 Lungo le ere c’è stata grande confusione su Urantia riguardo ai vari governanti dell’universo. In passato molti insegnanti confusero le loro vaghe e indefinite deità tribali con gli Altissimi Padri. Più tardi ancora gli Ebrei fusero tutti questi governanti celesti in una Deità composita. Un solo maestro comprese che gli Altissimi non erano i Capi Supremi, perché disse: “Colui che abita il luogo segreto dell’Altissimo alloggerà all’ombra dell’Onnipotente.” Negli scritti di Urantia è talvolta molto difficile sapere esattamente chi si designa con il termine “Altissimo”. Ma Daniele comprese benissimo tali questioni. Egli disse: “L’Altissimo governa nel regno degli uomini e lo dà a chi egli vuole.”

(488.7) 43:3.5 I Padri delle Costellazioni si occupano poco degli individui di un pianeta abitato, ma sono strettamente associati alle funzioni legislative e normative delle costellazioni che concernono così grandemente ogni razza mortale ed ogni gruppo nazionale dei mondi abitati.

(489.1) 43:3.6 Benché il regime della costellazione si trovi tra voi e l’amministrazione dell’universo locale, come individui sareste di norma poco interessati al governo della costellazione. Il vostro maggiore interesse sarebbe principalmente concentrato sul vostro sistema locale, Satania. Ma, temporaneamente, Urantia è in stretto collegamento con i governanti della costellazione a causa di certe condizioni del sistema e del pianeta derivanti dalla ribellione di Lucifero.

(489.2) 43:3.7 Al momento della secessione di Lucifero, gli Altissimi di Edentia si sono impossessati di certe fasi dell’autorità planetaria sui mondi ribelli. Essi hanno continuato ad esercitare questo potere, e gli Antichi dei Giorni hanno ratificato da lungo tempo tale assunzione di controllo su questi mondi ribelli. Essi continueranno certamente ad esercitare questa giurisdizione assunta finché Lucifero vivrà. In un sistema leale gran parte di questa autorità sarebbe normalmente devoluta al Sovrano del Sistema.

(489.3) 43:3.8 Ma c’è anche un altro motivo per cui Urantia divenne particolarmente legata agli Altissimi. Quando Micael, il Figlio Creatore, effettuò la sua missione terminale di conferimento, poiché il successore di Lucifero non aveva piena autorità nel sistema locale, tutti gli affari di Urantia concernenti il conferimento di Micael furono immediatamente posti sotto il controllo degli Altissimi di Norlatiadek.

(489.4) 43:4.1 Il monte santissimo dell’assemblea è il luogo d’abitazione del Fedele dei Giorni, il rappresentante della Trinità del Paradiso in funzione su Edentia.

(489.5) 43:4.2 Questo Fedele dei Giorni è un Figlio della Trinità del Paradiso ed è stato presente su Edentia come rappresentante personale di Emanuele fin dalla creazione del mondo capitale. Il Fedele dei Giorni sta sempre alla destra dei Padri della Costellazione per consigliarli, ma non offre mai pareri se non gli è richiesto. I Figli elevati del Paradiso non partecipano mai alla conduzione degli affari di un universo locale, eccetto che su richiesta dei governanti in funzione di questi domini. Ma tutto quello che un Unione dei Giorni è per un Figlio Creatore, un Fedele dei Giorni lo è per gli Altissimi di una costellazione.

(489.6) 43:4.3 La residenza del Fedele dei Giorni di Edentia è nella costellazione il centro del sistema paradisiaco di comunicazioni e d’informazioni extrauniversali. Questi Figli della Trinità, con i loro gruppi di personalità di Havona e del Paradiso, in collegamento con l’Unione dei Giorni supervisore, sono in diretta e costante comunicazione con i membri del loro ordine in tutti gli universi, anche fino ad Havona ed in Paradiso.

(489.7) 43:4.4 Il monte santissimo è squisitamente bello e stupendamente adornato, ma la residenza effettiva del Figlio del Paradiso è modesta a paragone della dimora centrale degli Altissimi e delle settanta strutture circostanti che compongono l’unità residenziale dei Figli Vorondadek. Queste sistemazioni sono esclusivamente residenziali; esse sono completamente separate dalle vaste costruzioni amministrative del quartier generale in cui vengono trattati gli affari della costellazione.

(489.8) 43:4.5 La residenza del Fedele dei Giorni su Edentia è situata a nord delle residenze degli Altissimi ed è conosciuta come il “monte dell’assemblea del Paradiso”. Su questo altopiano consacrato i mortali ascendenti si riuniscono periodicamente per ascoltare questo Figlio del Paradiso raccontare il lungo ed affascinante viaggio dei mortali che progrediscono attraverso il miliardo di mondi di perfezione di Havona per raggiungere le gioie indescrivibili del Paradiso. Ed è in tali riunioni speciali sul Monte dell’Assemblea che i mortali morontiali fanno una conoscenza più completa dei vari gruppi di personalità originarie dell’universo centrale.

(490.1) 43:4.6 Il traditore Lucifero, un tempo sovrano di Satania, annunciando le sue pretese ad una giurisdizione più estesa, cercò di coinvolgere tutti gli ordini superiori di filiazione nel piano di governo dell’universo locale. Ne aveva l’intenzione in cuor suo, dicendo: “Esalterò il mio trono al di sopra dei Figli di Dio, siederò a nord sul monte dell’assemblea, sarò simile all’Altissimo.”

(490.2) 43:4.7 I cento Sovrani di Sistema vengono periodicamente nei conclavi di Edentia che deliberano sul benessere della costellazione. Dopo la ribellione di Satania gli arciribelli di Jerusem erano soliti partecipare a questi concili di Edentia come facevano in precedenti occasioni. E non si trovò alcun modo per porre fine a questa arrogante sfrontatezza fino a dopo il conferimento di Micael su Urantia e alla sua susseguente assunzione della sovranità illimitata su tutto Nebadon. Da quel giorno non è stato mai più permesso a questi istigatori del peccato di sedere nei consigli di Edentia dei leali Sovrani di Sistema.

(490.3) 43:4.8 Che i maestri dei tempi antichi conoscessero queste cose è dimostrato dalla citazione: “E ci fu un giorno in cui i Figli di Dio vennero a presentarsi davanti agli Altissimi, e venne anche Satana e si presentò tra di loro.” E questa è l’attestazione di un fatto indipendentemente dal contesto in cui si viene a trovare.

(490.4) 43:4.9 Dal trionfo di Cristo, tutta Norlatiadek sta per essere ripulita dal peccato e dai ribelli. Qualche tempo prima della morte di Micael nella carne, Satana, l’associato del decaduto Lucifero, tentò di assistere ad un tale conclave su Edentia, ma il consolidamento del sentimento contro gli arciribelli aveva raggiunto il punto in cui le porte della comprensione erano così quasi universalmente chiuse che non si lasciò spazio agli avversari di Satania. Quando non esiste alcuna porta aperta per accogliere il male, non c’è alcuna opportunità di ospitare il peccato. Le porte dei cuori di tutta Edentia si chiusero davanti a Satana. Egli fu unanimemente respinto dai Sovrani di Sistema riuniti, e fu in questo momento che il Figlio dell’Uomo “vide Satana cadere dal cielo come un lampo”.

(490.5) 43:4.10 Dopo la ribellione di Lucifero è stata eretta una nuova costruzione vicino alla residenza del Fedele dei Giorni. Questo edificio temporaneo è la sede dell’agente di collegamento dell’Altissimo, che opera in stretto contatto con il Figlio del Paradiso come consulente presso il governo della costellazione per tutte le questioni concernenti la politica ed il comportamento dell’ordine dei Giorni verso il peccato e la ribellione.

(490.6) 43:5.1 La rotazione degli Altissimi su Edentia fu sospesa al tempo della ribellione di Lucifero. Noi abbiamo attualmente gli stessi governanti che erano in servizio in quel tempo. E pensiamo che non verrà fatto alcun cambiamento in questi governanti fino a che Lucifero ed i suoi associati non saranno definitivamente eliminati.

(490.7) 43:5.2 Tuttavia l’attuale governo della costellazione è stato allargato per includere dodici Figli dell’ordine Vorondadek. Questi dodici sono i seguenti:

(490.8) 43:5.3 1. Il Padre della Costellazione. L’attuale Altissimo governante di Norlatiadek è il numero 617.318 della serie Vorondadek di Nebadon. Egli ha prestato servizio in molte costellazioni del nostro universo locale prima di assumere le sue responsabilità su Edentia.

(490.9) 43:5.4 2. L’Altissimo associato senior.

(491.1) 43:5.5 3. L’Altissimo associato junior.

(491.2) 43:5.6 4. L’Altissimo consulente, il rappresentante personale di Micael dopo che questi ha raggiunto lo status di Figlio Maestro.

(491.3) 43:5.7 5. L’Altissimo esecutivo, il rappresentante personale di Gabriele, stazionato su Edentia fin dalla ribellione di Lucifero.

(491.4) 43:5.8 6. L’Altissimo capo degli osservatori planetari, il direttore degli osservatori Vorondadek stazionati sui mondi isolati di Satania.

(491.5) 43:5.9 7. L’Altissimo arbitro, il Figlio Vorondadek incaricato del compito di appianare tutte le difficoltà conseguenti alla ribellione all’interno della costellazione.

(491.6) 43:5.10 8. L’Altissimo amministratore d’emergenza, il Figlio Vorondadek incaricato del compito di adattare le disposizioni d’emergenza della legislatura di Norlatiadek ai mondi di Satania isolati dalla ribellione.

(491.7) 43:5.11 9. L’Altissimo mediatore, il Figlio Vorondadek incaricato di armonizzare gli aggiustamenti speciali del conferimento su Urantia con l’amministrazione corrente della costellazione. La funzione di questo Figlio è resa necessaria dalla presenza su Urantia di certe attività degli arcangeli e di numerosi altri ministeri irregolari, come pure delle attività speciali dei Brillanti Astri della Sera su Jerusem.

(491.8) 43:5.12 10. L’Altissimo giudice-avvocato, il capo del tribunale d’emergenza consacrato al regolamento dei problemi speciali di Norlatiadek risultanti dalla confusione conseguente alla ribellione di Satania.

(491.9) 43:5.13 11. L’Altissimo agente di collegamento, il Figlio Vorondadek assegnato ai governanti di Edentia, ma incaricato come consigliere speciale del Fedele dei Giorni riguardo alla migliore linea di condotta da seguire nel trattare i problemi concernenti la ribellione e la slealtà delle creature.

(491.10) 43:5.14 12. L’Altissimo direttore, il presidente del consiglio d’emergenza di Edentia. Tutte le personalità assegnate a Norlatiadek a causa dell’insurrezione di Satania costituiscono il consiglio d’emergenza, ed il delegato che le presiede è un Figlio Vorondadek di straordinaria esperienza.

(491.11) 43:5.15 E tutto ciò non tiene conto dei numerosi Vorondadek, rappresentanti delle costellazioni di Nebadon, e di altri che sono pure residenti su Edentia.

(491.12) 43:5.16 Fin dalla ribellione di Lucifero, i Padri di Edentia hanno sempre prestato un’attenzione particolare ad Urantia e agli altri mondi isolati di Satania. Il profeta di un tempo riconobbe la mano direttrice dei Padri della Costellazione negli affari delle nazioni. “Quando l’Altissimo divise la loro eredità tra le nazioni, quando separò i figli di Adamo, fissò i confini dei popoli.”

(491.13) 43:5.17 Ogni mondo in quarantena o isolato ospita un Figlio Vorondadek che agisce come osservatore. Questi non partecipa all’amministrazione planetaria, eccetto quando gli viene ordinato dal Padre della Costellazione d’intervenire negli affari delle nazioni. Attualmente è questo Altissimo osservatore che “governa nei regni degli uomini”. Urantia è uno dei mondi isolati di Norlatiadek, ed un osservatore Vorondadek ha sempre stazionato sul pianeta fin dal tradimento di Caligastia. Quando Machiventa Melchizedek esercitò il suo ministero in forma semimateriale su Urantia, rese un rispettoso omaggio all’Altissimo osservatore allora in servizio, così come sta scritto: “E Melchizedek, re di Salem, era il sacerdote dell’Altissimo.” Melchizedek rivelò le relazioni di questo Altissimo osservatore ad Abramo quando disse: “E benedetto sia l’Altissimo, che ha consegnato i tuoi nemici nelle tue mani.”

(492.1) 43:6.1 Le capitali dei sistemi sono particolarmente abbellite da costruzioni materiali e minerali, mentre la capitale dell’universo riflette maggiormente la gloria spirituale; le capitali delle costellazioni rappresentano invece l’apice delle attività morontiali e degli abbellimenti viventi. Sui mondi capitale delle costellazioni l’abbellimento vivente è più generalmente utilizzato, ed è questa preponderanza di vita — di elaborazione artistica botanica — che fa chiamare questi mondi “i giardini di Dio”.

(492.2) 43:6.2 Circa la metà di Edentia è riservata agli splendidi giardini degli Altissimi, e questi giardini sono tra le creazioni morontiali più incantevoli dell’universo locale. Ciò spiega perché i luoghi straordinariamente belli sui mondi abitati di Norlatiadek sono così spesso chiamati “il giardino di Eden”.

(492.3) 43:6.3 Al centro di questo meraviglioso giardino è situato il santuario di adorazione degli Altissimi. Il Salmista doveva saperne qualcosa, perché scrisse: “Chi salirà la collina degli Altissimi? Chi starà in questo luogo santo? Colui che ha mani pulite e cuore puro, colui che non ha elevato la sua anima alla vanità e che non ha giurato il falso.” In questo santuario gli Altissimi, ogni decimo giorno dedicato al riposo, conducono tutta Edentia alla contemplazione adoratrice di Dio il Supremo.

(492.4) 43:6.4 I mondi architettonici godono di dieci forme di vita dell’ordine materiale. Su Urantia c’è la vita vegetale e animale, ma su un mondo come Edentia vi sono dieci divisioni degli ordini materiali di vita. Se poteste vedere queste dieci divisioni di vita di Edentia, classifichereste subito le prime tre come vegetali e le ultime tre come animali, ma sareste del tutto incapaci di comprendere la natura dei quattro gruppi intermedi di forme di vita prolifiche ed affascinanti.

(492.5) 43:6.5 Anche la vita specificamente animale è molto differente da quella dei mondi evoluzionari, così differente che è del tutto impossibile descrivere alle menti mortali il carattere straordinario e la natura affettuosa di queste creature non parlanti. Esistono migliaia e migliaia di creature viventi che la vostra immaginazione non saprebbe raffigurarsi. L’intera creazione animale è di un ordine totalmente differente dalle grossolane specie animali dei pianeti evoluzionari. Ma tutta questa vita animale è molto intelligente e squisitamente servizievole, e tutte le varie specie sono sorprendentemente gentili e di una socievolezza toccante. Non vi sono creature carnivore su tali mondi architettonici; non c’è nulla in tutta Edentia che possa spaventare un essere vivente.

(492.6) 43:6.6 Anche la vita vegetale è molto differente da quella di Urantia; essa consiste di varietà sia materiali che morontiali. La vegetazione materiale ha una caratteristica colorazione verde, ma gli equivalenti morontiali della vita vegetale hanno un colore viola o di orchidea con sfumature e riflessi variabili. Questa vegetazione morontiale è puramente una vegetazione energetica; quando si mangia non lascia residui.

(492.7) 43:6.7 Essendo dotati di dieci specie di vita fisica, senza menzionare le varianti morontiali, questi mondi architettonici offrono enormi possibilità di abbellimento biologico del paesaggio e delle strutture materiali e morontiali. Gli artigiani celesti dirigono gli spornagia nativi in questo vasto lavoro di decorazione botanica e di abbellimento biologico. Mentre i vostri artisti devono ricorrere alla pittura inerte e al marmo senza vita per esprimere i loro concetti, gli artigiani celesti e gli univitatia utilizzano più frequentemente materiali viventi per rappresentare le loro idee e per captare i loro ideali.

(493.1) 43:6.8 Se voi amate i fiori, le piante e gli alberi di Urantia, allora appagherete i vostri occhi con la bellezza botanica e la magnificenza floreale dei giardini celesti di Edentia. Ma il compito di trasmettere alla mente mortale un concetto adeguato di queste bellezze dei mondi celesti è al di là delle mie capacità di descrizione. In verità l’occhio non ha mai visto glorie simili a quelle che attendono il vostro arrivo su questi mondi dell’avventura d’ascensione dei mortali.

(493.2) 43:7.1 Gli univitatia sono i cittadini permanenti di Edentia e dei suoi mondi associati. Tutti i settecentosettanta mondi che circondano la capitale della costellazione sono sotto la loro supervisione. Questi figli del Figlio Creatore e dello Spirito Creativo sono progettati su un piano d’esistenza tra il materiale e lo spirituale, ma non sono creature morontiali. I nativi di ciascuna delle settanta sfere maggiori di Edentia posseggono forme visibili differenti, e i mortali morontiali hanno loro forme morontiali armonizzate per corrispondere con la scala ascendente degli univitatia ogni volta che cambiano residenza da una sfera di Edentia ad un’altra, via via che passano in successione dal mondo numero uno al mondo numero settanta.

(493.3) 43:7.2 Spiritualmente gli univitatia sono simili; intellettualmente variano come i mortali; nella forma assomigliano molto allo stato dell’esistenza morontiale, e sono creati per funzionare in settanta ordini differenti di personalità. Ognuno di questi ordini di univitatia presenta dieci varianti maggiori di attività intellettuale, e ciascuno di questi tipi intellettuali diversi presiede le scuole speciali educative e culturali di socializzazione progressiva, professionale o pratica su uno dei dieci satelliti che girano attorno a ciascuno dei mondi maggiori di Edentia.

(493.4) 43:7.3 Questi settecento mondi minori sono sfere tecniche d’istruzione pratica concernenti le attività dell’intero universo locale e sono aperte a tutte le classi di esseri intelligenti. Tali scuole d’insegnamento di abilità specifiche e di conoscenze tecniche non sono condotte esclusivamente per i mortali ascendenti, anche se gli studenti morontiali costituiscono di gran lunga il gruppo più numeroso tra tutti coloro che frequentano questi corsi di preparazione. Quando sarete ricevuti su uno dei settanta mondi maggiori di cultura sociale, vi verrà subito accordata l’autorizzazione di visitare ciascuno dei dieci satelliti che lo circondano.

(493.5) 43:7.4 Nelle varie colonie di cortesia i mortali ascendenti morontiali predominano tra i direttori di retrospezione, ma gli univitatia rappresentano il gruppo più esteso associato al corpo degli artigiani celesti di Nebadon. In tutto Orvonton nessun essere esterno ad Havona, eccetto gli abandontari di Uversa, può eguagliare gli univitatia per abilità artistica, adattabilità sociale e capacità coordinatrice.

(493.6) 43:7.5 Questi cittadini della costellazione non sono membri effettivi del corpo degli artigiani, ma lavorano volentieri con tutti i gruppi e contribuiscono molto a fare dei mondi della costellazione le sfere principali per la realizzazione delle stupende possibilità artistiche della cultura di transizione. Essi non operano oltre i confini dei mondi capitale delle costellazioni.

(493.7) 43:8.1 Le dotazioni fisiche di Edentia e delle sfere che la circondano sono quasi perfette. Difficilmente potrebbero eguagliare la magnificenza spirituale delle sfere di Salvington, ma superano di molto le glorie dei mondi educativi di Jerusem. Tutte queste sfere di Edentia sono energizzate direttamente dalle correnti universali dello spazio, ed i loro enormi sistemi di potere, sia materiali che morontiali, sono controllati e distribuiti con perizia dai centri di potere della costellazione, assistiti da un corpo competente di Controllori Fisici Maestri e di Supervisori di Potere Morontiale.

(494.1) 43:8.2 Il tempo trascorso sui settanta mondi educativi di cultura morontiale di transizione, associato all’era d’ascensione mortale su Edentia, è il periodo più stabile della carriera di un mortale ascendente fino allo status di finalitario; questa è veramente la vita morontiale tipica. Pur venendo riaccordati ogni volta che passate da un mondo culturale maggiore ad un altro, voi conservate lo stesso corpo morontiale, e non vi sono periodi in cui non avete coscienza della vostra personalità.

(494.2) 43:8.3 Il vostro soggiorno su Edentia e sulle sue sfere associate sarà principalmente utilizzato nella padronanza dell’etica di gruppo, il segreto delle interrelazioni piacevoli e proficue tra i vari ordini universali e superuniversali di personalità intelligenti.

(494.3) 43:8.4 Sui mondi delle dimore voi completaste l’unificazione della personalità mortale in evoluzione; sulla capitale del sistema otteneste la cittadinanza di Jerusem ed accettaste volontariamente di sottomettere il vostro io alle discipline delle attività di gruppo e delle iniziative coordinate; ma adesso, sui mondi educativi della costellazione, dovete giungere alla vera socializzazione della vostra personalità morontiale in evoluzione. Questa acquisizione culturale superna consiste nell’imparare come:

(494.4) 43:8.5 1. Vivere felicemente e lavorare efficacemente con dieci compagni morontiani diversi, mentre dieci gruppi simili sono associati in compagnie di cento e poi federati in corpi di mille.

(494.5) 43:8.6 2. Abitare gioiosamente e cooperare cordialmente con dieci univitatia, i quali, anche se intellettualmente simili agli esseri morontiali, sono molto differenti sotto tutti gli altri aspetti. Inoltre dovete funzionare con questo gruppo di dieci mentre si coordina con altre dieci famiglie, che a loro volta sono confederate in un corpo di mille univitatia.

(494.6) 43:8.7 3. Raggiungere un aggiustamento simultaneo sia con i vostri compagni morontiani che con questi ospiti univitatia. Acquisire la capacità di cooperare volontariamente ed efficacemente con gli esseri del vostro ordine in stretta associazione operativa con un gruppo di creature intelligenti un po’ dissimili.

(494.7) 43:8.8 4. Mentre operate socialmente in questo modo con esseri simili e dissimili a voi, raggiungere un’armonia intellettuale con entrambi i gruppi di associati ed aggiustarvi professionalmente con gli stessi.

(494.8) 43:8.9 5. Mentre raggiungete un soddisfacente grado di socializzazione della vostra personalità sui livelli intellettuale e professionale, perfezionare ancora di più la vostra capacità di vivere in intimo contatto con esseri simili e un po’ dissimili, con irritabilità sempre minore e risentimento decrescente. I direttori di retrospezione contribuiscono molto a quest’ultimo risultato con le loro attività di giochi di gruppo.

(494.9) 43:8.10 6. Aggiustare tutte queste varie tecniche di socializzazione in modo da favorire la coordinazione progressiva della carriera d’ascensione al Paradiso; accrescere il discernimento dell’universo elevando la capacità di cogliere i significati eterni degli scopi celati in tali attività apparentemente insignificanti del tempo-spazio.

(494.10) 43:8.11 7. Ed infine, portare al loro apice tutte queste attività di socializzazione collettiva con la concomitante elevazione dell’intuizione spirituale, quale attiene all’aumento di tutte le fasi della dotazione personale, attraverso l’associazione spirituale di gruppo e la coordinazione morontiale. Intellettualmente, socialmente e spiritualmente due creature morali non raddoppiano semplicemente i loro potenziali personali di compimento universale mediante la tecnica dell’associazione; piuttosto essi sono più vicini a quadruplicare la loro riuscita e le loro possibilità di compimento.

(495.1) 43:8.12 Noi abbiamo descritto la socializzazione di Edentia come un’associazione di un mortale morontiale con un gruppo familiare di univitatia costituito da dieci individui intellettualmente dissimili, in concomitanza con un’associazione simile di dieci compagni morontiani. Ma sui primi sette mondi maggiori un solo mortale ascendente vive con dieci univitatia. Sul secondo gruppo di sette mondi maggiori due mortali abitano con ogni gruppo nativo di dieci, e così di seguito fino a che, nell’ultimo gruppo di sette sfere maggiori, dieci esseri morontiali sono domiciliati con dieci univitatia. Via via che imparerete come socializzare meglio con gli univitatia, metterete in pratica tale etica perfezionata nelle vostre relazioni con i compagni morontiani che progrediscono con voi.

(495.2) 43:8.13 Come mortali ascendenti voi proverete piacere a soggiornare sui mondi di progresso di Edentia, ma non sentirete quel fremito personale di soddisfazione che caratterizza il vostro contatto iniziale con gli affari dell’universo sulla capitale del sistema o il vostro saluto d’addio a queste realtà sui mondi finali della capitale dell’universo.

(495.3) 43:9.1 Dopo l’acquisizione del diploma sul mondo numero settanta, i mortali ascendenti stabiliscono la loro residenza su Edentia. Ora, per la prima volta, gli ascendenti assistono alle “assemblee del Paradiso” ed ascoltano la storia della loro lunghissima carriera raccontata dal Fedele dei Giorni, la prima delle Personalità Supreme originate dalla Trinità che essi incontrano.

(495.4) 43:9.2 L’intero soggiorno sui mondi educativi della costellazione, culminante nella cittadinanza di Edentia, è un periodo di vera felicità celeste per i morontiani in progresso. Per tutto il vostro soggiorno sui mondi del sistema vi siete evoluti da creatura quasi animale a creatura morontiale; voi eravate più materiali che spirituali. Sulle sfere di Salvington vi evolverete da essere morontiale allo status di vero spirito; sarete più spirituali che materiali. Ma su Edentia gli ascendenti sono a metà strada tra il loro status antecedente e quello futuro, a metà strada nel loro passaggio da animale evoluzionario a spirito ascendente. Durante tutta la vostra permanenza su Edentia e sui suoi mondi voi siete “simili agli angeli”; progredite costantemente, ma conservando nel contempo uno status morontiale generale e tipico.

(495.5) 43:9.3 Questo soggiorno di un ascendente mortale nella costellazione è il periodo più uniforme e stabile dell’intera carriera di progressione morontiale. Tale esperienza costituisce la preparazione prespirituale di socializzazione degli ascendenti. Essa è analoga all’esperienza spirituale prefinalitaria di Havona e alla preparazione preabsonita in Paradiso.

(495.6) 43:9.4 Su Edentia gli ascendenti mortali sono principalmente occupati nei loro incarichi sui settanta mondi progressivi degli univitatia. Essi servono anche con funzioni diverse su Edentia stessa, principalmente in collegamento con il programma della costellazione concernente il benessere di gruppo, razziale, nazionale e planetario. Gli Altissimi non sono molto impegnati nel favorire l’avanzamento individuale sui mondi abitati; essi governano nei regni degli uomini piuttosto che nel cuore degli individui.

(495.7) 43:9.5 Ed il giorno in cui sarete pronti a lasciare Edentia per la carriera di Salvington, vi soffermerete a riconsiderare una delle più belle e riposanti tra tutte le epoche d’istruzione da questo lato del Paradiso. Ma la gloria di tutto ciò aumenterà via via che vi eleverete verso l’interno e raggiungerete una maggiore capacità di apprezzare meglio i significati divini ed i valori spirituali.

(496.1) 43:9.6 [Patrocinato da Malavatia Melchizedek.]


 

(497.1) 44:0.1 TRA le colonie di cortesia dei vari mondi capitale divisionali ed universali si può trovare lo straordinario ordine di personalità composite denominate gli artigiani celesti. Questi esseri sono gli artisti e gli artigiani maestri dei regni morontiali e dei regni spirituali inferiori. Essi sono gli spiriti ed i semispiriti che sono impegnati nell’ornamento morontiale e nell’abbellimento spirituale. Tali artigiani sono distribuiti in tutto il grande universo — sui mondi capitale dei superuniversi, degli universi locali, delle costellazioni e dei sistemi, come pure su tutte le sfere stabilizzate in luce e vita. Ma il loro campo d’attività principale è nelle costellazioni e specialmente sui settecentosettanta mondi che circondano ciascuna sfera capitale.

(497.2) 44:0.2 Benché il loro lavoro sia quasi incomprensibile per la mente materiale, si deve capire che i mondi morontiali e spirituali non sono privi delle loro arti superiori e culture superne.

(497.3) 44:0.3 Gli artigiani celesti non sono creati tali. Essi sono un corpo selezionato e reclutato di esseri composto da certe personalità educatrici native dell’universo centrale e dai loro allievi volontari scelti tra i mortali ascendenti e numerosi altri gruppi celesti. Il corpo insegnante originale di questi artigiani fu un tempo designato dallo Spirito Infinito in collaborazione con i Sette Spiriti Maestri e consisteva di settemila istruttori di Havona, mille per ciascuna delle sette divisioni di artigiani. Con tale nucleo di partenza, si è sviluppato nel corso delle ere questo brillante corpo di abili operatori negli affari morontiali e spirituali.

(497.4) 44:0.4 Ogni personalità morontiale o entità spirituale, cioè ogni essere di rango inferiore a quello di filiazione divina innata, è eleggibile per l’ammissione al corpo degli artigiani celesti. I figli ascendenti di Dio provenienti dalle sfere evoluzionarie, dopo il loro arrivo sui mondi morontiali, possono chiedere l’ammissione al corpo degli artigiani e, se sufficientemente dotati, possono scegliere questa carriera per un periodo più o meno lungo. Nessuno però può arruolarsi negli artigiani celesti per meno di un millennio, mille anni del tempo superuniversale.

(497.5) 44:0.5 Tutti gli artigiani celesti sono registrati sulla capitale del superuniverso, ma sono diretti da supervisori morontiali sulle capitali degli universi locali. Essi sono incaricati nelle sette divisioni maggiori di attività seguenti dal corpo centrale di supervisori morontiali in funzione sul mondo capitale di ciascun universo locale: delete this element

(497.6) 44:0.6 1. Musicisti Celesti.

(497.7) 44:0.7 2. Riproduttori Celesti.

(497.8) 44:0.8 3. Costruttori Divini.

(497.9) 44:0.9 4. Registratori del Pensiero.

(498.1) 44:0.10 5. Manipolatori dell’Energia.

(498.2) 44:0.11 6. Modellisti ed Abbellitori.

(498.3) 44:0.12 7. Operatori dell’Armonia.

(498.4) 44:0.13 Gli istruttori originali di questi sette gruppi sono tutti venuti dai mondi perfetti di Havona, ed Havona contiene i modelli, gli studi dei modelli, per tutte le fasi e forme dell’arte spirituale. Anche se intraprendere il trasferimento di queste arti da Havona ai mondi dello spazio è un compito gigantesco, gli artigiani celesti sono migliorati in tecnica ed in esecuzione di era in era. Come in tutte le altre fasi della carriera ascendente, a coloro che sono più avanzati in un dato settore si richiede di trasmettere costantemente la loro conoscenza e specializzazione superiore ai loro compagni meno dotati.

(498.5) 44:0.14 Voi comincerete ad intravedere per la prima volta queste arti di Havona trapiantate sui mondi delle dimore, e la loro bellezza ed il vostro apprezzamento della loro bellezza cresceranno e si ravviveranno fino a quando non giungerete nelle sale spirituali di Salvington e contemplerete gli ispiranti capolavori degli artisti celesti dei regni dello spirito.

(498.6) 44:0.15 Tutte queste attività dei mondi morontiali e spirituali sono reali. Per gli esseri spirituali il mondo dello spirito è una realtà. Per noi il mondo materiale è il più irreale. Le forme superiori dello spirito passano liberamente attraverso la materia ordinaria. Gli spiriti elevati non reagiscono a nulla di materiale eccetto che a certe energie di base. Per gli esseri materiali il mondo spirituale è più o meno irreale; per gli esseri spirituali il mondo materiale è quasi interamente irreale, essendo semplicemente un’ombra della sostanza delle realtà spirituali.

(498.7) 44:0.16 Io non riesco a percepire con la sola visione spirituale l’edificio in cui questa narrazione viene tradotta e registrata. Un Consigliere Divino proveniente da Uversa che si trova al mio fianco percepisce ancora meno queste creazioni puramente materiali. Noi discerniamo queste strutture materiali come appaiono a voi osservando una contropartita spirituale presentata alla nostra mente da uno dei trasformatori dell’energia che ci accompagnano. Questo edificio materiale non è proprio reale per me, essere spirituale, ma è certamente molto reale e molto utile per dei mortali materiali.

(498.8) 44:0.17 Ci sono certi tipi di esseri che sono capaci di discernere la realtà delle creature sia del mondo spirituale che del mondo materiale. Appartengono a questa classe le cosiddette quarte creature dei Servitali di Havona e le quarte creature dei conciliatori. Gli angeli del tempo e dello spazio sono dotati della capacità di distinguere sia gli esseri spirituali che quelli materiali, così come lo sono i mortali ascendenti dopo la liberazione dalla vita nella carne. Dopo aver raggiunto i livelli spirituali superiori gli ascendenti sono in grado di riconoscere le realtà materiali, morontiali e spirituali.

(498.9) 44:0.18 Qui con me c’è anche un Possente Messaggero proveniente da Uversa, un ascendente fuso con l’Aggiustatore, che fu un tempo un essere mortale, ed egli vi percepisce quali siete ed allo stesso tempo visualizza il Messaggero Solitario, il supernafino ed altri esseri celesti presenti. Mai nel corso della vostra lunga ascensione voi perderete il potere di riconoscere i vostri associati di esistenze precedenti. Sempre, mentre ascendete verso l’interno la scala della vita, conserverete la capacità di riconoscere gli esseri simili dei vostri precedenti livelli d’esperienza inferiori, e di fraternizzare con loro. Ogni nuova traslazione o risurrezione aggiungerà un gruppo in più di esseri spirituali al vostro campo di visione, senza privarvi minimamente della capacità di riconoscere i vostri amici e compagni degli stati precedenti.

(498.10) 44:0.19 Tutto ciò è reso possibile nell’esperienza dei mortali ascendenti dall’azione degli Aggiustatori di Pensiero interiori. Grazie alla loro conservazione dei duplicati delle esperienze dell’intera vostra vita, siete sicuri di non perdere mai nessun attributo valido che avevate un tempo; e questi Aggiustatori proseguono con voi, come parte di voi e, in realtà, come voi.

(499.1) 44:0.20 Ma io dispero quasi di essere capace di comunicare alla mente materiale la natura del lavoro degli artigiani celesti. Mi trovo nella necessità di alterare costantemente il pensiero e di deformare il linguaggio nello sforzo di spiegare alla mente mortale la realtà di queste operazioni morontiali e di questi fenomeni quasi spirituali. La vostra comprensione è incapace di cogliere, ed il vostro linguaggio è inadeguato a trasmettere, il significato, il valore e le relazioni di queste attività semispirituali. Io proseguo tuttavia nello sforzo d’illuminare la mente umana su queste realtà con la piena consapevolezza che mi è del tutto impossibile ottenere grandi risultati in una tale impresa.

(499.2) 44:0.21 Non posso fare altro che tentare di abbozzare un grossolano parallelo tra le attività materiali dei mortali e le molteplici funzioni degli artigiani celesti. Se le razze di Urantia fossero più evolute nell’arte ed in altre realizzazioni culturali, allora potrei andare molto più lontano nello sforzo di proiettare la mente umana dalle cose della materia a quelle della morontia. Tutto quello che posso sperare di fare è di mettere in rilievo il fatto della realtà di queste transazioni dei mondi morontiali e spirituali.

(499.3) 44:1.1 Con il campo limitato dell’udito umano, voi potete difficilmente concepire le melodie morontiali. Esiste anche una gamma materiale di suoni stupendi non riconosciuti dal senso umano dell’udito, senza menzionare l’inconcepibile estensione dell’armonia morontiale e spirituale. Le melodie spirituali non sono onde sonore materiali, bensì pulsazioni spirituali ricevute dagli spiriti delle personalità celesti. Ci sono una vastità di portata ed un’anima espressiva, come pure una grandiosità d’esecuzione, associate alla melodia delle sfere, che sono completamente al di là della comprensione umana. Io ho visto milioni di esseri incantati mantenuti in un’estasi sublime mentre la melodia del regno scorreva sull’energia spirituale dei circuiti celesti. Queste meravigliose melodie possono essere trasmesse fino alle parti estreme di un universo.

(499.4) 44:1.2 I musicisti celesti sono occupati nella produzione di armonie celesti mediante la manipolazione delle forze spirituali seguenti:

(499.5) 44:1.3 1. Suono spirituale — le interruzioni della corrente spirituale.

(499.6) 44:1.4 2. Luce spirituale — il controllo e l’intensificazione della luce dei regni morontiali e spirituali.

(499.7) 44:1.5 3. Interferenze d’energia — la melodia prodotta dall’abile manipolazione delle energie morontiali e spirituali.

(499.8) 44:1.6 4. Sinfonie colorate — la melodia delle tonalità dei colori morontiali; questa è tra le più alte realizzazioni dei musicisti celesti.

(499.9) 44:1.7 5. Armonia degli spiriti associati — la stessa disposizione ed associazione dei differenti ordini di esseri morontiali e spirituali producono melodie maestose.

(499.10) 44:1.8 6. Melodia del pensiero — il pensare a concetti spirituali può essere così perfezionato da prorompere nelle melodie di Havona.

(499.11) 44:1.9 7. La musica dello spazio — con un’appropriata sintonizzazione possono essere intercettate le melodie di altre sfere sui circuiti delle trasmissioni dell’universo.

(500.1) 44:1.10 Vi sono più di centomila modi differenti di manipolare suoni, colori ed energie; tecniche analoghe all’impiego umano degli strumenti musicali. I vostri corpi di ballo rappresentano senza dubbio un tentativo rudimentale e grottesco delle creature materiali di accostarsi all’armonia celeste di posizione dell’essere e di disposizione della personalità. Le altre cinque forme di melodia morontiale non sono riconosciute dal meccanismo sensoriale dei corpi materiali.

(500.2) 44:1.11 L’armonia, la musica dei sette livelli di associazione melodica, è l’unico codice di comunicazione spirituale nell’universo. La musica, quale l’intendono i mortali di Urantia, raggiunge la sua espressione più alta nelle scuole di Jerusem, la capitale del sistema, dove degli esseri semimateriali apprendono le armonie del suono. I mortali non reagiscono alle altre forme di melodia morontiale e di armonia celeste.

(500.3) 44:1.12 L’apprezzamento della musica su Urantia è sia fisico che spirituale; ed i vostri musicisti umani hanno fatto molto per elevare il gusto musicale dalla barbara monotonia dei vostri antenati primitivi ai livelli superiori di apprezzamento dei suoni. La maggior parte dei mortali di Urantia reagisce alla musica molto più con i muscoli fisici e molto meno con la mente e con lo spirito. Ma c’è stato un costante miglioramento nell’apprezzamento della musica nel corso degli ultimi trentacinquemila anni.

(500.4) 44:1.13 Il ritmo sincopato rappresenta una transizione dalla monotonia musicale dell’uomo primitivo all’armonia piena d’espressività ed alle melodie ricche di significati dei vostri musicisti più recenti. Questi tipi primitivi di ritmo stimolano la reazione del senso musicale senza richiedere l’esercizio dei poteri intellettuali superiori di apprezzamento dell’armonia ed attraggono così più in generale gli individui immaturi o spiritualmente indolenti.

(500.5) 44:1.14 La migliore musica di Urantia non è che un’eco fugace delle splendide melodie ascoltate dagli associati celesti dei vostri musicisti, i quali, di tali armonie delle forze morontiali, hanno lasciato registrati solo dei frammenti come melodie musicali di armonie sonore. La musica morontiale-spirituale impiega non di rado tutti e sette i modi d’espressione e di riproduzione, cosicché la mente umana si trova enormemente ostacolata quando tenta di ridurre queste melodie delle sfere superiori a semplici note di suono musicale. Un tale sforzo assomiglia un po’ al tentativo di riprodurre gli accordi di una grande orchestra con un solo strumento musicale.

(500.6) 44:1.15 Pur avendo composto alcune belle melodie su Urantia, voi non siete progrediti musicalmente quanto molti pianeti di Satania vicini a voi. Se solo Adamo ed Eva fossero sopravvissuti, allora avreste avuto della vera musica. Ma il dono dell’armonia, così sviluppato nella loro natura, è stato talmente diluito in razze con tendenza non musicale che soltanto in un mortale su mille si riscontra un grande apprezzamento dell’armonia. Ma non scoraggiatevi; può apparire un giorno su Urantia un vero musicista ed interi popoli saranno affascinati dagli stupendi accordi delle sue melodie. Un solo essere umano di quest’ordine potrebbe cambiare per sempre l’orientamento di un’intera nazione ed anche di tutto il mondo civilizzato. È letteralmente vero che “la melodia ha il potere di trasformare un mondo intero”. La musica resterà per sempre il linguaggio universale degli uomini, degli angeli e degli spiriti. L’armonia è il linguaggio di Havona.

(500.7) 44:2.1 L’uomo mortale può solo sperare di farsi un concetto ristretto e deformato delle funzioni dei riproduttori celesti, che io devo tentare di descrivere servendomi del simbolismo grossolano e limitato del vostro linguaggio materiale. Il mondo morontiale-spirituale ha mille e una cosa di valore supremo, cose degne di essere riprodotte ma che sono sconosciute su Urantia, esperienze che appartengono alla categoria di attività che non sono “entrate nella mente dell’uomo”, quelle realtà che Dio tiene in riserva per coloro che sopravvivono alla vita nella carne.

(501.1) 44:2.2 Vi sono sette gruppi di riproduttori celesti, ed io tenterò di spiegare il loro lavoro con la seguente classificazione:

(501.2) 44:2.3 1. I cantori — gli armonisti che riprendono le armonie specifiche del passato ed interpretano le melodie del presente. Ma tutto questo viene effettuato sul livello morontiale.

(501.3) 44:2.4 2. Gli operatori del colore — quegli artisti delle luci e delle ombre che potreste chiamare disegnatori e pittori, artisti che preservano scene del passato ed episodi transitori per il piacere futuro dei morontiani.

(501.4) 44:2.5 3. I cineasti della luce — gli artefici delle preservazioni dei fenomeni semispirituali reali di cui il cinema fornisce un esempio molto rudimentale.

(501.5) 44:2.6 4. I commedianti della storia — quelli che riproducono mediante spettacoli teatrali gli avvenimenti cruciali della storia e degli annali dell’universo.

(501.6) 44:2.7 5. Gli artisti profetici — quelli che proiettano i significati della storia nel futuro.

(501.7) 44:2.8 6. I narratori di storie viventi — quelli che perpetuano il senso ed il significato dell’esperienza della vita. La proiezione di esperienze personali attuali in valori di compimenti futuri.

(501.8) 44:2.9 7. Gli interpreti dell’amministrazione — quelli che descrivono il significato della filosofia governativa e della tecnica amministrativa, i drammaturghi celesti della sovranità.

(501.9) 44:2.10 I riproduttori celesti collaborano molto spesso ed efficacemente con i direttori di retrospezione per combinare la ricapitolazione dei ricordi con certe forme di riposo mentale e di divertimento personale. Prima dei conclavi morontiali e delle assemblee spirituali questi riproduttori si associano talvolta per dare grandiosi spettacoli drammatici che rappresentano lo scopo di tali riunioni. Io ho assistito recentemente ad una di queste stupende rappresentazioni in cui più di un milione di attori produssero una successione di mille scene.

(501.10) 44:2.11 Gli educatori intellettuali superiori ed i ministri di transizione utilizzano largamente ed efficacemente questi vari gruppi di riproduttori nelle loro attività educative morontiali. Ma non tutti i loro sforzi sono dedicati ad illustrazioni transitorie; molto, moltissimo del loro lavoro è di carattere permanente e resterà per sempre un’eredità per tutti i tempi futuri. Questi artigiani sono così versatili che, quando operano in massa, sono capaci di reinterpretare un’era, ed in collaborazione con i ministri serafici possono effettivamente descrivere i valori eterni del mondo spirituale per gli spettatori mortali del tempo.

(501.11) 44:3.1 Vi sono città “costruite e fatte da Dio”. Noi abbiamo la contropartita spirituale di tutto ciò che è familiare a voi mortali, ed inesprimibilmente di più. Abbiamo dimore, comfort spirituali e necessità morontiali. Per ogni soddisfazione materiale di cui gli uomini possono godere, noi abbiamo migliaia di realtà spirituali che servono ad arricchire e a rendere migliore la nostra esistenza. I costruttori divini operano in sette gruppi:

(502.1) 44:3.2 1. I progettisti e costruttori di edifici — quelli che costruiscono e rimodellano le dimore assegnate ad individui e a gruppi di lavoro. Questi domicili morontiali e spirituali sono reali. Essi sarebbero invisibili alla vostra vista limitata, ma per noi sono molto reali e molto belli. Entro certi limiti, tutti gli esseri spirituali possono condividere con i costruttori certi dettagli nella progettazione e nella creazione delle loro dimore morontiali o spirituali. Queste dimore sono corredate ed abbellite secondo i bisogni delle creature morontiali o spirituali che le devono abitare. C’è grande varietà ed ampia opportunità di espressione individuale in tutte queste costruzioni.

(502.2) 44:3.3 2. I costruttori per le professioni — quelli che operano nella progettazione e nell’edificazione di abitazioni per i lavoratori regolari comuni dei regni spirituali e morontiali. Questi costruttori sono paragonabili a quelli che costruiscono laboratori ed altri impianti industriali su Urantia. I mondi di transizione hanno necessariamente un’economia di sostegno reciproco ed una suddivisione specializzata del lavoro. Noi non facciamo tutti ogni cosa; c’è diversità di funzioni tra gli esseri morontiali e gli spiriti in evoluzione, e questi costruttori per le professioni non solo costruiscono dei laboratori migliori, ma contribuiscono anche all’elevazione professionale dei lavoratori.

(502.3) 44:3.4 3. I costruttori per la ricreazione. Enormi edifici sono utilizzati durante i periodi di riposo, che i mortali chiamerebbero ricreazione e, in un certo senso, gioco. È prevista una conveniente sistemazione per i direttori di retrospezione, gli umoristi dei mondi morontiali, le sfere di transizione sulle quali ha luogo la preparazione degli esseri ascendenti trasferiti di recente dai pianeti evoluzionari. Anche gli spiriti superiori si dedicano a certe forme di umorismo reminiscente durante i loro periodi di ricarica spirituale.

(502.4) 44:3.5 4. I costruttori per l’adorazione — gli architetti esperti dei templi spirituali e morontiali. Tutti i mondi d’ascensione mortale hanno dei templi per l’adorazione, e sono le creazioni più belle dei regni morontiali e delle sfere spirituali.

(502.5) 44:3.6 5. I costruttori per l’educazione — quelli che costruiscono le sedi di preparazione morontiale e d’istruzione spirituale superiore. La via è sempre aperta per acquisire maggiore conoscenza, per ricevere ulteriori informazioni sul proprio lavoro presente e futuro come pure sulla conoscenza culturale universale, informazioni destinate a fare dei mortali ascendenti dei cittadini più intelligenti e più efficienti nei mondi morontiali e spirituali.

(502.6) 44:3.7 6. Progettisti morontiali — quelli che costruiscono per l’associazione coordinata di tutte le personalità di tutti i regni che si trovano presenti in un qualche momento su una qualunque sfera. Questi progettisti collaborano con i Supervisori di Potere Morontiale per arricchire la coordinazione della vita morontiale progressiva.

(502.7) 44:3.8 7. I costruttori pubblici — gli artigiani che progettano e costruiscono i luoghi di riunione diversi da quelli destinati all’adorazione. I luoghi per le assemblee comuni sono grandiosi e stupendi.

(502.8) 44:3.9 Mentre né queste strutture né i loro ornamenti sarebbero veramente reali per la comprensione sensoriale dei mortali materiali, sono molto reali per noi. Voi non sareste in grado di vedere questi templi se foste là in carne ed ossa; nondimeno tutte queste creazioni supermateriali esistono effettivamente, e noi le discerniamo chiaramente quanto ne godiamo pienamente.

(503.1) 44:4.1 Questi artigiani si dedicano alla conservazione e alla riproduzione dei pensieri superiori dei regni ed operano in sette gruppi:

(503.2) 44:4.2 1. Preservatori di pensieri. Questi sono gli artigiani dediti alla preservazione dei pensieri superiori dei regni. Sui mondi morontiali essi tesaurizzano fedelmente le gemme della funzione mentale. Prima di venire su Urantia per la prima volta, io ho esaminato dei documenti ed ho ascoltato delle trasmissioni circa l’ideazione di alcune delle grandi menti di questo pianeta. I registratori del pensiero preservano queste nobili idee nella lingua di Uversa.

(503.3) 44:4.3 Ogni superuniverso ha il proprio linguaggio, una lingua parlata dalle sue personalità e prevalente in tutti i suoi settori. Nel nostro superuniverso essa è conosciuta come la lingua di Uversa. Anche ogni universo locale ha un proprio linguaggio. Tutti gli ordini superiori di Nebadon sono bilingui, poiché parlano sia la lingua di Nebadon che quella di Uversa. Quando due individui provenienti da universi locali differenti s’incontrano, comunicano nella lingua di Uversa; se tuttavia uno di loro viene da un altro superuniverso, essi devono ricorrere ad un traduttore. Nell’universo centrale c’è poca necessità di un linguaggio; vi esiste una comprensione perfetta e pressoché completa. Là, solamente gli Dei non sono pienamente compresi. Ci viene insegnato che un incontro casuale in Paradiso rivela maggior reciproca comprensione di quanta potrebbe essere comunicata da una lingua mortale in mille anni. Anche su Salvington noi “conosciamo così come siamo conosciuti”.

(503.4) 44:4.4 Nelle sfere morontiali e spirituali la capacità di tradurre il pensiero in linguaggio oltrepassa la comprensione dei mortali. La nostra velocità nel condensare il pensiero in una registrazione permanente può essere talmente accelerata dai registratori esperti che l’equivalente di più di mezzo milione di parole o di simboli mentali può essere registrato in un minuto del tempo di Urantia. Questi linguaggi degli universi sono di gran lunga più ricchi di quelli dei mondi in evoluzione. I simboli concettuali di Uversa comprendono più di un miliardo di caratteri, sebbene l’alfabeto base contenga solo settanta simboli. La lingua di Nebadon non è affatto così elaborata; i suoi simboli base, o alfabetici, sono quarantotto.

(503.5) 44:4.5 2. Registratori di concetti. Questo secondo gruppo di registratori si occupa della preservazione delle immagini concettuali, dei modelli delle idee. Questa è una forma di registrazione permanente sconosciuta sui regni materiali, e con questo metodo io posso acquisire in un’ora del vostro tempo più conoscenza di quanta voi ne potreste acquisire in cento anni di studio nella lingua scritta ordinaria.

(503.6) 44:4.6 3. Registratori d’ideogrammi. Noi possediamo l’equivalente sia della vostra parola scritta che parlata, ma per preservare il pensiero impieghiamo generalmente la raffigurazione concettuale e le tecniche ideografiche. Coloro che preservano gli ideogrammi possono migliorare mille volte il lavoro dei registratori di concetti.

(503.7) 44:4.7 4. Promotori d’eloquenza. Questo gruppo di registratori è occupato nel compito di preservare il pensiero per riprodurlo con l’arte oratoria. Ma nel linguaggio di Nebadon, in un discorso di mezz’ora noi potremmo esporre il contenuto dell’intera vita di un mortale di Urantia. La vostra sola speranza di comprendere queste operazioni è di soffermarvi a considerare la tecnica del vostro disordinato e mutilato sognare — il modo in cui potete in pochi secondi attraversare anni d’esperienza in queste fantasie notturne.

(503.8) 44:4.8 L’arte oratoria del mondo spirituale è uno dei piaceri straordinari che attendono voi che avete ascoltato soltanto i discorsi rozzi e stentati di Urantia. Vi sono armonia musicale ed eufonia espressiva nei discorsi di Salvington e di Edentia che sono ispiranti oltre ogni descrizione. Questi vividi concetti sono come gemme di bellezza in diademi di gloria. Ma io non ci riesco! Non riesco a trasmettere alla mente umana la vastità e la profondità di queste realtà di un altro mondo!

(504.1) 44:4.9 5. I direttori di trasmissioni. Le trasmissioni del Paradiso, dei superuniversi e degli universi locali sono sotto la supervisione generale di questo gruppo di preservatori del pensiero. Essi servono da censori e da editori come pure da coordinatori del materiale da trasmettere, adattando per i superuniversi tutte le trasmissioni del Paradiso e adattando e traducendo le trasmissioni degli Antichi dei Giorni nelle singole lingue degli universi locali.

(504.2) 44:4.10 Anche le trasmissioni degli universi locali devono essere modificate per essere ricevute dai sistemi e dai singoli pianeti. La trasmissione di questi rapporti spaziali è accuratamente controllata, e c’è sempre una registrazione di riscontro per confermare la corretta ricezione di ogni rapporto su ciascun mondo di un dato circuito. Questi direttori di trasmissioni sono tecnicamente esperti nell’utilizzazione delle correnti dello spazio per tutto ciò che concerne la comunicazione delle informazioni.

(504.3) 44:4.11 6. I registratori di ritmi. Gli Urantiani chiamerebbero senza dubbio poeti questi artigiani, anche se il loro lavoro è molto differente dalle vostre produzioni poetiche e le trascende quasi infinitamente. Il ritmo è meno affaticante sia per gli esseri morontiali che per quelli spirituali, e così ci si sforza frequentemente di accrescere l’efficienza, come pure di aumentare il piacere, eseguendo numerose funzioni in forma ritmica. Io vi auguro solo che possiate avere il privilegio di ascoltare qualcuna delle trasmissioni poetiche delle assemblee di Edentia e di godere la ricchezza del colore e del tono dei sommi geni della costellazione che sono maestri in questa forma squisita di autoespressione e di armonizzazione sociale.

(504.4) 44:4.12 7. I registratori morontiali. Io non saprei come descrivere alla mente materiale la funzione di questo importante gruppo di registratori del pensiero incaricato del compito di preservare le immagini d’insieme dei vari gruppi di attività morontiali e di operazioni spirituali. Detto in modo grossolano, essi sono i fotografi di gruppo dei mondi di transizione. Essi salvano per il futuro le scene e le associazioni vitali di queste epoche progressive, conservandole negli annali delle sale degli archivi morontiali.

(504.5) 44:5.1 Questi artigiani interessanti ed efficaci si occupano di ogni specie di energia: fisica, mentale e spirituale.

(504.6) 44:5.2 1. Manipolatori dell’energia fisica. I manipolatori dell’energia fisica servono per lunghi periodi con i direttori di potere e sono esperti nella manipolazione e nel controllo di molte fasi dell’energia fisica. Essi hanno competenza nelle tre correnti basilari e nelle trenta divisioni sussidiarie dell’energia dei superuniversi. Questi esseri sono d’inestimabile aiuto per i Supervisori di Potere Morontiale dei mondi di transizione. Essi sono gli studenti perseveranti delle proiezioni cosmiche del Paradiso.

(504.7) 44:5.3 2. Manipolatori dell’energia mentale. Questi sono gli esperti d’intercomunicazione tra gli esseri morontiali e gli altri tipi di esseri intelligenti. Questa forma di comunicazione tra i mortali praticamente non esiste su Urantia. Tali artigiani sono gli specialisti che favoriscono la capacità degli esseri morontiali ascendenti di comunicare l’uno con l’altro, ed il loro lavoro comprende numerose avventure straordinarie di collegamento intellettuale che sono molto al di sopra della mia possibilità di descrizione alle menti materiali. Questi artigiani sono gli zelanti studenti dei circuiti mentali dello Spirito Infinito.

(505.1) 44:5.4 3. Manipolatori dell’energia spirituale. I manipolatori dell’energia spirituale sono un gruppo affascinante. L’energia spirituale agisce in conformità a leggi stabilite, esattamente come l’energia fisica. In altre parole, la forza spirituale, quando si studia, porta a conclusioni certe e può essere trattata con precisione, come avviene con le energie fisiche. Nel mondo spirituale vi sono leggi altrettanto certe ed affidabili quanto quelle dei regni materiali. Durante gli ultimi milioni di anni molte tecniche perfezionate per assorbire energia spirituale sono state realizzate da questi studenti delle leggi fondamentali del Figlio Eterno che governano l’energia spirituale applicata agli esseri celesti degli ordini morontiali e di altri ordini in tutti gli universi.

(505.2) 44:5.5 4. I manipolatori compositi. Questo è un gruppo avventuroso di esseri ben preparati che si dedicano all’associazione funzionale delle tre fasi originali dell’energia divina manifestate in tutti gli universi come energie fisiche, mentali e spirituali. Sono le appassionate personalità che cercano in realtà di scoprire la presenza nell’universo di Dio il Supremo, perché in tale personalità della Deità deve prodursi l’unificazione esperienziale di tutta la divinità del grande universo. Ed in una certa misura questi artigiani hanno ottenuto in tempi recenti dei successi.

(505.3) 44:5.6 5. I consiglieri dei trasporti. Questo corpo di consiglieri tecnici dei serafini trasportatori è molto competente nel collaborare con gli studenti stellari per stabilire gli itinerari e per assistere in altri modi i capi dei trasporti sui mondi dello spazio. Essi sono i supervisori del traffico delle sfere e sono presenti su tutti i pianeti abitati. Urantia è servita da un corpo di settanta consiglieri dei trasporti.

(505.4) 44:5.7 6. Gli esperti di comunicazioni. Urantia è anche servita da dodici tecnici della comunicazione interplanetaria ed interuniversale. Questi esseri di lunga esperienza sono esperti nella conoscenza delle leggi di trasmissione e d’interferenza applicate alle comunicazioni dei regni. Questo corpo si occupa di tutte le forme di messaggi spaziali, escluse quelle dei Messaggeri di Gravità e dei Messaggeri Solitari. Su Urantia gran parte del loro lavoro deve essere compiuto sul circuito degli arcangeli.

(505.5) 44:5.8 7. Gli insegnanti del riposo. Il riposo divino è associato alla tecnica di assorbimento dell’energia spirituale. L’energia morontiale e quella spirituale devono essere reintegrate tanto quanto l’energia fisica, ma non per le stesse ragioni. Io sono necessariamente obbligato ad impiegare esempi grossolani nei miei tentativi d’illuminarvi. Comunque sia, noi del mondo spirituale dobbiamo arrestare periodicamente le nostre attività regolari e recarci nei luoghi appropriati di ritrovo dove entriamo nel riposo divino e recuperiamo così le nostre energie esaurite.

(505.6) 44:5.9 Voi riceverete le prime lezioni su queste materie quando raggiungerete i mondi delle dimore dopo che sarete divenuti esseri morontiali ed avrete cominciato a sperimentare la tecnica degli affari spirituali. Voi sapete del cerchio più interno di Havona e sapete che i pellegrini dello spazio, dopo aver attraversato i cerchi precedenti, devono essere indotti nel lungo e rivivificante riposo del Paradiso. Questa non è solo un’esigenza tecnica del transito dalla carriera del tempo al servizio dell’eternità, ma è anche una necessità, una forma di riposo indispensabile per recuperare il dispendio di energia dovuto alle ultime tappe dell’esperienza ascendente e per immagazzinare riserve di potere spirituale per lo stadio successivo della carriera senza fine.

(506.1) 44:5.10 Questi manipolatori delle energie operano anche in centinaia di altri modi, troppo numerosi da catalogare, come tenere consiglio con i serafini, i cherubini e i sanobini riguardo ai modi più efficaci per assorbire energia e per mantenere gli equilibri più vantaggiosi delle forze divergenti tra cherubini attivi e sanobini passivi. Questi esperti prestano la loro assistenza in molte altre forme alle creature morontiali e spirituali nei loro sforzi per comprendere il riposo divino, che è così essenziale per l’efficace utilizzazione delle energie basilari dello spazio.

(506.2) 44:6.1 Quanto vorrei conoscere il modo con cui descrivere il lavoro squisito di questi artigiani eccezionali! Ogni tentativo da parte mia di spiegare il lavoro di abbellimento spirituale non farebbe che richiamare alle menti materiali i vostri modestissimi ma meritevoli sforzi per fare le stesse cose sul vostro mondo di mente e di materia.

(506.3) 44:6.2 Questo corpo, pur comprendendo più di mille suddivisioni di attività, è raggruppato nelle sette categorie maggiori seguenti:

(506.4) 44:6.3 1. Gli specialisti del colore. Sono quelli che fanno risuonare i diecimila toni di colore del riverbero spirituale in squisiti messaggi di armoniosa bellezza. A parte la percezione dei colori, non c’è nulla nell’esperienza umana che possa essere paragonato a queste attività.

(506.5) 44:6.4 2. Gli ideatori di suoni. Questi ideatori descrivono onde spirituali di diversa identità ed apprezzamento morontiale di ciò che voi chiamereste suono. Questi impulsi sono in realtà gli stupendi riflessi delle anime spirituali spoglie e gloriose delle schiere celesti.

(506.6) 44:6.5 3. Gli ideatori di emozioni. Questi elevatori e conservatori di sensazioni sono coloro che preservano i sentimenti morontiali e le emozioni divine per lo studio e l’edificazione dei figli del tempo e per ispirare ed illegiadrire i progressori morontiali e gli spiriti che avanzano.

(506.7) 44:6.6 4. Gli artisti dell’odore. Questa comparazione delle attività spirituali celesti con il riconoscimento fisico degli odori chimici è in verità infelice, ma sarebbe quasi impossibile per i mortali di Urantia comprendere tale ministero con qualsiasi altro nome. Questi artigiani creano le loro varie sinfonie per l’edificazione e il diletto dei figli della luce che progrediscono. Voi non avete nulla sulla terra che possa essere anche lontanamente paragonabile a questo tipo di magnificenza spirituale.

(506.8) 44:6.7 5. Gli abbellitori di presenze. Questi artigiani non si occupano dell’arte di abbigliarsi o della tecnica di abbellimento delle creature. Essi si dedicano alla produzione d’innumerevoli reazioni di gioia nelle singole creature morontiali e spirituali, sceneggiando i significati delle relazioni per mezzo dei valori di posizione assegnati ai differenti ordini morontiali e spirituali nell’insieme composito di tali esseri diversificati. Questi artisti dispongono degli esseri sovrammateriali come fareste voi con delle note musicali viventi, degli odori e delle scene, e li fondono poi in inni di gloria.

(506.9) 44:6.8 6. Gli ideatori del gusto. E come vi si può parlare di questi artisti! Io mi limito ad affermare che sono i miglioratori del gusto morontiale e che si sforzano anche di accrescere l’apprezzamento della bellezza affinando i sensi spirituali in evoluzione.

(507.1) 44:6.9 7. I sintetizzatori morontiali. Questi sono gli artigiani maestri che, quando tutti gli altri hanno portato i loro rispettivi contributi, aggiungono allora gli ultimi tocchi di rifinitura all’insieme morontiale, completando così una raffigurazione ispirante di ciò che è divinamente bello, un’ispirazione durevole per gli esseri spirituali ed i loro associati morontiali. Ma voi dovrete attendere la vostra liberazione dal corpo animale prima di poter cominciare a concepire le glorie artistiche e le bellezze estetiche dei mondi morontiali e spirituali.

(507.2) 44:7.1 Questi artisti non s’interessano né di musica, né di pittura, né di alcunché di simile, come potreste essere portati a supporre. Essi si occupano della manipolazione e dell’organizzazione delle forze e delle energie speciali che sono presenti nel mondo spirituale, ma che non sono riconosciute dai mortali. Se io avessi il minimo termine possibile di paragone tenterei di descrivere questo campo straordinario di compimento spirituale, ma io dispero — non c’è alcuna speranza di trasmettere alle menti mortali questa sfera d’arte celeste. Tuttavia, ciò che non può essere descritto può essere accennato:

(507.3) 44:7.2 Bellezza, ritmo ed armonia sono intellettualmente associati e spiritualmente affini. Verità, fatti e relazioni sono intellettualmente inseparabili ed associati ai concetti filosofici di bellezza. Bontà, rettitudine e giustizia sono filosoficamente correlate e spiritualmente legate alla verità vivente e alla bellezza divina.

(507.4) 44:7.3 I concetti cosmici della vera filosofia, la rappresentazione dell’arte celeste o il tentativo dei mortali di descrivere il riconoscimento umano della bellezza divina non possono mai essere veramente soddisfacenti se tale tentativo di progressione delle creature non è unificato. Queste espressioni dell’impulso divino dentro le creature in evoluzione possono essere intellettualmente vere, emotivamente belle e spiritualmente buone, ma l’anima vera dell’espressione è assente fino a quando queste realtà della verità, questi significati della bellezza e questi valori della bontà non sono unificati nell’esperienza di vita dell’artigiano, dello scienziato o del filosofo.

(507.5) 44:7.4 Queste qualità divine sono perfettamente ed assolutamente unificate in Dio. Ed ogni uomo od angelo che conosce Dio possiede il potenziale di autoespressione illimitata su livelli in continuo progresso di autorealizzazione unificata, mediante la tecnica del raggiungimento senza fine della somiglianza con Dio — la fusione esperienziale nell’esperienza evoluzionaria della verità eterna, della bellezza universale e della bontà divina.

(507.6) 44:8.1 Sebbene gli artigiani celesti non operino personalmente sui pianeti materiali quali Urantia, vengono di tanto in tanto dalla capitale del sistema ad offrire il loro aiuto agli individui dotati per natura delle razze mortali. Quando svolgono tali incarichi, questi artigiani lavorano temporaneamente sotto la supervisione degli angeli planetari del progresso. Le schiere serafiche collaborano con questi artigiani nello sforzo di assistere quegli artisti mortali che posseggono doti innate e che hanno anche degli Aggiustatori con specifica esperienza precedente.

(507.7) 44:8.2 Ci sono tre fonti possibili di capacità umane specifiche: alla base esiste sempre l’attitudine naturale o innata. Un’attitudine speciale non è mai un dono arbitrario degli Dei; c’è sempre un fondamento ancestrale per ogni talento eminente. In aggiunta a questa attitudine naturale, o piuttosto supplementare alla stessa, possono essere portate in contributo le direttive dell’Aggiustatore di Pensiero in quegli individui i cui Aggiustatori interiori possono avere avuto esperienze reali e valide in questo campo su altri mondi ed in altre creature mortali. Nei casi in cui la mente umana e l’Aggiustatore interiore sono eccezionalmente abili, gli artigiani spirituali possono essere delegati ad agire come armonizzatori di questi talenti e ad assistere ed ispirare altrimenti quei mortali nella ricerca d’ideali sempre più perfetti e per tentare di migliorare la loro rappresentazione per l’edificazione del regno.

(508.1) 44:8.3 Non vi sono caste tra i ranghi degli artigiani spirituali. Per quanto bassa sia la vostra origine, se avete l’attitudine e il dono dell’espressione, avrete un adeguato riconoscimento e riceverete il dovuto apprezzamento mentre vi eleverete nella scala dell’esperienza morontiale e del compimento spirituale. Non può esserci alcun ostacolo di eredità umana o alcuna carenza di ambiente terreno che la carriera morontiale non compenserà pienamente e non rimuoverà totalmente. E tutte queste soddisfazioni della riuscita artistica e dell’autorealizzazione mediante la piena espressione si compiranno grazie ai vostri sforzi personali per un avanzamento progressivo. Alla fine le aspirazioni della mediocrità evoluzionaria potranno essere realizzate. Benché gli Dei non conferiscano arbitrariamente talenti e attitudini ai figli del tempo, provvedono per il raggiungimento della soddisfazione di tutti i loro nobili desideri e per la gratificazione di ogni ardente desiderio umano di autoespressione superna.

(508.2) 44:8.4 Ma ogni essere umano dovrebbe ricordare questo: molte delle ambizioni di eccellere che affliggono i mortali nella carne non persisteranno in questi stessi mortali nella carriera morontiale e spirituale. Gli ascendenti morontiani imparano a rendere sociali i loro desideri puramente personali e le loro ambizioni egoistiche di un tempo. Ciò nonostante, quelle cose che avete così sinceramente anelato a fare sulla terra e che le circostanze vi hanno così persistentemente negato, se, dopo aver acquisito il discernimento della vera mota nella carriera morontiale, desidererete ancora farle, allora vi sarà certamente offerta ogni opportunità di soddisfare pienamente i vostri desideri a lungo accarezzati.

(508.3) 44:8.5 Prima che i mortali ascendenti lascino l’universo locale per iniziare la loro carriera spirituale, saranno soddisfatti in tutti i loro aneliti intellettuali, artistici e sociali o in tutte le ambizioni sincere che hanno sempre caratterizzato i loro piani d’esistenza mortale o morontiale. Questa è la conquista dell’uguaglianza nel soddisfacimento dell’autoespressione e dell’autorealizzazione, ma non il raggiungimento di uno status esperienziale identico né la completa cancellazione delle caratteristiche individuali di abilità, di tecnica e di espressione. Ma il nuovo differenziale spirituale del conseguimento esperienziale personale non sarà reso uguale ed uniforme finché non avrete completato l’ultimo cerchio della carriera di Havona. Ed allora i residenti del Paradiso fronteggeranno la necessità di aggiustarsi su quel differenziale absonito dell’esperienza personale che può essere livellato solo raggiungendo in gruppo lo status ultimo delle creature — il destino del settimo stadio spirituale dei finalitari mortali.

(508.4) 44:8.6 Questa è la storia degli artigiani celesti, quel corpo cosmopolita di mirabili lavoratori che tanto contribuiscono a glorificare le sfere architettoniche con le loro rappresentazioni artistiche della bellezza divina dei Creatori Paradisiaci.

(508.5) 44:8.7 [Redatto da un Arcangelo di Nebadon.]


 

(509.1) 45:0.1 IL centro amministrativo di Satania è costituito da un ammasso di cinquantasette sfere architettoniche — Jerusem stessa, i sette satelliti maggiori ed i quarantanove subsatelliti. Jerusem, la capitale del sistema, ha quasi cento volte le dimensioni di Urantia, sebbene la sua gravità sia un po’ inferiore. I satelliti maggiori di Jerusem sono i sette mondi di transizione, ciascuno dei quali è circa dieci volte più grande di Urantia, mentre i sette subsatelliti di ciascuna di queste sfere di transizione hanno quasi esattamente le dimensioni di Urantia.

(509.2) 45:0.2 I sette mondi delle dimore sono i sette subsatelliti del mondo di transizione numero uno.

(509.3) 45:0.3 Questo intero sistema di cinquantasette mondi architettonici è illuminato, riscaldato, fornito di acqua ed alimentato di energia in modo indipendente dall’azione coordinata del Centro di Potere di Satania e dei Controllori Fisici Maestri, secondo la tecnica stabilita dell’organizzazione fisica e dei dispositivi di queste sfere espressamente create. Si prendono cura di esse fisicamente e le sostengono in altri modi anche gli spornagia nativi.

(509.4) 45:1.1 I sette mondi maggiori che ruotano attorno a Jerusem sono generalmente conosciuti come le sfere culturali di transizione. I loro governanti sono designati di tanto in tanto dal consiglio esecutivo supremo di Jerusem. Queste sfere sono numerate e denominate come segue:

(509.5) 45:1.2 Numero 1. Il Mondo Finalitario. Questa è la sede del corpo finalitario del sistema locale ed è circondata dai mondi d’accoglienza, i sette mondi delle dimore, totalmente consacrati al piano d’ascensione dei mortali. Il mondo finalitario è accessibile agli abitanti di tutti i sette mondi delle dimore. I serafini trasportatori portano le personalità ascendenti avanti e indietro in questi pellegrinaggi, che hanno il fine di coltivare la loro fede nel destino ultimo dei mortali di transizione. Sebbene i finalitari e le loro strutture non siano di solito percepibili alla vista morontiale, voi sarete più che emozionati quando, di tanto in tanto, i trasformatori dell’energia ed i Supervisori di Potere Morontiale vi renderanno capaci di dare un rapido sguardo a queste alte personalità spirituali che hanno effettivamente completato l’ascensione al Paradiso, e che sono ritornate sugli stessi mondi in cui voi state cominciando questo lungo viaggio come dimostrazione della certezza che avete la facoltà ed il potere di portare a termine questa stupenda impresa. Tutti gli ospiti dei mondi delle dimore si recano sulla sfera finalitaria almeno una volta l’anno per queste assemblee di visualizzazione dei finalitari.

(510.1) 45:1.3 Numero 2. Il Mondo Morontiale. Questo pianeta è la sede dei supervisori della vita morontiale ed è circondato dalle sette sfere sulle quali i capi morontiali preparano i loro associati ed assistenti, sia esseri morontiali che mortali ascendenti.

(510.2) 45:1.4 Passando per i sette mondi delle dimore voi progredirete anche attraverso queste sfere culturali e sociali di crescente contatto con la morontia. Quando avanzerete dal primo al secondo mondo delle dimore, vi sarà concesso di visitare la sede di transizione numero 2, il mondo morontiale, e così via. E quando vi trovate su una di queste sei sfere culturali, voi potete, su invito, visitare ed osservare uno qualsiasi dei sette mondi circostanti di attività collettive associate.

(510.3) 45:1.5 Numero 3. Il Mondo Angelico. Questa è la sede di tutte le schiere serafiche impegnate nelle attività del sistema ed è circondata dai sette mondi di preparazione e d’istruzione angelica. Queste sono le sfere serafiche sociali.

(510.4) 45:1.6 Numero 4. Il Mondo dei Superangeli. Questa sfera è la sede in Satania dei Brillanti Astri della Sera e di un vasto concorso di esseri coordinati e quasi coordinati. I sette satelliti di tale mondo sono assegnati ai sette gruppi maggiori di questi esseri celesti non denominati.

(510.5) 45:1.7 Numero 5. Il Mondo dei Figli. Questo pianeta è il quartier generale dei Figli divini di ogni ordine, compresi i figli trinitizzati da creature. I sette mondi che lo circondano sono riservati a certi singoli raggruppamenti di questi figli divinamente collegati.

(510.6) 45:1.8 Numero 6. Il Mondo dello Spirito. Questa sfera funge da luogo d’incontro del sistema per le alte personalità dello Spirito Infinito. I sette satelliti che la circondano sono assegnati ai singoli gruppi di questi diversi ordini. Ma sul mondo di transizione numero sei non c’è alcuna rappresentazione dello Spirito, né si potrà osservare una tale presenza sulle capitali dei sistemi; la Divina Ministra di Salvington è ovunque in Nebadon.

(510.7) 45:1.9 Numero 7. Il Mondo del Padre. Questa è la sfera silenziosa del sistema. Nessun gruppo di esseri vi è domiciliato. Il grande tempio della luce occupa una posizione centrale, ma non vi si può discernere nessuno all’interno. Tutti gli esseri di tutti i mondi del sistema sono i benvenuti come adoratori.

(510.8) 45:1.10 I sette satelliti che circondano il mondo del Padre sono variamente utilizzati nei differenti sistemi. In Satania sono attualmente impiegati come sfere di detenzione per i gruppi internati della ribellione di Lucifero. La capitale della costellazione, Edentia, non ha mondi prigione analoghi; i pochi serafini e cherubini che sono passati con i rivoltosi nella ribellione di Satania sono stati imprigionati da lungo tempo su questi mondi d’isolamento di Jerusem.

(510.9) 45:1.11 Come ospiti temporanei del settimo mondo delle dimore, voi avrete accesso al settimo mondo di transizione, la sfera del Padre Universale, e vi sarà anche consentito di visitare i mondi prigione di Satania che circondano questo pianeta in cui sono attualmente confinati Lucifero e la maggior parte delle personalità che l’hanno seguito nella ribellione contro Micael. Questo triste spettacolo si è potuto osservare durante le epoche recenti e continuerà a servire da avvertimento solenne per tutto Nebadon, fino a quando gli Antichi dei Giorni avranno giudicato il peccato di Lucifero e dei suoi associati caduti che respinsero l’offerta di salvezza di Micael, loro Padre nell’universo.

(511.1) 45:2.1 Il capo esecutivo di un sistema locale di mondi abitati è un Figlio Lanonandek primario, il Sovrano del Sistema. Nel nostro universo locale a questi sovrani sono affidate ampie responsabilità esecutive, prerogative personali fuori del comune. Non tutti gli universi, anche in Orvonton, sono organizzati in modo da permettere ai Sovrani di Sistema di esercitare tali poteri insolitamente ampi di discrezione personale nella direzione degli affari del sistema. Ma in tutta la storia di Nebadon questi esecutivi senza vincoli hanno manifestato slealtà solamente tre volte. La ribellione di Lucifero nel sistema di Satania è stata l’ultima e la più estesa di tutte.

(511.2) 45:2.2 In Satania, anche dopo questa disastrosa sollevazione, non è stato fatto assolutamente alcun cambiamento nella tecnica di amministrazione del sistema. L’attuale Sovrano del Sistema possiede tutto il potere ed esercita tutta l’autorità che erano stati conferiti al suo indegno predecessore, salvo per certe materie poste ora sotto la supervisione dei Padri della Costellazione e che gli Antichi dei Giorni non hanno ancora pienamente riaffidato a Lanaforge, il successore di Lucifero.

(511.3) 45:2.3 L’attuale capo di Satania è un benevolo e brillante governante, ed è un sovrano a prova di ribellione. Quando serviva come Sovrano di Sistema assistente, Lanaforge fu fedele a Micael nel corso di una precedente sollevazione nell’universo di Nebadon. Questo potente e brillante Signore di Satania è un amministratore provato e sperimentato. All’epoca della seconda ribellione sistemica in Nebadon, quando il Sovrano del Sistema sbagliò e cadde nelle tenebre, Lanaforge, primo assistente del capo deviato, prese le redini del governo e diresse gli affari del sistema in modo tale che un numero relativamente contenuto di personalità andarono perdute tanto sui mondi sede che sui pianeti abitati di quello sfortunato sistema. Lanaforge ha l’onore di essere il solo Figlio Lanonandek primario in tutto Nebadon ad aver funzionato così lealmente al servizio di Micael ed in presenza stessa del fallimento di suo fratello che aveva autorità superiore e rango preminente. Lanaforge non sarà probabilmente trasferito da Jerusem prima che tutti gli effetti dell’antica follia siano stati debellati e le conseguenze della ribellione siano state eliminate da Satania.

(511.4) 45:2.4 Anche se non tutti gli affari dei mondi isolati di Satania sono stati riaffidati alla sua giurisdizione, Lanaforge mostra un grande interesse al loro benessere e visita frequentemente Urantia. Come negli altri sistemi normali, il Sovrano presiede il consiglio sistemico dei governanti di mondi, i Principi Planetari ed i governatori generali residenti dei mondi isolati. Questo consiglio planetario si riunisce di tanto in tanto sulla capitale del sistema — “Quando i Figli di Dio si riuniscono”.

(511.5) 45:2.5 Una volta alla settimana, ogni dieci giorni su Jerusem, il Sovrano tiene un conclave con un gruppo dei vari ordini di personalità domiciliate sul mondo capitale. Questi sono i momenti piacevoli e privi di formalità di Jerusem e sono occasioni indimenticabili. Su Jerusem regna una fratellanza estrema tra tutti i vari ordini di esseri e tra ciascuno di questi gruppi ed il Sovrano del Sistema.

(511.6) 45:2.6 Queste assemblee straordinarie avvengono sul mare di vetro, il grande campo di riunioni della capitale del sistema. Si tratta di occasioni puramente sociali e spirituali; non vi si discute mai nulla concernente l’amministrazione planetaria o il piano d’ascensione. In questi momenti i mortali ascendenti si riuniscono semplicemente per il loro piacere e per incontrare i loro compagni Jerusemiti. I gruppi che non sono intrattenuti dal Sovrano in queste ricreazioni settimanali s’incontrano nei loro quartieri generali.

(512.1) 45:3.1 Il capo esecutivo di un sistema locale, il Sovrano del Sistema, è sempre supportato da due o tre Figli Lanonandek, che funzionano da primo e secondo assistente. Ma attualmente il sistema di Satania è amministrato da un personale di sette Lanonandek:

(512.2) 45:3.2 1. Il Sovrano del Sistema — Lanaforge, numero 2.709 dell’ordine primario e successore dell’apostata Lucifero.

(512.3) 45:3.3 2. Il primo Sovrano assistente — Mansurotia, numero 17.841 dei Lanonandek terziari. Egli fu inviato a Satania assieme a Lanaforge.

(512.4) 45:3.4 3. Il secondo Sovrano assistente — Sadib, numero 271.402 dell’ordine terziario. Anche Sadib venne a Satania con Lanaforge.

(512.5) 45:3.5 4. Il custode del sistema — Holdant, numero 19 del corpo terziario, il detentore e controllore di tutti gli spiriti internati al di sopra dell’ordine dell’esistenza mortale. Anche Holdant venne a Satania con Lanaforge.

(512.6) 45:3.6 5. L’archivista del sistema — Vilton, segretario del ministero Lanonandek di Satania, numero 374 del terzo ordine. Vilton era un membro del gruppo iniziale di Lanaforge.

(512.7) 45:3.7 6. Il direttore di conferimento — Fortant, numero 319.847 delle riserve dei Lanonandek secondari e direttore temporaneo di tutte le attività universali trapiantate su Jerusem dopo il conferimento di Micael su Urantia. Fortant è stato assegnato al personale di Lanaforge da millenovecento anni del tempo di Urantia.

(512.8) 45:3.8 7. L’alto consigliere — Hanavard, numero 67 dei Figli Lanonandek primari e membro del corpo superiore di consiglieri e di coordinatori universali. Egli agisce come presidente in funzione del consiglio esecutivo di Satania. Hanavard è il dodicesimo di quest’ordine a servire a tale titolo su Jerusem dopo la ribellione di Lucifero.

(512.9) 45:3.9 Questo gruppo esecutivo di sette Lanonandek costituisce l’amministrazione allargata d’emergenza resasi necessaria dalle conseguenze della ribellione di Lucifero. Su Jerusem vi sono solo tribunali minori poiché il sistema è un’unità amministrativa e non giudiziaria, ma l’amministrazione Lanonandek è supportata dal consiglio esecutivo di Jerusem, il corpo consultivo supremo di Satania. Questo consiglio è composto di dodici membri:

(512.10) 45:3.10 1. Hanavard, il presidente Lanonandek.

(512.11) 45:3.11 2. Lanaforge, il Sovrano del Sistema.

(512.12) 45:3.12 3. Mansurotia, il primo Sovrano assistente.

(512.13) 45:3.13 4. Il capo dei Melchizedek di Satania.

(512.14) 45:3.14 5. Il direttore in funzione dei Portatori di Vita di Satania.

(512.15) 45:3.15 6. Il capo dei finalitari di Satania.

(512.16) 45:3.16 7. L’Adamo originale di Satania, il capo supervisore dei Figli Materiali.

(512.17) 45:3.17 8. Il direttore delle schiere serafiche di Satania.

(512.18) 45:3.18 9. Il capo dei controllori fisici di Satania.

(512.19) 45:3.19 10. Il direttore dei Supervisori di Potere Morontiale del sistema.

(513.1) 45:3.20 11. Il direttore in funzione delle creature intermedie del sistema.

(513.2) 45:3.21 12. Il capo in funzione del corpo dei mortali ascendenti.

(513.3) 45:3.22 Questo consiglio sceglie periodicamente tre membri per rappresentare il sistema locale nel consiglio supremo della capitale dell’universo, ma questa rappresentanza è sospesa a causa della ribellione. Satania ha ora un osservatore nella capitale dell’universo locale, ma dal conferimento di Micael il sistema ha ripreso l’elezione dei dieci membri per il corpo legislativo di Edentia.

(513.4) 45:4.1 Su Jerusem, al centro dei sette cerchi angelici di residenza, si trova la sede del consiglio consultivo di Urantia, i ventiquattro consiglieri. Giovanni l’Evangelista li chiamò i ventiquattro anziani: “E attorno al trono c’erano ventiquattro seggi, e sui seggi ho visto ventiquattro anziani seduti, vestiti di bianco.” Il trono al centro di questo gruppo è il seggio di giudizio dell’arcangelo presidente, il trono dell’appello nominativo alla risurrezione di misericordia e di giustizia per tutto Satania. Questo seggio di giudizio è sempre stato su Jerusem, ma i ventiquattro seggi che lo circondano furono installati solo millenovecento anni fa, subito dopo che Cristo Micael fu elevato alla piena sovranità di Nebadon. Questi ventiquattro consiglieri sono i suoi agenti personali su Jerusem, ed hanno l’autorità di rappresentare il Figlio Maestro in tutte le materie concernenti gli appelli nominativi di Satania ed in molte altre fasi del piano d’ascensione dei mortali sui mondi isolati del sistema. Essi sono gli agenti designati per eseguire le richieste speciali di Gabriele e i mandati inusuali di Micael.

(513.5) 45:4.2 Questi ventiquattro consiglieri sono stati reclutati tra le otto razze di Urantia, e gli ultimi di tale gruppo furono riuniti all’epoca dell’appello di risurrezione fatto da Micael millenovecento anni fa. Questo consiglio consultivo di Urantia è costituito dai seguenti membri:

(513.6) 45:4.3 1. Onagar, la mente maestra dell’era anteriore al Principe Planetario, che guidò i suoi compagni all’adorazione del “Donatore di Respiro”.

(513.7) 45:4.4 2. Mansant, il grande maestro dell’era posteriore al Principe Planetario su Urantia, che indirizzò i suoi simili alla venerazione de “La Grande Luce”.

(513.8) 45:4.5 3. Onamonalonton, un antichissimo capo degli uomini rossi, che guidò questa razza dall’adorazione di molti dei alla venerazione de “Il Grande Spirito”.

(513.9) 45:4.6 4. Orlandof, un principe degli uomini blu e loro guida nel riconoscimento della divinità de “Il Capo Supremo”.

(513.10) 45:4.7 5. Porshunta, l’oracolo dell’estinta razza arancione e capo di questo popolo nell’adorazione de “Il Grande Maestro”.

(513.11) 45:4.8 6. Singlangton, il primo degli uomini gialli ad istruire e condurre il suo popolo al culto de “L’Unica Verità” invece di molte. Migliaia di anni fa gli uomini gialli sapevano del Dio unico.

(513.12) 45:4.9 7. Fantad, il liberatore degli uomini verdi dalle tenebre e loro guida nell’adorazione de “La Sorgente Unica della Vita”.

(513.13) 45:4.10 8. Orvonon, l’illuminatore delle razze indaco e loro capo nel servire un tempo “Il Dio degli Dei”.

(514.1) 45:4.11 9. Adamo, lo screditato ma riabilitato padre planetario di Urantia, un Figlio Materiale di Dio che fu relegato nelle sembianze della carne mortale, ma che sopravvisse e fu successivamente elevato a questa posizione per decreto di Micael.

(514.2) 45:4.12 10. Eva, la madre della razza viola di Urantia, che subì con il suo compagno la punizione del fallimento e che fu anch’essa riabilitata con lui ed incaricata a servire con questo gruppo di sopravviventi mortali.

(514.3) 45:4.13 11. Enoch, il primo dei mortali di Urantia a fondersi con l’Aggiustatore di Pensiero durante la vita mortale nella carne.

(514.4) 45:4.14 12. Mosè, l’emancipatore di un residuo della razza viola sommersa e lo stimolatore della rinascita dell’adorazione del Padre Universale sotto il nome de “Il Dio d’Israele”.

(514.5) 45:4.15 13. Elia, un’anima trasferita di brillante compimento spirituale durante l’era posteriore al Figlio Materiale.

(514.6) 45:4.16 14. Machiventa Melchizedek, il solo Figlio di quest’ordine che si sia conferito alle razze di Urantia. Sebbene ancora annoverato come un Melchizedek, egli è divenuto “per sempre un ministro degli Altissimi”, assumendo per l’eternità l’incarico di servire come un ascendente mortale, avendo soggiornato su Urantia nelle sembianze della carne mortale a Salem al tempo di Abramo. Questo Melchizedek è stato proclamato in seguito Principe Planetario vicegerente di Urantia con sede su Jerusem e con autorità per agire in nome di Micael, che è effettivamente il Principe Planetario del mondo in cui ha effettuato il suo conferimento terminale in forma umana. Malgrado ciò, Urantia è ancora sotto la supervisione di governatori generali residenti successivi, facenti parte dei ventiquattro consiglieri.

(514.7) 45:4.17 15. Giovanni il Battista, il precursore della missione di Micael su Urantia e, nella carne, lontano cugino del Figlio dell’Uomo.

(514.8) 45:4.18 16. 1-2-3 il Primo, il capo delle creature intermedie leali al servizio di Gabriele all’epoca del tradimento di Caligastia, elevato a questa posizione da Micael subito dopo l’acquisizione della sua sovranità incondizionata.

(514.9) 45:4.19 Per il momento, su richiesta di Gabriele, queste personalità selezionate sono esentate dal regime d’ascensione, e noi non abbiamo idea di quanto a lungo potranno servire in questa funzione.

(514.10) 45:4.20 I seggi numero 17, 18, 19 e 20 non sono occupati in permanenza. Essi sono occupati temporaneamente con il consenso unanime dei sedici membri permanenti, essendo tenuti disponibili per essere assegnati successivamente a mortali ascendenti della presente era posteriore al conferimento di Micael su Urantia.

(514.11) 45:4.21 I numeri 21, 22, 23 e 24 sono occupati temporaneamente in modo analogo, essendo tenuti di riserva per i grandi insegnanti di altre ere susseguenti che seguiranno indubbiamente l’era presente. Si possono prevedere per Urantia delle ere di Figli Magistrali e di Figli Istruttori e le ere di luce e vita, indipendentemente da visitazioni inattese di Figli divini che potranno o meno avvenire.

(514.12) 45:5.1 Le grandi divisioni della vita celeste hanno i loro quartieri generali e le loro immense riserve su Jerusem, compresi i vari ordini di Figli divini, di spiriti elevati, di superangeli, di angeli e di creature intermedie. La dimora centrale di questo meraviglioso settore è il grande tempio dei Figli Materiali.

(515.1) 45:5.2 Il dominio degli Adami è il centro d’attrazione di tutti i nuovi arrivati su Jerusem. È un’area enorme comprendente mille centri, anche se ogni famiglia di Figli e di Figlie Materiali vive in un luogo suo proprio fino al momento della partenza dei suoi membri per servire sui mondi evoluzionari dello spazio o fino a quando iniziano la carriera d’ascensione al Paradiso.

(515.2) 45:5.3 Questi Figli Materiali sono il tipo più elevato degli esseri a riproduzione sessuale che s’incontra sulle sfere educative degli universi in evoluzione. Ed essi sono veramente materiali; anche gli Adami e le Eve Planetari sono chiaramente visibili alle razze mortali dei mondi abitati. Questi Figli Materiali sono l’ultimo anello fisico della catena di personalità che si estende dalla divinità e dalla perfezione in alto fino all’umanità e all’esistenza materiale in basso. Questi Figli forniscono ai mondi abitati un intermediario reciprocamente contattabile tra il Principe Planetario invisibile e le creature materiali dei regni.

(515.3) 45:5.4 Nell’ultimo censimento millenario su Salvington sono stati registrati in Nebadon 161.432.840 Figli e Figlie Materiali con status di cittadinanza nelle capitali dei sistemi locali. Il numero di Figli Materiali varia nei differenti sistemi e si accresce costantemente per riproduzione naturale. Nell’esercizio delle loro funzioni riproduttive essi non sono interamente guidati dai desideri individuali delle personalità con cui sono in contatto, ma anche dai corpi dirigenti e dai consigli consultivi superiori.

(515.4) 45:5.5 Questi Figli e Figlie Materiali sono gli abitanti permanenti di Jerusem e dei suoi mondi associati. Essi occupano vaste aree su Jerusem e partecipano largamente alla direzione locale della sfera capitale, amministrando praticamente tutti gli affari correnti con l’aiuto degli intermedi e degli ascendenti.

(515.5) 45:5.6 Su Jerusem a questi Figli riproduttori è consentito sperimentare gli ideali di autogoverno alla maniera dei Melchizedek, ed essi stanno raggiungendo un tipo di società molto elevato. Gli ordini superiori di filiazione si riservano il diritto di veto nel regno, ma in quasi tutti gli aspetti gli Adamiti di Jerusem si autogovernano per suffragio universale e con un governo rappresentativo. Essi sperano che sia loro concessa un giorno un’autonomia praticamente completa.

(515.6) 45:5.7 Il carattere del servizio dei Figli Materiali è largamente determinato dalla loro età. Anche se non hanno i requisiti per l’ammissione all’Università Melchizedek di Salvington — essendo materiali e generalmente limitati a certi pianeti — tuttavia i Melchizedek mantengono importanti corpi insegnanti nella capitale di ogni sistema per istruire le generazioni più giovani di Figli Materiali. I sistemi di formazione educativa e spirituale previsti per lo sviluppo dei Figli e delle Figlie Materiali più giovani rappresentano l’apice della perfezione per vastità, tecnica ed applicazione pratica.

(515.7) 45:6.1 I Figli e le Figlie Materiali, unitamente ai loro figli, presentano uno spettacolo affascinante che non manca mai di suscitare la curiosità e di attirare l’attenzione di tutti i mortali ascendenti. Essi sono talmente simili alle vostre razze umane sessuate che entrambi troverete un grande interesse in comune nello scambiare le vostre idee e nell’occupare il vostro tempo in contatti fraterni.

(515.8) 45:6.2 Sulla capitale del sistema i sopravviventi mortali trascorrono molto del loro tempo libero ad osservare e a studiare le abitudini di vita ed il comportamento di queste creature semifisiche sessuate superiori, poiché questi cittadini di Jerusem sono i sostenitori ed i mentori diretti dei sopravviventi mortali dal momento in cui raggiungono la cittadinanza sul mondo capitale fino a quando partono per Edentia.

(516.1) 45:6.3 Sui sette mondi delle dimore sono offerte ai mortali ascendenti ampie opportunità per compensare tutte le privazioni esperienziali sofferte sui loro mondi d’origine, siano esse dovute ad ereditarietà, all’ambiente o alla sfortunata fine prematura della carriera nella carne. Questo è vero in ogni senso, salvo che per la vita mortale sessuata e per i suoi aggiustamenti conseguenti. Migliaia di mortali giungono sui mondi delle dimore senza avere particolarmente beneficiato delle discipline derivanti da relazioni sessuali normali sulla loro sfera natale. L’esperienza del mondo delle dimore può offrire scarse opportunità di compensare queste privazioni molto personali. L’esperienza sessuale in senso fisico è finita per questi ascendenti, ma in stretta associazione con i Figli e le Figlie Materiali, sia individualmente che come membri delle loro famiglie, questi mortali mancanti di esperienze sessuali sono messi in condizione di compensare gli aspetti sociali, intellettuali, emotivi e spirituali delle loro deficienze. Così tutti gli umani che le circostanze od un errore di giudizio hanno privato dei benefici di una relazione sessuale vantaggiosa sui mondi evoluzionari, qui sulle capitali sistemiche dispongono della piena opportunità di acquisire queste esperienze mortali essenziali in stretta ed affettuosa associazione con le creature celesti adamiche sessuate che hanno residenza permanente sulle capitali di sistema.

(516.2) 45:6.4 Nessun mortale sopravvivente, intermedio o serafino può ascendere al Paradiso, raggiungere il Padre ed essere arruolato nel Corpo della Finalità senza essere passato per l’esperienza sublime di conseguire una relazione di genitore con un figlio in evoluzione dei mondi o per qualche altra esperienza analoga ed equivalente. La relazione tra genitore e figlio è fondamentale per il concetto essenziale della relazione tra il Padre Universale ed i suoi figli dell’universo. Perciò una tale esperienza diviene indispensabile per l’educazione esperienziale di tutti gli ascendenti.

(516.3) 45:6.5 Le creature intermedie ascendenti ed i serafini evoluzionari devono passare per questa esperienza di genitori in associazione con i Figli e le Figlie Materiali della capitale del sistema. In tal modo questi ascendenti non riproduttori acquisiscono l’esperienza di genitori aiutando gli Adami e le Eve di Jerusem ad allevare ed educare la loro progenie.

(516.4) 45:6.6 Anche tutti i sopravviventi mortali che non hanno avuto esperienza di genitori sui mondi evoluzionari devono acquisire questa educazione necessaria mentre soggiornano nelle dimore dei Figli Materiali di Jerusem e come genitori associati di questi splendidi padri e madri. E ciò avviene a meno che i mortali non abbiano già potuto compensare le loro deficienze nell’asilo del sistema situato sul primo mondo di cultura di transizione di Jerusem.

(516.5) 45:6.7 Questo asilo probatorio di Satania è condotto da certe personalità morontiali sul mondo dei finalitari, dove metà del pianeta si dedica a questo lavoro di allevare bambini. Qui sono accolti e riuniti certi figli dei mortali sopravviventi, come i bambini che sono morti nei mondi evoluzionari prima d’aver acquisito lo status spirituale d’individui. L’ascensione di uno dei suoi genitori naturali garantisce ad un tale bambino mortale dei regni che gli sarà accordata la ripersonalizzazione sul pianeta finalitario del sistema e che là gli sarà permesso di dimostrare con il successivo libero arbitrio se decide o meno di seguire il sentiero d’ascensione mortale del genitore. Qui i bambini paiono come sul loro mondo natale, eccetto che per l’assenza della differenziazione sessuale. Non c’è più riproduzione di tipo mortale dopo l’esperienza di vita sui mondi abitati.

(517.1) 45:6.8 Gli studenti del mondo delle dimore che hanno uno o più figli nell’asilo probatorio sul mondo dei finalitari e che mancano dell’esperienza essenziale di genitori, possono chiedere ai Melchizedek l’autorizzazione di essere temporaneamente trasferiti dai compiti d’ascensione dei mondi delle dimore al mondo dei finalitari, dove sarà loro assicurata l’opportunità di operare come genitori associati dei loro stessi figli e di altri figli. Questo servizio in qualità di genitori può essere riconosciuto più tardi su Jerusem come il compimento di metà della preparazione alla quale tali ascendenti devono sottoporsi nelle famiglie dei Figli e delle Figlie Materiali.

(517.2) 45:6.9 L’asilo probatorio stesso è sotto la supervisione di mille coppie di Figli e Figlie Materiali, volontari provenienti dalla colonia del loro ordine su Jerusem. Essi hanno per assistenti diretti un numero quasi uguale di gruppi di genitori midsoniti volontari, che si fermano qui per svolgere questo servizio sul loro cammino dal mondo midsonito di Satania al destino non rivelato sui mondi espressamente loro riservati tra le sfere finalitarie di Salvington.

(517.3) 45:7.1 I Melchizedek sono i direttori di quel corpo numeroso d’istruttori — creature dotate di volontà parzialmente spiritualizzate ed altre — che operano in modo così soddisfacente su Jerusem e sui suoi mondi associati, ma specialmente sui sette mondi delle dimore. Questi sono i pianeti in cui sono trattenuti i mortali che non sono riusciti a fondersi con il loro Aggiustatore interiore durante la vita nella carne, e dove sono ricostituiti in una forma provvisoria per ricevere un aiuto supplementare e per beneficiare di nuove opportunità di proseguire i loro sforzi di compimento spirituale, gli stessi sforzi che sono stati prematuramente interrotti dalla morte. Se per qualche altra ragione di problemi ereditari, di ambiente sfavorevole o di concorso di circostanze, questo compimento dell’anima non è stato completato, quale che sia la ragione, tutti coloro che sono sinceri nelle intenzioni e spiritualmente meritevoli si ritrovano, in quanto tali, presenti sui pianeti di prosecuzione, dove devono imparare a dominare i fattori essenziali della carriera eterna, ad impadronirsi delle qualità che non sono riusciti ad acquisire, o che non hanno acquisito, durante la loro vita nella carne.

(517.4) 45:7.2 I Brillanti Astri della Sera (ed i loro coordinati non denominati) servono frequentemente come insegnanti nelle varie attività educative dell’universo, comprese quelle patrocinate dai Melchizedek. Anche i Figli Istruttori Trinitari collaborano, ed aggiungono il tocco della perfezione paradisiaca a queste scuole di preparazione progressiva. Ma tutte queste attività non sono consacrate esclusivamente all’avanzamento dei mortali ascendenti; molte si occupano anche della preparazione progressiva delle personalità spirituali native di Nebadon.

(517.5) 45:7.3 I Figli Melchizedek dirigono più di trenta differenti centri educativi su Jerusem. Queste scuole di formazione cominciano con il collegio di valutazione di se stessi e finiscono con le scuole di cittadinanza di Jerusem, nelle quali i Figli e le Figlie Materiali si uniscono ai Melchizedek e ad altri nello sforzo supremo di qualificare i sopravviventi mortali all’assunzione delle alte responsabilità di un governo rappresentativo. L’intero universo è organizzato ed amministrato sul piano rappresentativo. Un governo rappresentativo è l’ideale divino di autogoverno per gli esseri non perfetti.

(517.6) 45:7.4 Ogni cento anni del tempo dell’universo ciascun sistema seleziona i suoi dieci rappresentanti per partecipare all’assemblea legislativa della costellazione. Essi sono scelti dal consiglio dei mille di Jerusem, un corpo elettivo incaricato del compito di rappresentare i gruppi sistemici in tutte queste materie di delega o di nomina. Tutti i rappresentanti o gli altri delegati sono scelti dal consiglio di mille elettori e devono essere diplomati dalla scuola più avanzata del Collegio d’Amministrazione Melchizedek, come lo sono anche tutti coloro che costituiscono questo gruppo di mille elettori. Questa scuola è condotta dai Melchizedek, recentemente assistiti dai finalitari.

(518.1) 45:7.5 Vi sono molti corpi elettivi su Jerusem e l’autorità è loro conferita di quando in quando da tre ordini di cittadinanza — i Figli e le Figlie Materiali, i serafini ed i loro associati, incluse le creature intermedie, e i mortali ascendenti. Per ricevere l’onore della nomina a rappresentante, un candidato deve avere acquisito il richiesto riconoscimento dalle scuole di amministrazione Melchizedek.

(518.2) 45:7.6 Su Jerusem, tra questi tre gruppi di cittadini, il suffragio è universale, ma si vota in modo differenziato secondo il possesso personale di mota — la saggezza morontiale — riconosciuta e debitamente registrata. Il voto dato in un’elezione su Jerusem da ciascuna personalità ha un valore compreso tra uno e mille. I cittadini di Jerusem sono quindi classificati secondo la loro acquisizione di mota.

(518.3) 45:7.7 Di tanto in tanto i cittadini di Jerusem si presentano agli esaminatori Melchizedek, che certificano la loro acquisizione di saggezza morontiale. Poi si presentano davanti al corpo esaminatore dei Brillanti Astri della Sera o di loro delegati, che accertano il grado d’intuizione spirituale. In seguito compaiono alla presenza dei ventiquattro consiglieri e loro associati, i quali giudicano il loro stato di raggiungimento esperienziale di socializzazione. Questi tre fattori sono quindi trasmessi agli archivisti di cittadinanza del governo rappresentativo, che valutano rapidamente lo status di mota ed attribuiscono le qualificazioni di suffragio corrispondenti.

(518.4) 45:7.8 Sotto la supervisione dei Melchizedek i mortali ascendenti, specialmente quelli che sono in ritardo nell’unificazione della loro personalità sui nuovi livelli morontiali, sono presi in mano dai Figli Materiali e ricevono una preparazione intensiva destinata a colmare le loro carenze. Nessun mortale ascendente lascia il quartier generale del sistema per la carriera di socializzazione più estesa e varia della costellazione prima che questi Figli Materiali abbiano certificato il suo conseguimento della personalità di mota — un’individualità che congiunge l’esistenza mortale completata in associazione esperienziale con la carriera morontiale emergente, entrambe debitamente amalgamate dal supercontrollo spirituale dell’Aggiustatore di Pensiero.

(518.5) 45:7.9 [Presentato da un Melchizedek con incarico temporaneo su Urantia.]

(519.1) 46:0.1 JERUSEM, la capitale di Satania, è una normale capitale di un sistema locale, e a parte numerose anomalie causate dalla ribellione di Lucifero e dal conferimento di Micael su Urantia, è tipica di sfere similari. Il vostro sistema locale è passato per alcune esperienze tempestose, ma attualmente è amministrato in modo molto efficace, e con il trascorrere delle ere le conseguenze della disarmonia si stanno lentamente ma sicuramente eliminando. L’ordine e la buona volontà sono in ripristino e le condizioni su Jerusem si stanno avvicinando sempre di più allo status celeste delle vostre tradizioni, perché la capitale del sistema è veramente il cielo immaginato dalla maggior parte dei credenti religiosi del ventesimo secolo.

(519.2) 46:1.1 Jerusem è divisa in mille settori latitudinali e diecimila zone longitudinali. La sfera ha sette capitali maggiori e settanta centri amministrativi minori. Le sette capitali settoriali si occupano di diverse attività ed il Sovrano del Sistema è presente in ciascuna almeno una volta l’anno.

(519.3) 46:1.2 Il miglio standard di Jerusem è equivalente a circa sette miglia di Urantia (11,2 chilometri). Il peso standard, il “gradant”, è formato col sistema decimale a partire dall’ultimatone completo e rappresenta circa 280 grammi del vostro peso. Il giorno di Satania equivale a tre giorni di Urantia meno un’ora, quattro minuti e quindici secondi, e rappresenta la durata della rivoluzione assiale di Jerusem. L’anno del sistema consiste di cento giorni di Jerusem. L’ora del sistema è trasmessa dai chronoldek maestri.

(519.4) 46:1.3 L’energia di Jerusem è controllata in modo stupendo e circola attorno alla sfera nei canali zonali, che sono direttamente alimentati dai carichi d’energia dello spazio ed abilmente amministrati dai Controllori Fisici Maestri. La resistenza naturale al passaggio di queste energie attraverso i canali fisici di adduzione fornisce il calore necessario per la produzione della temperatura uniforme di Jerusem. A luce piena la temperatura è mantenuta a circa 21 gradi centigradi, mentre durante il periodo di recessione della luce essa scende poco al di sotto dei 10 gradi.

(519.5) 46:1.4 Per voi il sistema d’illuminazione di Jerusem non dovrebbe essere così difficile da capire. Non vi sono né giorni né notti, né stagioni calde e fredde. I trasformatori di potere mantengono centomila centri dai quali vengono proiettate energie rarefatte verso l’alto attraverso l’atmosfera planetaria, subendo certe modificazioni fino a raggiungere il culmine elettrico dell’aria della sfera. Allora queste energie vengono riflesse indietro e verso il basso sotto forma di una luce dolce, filtrata ed uniforme, quasi con l’intensità della luce solare di Urantia quando il sole brilla in cielo alle dieci del mattino.

(520.1) 46:1.5 In queste condizioni d’illuminazione, i raggi luminosi non sembrano venire da un unico punto; essi filtrano dal cielo, provenendo uniformemente da tutte le direzioni dello spazio. Questa luce è molto simile alla luce naturale del sole, salvo che contiene molto meno calore. Si comprenderà così perché i mondi capitale non sono luminosi nello spazio; anche se Jerusem fosse molto vicina ad Urantia non sarebbe visibile.

(520.2) 46:1.6 I gas che riflettono questa energia luminosa dalla ionosfera superiore di Jerusem verso il suolo sono molto simili a quelli degli strati atmosferici superiori di Urantia che sono interessati dai fenomeni aurorali delle vostre cosiddette aurore boreali, anche se questi sono prodotti da cause differenti. Su Urantia è questo stesso scudo gassoso che impedisce la fuga delle onde radio terrestri, riflettendole verso terra quando urtano tale cintura gassosa nella loro traiettoria diretta verso l’esterno. In questo modo le onde radio sono trattenute vicino alla superficie mentre viaggiano attraverso l’aria intorno al vostro mondo.

(520.3) 46:1.7 Questa illuminazione della sfera è mantenuta uniforme per il settantacinque per cento del giorno di Jerusem, e poi c’è una graduale recessione fino a che, al momento di minima illuminazione, la luce è all’incirca quella della vostra luna piena in una notte chiara. Questa è l’ora della quiete per tutta Jerusem. Solo le stazioni che ricevono le trasmissioni restano in funzione durante questo periodo di riposo e di ricupero.

(520.4) 46:1.8 Jerusem riceve una fievole luce da parecchi soli vicini — una specie di brillante luce stellare — ma non dipende da essi. I mondi come Jerusem non sono soggetti alle vicissitudini delle perturbazioni solari, né devono confrontarsi con il problema di un sole che si sta raffreddando o che sta morendo.

(520.5) 46:1.9 I sette mondi transizionali di studio ed i loro quarantanove satelliti sono riscaldati, illuminati, alimentati di energia e riforniti d’acqua secondo la tecnica di Jerusem.

(520.6) 46:2.1 Su Jerusem vi mancheranno le catene montuose accidentate di Urantia e di altri mondi evoluti poiché non vi sono né terremoti né precipitazioni, ma godrete degli stupendi altopiani e delle altre straordinarie variazioni topografiche e paesaggistiche. Enormi aree di Jerusem sono conservate allo “stato naturale” e la grandiosità di queste regioni supera di molto la portata dell’immaginazione umana.

(520.7) 46:2.2 Vi sono migliaia e migliaia di piccoli laghi, ma non fiumi impetuosi né oceani estesi. Non vi sono piogge né tempeste o bufere su nessuno dei mondi architettonici, ma avviene una quotidiana precipitazione della condensazione di umidità durante il periodo di temperatura minima che accompagna la recessione della luce. (Il punto di formazione della rugiada è più alto su un mondo a tre gas che su un pianeta a due gas come Urantia.) La vita fisica delle piante ed il mondo morontiale degli esseri viventi necessitano entrambi di umidità, ma questa è largamente fornita dal sistema di circolazione d’acqua sotterraneo che si estende su tutta la sfera, sino alla sommità stessa degli altopiani. Questo sistema idrico non è interamente sotterraneo; a collegare gli splendidi laghi di Jerusem vi sono molti canali.

(520.8) 46:2.3 L’atmosfera di Jerusem è una miscela di tre gas. Quest’aria è molto simile a quella di Urantia con l’aggiunta di un gas adatto alla respirazione dell’ordine di vita morontiale. Questo terzo gas non rende in alcun modo l’aria inadatta alla respirazione degli animali o delle piante degli ordini materiali.

(521.1) 46:2.4 Il sistema dei trasporti è collegato con le correnti circolatorie di movimento dell’energia; queste correnti principali d’energia sono dislocate ad intervalli di sedici chilometri. Aggiustando i meccanismi fisici, gli esseri materiali del pianeta possono spostarsi ad una velocità che va da trecento ad ottocento chilometri orari. Gli uccelli trasportatori volano a circa centosessanta chilometri l’ora. I meccanismi aerei dei Figli Materiali viaggiano a circa ottocento chilometri l’ora. Gli esseri materiali e quelli da poco morontiali devono impiegare questi mezzi meccanici di trasporto, ma le personalità spirituali si spostano mediante collegamento con le forze superiori e le sorgenti spirituali dell’energia.

(521.2) 46:2.5 Jerusem ed i suoi mondi associati sono dotati delle dieci divisioni standard di vita fisica caratteristiche delle sfere architettoniche di Nebadon. E poiché non c’è evoluzione organica su Jerusem, non vi sono forme antagoniste di vita, né lotta per l’esistenza, né sopravvivenza dei più forti. Esiste piuttosto un adattamento creativo che presagisce la bellezza, l’armonia e la perfezione dei mondi eterni dell’universo centrale e divino. Ed in tutta questa perfezione creativa c’è la più stupefacente mescolanza della vita fisica e morontiale, artisticamente contrapposte dagli artigiani celesti e dai loro compagni.

(521.3) 46:2.6 Jerusem è veramente una pregustazione della gloria e della grandiosità del Paradiso. Ma voi non potrete mai sperare di farvi un’idea adeguata di questi gloriosi mondi architettonici mediante un tentativo di descrizione. C’è così poco che può essere comparato con qualcosa del vostro mondo, ed anche allora le cose di Jerusem trascendono talmente le cose di Urantia che il confronto è quasi grottesco. Prima di arrivare effettivamente su Jerusem difficilmente avrete avuto qualcosa di simile ad un vero concetto dei mondi celesti, ma non è così lontano il momento in cui la vostra imminente esperienza sulla capitale del sistema sarà raffrontata con il vostro arrivo futuro sulle sfere educative più lontane dell’universo, del superuniverso e di Havona.

(521.4) 46:2.7 Il settore industriale o dei laboratori di Jerusem occupa un’area estesa, che gli Urantiani difficilmente riconoscerebbero poiché non ha fumaioli. Nondimeno esiste una complessa economia materiale associata a questi mondi speciali ed una perfezione di tecnica meccanica e di realizzazione fisica che sorprenderebbe i vostri chimici ed i vostri inventori più esperti, oltre a sgomentarli. E considerate che questo primo mondo di sosta nel viaggio verso il Paradiso è molto più materiale che spirituale. Durante il vostro soggiorno su Jerusem e sui suoi mondi di transizione voi siete molto più vicini alla vostra vita terrena delle cose materiali che alla vostra vita successiva d’esistenza spirituale progressiva.

(521.5) 46:2.8 Il Monte Seraph è la cima più elevata di Jerusem, circa quattromilacinquecento metri, ed è il punto di partenza di tutti i serafini trasportatori. Numerosi dispositivi meccanici sono impiegati per fornire l’energia iniziale necessaria a sfuggire alla gravità planetaria e per vincere la resistenza dell’aria. Un trasporto serafico parte ogni tre secondi del tempo di Urantia durante tutto il periodo di luce e talvolta fino a ben oltre la recessione della luce. I trasportatori partono alla velocità di circa venticinque miglia standard il secondo del tempo di Urantia e raggiungono la velocità standard solo dopo essersi allontanati da Jerusem di oltre duemila miglia.

(521.6) 46:2.9 I trasporti arrivano sul campo di cristallo, il cosiddetto mare di vetro. Attorno a quest’area si trovano le stazioni d’accoglienza dei vari ordini di esseri che attraversano lo spazio con il trasporto serafico. Vicino alla stazione d’accoglienza degli studenti visitatori, presso il cristallo polare, voi potrete salire sull’osservatorio madreperlaceo e guardare l’immensa mappa in rilievo di tutto il pianeta capitale.

(522.1) 46:3.1 Le trasmissioni del superuniverso e del Paradiso-Havona sono ricevute su Jerusem in collegamento con Salvington e mediante una tecnica che coinvolge il cristallo polare, il mare di vetro. Oltre ai dispositivi per la ricezione di queste comunicazioni provenienti da fuori Nebadon, vi sono tre gruppi distinti di stazioni riceventi. Questi gruppi di stazioni separate, ma disposte su tre centri, sono regolate per la ricezione di trasmissioni provenienti dai mondi locali, dalla capitale della costellazione e dalla capitale dell’universo locale. Tutti questi messaggi vengono automaticamente diffusi in modo da essere compresi da tutti i tipi di esseri presenti nell’anfiteatro centrale delle trasmissioni. Tra tutte le preoccupazioni di un mortale ascendente su Jerusem nessuna è più interessante ed avvincente di quella di ascoltare il flusso incessante dei rapporti spaziali dell’universo.

(522.2) 46:3.2 Questa stazione ricevente di Jerusem è circondata da un enorme anfiteatro, costruito con materiali scintillanti per la maggior parte sconosciuti su Urantia e può contenere più di cinque miliardi di esseri — materiali e morontiali — oltre ad accogliere innumerevoli personalità spirituali. Il passatempo preferito per tutta Jerusem è trascorrere il tempo libero alla stazione delle trasmissioni per conoscere il benessere e lo stato dell’universo. E questa è la sola attività planetaria che non viene rallentata durante la regressione della luce.

(522.3) 46:3.3 In questo anfiteatro di ricezione delle trasmissioni i messaggi di Salvington arrivano in continuazione. Qui vicino la parola degli Altissimi Padri della Costellazione proveniente da Edentia viene ricevuta almeno una volta il giorno. Periodicamente le trasmissioni regolari e speciali di Uversa sono ritrasmesse attraverso Salvington, e quando arrivano dei messaggi dal Paradiso tutta la popolazione si riunisce attorno al mare di vetro; e gli amici di Uversa aggiungono il fenomeno della riflettività alla tecnica delle trasmissioni del Paradiso in modo che tutto ciò che viene ascoltato diviene visibile. È in questo modo che le continue anticipazioni della crescente bellezza e magnificenza sono offerte ai sopravviventi mortali durante il loro viaggio verso l’interno nell’avventura eterna.

(522.4) 46:3.4 La stazione emittente di Jerusem è situata al polo opposto della sfera. Tutte le trasmissioni destinate ai singoli mondi sono ritrasmesse dalle capitali dei sistemi ad eccezione dei messaggi di Micael, che talvolta giungono direttamente alle loro destinazioni sul circuito degli arcangeli.

(522.5) 46:4.1 Porzioni considerevoli di Jerusem sono destinate ad aree residenziali, mentre altre porzioni della capitale del sistema sono assegnate alle necessarie funzioni amministrative che comprendono la supervisione degli affari di 619 sfere abitate, di 56 mondi culturali di transizione e della stessa capitale del sistema. Su Jerusem ed in Nebadon queste sistemazioni sono disposte come segue:

(522.6) 46:4.2 1. I cerchi — le aree residenziali dei non nativi.

(522.7) 46:4.3 2. I quadrati — le aree esecutive ed amministrative dei sistemi.

(522.8) 46:4.4 3. I rettangoli — i luoghi d’incontro della vita indigena inferiore.

(522.9) 46:4.5 4. I triangoli — le aree amministrative locali o di Jerusem.

(522.10) 46:4.6 Questa disposizione delle attività del sistema in cerchi, quadrati, rettangoli e triangoli è comune a tutte le capitali di sistema di Nebadon. In un altro universo può prevalere una sistemazione del tutto diversa. Tali materie sono determinate dai differenti piani dei Figli Creatori.

(523.1) 46:4.7 La nostra descrizione di queste aree residenziali ed amministrative non tiene conto dei vasti e bellissimi insediamenti dei Figli Materiali di Dio, i cittadini permanenti di Jerusem, e non menzioniamo nemmeno numerosi altri ordini affascinanti di creature spirituali e quasi spirituali. Ad esempio: Jerusem beneficia degli efficienti servizi degli spironga concepiti per funzionare nel sistema. Questi esseri si dedicano al ministero spirituale in favore dei residenti e dei visitatori supermateriali. Essi formano un gruppo meraviglioso di esseri splendidi ed intelligenti che sono i servitori di transizione delle creature morontiali più elevate e degli assistenti morontiali che lavorano per la conservazione e l’abbellimento di tutte le creazioni morontiali. Essi sono su Jerusem quello che le creature intermedie sono su Urantia, degli assistenti intermedi che operano tra il materiale e lo spirituale.

(523.2) 46:4.8 Le capitali dei sistemi sono uniche nel senso che sono i soli mondi a presentare quasi perfettamente tutte e tre le fasi d’esistenza universale: quella materiale, quella morontiale e quella spirituale. Sia che siate una personalità materiale, morontiale o spirituale, voi vi sentirete a casa vostra su Jerusem. La stessa cosa è per gli esseri combinati, come le creature intermedie ed i Figli Materiali.

(523.3) 46:4.9 Jerusem ha grandi costruzioni sia di tipo materiale che morontiale, e l’abbellimento delle zone puramente spirituali non è meno squisito e completo. Se solo avessi parole per parlarvi dei corrispondenti morontiali del meraviglioso allestimento fisico di Jerusem! Se solo potessi descrivervi la sublime magnificenza e la squisita perfezione degli arredamenti spirituali di questo mondo capitale! Il vostro concetto più fantasioso di perfezione della bellezza e di completezza dell’arredo difficilmente si avvicinerebbe a queste magnificenze. E Jerusem è solo il primo passo sulla via verso la perfezione superna della bellezza del Paradiso.

(523.4) 46:5.1 Le riserve residenziali assegnate ai gruppi maggiori di vita universale sono denominate i cerchi di Jerusem. I gruppi di cerchi menzionati in queste esposizioni sono i seguenti:

(523.5) 46:5.2 1. I cerchi dei Figli di Dio.

(523.6) 46:5.3 2. I cerchi degli angeli e degli spiriti superiori.

(523.7) 46:5.4 3. I cerchi degli Aiuti d’Universo, compresi i figli trinitizzati da creature non assegnati ai Figli Istruttori Trinitari.

(523.8) 46:5.5 4. I cerchi dei Controllori Fisici Maestri.

(523.9) 46:5.6 5. I cerchi dei mortali ascendenti incaricati, comprese le creature intermedie.

(523.10) 46:5.7 6. I cerchi delle colonie di cortesia.

(523.11) 46:5.8 7. I cerchi del Corpo della Finalità.

(523.12) 46:5.9 Ciascuno di questi raggruppamenti residenziali è costituito da sette cerchi concentrici via via più elevati. Essi sono tutti costruiti secondo lo stesso modello, ma sono di dimensioni diverse e realizzati con materiali differenti. Sono tutti contornati da muri di cinta di grandi proporzioni, che si elevano a formare ampi viali che attorniano interamente ogni gruppo di sette cerchi concentrici.

(524.1) 46:5.10 1. Cerchi dei Figli di Dio. Benché i Figli di Dio abbiano un pianeta sociale proprio, uno dei mondi di cultura di transizione, essi occupano anche questi estesi domini su Jerusem. Sul loro mondo di cultura di transizione i mortali ascendenti si mescolano liberamente con tutti gli ordini di filiazione divina. Là conoscerete personalmente ed amerete questi Figli, ma la loro vita sociale è per lo più ristretta a questo mondo speciale e ai suoi satelliti. Nei cerchi di Jerusem, tuttavia, si possono osservare all’opera questi vari gruppi di filiazione. E poiché la visione morontiale ha una portata enorme, voi potete circolare per i viali dei Figli e guardare dall’alto le misteriose attività dei loro numerosi ordini.

(524.2) 46:5.11 Questi sette cerchi dei Figli sono concentrici e gradualmente più elevati in modo che ciascuno dei cerchi esterni più grandi domina quelli interni più piccoli, essendo ciascuno di essi circondato da un muro di cinta che forma passeggio pubblico. Queste mura sono costruite in gemme di cristallo di uno splendore scintillante e sono così elevate da permettere di guardare dall’alto tutti i loro rispettivi cerchi residenziali. Le numerose porte — da cinquantamila a centocinquantamila — che si aprono su ciascuna di queste mura sono fatte di singoli cristalli perlacei.

(524.3) 46:5.12 Il primo cerchio del dominio dei Figli è occupato dai Figli Magistrali e dai loro gruppi personali. Qui si concentrano tutti i piani e le attività immediate dei servizi di conferimento e di giudizio di questi Figli giuridici. È ugualmente tramite questo centro che gli Avonal del sistema mantengono il contatto con l’universo.

(524.4) 46:5.13 Il secondo cerchio è occupato dai Figli Istruttori Trinitari. In questo dominio sacro i Daynal ed i loro associati proseguono la preparazione dei Figli Istruttori primari appena arrivati. Ed in tutto questo lavoro essi sono abilmente assistiti da una divisione di certi coordinati dei Brillanti Astri della Sera. I figli trinitizzati da creature occupano un settore del cerchio dei Daynal. In un sistema locale sono i Figli Istruttori Trinitari che rappresentano personalmente più da vicino il Padre Universale; essi sono per lo meno esseri originati dalla Trinità. Questo secondo cerchio è un dominio di straordinario interesse per tutta la popolazione di Jerusem.

(524.5) 46:5.14 Il terzo cerchio è riservato ai Melchizedek. Qui risiedono i capi del sistema che sovrintendono le attività quasi infinite di questi Figli versatili. A partire dal primo mondo delle dimore e per tutta la carriera dei mortali ascendenti su Jerusem, i Melchizedek sono i loro padri adottivi ed i loro consiglieri sempre presenti. Non sarebbe sbagliato affermare che essi sono l’influenza dominante su Jerusem all’infuori delle attività continue dei Figli e delle Figlie Materiali.

(524.6) 46:5.15 Il quarto cerchio è la dimora dei Vorondadek e di tutti gli altri ordini di Figli visitatori ed osservatori che non sono alloggiati altrove. Gli Altissimi Padri della Costellazione dimorano in questo cerchio quando sono in visita d’ispezione nel sistema locale. I Perfettori di Saggezza, i Consiglieri Divini ed i Censori Universali risiedono tutti in questo cerchio quando sono in servizio nel sistema.

(524.7) 46:5.16 Il quinto cerchio è la dimora dei Lanonandek, l’ordine di filiazione dei Sovrani di Sistema e dei Principi Planetari. I tre gruppi si fondono in uno quando abitano questo dominio. Le riserve del sistema sono tenute in questo cerchio, mentre il Sovrano del Sistema ha un tempio situato al centro del gruppo di costruzioni governative sulla collina dell’amministrazione.

(524.8) 46:5.17 Il sesto cerchio è il luogo di soggiorno dei Portatori di Vita del sistema. Tutti gli ordini di questi Figli sono riuniti qui, e da qui partono per le loro destinazioni nei mondi.

(524.9) 46:5.18 Il settimo cerchio è il luogo d’incontro dei figli ascendenti, i mortali incaricati che sono temporaneamente in funzione sulla capitale del sistema assieme alle loro consorti serafiche. Tutti gli ex mortali aventi uno status superiore a quello di cittadini di Jerusem ed inferiore a quello di finalitari sono considerati come appartenenti al gruppo che ha il suo quartier generale in questo cerchio.

(525.1) 46:5.19 Queste riserve circolari dei Figli occupano un’area enorme e fino a millenovecento anni fa esisteva un grande spazio libero al suo centro. Questa zona centrale è ora occupata dal monumento commemorativo di Micael, completato circa cinquecento anni or sono. Quattrocentonovantacinque anni fa, quando questo tempio fu consacrato, Micael era presente di persona, e tutta Jerusem ascoltò la storia commovente del conferimento del Figlio Maestro su Urantia, il pianeta più insignificante di Satania. Il monumento commemorativo di Micael è ora il centro di tutte le attività incluse nella conduzione del sistema, modificata a seguito del conferimento di Micael e comprende la maggior parte delle attività di Salvington trasferitevi di recente. Il personale commemorativo è costituito da più di un milione di personalità

(525.2) 46:5.20 2. I cerchi degli angeli. Come l’area residenziale dei Figli, questi cerchi degli angeli sono costituiti da sette cerchi concentrici via via più alti, ognuno con vista dall’alto sulle aree interne.

(525.3) 46:5.21 Il primo cerchio degli angeli è occupato dalle Personalità Superiori dello Spirito Infinito che sono stazionate sul mondo capitale — i Messaggeri Solitari ed i loro associati. Il secondo cerchio è destinato alle schiere di messaggeri, Consiglieri Tecnici, compagni, ispettori ed archivisti che possono trovarsi ad operare di tanto in tanto su Jerusem. Il terzo cerchio è occupato dagli spiriti tutelari degli ordini e dei raggruppamenti superiori.

(525.4) 46:5.22 Il quarto cerchio è occupato dai serafini amministratori, ed i serafini che servono in un sistema locale come Satania sono una “moltitudine innumerevole di angeli”. Il quinto cerchio è occupato dai serafini planetari, mentre il sesto è la sede dei ministri di transizione. Il settimo cerchio è la sfera di soggiorno di certi ordini non rivelati di serafini. Gli archivisti di tutti questi gruppi di angeli non abitano con i loro compagni, essendo domiciliati nel tempio degli archivi di Jerusem. Tutti i documenti sono conservati in tre esemplari in questa triplice sala di archivi. Nella capitale di un sistema i fascicoli sono sempre conservati in forma materiale, morontiale e spirituale.

(525.5) 46:5.23 Questi sette cerchi sono circondati dall’esposizione panoramica di Jerusem avente cinquemila miglia standard di circonferenza, destinata alla presentazione dello status d’avanzamento dei mondi abitati di Satania e costantemente aggiornata in modo da rappresentare veramente le condizioni in atto sui singoli pianeti. Io non dubito che questa vasta passeggiata che domina i cerchi degli angeli sarà la prima veduta di Jerusem che attirerà la vostra attenzione quando vi sarà accordato un lungo periodo di tempo libero durante le vostre visite iniziali.

(525.6) 46:5.24 I responsabili di queste esposizioni sono i nativi di Jerusem, assistiti però dagli ascendenti provenienti dai vari mondi di Satania che soggiornano su Jerusem nel corso del loro cammino verso Edentia. La descrizione delle condizioni planetarie e dei progressi dei mondi viene effettuata con molti metodi, alcuni dei quali a voi noti, ma principalmente per mezzo di tecniche sconosciute su Urantia. Tali esposizioni occupano la parte esterna di questo vasto muro di cinta. Il resto della passeggiata è quasi interamente libero ed è decorato squisitamente e splendidamente.

(525.7) 46:5.25 3. I cerchi degli Aiuti d’Universo ospitano il quartier generale degli Astri della Sera, situato nell’enorme spazio centrale. Qui è dislocato il quartier generale sistemico di Galantia, il capo aggiunto di questo potente gruppo di superangeli, il primo incaricato di tutti gli Astri della Sera ascendenti. Questo è uno dei più splendidi settori amministrativi di Jerusem, sebbene sia tra le costruzioni più recenti. Tale centro ha cinquanta miglia di diametro. Il quartier generale di Galantia è un cristallo fuso monolitico, interamente trasparente. Questi cristalli materiali-morontiali sono molto apprezzati sia dagli esseri materiali che morontiali. Gli Astri della Sera creati esercitano la loro influenza su tutta Jerusem, essendo in possesso di tali attributi extrapersonali. L’intero mondo è stato reso spiritualmente fragrante poiché molte delle loro attività sono state trasferite qui da Salvington.

(526.1) 46:5.26 4. I cerchi dei Controllori Fisici Maestri. I vari ordini dei Controllori Fisici Maestri sono disposti concentricamente attorno al vasto tempio del potere, nel quale presiede il capo del potere del sistema in associazione con il capo dei Supervisori di Potere Morontiale. Questo tempio del potere è uno dei due settori di Jerusem interdetti ai mortali ascendenti e alle creature intermedie. L’altro è il settore di smaterializzazione nell’area dei Figli Materiali, una serie di laboratori in cui i serafini trasportatori trasformano gli esseri materiali in uno stato del tutto simile a quello dell’ordine morontiale d’esistenza.

(526.2) 46:5.27 5. I cerchi dei mortali ascendenti. L’area centrale dei cerchi dei mortali ascendenti è occupata da un gruppo di 619 monumenti commemorativi planetari rappresentanti i mondi abitati del sistema, e queste strutture subiscono periodicamente delle grandi trasformazioni. I mortali di ogni mondo hanno il privilegio di dare di tanto in tanto il loro consenso a certe variazioni o aggiunte ai loro monumenti commemorativi planetari. Molti cambiamenti alle strutture di Urantia sono in corso anche attualmente. Il centro di questi 619 templi è occupato da una riproduzione funzionante di Edentia e dei suoi numerosi mondi di cultura ascendente. Questo modello ha quaranta miglia di diametro ed è una riproduzione reale del sistema di Edentia, fedele all’originale in ogni dettaglio.

(526.3) 46:5.28 Gli ascendenti sono lieti di servire su Jerusem e si dilettano nell’osservare le tecniche degli altri gruppi. Tutto ciò che viene fatto in questi vari cerchi è aperto alla libera osservazione di tutta Jerusem.

(526.4) 46:5.29 Le attività di tale mondo sono di tre varietà distinte: lavoro, progresso e divertimento. Detto in altri termini, esse sono: servizio, studio e riposo. Le attività composite consistono in rapporti sociali, divertimenti di gruppo e adorazione divina. Nel mescolarsi a gruppi diversi di personalità e ad ordini molto differenti da quelli dei propri compagni risiede un grande valore educativo.

(526.5) 46:5.30 6. I cerchi delle colonie di cortesia. I sette cerchi delle colonie di cortesia sono abbelliti da tre costruzioni enormi: il vasto osservatorio astronomico di Jerusem, la gigantesca galleria d’arte di Satania e l’immensa sala di riunioni dei direttori di retrospezione, il teatro delle attività morontiali consacrate al riposo e alla ricreazione.

(526.6) 46:5.31 Gli artigiani celesti dirigono gli spornagia e forniscono la moltitudine di decorazioni creative e di monumenti commemorativi che abbondano su tutte le piazze di riunione pubblica. I laboratori di questi artigiani sono tra i più grandi e belli di tutti gli edifici incomparabili di questo mondo meraviglioso. Le altre colonie di cortesia presentano estesi e splendidi quartieri generali. Molti di questi edifici sono interamente costruiti in gemme di cristallo. Tutti i mondi architettonici abbondano di cristalli e dei cosiddetti metalli preziosi.

(527.1) 46:5.32 7. I cerchi dei finalitari hanno al loro centro una costruzione singolare. Ed un identico tempio vuoto si trova su ogni mondo capitale di sistema in tutto Nebadon. Questo edificio situato su Jerusem è sigillato con le insegne di Micael e porta questa iscrizione: “Non dedicato al settimo stadio dello spirito — alla destinazione eterna.” È Gabriele che ha posto il sigillo su questo tempio di mistero, e nessuno salvo Micael potrà rompere il sigillo di sovranità apposto dal Radioso Astro del Mattino. Un giorno voi potrete osservare questo tempio silenzioso, anche se non potrete penetrare il suo mistero.

(527.2) 46:5.33 Altri cerchi di Jerusem: Oltre a questi cerchi residenziali vi sono su Jerusem numerose altre dimore con destinazione specifica.

(527.3) 46:6.1 Le divisioni esecutive-amministrative del sistema sono situate negli immensi quadrati dipartimentali, in numero di mille. Ogni unità amministrativa è divisa in cento suddivisioni di dieci sottogruppi ciascuna. Questi mille quadrati sono raggruppati in dieci grandi divisioni, formando in tal modo i dieci dipartimenti amministrativi seguenti:

(527.4) 46:6.2 1. Mantenimento fisico e miglioramento materiale; i domini del potere e dell’energia fisici.

(527.5) 46:6.3 2. Arbitraggio, etica e giudizio amministrativo.

(527.6) 46:6.4 3. Affari planetari e locali.

(527.7) 46:6.5 4. Affari della costellazione e dell’universo.

(527.8) 46:6.6 5. Educazione ed altre attività Melchizedek.

(527.9) 46:6.7 6. Progressi fisici planetari e sistemici; il campo scientifico delle attività di Satania.

(527.10) 46:6.8 7. Affari morontiali.

(527.11) 46:6.9 8. Attività ed etica puramente spirituali.

(527.12) 46:6.10 9. Ministero ascendente.

(527.13) 46:6.11 10. Filosofia del grande universo.

(527.14) 46:6.12 Queste strutture sono trasparenti; perciò tutte le attività sistemiche possono essere osservate anche dagli studenti visitatori.

(527.15) 46:7.1 I mille rettangoli di Jerusem sono occupati dagli esseri nativi inferiori del pianeta capitale, ed al loro centro è situato il vasto quartier generale circolare degli spornagia.

(527.16) 46:7.2 Su Jerusem voi resterete stupefatti dalle realizzazioni agricole dei meravigliosi spornagia. Qui la terra è coltivata soprattutto in funzione degli effetti estetici ed ornamentali. Gli spornagia sono i giardinieri paesaggisti dei mondi capitale, e curano gli spazi liberi di Jerusem in maniera originale ed artistica. Essi utilizzano sia animali che numerosi dispositivi meccanici per la coltura del suolo. Sono abili nell’impiegare intelligentemente i congegni del potere dei loro regni come pure nell’utilizzare numerosi ordini di loro fratelli meno evoluti delle creazioni animali inferiori, molti dei quali sono loro forniti su questi mondi speciali. Quest’ordine di vita animale è ora diretto in gran parte dalle creature intermedie ascendenti provenienti dalle sfere evoluzionarie.

(528.1) 46:7.3 Gli spornagia non sono abitati da Aggiustatori. Essi non posseggono anime sopravviventi, ma godono di una lunga vita che talvolta giunge a quaranta o cinquantamila anni standard. Il loro numero è vastissimo, ed essi portano il loro ministero fisico a tutti gli ordini di personalità universali che abbisognano di servizi materiali.

(528.2) 46:7.4 Anche se gli spornagia non posseggono né sviluppano delle anime sopravviventi e benché non siano dotati di personalità, evolvono tuttavia un’individualità che può sperimentare la reincarnazione. Quando con il passare del tempo i corpi fisici di queste creature straordinarie si deteriorano per usura e vecchiaia, i loro creatori, in collaborazione con i Portatori di Vita, fabbricano nuovi corpi nei quali i vecchi spornagia ristabiliscono la loro residenza.

(528.3) 46:7.5 Gli spornagia sono le sole creature in tutto l’universo di Nebadon che fanno l’esperienza della reincarnazione in questo o in un altro modo. Essi rispondono solo ai primi cinque spiriti aiutanti della mente; non rispondono agli spiriti dell’adorazione e della saggezza. Ma la mente sensibile a cinque aiutanti equivale ad un livello di totalità o di sesta realtà, ed è questo fattore che persiste come identità esperienziale.

(528.4) 46:7.6 Io non dispongo di alcun termine di paragone per descrivere queste creature utili ed insolite, perché sui mondi evoluzionari non vi sono animali comparabili a loro. Essi non sono esseri evoluzionari, essendo stati progettati dai Portatori di Vita nella loro forma e nel loro status attuali. Essi sono bisessuati e procreano quando devono far fronte alle necessità di una popolazione crescente.

(528.5) 46:7.7 Forse posso dare alle menti di Urantia un’idea migliore della natura di queste belle ed utili creature dicendo che assommano i tratti congiunti di un cavallo fedele e di un cane affettuoso, e manifestano un’intelligenza superiore a quella dei tipi più elevati di scimpanzé. Inoltre sono molto belle se giudicate secondo gli standard fisici di Urantia. Gli spornagia apprezzano molto le attenzioni loro rivolte dai soggiornanti materiali e semimateriali di questi mondi architettonici. Essi hanno una vista che consente loro di riconoscere — oltre agli esseri materiali — le creazioni morontiali, gli ordini angelici inferiori, le creature intermedie ed alcuni degli ordini inferiori delle personalità spirituali. Essi non comprendono l’adorazione dell’Infinito, né afferrano l’importanza dell’Eterno, ma per affetto verso i loro padroni partecipano alle devozioni spirituali esteriori dei loro regni.

(528.6) 46:7.8 Alcuni credono che in un’era futura dell’universo questi fedeli spornagia usciranno dal loro livello animale d’esistenza e raggiungeranno un onorevole destino evolutivo di crescita intellettuale progressiva ed anche di realizzazione spirituale.

(528.7) 46:8.1 Gli affari puramente locali e correnti di Jerusem sono diretti a partire dai cento triangoli. Queste unità sono riunite attorno alle dieci meravigliose strutture che ospitano l’amministrazione locale di Jerusem. I triangoli sono circondati dalla rappresentazione panoramica della storia della capitale del sistema. Esiste attualmente una cancellatura di oltre due miglia standard in questa storia circolare. Questo settore sarà ripristinato alla riammissione di Satania nella famiglia della costellazione. Tutte le disposizioni per questo avvenimento sono state attuate con decreti di Micael, ma il tribunale degli Antichi dei Giorni non ha ancora terminato di giudicare gli affari della ribellione di Lucifero. Satania non può ritornare nella piena comunità di Norlatiadek finché ospita degli arciribelli, esseri creati superiori che sono caduti dalla luce nelle tenebre.

(529.1) 46:8.2 Quando Satania potrà tornare nel seno della costellazione, allora sarà presa in considerazione la riammissione dei mondi isolati nella famiglia dei pianeti abitati del sistema, accompagnata dalla loro reintegrazione nella comunione spirituale dei regni. Ma anche se Urantia fosse reintegrato nei circuiti del sistema, voi rimarreste ancora impediti dal fatto che l’intero vostro sistema rimane soggetto alla quarantena di Norlatiadek, che lo isola parzialmente da tutti gli altri sistemi.

(529.2) 46:8.3 Ma tra non molto il giudizio su Lucifero e sui suoi associati ristabilirà il sistema di Satania nella costellazione di Norlatiadek, e successivamente Urantia e le altre sfere isolate saranno reinserite nei circuiti di Satania; questi mondi godranno nuovamente dei privilegi della comunicazione interplanetaria e della comunione intersistemica.

(529.3) 46:8.4 Ci sarà una fine per i ribelli e per la ribellione. I Governanti Supremi sono misericordiosi e pazienti, ma la legge sul male deliberatamente coltivato viene universalmente ed infallibilmente applicata. “Il salario del peccato è la morte” — l’annientamento eterno.

(529.4) 46:8.5 [Presentato da un Arcangelo di Nebadon.]


 

(530.1) 47:0.1 IL Figlio Creatore, mentre era su Urantia, parlò delle “molte dimore nell’universo del Padre”. In un certo senso i cinquantasei mondi che circondano Jerusem sono tutti consacrati alla cultura di transizione dei mortali ascendenti, ma i sette satelliti del mondo numero uno sono più specificamente conosciuti come i mondi delle dimore.

(530.2) 47:0.2 Lo stesso mondo di transizione numero uno è esclusivamente consacrato alle attività ascendenti, essendo il quartier generale del corpo dei finalitari assegnati a Satania. Questo mondo serve attualmente da quartier generale a più di centomila compagnie di finalitari, e vi sono mille esseri glorificati in ciascuno di questi gruppi.

(530.3) 47:0.3 Quando un sistema è stabilizzato in luce e vita, e quando i mondi delle dimore cessano di servire uno dopo l’altro da stazioni educative per i mortali, ad essi subentra la crescente popolazione finalitaria che si ammassa in questi sistemi più antichi e più altamente perfezionati.

(530.4) 47:0.4 I sette mondi delle dimore sono sotto la responsabilità dei supervisori morontiali e dei Melchizedek. Su ciascun mondo è in funzione un governatore che risponde direttamente ai governanti di Jerusem. I conciliatori di Uversa mantengono una sede su ogni mondo delle dimore, mentre adiacente ad essa si trova il luogo d’incontro locale dei Consiglieri Tecnici. I direttori di retrospezione e gli artigiani celesti hanno una sede di gruppo su ciascuno di questi mondi. Gli spironga operano dal mondo delle dimore numero due in poi, mentre tutti e sette i mondi, insieme con gli altri pianeti di cultura di transizione ed il mondo capitale, sono abbondantemente provvisti di spornagia di creazione standard.

(530.5) 47:1.1 Sebbene sul mondo di transizione numero uno siano residenti solo i finalitari e certi gruppi di bambini salvati insieme a quelli che si prendono cura di loro, sono disposte misure per ricevervi tutte le classi di esseri spirituali, di mortali di transizione e di studenti visitatori. Gli spornagia, che operano su tutti questi mondi, sono ospitali nei confronti di tutti gli esseri che possono riconoscere. Essi hanno una vaga percezione dei finalitari ma non riescono a visualizzarli. Devono raffigurarseli in modo simile a come voi vi raffigurate gli angeli nel vostro presente stato fisico.

(530.6) 47:1.2 Benché il mondo dei finalitari sia una sfera di squisita bellezza fisica e di straordinario abbellimento morontiale, la grande dimora spirituale ubicata al centro delle sue attività, il tempio dei finalitari, non è visibile senza aiuto né alla vista materiale né a quella morontiale iniziale. Ma i trasformatori dell’energia sono capaci di rendere visibili molte di queste realtà ai mortali ascendenti, e di tanto in tanto essi operano in tal senso, come in occasione delle riunioni di classe degli studenti del mondo delle dimore su questa sfera culturale.

(531.1) 47:1.3 Durante l’intera esperienza sul mondo delle dimore voi sarete in qualche modo spiritualmente coscienti della presenza dei vostri fratelli glorificati che hanno raggiunto il Paradiso, ma è molto vivificante, di quando in quando, percepirli realmente quali operano nelle dimore del loro quartier generale. Voi non visualizzerete spontaneamente i finalitari prima d’aver acquisito una vera visione spirituale.

(531.2) 47:1.4 Sul primo mondo delle dimore tutti i sopravviventi devono passare al vaglio della commissione parentale proveniente dai loro pianeti nativi. L’attuale commissione di Urantia si compone di dodici coppie di genitori, arrivati di recente, che hanno avuto l’esperienza come mortali di allevare tre o più figli fino all’età della pubertà. Il servizio in questa commissione è a rotazione e dura di regola solo dieci anni. Tutti quelli la cui esperienza di genitori non soddisfa questi commissari devono qualificarsi ulteriormente servendo nelle dimore dei Figli Materiali di Jerusem o in parte nell’asilo probatorio sul mondo dei finalitari.

(531.3) 47:1.5 Ma indipendentemente dall’esperienza parentale, i genitori del mondo delle dimore che hanno figli che crescono nell’asilo probatorio ricevono ogni opportunità di collaborare con i custodi morontiali di tali figli circa la loro istruzione ed educazione. Questi genitori hanno il permesso di andarli a trovare quattro volte l’anno. Ed è una delle scene più belle e toccanti di tutta la carriera ascendente osservare i genitori del mondo delle dimore abbracciare i loro figli materiali in occasione dei loro periodici pellegrinaggi nel mondo dei finalitari. Anche se uno od entrambi i genitori possono lasciare il mondo delle dimore prima del figlio, molto spesso vi si trovano contemporaneamente per un certo periodo.

(531.4) 47:1.6 Nessun mortale ascendente può sfuggire all’esperienza di allevare dei figli — propri o di altri — sui mondi materiali o successivamente sul mondo finalitario o su Jerusem. I padri devono passare per questa esperienza essenziale altrettanto certamente quanto le madri. È una concezione infelice e sbagliata dei popoli moderni di Urantia quella di ritenere che l’educazione dei figli sia compito prevalente delle madri. I figli hanno bisogno dei padri tanto quanto delle madri, e i padri hanno bisogno di questa esperienza di genitori quanto le madri.

(531.5) 47:2.1 Le scuole di Satania che ospitano gli infanti sono situate sul mondo finalitario, la prima delle sfere di cultura di transizione di Jerusem. Queste scuole che ospitano i bambini sono attività consacrate ad allevare e ad educare i figli del tempo, inclusi quelli che sono morti sui mondi evoluzionari dello spazio prima d’aver acquisito uno status individuale registrato negli archivi dell’universo. In caso di sopravvivenza di uno o di entrambi i genitori di un tale figlio, il guardiano del destino delega il suo cherubino associato a conservare l’identità potenziale del bambino, affidando al cherubino la responsabilità di rimettere quest’anima non sviluppata nelle mani degli Insegnanti dei Mondi delle Dimore negli asili probatori dei mondi morontiali.

(531.6) 47:2.2 Sono questi stessi cherubini abbandonati che, in qualità d’Insegnanti dei Mondi delle Dimore e sotto la supervisione dei Melchizedek, svolgono estesi servizi educativi per l’istruzione dei pupilli probatori dei finalitari. Questi pupilli dei finalitari, questi figli di mortali ascendenti, sono sempre personalizzati secondo il loro esatto status fisico al momento della morte, salvo che per il potenziale di riproduzione. Questo risveglio avviene nel preciso momento dell’arrivo di uno dei genitori sul primo mondo delle dimore. Ed allora a questi bambini, così come sono, viene offerta ogni opportunità per scegliere la via celeste esattamente come avrebbero potuto fare tale scelta sui mondi in cui la morte ha così prematuramente posto fine alla loro carriera.

(532.1) 47:2.3 Sul mondo asilo, le creature probatorie sono raggruppate a seconda che abbiano o meno Aggiustatori, poiché gli Aggiustatori vengono a dimorare in questi bambini materiali proprio come sui mondi del tempo. I bambini che non hanno l’età per avere un Aggiustatore sono allevati in famiglie con cinque figli di età da un anno e meno fino a circa cinque anni, o fino all’età in cui arriva l’Aggiustatore.

(532.2) 47:2.4 Tutti i bambini dei mondi in evoluzione che hanno Aggiustatori di Pensiero, ma che prima della morte non avevano fatto una scelta concernente la carriera del Paradiso, sono anch’essi ripersonalizzati sul mondo finalitario del sistema, dove crescono similmente nelle famiglie dei Figli Materiali e dei loro associati come i bambini che arrivano senza Aggiustatori, ma che riceveranno successivamente i Monitori del Mistero dopo aver raggiunto l’età necessaria per una scelta morale.

(532.3) 47:2.5 I bambini e gli adolescenti abitati da Aggiustatori sul mondo finalitario sono anch’essi allevati in famiglie di cinque figli, con età dai sei ai quattordici anni. Queste famiglie sono composte di figli che hanno all’incirca sei, otto, dieci, dodici e quattordici anni. Qualche tempo dopo i sedici anni, se hanno fatto la loro scelta finale, essi sono trasferiti sul primo mondo delle dimore e cominciano la loro ascesa al Paradiso. Taluni fanno una scelta prima di questa età e vanno nelle sfere d’ascensione, ma sui mondi delle dimore s’incontrano pochissimi ragazzi sotto i sedici anni di età, calcolati secondo gli standard di Urantia.

(532.4) 47:2.6 I serafini guardiani assistono questi giovani nell’asilo probatorio sul mondo finalitario esattamente come svolgono il loro ministero spirituale nei confronti dei mortali sui pianeti evoluzionari, mentre i fedeli spornagia li aiutano sotto l’aspetto materiale. E così questi ragazzi crescono sul mondo di transizione fino al momento in cui fanno la loro scelta finale.

(532.5) 47:2.7 Quando la vita materiale ha terminato il suo corso, se non è stata fatta alcuna scelta per la vita ascendente, o se questi figli del tempo hanno preso una decisione definitiva contro l’avventura di Havona, la morte pone automaticamente fine alla loro carriera probatoria. Non c’è alcun giudizio per tali casi; non c’è risurrezione da questa seconda morte. Semplicemente per loro è come se non fossero mai esistiti.

(532.6) 47:2.8 Ma se scelgono il sentiero della perfezione del Paradiso, essi sono immediatamente preparati per essere trasferiti al primo mondo delle dimore, dove molti arrivano in tempo per unirsi ai loro genitori nell’ascensione verso Havona. Dopo aver attraversato Havona e raggiunto le Deità, queste anime ricuperate di origine mortale costituiscono la cittadinanza ascendente permanente del Paradiso. I bambini che sono stati privati della preziosa ed essenziale esperienza evoluzionaria sui mondi di nascita mortale non sono arruolati nel Corpo della Finalità.

(532.7) 47:3.1 Sui mondi delle dimore i sopravviventi mortali risuscitati riprendono la loro vita esattamente al punto in cui l’hanno lasciata quando sono stati raggiunti dalla morte. Quando andrete da Urantia nel primo mondo delle dimore, voi noterete un considerevole cambiamento, ma se foste venuti da una sfera del tempo più normale e progressiva, difficilmente avreste notato la differenza, salvo che per il fatto di trovarvi in possesso di un corpo differente. Il tabernacolo di carne e di sangue è stato lasciato sul mondo di nascita.

(532.8) 47:3.2 Il vero centro di tutte le attività sul primo mondo delle dimore è la sala di risurrezione, l’enorme tempio in cui si ricostituiscono le personalità. Questa costruzione gigantesca è il luogo d’incontro centrale dei guardiani serafici del destino, degli Aggiustatori di Pensiero e degli arcangeli della risurrezione. I Portatori di Vita operano anch’essi con questi esseri celesti nella risurrezione dei morti.

(533.1) 47:3.3 Le trascrizioni della mente mortale ed i modelli attivi della memoria delle creature, trasposti dai livelli materiali a quelli spirituali, sono proprietà individuale degli Aggiustatori di Pensiero distaccati. Questi fattori spiritualizzati della mente, della memoria e della personalità delle creature fanno per sempre parte di questi Aggiustatori. La matrice mentale ed i potenziali passivi dell’identità delle creature sono presenti nell’anima morontiale affidata alle cure dei guardiani serafici del destino. Ed è la riunione dell’anima-morontia affidata ai serafini e della mente-spirito affidata agli Aggiustatori che ricostituisce la personalità di una creatura e che costituisce la risurrezione di un sopravvivente addormentato.

(533.2) 47:3.4 Se una personalità transitoria d’origine mortale non fosse mai riassemblata in tal modo, gli elementi spirituali di tale creatura mortale non sopravvivente continuerebbero per sempre a costituire parte integrante della dotazione esperienziale individuale dell’Aggiustatore che un tempo vi dimorava.

(533.3) 47:3.5 Dal Tempio della Nuova Vita si estendono sette ali a raggio, le sale di risurrezione delle razze mortali. Ciascuna di queste strutture è destinata alla ricostituzione di una delle sette razze del tempo. Vi sono centomila camere personali di risurrezione in ognuna di queste sette ali, che terminano nelle sale circolari di ricostituzione per classi, utilizzate come camere di risveglio per un numero che va fino ad un milione d’individui. Queste sale sono circondate dalle camere di ricostituzione delle personalità delle razze miste dei mondi postadamici normali. Quale che sia la tecnica che può essere impiegata sui singoli mondi del tempo in connessione con le risurrezioni speciali o dispensazionali, la vera e cosciente ricostituzione di una personalità effettiva e completa avviene nelle sale di risurrezione del mondo delle dimore numero uno. Per tutta l’eternità voi conserverete il ricordo delle profonde impressioni riportate assistendo per la prima volta a questi spettacoli mattutini di risurrezione.

(533.4) 47:3.6 Dalle sale di risurrezione voi procedete attraverso il settore dei Melchizedek, dove vi è assegnata una residenza permanente. Iniziate allora un periodo di dieci giorni di libertà personale. Siete liberi di esplorare le immediate vicinanze della vostra nuova abitazione e di familiarizzarvi con il programma che vi aspetta nel futuro immediato. Avete anche il tempo di soddisfare il vostro desiderio di consultare il registro delle iscrizioni e di far visita ai vostri cari ed agli altri amici terreni che possono avervi preceduto su questi mondi. Alla fine del vostro periodo di dieci giorni di tempo libero cominciate la seconda tappa del viaggio verso il Paradiso, perché i mondi delle dimore sono vere sfere di preparazione, non semplici pianeti di soggiorno.

(533.5) 47:3.7 Sul mondo delle dimore numero uno (o su di un altro in caso di status avanzato) voi riprenderete la vostra preparazione intellettuale ed il vostro sviluppo spirituale esattamente al livello in cui sono stati interrotti dalla morte. Tra il momento della morte o della traslazione planetaria e la risurrezione sul mondo delle dimore, i mortali non acquisiscono assolutamente nulla a parte l’esperienza del fatto di sopravvivere. Voi cominciate là esattamente dal punto in cui cessate quaggiù.

(533.6) 47:3.8 Quasi tutta l’esperienza del mondo delle dimore numero uno concerne il ministero delle deficienze. I sopravviventi che arrivano su questa prima sfera di soggiorno presentano così tanti e così vari difetti di carattere della creatura e carenze di esperienza mortale, che le maggiori attività del regno sono rivolte a correggere e a rimediare queste molteplici eredità della vita nella carne sui mondi materiali evoluzionari del tempo e dello spazio.

(534.1) 47:3.9 Il soggiorno sul mondo delle dimore numero uno è destinato ad evolvere i sopravviventi mortali almeno fino allo status della dispensazione postadamica sui mondi evoluzionari normali. Spiritualmente, beninteso, gli studenti del mondo delle dimore sono molto più avanti di tale stato di semplice sviluppo umano.

(534.2) 47:3.10 Se non dovete essere trattenuto sul mondo delle dimore numero uno, dopo dieci giorni entrerete nel sonno di traslazione e proseguirete per il mondo numero due, ed ogni dieci giorni avanzerete poi allo stesso modo fino ad arrivare sul mondo cui siete assegnati.

(534.3) 47:3.11 Il centro dei sette cerchi maggiori dell’amministrazione del primo mondo delle dimore è occupato dal tempio dei Compagni Morontiali, le guide personali assegnate ai mortali ascendenti. Questi compagni sono la progenie dello Spirito Madre dell’universo locale, e ve ne sono parecchi milioni sui mondi morontiali di Satania. All’infuori di quelli assegnati come compagni di gruppo, voi avrete molto a che fare con gli interpreti e i traduttori, con i conservatori di costruzioni e con i supervisori d’escursioni. E tutti questi compagni cooperano molto con coloro che si occupano di sviluppare i vostri fattori della personalità mentali e spirituali nel corpo morontiale.

(534.4) 47:3.12 Ai vostri inizi sul primo mondo delle dimore un Compagno Morontiale è assegnato ad ogni compagnia di mille mortali ascendenti, ma voi ne incontrerete in maggior quantità via via che progredirete attraverso le sette sfere delle dimore. Questi esseri belli e versatili sono compagni socievoli e guide incantevoli. Essi sono liberi di accompagnare individui o gruppi selezionati in una qualunque delle sfere della cultura di transizione, compresi i loro mondi satelliti. Sono le guide delle escursioni e gli associati del tempo libero di tutti i mortali ascendenti. Essi accompagnano spesso gruppi di sopravviventi in visite periodiche a Jerusem, ed in qualunque momento del vostro soggiorno potrete andare nel settore degli archivi della capitale del sistema ed incontrare mortali ascendenti provenienti da tutti i sette mondi delle dimore, poiché essi viaggiano liberamente tra le loro dimore residenziali e la capitale del sistema.

(534.5) 47:4.1 È su questa sfera che sarete introdotti più completamente nella vita dei mondi delle dimore. I raggruppamenti della vita morontiale cominciano a prendere forma; i gruppi di lavoro e le organizzazioni sociali iniziano ad operare, le comunità raggiungono proporzioni regolari ed i mortali in progresso inaugurano nuovi ordini sociali e dispositivi di governo.

(534.6) 47:4.2 I sopravviventi fusi con lo Spirito occupano i mondi delle dimore assieme ai mortali ascendenti fusi con l’Aggiustatore. Benché i vari ordini di vita celeste siano differenti, sono tutti amichevoli e fraterni. In tutti i mondi dell’ascensione voi non troverete nulla di paragonabile all’intolleranza umana e alle discriminazioni degli sconsiderati sistemi di caste.

(534.7) 47:4.3 Via via che ascendete uno per uno i mondi delle dimore, essi diventano sempre più ricchi delle attività morontiali dei sopravviventi in progresso. A mano a mano che avanzate, riconoscerete sempre di più gli aspetti di Jerusem uniti a quelli dei mondi delle dimore. Il mare di vetro fa la sua comparsa sul secondo mondo delle dimore.

(534.8) 47:4.4 Ad ogni avanzamento da un mondo delle dimore all’altro voi acquisite un nuovo corpo morontiale sviluppato e convenientemente aggiustato. Voi dormite durante il trasporto serafico e vi risvegliate nelle sale di risurrezione con il nuovo corpo non ancora sviluppato, proprio come quando siete arrivati la prima volta sul mondo delle dimore numero uno, salvo che durante questi sonni di transito tra i mondi delle dimore l’Aggiustatore di Pensiero non vi lascia. La vostra personalità rimane intatta una volta che siete passati dai mondi evoluzionari al mondo iniziale delle dimore.

(535.1) 47:4.5 La memoria del vostro Aggiustatore rimane completamente intatta mentre voi ascendete la vita morontiale. Le associazioni mentali che erano puramente animalistiche e totalmente materiali sono perite naturalmente con il cervello fisico, ma tutte le cose della vostra vita mentale che erano importanti e che avevano valore di sopravvivenza hanno avuto una contropartita nell’Aggiustatore e sono trattenute come parte della memoria personale per tutta la carriera ascendente. Voi sarete coscienti di tutte le vostre esperienze meritevoli mentre avanzerete da un mondo delle dimore all’altro e da una sezione dell’universo all’altra — fino al Paradiso stesso.

(535.2) 47:4.6 Anche se avete dei corpi morontiali, voi continuate, attraverso tutti questi sette mondi, a mangiare, a bere e a riposarvi. Voi assumete gli alimenti dell’ordine morontiale, un regno d’energia vivente sconosciuto sui mondi materiali. Il corpo morontiale utilizza completamente sia il cibo che l’acqua; non rimangono residui inutilizzati. Soffermatevi a considerare che il mondo delle dimore numero uno è una sfera molto materiale, che presenta gli inizi del regime morontiale. Voi siete ancora quasi umani e non lontani dai punti di vista limitati della vita mortale, ma ogni mondo dischiude un progresso definito. Di sfera in sfera voi divenite meno materiali, più intellettuali ed un po’ più spirituali. Il progresso spirituale è più accentuato sugli ultimi tre di questi sette mondi progressivi.

(535.3) 47:4.7 Le deficienze biologiche sono state largamente colmate sul primo mondo delle dimore. Qui i difetti delle esperienze planetarie concernenti la vita sessuale, l’associazione familiare e la funzione di genitori sono state corrette o incluse in progetti di rettifica futura in seno alle famiglie dei Figli Materiali di Jerusem.

(535.4) 47:4.8 Il mondo delle dimore numero due provvede più specificamente all’eliminazione di tutti gli aspetti di conflitto intellettuale e alla cura di tutte le varietà della disarmonia mentale. Lo sforzo per approfondire il significato della mota morontiale, iniziato sul primo mondo delle dimore, qui è più intensamente proseguito. Lo sviluppo raggiunto sul mondo delle dimore numero due è paragonabile allo status intellettuale della cultura posteriore al Figlio Magistrale sui mondi evoluzionari ideali.

(535.5) 47:5.1 Il terzo mondo delle dimore è il quartier generale degli Insegnanti dei Mondi delle Dimore. Benché operino su tutte le sette sfere delle dimore, essi mantengono il loro quartier generale di gruppo al centro dei cerchi scolastici del mondo numero tre. Vi sono milioni di questi insegnanti sui mondi delle dimore e sui mondi morontiali superiori. Questi cherubini avanzati e glorificati servono come insegnanti morontiali lungo tutto il cammino dai mondi delle dimore fino all’ultima sfera di preparazione ascendente dell’universo locale. Essi saranno tra gli ultimi a porgervi un affettuoso saluto di addio quando si avvicinerà l’ora della partenza, il momento in cui prenderete congedo — almeno per qualche era — dal vostro universo d’origine, quando sarete inserafinati per il transito verso i mondi d’accoglienza del settore minore del superuniverso.

(535.6) 47:5.2 Mentre soggiornate sul primo mondo delle dimore, voi avete il permesso di visitare il primo dei mondi di transizione, il quartier generale dei finalitari e l’asilo probatorio del sistema nel quale sono allevati i figli evoluzionari non sviluppati. Quando arrivate sul mondo delle dimore numero due, ricevete l’autorizzazione di visitare periodicamente il mondo di transizione numero due, dove si trovano il quartier generale dei supervisori morontiali per tutto Satania e le scuole di preparazione per i vari ordini morontiali. Quando raggiungete il mondo delle dimore numero tre, vi è accordato immediatamente il permesso di visitare la terza sfera di transizione, il quartier generale degli ordini angelici e la sede delle loro varie scuole di preparazione sistemica. Le visite a Jerusem da questo mondo sono sempre più proficue e d’interesse sempre crescente per i mortali in progresso.

(536.1) 47:5.3 Il mondo delle dimore numero tre è un mondo di grandi compimenti personali e sociali per tutti coloro che non hanno sperimentato l’equivalente di questi cerchi di cultura prima di essere liberati dalla carne sui mondi d’origine mortale. Su questa sfera comincia un lavoro educativo più positivo. L’istruzione sui primi due mondi delle dimore è piuttosto di natura concernente le deficienze — negativa — nel senso che si occupa d’integrare l’esperienza della vita nella carne. Su questo terzo mondo delle dimore i sopravviventi cominciano realmente la loro cultura morontiale progressiva. Lo scopo principale di questa preparazione è di accrescere la comprensione della correlazione tra la mota morontiale e la logica dei mortali, la coordinazione della mota morontiale con la filosofia umana. I mortali sopravviventi acquisiscono ora il discernimento pratico della vera metafisica. Questa è la reale introduzione alla comprensione intelligente dei significati cosmici e delle interrelazioni universali. La cultura del terzo mondo delle dimore è della stessa natura dell’era posteriore al conferimento di un Figlio su un pianeta abitato normale.

(536.2) 47:6.1 Quando arrivate sul quarto mondo delle dimore siete ben addentro nella carriera morontiale; avete percorso un lungo tratto di strada dalla vostra esistenza materiale iniziale. Ora vi è dato il permesso di fare delle visite al mondo di transizione numero quattro per familiarizzarvi con il quartier generale e le scuole di preparazione dei superangeli, inclusi i Brillanti Astri della Sera. Grazie ai buoni uffici di questi superangeli del quarto mondo di transizione, i visitatori morontiali possono avvicinarsi molto ai vari ordini di Figli di Dio durante le loro visite periodiche a Jerusem, poiché nuovi settori della capitale del sistema sono gradualmente aperti ai mortali ascendenti via via che fanno queste ripetute visite al mondo capitale. Nuove grandiosità si dispiegano progressivamente alla mente in espansione di questi ascendenti.

(536.3) 47:6.2 Sul quarto mondo delle dimore il singolo ascendente trova più esattamente il proprio posto nel lavoro di gruppo e nelle funzioni di classe della vita morontiale. Qui gli ascendenti sviluppano un accresciuto apprezzamento per le trasmissioni ed altri aspetti della cultura e del progresso dell’universo locale.

(536.4) 47:6.3 È durante il periodo di preparazione sul mondo delle dimore numero quattro che i mortali ascendenti sono realmente introdotti per la prima volta ai doveri ed ai piaceri della vera vita sociale delle creature morontiali. Ed è veramente un’esperienza nuova per le creature evoluzionarie partecipare ad attività sociali che non sono fondate né sull’esaltazione personale né sull’acquisizione egoistica. Si sta introducendo un nuovo ordine sociale basato sull’armonica comprensione di un reciproco apprezzamento, sull’amore disinteressato del mutuo servizio e sulla predominante motivazione della realizzazione di un destino comune e supremo — la meta paradisiaca della perfezione adoratrice e divina. Gli ascendenti divengono tutti autocoscienti di conoscere Dio, di rivelare Dio, di cercare Dio e di trovare Dio.

(536.5) 47:6.4 La cultura intellettuale e sociale di questo quarto mondo delle dimore è paragonabile alla vita mentale e sociale dell’era posteriore al Figlio Istruttore sui pianeti con evoluzione normale. Lo status spirituale è molto più avanzato di una tale dispensazione mortale.

(537.1) 47:7.1 Il trasporto al quinto mondo delle dimore rappresenta un enorme passo avanti nella vita di un progressore morontiale. L’esperienza su questo mondo è una reale pregustazione della vita di Jerusem. Qui voi cominciate a comprendere l’alto destino dei mondi evoluzionari leali, poiché essi possono progredire normalmente fino a questo stadio durante il loro sviluppo planetario naturale. La cultura di questo mondo delle dimore corrisponde in generale a quella dell’era iniziale di luce e vita sui pianeti con normale progresso evoluzionario. E da ciò potete capire perché è previsto che i tipi di esseri di elevata cultura e progressivi che abitano talvolta questi mondi evoluzionari avanzati siano dispensati dal passare per una o più, o anche per tutte, le sfere delle dimore.

(537.2) 47:7.2 Avendo acquisito la padronanza della lingua dell’universo locale prima di lasciare il quarto mondo delle dimore, voi dedicate ora più tempo a perfezionarvi nella lingua di Uversa al fine di conoscere bene le due lingue prima di arrivare su Jerusem con status residenziale. Tutti i mortali ascendenti sono bilingui dalla capitale del sistema fino ad Havona. In seguito è solo necessario arricchire il vocabolario del superuniverso, che sarà ancor più ampliato per la residenza in Paradiso.

(537.3) 47:7.3 Al suo arrivo sul mondo delle dimore numero cinque il pellegrino riceve il permesso di visitare il mondo di transizione di numero corrispondente, il quartier generale dei Figli. Qui il mortale ascendente familiarizza personalmente con i vari gruppi di filiazione divina. Egli ha sentito parlare di questi splendidi esseri e li ha già incontrati su Jerusem, ma ora arriva a conoscerli realmente.

(537.4) 47:7.4 Sul mondo delle dimore numero cinque voi cominciate ad essere informati circa i mondi di studio delle costellazioni. Qui incontrate il primo degli istruttori che comincia a prepararvi per il soggiorno successivo nella costellazione. Questa preparazione prosegue sui mondi numero sei e sette, mentre i tocchi finali sono dati nel settore dei mortali ascendenti su Jerusem.

(537.5) 47:7.5 Sul mondo delle dimore numero cinque avviene una vera nascita della coscienza cosmica. Voi state acquisendo una mentalità universale. Questo è veramente un periodo di orizzonti in espansione. Nella mente in corso di ampliamento dei mortali ascendenti comincia a farsi evidente che un destino stupendo e grandioso, celeste e divino, attende tutti coloro che completano l’ascensione progressiva al Paradiso, iniziata così faticosamente ma in modo così gioioso e promettente. A questo punto l’ascendente mortale medio comincia a manifestare un entusiasmo esperienziale autentico per l’ascensione ad Havona. Lo studio diviene volontario, il servizio disinteressato diviene naturale e l’adorazione diviene spontanea. Sta germogliando un vero carattere morontiale; si sta evolvendo una vera creatura morontiale.

(537.6) 47:8.1 I soggiornanti su questa sfera hanno il permesso di visitare il mondo di transizione numero sei, dove apprendono di più sugli spiriti elevati del superuniverso, sebbene non siano capaci di visualizzare molti di questi esseri celesti. Qui essi ricevono anche le loro prime lezioni sulla carriera spirituale futura che segue così da vicino il completamento della preparazione morontiale nell’universo locale.

(537.7) 47:8.2 Il Sovrano del Sistema assistente fa frequenti visite a questo mondo, e qui comincia l’istruzione iniziale nella tecnica dell’amministrazione universale. Sono ora impartite le prime lezioni che abbracciano gli affari di un intero universo.

(538.1) 47:8.3 Questa è un’epoca brillante per i mortali ascendenti e di solito si assiste alla fusione perfetta della mente umana con l’Aggiustatore divino. Potenzialmente questa fusione può essere avvenuta in precedenza, ma l’effettiva identità operativa molte volte non è raggiunta prima dell’epoca del soggiorno sul quinto mondo delle dimore ed anche sul sesto.

(538.2) 47:8.4 L’unione dell’anima immortale in evoluzione con l’Aggiustatore eterno e divino è segnalata dalla convocazione serafica del superangelo supervisore per i sopravviventi risuscitati e dell’arcangelo di registrazione per coloro che vanno in giudizio il terzo giorno. Ed allora, in presenza degli associati morontiali di tale sopravvivente, questi messaggeri di confermazione proclamano: “Questo è un figlio diletto nel quale io sono molto soddisfatto.” Questa semplice cerimonia segna l’entrata di un mortale ascendente nella carriera eterna di servizio del Paradiso.

(538.3) 47:8.5 Immediatamente dopo la confermazione della fusione con l’Aggiustatore il nuovo essere morontiale è presentato ai suoi compagni per la prima volta con il suo nuovo nome e gli si accordano i quaranta giorni di ritiro spirituale da tutte le attività correnti al fine di meditare su se stesso e scegliere una delle vie opzionali per Havona nonché per scegliere tra le differenti tecniche per raggiungere il Paradiso.

(538.4) 47:8.6 Ma questi esseri brillanti sono ancora più o meno materiali; sono molto lontani dall’essere veri spiriti. Spiritualmente parlando essi sono più simili a supermortali; sono ancora un po’ inferiori agli angeli. Ma stanno veramente divenendo creature meravigliose.

(538.5) 47:8.7 Durante il soggiorno sul mondo numero sei gli studenti del mondo delle dimore raggiungono uno status paragonabile allo sviluppo elevato che caratterizza i mondi evoluzionari che sono progrediti normalmente oltre lo stadio iniziale di luce e vita. L’organizzazione della società su questo mondo delle dimore è di un ordine elevato. L’ombra della natura mortale diminuisce sempre di più via via che questi mondi sono ascesi uno per uno. Voi state divenendo sempre più amabili a mano a mano che lasciate dietro di voi le grossolane vestigia dell’origine animale planetaria. “Venire dalla grande tribolazione” serve a rendere i mortali glorificati molti buoni e comprensivi, molto sensibili e tolleranti.

(538.6) 47:9.1 L’esperienza su questa sfera è il coronamento della carriera immediatamente successiva alla morte. Durante il vostro soggiorno qui riceverete l’istruzione di molti insegnanti, ognuno dei quali coopererà nel compito di prepararvi alla residenza su Jerusem. Tutte le differenze discernibili tra i mortali provenienti dai mondi isolati e ritardati ed i sopravviventi provenienti dalle sfere più avanzate ed illuminate sono praticamente eliminate durante il soggiorno sul settimo mondo delle dimore. Qui sarete purificati di tutti i residui di un’eredità infelice, di un ambiente malsano e delle tendenze planetarie non spirituali. Qui le ultime tracce del “marchio della bestia” sono estirpate.

(538.7) 47:9.2 Mentre soggiornate sul mondo delle dimore numero sette ricevete il permesso di visitare il mondo di transizione numero sette, il mondo del Padre Universale. Qui iniziate una nuova e più spirituale adorazione del Padre invisibile, un’abitudine che seguirete sempre di più durante tutta la vostra lunga carriera ascendente. Su questo mondo culturale di transizione voi trovate il tempio del Padre, ma non vedete il Padre.

(538.8) 47:9.3 Adesso comincia la formazione di classi per la qualificazione per Jerusem. Voi siete andati da un mondo all’altro come individui, ma ora vi preparate a partire per Jerusem in gruppi, sebbene un ascendente possa scegliere, entro certi limiti, di restare sul settimo mondo delle dimore per permettere ad un membro ritardatario del suo gruppo di lavoro terreno o delle dimore di mettersi alla pari con lui.

(539.1) 47:9.4 Il personale del settimo mondo delle dimore si riunisce sul mare di vetro per assistere alla vostra partenza per Jerusem con status residenziale. Potete aver visitato Jerusem centinaia o migliaia di volte, ma sempre come ospite. Prima non eravate mai avanzati verso la capitale del sistema in compagnia di un gruppo di vostri compagni che davano l’addio per l’eternità all’intera carriera dei mondi delle dimore come mortali ascendenti. Presto sarete salutati sul campo d’accoglienza del mondo capitale come cittadini di Jerusem.

(539.2) 47:9.5 Proverete grande gioia nel progredire attraverso i sette mondi di smaterializzazione; essi sono veramente delle sfere di demortalizzazione. Sul primo mondo delle dimore voi siete prevalentemente umani, giusto un essere mortale meno il suo corpo materiale, una mente umana alloggiata in una forma morontiale — un corpo materiale del mondo morontiale, ma non una dimora mortale di carne e di sangue. Passate in realtà dallo stato mortale allo status immortale al momento della fusione con l’Aggiustatore, e quando avrete terminato la carriera di Jerusem sarete morontiani completi.

(539.3) 47:10.1 Il ricevimento di una nuova classe di diplomati del mondo delle dimore è il segnale per tutta Jerusem di riunirsi in comitato d’accoglienza. Anche gli spornagia si rallegrano per l’arrivo di questi ascendenti trionfanti d’origine evoluzionaria, coloro che hanno percorso il cammino planetario e portato a termine la progressione sui mondi delle dimore. Soltanto i controllori fisici ed i Supervisori di Potere Morontiale sono assenti da queste occasioni di letizia.

(539.4) 47:10.2 Giovanni l’Evangelista ebbe una visione dell’arrivo di una classe di mortali in progresso dal settimo mondo delle dimore al loro primo cielo, le glorie di Jerusem. Egli annotò: “E vidi come un mare di vetro misto a fuoco; e quelli che avevano conquistato la vittoria sulla bestia che era originariamente in loro e sulla sua immagine che era persistita attraverso i mondi delle dimore ed infine sul suo ultimo marchio e traccia, stavano sul mare di vetro con le arpe di Dio e cantavano il canto di liberazione dal timore mortale e dalla morte.” (Le comunicazioni perfezionate dello spazio giungono su tutti questi mondi; e la ricezione in qualsiasi luogo di tali comunicazioni è possibile se portate l’ “arpa di Dio”, un dispositivo morontiale che compensa l’incapacità di aggiustare direttamente l’immaturo apparato sensoriale morontiale alla ricezione delle comunicazioni spaziali.)

(539.5) 47:10.3 Anche Paolo ebbe una visione del corpo di cittadinanza ascendente dei mortali in corso di perfezionamento su Jerusem, perché scrisse: “Ma voi siete venuti al Monte Sion e alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, e ad una compagnia innumerevole di angeli, alla grande assemblea di Micael, ed agli spiriti dei giusti resi perfetti.”

(539.6) 47:10.4 Dopo che i mortali hanno raggiunto la residenza sulla capitale del sistema, non faranno più l’esperienza delle risurrezioni propriamente dette. La forma morontiale assegnatavi alla partenza dalla carriera dei mondi delle dimore è tale da accompagnarvi sino alla fine dell’esperienza nell’universo locale. Di tanto in tanto saranno effettuati dei cambiamenti, ma voi conserverete questa stessa forma fino a che non l’abbandonerete quando emergerete come spiriti del primo stadio in preparazione al transito verso i mondi di cultura ascendente e di preparazione spirituale del superuniverso.

(540.1) 47:10.5 I mortali che passano per l’intera carriera dei mondi delle dimore sperimentano sette volte il sonno di aggiustamento ed il risveglio della risurrezione. Ma l’ultima sala della risurrezione, la camera del risveglio finale, è stata lasciata indietro sul settimo mondo delle dimore. Nessun cambiamento di forma necessiterà più della perdita della coscienza o di un’interruzione nella continuità della memoria personale.

(540.2) 47:10.6 La personalità mortale iniziata sui mondi evoluzionari e contenuta nel tabernacolo di carne — abitata da un Monitore del Mistero e rivestita dallo Spirito della Verità — non è pienamente mobilitata, realizzata ed unificata prima del giorno in cui un tale cittadino di Jerusem è autorizzato a recarsi su Edentia ed è proclamato vero membro del corpo morontiale di Nebadon — un sopravvivente immortale associato all’Aggiustatore, un ascendente al Paradiso, una personalità di status morontiale ed un vero figlio degli Altissimi.

(540.3) 47:10.7 La morte fisica è una tecnica per sfuggire alla vita materiale nella carne. E l’esperienza nei mondi delle dimore di una vita progressiva attraverso sette mondi di preparazione correttiva e di educazione culturale rappresenta l’entrata dei sopravviventi mortali nella carriera morontiale, nella vita di transizione che intercorre tra l’esistenza materiale evoluzionaria ed il compimento spirituale superiore degli ascendenti del tempo che sono destinati a raggiungere i portali dell’eternità.

(540.4) 47:10.8 [Patrocinato da un Brillante Astro della Sera.]


 

(541.1) 48:0.1 GLI DEI non possono trasformare con qualche misterioso atto di magia creativa una creatura di natura animale grossolana in uno spirito perfezionato — o almeno non lo fanno. Quando i Creatori desiderano produrre degli esseri perfetti, lo fanno mediante una creazione diretta ed originale, ma non intraprendono mai la conversione delle creature materiali d’origine animale in esseri di perfezione con un singolo passaggio.

(541.2) 48:0.2 La vita morontiale, così come si estende sui vari stadi della carriera dell’universo locale, è il solo approccio possibile mediante il quale i mortali materiali possono raggiungere la soglia del mondo spirituale. Quale virtù magica avrebbe la morte, la dissoluzione naturale del corpo materiale, per poter trasformare istantaneamente con tale semplice atto la mente mortale e materiale in uno spirito immortale e perfezionato? Queste credenze non sono che superstizioni ignoranti e favole amene.

(541.3) 48:0.3 Questa transizione morontiale s’interpone sempre tra lo stato mortale e lo status spirituale successivo degli esseri umani sopravviventi. Tale stato intermedio del progresso nell’universo varia sensibilmente nelle diverse creazioni locali, ma il suo intento e scopo è del tutto simile. L’ordinamento dei mondi delle dimore e dei mondi morontiali superiori in Nebadon è abbastanza tipico dei regimi di transizione morontiale in questa parte di Orvonton.

(541.4) 48:1.1 I regni della morontia sono le sfere di collegamento dell’universo locale tra i livelli materiale e spirituale dell’esistenza delle creature. Questa vita morontiale è stata conosciuta su Urantia fin dai primi tempi del Principe Planetario. Di tanto in tanto questo stato di transizione è stato insegnato ai mortali, ed il concetto, in forma distorta, ha trovato posto nelle religioni attuali.

(541.5) 48:1.2 Le sfere morontiali sono le fasi di transizione dell’ascensione dei mortali attraverso i mondi di progressione dell’universo locale. Soltanto i sette mondi che circondano la sfera finalitaria dei sistemi locali sono chiamati mondi delle dimore, ma tutte le cinquantasei dimore di transizione del sistema, insieme con le sfere superiori che sono attorno alle capitali delle costellazioni e dell’universo, sono chiamate mondi morontiali. Queste creazioni condividono la bellezza fisica e lo splendore morontiale delle sfere capitale dell’universo locale.

(541.6) 48:1.3 Tutti questi mondi sono sfere architettoniche, ed hanno esattamente il doppio degli elementi dei pianeti evoluti. Tali mondi costruiti su richiesta non solo abbondano di metalli pesanti e di cristalli, poiché possiedono cento elementi fisici, ma hanno anche esattamente cento forme di un’organizzazione singolare dell’energia chiamata materiale morontiale. I Controllori Fisici Maestri ed i Supervisori di Potere Morontiale sono così abili da modificare le rivoluzioni delle unità primarie della materia ed allo stesso tempo da trasformare queste associazioni d’energia in modo da creare questa nuova sostanza.

(542.1) 48:1.4 La vita morontiale iniziale nei sistemi locali è molto simile a quella del vostro attuale mondo materiale, divenendo meno fisica e più propriamente morontiale sui mondi di studio della costellazione. E mentre avanzate verso le sfere di Salvington, voi conquistate sempre più livelli spirituali.

(542.2) 48:1.5 I Supervisori di Potere Morontiale sono capaci di effettuare un’unione delle energie materiali e spirituali, e di organizzare in tal modo una forma morontiale di materializzazione che è ricettiva alla sovrapposizione di uno spirito controllore. Quando attraverserete la vita morontiale di Nebadon, questi stessi pazienti ed abili Supervisori di Potere Morontiale vi forniranno in successione 570 corpi morontiali, uno per ogni fase della vostra trasformazione progressiva. Dal momento in cui lasciate i mondi materiali fino a quando sarete costituiti spiriti del primo stadio su Salvington, voi subirete esattamente 570 distinti cambiamenti morontiali d’ascensione. Otto di questi avvengono nel sistema, settantuno nella costellazione e 491 nel corso del soggiorno sulle sfere di Salvington.

(542.3) 48:1.6 Durante la vostra incarnazione lo spirito divino dimora in voi quasi come una cosa a parte — in realtà come un’invasione dell’uomo da parte dello spirito conferito dal Padre Universale. Ma nella vita morontiale lo spirito diverrà parte reale della vostra personalità, e via via che passerete in successione attraverso le 570 trasformazioni progressive, ascenderete dallo stato materiale a quello spirituale della vita delle creature.

(542.4) 48:1.7 Paolo sapeva dell’esistenza dei mondi morontiali e della realtà dei materiali morontiali, perché scrisse: “Essi hanno in cielo una sostanza migliore e più resistente.” E questi materiali morontiali sono reali, fisici, così come nella “città che ha delle fondamenta, il cui costruttore ed artefice è Dio”. E ciascuna di queste sfere meravigliose è “un paese migliore, cioè un paese celeste”.

(542.5) 48:2.1 Questi esseri straordinari si occupano esclusivamente della supervisione delle attività che rappresentano una combinazione operativa di energie spirituali e fisiche o semimateriali. Essi sono esclusivamente consacrati al ministero della progressione morontiale. Non tanto che assistano i mortali durante l’esperienza di transizione, ma piuttosto rendono possibile l’ambiente di transizione per le creature morontiali che progrediscono. Essi sono i canali del potere morontiale che sostengono ed energizzano le fasi morontiali dei mondi di transizione.

(542.6) 48:2.2 I Supervisori di Potere Morontiale sono la progenie dello Spirito Madre di un universo locale. Essi sono di tipo abbastanza uniforme, benché differiscano leggermente in natura nelle varie creazioni locali. Essi sono creati per la loro funzione specifica e non hanno bisogno di alcuna preparazione prima di assumere le loro responsabilità.

(542.7) 48:2.3 La creazione dei primi Supervisori di Potere Morontiale è simultanea all’arrivo del primo sopravvivente mortale sulle rive di uno dei primi mondi delle dimore in un universo locale. Essi sono creati in gruppi di mille e sono classificati come segue:

(542.8) 48:2.4 1. Regolatori dei Circuiti . . . . . . . . 400

(542.9) 48:2.5 2. Coordinatori dei Sistemi . . . . . . 200

(542.10) 48:2.6 3. Custodi Planetari. . . . . . . . . . . 100

(543.1) 48:2.7 4. Controllori Congiunti. . . . . . . . . 100

(543.2) 48:2.8 5. Stabilizzatori dei Collegamenti . . 100

(543.3) 48:2.9 6. Assortitori Selettivi. . . . . . . . . . . 50

(543.4) 48:2.10 7. Archivisti Associati . . . . . . . . . . 50

(543.5) 48:2.11 I supervisori di potere servono sempre nel loro universo natale. Essi sono diretti esclusivamente dall’attività spirituale congiunta del Figlio d’Universo e dello Spirito d’Universo, ma per il resto sono un gruppo che si autogoverna pienamente. Mantengono un loro quartier generale sul primo mondo delle dimore di ciascun sistema locale, dove lavorano in stretta associazione con i controllori fisici e con i serafini, ma funzionano in un mondo proprio per quanto concerne la manifestazione dell’energia e l’applicazione dello spirito.

(543.6) 48:2.12 Essi talvolta lavorano anche come ministri con incarico temporaneo in connessione con fenomeni supermateriali sui mondi evoluzionari. Ma raramente servono sui pianeti abitati; né lavorano sui mondi educativi superiori del superuniverso, essendo principalmente consacrati al regime di transizione della progressione morontiale in un universo locale.

(543.7) 48:2.13 1. Regolatori dei Circuiti. Questi sono gli esseri straordinari che coordinano l’energia fisica e spirituale e regolano il suo flusso nei canali separati delle sfere morontiali, quei circuiti esclusivamente planetari, limitati ad un singolo mondo. I circuiti morontiali sono distinti dai circuiti fisici e da quelli spirituali dei mondi di transizione; sono supplementari ad essi. Ci vogliono milioni di questi regolatori per energizzare anche un solo sistema di mondi delle dimore come quello di Satania.

(543.8) 48:2.14 I regolatori dei circuiti producono quei cambiamenti nelle energie materiali che li assoggettano al controllo e alla regolazione dei loro associati. Questi esseri sono generatori di potere morontiale come pure regolatori dei circuiti. Come una dinamo apparentemente genera elettricità dall’atmosfera, così queste dinamo morontiali viventi sembrano trasformare le energie sparse ovunque nello spazio in quei materiali che i supervisori morontiali introducono nei corpi e nelle attività vitali dei mortali ascendenti.

(543.9) 48:2.15 2. Coordinatori dei Sistemi. Poiché ogni mondo morontiale ha un ordine distinto d’energia morontiale, è estremamente difficile per gli umani visualizzare queste sfere. Ma su ogni sfera successiva di transizione, i mortali troveranno la vita vegetale ed ogni altra cosa pertinente all’esistenza morontiale progressivamente modificata per corrispondere alla crescente spiritualizzazione dei sopravviventi ascendenti. E poiché il sistema di energie di ciascun mondo è individualizzato in tal modo, questi coordinatori operano per armonizzare e fondere i differenti sistemi di potere in un’unità funzionale per le sfere associate di un qualunque gruppo particolare.

(543.10) 48:2.16 I mortali ascendenti progrediscono gradualmente dal fisico allo spirituale a mano a mano che avanzano da un mondo morontiale ad un altro; da qui la necessità di fornire loro una scala ascendente di sfere morontiali ed una scala ascendente di forme morontiali.

(543.11) 48:2.17 Quando gli ascendenti del mondo delle dimore passano da una sfera ad un’altra sono affidati dai serafini trasportatori ai ricevitori dei coordinatori dei sistemi nel mondo avanzato. Qui vi sono questi templi speciali, situati al centro delle settanta ali a raggiera che ospitano le stanze di transizione, simili alle sale di risurrezione del mondo iniziale d’accoglimento dei mortali d’origine terrestre; in questi luoghi sono abilmente effettuati dai coordinatori dei sistemi i necessari cambiamenti di forma delle creature. Tali cambiamenti iniziali delle forme morontiali richiedono circa sette giorni del tempo standard per essere completati.

(544.1) 48:2.18 3. Custodi Planetari. Ogni mondo morontiale, dalle sfere delle dimore alla capitale dell’universo, è affidato — per quanto concerne gli affari morontiali — a settanta guardiani. Essi costituiscono il consiglio planetario locale di autorità morontiale suprema. Questo consiglio fornisce il materiale per le forme morontiali a tutte le creature ascendenti che atterrano sulle sfere ed autorizza quei cambiamenti di forma della creatura che permettono ad un ascendente di procedere per la sfera successiva. Dopo aver attraversato i mondi delle dimore voi passerete da una fase di vita morontiale ad un’altra senza dover perdere coscienza. L’incoscienza accompagna soltanto le metamorfosi iniziali e le transizioni successive da un universo ad un altro e da Havona al Paradiso.

(544.2) 48:2.19 4. Controllori Congiunti. Uno di questi esseri altamente meccanici è sempre stazionato al centro di ogni unità amministrativa di un mondo morontiale. Un controllore congiunto è sensibile alle energie fisiche, spirituali e morontiali, ed è funzionale ad esse. A questo essere sono sempre associati due coordinatori dei sistemi, quattro regolatori dei circuiti, un custode planetario ed uno stabilizzatore dei collegamenti, nonché un archivista associato od un assortitore selettivo.

(544.3) 48:2.20 5. Stabilizzatori dei Collegamenti. Questi sono i regolatori dell’energia morontiale associata alle forze fisiche e spirituali del regno. Essi rendono possibile la conversione dell’energia morontiale in materiale morontiale. L’intera organizzazione morontiale dell’esistenza dipende dagli stabilizzatori. Essi rallentano le rivoluzioni dell’energia fino al punto in cui può diventare fisica. Ma io non ho termini con cui poter comparare o illustrare il ministero di tali esseri. Esso supera totalmente l’immaginazione umana.

(544.4) 48:2.21 6. Assortitori Selettivi. Mentre progredite da una classe o da una fase di un mondo morontiale ad un’altra, voi dovete essere riaccordati o portati ad una sintonizzazione più alta, ed è compito degli assortitori selettivi mantenervi in sincronia progressiva con la vita morontiale.

(544.5) 48:2.22 Mentre le forme morontiali basilari di vita e di materia sono identiche dal primo mondo delle dimore fino all’ultima sfera di transizione dell’universo, c’è una progressione funzionale che si estende gradualmente dal materiale allo spirituale. Il vostro adattamento a questa creazione fondamentalmente uniforme, ma di avanzamento e spiritualizzazione progressivi, è effettuato mediante questa riaccordatura selettiva. Un tale aggiustamento nel meccanismo della personalità è equivalente ad una nuova creazione, nonostante voi conserviate la stessa forma morontiale.

(544.6) 48:2.23 Voi potete sottoporvi ripetutamente ai test di questi esaminatori, ed appena mostrerete un adeguato progresso spirituale essi certificheranno con piacere che siete qualificati per un avanzamento. Tali cambiamenti progressivi si traducono in nuove reazioni all’ambiente morontiale, quali certe modificazioni nei bisogni alimentari ed in numerose altre pratiche personali.

(544.7) 48:2.24 Gli assortitori selettivi rendono anche il grande servizio di riunire le personalità morontiali a scopo di studio, d’insegnamento e di altri progetti. Essi indicano per loro natura coloro che funzioneranno meglio in associazione temporanea.

(544.8) 48:2.25 7. Archivisti Associati. Il mondo della morontia ha i propri archivisti, che servono in associazione con gli archivisti spirituali nella supervisione e nella custodia degli archivi e di altri dati indigeni delle creazioni morontiali. Gli archivi morontiali sono a disposizione di tutti gli ordini di personalità.

(545.1) 48:2.26 Tutti i regni morontiali di transizione sono egualmente accessibili agli esseri materiali e spirituali. In quanto progressori morontiali voi resterete in pieno contatto con il mondo materiale e con le personalità materiali, mentre discernerete sempre meglio gli esseri spirituali e fraternizzerete sempre di più con loro. Al momento di lasciare il regime della morontia voi avrete visto tutti gli ordini di spiriti ad eccezione di alcuni dei tipi superiori, quali i Messaggeri Solitari.

(545.2) 48:3.1 Questi ospiti dei mondi delle dimore e dei mondi morontiali sono la progenie dello Spirito Madre di un universo locale. Essi sono creati di era in era in gruppi di centomila, ed in Nebadon vi sono attualmente più di settanta miliardi di questi esseri straordinari.

(545.3) 48:3.2 I Compagni Morontiali sono preparati a servire dai Melchizedek su un pianeta speciale vicino a Salvington; essi non passano per le scuole centrali Melchizedek. Il loro servizio si estende dai mondi delle dimore più bassi dei sistemi fino alle sfere di studio più elevate di Salvington, ma s’incontrano raramente sui mondi abitati. Essi servono sotto la supervisione generale dei Figli di Dio e sotto la direzione diretta dei Melchizedek.

(545.4) 48:3.3 I Compagni Morontiali mantengono diecimila quartieri generali in un universo locale — uno su ciascun primo mondo delle dimore dei sistemi locali. Essi sono un ordine quasi totalmente autogovernato e sono, in generale, un gruppo di esseri intelligenti e leali; ma ogni tanto, in connessione con certe malaugurate sollevazioni celesti, è risaputo che si smarriscono. Migliaia di queste utili creature andarono perdute al tempo della ribellione di Lucifero in Satania. Il vostro sistema locale dispone ora del suo intero contingente di questi esseri, poiché le perdite dovute alla ribellione di Lucifero sono state compensate solo recentemente.

(545.5) 48:3.4 Vi sono due tipi distinti di Compagni Morontiali: un tipo è grintoso, l’altro è riservato; altrimenti essi sono di status uguale. Essi non sono creature sessuate, ma manifestano un affetto commovente e stupendo l’uno per l’altro. E mentre non si può dire che vivano associati nel senso materiale (umano), sono molto affini alle razze umane dell’ordine d’esistenza delle creature. Le creature intermedie dei mondi sono gli esseri più prossimi a voi; vengono poi i cherubini morontiali e dopo di loro i Compagni Morontiali.

(545.6) 48:3.5 Questi compagni sono esseri di un affetto toccante e deliziosamente socievoli. Essi posseggono personalità distinte, e quando li incontrerete sui mondi delle dimore, dopo aver imparato a riconoscerli come classe, voi discernerete presto la loro individualità. I mortali si assomigliano tutti; allo stesso tempo ciascuno di voi possiede una personalità distinta e riconoscibile.

(545.7) 48:3.6 Una certa idea della natura del lavoro di questi Compagni Morontiali può essere derivata dalla seguente classificazione delle loro attività in un sistema locale:

(545.8) 48:3.7 1. I Guardiani dei Pellegrini non sono assegnati a compiti specifici nella loro associazione con i progressori morontiali. Questi compagni sono responsabili di tutta la carriera morontiale e sono perciò i coordinatori del lavoro di tutti gli altri ministri morontiali di transizione.

(546.1) 48:3.8 2. Accoglitori dei Pellegrini e Liberi Associatori. Questi sono i compagni socievoli dei nuovi arrivati sui mondi delle dimore. Uno di loro sarà certamente pronto ad accogliervi quando vi risveglierete sul mondo iniziale delle dimore dal primo sonno di transito del tempo, quando farete l’esperienza della risurrezione dalla morte della carne alla vita della morontia. E dal momento in cui sarete così ufficialmente accolti al vostro risveglio fino al giorno in cui lascerete l’universo locale come spirito del primo stadio, questi Compagni Morontiali saranno sempre con voi.

(546.2) 48:3.9 I compagni non sono assegnati in permanenza agli individui. Un mortale ascendente su uno dei mondi delle dimore o sui mondi superiori può avere un compagno differente in ciascuna delle numerose occasioni successive, oppure può passare lunghi periodi senza averne. Tutto dipende dalle necessità ed anche dal numero di compagni disponibili.

(546.3) 48:3.10 3. Ospiti dei Visitatori Celesti. Queste graziose creature si dedicano ad intrattenere i gruppi superumani di visitatori studenti e di altri esseri celesti che si trovano a soggiornare sui mondi di transizione. Voi avrete ampie opportunità di visitare ciascun regno che avrete raggiunto esperienzialmente. I visitatori studenti hanno il permesso di andare su tutti i pianeti abitati, anche su quelli in isolamento.

(546.4) 48:3.11 4. Coordinatori e Direttori dei Collegamenti. Questi compagni si dedicano a facilitare i rapporti morontiali ed a prevenire le confusioni. Essi sono gli istruttori del comportamento sociale e del progresso morontiale, promuovendo corsi ed altre attività di gruppo tra i mortali ascendenti. Essi occupano aree estese in cui riuniscono i loro allievi e di tanto in tanto fanno appello agli artigiani celesti e ai direttori di retrospezione per l’abbellimento dei loro programmi. Nel corso della vostra progressione voi entrerete in intimo contatto con questi compagni e vi affezionerete molto ad entrambi i gruppi. Il caso stabilirà se sarete associati ad un compagno di tipo grintoso o riservato.

(546.5) 48:3.12 5. Interpreti e Traduttori. All’inizio della carriera sui mondi delle dimore farete frequente ricorso agli interpreti ed ai traduttori. Essi conoscono e parlano tutte le lingue di un universo locale; sono i linguisti dei regni.

(546.6) 48:3.13 Voi non acquisirete nuove lingue automaticamente; imparerete là una lingua press’a poco come fate quaggiù, e questi esseri brillanti saranno i vostri insegnanti di lingue. Il primo studio sui mondi delle dimore sarà la lingua di Satania e poi la lingua di Nebadon. E mentre acquisite padronanza di queste nuove lingue, i Compagni Morontiali saranno i vostri efficienti interpreti e pazienti traduttori. Su nessuno di questi mondi incontrerete mai un visitatore per il quale qualcuno dei Compagni Morontiali non sia in grado di fare da interprete.

(546.7) 48:3.14 6. Supervisori delle Escursioni e della Retrospezione. Questi compagni vi accompagneranno nei viaggi più lunghi sulle sfere capitale e sui mondi circostanti di cultura di transizione. Essi pianificano, dirigono e controllano tutti i viaggi individuali e di gruppo sui mondi di educazione e di cultura del sistema.

(546.8) 48:3.15 7. Custodi delle Aree e degli Edifici. Anche le strutture materiali e morontiali crescono in perfezione ed in magnificenza via via che avanzate nella carriera dei mondi delle dimore. Come individui e come gruppi vi è consentito fare certi cambiamenti negli alloggi assegnativi come residenze per il vostro soggiorno sui differenti mondi delle dimore. Molte delle attività di queste sfere hanno luogo nei recinti aperti dei vari cerchi, quadrati e triangoli designati. La maggior parte delle strutture dei mondi delle dimore è priva di tetti ed ha recinzioni splendidamente costruite e squisitamente abbellite. Il clima e le altre condizioni fisiche prevalenti sui mondi architettonici rendono i tetti completamente inutili.

(547.1) 48:3.16 Questi custodi delle fasi di transizione della vita ascendente sono eccellenti nella conduzione degli affari morontiali. Essi sono stati creati per questo lavoro, e nell’attesa che l’Essere Supremo divenga un fatto resteranno sempre dei Compagni Morontiali; essi non svolgono mai altri compiti.

(547.2) 48:3.17 Via via che i sistemi e gli universi si stabilizzano in luce e vita, i mondi delle dimore cessano progressivamente di funzionare come sfere di transizione per la preparazione morontiale. I finalitari istituiscono sempre di più il loro nuovo regime educativo, che sembra essere destinato a trasferire la coscienza cosmica dall’attuale livello del grande universo a quello dei futuri universi esterni. I Compagni Morontiali sono destinati ad operare sempre di più in associazione con i finalitari ed in numerosi altri regni non ancora rivelati su Urantia.

(547.3) 48:3.18 Voi potete prevedere che questi esseri probabilmente contribuiranno molto a farvi gioire sui mondi delle dimore, lungo o breve che sia il vostro soggiorno. E continuerete a fruire della loro compagnia per tutto il tragitto fino a Salvington. Tecnicamente essi non sono essenziali ad alcuna parte della vostra esperienza di sopravvivenza. Voi potreste raggiungere Salvington senza di loro, ma vi mancherebbero molto. Essi costituiscono il lusso della personalità della vostra carriera ascendente nell’universo locale.

(547.4) 48:4.1 L’allegria gioiosa e l’equivalente del sorriso sono altrettanto universali quanto la musica. Esiste un equivalente morontiale ed uno spirituale tanto dell’allegria quanto del sorriso. La vita ascendente è quasi equamente divisa tra lavoro e divertimento — libertà da incarichi.

(547.5) 48:4.2 La distensione celeste e l’umorismo superumano sono del tutto differenti dai loro corrispondenti umani, ma noi tutti effettivamente indulgiamo ad una forma di entrambi. Ed essi compiono realmente per noi, nel nostro stato, quasi esattamente ciò che l’umorismo ideale è capace di fare per voi su Urantia. I Compagni Morontiali sono abili promotori di divertimenti e sono supportati molto efficacemente dai direttori di retrospezione.

(547.6) 48:4.3 Voi probabilmente comprendereste meglio il lavoro dei direttori di retrospezione se fossero paragonati ai tipi superiori di umoristi di Urantia, anche se questo sarebbe un modo molto grossolano e piuttosto infelice di tentare di trasmettervi un’idea della funzione di questi direttori di diversivi e di distensione, di questi ministri di elevato umorismo dei regni morontiali e spirituali.

(547.7) 48:4.4 Analizzando l’umorismo spirituale, permettetemi prima di dirvi ciò che non è. La canzonatura spirituale non è mai permeata dall’accentuazione delle disgrazie dei deboli e di coloro che sbagliano. Né è mai offensiva della rettitudine e della gloria della divinità. Il nostro umorismo abbraccia tre livelli generali di apprezzamento:

(547.8) 48:4.5 1. Canzonature reminiscenti. Battute che scaturiscono dal ricordo di episodi passati nella propria esperienza di combattimento, di lotta e talvolta di paura, e spesso d’irragionevole ansietà infantile. Per noi questo aspetto dell’umorismo deriva dalla capacità radicata e permanente di trarre dal passato materia di ricordo con la quale insaporire gradevolmente, e così alleviare, i pesanti fardelli del presente.

(548.1) 48:4.6 2. Umorismo corrente. L’insensatezza di molti fatti che ci causano così spesso gravi preoccupazioni, la gioia di scoprire la futilità di molte delle nostre serie ansietà personali. Noi apprezziamo tanto più questo aspetto dell’umorismo quanto più siamo capaci di minimizzare le inquietudini del presente a favore delle certezze del futuro.

(548.2) 48:4.7 3. Gioia profetica. Sarà forse difficile per i mortali immaginare questo tipo di umorismo, ma noi traiamo una soddisfazione particolare dalla certezza “che tutte le cose lavorano insieme per il bene” — per gli esseri spirituali e morontiali quanto per i mortali. Questo aspetto dell’umorismo celeste nasce dalla nostra fede nel ministero amorevole dei nostri superiori e nella stabilità divina dei nostri Direttori Supremi.

(548.3) 48:4.8 Ma i direttori di retrospezione dei regni non s’interessano esclusivamente di descrivere l’umorismo elevato dei vari ordini di esseri intelligenti; essi si occupano anche di guidare il diversivo, la ricreazione spirituale ed il divertimento morontiale. Ed in questa attività ricevono la collaborazione sincera degli artigiani celesti.

(548.4) 48:4.9 I direttori di retrospezione non sono un gruppo creato; sono un corpo reclutato che comprende esseri che vanno dai nativi di Havona, passando per le schiere dei messaggeri dello spazio e gli spiriti tutelari del tempo, fino ai progressori morontiali dei mondi evoluzionari. Tutti sono volontari e si dedicano al compito di aiutare i loro compagni a pervenire ad un mutamento d’idee ed alla quiete della mente, in quanto tali atteggiamenti sono i più utili per recuperare le energie perdute.

(548.5) 48:4.10 Quando si è un po’ esausti per gli sforzi della riuscita e mentre si attende di ricevere nuove cariche d’energia, si prova un gradevole piacere a rivivere ciò che si è fatto in altri tempi ed in altre ere. È riposante ricordare le esperienze iniziali della razza o dell’ordine. Ed è proprio questo il motivo per cui questi artisti sono chiamati direttori di retrospezione — essi aiutano a riportare la memoria ad un precedente stato di sviluppo o ad uno stato dell’essere di minore esperienza.

(548.6) 48:4.11 Tutti gli esseri godono di questo tipo di retrospezione, eccetto quelli che sono Creatori per natura e che perciò si ringiovaniscono automaticamente, e certi tipi altamente specializzati di creature, quali i centri di potere ed i controllori fisici, che sono sempre ed eternamente pratici in tutte le loro reazioni. Queste periodiche liberazioni dalle tensioni del servizio funzionale fanno regolarmente parte della vita su tutti i mondi dell’universo degli universi, ma non sull’Isola del Paradiso. Gli esseri nativi della dimora centrale sono scevri da esaurimento e non hanno perciò bisogno di ricaricarsi d’energia. Per tali esseri di perfezione paradisiaca eterna non può esserci questa retrospezione verso esperienze evoluzionarie.

(548.7) 48:4.12 La maggior parte di noi si è elevata attraverso stadi inferiori dell’esistenza o livelli progressivi dei nostri ordini, ed è vivificante ed in certa misura divertente riesaminare certi episodi della nostra esperienza iniziale. È confortevole contemplare il passato del proprio ordine e ciò che rimane come possesso mnemonico della mente. Il futuro significa lotta e progresso; esso preannuncia lavoro, sforzo e conquista. Ma il passato ha il sapore delle cose già dominate e raggiunte; la contemplazione del passato permette di rilassarsi e consente un riesame libero da preoccupazioni tale da provocare gioia spirituale ed uno stato morontiale della mente prossimo all’allegria.

(548.8) 48:4.13 Anche l’umorismo umano diviene molto allegro quando narra episodi riguardanti coloro che hanno uno stato di sviluppo un po’ al di sotto di quello proprio, o quando descrive quelli ritenuti superiori che cadono vittime di esperienze che sono comunemente associate a supposti inferiori. Voi di Urantia avete permesso che gran parte di quello che è ad un tempo volgare e meschino si confondesse con il vostro umorismo, ma nell’insieme ci si può congratulare per il vostro senso relativamente acuto dell’umorismo. Alcune delle vostre razze ne hanno una ricca vena e ciò le aiuta molto nella loro carriera terrena. Apparentemente avete ricevuto molto umorismo dalla vostra eredità adamica, molto di più di quanto ereditato nella musica o nell’arte.

(549.1) 48:4.14 Tutto Satania, durante i periodi di ricreazione, nei momenti in cui i suoi abitanti fanno rivivere in maniera vivificante i ricordi di uno stadio inferiore dell’esistenza, è edificato dall’umorismo piacevole di un corpo di direttori di retrospezione provenienti da Urantia. Il senso dell’umorismo celeste ci accompagna sempre, anche quando siamo impegnati nei compiti più difficili. Esso aiuta ad evitare un eccessivo sviluppo della nozione dell’importanza personale. Ma noi non andiamo a briglia sciolta, come potreste dire voi, “non ce la spassiamo”, salvo quando siamo liberi dagli importanti incarichi dei nostri rispettivi ordini.

(549.2) 48:4.15 Quando siamo tentati di esaltare la nostra importanza, se ci soffermiamo a contemplare l’infinità della grandezza e dell’elevatezza dei nostri Creatori, la nostra autoglorificazione diventa sublimemente ridicola, rasentando perfino l’umoristico. Una delle funzioni dell’umorismo è di aiutarci tutti a prenderci meno sul serio. L’umorismo è l’antidoto divino contro l’esaltazione dell’ego.

(549.3) 48:4.16 Il bisogno di rilassarsi e di distrarsi con l’umorismo è maggiore negli ordini di esseri ascendenti che sono sottoposti a tensioni prolungate nella loro lotta per elevarsi. Le due categorie estreme di esseri viventi hanno poco bisogno di distrazioni umoristiche. Gli uomini primitivi non ne hanno la capacità e gli esseri di perfezione paradisiaca non ne hanno bisogno. Le moltitudini di Havona sono per natura un insieme gioioso ed allegro di personalità supremamente felici. In Paradiso la qualità dell’adorazione rende non necessarie le attività di retrospezione. Ma tra coloro che iniziano la loro carriera molto al di sotto della meta di perfezione paradisiaca c’è largo spazio per il ministero dei direttori di retrospezione.

(549.4) 48:4.17 Più la specie mortale è elevata, più grande è la tensione e più grande è la capacità dell’umorismo come pure il bisogno di farne ricorso. Nel mondo spirituale è vero l’opposto: più ascendiamo, meno abbiamo bisogno delle distrazioni delle esperienze retrospettive. Ma scendendo la scala della vita spirituale dal Paradiso fino alle schiere serafiche, c’è un crescente bisogno della missione della gioia e del ministero dell’allegria. Gli esseri che più hanno bisogno del sollievo del ritorno periodico allo status intellettuale di esperienze precedenti sono i tipi più elevati delle specie umane, i morontiani, gli angeli ed i Figli Materiali, così come tutti i tipi similari di personalità.

(549.5) 48:4.18 L’umorismo dovrebbe funzionare da valvola di sicurezza automatica per impedire l’accumulo di eccessive pressioni dovute alla monotonia di una prolungata e profonda contemplazione di se stessi associata all’intensa lotta per il progresso evolutivo e per una nobile realizzazione. L’umorismo agisce anche per attenuare lo schoc dell’impatto inatteso di fatti o di verità, del rigido fatto inflessibile e della verità flessibile sempre vivente. La personalità umana, mai certa di ciò che incontrerà in seguito, grazie all’umorismo coglie rapidamente la natura inattesa della situazione — ne vede l’essenziale e ne acquisisce il discernimento — sia essa fatto o verità.

(549.6) 48:4.19 Benché l’umorismo di Urantia sia molto grossolano e molto poco artistico, risolve il duplice proposito di assicurare salute e di liberare dalla pressione emotiva, prevenendo così tensioni nervose nocive e la contemplazione troppo seria di se stessi. L’umorismo ed il divertimento — la distensione — non sono mai reazioni dello sforzo progressivo; sono sempre gli echi di uno sguardo all’indietro, di una reminiscenza del passato. Anche su Urantia, dove siete attualmente, vi sentite sempre ringiovaniti quando per un breve momento potete sospendere l’esercizio di sforzi intellettuali nuovi e superiori e ritornare alle occupazioni più semplici dei vostri antenati.

(550.1) 48:4.20 I princìpi della vita ricreativa di Urantia sono filosoficamente sani e continuano ad essere applicabili durante la vostra vita ascendente, attraverso i circuiti di Havona fino alle rive eterne del Paradiso. In quanto esseri ascendenti voi siete in possesso dei ricordi personali di tutte le vostre esistenze precedenti inferiori, e senza questi ricordi dell’identità del passato non esisterebbe la base per l’umorismo del presente, sia esso il sorriso dei mortali o l’allegria morontiale. È questo richiamarsi alle esperienze del passato che fornisce la base dello svago e del divertimento del presente. Così voi godrete degli equivalenti celesti del vostro umorismo terreno per tutta la vostra lunga carriera morontiale e poi sempre più spirituale. E quella parte di Dio (l’Aggiustatore) che diviene una parte eterna della personalità di un mortale ascendente apporta gli accenti superiori della divinità alle espressioni gioiose, ed anche al sorriso spirituale, delle creature ascendenti del tempo e dello spazio.

(550.2) 48:5.1 Gli Insegnanti dei Mondi delle Dimore sono un corpo di cherubini e di sanobini abbandonati ma glorificati. Quando un pellegrino del tempo avanza da un mondo di prove dello spazio ai mondi delle dimore ed ai loro mondi associati di preparazione morontiale, è accompagnato dal suo serafino personale o di gruppo, il guardiano del destino. Nei mondi dell’esistenza mortale il serafino è abilmente aiutato dai cherubini e dai sanobini. Ma quando il suo pupillo mortale è liberato dai vincoli della carne ed inizia la carriera ascendente, quando comincia la vita postmateriale o morontiale, il serafino accompagnatore non ha più bisogno dei servizi dei suoi precedenti luogotenenti, i cherubini ed i sanobini.

(550.3) 48:5.2 Questi aiutanti dei serafini tutelari lasciati liberi sono spesso convocati nella capitale dell’universo, dove passano per l’intimo abbraccio dello Spirito Madre d’Universo e poi partono per le sfere di preparazione del sistema come Insegnanti dei Mondi delle Dimore. Questi maestri visitano spesso i mondi materiali ed operano dai mondi inferiori delle dimore fino alle sfere educative più elevate collegate con la capitale dell’universo. Essi possono tornare di propria iniziativa al loro precedente lavoro in associazione con i serafini tutelari.

(550.4) 48:5.3 Vi sono miliardi e miliardi di questi insegnanti in Satania, ed il loro numero aumenta costantemente perché, nella maggioranza dei casi, quando un serafino procede verso l’interno con un mortale fuso con l’Aggiustatore, si lascia dietro sia un cherubino che un sanobino.

(550.5) 48:5.4 Gli Insegnanti dei Mondi delle Dimore, come la maggior parte degli altri istruttori, sono incaricati dai Melchizedek. Essi sono generalmente sotto la supervisione dei Compagni Morontiali, ma come individui e come insegnanti sono sotto la supervisione dei capi in funzione delle scuole o delle sfere nelle quali essi fungono da istruttori.

(550.6) 48:5.5 Questi cherubini evoluti lavorano generalmente in coppie come facevano quando erano assegnati ai serafini. Per natura essi sono molto vicini al tipo d’esistenza morontiale; sono gli insegnanti connaturalmente comprensivi dei mortali ascendenti e svolgono nel modo più efficace il programma del mondo delle dimore e del sistema educativo morontiale.

(551.1) 48:5.6 Nelle scuole della vita morontiale questi insegnanti si occupano dell’istruzione di singoli, di gruppi, di classi e di masse. Sui mondi delle dimore tali scuole sono organizzate in tre gruppi principali di cento suddivisioni ciascuno: le scuole del pensiero, le scuole del sentimento e le scuole dell’azione. Quando raggiungete la costellazione, si aggiungono le scuole dell’etica, le scuole dell’amministrazione e le scuole dell’adattamento sociale. Sui mondi capitale dell’universo entrerete nelle scuole della filosofia, della divinità e della pura spiritualità.

(551.2) 48:5.7 Le cose che avreste potuto imparare sulla terra, ma che non siete riusciti ad apprendere, devono essere acquisite sotto la tutela di questi fedeli e pazienti insegnanti. Non vi sono strade maestre, scorciatoie o sentieri facili per il Paradiso. Indipendentemente dalle variazioni individuali di percorso, voi imparerete bene le lezioni di una sfera prima di passare su un’altra; questo almeno è vero una volta che avete lasciato il vostro mondo natale.

(551.3) 48:5.8 Uno degli scopi della carriera morontiale è l’estirpazione definitiva dai sopravviventi mortali dei tratti animali residui quali la procrastinazione, l’equivoco, l’insincerità, la fuga dai problemi, l’ingiustizia e la ricerca della via facile. La vita del mondo delle dimore insegna ben presto ai giovani allievi morontiali che il rinviare non è in alcun senso evitare. Dopo la vita nella carne il tempo non è più utilizzabile come tecnica per eludere responsabilità o sottrarsi ad obblighi fastidiosi.

(551.4) 48:5.9 Cominciando a servire sulle sfere di soggiorno più basse, gli Insegnanti dei Mondi delle Dimore si elevano mediante l’esperienza attraverso le sfere educative del sistema e della costellazione fino ai mondi di preparazione di Salvington. Essi non sono soggetti ad alcuna disciplina speciale né prima né dopo il loro abbraccio da parte dello Spirito Madre d’Universo. Essi sono già stati addestrati per il loro lavoro mentre servivano come associati serafici sui mondi natali dei loro allievi che soggiornano sui mondi delle dimore. Hanno fatto un’esperienza effettiva con questi mortali in evoluzione sui mondi abitati. Essi sono insegnanti pratici e comprensivi, istruttori accorti ed indulgenti, guide capaci ed efficienti. Essi conoscono molto bene i piani dell’ascensione e possiedono una grande esperienza delle fasi iniziali della carriera di progressione.

(551.5) 48:5.10 Molti di questi insegnanti più anziani, quelli che hanno servito a lungo sui mondi del circuito di Salvington, sono abbracciati di nuovo dallo Spirito Madre d’Universo, e da questo secondo abbraccio i cherubini ed i sanobini emergono con lo status di serafini.

(551.6) 48:6.1 Anche se sui mondi morontiali svolgono il loro ministero tutti gli ordini di angeli, dagli assistenti planetari ai serafini supremi, sono più esclusivamente assegnati a queste attività i ministri di transizione. Questi angeli sono del sesto ordine dei servitori serafici, ed il loro ministero è consacrato a facilitare il transito delle creature materiali e mortali dalla vita temporale nella carne agli stadi iniziali dell’esistenza morontiale sui sette mondi delle dimore.

(551.7) 48:6.2 Voi dovreste comprendere che la vita morontiale di un mortale ascendente è cominciata in realtà sui mondi abitati all’atto del concepimento dell’anima, nel momento in cui la mente di una creatura di status morale è abitata dall’Aggiustatore spirituale. Da quel momento l’anima mortale ha la capacità potenziale di funzioni supermortali, anche di essere riconosciuta sui livelli superiori delle sfere morontiali dell’universo locale.

(552.1) 48:6.3 Tuttavia, voi non sarete coscienti del ministero dei serafini di transizione finché non raggiungerete i mondi delle dimore, dove essi lavorano instancabilmente per l’avanzamento dei loro pupilli mortali. Essi sono assegnati a servire nelle sette divisioni seguenti:

(552.2) 48:6.4 1. Evàngeli Serafici. Quando riprendete coscienza sui mondi delle dimore, voi venite classificati negli annali del sistema come spiriti in evoluzione. È vero, in realtà non siete ancora degli spiriti, ma non siete più degli esseri mortali o materiali; siete entrati nella carriera prespirituale e siete stati debitamente ammessi alla vita morontiale.

(552.3) 48:6.5 Sui mondi delle dimore gli evàngeli serafici vi aiuteranno a scegliere saggiamente tra le vie opzionali verso Edentia, Salvington, Uversa ed Havona. Se vi sono più vie ugualmente consigliabili, vi saranno indicate e vi sarà consentito di scegliere quella che vi attrae maggiormente. Questi serafini fanno poi le loro raccomandazioni ai ventiquattro consiglieri su Jerusem in merito al percorso che sarebbe più vantaggioso per ogni anima ascendente.

(552.4) 48:6.6 Non vi è offerta una scelta illimitata per la vostra carriera futura, ma potete scegliere entro i limiti di ciò che i ministri di transizione ed i loro superiori determinano saggiamente essere più conveniente per la vostra futura realizzazione spirituale. Il mondo spirituale è governato sulla base del principio di rispettare la vostra libera scelta, purché la linea di condotta che potete scegliere non sia di pregiudizio a voi o di danno ai vostri compagni.

(552.5) 48:6.7 Questi evàngeli serafici sono consacrati alla proclamazione del vangelo della progressione eterna, il trionfo del raggiungimento della perfezione. Sui mondi delle dimore essi proclamano la grande legge della conservazione e del predominio della bontà: nessuna buona azione è mai interamente perduta; essa può essere a lungo contrastata ma mai interamente annullata, ed è eternamente potente in proporzione alla divinità della sua motivazione.

(552.6) 48:6.8 Anche su Urantia essi consigliano agli insegnanti umani della verità e della rettitudine di aderire alla predicazione della “bontà di Dio che conduce al pentimento”, di proclamare “l’amore di Dio che scaccia ogni timore”. Queste verità sono state annunciate nel vostro mondo anche così:

(552.7) 48:6.9 Gli Dei sono miei custodi; non devierò dalla retta via;

(552.8) 48:6.10 Fianco a fianco essi mi conducono negli splendidi sentieri e nei gloriosi luoghi di ristoro della vita eterna.

(552.9) 48:6.11 In questa Presenza Divina non avrò né desiderio di cibo né sete d’acqua.

(552.10) 48:6.12 Quand’anche scendessi nella valle dell’incertezza o ascendessi ai mondi del dubbio,

(552.11) 48:6.13 Quand’anche camminassi nella solitudine o con i compagni della mia specie,

(552.12) 48:6.14 Quand’anche trionfassi nei cori della luce o vacillassi nei luoghi solitari delle sfere,

(552.13) 48:6.15 Il tuo spirito di bontà mi soccorrerà ed il tuo angelo glorioso mi consolerà.

(552.14) 48:6.16 Quand’anche scendessi nelle profondità delle tenebre e della morte stessa,

(552.15) 48:6.17 Non dubiterò di te e non ti temerò,

(552.16) 48:6.18 Perché so che nella pienezza del tempo e nella gloria del tuo nome

(552.17) 48:6.19 Tu m’innalzerai per farmi sedere con te sugli spalti nell’alto dei cieli.

(553.1) 48:6.20 Questa è la storia sussurrata nella notte al giovane pastore. Egli non riuscì a ritenerla parola per parola, ma oggi è riportato in termini simili tutto quanto egli poté ricordare.

(553.2) 48:6.21 Questi serafini sono anche gli evàngeli del vangelo del raggiungimento della perfezione per tutto il sistema come pure per i singoli ascendenti. Già ora nel giovane sistema di Satania i loro insegnamenti ed i loro piani contengono disposizioni per le ere future in cui i mondi delle dimore non serviranno più agli ascendenti mortali come luoghi di passaggio verso le sfere superiori.

(553.3) 48:6.22 2. Interpreti Razziali. Le razze degli esseri mortali non sono tutte simili. È vero, c’è un modello planetario che permea la natura e le tendenze fisiche, mentali e spirituali delle varie razze di un dato mondo; ma vi sono anche tipi razziali distinti e tendenze sociali ben definite che caratterizzano la discendenza di questi differenti tipi basilari di esseri umani. Sui mondi del tempo gli interpreti razziali serafici assecondano gli sforzi dei commissari razziali per armonizzare i diversi punti di vista delle razze, e continuano ad operare sui mondi delle dimore dove queste stesse differenze tendono a persistere in una certa misura. Su un pianeta confuso come Urantia questi brillanti esseri difficilmente hanno avuto favorevoli opportunità di operare, ma essi sono gli abili sociologi ed i saggi consiglieri etnici del primo cielo.

(553.4) 48:6.23 Voi dovreste riflettere sulle espressioni “cielo” e “cielo dei cieli”. Il cielo concepito dalla maggior parte dei vostri profeti era il primo mondo delle dimore del sistema locale. Quando l’apostolo parlò di essere “elevato al terzo cielo”, si riferiva all’esperienza in cui il suo Aggiustatore si staccò durante il sonno ed in questo stato insolito si proiettò sul terzo dei sette mondi delle dimore. Alcuni dei vostri uomini saggi ebbero la visione del cielo più grande, “il cielo dei cieli”, di cui l’esperienza del settuplo mondo delle dimore non era che il primo. Il secondo cielo era Jerusem, il terzo Edentia ed i suoi satelliti, il quarto Salvington e le sfere educative che lo circondano, il quinto Uversa, il sesto Havona ed il settimo il Paradiso.

(553.5) 48:6.24 3. Organizzatori Mentali. Questi serafini si dedicano a raggruppare efficacemente gli esseri morontiali e ad organizzare il loro lavoro collettivo sui mondi delle dimore. Essi sono gli psicologi del primo cielo. La maggior parte di questa particolare divisione di ministri serafici ha avuto precedenti esperienze come angeli guardiani dei figli del tempo, ma i loro pupilli, per qualche ragione, non sono riusciti a personalizzarsi sui mondi delle dimore, oppure sono sopravvissuti grazie alla tecnica della fusione con lo Spirito.

(553.6) 48:6.25 È compito degli organizzatori mentali studiare la natura, l’esperienza e lo status delle anime con Aggiustatore che transitano per i mondi delle dimore e di facilitare il loro raggruppamento per i loro incarichi ed i loro avanzamenti. Ma questi organizzatori mentali non pianificano, non manipolano né traggono altrimenti vantaggio dall’ignoranza o da altre limitazioni degli studenti dei mondi delle dimore. Essi sono totalmente equi ed eminentemente giusti. Rispettano la vostra volontà morontiale appena nata; vi considerano esseri volitivi indipendenti e cercano di favorire il vostro rapido sviluppo ed avanzamento. Qui vi trovate di fronte a veri amici ed a consiglieri comprensivi, ad angeli che sono realmente capaci di aiutarvi “a vedere voi stessi come vi vedono gli altri” ed “a conoscere voi stessi come vi conoscono gli angeli”.

(553.7) 48:6.26 Anche su Urantia questi serafini insegnano la verità eterna: se la vostra mente non vi serve bene, potete cambiarla con la mente di Gesù di Nazaret, che vi serve sempre bene.

(554.1) 48:6.27 4. Consiglieri Morontiali. Questi ministri sono chiamati così perché sono incaricati d’istruire, di dirigere e di consigliare i mortali sopravviventi provenienti dai mondi d’origine umana, le anime in transito verso le scuole superiori delle capitali di sistema. Essi sono gli insegnanti di coloro che cercano l’approfondimento nell’unità esperienziale di livelli di vita divergenti, di coloro che si stanno sforzando d’integrare i significati e di unificare i valori. Questa è la funzione della filosofia nella vita terrestre e della mota sulle sfere morontiali.

(554.2) 48:6.28 La mota è più che una filosofia superiore; essa sta alla filosofia come due occhi stanno ad un occhio solo; ha un effetto stereoscopico sui significati e sui valori. L’uomo materiale vede l’universo, per così dire, con un occhio solo — lo vede piatto. Gli studenti dei mondi delle dimore acquisiscono una prospettiva cosmica — la profondità — sovrapponendo le percezioni della vita morontiale alle percezioni della vita fisica. Ed essi divengono capaci di mettere perfettamente a fuoco i punti di vista materiali e morontiali soprattutto grazie al ministero instancabile dei loro consiglieri serafici, che istruiscono così pazientemente gli studenti dei mondi delle dimore ed i progressori morontiali. Molti dei consiglieri insegnanti dell’ordine supremo dei serafini hanno cominciato la loro carriera come consiglieri delle anime dei mortali del tempo appena liberate.

(554.3) 48:6.29 5. Tecnici. Questi sono i serafini che aiutano i nuovi ascendenti ad aggiustarsi sull’ambiente nuovo e relativamente strano delle sfere morontiali. La vita sui mondi di transizione comporta un contatto reale con le energie e con i materiali dei livelli sia fisici che morontiali ed in una certa misura con le realtà spirituali. Gli ascendenti devono acclimatarsi ad ogni nuovo livello morontiale, ed in tutto questo sono grandemente aiutati dai tecnici serafici. Questi serafini agiscono da agenti di collegamento con i Supervisori di Potere Morontiale e con i Controllori Fisici Maestri, ed operano prevalentemente per insegnare ai pellegrini ascendenti la natura delle energie che sono utilizzate sulle sfere di transizione. Essi servono come attraversatori d’emergenza dello spazio e svolgono numerosi altri compiti regolari e speciali.

(554.4) 48:6.30 6. Archivisti-Insegnanti. Questi serafini sono i registratori delle transazioni ai confini tra lo spirituale ed il fisico, delle relazioni tra gli uomini e gli angeli, delle transazioni morontiali dei regni inferiori dell’universo. Essi servono anche come insegnanti delle tecniche efficaci e pratiche per registrare i fatti. C’è dell’abilità artistica nella coordinazione e nell’assemblaggio intelligenti di dati collegati tra loro, e quest’arte è esaltata dalla collaborazione con gli artigiani celesti; ed anche i mortali ascendenti sono associati in tal modo ai serafini archivisti.

(554.5) 48:6.31 Gli archivisti di tutti gli ordini serafici dedicano una certa quantità di tempo all’istruzione e alla preparazione dei progressori morontiali. Questi custodi angelici dei fatti del tempo sono gli istruttori ideali di tutti i cercatori di fatti. Prima di lasciare Jerusem voi conoscerete molto bene la storia di Satania e dei suoi 619 mondi abitati, e gran parte di questa storia vi sarà comunicata dagli archivisti serafici.

(554.6) 48:6.32 Questi angeli fanno tutti parte della catena di archivisti che si estende dai più bassi ai più elevati custodi dei fatti del tempo e delle verità dell’eternità. Un giorno essi v’insegneranno a cercare sia la verità che i fatti, a sviluppare la vostra anima come pure la vostra mente. Fin d’ora voi dovreste imparare ad irrigare il giardino del vostro cuore come pure a cercare le sabbie aride della conoscenza. Le forme non servono più a nulla quando le lezioni sono apprese. Non c’è pulcino senza guscio e nessun guscio ha qualche valore dopo la nascita del pulcino. Ma l’errore è talvolta così grande che la sua rettifica per mezzo della rivelazione sarebbe fatale per quelle verità lentamente emergenti che sono essenziali alla sua correzione tramite l’esperienza. Quando dei bambini hanno i loro ideali, non toglieteglieli; lasciate che crescano. E mentre imparate a pensare da uomini, dovreste anche imparare a pregare come bambini.

(555.1) 48:6.33 La legge è la vita stessa e non le regole della sua condotta. Il male è una trasgressione della legge, non una violazione delle regole di condotta concernenti la vita, che è la legge. La falsità non è una questione di tecnica narrativa, ma qualcosa di premeditato per alterare la verità. La creazione di nuove immagini partendo da fatti antichi, la riesposizione della vita dei genitori nella vita dei loro figli — questi sono i trionfi artistici della verità. L’ombra di un solo capello che viene ritorto, premeditata per un disegno sleale, la più piccola deformazione o perversione di ciò che è un principio — questo costituisce la falsità. Ma il feticcio della verità divenuta fatto, della verità fossilizzata, il legame di ferro della cosiddetta verità immutabile, vi mantiene ciecamente in un circolo chiuso di freddi fatti. Si può essere tecnicamente nel giusto quanto ai fatti ed eternamente in errore sulla verità.

(555.2) 48:6.34 7. Riserve Tutelari. Sul primo mondo delle dimore è mantenuto un corpo consistente di tutti gli ordini dei serafini di transizione. Dopo i guardiani del destino, sono questi ministri di transizione che si avvicinano di più agli umani tra tutti gli ordini dei serafini, e voi trascorrerete molti dei vostri momenti liberi con loro. Gli angeli si rallegrano nel servizio, e quando non hanno incarichi si offrono spesso come volontari. L’anima di molti mortali ascendenti viene accesa per la prima volta dal fuoco divino della volontà di servire a seguito di un’amicizia personale con i servitori volontari delle riserve serafiche.

(555.3) 48:6.35 Da loro imparerete a lasciare che le pressioni producano stabilità e certezza; ad essere fedeli ed onesti ed allo stesso tempo allegri; ad accettare le sfide senza lamentarvi e ad affrontare le difficoltà e le incertezze senza timore. Essi vi chiederanno: se fallite, vi rialzerete indomitamente per tentare di nuovo? Se riuscite, conserverete un atteggiamento bene equilibrato — un comportamento fermo e spiritualizzato — nel corso di ogni sforzo nella lunga lotta per spezzare le catene dell’inerzia materiale, per raggiungere la libertà dell’esistenza spirituale?

(555.4) 48:6.36 Come i mortali, anche questi angeli hanno generato molte delusioni, ed essi vi faranno notare che talvolta le vostre delusioni più scoraggianti sono divenute le vostre più grandi benedizioni. A volte piantare un seme rende necessaria la sua morte, la morte delle vostre speranze più care, prima che esso possa rinascere per portare i frutti di una nuova vita e di nuove opportunità. Da loro imparerete a soffrire meno per la tristezza e la delusione, in primo luogo facendo meno piani personali concernenti altre personalità, e poi accettando la vostra sorte quando avete fedelmente compiuto il vostro dovere.

(555.5) 48:6.37 Imparerete che, prendendovi troppo sul serio, accrescete i vostri fardelli e diminuite le probabilità di successo. Niente può avere precedenza sul lavoro della sfera del vostro status — questo mondo o quello successivo. Il lavoro di preparazione per la successiva sfera più elevata è molto importante, ma niente eguaglia l’importanza del lavoro del mondo in cui vivete in quel momento. Ma benché il lavoro sia importante, l’io non lo è. Quando vi sentite importanti, voi sprecate energia a logorare ed a lacerare la dignità dell’ego, cosicché vi resta poca energia per fare il lavoro. È l’importanza personale e non l’importanza dell’opera che esaurisce le creature immature; è l’elemento ego che stanca, non lo sforzo per riuscire. Voi potete compiere un lavoro importante se non divenite presuntuosi; potete fare parecchie cose con la stessa facilità di una sola se lasciate da parte voi stessi. La varietà è riposante; la monotonia è ciò che logora e stanca. Ogni giorno è simile all’altro — non offre che la vita o l’alternativa della morte.

(556.1) 48:7.1 I piani inferiori della mota morontiale sono direttamente collegati con i livelli superiori della filosofia umana. Sul primo mondo delle dimore è consuetudine istruire gli studenti meno avanzati mediante la tecnica dei paralleli; cioè, in una colonna sono presentati i concetti più semplici dei significati di mota e nella colonna opposta sono citate espressioni analoghe della filosofia mortale.

(556.2) 48:7.2 Non molto tempo fa, mentre eseguivo un incarico sul primo mondo delle dimore di Satania, ebbi occasione di osservare questo metodo d’insegnamento. E benché io non possa assumermi l’impegno di esporvi il contenuto di mota della lezione, mi è concesso riprodurre le ventotto citazioni della filosofia umana che questo istruttore morontiale stava utilizzando come materiale illustrativo per aiutare questi nuovi ospiti dei mondi delle dimore nei loro primi sforzi per afferrare il senso ed il significato della mota. Questi esempi della filosofia umana erano:

(556.3) 48:7.3 1. Una dimostrazione di abilità specifica non significa possesso di capacità spirituale. La bravura non è un sostituto del vero carattere.

(556.4) 48:7.4 2. Poche persone vivono all’altezza della fede che posseggono realmente. La paura irragionevole è la principale frode intellettuale esercitata sull’anima umana in evoluzione.

(556.5) 48:7.5 3. Le capacità innate non possono essere oltrepassate; un litro non può mai contenerne due. Il concetto spirituale non può essere introdotto meccanicamente nello stampo della memoria materiale.

(556.6) 48:7.6 4. Pochi mortali osano attingere la totalità del loro credito di personalità stabilito dai ministeri congiunti della natura e della grazia. La maggior parte delle anime povere è veramente ricca, ma rifiuta di crederlo.

(556.7) 48:7.7 5. Le difficoltà possono sfidare la mediocrità e sconfiggere i timorosi, ma non fanno altro che stimolare i veri figli degli Altissimi.

(556.8) 48:7.8 6. Godere dei privilegi senza abusarne, disporre della libertà senza licenza, possedere il potere rifiutando fermamente di utilizzarlo per l’esaltazione di se stessi — questi sono i segni di un’alta civiltà.

(556.9) 48:7.9 7. Nel cosmo non si verificano incidenti imprevisti ed inspiegabili. Né gli esseri celesti assistono l’essere inferiore che rifiuta di agire secondo la sua luce della verità.

(556.10) 48:7.10 8. Lo sforzo non produce sempre gioia, ma non c’è felicità senza sforzo intelligente.

(556.11) 48:7.11 9. L’azione fa acquisire forza; la moderazione sfocia nel fascino.

(556.12) 48:7.12 10. La rettitudine colpisce le corde armoniose della verità, e la melodia vibra in tutto il cosmo, fino al riconoscimento dell’Infinito.

(556.13) 48:7.13 11. Il debole indulge in risoluzioni, ma il forte agisce. La vita non è che il lavoro di un giorno — eseguitelo bene. L’atto è nostro; le conseguenze di Dio.

(556.14) 48:7.14 12. La più grande afflizione nel cosmo è di non essere mai stati afflitti. I mortali apprendono la saggezza solo attraverso l’esperienza delle tribolazioni.

(556.15) 48:7.15 13. Le stelle si discernono meglio nell’isolamento solitario delle profondità esperienziali, non dalle cime illuminate ed estatiche delle montagne.

(556.16) 48:7.16 14. Stimolate l’appetito dei vostri associati per la verità; date consigli solo quando vi vengono richiesti.

(557.1) 48:7.17 15. L’ostentazione è lo sforzo ridicolo dell’ignorante per apparire saggio, il tentativo dell’anima povera di apparire ricca.

(557.2) 48:7.18 16. Voi non potete percepire la verità spirituale prima di provarne l’esperienza, e molte verità non sono realmente riconosciute se non nell’avversità.

(557.3) 48:7.19 17. L’ambizione è dannosa se non è totalmente resa sociale. Voi non avete veramente acquisito una virtù fino a quando i vostri atti non ve ne rendono degni.

(557.4) 48:7.20 18. L’impazienza è un veleno dello spirito; la collera è simile ad una pietra gettata in un nido di calabroni.

(557.5) 48:7.21 19. L’ansietà deve essere abbandonata. Le delusioni più difficili da sopportare sono quelle che non arrivano mai.

(557.6) 48:7.22 20. Solo un poeta può discernere la poesia nella prosa banale dell’esistenza quotidiana.

(557.7) 48:7.23 21. L’alta missione di ogni arte è di prefigurare con le sue illusioni una realtà universale più elevata, di cristallizzare le emozioni del tempo in un pensiero di eternità.

(557.8) 48:7.24 22. L’anima in evoluzione non è resa divina da ciò che fa, ma da ciò che si sforza di fare.

(557.9) 48:7.25 23. La morte non ha aggiunto nulla alle proprietà dell’intelletto o alla dotazione spirituale, ma ha aggiunto allo status esperienziale la coscienza della sopravvivenza.

(557.10) 48:7.26 24. Il destino dell’eternità è determinato di momento in momento dai compimenti del vivere quotidiano. Gli atti di oggi sono il destino di domani.

(557.11) 48:7.27 25. La grandezza non consiste tanto nel possedere forza quanto nel fare un uso saggio e divino di tale forza.

(557.12) 48:7.28 26. Si possiede la conoscenza solo condividendola; essa è salvaguardata dalla saggezza e resa sociale dall’amore.

(557.13) 48:7.29 27. Il progresso richiede lo sviluppo dell’individualità; la mediocrità cerca di perpetuarsi nell’uniformità.

(557.14) 48:7.30 28. L’argomentazione per difendere un’asserzione è inversamente proporzionale alla verità contenuta in essa.

(557.15) 48:7.31 Questo è il lavoro dei debuttanti sul primo mondo delle dimore, mentre gli allievi più avanzati sui mondi successivi approfondiscono i livelli superiori dell’ispezione cosmica e della mota morontiale.

(557.16) 48:8.1 Dalla qualificazione nei mondi delle dimore fino al raggiungimento dello status spirituale nella carriera superuniversale, i mortali ascendenti sono denominati progressori morontiali. Il vostro passaggio per questa meravigliosa vita di confine resterà un’esperienza indimenticabile, un ricordo piacevole. È una porta evoluzionaria verso la vita spirituale e verso il compimento finale della perfezione della creatura per mezzo della quale gli ascendenti raggiungono la meta del tempo — trovare Dio in Paradiso.

(557.17) 48:8.2 C’è un proposito definito e divino in tutto questo piano morontiale e successivamente spirituale di progressione dei mortali, in questa minuziosa scuola di preparazione universale per le creature ascendenti. Il disegno dei Creatori è di offrire alle creature del tempo una graduata opportunità di dominare i dettagli del funzionamento e dell’amministrazione del grande universo, e questo lungo corso di preparazione è proseguito nel modo migliore se il mortale sopravvivente sale gradualmente e con effettiva partecipazione ogni gradino dell’ascensione.

(558.1) 48:8.3 Il piano di sopravvivenza dei mortali ha un obiettivo pratico ed utile. Voi non siete i beneficiari di tutto questo lavoro divino e di tutta questa accurata preparazione solo perché possiate sopravvivere per godere di una beatitudine perpetua e di un benessere eterno. C’è uno scopo di servizio trascendente celato oltre l’orizzonte della presente era dell’universo. Se gli Dei avessero semplicemente progettato di condurvi in una lunga ed eterna escursione di piacere, non avrebbero certamente trasformato in modo così esteso l’intero universo in una immensa e complessa scuola di preparazione pratica, né requisito una parte consistente della creazione celeste come insegnanti ed istruttori, né poi trascorso ere ed ere a pilotarvi uno ad uno attraverso questa gigantesca scuola universale di formazione esperienziale. L’avanzamento del piano di progressione dei mortali sembra essere una delle principali attività dell’attuale universo organizzato, e la maggior parte degli innumerevoli ordini d’intelligenze create è impegnata direttamente o indirettamente a far progredire qualche fase di questo piano di perfezione progressiva.

(558.2) 48:8.4 Percorrendo la scala ascendente dell’esistenza vivente dall’uomo mortale fino all’abbraccio della Deità, voi vivete effettivamente la vita stessa di ogni possibile fase e stadio dell’esistenza delle creature perfezionate entro i limiti della presente era dell’universo. Tra l’uomo mortale ed il finalitario del Paradiso è contenuto tutto ciò che può esistere oggi — è compreso tutto ciò che è attualmente possibile per gli ordini viventi di creature finite intelligenti e perfezionate. Se il destino futuro dei finalitari del Paradiso è di servire nei nuovi universi attualmente in formazione, è certo che in questa nuova futura creazione non vi saranno ordini creati di esseri esperienziali la cui vita sarà completamente differente da quella che hanno vissuto i finalitari mortali su qualche mondo come parte della loro preparazione ascendente, come uno degli stadi del loro progresso infinito da animale ad angelo e da angelo a spirito e da spirito a Dio.

(558.3) 48:8.5 [Presentato da un Arcangelo di Nebadon.]


 

(559.1) 49:0.1 TUTTI i mondi abitati da mortali sono per origine e natura evoluzionari. Queste sfere sono il luogo di procreazione, la culla evoluzionaria, delle razze mortali del tempo e dello spazio. Ogni unità della vita ascendente è una vera scuola di preparazione per lo stadio dell’esistenza immediatamente successivo, e ciò è vero per ciascuno stadio dell’ascensione progressiva degli uomini al Paradiso. Ed è altrettanto vero per l’esperienza iniziale dei mortali su un pianeta evoluzionario quanto per la scuola finale dei Melchizedek sulla capitale dell’universo locale, una scuola che è frequentata dai mortali ascendenti solo dopo la loro traslazione al regime del superuniverso ed il raggiungimento del primo stadio dell’esistenza spirituale.

(559.2) 49:0.2 Tutti i mondi abitati sono fondamentalmente raggruppati per l’amministrazione celeste in sistemi locali, e ciascuno di questi sistemi locali è limitato a circa mille mondi evoluzionari. Questa limitazione è decretata dagli Antichi dei Giorni e concerne i pianeti effettivamente evoluzionari in cui vivono mortali con status di sopravvivenza. Non sono compresi in questo gruppo né mondi definitivamente stabilizzati in luce e vita né pianeti allo stadio preumano di sviluppo della vita.

(559.3) 49:0.3 Satania stesso è un sistema incompleto contenente soltanto 619 mondi abitati. Tali pianeti sono numerati in serie secondo la loro registrazione come mondi abitati, come mondi abitati da creature dotate di volontà. È così che ad Urantia fu dato il numero 606 di Satania, intendendo il 606° mondo di questo sistema locale sul quale il lungo processo evoluzionario della vita è culminato nell’apparizione di esseri umani. Vi sono trentasei pianeti non abitati prossimi allo stadio di dotazione della vita e parecchi si stanno attualmente preparando per i Portatori di Vita. Vi sono quasi duecento sfere che si stanno evolvendo in modo da essere pronte per l’impianto della vita tra alcuni milioni di anni.

(559.4) 49:0.4 Non tutti i pianeti sono adatti ad ospitare la vita dei mortali. Quelli piccoli che hanno una velocità di rivoluzione assiale elevata sono del tutto inadatti come habitat per la vita. In parecchi dei sistemi fisici di Satania i pianeti che girano attorno al sole centrale sono troppo grandi per essere abitati poiché la loro grande massa produce una gravità oppressiva. Molte di queste enormi sfere hanno dei satelliti, talvolta una mezza dozzina o più, e queste lune sono spesso di dimensione molto vicina a quella di Urantia, cosicché sono quasi ideali per essere abitate.

(559.5) 49:0.5 Il più vecchio mondo abitato di Satania, il mondo numero uno, è Anova, uno dei quarantaquattro satelliti che girano attorno ad un enorme pianeta oscuro, ma esposto alla luce differenziale di tre soli vicini. Anova è ad uno stadio avanzato di civiltà progressiva.

(559.6) 49:1.1 Gli universi del tempo e dello spazio si sviluppano gradualmente; la progressione della vita — terrestre o celeste — non è né arbitraria né magica. L’evoluzione cosmica può non essere sempre comprensibile (prevedibile), ma è rigorosamente non accidentale.

(560.1) 49:1.2 L’unità biologica della vita materiale è la cellula protoplasmica, l’associazione comune di energie chimiche, elettriche e di altre energie basilari. Le formule chimiche differiscono in ogni sistema e la tecnica di riproduzione delle cellule viventi è leggermente diversa in ciascun universo locale, ma i Portatori di Vita sono sempre i catalizzatori viventi che avviano le reazioni primordiali della vita materiale; essi sono gli istigatori dei circuiti d’energia della materia vivente.

(560.2) 49:1.3 Tutti i mondi di un sistema locale rivelano un’indubbia affinità fisica. Nondimeno ogni pianeta ha una propria gamma di vita e non esistono due mondi esattamente simili per dotazione vegetale ed animale. Queste varianti planetarie nei tipi di vita sistemici sono conseguenza di decisioni dei Portatori di Vita. Ma questi esseri non sono né capricciosi né eccentrici; gli universi sono condotti in conformità con la legge e l’ordine. Le leggi di Nebadon sono i mandati divini di Salvington e l’ordine evoluzionario di vita in Satania è in consonanza con il modello evoluzionario di Nebadon.

(560.3) 49:1.4 L’evoluzione è la regola dello sviluppo umano, ma il processo stesso varia grandemente sui differenti mondi. La vita è talvolta iniziata in un solo centro, talvolta in tre, come avvenne su Urantia. Sui mondi con un’atmosfera la vita ha generalmente un’origine marina, ma non sempre; molto dipende dallo status fisico di un pianeta. I Portatori di Vita dispongono di una grande libertà nella loro funzione d’iniziatori della vita.

(560.4) 49:1.5 Nello sviluppo della vita planetaria la forma vegetale precede sempre quella animale ed è già pienamente sviluppata prima che i modelli animali si differenzino. Tutti i tipi di animali si sviluppano dai modelli base del precedente regno vegetale delle cose viventi; essi non sono organizzati separatamente.

(560.5) 49:1.6 Gli stadi iniziali di evoluzione della vita non sono del tutto conformi al vostro punto di vista attuale. L’uomo mortale non è un accidente evoluzionario. C’è un sistema preciso, una legge universale, che determina lo svolgimento del piano di vita planetaria sulle sfere dello spazio. Il tempo e la produzione di grandi quantità di una specie non sono le influenze predominanti. I topi si riproducono molto più in fretta degli elefanti e tuttavia gli elefanti si evolvono più rapidamente dei topi.

(560.6) 49:1.7 Il processo dell’evoluzione planetaria è ordinato e controllato. Lo sviluppo di organismi superiori a partire dai gruppi di vita inferiori non è accidentale. Talvolta il progresso evoluzionario è temporaneamente ritardato dalla distruzione di certe linee favorevoli di plasma vitale contenuto in una specie selezionata. Ci vogliono spesso ere ed ere per riparare il danno causato dalla perdita di una singola stirpe superiore di eredità umana. Una volta apparse queste stirpi selezionate e superiori di protoplasma vivente dovrebbero essere gelosamente ed intelligentemente preservate. E sulla maggior parte dei mondi abitati questi potenziali superiori di vita sono valutati molto di più che su Urantia.

(560.7) 49:2.1 C’è un modello standard e basilare di vita vegetale ed animale in ciascun sistema. Ma i Portatori di Vita si trovano spesso di fronte alla necessità di modificare questi modelli di base per conformarli alle differenti condizioni fisiche che incontrano sui numerosi mondi dello spazio. Essi promuovono un tipo generalizzato di creatura mortale del sistema, ma vi sono sette tipi fisici distinti così come migliaia e migliaia di varianti minori di queste sette differenziazioni principali.

(561.1) 49:2.2 1. Tipi atmosferici.

(561.2) 49:2.3 2. Tipi elementali.

(561.3) 49:2.4 3. Tipi gravitazionali.

(561.4) 49:2.5 4. Tipi termici.

(561.5) 49:2.6 5. Tipi elettrici.

(561.6) 49:2.7 6. Tipi energizzanti.

(561.7) 49:2.8 7. Tipi non denominati.

(561.8) 49:2.9 Il sistema di Satania contiene tutti questi tipi e numerosi gruppi intermedi, anche se alcuni sono rappresentati molto limitatamente.

(561.9) 49:2.10 1. I tipi atmosferici. Le differenze fisiche dei mondi abitati da mortali sono principalmente determinate dalla natura dell’atmosfera; altre influenze che contribuiscono alla differenziazione planetaria della vita sono relativamente minori.

(561.10) 49:2.11 L’attuale condizione atmosferica di Urantia è quasi ideale per mantenere l’uomo del tipo respiratore, ma questo tipo umano può essere modificato in modo da poter vivere sia sui pianeti superatmosferici che subatmosferici. Queste modificazioni si estendono anche alla vita animale, che è molto differente sulle varie sfere abitate. C’è una grandissima modificazione degli ordini animali sui mondi subatmosferici e su quelli superatmosferici.

(561.11) 49:2.12 Tra i tipi atmosferici di Satania, circa il due e mezzo per cento sono subrespiratori, circa il cinque per cento superrespiratori, e oltre il novantuno per cento sono mediorespiratori, per un totale del novantotto e mezzo per cento dei mondi di Satania.

(561.12) 49:2.13 Gli esseri come quelli delle razze di Urantia sono classificati mediorespiratori; voi rappresentate l’ordine respiratore medio o tipico dell’esistenza mortale. Se esistessero creature intelligenti su un pianeta con un’atmosfera simile a quella del pianeta più vicino a voi, Venere, apparterebbero al gruppo superrespiratore, mentre quelli abitanti un pianeta con un’atmosfera molto rarefatta come quella del vostro vicino esterno, Marte, sarebbero denominati subrespiratori.

(561.13) 49:2.14 Se dei mortali abitassero un pianeta privo d’aria, come la vostra luna, apparterebbero all’ordine distinto dei non respiratori. Questo tipo rappresenta un adattamento radicale o estremo all’ambiente planetario ed è considerato a parte. I non respiratori rappresentano il rimanente uno e mezzo per cento dei mondi di Satania.

(561.14) 49:2.15 2. I tipi elementali. Queste differenziazioni riguardano la relazione dei mortali con acqua, aria e terra, e vi sono quattro specie distinte di esseri intelligenti secondo il loro rapporto con questi habitat. Le razze di Urantia appartengono all’ordine terrestre.

(561.15) 49:2.16 È del tutto impossibile per voi immaginare l’ambiente che prevale durante le ere iniziali di certi mondi. Queste condizioni insolite obbligano gli esseri animali in evoluzione a restare nel loro habitat marino d’infanzia per periodi più lunghi che sui pianeti che offrono molto presto un ambiente terrestre ed atmosferico ospitale. Per contro, su certi mondi dei superrespiratori, quando il pianeta non è troppo grande, è talvolta opportuno provvedere un tipo mortale capace di attraversare facilmente l’atmosfera. Questi navigatori aerei appaiono talvolta tra i gruppi acquatico e terrestre e vivono sempre in una certa misura sul suolo, evolvendosi infine in abitatori terrestri. Ma su certi mondi essi continuano per ere a volare anche dopo che sono divenuti esseri di tipo terrestre.

(562.1) 49:2.17 È stupefacente e divertente osservare la civiltà iniziale di una razza primitiva di esseri umani che prende forma, in un caso nell’aria e sulla cima degli alberi e in un altro in mezzo alle acque poco profonde dei bacini tropicali riparati, come pure sul fondo, sui bordi e sulle rive di questi giardini marini esistenti agli albori delle razze di tali sfere straordinarie. Anche su Urantia ci fu un lungo periodo durante il quale gli uomini primitivi preservarono se stessi e fecero progredire la loro civiltà primitiva vivendo prevalentemente in cima agli alberi, come fecero i loro lontani antenati arboricoli. E su Urantia avete ancora un gruppo di piccolissimi mammiferi (i pipistrelli) che sono dei navigatori aerei, e le vostre foche e balene di habitat marino sono anch’esse dell’ordine dei mammiferi.

(562.2) 49:2.18 Tra i tipi elementali di Satania, il sette per cento sono acquatici, il dieci per cento aerei, il settanta per cento terrestri, ed il tredici per cento tipi combinati aeroterrestri. Ma queste modificazioni delle creature intelligenti primitive non sono né pesci umani né uccelli umani. Sono tipi umani e preumani, né superpesci né uccelli migliorati, ma nettamente mortali.

(562.3) 49:2.19 3. I tipi gravitazionali. Per modificazione del modello creativo, gli esseri intelligenti sono costruiti in modo tale da poter funzionare liberamente su sfere sia più piccole che più grandi di Urantia, trovandosi così adattati, per misura, alla gravità di quei pianeti che non sono di dimensione e densità ideali.

(562.4) 49:2.20 I diversi tipi planetari di mortali sono di varia altezza; la media in Nebadon è di poco più di due metri. Alcuni dei pianeti più grandi sono popolati da esseri che sono alti soltanto circa settantacinque centimetri. La statura dei mortali va da questo minimo, passando per le razze mediane sui pianeti di taglia media, fino a circa tre metri sulle sfere abitate più piccole. In Satania esiste solo una razza di circa un metro e venti di altezza. Il venti per cento dei mondi abitati di Satania è popolato da mortali del tipo gravitazionale modificato che abitano i pianeti più grandi e quelli più piccoli.

(562.5) 49:2.21 4. I tipi termici. È possibile creare degli esseri viventi capaci di resistere a temperature sia molto più elevate che molto più basse rispetto alla gamma di vita delle razze di Urantia. Vi sono cinque ordini distinti di esseri secondo la classificazione riferita ai loro meccanismi termoregolatori. In questa scala le razze di Urantia sono il numero tre. Il trenta per cento dei mondi di Satania è popolato da razze dei tipi termici modificati. Il dodici per cento appartiene alla gamma di temperature più elevate ed il diciotto per cento a quelle più basse, comparate a quelle degli Urantiani che sono nel gruppo delle temperature medie.

(562.6) 49:2.22 5. I tipi elettrici. Il comportamento elettrico, magnetico ed elettronico dei mondi varia considerevolmente. Esistono dieci modelli di esseri mortali variamente formati per resistere alla differente energia delle sfere. Queste dieci varietà reagiscono anche in modi leggermente diversi ai raggi chimici della luce solare ordinaria. Ma queste piccole varianti fisiche non incidono per nulla sulla vita intellettuale o spirituale.

(562.7) 49:2.23 Tra i gruppi elettrici di esseri mortali, quasi il ventitré per cento appartiene alla classe numero quattro, il tipo d’esistenza di Urantia. Questi tipi sono distribuiti, in percentuali arrotondate, come segue: numero 1, uno per cento; numero 2, due per cento; numero 3, cinque per cento; numero 4, ventitré per cento; numero 5, ventisette per cento; numero 6, ventiquattro per cento; numero 7, otto per cento; numero 8, cinque per cento; numero 9, tre per cento; numero 10, due per cento.

(563.1) 49:2.24 6. I tipi energizzanti. I mondi non sono tutti simili nel modo di assorbire energia. Non tutti i mondi abitati hanno un oceano atmosferico adatto allo scambio di gas per la respirazione come quello presente su Urantia. Durante lo stadio iniziale e quello finale di molti pianeti, esseri del vostro ordine attuale non potrebbero esistere. E quando il fattore respiratorio di un pianeta è molto elevato o molto basso, ma tutte le altre condizioni preliminari alla vita intelligente sono adeguate, i Portatori di Vita stabiliscono spesso su tali mondi una forma modificata d’esistenza mortale, esseri che hanno la capacità di effettuare gli scambi dei loro processi vitali utilizzando direttamente l’energia della luce e le trasmutazioni dirette del potere dei Controllori Fisici Maestri.

(563.2) 49:2.25 Vi sono sei tipi differenti di nutrizione animale ed umana: i subrespiratori impiegano il primo tipo di nutrizione, gli abitatori marini il secondo, i mediorespiratori il terzo, come su Urantia. I superrespiratori impiegano il quarto tipo di assorbimento d’energia, mentre i non respiratori utilizzano il quinto ordine di nutrizione e d’energia. La sesta tecnica di assorbimento d’energia è limitata alle creature intermedie.

(563.3) 49:2.26 7. I tipi non denominati. Esistono numerose altre varianti fisiche nella vita planetaria, ma tutte queste differenze sono solo questione di modificazione anatomica, di differenziazione fisiologica e di aggiustamento elettrochimico. Queste distinzioni non concernono la vita intellettuale o quella spirituale.

(563.4) 49:3.1 La maggior parte dei pianeti abitati è popolata da esseri intelligenti del tipo respiratore. Ma vi sono anche ordini di mortali capaci di vivere su mondi con poca aria o privi d’aria. Tra i mondi abitati di Orvonton questo tipo assomma a meno del sette per cento. In Nebadon questa percentuale è minore del tre per cento. In tutto Satania vi sono solo nove mondi di tale tipo.

(563.5) 49:3.2 Ci sono così pochi mondi abitati del tipo non respiratore in Satania perché questa sezione di Norlatiadek organizzata più di recente abbonda ancora di corpi spaziali meteorici. I mondi senza un’atmosfera di frizione protettiva sono soggetti ad un bombardamento incessante da parte di questi vagabondi dello spazio. Anche alcune comete sono costituite da sciami di meteore, ma normalmente sono corpi di materia più piccoli frantumati.

(563.6) 49:3.3 Milioni e milioni di meteoriti entrano quotidianamente nell’atmosfera di Urantia arrivando ad una velocità di circa 320 chilometri il secondo. Sui mondi dei non respiratori le razze evolute devono impegnarsi molto per proteggersi dai danni meteorici realizzando installazioni elettriche che funzionano per distruggere o deviare le meteore. Grandi pericoli le minacciano quando si avventurano al di là di queste zone protette. Questi mondi sono soggetti anche a disastrose tempeste elettriche di natura sconosciuta su Urantia. Durante tali periodi di formidabile fluttuazione dell’energia gli abitanti devono rifugiarsi nelle loro costruzioni speciali con isolamento protettivo.

(563.7) 49:3.4 La vita sui mondi dei non respiratori è radicalmente differente da quella esistente su Urantia. I non respiratori non mangiano cibo e non bevono acqua come fanno le razze di Urantia. Le reazioni del sistema nervoso, il meccanismo regolatore del calore ed il metabolismo di questi popoli speciali sono radicalmente differenti da tali funzioni dei mortali di Urantia. Quasi tutte le azioni vitali, salvo la riproduzione, differiscono, ed anche i metodi di procreazione sono un po’ differenti.

(564.1) 49:3.5 Sui mondi dei non respiratori le specie animali sono completamente diverse da quelle dei pianeti con atmosfera. Il piano di vita dei non respiratori si differenzia dalla tecnica dell’esistenza di un mondo provvisto d’atmosfera. Anche nella sopravvivenza i loro popoli differiscono, essendo candidati alla fusione con lo Spirito. Ciò nonostante questi esseri godono della vita e proseguono le attività del regno con le stesse prove e gioie relative sperimentate dai mortali viventi sui mondi con atmosfera. Quanto a mente e carattere i non respiratori non differiscono dagli altri tipi di mortali.

(564.2) 49:3.6 Voi sareste più che interessati al comportamento planetario di questo tipo di mortali, perché una tale razza di esseri abita una sfera molto vicina ad Urantia.

(564.3) 49:4.1 Ci sono grandi differenze tra i mortali dei differenti mondi, anche tra quelli appartenenti agli stessi tipi intellettuali e fisici, ma tutti i mortali con dignità volitiva sono animali eretti, bipedi.

(564.4) 49:4.2 Ci sono sei razze evoluzionarie di base: tre primarie — rossa, gialla e blu; e tre secondarie — arancio, verde e indaco. La maggior parte dei mondi abitati ha tutte queste razze, ma molti pianeti con esseri a tre cervelli ospitano solo i tre tipi primari. Anche certi sistemi locali hanno soltanto queste tre razze.

(564.5) 49:4.3 Gli esseri umani sono dotati in media di dodici sensi fisici specifici, benché i sensi specifici dei mortali a tre cervelli siano un po’ più acuti di quelli dei tipi ad uno e a due cervelli; essi possono vedere e udire considerevolmente di più rispetto alle razze di Urantia.

(564.6) 49:4.4 I bambini nascono generalmente uno per volta, essendo le nascite multiple l’eccezione, e la vita di famiglia è abbastanza uniforme su tutti i tipi di pianeti. L’uguaglianza dei sessi prevale su tutti i mondi evoluti; il maschio e la femmina sono uguali per dotazione mentale e per status spirituale. Noi non consideriamo che un pianeta sia emerso dalla barbarie fino a quando uno dei sessi cerca di tiranneggiare l’altro. Questo aspetto dell’esperienza delle creature è sempre grandemente migliorato dopo l’arrivo di un Figlio e di una Figlia Materiali.

(564.7) 49:4.5 Certe variazioni di stagioni e di temperatura si producono su tutti i pianeti illuminati e riscaldati dai soli. L’agricoltura è universale su tutti i mondi con atmosfera; la coltivazione del suolo è la sola attività comune alle razze progressive di tutti questi pianeti.

(564.8) 49:4.6 Nei loro tempi iniziali i mortali sostengono tutti le stesse lotte generali con nemici microscopici, tipo quelle di cui voi fate attualmente l’esperienza su Urantia, benché forse in grado minore. La durata della vita varia sui differenti pianeti dai venticinque anni sui mondi primitivi ai quasi cinquecento anni sulle sfere più evolute e più antiche.

(564.9) 49:4.7 Gli esseri umani sono tutti gregari, sia di tribù che di razze. Queste separazioni per gruppi sono innate nella loro origine e nella loro costituzione. Tali tendenze possono essere modificate solo dal progredire della civiltà e dalla graduale spiritualizzazione. I problemi sociali, economici e di governo dei mondi abitati variano secondo l’età dei pianeti ed il grado in cui sono stati influenzati dai successivi soggiorni dei Figli divini.

(564.10) 49:4.8 La mente è il conferimento dello Spirito Infinito e funziona allo stesso modo in ambienti diversi. Le menti dei mortali sono affini, indipendentemente da certe differenze strutturali e chimiche che caratterizzano la natura fisica delle creature dotate di volontà dei sistemi locali. Quali che siano le differenze planetarie personali o fisiche, la vita mentale di tutti questi vari ordini di mortali è molto simile e le loro carriere immediate dopo la morte si assomigliano molto.

(565.1) 49:4.9 Ma la mente mortale senza lo spirito immortale non può sopravvivere. La mente dell’uomo è mortale; solo lo spirito conferito è immortale. La sopravvivenza dipende dalla spiritualizzazione operata dal ministero dell’Aggiustatore — dalla nascita e dall’evoluzione dell’anima immortale. Quanto meno non deve essersi sviluppato un antagonismo verso la missione dell’Aggiustatore, consistente nell’effettuare la trasformazione spirituale della mente materiale.

(565.2) 49:5.1 Sarà alquanto difficile fare una descrizione adeguata delle serie planetarie di mortali, perché voi conoscete molto poco su di loro e perché vi sono parecchie variazioni. Le creature mortali, tuttavia, possono essere studiate sotto molti punti di vista, tra i quali ci sono i seguenti:

(565.3) 49:5.2 1. Adattamento all’ambiente planetario.

(565.4) 49:5.3 2. Serie dei tipi cerebrali.

(565.5) 49:5.4 3. Serie dei tipi ricettivi dello spirito.

(565.6) 49:5.5 4. Epoche planetarie dei mortali.

(565.7) 49:5.6 5. Serie di creature affini.

(565.8) 49:5.7 6. Serie a fusione con l’Aggiustatore.

(565.9) 49:5.8 7. Tecniche di evasione dalla terra.

(565.10) 49:5.9 Le sfere abitate dei sette superuniversi sono popolate da mortali che sono classificati ad un tempo in una o più categorie di ciascuna di queste sette classi generali di vita delle creature evoluzionarie. Ma anche queste classificazioni generali non tengono alcun conto di esseri quali i midsonitari né di certe altre forme di vita intelligente. I mondi abitati, quali sono stati presentati in queste esposizioni, sono popolati da creature mortali evoluzionarie, ma vi sono altre forme di vita.

(565.11) 49:5.10 1. Adattamento all’ambiente planetario. Dal punto di vista dell’adattamento della vita delle creature all’ambiente planetario, esistono tre gruppi generali di mondi abitati: il gruppo di adattamento normale, il gruppo di adattamento radicale ed il gruppo sperimentale.

(565.12) 49:5.11 Gli adattamenti normali alle condizioni planetarie seguono i modelli fisici generali precedentemente considerati. I mondi dei non respiratori rappresentano l’adattamento radicale o estremo, ma sono inclusi in questo gruppo anche altri tipi. I mondi sperimentali sono in generale idealmente adatti alle forme di vita tipiche, e su questi pianeti decimali i Portatori di Vita tentano di produrre delle variazioni giovevoli nei modelli standard di vita. Poiché il vostro mondo è un pianeta sperimentale, differisce notevolmente dalle sue sfere sorelle di Satania. Su Urantia sono apparse numerose forme di vita che non si trovano altrove; parimenti molte specie comuni sono assenti sul vostro pianeta.

(565.13) 49:5.12 Nell’universo di Nebadon tutti i mondi di modificazione della vita sono collegati in serie e costituiscono un dominio speciale degli affari universali affidato alle cure di appositi amministratori. E tutti questi mondi sperimentali sono periodicamente ispezionati da un corpo di direttori universali il cui capo è il finalitario veterano conosciuto in Satania con il nome di Tabamantia.

(566.1) 49:5.13 2. Serie dei tipi cerebrali. La sola uniformità fisica dei mortali è costituita dal cervello e dal sistema nervoso. Vi sono tuttavia tre organizzazioni di base del meccanismo cerebrale: i tipi ad uno, a due e a tre cervelli. Gli Urantiani sono del tipo a due cervelli, un po’ più immaginativo, avventuroso e filosofico dei mortali ad un cervello, ma un po’ meno spirituale, etico e portato all’adorazione degli ordini a tre cervelli. Queste differenze cerebrali caratterizzano anche le esistenze animali preumane.

(566.2) 49:5.14 Partendo dal tipo di corteccia cerebrale urantiana a due emisferi voi potete, per analogia, farvi un’idea del tipo monocerebrale. Il terzo cervello degli ordini tricerebrali si concepisce meglio come un’evoluzione della vostra forma inferiore e rudimentale di cervello, che si sviluppa al punto da funzionare principalmente nel controllo delle attività fisiche, lasciando i due cervelli superiori liberi per compiti più elevati: uno per funzioni intellettuali e l’altro per le attività di contropartita spirituale dell’Aggiustatore di Pensiero.

(566.3) 49:5.15 Mentre i compimenti terreni delle razze monocerebrali sono un po’ limitati a confronto di quelli degli ordini bicerebrali, i pianeti più antichi del gruppo tricerebrale presentano civiltà che stupirebbero gli Urantiani e che a paragone umilierebbero un po’ la vostra. Per sviluppo meccanico e civiltà materiale, ed anche per progresso intellettuale, i mondi dei mortali bicerebrali possono eguagliare le sfere dei tricerebrali. Ma quanto al controllo superiore della mente ed allo sviluppo degli scambi tra l’intelletto e lo spirito voi siete un po’ inferiori.

(566.4) 49:5.16 Tutte queste valutazioni comparative concernenti il progresso intellettuale od i compimenti spirituali di un mondo o di un gruppo di mondi dovrebbero per equità tenere conto dell’età planetaria. Molto, moltissimo, dipende dall’età, dall’aiuto degli elevatori biologici e dalle missioni successive dei vari ordini dei Figli divini.

(566.5) 49:5.17 Mentre i popoli a tre cervelli possono raggiungere un’evoluzione planetaria leggermente superiore a quella degli ordini ad uno o a due cervelli, tutti hanno lo stesso tipo di plasma vitale e svolgono le loro attività planetarie in modo molto simile, molto analogo a quello degli esseri umani di Urantia. Questi tre tipi di mortali sono distribuiti in tutti i mondi dei sistemi locali. Nella maggior parte dei casi le condizioni planetarie hanno avuto pochissima influenza sulle decisioni dei Portatori di Vita di progettare questi diversi ordini di mortali sui differenti mondi. È una prerogativa dei Portatori di Vita progettare i loro piani ed eseguirli in questo modo.

(566.6) 49:5.18 Questi tre ordini si trovano sullo stesso piano nella carriera d’ascensione. Ciascuno deve percorrere la stessa scala intellettuale di sviluppo ed ognuno deve superare le stesse prove spirituali di progressione. L’amministrazione del sistema ed il supercontrollo della costellazione di questi mondi differenti sono del tutto esenti da discriminazioni; anche i regimi dei Principi Planetari sono identici.

(566.7) 49:5.19 3. Serie dei tipi ricettivi allo spirito. Vi sono tre gruppi di modelli mentali in relazione al contatto con gli affari spirituali. Questa classificazione non si riferisce agli ordini di mortali ad uno, a due e a tre cervelli; si riferisce principalmente alla chimica ghiandolare e più particolarmente all’organizzazione di certe ghiandole paragonabili ai corpi pituitari. Su certi mondi le razze hanno una ghiandola, su altri ne hanno due come gli Urantiani, mentre su altre sfere ancora le razze hanno tre di questi corpi straordinari. L’immaginazione innata e la ricettività spirituale sono nettamente influenzate da questa dotazione chimica differente.

(566.8) 49:5.20 Dei tipi ricettivi allo spirito, il sessantacinque per cento appartiene al secondo gruppo, come le razze di Urantia, il dodici per cento è del primo tipo, naturalmente meno ricettivo, mentre il ventitré per cento è più incline alla spiritualità durante la vita terrestre. Ma queste distinzioni non sopravvivono alla morte naturale; tutte queste differenze razziali concernono soltanto la vita nella carne.

(567.1) 49:5.21 4. Epoche planetarie dei mortali. Questa classificazione rispetta la successione delle dispensazioni temporali riguardanti lo status terrestre degli uomini e la loro ricezione del ministero celeste.

(567.2) 49:5.22 La vita viene iniziata sui pianeti dai Portatori di Vita, che sorvegliano il suo sviluppo fino a qualche tempo dopo l’apparizione evoluzionaria dell’uomo mortale. Prima di lasciare un pianeta i Portatori di Vita installano debitamente un Principe Planetario come governante del regno. Con questo governante arriva un contingente completo di ausiliari subordinati e di assistenti tutelari, ed il primo giudizio dei vivi e dei morti è simultaneo al suo arrivo.

(567.3) 49:5.23 Con l’emergere di gruppi umani, questo Principe Planetario arriva per inaugurare la civiltà umana e focalizzare la società umana. Il vostro mondo di confusione non è una norma dei primi tempi del regno dei Principi Planetari, perché fu all’inizio di tale amministrazione su Urantia che il vostro Principe Planetario, Caligastia, legò la sua sorte alla ribellione del Sovrano del Sistema, Lucifero. Da allora il vostro pianeta ha sempre seguito un percorso tempestoso.

(567.4) 49:5.24 Su un mondo evoluzionario normale il progresso razziale raggiunge il suo apice biologico naturale durante il regime del Principe Planetario, e poco dopo il Sovrano del Sistema manda un Figlio ed una Figlia Materiali su quel pianeta. Questi importati esseri adempiono il servizio di elevatori biologici; il loro fallimento su Urantia complicò ulteriormente la vostra storia planetaria.

(567.5) 49:5.25 Quando il progresso intellettuale ed etico di una razza umana ha raggiunto i limiti dello sviluppo evoluzionario, giunge un Figlio Avonal del Paradiso in missione magistrale. E più tardi, quando lo status spirituale di un tale mondo si avvicina al suo limite di sviluppo naturale, il pianeta riceve la visita di un Figlio di conferimento del Paradiso. La missione principale di un Figlio di conferimento è di stabilire lo status planetario, di liberare lo Spirito della Verità perché funzioni sul pianeta, e di assicurare così l’arrivo universale degli Aggiustatori di Pensiero.

(567.6) 49:5.26 A questo punto Urantia devia di nuovo dalla norma: non c’è mai stata una missione magistrale sul vostro mondo, né il vostro Figlio di conferimento era dell’ordine degli Avonal. Il vostro pianeta ha goduto dell’onore insigne di divenire il domicilio planetario, come mortale, del Figlio Sovrano, Micael di Nebadon.

(567.7) 49:5.27 A seguito del ministero di tutti gli ordini successivi di filiazione divina, i mondi abitati e le loro razze in progresso cominciano ad avvicinarsi all’apice dell’evoluzione planetaria. Questi mondi divengono ora maturi per la missione culminante, l’arrivo dei Figli Istruttori Trinitari. Quest’epoca dei Figli Istruttori è il preludio dell’era planetaria finale — dell’utopia evoluzionaria — l’era di luce e vita.

(567.8) 49:5.28 Detta classificazione degli esseri umani riceverà particolare attenzione in un fascicolo successivo.

(567.9) 49:5.29 5. Serie di creature affini. I pianeti non sono organizzati solo verticalmente in sistemi, costellazioni e così via, ma l’amministrazione universale prevede anche raggruppamenti orizzontali secondo il tipo, la serie ed altre relazioni. Questa amministrazione laterale dell’universo concerne più particolarmente la coordinazione di attività di natura affine che sono state promosse indipendentemente su sfere differenti. Tali classi collegate di creature dell’universo sono ispezionate periodicamente da un corpo composito di alte personalità presieduto da finalitari con lunga esperienza.

(568.1) 49:5.30 Questi fattori di affinità si manifestano su tutti i livelli, perché le serie affini esistono tra le personalità non umane così come tra le creature mortali — ed anche tra ordini umani e superumani. Gli esseri intelligenti sono collegati verticalmente in dodici grandi gruppi di sette divisioni maggiori ciascuno. La coordinazione di questi gruppi di esseri viventi collegati in modo straordinario è probabilmente effettuata mediante una tecnica dell’Essere Supremo da noi non pienamente compresa.

(568.2) 49:5.31 6. Serie a fusione con l’Aggiustatore. La classificazione o raggruppamento spirituale di tutti i mortali durante la loro esperienza precedente alla fusione è interamente determinata dalla relazione tra lo status della personalità ed il Monitore del Mistero che vi risiede. Quasi il novanta per cento dei mondi abitati di Nebadon è popolato da mortali a fusione con l’Aggiustatore, contrariamente ad un universo vicino dove appena più della metà dei mondi ospita esseri che sono candidati alla fusione eterna con l’Aggiustatore interiore.

(568.3) 49:5.32 7. Tecniche di evasione dalla terra. Esiste fondamentalmente soltanto un modo in cui la vita umana individuale può essere iniziata sui mondi abitati, e cioè attraverso la procreazione delle creature e la nascita naturale. Ma vi sono numerose tecniche per mezzo delle quali l’uomo sfugge al suo status terrestre e guadagna l’accesso alla corrente in movimento verso l’interno degli ascendenti al Paradiso.

(568.4) 49:6.1 Tutti i differenti tipi fisici e le serie planetarie di mortali beneficiano in eguale misura del ministero degli Aggiustatori di Pensiero, degli angeli guardiani e dei vari ordini delle schiere di messaggeri dello Spirito Infinito. Tutti sono similmente liberati dai vincoli della carne attraverso l’emancipazione della morte naturale, e tutti procedono quindi in modo simile sui mondi morontiali di evoluzione spirituale e di progresso mentale.

(568.5) 49:6.2 Di tanto in tanto, su proposta delle autorità planetarie o dei dirigenti del sistema, vengono eseguite risurrezioni speciali dei sopravviventi addormentati. Tali risurrezioni avvengono almeno ogni millennio del tempo planetario, quando non tutti ma “molti di coloro che dormono nella polvere si risvegliano”. Queste risurrezioni speciali sono l’occasione per mobilitare gruppi speciali di ascendenti per servizi specifici nel piano d’ascensione dei mortali dell’universo locale. Vi sono ragioni pratiche ed associazioni sentimentali connesse con queste risurrezioni speciali.

(568.6) 49:6.3 Nel corso delle ere primitive di un mondo abitato molti sono chiamati nelle sfere delle dimore al momento delle risurrezioni speciali millenarie, ma la maggior parte dei sopravviventi sono ripersonalizzati all’inaugurazione di una nuova dispensazione associata alla venuta di un Figlio divino per servire sul pianeta.

(568.7) 49:6.4 1. Mortali dell’ordine di sopravvivenza dispensazionale o di gruppo. Con l’arrivo del primo Aggiustatore su un mondo abitato fanno la loro apparizione anche i serafini guardiani; essi sono indispensabili per lasciare la terra. Durante tutto il periodo di abbandono della vita dei sopravviventi addormentati i valori spirituali e le realtà eterne delle loro anime immortali appena evolutesi sono conservati come patrimonio fiduciario sacro dai serafini guardiani personali o di gruppo.

(568.8) 49:6.5 I guardiani di gruppo assegnati ai sopravviventi addormentati operano sempre con i Figli di giudizio al loro arrivo sul pianeta. “Egli manderà i suoi angeli, ed essi riuniranno i suoi eletti dai quattro venti.” Con ogni serafino incaricato della ripersonalizzazione di un mortale dormiente opera l’Aggiustatore ritornato, il medesimo frammento immortale del Padre che viveva in lui durante la sua vita nella carne, ed in tal modo è ristabilita l’identità e risuscitata la personalità. Durante il sonno dei loro soggetti questi Aggiustatori in attesa servono su Divinington; essi non abitano mai un’altra mente mortale durante questo intervallo.

(569.1) 49:6.6 Mentre i mondi d’esistenza mortale più antichi ospitano i tipi di esseri umani altamente sviluppati e squisitamente spirituali che sono praticamente esenti dalla vita morontiale, le ere iniziali delle razze di origine animale sono caratterizzate da mortali primitivi così immaturi che la fusione con i loro Aggiustatori è impossibile. Il risveglio di questi mortali è compiuto dal serafino guardiano in congiunzione con una porzione individualizzata dello spirito immortale della Terza Sorgente e Centro.

(569.2) 49:6.7 In tal modo i sopravviventi addormentati di un’era planetaria sono ripersonalizzati al momento degli appelli dispensazionali. Ma per quanto riguarda le personalità non recuperabili di un regno, nessuno spirito immortale è presente per agire assieme ai guardiani di gruppo del destino, e ciò costituisce la cessazione della loro esistenza di creature. Sebbene alcuni vostri testi abbiano descritto questi avvenimenti come se si verificassero sui pianeti in cui muoiono i mortali, essi in realtà hanno tutti luogo sui mondi delle dimore.

(569.3) 49:6.8 2. Mortali degli ordini d’ascensione individuali. L’avanzamento individuale degli esseri umani è misurato dal loro successivo raggiungimento e superamento (padronanza) dei sette cerchi cosmici. Questi cerchi di progressione dei mortali sono livelli che associano valori intellettuali, sociali, spirituali e d’intuizione cosmica. Partendo dal settimo cerchio i mortali si sforzano di raggiungere il primo, e a tutti coloro che hanno raggiunto il terzo sono immediatamente assegnati dei guardiani del destino. Questi mortali possono essere ripersonalizzati nella vita morontiale indipendentemente da giudizi dispensazionali o da altri giudizi.

(569.4) 49:6.9 Durante le prime ere di un mondo evoluzionario pochi mortali vanno in giudizio il terzo giorno. Ma con il trascorrere delle ere sono assegnati ai mortali in progresso dei guardiani personali del destino in numero sempre maggiore, e così quantità sempre crescenti di queste creature in evoluzione sono ripersonalizzate sul primo mondo delle dimore il terzo giorno dopo la morte naturale. In tali occasioni il ritorno dell’Aggiustatore segnala il risveglio dell’anima umana, e questa è la ripersonalizzazione dei morti esattamente come avviene all’atto dell’appello in massa alla fine di una dispensazione sui mondi evoluzionari.

(569.5) 49:6.10 Vi sono tre gruppi di ascendenti individuali: i meno avanzati atterrano sul mondo iniziale o primo mondo delle dimore. Il gruppo più evoluto può intraprendere la carriera morontiale su uno dei mondi delle dimore intermedi, secondo la sua precedente progressione planetaria. I membri più avanzati di questi ordini iniziano in realtà la loro esperienza morontiale sul settimo mondo delle dimore.

(569.6) 49:6.11 3. Mortali degli ordini d’ascensione subordinata a prove. Agli occhi dell’universo, l’arrivo di un Aggiustatore costituisce l’identità e tutti gli esseri in cui dimora un Aggiustatore figurano sulle liste d’appello della giustizia. Ma la vita temporale sui mondi evoluzionari è incerta, e molti muoiono giovani prima di avere scelto la carriera del Paradiso. Questi bambini e giovani abitati da un Aggiustatore seguono il genitore di status spirituale più avanzato e procedono così sul mondo finalitario del sistema (l’asilo probatorio) il terzo giorno, o al momento di una risurrezione speciale, o all’atto dell’appello nominale regolare millenario e dispensazionale.

(570.1) 49:6.12 I bambini che muoiono troppo giovani per avere degli Aggiustatori di Pensiero sono ripersonalizzati sul mondo finalitario dei sistemi locali in concomitanza con l’arrivo di uno dei loro genitori sui mondi delle dimore. Un bambino acquisisce la sua entità fisica alla nascita come mortale, ma per quanto concerne la sopravvivenza tutti i bambini privi di Aggiustatore sono considerati come ancora legati ai loro genitori.

(570.2) 49:6.13 A tempo debito, degli Aggiustatori di Pensiero vengono ad abitare questi bambini, mentre il ministero serafico per entrambi i gruppi degli ordini di sopravvivenza subordinata a prove è in generale simile a quello del genitore più avanzato, oppure è equivalente a quello del genitore unico nel caso che soltanto uno sopravviva. A coloro che raggiungono il terzo cerchio, indipendentemente dallo status dei loro genitori, sono accordati dei guardiani personali.

(570.3) 49:6.14 Asili probatori simili sono mantenuti sulle sfere finalitarie della costellazione e sulla capitale dell’universo per i bambini privi di Aggiustatore appartenenti agli ordini modificati primari e secondari di ascendenti.

(570.4) 49:6.15 4. Mortali degli ordini d’ascensione secondari modificati. Questi sono gli esseri umani progressivi dei mondi evoluzionari intermedi. Di regola essi non sono immuni dalla morte naturale, ma sono esentati dal passare per i sette mondi delle dimore.

(570.5) 49:6.16 I meno perfezionati si risvegliano sulla capitale del loro sistema locale, scavalcando solo i mondi delle dimore. Quelli del gruppo intermedio vanno sui mondi d’istruzione della costellazione; essi oltrepassano l’intero regime morontiale del sistema locale. Più tardi ancora nelle ere planetarie di sforzo spirituale molti sopravviventi si risvegliano sulla capitale della costellazione ed iniziano da là la loro ascensione al Paradiso.

(570.6) 49:6.17 Ma prima che i membri di questi gruppi possano avanzare, devono ritornare come istruttori sui mondi che hanno oltrepassato, acquisendo molte esperienze come insegnanti in quei regni che hanno scavalcato come studenti. Successivamente essi procedono tutti verso il Paradiso per le vie stabilite di progressione dei mortali.

(570.7) 49:6.18 5. Mortali dell’ordine d’ascensione primario modificato. Questi mortali appartengono al tipo di esseri evoluzionari fusi con l’Aggiustatore, ma rappresentano più spesso le fasi finali dello sviluppo umano su un mondo in evoluzione. Tali esseri glorificati sono dispensati dal passare per i portali della morte. Essi sono sottomessi alla presa del Figlio; sono trasferiti dai vivi ed appaiono immediatamente alla presenza del Figlio Sovrano nella capitale dell’universo locale.

(570.8) 49:6.19 Questi sono i mortali che si fondono con i loro Aggiustatori durante la vita mortale, e tali personalità fuse con l’Aggiustatore attraversano liberamente lo spazio prima di essere rivestite delle forme morontiali. Queste anime fusesi vanno per mezzo del transito diretto dell’Aggiustatore nelle sale di risurrezione delle sfere morontiali superiori, dove ricevono la loro investitura morontiale iniziale esattamente come tutti gli altri mortali che arrivano dai mondi evoluzionari.

(570.9) 49:6.20 Quest’ordine primario modificato d’ascensione mortale può essere applicato agli individui di qualunque serie planetaria, dagli stadi più bassi a quelli più alti dei mondi a fusione con l’Aggiustatore, ma funziona con maggiore frequenza sulle più antiche di queste sfere dopo che hanno beneficiato di numerosi soggiorni dei Figli divini.

(570.10) 49:6.21 Con l’istituzione dell’era planetaria di luce e vita molti mortali vanno sui mondi morontiali dell’universo tramite l’ordine primario modificato di traslazione. Più tardi ancora negli stadi avanzati dell’esistenza stabilizzata, quando la maggior parte dei mortali che lasciano un regno è inclusa in questa classe, il pianeta è considerato come appartenente a questa serie. La morte naturale diviene sempre meno frequente su queste sfere stabilizzate da lungo tempo in luce e vita.

(571.1) 49:6.22 [Presentato da un Melchizedek della Scuola d’Amministrazione Planetaria di Jerusem.]


 

(572.1) 50:0.1 PUR appartenendo all’ordine dei Figli Lanonandek, i Principi Planetari sono talmente specializzati nel servizio da essere comunemente considerati come un gruppo distinto. Dopo essere stati certificati dai Melchizedek come Lanonandek secondari, questi Figli dell’universo locale sono assegnati alle riserve del loro ordine sulla capitale della costellazione. Da qui essi sono assegnati ai vari incarichi dai Sovrani dei Sistemi ed infine designati Principi Planetari ed inviati a governare i mondi abitati in evoluzione.

(572.2) 50:0.2 Per un Sovrano di Sistema il segnale di agire in merito all’assegnazione di un governante ad un dato pianeta è il ricevimento di una richiesta da parte dei Portatori di Vita per l’invio di un dirigente amministrativo che funzioni su questo pianeta nel quale essi hanno stabilito la vita e sviluppato degli esseri evoluzionari intelligenti. A tutti i pianeti che sono abitati da creature mortali evoluzionarie è assegnato un governante planetario di quest’ordine di filiazione.

(572.3) 50:1.1 Il Principe Planetario ed i suoi fratelli assistenti rappresentano l’approccio personalizzato più vicino (a parte l’incarnazione) che il Figlio Eterno del Paradiso possa fare alle basse creature del tempo e dello spazio. È vero, il Figlio Creatore tocca le creature dei regni per mezzo del suo spirito, ma i Principi Planetari sono l’ultimo degli ordini di Figli personali che si estendono dal Paradiso sino ai figli degli uomini. Lo Spirito Infinito giunge molto vicino agli uomini nelle persone dei guardiani del destino e di altri esseri angelici; il Padre Universale vive nell’uomo tramite la presenza prepersonale dei Monitori del Mistero; ma il Principe Planetario rappresenta l’ultimo sforzo del Figlio Eterno e dei suoi Figli per avvicinarsi a voi. Su un mondo abitato da poco il Principe Planetario è il solo rappresentante di divinità completa, poiché scaturisce dal Figlio Creatore (la progenie del Padre Universale e del Figlio Eterno) e dalla Divina Ministra (la Figlia nell’Universo dello Spirito Infinito).

(572.4) 50:1.2 Il principe di un pianeta abitato di recente è circondato da un corpo leale di aiuti e di assistenti e da un gran numero di spiriti tutelari. Ma il corpo dirigente di tali nuovi mondi deve appartenere agli ordini inferiori di amministratori di un sistema al fine di essere per natura sensibile ai problemi e alle difficoltà planetarie, e di comprenderli. Tutto questo sforzo per fornire ai mondi evoluzionari un governo comprensivo comporta il rischio maggiore che queste personalità quasi umane possano essere sviate dall’esaltazione delle loro stesse menti al di sopra della volontà dei Governanti Supremi.

(572.5) 50:1.3 Per il fatto di essere i soli rappresentanti della divinità sui singoli pianeti, questi Figli sono sottoposti a prove severe; Nebadon ha sofferto la sfortuna di parecchie ribellioni. Nella creazione dei Sovrani di Sistema e dei Principi Planetari avviene la personalizzazione di un concetto che si è distanziato sempre più dal Padre Universale e dal Figlio Eterno, e c’è un crescente pericolo di perdere il senso delle proporzioni dell’importanza personale ed una probabilità maggiore di non riuscire a conservare un adeguato dominio dei valori e delle relazioni dei numerosi ordini di esseri divini e delle loro graduazioni d’autorità. Il fatto che il Padre non sia personalmente presente negli universi locali impone anche a tutti questi Figli una certa prova di fede e di lealtà.

(573.1) 50:1.4 Comunque non accade spesso che questi principi planetari falliscano nelle loro missioni di organizzare ed amministrare le sfere abitate; la loro riuscita facilita grandemente le missioni successive dei Figli Materiali, che vengono ad innestare le forme superiori di vita delle creature negli uomini primitivi dei mondi. Il loro governo contribuisce molto anche a preparare i pianeti per i Figli Paradisiaci di Dio che verranno in seguito a giudicare i mondi e ad inaugurare le dispensazioni successive.

(573.2) 50:2.1 Tutti i Principi Planetari sono sotto la giurisdizione amministrativa universale di Gabriele, il capo esecutivo di Micael, mentre in autorità diretta sono sottomessi ai mandati esecutivi dei Sovrani di Sistema.

(573.3) 50:2.2 I Principi Planetari possono in ogni momento chiedere consiglio ai Melchizedek, loro precedenti istruttori e patrocinatori, ma non sono arbitrariamente obbligati a ricorrere a questa assistenza, e se tale aiuto non è volontariamente richiesto i Melchizedek non interferiscono nell’amministrazione planetaria. Questi governanti del pianeta possono anche avvalersi del parere dei ventiquattro consiglieri riuniti dai mondi di conferimento del sistema. In Satania questi consiglieri sono attualmente tutti nativi di Urantia. C’è un consiglio analogo di settanta membri sulla capitale della costellazione, anch’essi scelti tra gli esseri evoluzionari dei regni.

(573.4) 50:2.3 Il governo dei pianeti evoluzionari all’inizio della loro instabile carriera è in larga misura autocratico. I Principi Planetari organizzano i loro gruppi specializzati di assistenti reclutandoli dai loro corpi di aiuti planetari. Essi si circondano generalmente di un consiglio supremo di dodici membri, ma questo è variamente scelto e diversamente costituito sui differenti mondi. Un Principe Planetario può anche avere come assistenti uno o più membri del terzo ordine del suo gruppo di filiazione e talvolta, su certi mondi, uno del suo stesso ordine, un Lanonandek secondario associato.

(573.5) 50:2.4 L’intero personale di un governante planetario è costituito da personalità dello Spirito Infinito, da certi tipi di esseri superiori evoluti e da mortali ascendenti provenienti da altri mondi. Un tale gruppo è composto in media da un migliaio di persone, e via via che il pianeta progredisce questo corpo di assistenti può essere aumentato fino a centomila o più. Ogni volta che hanno bisogno di altri assistenti i Principi Planetari devono solo farne richiesta ai loro fratelli, i Sovrani di Sistema, e la loro domanda viene subito esaudita.

(573.6) 50:2.5 I pianeti variano molto per natura, organizzazione ed amministrazione, ma sono tutti provvisti di tribunali di giustizia. Il sistema giudiziario dell’universo locale inizia dai tribunali di un Principe Planetario, che sono presieduti da un membro del suo gruppo personale. I decreti di tali tribunali riflettono un atteggiamento molto paterno e discrezionale. Tutti i problemi che vanno oltre la regolamentazione degli abitanti del pianeta sono soggetti ad appello ai tribunali superiori, ma le questioni relative al suo dominio planetario sono in larga misura trattate secondo la discrezione personale del principe.

(574.1) 50:2.6 Le commissioni itineranti dei conciliatori servono ed integrano i tribunali planetari, e sia i controllori fisici che quelli spirituali sono soggetti alle conclusioni di questi conciliatori. Tuttavia nessuna sentenza è mai posta arbitrariamente in esecuzione senza il consenso del Padre della Costellazione, perché gli “Altissimi governano nei regni degli uomini”.

(574.2) 50:2.7 I controllori ed i trasformatori assegnati ai pianeti sono anche in grado di collaborare con gli angeli e con gli altri ordini di esseri celesti per rendere queste ultime personalità visibili alle creature mortali. In occasioni particolari gli assistenti serafici ed anche i Melchizedek possono rendersi visibili agli abitanti dei mondi evoluzionari, e lo fanno. La ragione principale di portare ascendenti mortali dalla capitale del sistema come membri del personale del Principe Planetario è di facilitare la comunicazione con gli abitanti del regno.

(574.3) 50:3.1 Quando un Principe Planetario va su un mondo giovane, abitualmente porta con sé un gruppo di esseri ascendenti volontari proveniente dalla capitale del sistema locale. Questi ascendenti accompagnano il principe come consiglieri ed assistenti nel lavoro di miglioramento della razza primitiva. Tale corpo di assistenti materiali costituisce l’anello di congiunzione tra il principe e le razze del pianeta. Il Principe di Urantia, Caligastia, aveva un corpo di cento di tali assistenti.

(574.4) 50:3.2 Questi assistenti volontari sono cittadini della capitale di un sistema, e nessuno di loro si è fuso con il suo Aggiustatore interiore. Lo status degli Aggiustatori di questi servitori volontari rimane quello della situazione residenziale sulla capitale del sistema, mentre questi progressori morontiali ritornano temporaneamente allo stato materiale precedente.

(574.5) 50:3.3 I Portatori di Vita, gli architetti della forma, forniscono a questi volontari nuovi corpi fisici, che essi occupano per il tempo del loro soggiorno planetario. Queste forme della personalità, mentre sono esenti dalle malattie ordinarie dei regni, sono, come i corpi morontiali iniziali, soggette a certi accidenti di natura meccanica.

(574.6) 50:3.4 Il gruppo corporale del principe è solitamente rimosso dal pianeta in connessione con il successivo giudizio al momento dell’arrivo di un secondo Figlio sulla sfera. Prima di andarsene i membri del gruppo assegnano di consueto i loro vari incarichi ai rispettivi discendenti ed a certi nativi volontari superiori. Sui mondi in cui questi assistenti del principe hanno avuto il permesso di accoppiarsi con i gruppi superiori delle razze native, tali discendenti normalmente succedono a loro.

(574.7) 50:3.5 Questi assistenti del Principe Planetario raramente si accoppiano con le razze del pianeta, ma si accoppiano sempre tra di loro. Da queste unioni hanno origine due classi di esseri: il tipo primario di creature intermedie e certi tipi elevati di esseri materiali che restano assegnati al personale del principe dopo che i loro genitori sono stati rimossi dal pianeta all’arrivo di Adamo ed Eva. Questi figli non si accoppiano con le razze mortali salvo che in certi casi d’emergenza, ed allora soltanto per ordine del Principe Planetario. In tal caso i loro figli — i nipoti dei membri del gruppo corporale — godono dello stesso status delle razze superiori del loro tempo e della loro generazione. Tutti i discendenti di questi assistenti semimateriali del Principe Planetario sono abitati da Aggiustatori.

(575.1) 50:3.6 Alla fine della dispensazione del principe, quando per questo “gruppo di ritorno” giunge il momento di essere rimandato alla capitale del sistema per riprendere la carriera del Paradiso, questi ascendenti si presentano ai Portatori di Vita per restituire il loro corpo materiale. Essi entrano nel sonno di transizione e si svegliano privi delle loro spoglie mortali e rivestiti delle forme morontiali, pronti per il trasporto serafico di ritorno alla capitale del sistema, dove i loro Aggiustatori distaccati li attendono. Essi sono in ritardo di un’intera dispensazione rispetto alla loro classe di Jerusem, ma hanno acquisito un’esperienza unica e straordinaria, un capitolo raro nella carriera di un ascendente mortale.

(575.2) 50:4.1 Il gruppo corporale del principe organizza subito le scuole planetarie di preparazione e di cultura, nelle quali la crema delle razze evoluzionarie viene istruita e poi mandata ad insegnare questi metodi migliori ai loro popoli. Queste scuole del principe sono situate nel quartier generale materiale del pianeta.

(575.3) 50:4.2 Gran parte del lavoro fisico connesso con la costruzione di questa città-quartier generale è compiuto dal gruppo corporale. Tali città-quartier generale o insediamenti dei tempi iniziali del Principe Planetario sono molto differenti da quello che potrebbe immaginare un mortale di Urantia. A paragone con quelle delle ere successive esse sono semplici e sono caratterizzate da abbellimenti minerali e da una costruzione materiale relativamente avanzata. Tutto ciò contrasta con il regime adamico incentrato attorno ad un quartier generale giardino dal quale viene portata avanti la loro opera a favore delle razze durante la seconda dispensazione dei Figli dell’universo.

(575.4) 50:4.3 Nell’installazione del quartier generale sul vostro mondo ogni abitazione umana era abbondantemente dotata di terreno. Sebbene le tribù lontane continuassero a cacciare e a cercare cibo, gli studenti e gli insegnanti delle scuole del Principe erano tutti agricoltori ed orticoltori. Il tempo era quasi equamente diviso tra le seguenti attività:

(575.5) 50:4.4 1. Lavoro fisico. Coltivazione del suolo associata alla costruzione a all’abbellimento delle abitazioni.

(575.6) 50:4.5 2. Attività sociali. Attività ricreative e gruppi culturali sociali.

(575.7) 50:4.6 3. Applicazione educativa. Istruzione individuale in connessione con l’insegnamento di gruppo in famiglia, completata da una preparazione specializzata per classe.

(575.8) 50:4.7 4. Preparazione professionale. Scuole per il matrimonio e la formazione della famiglia, le scuole di applicazione delle arti e dei mestieri e le classi di preparazione degli insegnanti — secolari, culturali e religiosi.

(575.9) 50:4.8 5. Cultura spirituale. La fratellanza degli insegnanti, l’educazione illuminata di gruppi di ragazzi e di giovani e la preparazione di bambini nativi adottati come missionari presso i loro popoli.

(575.10) 50:4.9 Un Principe Planetario non è visibile agli esseri mortali; è una prova di fede credere alle rappresentazioni fatte dagli esseri semimateriali del suo personale. Ma queste scuole di cultura e di preparazione sono ben adattate ai bisogni di ciascun pianeta, e si sviluppa ben presto una viva e lodevole rivalità tra le razze di uomini nei loro sforzi per essere ammessi a queste varie istituzioni d’insegnamento.

(575.11) 50:4.10 Da questo centro mondiale di cultura e di realizzazione s’irradia gradualmente verso tutti i popoli un’influenza elevatrice e civilizzatrice che trasforma lentamente ma sicuramente le razze evoluzionarie. Nel frattempo i bambini educati e spiritualizzati dei popoli circostanti, che sono stati adottati ed istruiti nelle scuole del principe, ritornano tra i loro gruppi d’origine e, al meglio delle loro capacità, vi stabiliscono nuovi e potenti centri di apprendimento e di cultura che essi conducono secondo il piano delle scuole del principe.

(576.1) 50:4.11 Su Urantia questi piani per il progresso planetario e per l’avanzamento culturale erano bene avviati e procedevano in maniera molto soddisfacente, quando l’intera impresa fu interrotta in modo piuttosto improvviso ed assai inglorioso dall’adesione di Caligastia alla ribellione di Lucifero.

(576.2) 50:4.12 Per me fu uno degli episodi più profondamente dolorosi di questa ribellione apprendere la crudele perfidia di un membro del mio stesso ordine di filiazione, Caligastia, che deliberatamente e con premeditata malizia pervertì sistematicamente l’istruzione ed avvelenò l’insegnamento che era impartito in tutte le scuole planetarie di Urantia attive in quel momento. La rovina di queste scuole fu rapida e completa.

(576.3) 50:4.13 Molti figli degli ascendenti del gruppo materializzato del Principe rimasero fedeli, disertando i ranghi di Caligastia. Questi lealisti furono incoraggiati dagli amministratori fiduciari Melchizedek di Urantia, ed in tempi successivi i loro discendenti contribuirono molto ad elevare i concetti planetari della verità e della rettitudine. L’opera di questi leali evàngeli aiutò ad impedire la scomparsa totale della verità spirituale su Urantia. Tali anime coraggiose ed i loro discendenti mantennero viva una certa conoscenza della legge del Padre e preservarono per le razze del mondo il concetto delle dispensazioni planetarie successive dei vari ordini di Figli divini.

(576.4) 50:5.1 I prìncipi leali dei mondi abitati restano assegnati in permanenza ai pianeti di loro destinazione originaria. I Figli del Paradiso e le loro dispensazioni possono venire e ripartire, ma un Principe Planetario che ha successo continua a governare il suo regno. Il suo lavoro è del tutto indipendente dalle missioni dei Figli superiori, essendo destinato a favorire lo sviluppo della civilizzazione planetaria.

(576.5) 50:5.2 Il progresso della civilizzazione si somiglia ben poco su due pianeti qualsiasi. I dettagli dello svolgimento dell’evoluzione dei mortali è molto differente sui numerosi mondi dissimili. Nonostante queste molte diversificazioni dello sviluppo planetario negli aspetti fisico, intellettuale e sociale, tutte le sfere evoluzionarie progrediscono in certe direzioni ben definite.

(576.6) 50:5.3 Sotto il governo benevolo di un Principe Planetario, migliorato dai Figli Materiali e perfezionato dalle periodiche missioni dei Figli del Paradiso, le razze mortali di un mondo normale del tempo e dello spazio passeranno in successione per le seguenti sette epoche evolutive:

(576.7) 50:5.4 1. L’epoca della nutrizione. Le creature preumane e le razze iniziali degli uomini primitivi si occupano principalmente dei problemi dell’alimentazione. Questi esseri in evoluzione passano le loro ore di veglia a cercare cibo o a battersi, per attaccare o per difendersi. La ricerca del cibo è predominante nella mente di questi primi antenati della civilizzazione successiva.

(576.8) 50:5.5 2. L’era della sicurezza. Non appena il cacciatore primitivo può risparmiare tempo nella ricerca del cibo, utilizza questo tempo libero per accrescere la sua sicurezza. Un’attenzione sempre maggiore è dedicata alla tecnica della guerra. Le abitazioni vengono fortificate ed i clan sono consolidati dalla reciproca paura e dall’inculcazione dell’odio per i gruppi stranieri. L’autopreservazione è un’attività che segue sempre l’automantenimento.

(577.1) 50:5.6 3. L’era del comfort materiale. Dopo che i problemi dell’alimentazione sono stati parzialmente risolti e che è stato raggiunto un certo grado di sicurezza, il tempo libero residuo è utilizzato per accrescere il comfort personale. Il lusso rivaleggia con la necessità di occupare il centro della scena delle attività umane. Una tale era è troppo spesso caratterizzata dalla tirannia, dall’intolleranza, dall’ingordigia e dall’ ebbrezza. Gli elementi più deboli delle razze propendono verso eccessi e brutalità. Questi cercatori del piacere dal carattere debole sono gradualmente soggiogati dagli elementi più forti ed amanti della verità della civilizzazione in progresso.

(577.2) 50:5.7 4. La ricerca della conoscenza e della saggezza. Cibo, sicurezza, piacere e tempo libero forniscono la base per lo sviluppo della cultura e per la diffusione della conoscenza. Lo sforzo per mettere in pratica la conoscenza porta alla saggezza, e quando una cultura ha imparato come trarre profitto dall’esperienza e migliorarsi grazie ad essa la civilizzazione è veramente arrivata. Cibo, sicurezza e comfort materiale dominano ancora la società, ma molti individui lungimiranti hanno fame di conoscenza e sete di saggezza. Ad ogni figlio è offerta l’opportunità di apprendere con la pratica; l’educazione è la parola d’ordine di queste ere.

(577.3) 50:5.8 5. L’epoca della filosofia e della fratellanza. Quando i mortali imparano a pensare e cominciano a trarre profitto dall’esperienza diventano filosofi — iniziano a riflettere su se stessi e ad esercitare un giudizio discriminante. La società di quest’era diviene etica ed i mortali di una tale epoca divengono veramente esseri morali. Esseri morali saggi sono capaci di stabilire la fratellanza umana su un tale mondo in progresso. Gli esseri etici e morali possono imparare come vivere in conformità alla regola d’oro.

(577.4) 50:5.9 6. L’era della lotta spirituale. Quando i mortali in evoluzione sono passati per gli stadi di sviluppo fisico, intellettuale e sociale, raggiungono presto o tardi quei livelli di discernimento personale che li spingono a cercare soddisfazioni spirituali e comprensioni cosmiche. La religione completa l’ascesa dai domini emotivi della paura e della superstizione ai livelli superiori della saggezza cosmica e dell’esperienza spirituale personale. L’educazione aspira a raggiungere i significati e la cultura coglie le relazioni cosmiche ed i veri valori. Tali mortali in evoluzione sono autenticamente colti, veramente educati e conoscono profondamente Dio.

(577.5) 50:5.10 7. L’era di luce e vita. Questa è la fioritura delle ere successive di sicurezza fisica, di espansione intellettuale, di cultura sociale e di realizzazione spirituale. Questi compimenti umani sono ora fusi, associati e coordinati nell’unità cosmica e nel servizio disinteressato. Entro i limiti della natura finita e delle doti materiali non ci sono limiti imposti alle possibilità di successo evoluzionario da parte delle generazioni in progresso che vivono in successione su questi mondi superni e stabilizzati del tempo e dello spazio.

(577.6) 50:5.11 Dopo aver servito le loro sfere nel corso delle dispensazioni successive della storia del mondo e delle epoche progressive di avanzamento planetario, i Principi Planetari sono elevati alla posizione di Sovrani Planetari all’inaugurazione dell’era di luce e vita.

(578.1) 50:6.1 L’isolamento di Urantia rende impossibile intraprendere la descrizione di molti particolari della vita e dell’ambiente dei vostri vicini di Satania. In questa presentazione noi siamo limitati dalla quarantena planetaria e dall’isolamento del sistema. Dobbiamo sottostare a queste restrizioni in tutti i nostri sforzi per illuminare i mortali di Urantia, ma per quanto è consentito voi siete stati informati dei progressi di un mondo evoluzionario medio e siete in grado di comparare la carriera di un tale mondo con lo stato attuale di Urantia.

(578.2) 50:6.2 Lo sviluppo della civiltà su Urantia non è stato molto diverso da quello di altri mondi che hanno subito la disgrazia dell’isolamento spirituale. Ma se lo si confronta con i mondi leali dell’universo, il vostro pianeta sembra assai disorientato e grandemente ritardato in tutte le fasi di progresso intellettuale e di realizzazione spirituale.

(578.3) 50:6.3 A causa delle vostre sventure planetarie gli Urantiani sono impediti nel comprendere molte cose sulla cultura dei mondi normali. Ma voi non dovreste immaginare i mondi evoluzionari, anche i più ideali, come sfere in cui la vita è un letto di rose. La vita iniziale delle razze mortali è sempre accompagnata da lotte. Lo sforzo e la decisione sono fattori essenziali per l’acquisizione dei valori di sopravvivenza.

(578.4) 50:6.4 La cultura presuppone una certa qualità di mente; la cultura non può essere innalzata se non viene elevata la mente. Un intelletto superiore cercherà una cultura nobile e troverà un modo per raggiungere tale meta. Le menti inferiori rifiuteranno la cultura più elevata anche se è loro offerta già confezionata. Molto dipende anche dalle missioni successive dei Figli divini e dalla misura in cui l’illuminazione è ricevuta dalle ere delle loro rispettive dispensazioni.

(578.5) 50:6.5 Non si dovrebbe dimenticare che per duecentomila anni tutti i mondi di Satania sono rimasti al bando spirituale di Norlatiadek in conseguenza della ribellione di Lucifero. E ci vorranno ere ed ere per risolvere i problemi risultanti dal peccato e dalla secessione. Il vostro mondo continua ancora a seguire una carriera irregolare e controllata a causa della doppia tragedia di un Principe Planetario ribelle e di un Figlio Materiale venuto meno all’impegno. Anche il conferimento di Cristo Micael su Urantia non ha eliminato immediatamente le conseguenze temporali di questi gravi errori nell’amministrazione iniziale del pianeta.

(578.6) 50:7.1 A prima vista potrebbe sembrare che Urantia ed i suoi mondi isolati associati siano molto sfortunati perché sono stati privati della presenza e dell’influenza benefica di personalità superumane quali un Principe Planetario ed un Figlio e una Figlia Materiali. Ma l’isolamento di queste sfere offre alle loro razze un’opportunità straordinaria per l’esercizio della fede e per lo sviluppo di una qualità peculiare di fiducia nell’affidabilità cosmica, che non dipende né dalla vista né da alcun’altra considerazione materiale. Può accadere alla fine che le creature mortali provenienti dai mondi in quarantena in conseguenza di una ribellione siano estremamente fortunate. Noi abbiamo scoperto che questi ascendenti si vedono affidare molto presto numerosi incarichi speciali in imprese cosmiche nelle quali una fede senza riserve ed una fiducia sublime sono essenziali per la riuscita.

(579.1) 50:7.2 Su Jerusem gli ascendenti provenienti da questi mondi isolati occupano un settore residenziale a sé stante e sono conosciuti come gli agondontari, che significa creature evoluzionarie dotate di volontà che possono credere senza vedere, perseverare nell’isolamento e trionfare su difficoltà insormontabili anche quando sono soli. Questo gruppo funzionale degli agondontari persiste per tutta l’ascensione dell’universo locale e la traversata del superuniverso. Esso scompare durante il soggiorno in Havona, ma riappare prontamente al raggiungimento del Paradiso e persiste definitivamente nel Corpo della Finalità dei Mortali. Tabamantia è un agondontario di status finalitario, essendo un sopravvissuto di una delle sfere in quarantena coinvolte nella prima ribellione che è avvenuta negli universi del tempo e dello spazio.

(579.2) 50:7.3 Lungo tutta la carriera del Paradiso la ricompensa segue lo sforzo come il risultato della causa. Tali ricompense separano l’individuo dalla media, forniscono un differenziale nell’esperienza delle creature e contribuiscono alla versatilità dei risultati ultimi nel corpo collettivo dei finalitari.

(579.3) 50:7.4 [Presentato da un Figlio Lanonandek Secondario del Corpo di Riserva.]


 

(580.1) 51:0.1 DURANTE la dispensazione di un Principe Planetario l’uomo primitivo raggiunge il limite dello sviluppo evoluzionario naturale, e questo risultato biologico segnala al Sovrano del Sistema che è giunto il momento d’inviare su tale mondo il secondo ordine di filiazione, gli elevatori biologici. Questi Figli, perché ce ne sono due di loro — il Figlio e la Figlia Materiali — sono di solito conosciuti su un pianeta come Adamo ed Eva. Il Figlio materiale originale di Satania è Adamo, e quelli che vanno nei mondi del sistema come elevatori biologici portano sempre il nome di questo primo Figlio originale del loro ordine straordinario.

(580.2) 51:0.2 Questi Figli sono il dono materiale del Figlio Creatore ai mondi abitati. Essi restano sul pianeta del loro incarico assieme al Principe Planetario per tutto il corso evoluzionario di quella sfera. Una tale avventura su un mondo che ha un Principe Planetario non presenta grandi rischi, ma su un pianeta apostata, un regno senza un governante spirituale e privo di comunicazioni interplanetarie, una simile missione è piena di gravi pericoli.

(580.3) 51:0.3 Benché voi non possiate sperare di conoscere l’intera opera di questi Figli in tutti i mondi di Satania e di altri sistemi, altri fascicoli descrivono più completamente la vita e le esperienze dell’interessante coppia, Adamo ed Eva, che venne dal corpo degli elevatori biologici di Jerusem per elevare le razze di Urantia. Anche se vi fu un fallimento dei piani ideali per migliorare le vostre razze native, tuttavia la missione di Adamo non fu compiuta invano. Urantia ha tratto un immenso beneficio dal dono di Adamo ed Eva, e tra i loro compagni e nei consigli superiori la loro opera non è considerata una sconfitta totale.

(580.4) 51:1.1 I Figli e le Figlie materiali o sessuati sono la progenie del Figlio Creatore. Lo Spirito Madre d’Universo non partecipa alla produzione di questi esseri che sono destinati ad operare come elevatori fisici sui mondi evoluzionari.

(580.5) 51:1.2 L’ordine materiale di filiazione non è uniforme in tutto l’universo locale. Il Figlio Creatore produce soltanto una coppia di questi esseri in ogni sistema locale. Tali coppie originali sono di natura diversa, essendo armonizzate con il modello di vita dei loro rispettivi sistemi. Questo è un provvedimento necessario perché altrimenti il potenziale riproduttivo degli Adami sarebbe funzionalmente incompatibile con quello degli esseri mortali in evoluzione dei mondi di qualsiasi sistema specifico. L’Adamo e l’Eva che vennero su Urantia discendevano dalla coppia originale di Figli Materiali di Satania.

(580.6) 51:1.3 La statura dei Figli Materiali varia dai due metri e cinquanta ai tre metri ed i loro corpi brillano di una luminosità di luce radiante di tonalità violetta. Anche se circola sangue materiale nei loro corpi materiali, essi sono al tempo stesso sovraccarichi di energia divina e saturi di luce celeste. Questi Figli Materiali (gli Adami) e queste Figlie Materiali (le Eve) sono uguali tra loro, salvo che nella natura riproduttiva ed in certe doti chimiche. Essi sono uguali ma differenziati, maschio e femmina — perciò complementari — e sono assegnati a servire in quasi tutti gli incarichi in coppia.

(581.1) 51:1.4 I Figli Materiali beneficiano di una duplice nutrizione. Essi sono realmente duali in natura e costituzione, perché consumano energia materializzata come gli esseri fisici del regno, mentre la loro esistenza immortale è pienamente mantenuta dall’assorbimento diretto ed automatico di certe energie cosmiche sostentatrici. Se falliscono in una missione loro affidata o se si ribellano coscientemente e deliberatamente, quest’ordine di Figli viene isolato, staccato dal collegamento con la sorgente di luce e vita dell’universo. A questo punto essi divengono praticamente esseri materiali, destinati a seguire il corso della vita materiale sul mondo del loro incarico ed obbligati a sottoporsi al giudizio dei magistrati dell’universo. La morte naturale infine porrà termine alla carriera planetaria di tali sfortunati e poco saggi Figlio e Figlia Materiali.

(581.2) 51:1.5 Un Adamo ed un’Eva originali, o creati direttamente, sono immortali per dotazione innata come lo sono tutti gli altri ordini di filiazione dell’universo locale, ma una diminuzione del potenziale d’immortalità caratterizza i loro figli e le loro figlie. Questa coppia originale non può trasmettere l’immortalità incondizionata ai loro figli e figlie procreati. La loro progenie dipende per la continuità della vita da un’ininterrotta sincronia intellettuale con il circuito di gravità mentale dello Spirito. Dall’origine del sistema di Satania sono stati perduti tredici Adami Planetari per ribellione e per errore, e 681.204 in posti di fiducia subordinati. La maggior parte di queste defezioni avvenne al tempo della ribellione di Lucifero.

(581.3) 51:1.6 Mentre vivono come cittadini permanenti sulle capitali del sistema, ed anche quando scendono in missione sui pianeti evoluzionari, i Figli Materiali non posseggono Aggiustatori di Pensiero, ma è per mezzo di questi stessi servizi che acquisiscono la capacità esperienziale per essere abitati da un Aggiustatore e per iniziare la carriera d’ascensione al Paradiso. Questi esseri unici e meravigliosamente utili sono gli anelli di congiunzione tra il mondo fisico e quello spirituale. Essi sono concentrati sulle capitali del sistema, dove si riproducono e continuano a vivere come cittadini materiali del regno e da dove sono inviati ai mondi evoluzionari.

(581.4) 51:1.7 Diversamente dagli altri Figli creati che servono sui pianeti, l’ordine materiale di filiazione non è per sua natura invisibile alle creature materiali come gli abitanti di Urantia. Questi Figli di Dio possono essere visti e compresi, e possono a loro volta mescolarsi effettivamente con le creature del tempo; e potrebbero anche procreare con loro, sebbene questo ruolo di elevazione biologica spetti di solito alla progenie degli Adami Planetari.

(581.5) 51:1.8 Su Jerusem i figli leali di un Adamo e di un’Eva sono immortali, ma i discendenti di un Figlio e di una Figlia Materiali procreati dopo il loro arrivo su un pianeta evoluzionario non sono altrettanto immuni dalla morte naturale. Quando questi Figli vengono rimaterializzati per la funzione riproduttiva su un mondo evoluzionario, si produce un cambiamento nel meccanismo di trasmissione della vita. I Portatori di Vita privano di proposito gli Adami e le Eve Planetari del potere di generare figli e figlie immortali. Se non commettono errori, un Adamo ed un’Eva in missione planetaria possono vivere indefinitamente, ma entro certi limiti i loro figli fanno esperienza di una longevità decrescente ad ogni generazione successiva.

(582.1) 51:2.1 Al ricevimento della notizia che un altro mondo abitato ha raggiunto l’apice dell’evoluzione fisica, il Sovrano del Sistema riunisce il corpo di Figli e Figlie Materiali sulla capitale del sistema. E dopo l’analisi dei bisogni di tale mondo evoluzionario, due del gruppo di volontari — un Adamo ed un’Eva del corpo senior di Figli Materiali — sono selezionati per intraprendere l’avventura, per sottoporsi al profondo sonno preparatorio ed essere inserafinati e trasportati dalla loro residenza di servizio associato al nuovo regno di nuove opportunità e di nuovi pericoli.

(582.2) 51:2.2 Gli Adami e le Eve sono creature semimateriali e come tali non sono trasportabili dai serafini. Essi devono sottoporsi alla smaterializzazione sulla capitale del sistema prima di poter essere inserafinati per il trasporto sul mondo di destinazione. I serafini trasportatori sono capaci di effettuare cambiamenti tali nei Figli Materiali ed in altri esseri semimateriali da consentire loro di essere inserafinati e di essere così trasportati attraverso lo spazio da un mondo o da un sistema ad un altro. Ci vogliono circa tre giorni del tempo standard per questa preparazione al trasporto, e quando una tale creatura smaterializzata è giunta al termine del viaggio serafico è necessaria la collaborazione di un Portatore di Vita per riportarla all’esistenza normale.

(582.3) 51:2.3 Mentre esiste questa tecnica di smaterializzazione per preparare gli Adami al transito da Jerusem ai mondi evoluzionari, non c’è un metodo equivalente per portarli via da tali mondi, a meno che l’intero pianeta non debba essere evacuato, nel qual caso s’impianta un’installazione d’emergenza per applicare la tecnica di smaterializzazione a tutta la popolazione da salvare. Se qualche catastrofe fisica minacciasse la residenza planetaria di una razza in evoluzione, i Melchizedek ed i Portatori di Vita farebbero funzionare la tecnica di smaterializzazione per tutti i sopravvissuti, e questi esseri sarebbero portati per mezzo del trasporto serafico nel nuovo mondo preparato per la continuazione della loro esistenza. L’evoluzione di una razza umana, una volta iniziata su un mondo dello spazio, deve proseguire del tutto indipendentemente dalla sopravvivenza fisica di quel pianeta, ma durante le ere evoluzionarie non è previsto alcun altro modo per un Adamo od un’Eva Planetari di lasciare il mondo da loro scelto.

(582.4) 51:2.4 Quando arrivano alla loro destinazione planetaria il Figlio e la Figlia Materiali vengono rimaterializzati sotto la direzione dei Portatori di Vita. L’intero processo richiede da dieci a ventotto giorni del tempo di Urantia. L’incoscienza del sonno serafico continua per tutto questo periodo di ricostruzione. Quando il riassemblaggio del loro organismo fisico è completato, questi Figli e Figlie Materiali si ritrovano nelle loro nuove dimore e sui loro nuovi mondi in ogni aspetto esattamente com’erano prima di sottoporsi al processo di smaterializzazione su Jerusem.

(582.5) 51:3.1 Sui mondi abitati i Figli e le Figlie Materiali costruiscono le loro dimore giardino, ben presto assistiti dai loro figli. Normalmente il sito del giardino è stato scelto dal Principe Planetario, il cui gruppo corporale contribuisce molto al lavoro preliminare di preparazione con l’aiuto di molti appartenenti ai tipi superiori delle razze native.

(583.1) 51:3.2 Questi Giardini di Eden sono così chiamati in onore di Edentia, la capitale della costellazione, e perché sono modellati secondo la magnificenza botanica del mondo sede degli Altissimi Padri. Tali dimore giardino sono solitamente situate in una regione isolata ed in una zona vicina ai tropici. Su un mondo medio esse sono creazioni meravigliose. Voi non potete assolutamente farvi un’opinione di questi splendidi centri di cultura sulla base del resoconto frammentario dello sviluppo abortito di una tale impresa su Urantia.

(583.2) 51:3.3 Un Adamo ed un’Eva Planetari sono in potenziale il dono totale della grazia fisica alle razze mortali. Il compito principale di una tale coppia importata è quello di moltiplicare e di elevare i figli del tempo. Ma non avviene alcun incrocio immediato tra la popolazione del giardino e quella del pianeta. Per molte generazioni Adamo ed Eva rimangono biologicamente separati dai mortali evoluzionari mentre costruiscono una razza forte del loro ordine. Questa è l’origine della razza viola sui mondi abitati.

(583.3) 51:3.4 I piani per l’elevazione della razza sono preparati dal Principe Planetario e dal suo personale e sono eseguiti da Adamo ed Eva. E questo fu il punto sul quale il vostro Figlio Materiale e la sua compagna si trovarono in condizioni molto sfavorevoli quando arrivarono su Urantia. Caligastia fece un’astuta ed efficace opposizione alla missione adamica, e nonostante gli amministratori fiduciari Melchizedek di Urantia avessero debitamente avvertito Adamo ed Eva circa i pericoli planetari insiti nella presenza di un Principe Planetario sedizioso, questo arciribelle, con un’abile stratagemma, superò in astuzia la coppia edenica e la intrappolò in una violazione del patto relativo al loro incarico di fiducia come governanti visibili del vostro mondo. Il Principe Planetario traditore riuscì a compromettere i vostri Adamo ed Eva, ma fallì nel suo tentativo di coinvolgerli nella ribellione di Lucifero.

(583.4) 51:3.5 Il quinto ordine di angeli, gli assistenti planetari, è assegnato alla missione adamica ed accompagna sempre gli Adami Planetari nelle loro avventure sui mondi. Il corpo di assegnazione iniziale è composto solitamente di circa centomila membri. Quando l’opera dell’Adamo e dell’Eva di Urantia fu avviata prematuramente, quando essi si scostarono dal piano stabilito, fu una delle Voci serafiche del Giardino che li rimproverò circa la loro condotta reprensibile. Ed il vostro racconto di questo avvenimento illustra bene come le vostre tradizioni planetarie siano state inclini ad ascrivere ogni evento soprannaturale al Signore Iddio. Per questo motivo gli Urantiani hanno spesso fatto confusione riguardo alla natura del Padre Universale, perché le parole e gli atti di tutti i suoi associati e subordinati sono stati in modo così generale attribuiti a lui. Nel caso di Adamo ed Eva, l’angelo del Giardino non era altri che il capo degli assistenti planetari allora in servizio. Questo serafino, di nome Solonia, proclamò il fallimento del piano divino e chiese il ritorno su Urantia degli amministratori fiduciari Melchizedek.

(583.5) 51:3.6 Le creature intermedie secondarie hanno origine nel corso delle missioni adamiche. Alla stregua del gruppo corporale del Principe Planetario, i discendenti dei Figli e delle Figlie Materiali sono di due ordini: i loro figli materiali e l’ordine secondario di creature intermedie. Questi ministri planetari materiali, ma solitamente invisibili, contribuiscono molto all’avanzamento della civilizzazione ed anche alla sottomissione delle minoranze insubordinate che possono cercare di sovvertire lo sviluppo sociale ed il progresso spirituale.

(583.6) 51:3.7 Gli intermedi secondari non devono essere confusi con l’ordine primario, che data dai tempi vicini all’arrivo del Principe Planetario. Su Urantia la maggior parte di queste creature intermedie primarie si ribellò con Caligastia e sin dalla Pentecoste sono stati internati. Molti membri del gruppo adamico che non rimasero fedeli all’amministrazione planetaria sono anch’essi internati.

(584.1) 51:3.8 Nel giorno di Pentecoste gli intermedi primari e secondari leali effettuarono un’unione volontaria e da allora hanno sempre operato come un solo gruppo negli affari del mondo. Essi servono sotto il comando d’intermedi leali scelti alternativamente tra i due gruppi.

(584.2) 51:3.9 Il vostro mondo è stato visitato da quattro ordini di filiazione: Caligastia, il Principe Planetario; Adamo ed Eva dei Figli Materiali di Dio; Machiventa Melchizedek, il “saggio di Salem” al tempo di Abramo; e Cristo Micael, che venne come Figlio di conferimento del Paradiso. Quanto sarebbe stato più efficace e bello se Micael, il governante supremo dell’universo di Nebadon, fosse stato accolto sul vostro mondo da un Principe Planetario efficiente e leale e da un Figlio Materiale devoto e riuscito nel suo incarico; si sarebbero seriamente adoperati per valorizzare l’intera opera e la missione del Figlio di conferimento! Ma non tutti i mondi sono stati così sfortunati come Urantia, né la missione degli Adami Planetari è stata sempre così difficile o così rischiosa. Quando hanno successo essi contribuiscono allo sviluppo di un grande popolo, proseguendo come capi visibili degli affari planetari per lungo tempo, anche nell’era in cui tale mondo è stabilizzato in luce e vita.

(584.3) 51:4.1 La razza che domina durante le ere primitive dei mondi abitati è quella dell’uomo rosso, che generalmente è il primo a raggiungere livelli umani di sviluppo. Ma anche se l’uomo rosso è la razza più antica dei pianeti, i popoli di colore successivi cominciano a fare la loro apparizione molto presto nell’era della comparsa dei mortali.

(584.4) 51:4.2 Le prime razze sono un po’ superiori a quelle successive; l’uomo rosso sta molto al di sopra della razza indaco — la razza nera. I Portatori di Vita trasmettono l’intera dotazione di energie viventi alla razza iniziale o razza rossa, ed ogni manifestazione evoluzionaria successiva di un gruppo distinto di mortali rappresenta una variazione a spese del patrimonio originario. Anche la statura dei mortali tende a decrescere dall’uomo rosso alla razza indaco, benché su Urantia siano apparse tra i popoli verde ed arancio delle linee inattese di gigantismo.

(584.5) 51:4.3 Sui mondi che hanno tutte le sei razze evoluzionarie i popoli superiori sono la prima, la terza e la quinta razza — la rossa, la gialla e la blu. In capacità di crescita intellettuale e di sviluppo spirituale, le razze evoluzionarie si alternano così con la seconda, la quarta e la sesta, che sono un po’ meno dotate. Queste razze secondarie su certi mondi sono i popoli che mancano; su molti altri sono quelle che sono state sterminate. È una sfortuna che su Urantia voi abbiate perduto in così larga misura i vostri uomini blu superiori, ad eccezione di quanto di loro persiste nella vostra “razza bianca” amalgamata. La perdita delle vostre stirpi arancio e verde non ha altrettanta importanza.

(584.6) 51:4.4 L’evoluzione di sei — o di tre — razze di colore, mentre sembra deteriorare la dotazione originaria dell’uomo rosso, fornisce certe variazioni molto positive nei tipi mortali e permette un’espressione di diversi potenziali umani altrimenti non raggiungibili. Queste modificazioni sono utili al progresso dell’umanità nel suo insieme, purché successivamente siano elevate dalla razza adamica importata o razza viola. Su Urantia questo piano usuale di amalgamazione non fu realizzato in modo esteso, ed il fallimento nell’esecuzione del piano evolutivo delle razze v’impedisce di comprendere a fondo lo status dei popoli di un pianeta medio abitato attraverso l’osservazione dei resti di queste razze primitive sul vostro mondo.

(585.1) 51:4.5 Agli inizi dello sviluppo razziale c’è una lieve tendenza agli incroci tra membri delle razze rossa, gialla e blu; c’è una tendenza analoga a mescolarsi per le razze arancio, verde e indaco.

(585.2) 51:4.6 Gli umani più arretrati sono abitualmente impiegati come lavoratori da fatica dalle razze più progressive. Questo spiega l’origine della schiavitù sui pianeti durante le ere primitive. Gli uomini arancio sono generalmente sottomessi da quelli rossi e ridotti allo stato di servi — talvolta sterminati. Gli uomini gialli e rossi fraternizzano spesso, ma non sempre. La razza gialla riduce di solito in schiavitù quella verde, mentre l’uomo blu sottomette quello indaco. Queste razze di uomini primitivi non hanno maggiori scrupoli ad utilizzare i servizi dei loro simili arretrati in lavori obbligati di quanti ne avrebbero gli Urantiani a comperare o a vendere cavalli e bestiame.

(585.3) 51:4.7 Sulla maggior parte dei mondi normali la servitù involontaria non sopravvive alla dispensazione del Principe Planetario, benché i deficienti mentali e i delinquenti sociali siano spesso ancora obbligati a svolgere lavori non volontari. Ma su tutte le sfere normali questo tipo di schiavitù primitiva è abolito subito dopo l’arrivo dell’importata razza viola, o adamica.

(585.4) 51:4.8 Queste sei razze evoluzionarie sono destinate ad essere mescolate ed elevate per amalgamazione con la progenie degli elevatori adamici. Ma prima che questi popoli siano mescolati, gli inferiori e gli inabili sono in larga misura eliminati. Il Principe Planetario ed il Figlio Materiale, con altre autorità planetarie qualificate, vagliano l’idoneità dei ceppi riproduttori. La difficoltà di eseguire un programma così radicale su Urantia consiste nell’assenza di giudici competenti a vagliare l’idoneità o l’inidoneità biologica degli individui delle razze del vostro mondo. Malgrado questo ostacolo, sembra che dovreste essere in grado di accordarvi sulla discomunanza biologica dei vostri ceppi più marcatamente non idonei, difettosi, degenerati ed antisociali.

(585.5) 51:5.1 Quando un Adamo ed un’Eva Planetari arrivano su un mondo abitato, sono stati completamente istruiti dai loro superiori sul modo più adatto di effettuare il miglioramento delle razze esistenti di esseri intelligenti. Il piano di procedura non è uniforme; molto è lasciato al giudizio della coppia incaricata, e gli errori non sono infrequenti, specialmente sui mondi in disordine ed in stato d’insurrezione come Urantia.

(585.6) 51:5.2 Solitamente i popoli viola non cominciano ad amalgamarsi con i nativi del pianeta prima che il loro gruppo superi il milione. Ma nel frattempo il personale del Principe Planetario proclama che i figli degli Dei sono discesi, per così dire, per fondersi con le razze umane. E la popolazione attende con ansia il giorno in cui sarà annunciato che quelli qualificati come appartenenti ai ceppi razziali superiori possono recarsi nel Giardino di Eden ed esservi scelti dai figli e dalle figlie di Adamo come padri e madri evoluzionari del nuovo ordine misto dell’umanità.

(585.7) 51:5.3 Sui mondi normali l’Adamo e l’Eva Planetari non si accoppiano mai con le razze evoluzionarie perché quest’opera di miglioramento biologico è una funzione della progenie adamica. Ma questi Adamiti non vanno tra le razze; il personale del principe porta nel Giardino di Eden gli uomini e le donne superiori perché si accoppino volontariamente con i discendenti adamici. E nella maggior parte dei mondi l’essere scelti come candidati per accoppiarsi con i figli e le figlie del giardino è considerato il più alto onore.

(586.1) 51:5.4 Per la prima volta le guerre razziali e le altre lotte tribali diminuiscono, mentre le razze del mondo compiono sempre maggiori sforzi per qualificarsi al riconoscimento e all’ammissione nel giardino. Voi potete farvi solo un’idea molto limitata di come questa lotta competitiva venga ad occupare il centro di tutte le attività di un pianeta normale. Tutto questo piano di miglioramento della razza naufragò molto presto su Urantia.

(586.2) 51:5.5 La razza viola è un popolo monogamo, ed ogni uomo o donna evoluzionari unendosi con i figli e le figlie adamici s’impegnano a non prendere altri compagni e ad insegnare la monogamia ai propri figli, siano essi maschi o femmine. I figli di ciascuna di queste unioni sono educati ed istruiti nelle scuole del Principe Planetario e poi si permette loro di andare presso la razza del loro genitore evoluzionario e di sposarsi tra i gruppi selezionati di mortali superiori.

(586.3) 51:5.6 Quando questo ceppo dei Figli Materiali si aggiunge alle razze in evoluzione dei mondi, ha inizio una nuova e più grande era di progresso evoluzionario. A seguito di questo afflusso procreativo di capacità importate e di tratti superevoluzionari, si produce una successione di rapidi avanzamenti nella civilizzazione e nello sviluppo razziale. In centomila anni sono fatti più progressi che in un milione di anni di lotte precedenti. Sul vostro mondo, anche di fronte al fallimento dei piani stabiliti, sono stati fatti grandi progressi dopo il dono ai vostri popoli del plasma vitale di Adamo.

(586.4) 51:5.7 Ma mentre i figli di sangue puro di un Giardino di Eden planetario possono concedersi ai membri superiori delle razze evoluzionarie ed elevare così il livello biologico dell’umanità, non sarebbe proficuo per le stirpi superiori dei mortali di Urantia unirsi con le razze inferiori; un tale procedimento malaccorto minaccerebbe tutta la civiltà del vostro mondo. Non essendo riusciti ad ottenere l’armonizzazione razziale mediante la tecnica adamica, voi dovete ora risolvere il vostro problema planetario di miglioramento razziale con altri metodi, principalmente umani, di adattamento e di controllo.

(586.5) 51:6.1 Sulla maggior parte dei mondi abitati i Giardini di Eden sussistono come splendidi centri di cultura e continuano a funzionare era dopo era come modelli sociali di condotta e di costumi planetari. Anche nelle epoche primitive nelle quali i popoli viola sono relativamente isolati, le loro scuole accolgono candidati qualificati provenienti dalle razze del mondo, mentre gli sviluppi industriali del giardino aprono nuovi canali di scambi commerciali. In tal modo gli Adami e le Eve e la loro progenie contribuiscono alla subitanea espansione della cultura ed al rapido miglioramento delle razze evoluzionarie dei loro mondi. E tutte queste relazioni sono accresciute e suggellate dall’amalgamazione delle razze evoluzionarie con i figli di Adamo, risultante nell’immediata elevazione dello status biologico, nella stimolazione del potenziale intellettuale e nell’intensificazione della ricettività spirituale.

(586.6) 51:6.2 Su mondi normali il giardino sede della razza viola diviene il secondo centro di cultura mondiale e, unitamente alla città sede del Principe Planetario, stabilisce l’andatura per lo sviluppo della civiltà. Per secoli le scuole della città sede del Principe Planetario e le scuole del giardino di Adamo ed Eva sono contemporanee. Esse non sono generalmente molto lontane ed operano insieme in armoniosa cooperazione.

(587.1) 51:6.3 Pensate che cosa significherebbe per il vostro mondo se in qualche parte del Levante vi fosse un centro mondiale di civiltà, una grande università planetaria di cultura, che avesse funzionato ininterrottamente per 37.000 anni. Ed ancora, soffermatevi a considerare quanto l’autorità morale di questo antico centro sarebbe rafforzata se vi fosse situata non molto lontano un’altra sede ancora più antica di ministero celeste, le cui tradizioni esercitassero una forza cumulativa di 500.000 anni d’influenza evoluzionaria integrata. Sono i costumi che alla fine diffondono gli ideali di Eden in un mondo intero.

(587.2) 51:6.4 Le scuole del Principe Planetario si occupano principalmente di filosofia, di religione, di morale e delle realizzazioni intellettuali ed artistiche superiori. Le scuole del giardino di Adamo ed Eva sono generalmente dedite alle arti pratiche, alla formazione intellettuale di base, alla cultura sociale, allo sviluppo economico, alle relazioni commerciali, all’efficienza fisica e al governo civile. Questi centri mondiali infine si amalgamano, ma tale effettiva affiliazione talvolta non avviene fino ai tempi del primo Figlio Magistrale.

(587.3) 51:6.5 La continuità d’esistenza degli Adami e delle Eve Planetari, assieme al nucleo di sangue puro della razza viola, assicura alla cultura edenica quella stabilità di crescita in virtù della quale essa viene ad agire sulla civilizzazione di un mondo con la forza irresistibile della tradizione. In questi Figli e Figlie Materiali immortali noi incontriamo l’ultimo anello indispensabile che collega Dio all’uomo, gettando un ponte sull’abisso quasi infinito tra il Creatore eterno e le personalità finite più basse del tempo. Ecco degli esseri di origine elevata che sono fisici, materiali, creature sessuate come i mortali di Urantia, creature che possono vedere e comprendere l’invisibile Principe Planetario e farsi interpreti di lui presso le creature mortali del regno, perché i Figli e le Figlie Materiali sono in grado di vedere tutti gli esseri spirituali degli ordini inferiori. Essi visualizzano il Principe Planetario e tutto il suo personale, visibile ed invisibile.

(587.4) 51:6.6 Con il passare dei secoli, e grazie all’amalgamazione della loro progenitura con le razze umane, questi stessi Figlio e Figlia Materiali sono accettati come gli antenati comuni dell’umanità, i genitori comuni dei discendenti oramai mescolati delle razze evoluzionarie. Si ha intenzione che i mortali che lasciano un mondo abitato abbiano l’esperienza di riconoscere sette padri:

(587.5) 51:6.7 1. Il padre biologico — il padre carnale.

(587.6) 51:6.8 2. Il padre del regno — l’Adamo Planetario.

(587.7) 51:6.9 3. Il padre delle sfere — il Sovrano del Sistema.

(587.8) 51:6.10 4. L’Altissimo Padre — il Padre della Costellazione.

(587.9) 51:6.11 5. Il Padre dell’universo — il Figlio Creatore e governante supremo delle creazioni locali.

(587.10) 51:6.12 6. I superPadri — gli Antichi dei Giorni che governano il superuniverso.

(587.11) 51:6.13 7. Il Padre spirituale o Padre di Havona — il Padre Universale che dimora in Paradiso e che conferisce il suo spirito affinché viva ed operi nella mente delle umili creature che abitano l’universo degli universi.

(587.12) 51:7.1 Di tanto in tanto i Figli Avonal del Paradiso vengono sui mondi abitati per determinate azioni giudiziarie, ma il primo Avonal che arriva in missione magistrale inaugura la quarta dispensazione di un mondo evoluzionario del tempo e dello spazio. Su certi pianeti in cui questo Figlio Magistrale è universalmente accettato, rimane per un’era. Così il pianeta prospera sotto il governo congiunto di tre Figli: il Principe Planetario, il Figlio Materiale ed il Figlio Magistrale, con gli ultimi due visibili a tutti gli abitanti del regno.

(588.1) 51:7.2 Prima che il primo Figlio Magistrale concluda la sua missione su un mondo evoluzionario normale, è stata effettuata l’unione del lavoro educativo ed amministrativo del Principe Planetario e del Figlio Materiale. Questa amalgamazione della duplice supervisione di un pianeta porta all’esistenza un nuovo ed efficace ordine di amministrazione mondiale. Quando il Figlio Magistrale si ritira, l’Adamo Planetario assume la direzione materiale della sfera. Il Figlio e la Figlia Materiali agiscono così congiuntamente come amministratori planetari fino alla stabilizzazione del mondo nell’era di luce e vita; a questo punto il Principe Planetario è elevato alla posizione di Sovrano Planetario. Durante quest’era di evoluzione avanzata, Adamo ed Eva diventano quelli che si potrebbero chiamare primi ministri congiunti del regno glorificato.

(588.2) 51:7.3 Appena la nuova capitale consolidata del mondo in evoluzione è divenuta ben stabilizzata, ed appena è possibile istruire convenientemente degli amministratori subordinati competenti, vengono fondate delle sottocapitali nei territori lontani e tra i differenti popoli. Prima dell’arrivo di un altro Figlio dispensazionale saranno stati organizzati da cinquanta a cento di questi centri secondari.

(588.3) 51:7.4 Il Principe Planetario ed il suo personale incrementano ancora i domini delle attività spirituali e filosofiche. Adamo ed Eva prestano particolare attenzione allo status fisico, scientifico ed economico del regno. Entrambi i gruppi consacrano in eguale misura le loro energie alla promozione delle arti, delle relazioni sociali e delle realizzazioni intellettuali.

(588.4) 51:7.5 Al momento dell’inaugurazione della quinta dispensazione degli eventi del mondo, è stata realizzata una splendida amministrazione delle attività planetarie. L’esistenza dei mortali su una tale sfera bene amministrata è veramente stimolante e proficua. E se gli Urantiani potessero solo osservare la vita su un tale pianeta, apprezzerebbero immediatamente il valore delle cose che il loro mondo ha perduto abbracciando il male e partecipando alla ribellione.

(588.5) 51:7.6 [Presentato da un Figlio Lanonandek Secondario del Corpo di Riserva.]


 

(589.1) 52:0.1 DALL’INIZIO della vita su un pianeta evoluzionario fino al momento della sua fioritura finale nell’era di luce e vita, compaiono sulla scena dell’azione mondiale almeno sette epoche di vita umana. Queste ere successive sono determinate dalle missioni planetarie dei Figli divini, e su un mondo abitato medio tali epoche appaiono nell’ordine seguente:

(589.2) 52:0.2 1. L’Uomo anteriore al Principe Planetario.

(589.3) 52:0.3 2. L’Uomo posteriore al Principe Planetario.

(589.4) 52:0.4 3. L’Uomo Postadamico.

(589.5) 52:0.5 4. L’Uomo posteriore al Figlio Magistrale.

(589.6) 52:0.6 5. L’Uomo posteriore al Figlio di Conferimento.

(589.7) 52:0.7 6. L’Uomo posteriore al Figlio Istruttore.

(589.8) 52:0.8 7. L’Era di Luce e Vita.

(589.9) 52:0.9 I mondi dello spazio, appena sono fisicamente adatti alla vita, sono iscritti sul registro dei Portatori di Vita e a tempo debito questi Figli sono inviati su tali pianeti allo scopo di avviarvi la vita. L’intero periodo tra l’inizio della vita e l’apparizione dell’uomo è chiamato era preumana e precede le successive epoche dei mortali considerate in questo racconto.

(589.10) 52:1.1 Dal momento in cui l’uomo emerge dal livello animale — quando può scegliere di adorare il Creatore — all’arrivo del Principe Planetario, le creature mortali dotate di volontà sono chiamate uomini primitivi. Ci sono sei tipi o razze fondamentali di uomini primitivi, e questi primi popoli appaiono in successione nell’ordine dei colori dello spettro, cominciando con il rosso. La quantità di tempo necessaria per questa evoluzione iniziale della vita varia considerevolmente sui differenti mondi, estendendosi da centocinquantamila ad oltre un milione di anni del tempo di Urantia.

(589.11) 52:1.2 Le razze evoluzionarie di colore — rossa, arancio, gialla, verde, blu e indaco — iniziano ad apparire all’incirca nel momento in cui l’uomo primitivo sviluppa un linguaggio semplice e comincia ad esercitare l’immaginazione creativa. In quest’epoca l’uomo è ben abituato a tenersi eretto.

(589.12) 52:1.3 Gli uomini primitivi sono forti cacciatori e feroci combattenti. La legge di quest’era è la sopravvivenza fisica dei più idonei; il governo di questi tempi è interamente tribale. Su molti mondi, durante le lotte razziali primitive, alcune delle razze evoluzionarie sono annientate, come avvenne su Urantia. Quelle che sopravvivono sono in seguito generalmente mescolate con la razza viola importata più tardi — i popoli adamici.

(589.13) 52:1.4 Alla luce della civiltà successiva, quest’era dell’uomo primitivo è un lungo, oscuro e sanguinoso capitolo. L’etica della giungla e la morale delle foreste primordiali non sono in armonia con le norme delle dispensazioni successive della religione rivelata e dello sviluppo spirituale superiore. Sui mondi normali e non sperimentali quest’epoca è molto diversa dalle lotte prolungate e straordinariamente brutali che hanno caratterizzato la stessa era su Urantia. Quando sarete emersi dalla vostra prima esperienza planetaria, voi comincerete a vedere perché avviene questa lunga e dolorosa lotta sui mondi evoluzionari, e a mano a mano che avanzerete sul sentiero verso il Paradiso comprenderete sempre di più la saggezza di questi fatti apparentemente strani. Ma nonostante tutte le vicissitudini delle ere iniziali dell’emersione umana, le realizzazioni dell’uomo primitivo rappresentano uno splendido nonché eroico capitolo negli annali di un mondo evoluzionario del tempo e dello spazio.

(590.1) 52:1.5 I primi uomini evoluzionari non sono creature pittoresche. In generale questi mortali primitivi sono cavernicoli o abitatori delle rupi. Essi costruiscono anche capanne rudimentali su grandi alberi. Prima che essi acquisiscano un grado elevato d’intelligenza i pianeti sono talvolta invasi dai tipi più grossi di animali. Ma in quest’era i mortali imparano presto ad accendere ed a mantenere acceso il fuoco, e con la crescita dell’immaginazione inventiva ed il miglioramento degli utensili gli uomini in evoluzione sconfiggono ben presto gli animali più grandi e meno agili. Le razze primitive fanno anche largo uso dei grandi animali volanti. Questi enormi uccelli possono portare una o due persone di taglia media per un volo ininterrotto di oltre ottocento chilometri. Su certi pianeti questi uccelli sono di grande utilità perché possiedono un’intelligenza di ordine elevato e spesso sono capaci di pronunciare molte parole dei linguaggi del regno. Questi uccelli sono molto intelligenti, molto obbedienti ed incredibilmente affettuosi. Tali uccelli trasportatori si sono estinti da lungo tempo su Urantia, ma i vostri antenati primitivi beneficiarono dei loro servizi.

(590.2) 52:1.6 L’acquisizione da parte degli uomini del giudizio etico, della volontà morale, coincide solitamente con l’apparizione del primo linguaggio. Al raggiungimento del livello umano, dopo l’emersione della volontà nei mortali, questi esseri divengono ricettivi all’abitazione temporanea degli Aggiustatori divini e quando muoiono molti di loro sono debitamente eletti sopravviventi e segnati con un sigillo dagli arcangeli per la successiva risurrezione e fusione con lo Spirito. Gli arcangeli accompagnano sempre i Principi Planetari ed un giudizio dispensazionale del regno ha luogo simultaneamente all’arrivo del Principe.

(590.3) 52:1.7 Tutti i mortali che sono abitati da un Aggiustatore di Pensiero sono potenziali adoratori; essi sono stati “illuminati dalla vera luce” e posseggono la capacità di cercare un contatto reciproco con la divinità. Ciononostante la religione iniziale o biologica dell’uomo primitivo è prevalentemente una persistenza della paura animale unita alla soggezione ignorante ed alla superstizione tribale. La sopravvivenza della superstizione nelle razze di Urantia fa poco onore al vostro sviluppo evoluzionario ed è incompatibile con le vostre altrimenti splendide realizzazioni nel progresso materiale. Ma questa religione iniziale della paura serve un proposito molto utile per soggiogare i caratteri violenti delle creature primitive. Essa è la precorritrice della civilizzazione ed il terreno in cui il Principe Planetario ed i suoi ministri piantano successivamente i semi della religione rivelata.

(590.4) 52:1.8 Entro centomila anni a partire da quando l’uomo acquisisce una posizione eretta, di solito arriva il Principe Planetario inviato dal Sovrano del Sistema, dopo essere stato informato dai Portatori di Vita che la volontà è funzionante, anche se relativamente pochi individui si sono sviluppati in questo modo. I mortali primitivi di solito danno il benvenuto al Principe Planetario ed al suo personale visibile; invero essi li considerano spesso con timore e rispetto, quasi con adorazione, se non ne sono trattenuti.

(591.1) 52:2.1 Con l’arrivo del Principe Planetario inizia una nuova dispensazione. Appare sulla terra il governo ed è raggiunta l’epoca tribale avanzata. Grandi progressi sociali sono fatti nel corso di pochi millenni di questo regime. Durante quest’era ed in condizioni normali i mortali raggiungono un alto grado di civiltà. Essi non lottano così a lungo nella barbarie come fecero le razze di Urantia. Ma la vita su un mondo abitato è talmente cambiata da una ribellione che voi immaginate poco o niente di un tale regime su un pianeta normale.

(591.2) 52:2.2 La durata media di questa dispensazione è di circa cinquecentomila anni, poco più poco meno. Durante quest’era il pianeta è inserito nei circuiti del sistema ed è assegnato alla sua amministrazione un contingente completo di assistenti serafici e di altri assistenti celesti. Gli Aggiustatori di Pensiero giungono in numero sempre maggiore ed i guardiani serafici ampliano il loro regime di supervisione dei mortali.

(591.3) 52:2.3 Quando il Principe Planetario arriva su un mondo primitivo, vi prevale la religione evolutiva della paura e dell’ignoranza. Il principe ed il suo personale fanno le prime rivelazioni della verità superiore e dell’organizzazione dell’universo. Queste presentazioni iniziali della religione rivelata sono molto semplici e concernono di solito gli affari del sistema locale. Prima dell’arrivo del Principe Planetario la religione è interamente un processo evoluzionario. Successivamente la religione progredisce per graduale rivelazione come pure per crescita evoluzionaria. Ogni dispensazione, ogni epoca mortale, riceve una presentazione ampliata della verità spirituale e dell’etica religiosa. L’evoluzione della capacità di ricettività religiosa negli abitanti di un mondo determina in larga misura il loro grado di avanzamento spirituale e l’estensione della rivelazione religiosa.

(591.4) 52:2.4 Questa dispensazione è testimone di un’aurora spirituale, e le differenti razze e le loro varie tribù tendono a sviluppare dei sistemi specifici di pensiero religioso e filosofico. Due tendenze pervadono uniformemente queste religioni razziali: le paure iniziali degli uomini primitivi e le rivelazioni successive del Principe Planetario. Per certi aspetti gli Urantiani non sembrano essere interamente emersi da questo stadio di evoluzione planetaria. Proseguendo questo studio voi discernerete più chiaramente quanto sia lontano il vostro mondo dal corso medio del progresso e dello sviluppo evoluzionario.

(591.5) 52:2.5 Ma il Principe Planetario non è “il Principe della Pace”. Le lotte razziali e le guerre tribali continuano nel corso di questa dispensazione, pur con minore frequenza e gravità. Questa è la grande era della dispersione razziale, che culmina in un periodo d’acceso nazionalismo. Il colore è la base dei raggruppamenti tribali e nazionali, e le differenti razze sviluppano spesso linguaggi separati. Ogni gruppo di mortali in espansione tende a cercare l’isolamento. Questa separazione è favorita dall’esistenza di molti linguaggi. Prima dell’unificazione delle diverse razze, le implacabili guerre tra di esse si concludono spesso nell’annientamento d’interi popoli. Gli uomini arancio e verdi sono particolarmente soggetti a tale estinzione.

(591.6) 52:2.6 Sui mondi normali, durante l’ultima parte del governo del principe, la vita nazionale comincia a rimpiazzare l’organizzazione tribale o piuttosto a sovrapporsi ai gruppi tribali esistenti. Ma il grande compimento sociale dell’epoca del principe è la comparsa della vita di famiglia. Fino ad allora le relazioni umane sono state principalmente tribali; ora comincia ad attuarsi il focolare familiare.

(591.7) 52:2.7 Questa è la dispensazione in cui si realizza l’uguaglianza dei sessi. Su certi pianeti il maschio può governare la femmina; su altri prevale il contrario. Durante quest’era i mondi normali stabiliscono la piena uguaglianza dei sessi, che è preliminare ad una più completa realizzazione degli ideali della vita di famiglia. Questa è l’aurora dell’età d’oro della famiglia. L’idea di governo tribale cede gradualmente il passo al duplice concetto di vita nazionale e di vita familiare.

(592.1) 52:2.8 Durante quest’era fa la sua comparsa l’agricoltura. La crescita dell’idea di famiglia è incompatibile con la vita errabonda ed instabile del cacciatore. Gradualmente si consolida l’abitudine di abitazioni fisse e della coltivazione del suolo. L’addomesticamento degli animali e lo sviluppo delle arti domestiche procedono rapidamente. Al raggiungimento del culmine dell’evoluzione biologica è stato raggiunto un alto livello di civiltà, ma c’è uno scarso sviluppo della meccanica; l’invenzione è la caratteristica dell’era successiva.

(592.2) 52:2.9 Prima della fine di quest’era le razze sono purificate e portate ad un elevato livello di perfezione fisica e di vigore intellettuale. Lo sviluppo iniziale di un mondo normale è notevolmente aiutato dal piano che favorisce l’aumento dei tipi superiori di mortali, con la riduzione proporzionale di quelli inferiori. E’ la mancanza di una tale discriminazione tra questi tipi da parte dei vostri popoli primitivi che spiega la presenza di così tanti individui tarati e degenerati tra le razze attuali di Urantia.

(592.3) 52:2.10 Uno dei grandi compimenti dell’era del principe è questa limitazione della moltiplicazione degli individui mentalmente carenti e socialmente inadatti. Molto prima dell’arrivo dei secondi Figli, gli Adami, la maggior parte dei mondi si dedica con impegno al compito di purificare la razza, cosa che i popoli di Urantia non hanno ancora seriamente intrapreso.

(592.4) 52:2.11 Questo problema di migliorare la razza non è un’impresa così notevole quando è iniziata nei primi tempi dell’evoluzione umana. Il periodo precedente di lotte tribali e di aspra competizione per la sopravvivenza della razza ha eliminato la maggior parte dei ceppi anormali o tarati. Un idiota non ha molte probabilità di sopravvivere in un’organizzazione sociale tribale primitiva e bellicosa. E’ il falso sentimentalismo delle vostre civiltà parzialmente perfezionate che mantiene, protegge e perpetua i ceppi irrimediabilmente tarati delle razze umane evoluzionarie.

(592.5) 52:2.12 Non è né tenerezza né altruismo offrire una futile simpatia ad esseri umani degenerati, a mortali irrimediabilmente anormali ed inferiori. Anche sui più normali mondi evoluzionari esistono sufficienti differenze tra individui e tra numerosi gruppi sociali per consentire il pieno esercizio di tutti i nobili tratti di sentimento altruistico e di ministero umano disinteressato, senza perpetuare i ceppi socialmente inadatti e moralmente degenerati dell’umanità in evoluzione. Ci sono abbondanti opportunità per l’esercizio della tolleranza e la funzione dell’altruismo in favore di quegli individui sfortunati e bisognosi che non hanno irreparabilmente perduto la loro eredità morale ed il cui patrimonio spirituale non è distrutto per sempre.

(592.6) 52:3.1 Quando l’impulso originario della vita evoluzionaria ha terminato il suo corso biologico, quando l’uomo ha raggiunto l’apice dello sviluppo animale, arriva il secondo ordine di filiazione e viene inaugurata la seconda dispensazione di grazia e di ministero. Ciò avviene in tutti i mondi evoluzionari. Quando la vita evoluzionaria ha raggiunto il più alto livello possibile, quando l’uomo primitivo è salito il più in alto possibile sulla scala biologica, un Figlio ed una Figlia Materiali appaiono sempre sul pianeta, inviati dal Sovrano del Sistema.

(593.1) 52:3.2 Gli Aggiustatori di Pensiero sono conferiti in numero sempre crescente agli uomini postadamici, e questi mortali raggiungono in numero sempre maggiore la capacità di fondersi successivamente con l’Aggiustatore. Mentre operano come Figli discendenti, gli Adami non posseggono Aggiustatori, ma i loro discendenti planetari — diretti e di sangue misto — divengono candidati legittimi a ricevere a tempo debito i Monitori del Mistero. Al termine dell’era postadamica il pianeta è in possesso del suo contingente completo di ministri celesti; solo gli Aggiustatori di fusione non sono ancora conferiti universalmente.

(593.2) 52:3.3 Il proposito primario del regime adamico è d’influenzare l’uomo in evoluzione a completare il passaggio dallo stadio di civiltà del cacciatore e del pastore a quello dell’agricoltore e dell’orticoltore, successivamente completato dall’apparizione degli attributi urbano ed industriale della civiltà. Diecimila anni di questa dispensazione degli elevatori biologici sono sufficienti per effettuare una meravigliosa trasformazione. Venticinquemila anni di una tale saggia amministrazione congiunta del Principe Planetario e dei Figli Materiali maturano di solito il pianeta per la venuta di un Figlio Magistrale.

(593.3) 52:3.4 Quest’era vede generalmente il completamento dell’eliminazione dei disadatti e di un’ulteriore purificazione delle linee razziali. Sui mondi normali le tendenze animali difettose sono quasi totalmente eliminate dai ceppi riproduttori del regno.

(593.4) 52:3.5 La progenie adamica non si amalgama mai con le linee inferiori delle razze evoluzionarie. Né il piano divino prevede che l’Adamo e l’Eva Planetari si accoppino personalmente con i popoli evoluzionari. Questo progetto di miglioramento razziale è compito della loro progenie. Ma la discendenza del Figlio e della Figlia Materiali sono mobilitati per generazioni prima che sia inaugurato il ministero di amalgamazione razziale.

(593.5) 52:3.6 Il risultato del dono del plasma vitale adamico alle razze mortali è un immediato accrescimento della capacità intellettuale ed un’accelerazione del progresso spirituale. Si produce di solito anche un miglioramento fisico. Su un mondo normale la dispensazione postadamica è un’era di grandi invenzioni, di controllo dell’energia e di sviluppo meccanico. Questa è l’era dell’apparizione di multiformi industrie e del controllo delle forze naturali; è l’età d’oro dell’esplorazione e dell’assoggettamento finale del pianeta. Gran parte del progresso materiale di un mondo avviene durante questo periodo iniziale dello sviluppo delle scienze fisiche, giusto l’epoca che sta attraversando attualmente Urantia. Il vostro mondo è in ritardo di un’intera dispensazione ed oltre sul programma planetario medio.

(593.6) 52:3.7 Alla fine della dispensazione adamica su un pianeta normale le razze sono praticamente amalgamate, cosicché si può veramente proclamare che “Dio ha fatto di tutte le nazioni un solo sangue” e che suo Figlio “ha fatto di tutti i popoli un solo colore”. Il colore di tale razza amalgamata è una tonalità un po’ olivastra della tinta viola, il “bianco” razziale delle sfere.

(593.7) 52:3.8 Gli uomini primitivi sono in maggior parte carnivori. I Figli e le Figlie Materiali non mangiano carne, ma la loro discendenza in capo a poche generazioni gravita in genere verso il livello onnivoro, sebbene interi gruppi di loro discendenti continuino talvolta ad astenersi dalla carne. La duplice origine delle razze postadamiche spiega perché tali stirpi umane miste presentino vestigia anatomiche appartenenti a gruppi animali sia erbivori che carnivori.

(593.8) 52:3.9 In diecimila anni di amalgama razziale le stirpi risultanti mostrano vari gradi di mescolanza anatomica; certe linee portano più i segni dell’ascendenza non carnivora, altri presentano maggiormente i tratti e le caratteristiche fisiche dei loro progenitori evoluzionari carnivori. La maggioranza di queste razze mondiali diventa presto onnivora, nutrendosi di una vasta gamma di alimenti sia del regno animale che vegetale.

(594.1) 52:3.10 L’epoca postadamica è la dispensazione dell’internazionalismo. Con l’opera di fusione delle razze pressoché completata decresce il nazionalismo e la fratellanza dell’uomo comincia realmente a concretarsi. I governi rappresentativi cominciano a prendere il posto della forma di governo monarchica o paternalistica. Il sistema educativo diviene universale e le lingue razziali cedono gradualmente il passo alla lingua del popolo viola. La pace e la cooperazione universali sono raramente raggiunte prima che le razze non siano abbastanza bene amalgamate e non parlino una lingua comune.

(594.2) 52:3.11 Durante gli ultimi secoli dell’era postadamica si sviluppa un nuovo interesse per l’arte, la musica e la letteratura, e questo risveglio universale è il segnale per l’apparizione di un Figlio Magistrale. Lo sviluppo che corona quest’era è l’interesse universale per le realtà intellettuali, per la vera filosofia. La religione diviene meno nazionalistica e sempre più un affare planetario. Nuove rivelazioni della verità caratterizzano queste ere e gli Altissimi delle costellazioni cominciano a governare negli affari degli uomini. La verità è rivelata fino al livello dell’amministrazione delle costellazioni.

(594.3) 52:3.12 Un grande progresso etico caratterizza quest’era; la fratellanza dell’uomo è la meta della sua società. La pace mondiale — la cessazione dei conflitti razziali e delle animosità nazionali — è l’indice della maturazione planetaria per la venuta del terzo ordine di filiazione, il Figlio Magistrale.

(594.4) 52:4.1 Sui pianeti normali e leali quest’era inizia con le razze mortali mescolate e biologicamente idonee. Non vi sono più problemi di razze o di colore; tutte le nazioni e tutte le razze sono letteralmente di uno stesso sangue. Fiorisce la fratellanza tra gli uomini e le nazioni imparano a vivere sulla terra in pace e tranquillità. Un tale mondo si trova alla vigilia di un grande e culminante sviluppo intellettuale.

(594.5) 52:4.2 Quando un mondo evoluzionario diviene in tal modo maturo per l’era magistrale, un membro dell’ordine superiore dei Figli Avonal fa la sua apparizione in missione magistrale. Il Principe Planetario ed i Figli Materiali hanno origine nell’universo locale; il Figlio Magistrale proviene dal Paradiso.

(594.6) 52:4.3 Quando gli Avonal del Paradiso vengono sulle sfere mortali per delle azioni giudiziarie, unicamente come giudici di una dispensazione, non sono mai incarnati. Ma quando vengono in missioni magistrali, almeno in quella iniziale, sono sempre incarnati, benché non facciano l’esperienza della nascita né muoiano della morte del regno. Su certi pianeti, nei casi in cui rimangono come governanti, essi possono continuare a vivere per intere generazioni. Quando le loro missioni sono concluse, essi abbandonano la loro vita planetaria e ritornano al loro precedente status di filiazione divina.

(594.7) 52:4.4 Ogni nuova dispensazione allarga l’orizzonte della religione rivelata ed i Figli Magistrali estendono la rivelazione della verità fino a descrivere gli affari dell’universo locale e di tutti i suoi tributari.

(594.8) 52:4.5 Dopo la visitazione iniziale di un Figlio Magistrale le razze effettuano subito la loro liberazione economica. Il lavoro quotidiano necessario ad assicurare la propria indipendenza sarebbe rappresentato da due ore e mezza del vostro tempo. È del tutto sicuro liberare dei mortali così intelligenti ed etici. Tali popoli raffinati sanno bene come utilizzare il tempo libero per il proprio miglioramento e per il progresso planetario. Quest’era vede l’ulteriore purificazione dei ceppi razziali mediante la limitazione della riproduzione tra gli individui meno adatti e scarsamente dotati.

(595.1) 52:4.6 Il governo politico e l’amministrazione sociale delle razze continuano a migliorare; alla fine di quest’era l’autogoverno è abbastanza bene stabilizzato. Per autogoverno intendiamo il tipo più elevato di governo rappresentativo. Tali mondi propongono ed onorano soltanto quei capi e dirigenti che sono i più qualificati ad assumere responsabilità sociali e politiche.

(595.2) 52:4.7 Durante quest’epoca la maggior parte dei mortali del pianeta è abitata da Aggiustatori. Ma anche allora il conferimento dei Monitori divini non è sempre universale. Gli Aggiustatori destinati alla fusione non sono ancora conferiti a tutti i mortali planetari; è ancora necessario per le creature dotate di volontà scegliere i Monitori del Mistero.

(595.3) 52:4.8 Nel corso delle epoche terminali di questa dispensazione la società comincia a ritornare a forme di vita più semplici. La natura complessa di una civiltà in progresso segue il suo corso ed i mortali imparano a vivere più naturalmente ed efficacemente; e questa tendenza aumenta ad ogni epoca successiva. Questa è l’era in cui fioriscono l’arte, la musica e gli studi superiori. Le scienze fisiche hanno già raggiunto l’apice del loro sviluppo. La fine di quest’era su un mondo ideale vede la pienezza di un grande risveglio religioso, un’illuminazione spirituale del mondo intero. Questo risveglio generale della natura spirituale delle razze è il segnale per l’arrivo del Figlio di conferimento e per l’inaugurazione della quinta epoca dei mortali.

(595.4) 52:4.9 Su molti mondi succede che una sola missione magistrale non è sufficiente per preparare il pianeta alla venuta di un Figlio di conferimento. In tal caso ci sarà un secondo, oppure una successione di Figli Magistrali, ognuno dei quali farà progredire le razze da una dispensazione ad un’altra fino a che il pianeta non sia pronto per il dono del Figlio di conferimento. Nella seconda missione ed in quelle seguenti i Figli Magistrali possono essere incarnati o non esserlo. Ma indipendentemente da quanti Figli Magistrali possano apparire — e possono venirne anche dopo il Figlio di conferimento — l’avvento di ciascuno di loro segna la fine di una dispensazione e l’inizio di un’altra.

(595.5) 52:4.10 Queste dispensazioni dei Figli Magistrali durano ovunque da venticinquemila a cinquantamila anni del tempo di Urantia. Talvolta una tale epoca è molto più corta ed in rari casi anche più lunga. Ma nella pienezza dei tempi uno di questi stessi Figli Magistrali nascerà come Figlio di conferimento del Paradiso.

(595.6) 52:5.1 Quando su un mondo abitato viene raggiunto un certo livello di sviluppo intellettuale e spirituale arriva sempre un Figlio di conferimento Paradisiaco. Sui mondi normali costui non appare nella carne finché le razze non si siano elevate ai più alti livelli di sviluppo intellettuale e di realizzazione etica. Ma su Urantia il Figlio di conferimento, che era il vostro stesso Figlio Creatore, apparve alla fine della dispensazione adamica, sebbene l’ordine usuale degli eventi sui mondi dello spazio non sia questo.

(595.7) 52:5.2 Quando i mondi sono divenuti maturi per la spiritualizzazione, arriva il Figlio di conferimento. Questi Figli appartengono sempre all’ordine Magistrale o Avonal, salvo nel caso in cui, una sola volta in ciascun universo locale, il Figlio Creatore si appresta al suo conferimento terminale su qualche mondo evoluzionario, come avvenne quando Micael di Nebadon apparve su Urantia per conferire se stesso alle vostre razze mortali. Solo un mondo su quasi dieci milioni può godere di un tale dono; tutti gli altri mondi progrediscono spiritualmente grazie al conferimento di un Figlio Paradisiaco dell’ordine degli Avonal.

(596.1) 52:5.3 Il Figlio di conferimento arriva su un mondo di elevata cultura educativa ed incontra una razza spiritualmente preparata e pronta ad assimilare insegnamenti avanzati e ad apprezzare la missione di conferimento. In tutto il mondo questa è un’era caratterizzata dalla ricerca di cultura morale e di verità spirituale. La passione dei mortali di questa dispensazione è la penetrazione della realtà cosmica e la comunione con la realtà spirituale. Le rivelazioni della verità sono estese fino ad includere il superuniverso. Sistemi interamente nuovi di educazione e di governo vengono a soppiantare i rozzi regimi dei tempi antichi. La gioia di vivere prende un nuovo colore e le reazioni della vita sono elevate in tono e timbro ad altezze celesti.

(596.2) 52:5.4 Il Figlio di conferimento vive e muore per l’elevazione spirituale delle razze mortali di un mondo. Egli stabilisce la “nuova via vivente”. La sua vita è un’incarnazione della verità del Paradiso nella carne mortale, quella stessa verità — lo Spirito della Verità medesimo — nella cui conoscenza gli uomini saranno liberi.

(596.3) 52:5.5 Su Urantia l’istituzione di questa “nuova via vivente” fu una questione di fatto quanto di verità. L’isolamento di Urantia nella ribellione di Lucifero aveva sospeso il procedimento con il quale i mortali possono passare alla loro morte direttamente sulle rive dei mondi delle dimore. Prima che Cristo Micael venisse su Urantia tutte le anime dormivano fino alle risurrezioni dispensazionali o a quelle millenarie speciali. Allo stesso Mosè non fu permesso andare dall’altra parte fino all’occasione di una risurrezione speciale, in quanto il Principe Planetario decaduto, Caligastia, contestava una tale liberazione. Ma dal giorno di Pentecoste i mortali di Urantia possono di nuovo procedere direttamente per le sfere morontiali.

(596.4) 52:5.6 Un Figlio di conferimento, in seguito alla risurrezione il terzo giorno dopo aver abbandonato la sua vita incarnata, ascende alla destra del Padre Universale, riceve l’assicurazione dell’accettazione della sua missione di conferimento e ritorna dal Figlio Creatore nella capitale dell’universo locale. Indi l’Avonal di conferimento ed il Micael Creatore inviano il loro spirito congiunto, lo Spirito della Verità, nel mondo di conferimento. Questa è la circostanza in cui lo “spirito del Figlio trionfante è sparso su tutta la carne”. Anche lo Spirito Madre d’Universo partecipa al conferimento dello Spirito della Verità, ed in concomitanza con ciò viene emanato l’editto di conferimento degli Aggiustatori di Pensiero. Da allora in poi tutte le creature mentalmente normali e dotate di volontà di quel mondo riceveranno degli Aggiustatori non appena raggiungeranno l’età della responsabilità morale, della scelta spirituale.

(596.5) 52:5.7 Se un tale Avonal di conferimento ritornasse su un mondo dopo la missione di conferimento, non s’incarnerebbe, ma verrebbe “in gloria con le schiere serafiche”.

(596.6) 52:5.8 L’era porteriore al Figlio di conferimento può durare da diecimila a centomila anni. Non c’è un tempo discrezionale assegnato a ciascuna di queste ere dispensazionali. Questa è un’epoca di grande progresso etico e spirituale. Sotto l’influenza spirituale di queste ere il carattere umano subisce enormi trasformazioni e compie uno sviluppo fenomenale. Diventa possibile mettere in attuazione pratica la regola d’oro. Gli insegnamenti di Gesù sono realmente applicabili ad un mondo di mortali che ha ricevuto la preparazione preliminare dei Figli precedenti al conferimento, con le loro dispensazioni che nobilitano il carattere ed accrescono la cultura.

(596.7) 52:5.9 Durante quest’era i problemi di malattia e di delinquenza sono virtualmente risolti. La degenerazione è già stata largamente eliminata mediante una riproduzione selettiva. La malattia è stata praticamente vinta dalle alte qualità di resistenza delle stirpi adamiche e dall’intelligente applicazione diffusa delle scoperte delle scienze fisiche delle ere precedenti. La durata media della vita durante questo periodo si allunga ben oltre l’equivalente di trecento anni del tempo di Urantia.

(597.1) 52:5.10 Per tutta quest’epoca c’è una graduale diminuzione della supervisione governativa. Comincia a funzionare un vero autogoverno; sono sempre meno necessarie leggi restrittive. I dipartimenti militari della resistenza nazionale stanno scomparendo; sta realmente arrivando l’era dell’armonia internazionale. Vi sono molte nazioni, prevalentemente determinate dalla geografia delle terre, ma soltanto una razza, una lingua ed una religione. Gli affari dei mortali sono quasi, ma non del tutto, utopistici. Questa è veramente una grande e gloriosa era!

(597.2) 52:6.1 Il Figlio di conferimento è il Principe della Pace. Egli arriva con il messaggio “Pace in terra e buona volontà tra gli uomini”. Sui mondi normali questa è una dispensazione di pace generale; le nazioni non imparano più a fare la guerra. Ma tali influenze benefiche non hanno accompagnato la venuta del vostro Figlio di conferimento, Cristo Micael. Urantia non sta procedendo secondo l’ordine normale. Il vostro mondo ha perso il passo del procedere planetario. Il vostro Maestro, mentre era sulla terra, avvertì i suoi discepoli che la sua venuta non avrebbe portato l’usuale regno di pace su Urantia. Egli disse loro chiaramente che ci sarebbero stati “guerre e rumori di guerre”, e che si sarebbe sollevata nazione contro nazione. In un’altra circostanza disse: “Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra.”

(597.3) 52:6.2 Anche sui mondi evoluzionari normali la realizzazione della fratellanza mondiale dell’uomo non è un risultato facile. Su un pianeta confuso e disordinato come Urantia un tale compimento richiede un tempo molto più lungo e necessita di uno sforzo molto maggiore. Un’evoluzione sociale può difficilmente raggiungere senza aiuto tali felici risultati su una sfera spiritualmente isolata. La rivelazione religiosa è essenziale alla realizzazione della fratellanza su Urantia. Mentre Gesù ha indicato la via per l’immediato raggiungimento della fratellanza spirituale, la realizzazione della fratellanza sociale sul vostro mondo dipende molto dal compimento delle trasformazioni personali e degli aggiustamenti planetari seguenti:

(597.4) 52:6.3 1. Fraternità sociale. Moltiplicazione dei contatti sociali internazionali ed interrazziali e delle associazioni fraterne per mezzo dei viaggi, del commercio e dei giochi di competizione. Sviluppo di un linguaggio comune e moltiplicazione dei plurilingue. Scambi razziali e nazionali di studenti, d’insegnanti, d’industriali e di filosofi religiosi.

(597.5) 52:6.4 2. Fecondazione intellettuale incrociata. La fratellanza è impossibile su un mondo i cui abitanti sono così primitivi da non riuscire a riconoscere la follia di un egoismo assoluto. Ci deve essere uno scambio di letteratura tra nazioni e razze. Ogni razza deve conoscere il pensiero di tutte le razze; ogni nazione deve conoscere i sentimenti di tutte le nazioni. L’ignoranza genera sospetto ed il sospetto è incompatibile con l’atteggiamento essenziale di simpatia e d’amore.

(597.6) 52:6.5 3. Risveglio etico. Solo la coscienza etica può smascherare l’immoralità dell’intolleranza umana e la peccaminosità delle lotte fratricide. Solo una coscienza morale può condannare i mali dell’invidia nazionale e della gelosia razziale. Solo degli esseri morali cercheranno sempre quell’intuizione spirituale che è essenziale per vivere la regola d’oro.

(598.1) 52:6.6 4. Saggezza politica. La maturità emotiva è indispensabile per l’autocontrollo. Solo la maturità emotiva garantirà la sostituzione delle tecniche internazionali di giudizio civilizzato all’arbitrato barbaro della guerra. Saggi uomini di Stato lavoreranno un giorno per il benessere dell’umanità anche quando si sforzeranno di promuovere l’interesse dei loro gruppi nazionali o razziali. La sagacia politica egoista è alla fine suicida — distruttiva di tutte quelle qualità durature che assicurano la sopravvivenza dei gruppi planetari.

(598.2) 52:6.7 5. Intuizione spirituale. La fratellanza dell’uomo, dopotutto, è fondata sul riconoscimento della paternità di Dio. La maniera più rapida di realizzare la fratellanza dell’uomo su Urantia è di effettuare la trasformazione spirituale dell’umanità attuale. La sola tecnica per accelerare la tendenza naturale dell’evoluzione sociale è quella di esercitare una pressione spirituale dall’alto, aumentando così il discernimento morale mediante l’elevazione della capacità dell’anima di ogni mortale di comprendere ed amare ogni altro mortale. La mutua comprensione e l’amore fraterno sono civilizzatori trascendenti e fattori potenti per la realizzazione mondiale della fratellanza dell’uomo.

(598.3) 52:6.8 Se poteste essere trasportati dal vostro mondo arretrato e confuso su qualche pianeta normale che si trova attualmente nell’era posteriore al Figlio di conferimento, voi credereste di essere stati trasferiti nel cielo delle vostre tradizioni. Non credereste di stare osservando il funzionamento evoluzionario normale di una sfera mortale abitata da esseri umani. Questi mondi sono inseriti nei circuiti spirituali del loro regno e godono di tutti i vantaggi delle trasmissioni dell’universo e dei servizi di riflettività del superuniverso.

(598.4) 52:7.1 I Figli che arrivano successivamente sul mondo evoluzionario medio appartengono all’ordine dei Figli Istruttori Trinitari, i Figli divini della Trinità del Paradiso. Di nuovo troviamo che Urantia non sta al passo con le sue sfere sorelle per il fatto che il vostro Gesù ha promesso di ritornare. Egli certamente manterrà quella promessa, ma nessuno sa se la sua seconda venuta precederà o seguirà l’apparizione su Urantia di un Figlio Magistrale o di un Figlio Istruttore.

(598.5) 52:7.2 I Figli Istruttori vengono in gruppi sui mondi in corso di spiritualizzazione. Un Figlio Istruttore planetario è assistito e supportato da settanta Figli primari, dodici Figli secondari e tre tra i più elevati e sperimentati membri dell’ordine supremo dei Daynal. Questo corpo rimarrà per un certo tempo sul pianeta, abbastanza a lungo per effettuare la transizione dalle ere evoluzionarie all’era di luce e vita — non meno di mille anni del tempo planetario e spesso considerevolmente più a lungo. Questa missione è un contributo della Trinità agli sforzi antecedenti di tutte le personalità divine che hanno portato il loro ministero ad un mondo abitato.

(598.6) 52:7.3 La rivelazione della verità è ora estesa all’universo centrale e al Paradiso. Le razze divengono altamente spirituali. Un grande popolo si è evoluto e si avvicina una grande era. I sistemi educativo, economico ed amministrativo del pianeta subiscono trasformazioni radicali. Si stabiliscono nuovi valori e nuove relazioni. Il regno dei cieli appare sulla terra e la gloria di Dio si spande in tutto il mondo.

(598.7) 52:7.4 Questa è la dispensazione nella quale molti mortali sono trasferiti dai vivi. Via via che l’era dei Figli Istruttori Trinitari progredisce, la lealtà spirituale dei mortali del tempo diviene sempre più universale. La morte naturale diviene meno frequente a mano a mano che gli Aggiustatori si fondono in numero sempre maggiore con i loro soggetti durante il periodo di vita nella carne. Il pianeta viene infine classificato come appartenente all’ordine primario modificato d’ascensione dei mortali.

(599.1) 52:7.5 La vita durante quest’era è piacevole e proficua. La degenerazione ed i residui elementi antisociali della lunga lotta evoluzionaria sono stati praticamente eliminati. La durata della vita si avvicina a cinquecento anni di Urantia ed il tasso riproduttivo di crescita razziale è intelligentemente controllato. E’ sorto un ordine sociale interamente nuovo. Ci sono ancora grandi differenze tra i mortali, ma lo stato della società si avvicina di più agli ideali di fratellanza sociale e di uguaglianza spirituale. Il governo rappresentativo sta scomparendo ed il mondo sta passando sotto il regime dell’autocontrollo individuale. La funzione del governo è principalmente indirizzata verso compiti collettivi di amministrazione sociale e di coordinazione economica. L’epoca d’oro sta giungendo di buon passo; la meta temporale della lunga ed intensa lotta planetaria per l’evoluzione è in vista. La ricompensa delle ere sta per essere realizzata; la saggezza degli Dei è sul punto di manifestarsi.

(599.2) 52:7.6 L’amministrazione fisica di un mondo durante quest’era richiede circa un’ora al giorno da parte di ogni individuo adulto; cioè l’equivalente di un’ora di Urantia. Il pianeta è in stretto contatto con gli affari dell’universo e la sua popolazione esamina le ultime trasmissioni con lo stesso vivo interesse che voi manifestate ora per le ultime edizioni dei vostri giornali quotidiani. Queste razze si occupano di mille cose d’interesse sconosciuto sul vostro mondo.

(599.3) 52:7.7 Aumenta sempre di più la vera fedeltà planetaria all’Essere Supremo. Generazione dopo generazione un numero crescente di membri della razza si allinea a coloro che praticano la giustizia e vivono la misericordia. Lentamente ma sicuramente il mondo è conquistato al servizio gioioso dei Figli di Dio. Le difficoltà fisiche ed i problemi materiali sono stati in larga parte risolti; il pianeta è maturo per una vita avanzata e per un’esistenza più stabile.

(599.4) 52:7.8 Di tanto in tanto durante la loro dispensazione continuano a venire su questi mondi pacifici dei Figli Istruttori. Essi non lasciano un mondo fino a che non constatano che il piano evoluzionario per quanto concerne quel pianeta sta operando tranquillamente. Un Figlio Magistrale di giudizio accompagna solitamente i Figli Istruttori nelle loro missioni successive, mentre un altro di tali Figli opera al momento della loro partenza, e queste azioni giudiziarie continuano di era in era per tutta la durata del regime mortale del tempo e dello spazio.

(599.5) 52:7.9 Ogni nuova missione dei Figli Istruttori Trinitari innalza in successione un tale mondo superno ad altezze sempre più elevate di saggezza, di spiritualità e d’illuminazione cosmica. Ma i nobili nativi di questa sfera sono ancora finiti e mortali. Niente è perfetto; ciò nonostante si sta sviluppando una qualità di quasi perfezione nell’operare di un mondo imperfetto e nella vita dei suoi abitanti umani.

(599.6) 52:7.10 I Figli Istruttori Trinitari possono ritornare molte volte sullo stesso mondo. Ma presto o tardi, in connessione con la fine di una delle loro missioni, il Principe Planetario è elevato alla posizione di Sovrano Planetario, ed il Sovrano del Sistema appare per proclamare l’entrata di questo mondo nell’era di luce e vita.

(599.7) 52:7.11 Fu riguardo alla conclusione della missione terminale dei Figli Istruttori (almeno secondo la cronologia di un mondo normale) che Giovanni scrisse: “Ho visto un nuovo cielo ed una nuova terra e la nuova Gerusalemme venire da Dio giù dal cielo, preparata come una principessa adornata per il principe.”

(600.1) 52:7.12 Questa è la stessa terra rinnovata, lo stadio planetario avanzato, di cui l’antico veggente ebbe la visione quando scrisse: “ ‘Perché come i nuovi cieli e la nuova terra che io farò sussisteranno davanti a me, così sopravviverete voi ed i vostri figli; ed accadrà che da una nuova luna all’altra e da un sabato all’altro tutta l’umanità verrà a prostrarsi innanzi a me’, dice il Signore.”

(600.2) 52:7.13 Sono i mortali di una tale era che sono descritti come “una generazione eletta, un sacerdozio regale, una nazione santa, un popolo eccelso; e voi proclamerete le lodi di Colui che vi ha portati dalle tenebre a questa luce meravigliosa”.

(600.3) 52:7.14 Indipendentemente da quale possa essere la storia naturale specifica di un singolo pianeta, dal fatto che un regno sia stato totalmente leale, guastato dal male o maledetto dal peccato — indipendentemente da quali possano essere gli antecedenti — presto o tardi la grazia di Dio ed il ministero degli angeli condurranno al giorno della venuta dei Figli Istruttori Trinitari; e la loro partenza dopo la loro missione finale inaugurerà quest’era superba di luce e vita.

(600.4) 52:7.15 Tutti i mondi di Satania possono condividere la speranza di colui che scrisse: “Nondimeno noi, secondo la Sua promessa, attendiamo un nuovo cielo ed una nuova terra nella quale abita la rettitudine. Perciò, o diletti, vedendo che aspettate tali cose, vegliate per essere trovati da Lui in pace, senza macchia ed irreprensibili.”

(600.5) 52:7.16 La partenza del corpo dei Figli Istruttori, alla fine del loro primo regno o di un regno successivo, annuncia l’aurora dell’era di luce e vita — la soglia della transizione dal tempo all’anticamera dell’eternità. La realizzazione planetaria di quest’era di luce e vita supera di molto le più ardenti aspettative dei mortali di Urantia, i cui più lungimiranti concetti di vita futura non vanno oltre quelli contenuti nelle credenze religiose che descrivono il cielo come il destino immediato e la dimora finale dei mortali sopravviventi.

(600.6) 52:7.17 [Patrocinato da un Possente Messaggero temporaneamente assegnato al personale di Gabriele.]


 

(601.1) 53:0.1 LUCIFERO era un brillante Figlio Lanonandek primario di Nebadon. Egli aveva fatto esperienza di servizio in molti sistemi, era stato un alto consigliere del suo gruppo e si era distinto per saggezza, sagacia ed efficienza. Lucifero era il numero 37 del suo ordine e quando ebbe l’incarico dai Melchizedek fu indicato come una delle cento più abili e brillanti personalità tra più di settecentomila della sua specie. Partendo da tale splendido inizio, attraverso il male e l’errore egli abbracciò il peccato, ed è ora considerato uno dei tre Sovrani di Sistema di Nebadon che hanno ceduto alla pressione dell’ego e che si sono arresi alle sofisticherie di una falsa libertà personale — il rifiuto della fedeltà all’universo ed il disprezzo degli obblighi fraterni, la cecità verso le relazioni cosmiche.

(601.2) 53:0.2 Nell’universo di Nebadon, il dominio di Cristo Micael, vi sono diecimila sistemi di mondi abitati. In tutta la storia dei Figli Lanonandek, in tutta la loro opera in queste migliaia di sistemi e nella capitale dell’universo, soltanto tre Sovrani di Sistema hanno oltraggiato il governo del Figlio Creatore.

(601.3) 53:1.1 Lucifero non era un essere ascendente; era un Figlio creato dell’universo locale, e di lui fu detto: “Tu fosti perfetto in tutte le tue azioni dal giorno in cui fosti creato fino a quando l’iniquità non fu trovata in te.” Molte volte egli era stato in consiglio con gli Altissimi di Edentia. E Lucifero regnava “sulla sacra montagna di Dio”, il monte amministrativo di Jerusem, perché era il capo esecutivo di un grande sistema di 607 mondi abitati.

(601.4) 53:1.2 Lucifero era un essere splendido, una brillante personalità; egli veniva immediatamente dopo gli Altissimi Padri delle costellazioni nella linea gerarchica dell’autorità universale. Nonostante la trasgressione di Lucifero, le intelligenze subordinate si astennero dal manifestargli mancanza di rispetto e disprezzo prima del conferimento di Micael su Urantia. Anche l’arcangelo di Micael, al momento della risurrezione di Mosè, “non portò contro di lui un giudizio di accusa ma disse semplicemente ‘il Giudice ti biasima’ ”. Il giudizio in tali materie spetta agli Antichi dei Giorni, i governanti del superuniverso.

(601.5) 53:1.3 Lucifero è ora il Sovrano decaduto e deposto di Satania. L’autocontemplazione è veramente disastrosa anche per le personalità eccelse del mondo celeste. È stato detto di Lucifero: “Il tuo cuore si è sollevato a causa della tua bellezza; hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore.” Il vostro profeta di un tempo vide il suo triste stato quando scrisse: “Come sei precipitato dal cielo, o Lucifero, figlio del mattino! Quanto sei caduto in basso, tu che hai osato confondere i mondi!”

(602.1) 53:1.4 Si è sentito parlare molto poco di Lucifero su Urantia per il fatto che egli delegò il suo primo luogotenente, Satana, a patrocinare la sua causa sul vostro pianeta. Satana era un membro dello stesso gruppo primario di Lanonandek, ma non aveva mai esercitato le funzioni di Sovrano di Sistema. Egli entrò pienamente nell’insurrezione di Lucifero. Il “diavolo” non è altri che Caligastia, il Principe Planetario deposto di Urantia ed un Figlio dell’ordine secondario dei Lanonandek. Al tempo in cui Micael era incarnato su Urantia, Lucifero, Satana e Caligastia si erano alleati per far abortire la sua missione di conferimento. Ma essi fallirono clamorosamente.

(602.2) 53:1.5 Abaddon era il capo del personale di Caligastia. Egli seguì il suo maestro nella ribellione ed ha sempre agito da allora come capo esecutivo dei ribelli di Urantia. Belzebù era il capo delle creature intermedie sleali che si allearono con le forze del traditore Caligastia.

(602.3) 53:1.6 Il drago divenne alla fine il simbolo rappresentativo di tutti questi personaggi perversi. Dopo il trionfo di Micael, “Gabriele discese da Salvington e legò il drago (tutti i capi ribelli) per un’era”. Dei ribelli serafici di Jerusem si è scritto: “E gli angeli che non hanno conservato il loro stato iniziale ma hanno abbandonato la loro dimora, egli li ha tenuti in salde catene nelle tenebre per il giudizio del grande giorno.”

(602.4) 53:2.1 Lucifero ed il suo primo assistente, Satana, avevano regnato su Jerusem per più di cinquecentomila anni quando cominciarono a porsi in cuor loro contro il Padre Universale e suo Figlio Micael, allora vicegerente di Nebadon.

(602.5) 53:2.2 Non c’erano condizioni particolari o speciali nel sistema di Satania che suggerissero o favorissero una ribellione. Noi crediamo che l’idea abbia preso origine e forma nella mente di Lucifero, e che egli avrebbe potuto istigare una tale ribellione ovunque fosse stato stazionato. Lucifero annunciò prima i suoi piani a Satana, ma ci vollero parecchi mesi per corrompere la mente del suo abile e brillante associato. Tuttavia, una volta convertitosi alle teorie ribelli, egli divenne un audace e fervente sostenitore “dell’autoaffermazione e della libertà”.

(602.6) 53:2.3 Nessuno suggerì mai a Lucifero di ribellarsi. L’idea dell’autoaffermazione in opposizione alla volontà di Micael ed ai piani del Padre Universale, come erano rappresentati da Micael, ebbe origine nella sua mente. Le sue relazioni con il Figlio Creatore erano state strette e sempre cordiali. In nessun momento precedente all’esaltazione della sua mente Lucifero espresse apertamente insoddisfazione circa l’amministrazione dell’universo. Nonostante il suo silenzio, per più di cento anni del tempo standard l’Unione dei Giorni di Salvington aveva informato per riflettività Uversa che non tutto era tranquillo nella mente di Lucifero. Questa informazione fu comunicata anche al Figlio Creatore ed ai Padri della Costellazione di Norlatiadek.

(602.7) 53:2.4 Durante tutto questo periodo Lucifero divenne sempre più critico verso l’intero piano di amministrazione dell’universo, ma professò sempre sincera lealtà ai Governanti Supremi. La sua slealtà fu esplicitamente manifestata per la prima volta in occasione di una visita di Gabriele a Jerusem, appena pochi giorni prima dell’aperta proclamazione della Dichiarazione di Libertà di Lucifero. Gabriele fu così profondamente colpito dalla certezza di un’imminente rivolta che andò direttamente su Edentia per conferire con i Padri della Costellazione riguardo alle misure da prendere in caso di aperta ribellione.

(603.1) 53:2.5 È molto difficile indicare con esattezza la causa o le cause che alla fine culminarono nella ribellione di Lucifero. Noi siamo certi di una sola cosa, e cioè: quali che siano stati questi primi inizi, essi ebbero origine nella mente di Lucifero. Deve esserci stato un orgoglio personale che si è alimentato fino al punto da ingannare se stesso, cosicché Lucifero per un certo tempo si persuase realmente che la sua progettata ribellione avrebbe agito effettivamente per il bene del sistema, se non dell’universo. Nel momento in cui i suoi piani si furono sviluppati fino al punto da disilluderlo, senza dubbio egli era andato troppo lontano perché il suo originario orgoglio fautore di discordia gli permettesse di fermarsi. Ad un certo punto di questa esperienza egli divenne insincero ed il male si trasformò in peccato volontario e deliberato. Che avvenne ciò è provato dalla condotta successiva di questo brillante amministratore. Gli furono offerte a lungo delle opportunità di pentirsi, ma solo alcuni dei suoi subordinati accettarono la misericordia offerta. Il Fedele dei Giorni di Edentia, su richiesta dei Padri della Costellazione, presentò personalmente il piano di Micael per la salvezza di questi flagranti ribelli, ma la misericordia del Figlio Creatore fu sempre respinta, e respinta con disprezzo e sdegno crescenti.

(603.2) 53:3.1 Quali che fossero state le origini iniziali del turbamento dei cuori di Lucifero e di Satana, la rivolta finale prese forma come Dichiarazione di Libertà di Lucifero. La causa dei ribelli fu espressa in tre punti:

(603.3) 53:3.2 1. La realtà del Padre Universale. Lucifero affermò che il Padre Universale non esisteva realmente, che la gravità fisica e l’energia dello spazio erano insite nell’universo, e che il Padre era un mito inventato dai Figli Paradisiaci per permettere loro di mantenere il governo degli universi in nome del Padre. Egli negò che la personalità fosse un dono del Padre Universale. Insinuò anche che i finalitari erano in collusione con i Figli Paradisiaci per introdurre la frode in tutta la creazione, in quanto loro non riportavano mai un’idea ben definita della personalità effettiva del Padre qual è discernibile in Paradiso. Egli presentò la venerazione come ignoranza. L’accusa era categorica, terribile e blasfema. Fu senza dubbio questo velato attacco contro i finalitari che determinò i cittadini ascendenti allora presenti su Jerusem a restare saldi e a rimanere risoluti nel resistere a tutte le proposte dei ribelli.

(603.4) 53:3.3 2. Il governo universale del Figlio Creatore — Micael. Lucifero sostenne che i sistemi locali dovevano essere autonomi. Egli protestò contro il diritto di Micael, il Figlio Creatore, di assumere la sovranità di Nebadon in nome di un ipotetico Padre del Paradiso e di chiedere a tutte le personalità di attestare fedeltà a questo Padre invisibile. Affermò che l’intero piano di adorazione era un abile stratagemma per esaltare i Figli Paradisiaci. Egli era disposto a riconoscere Micael come suo Creatore-padre, ma non come suo Dio e governante legittimo.

(603.5) 53:3.4 Egli attaccò molto violentemente il diritto degli Antichi dei Giorni — “potentati stranieri” — d’interferire negli affari dei sistemi locali e degli universi. Denunciò questi dirigenti come tiranni ed usurpatori. Esortò i suoi seguaci a convincersi che nessuno di questi dirigenti poteva fare alcunché per interferire nella completa autonomia della loro attività se gli uomini e gli angeli avessero solo avuto il coraggio di affermare se stessi e di rivendicare coraggiosamente i loro diritti.

(603.6) 53:3.5 Egli sostenne che agli agenti esecutivi degli Antichi dei Giorni poteva essere impedito di operare nei sistemi locali se gli esseri nativi avessero solo affermato la loro indipendenza. Dichiarò che l’immortalità era innata nelle personalità del sistema, che la risurrezione era naturale ed automatica, e che tutti gli esseri sarebbero vissuti eternamente se non fosse stato per gli atti arbitrari ed ingiusti degli agenti esecutivi degli Antichi dei Giorni.

(604.1) 53:3.6 3. L’attacco al piano universale di preparazione dei mortali ascendenti. Lucifero sostenne che troppo tempo ed energia erano spesi nel piano per istruire dettagliatamente i mortali ascendenti sui princìpi dell’amministrazione universale, princìpi che egli qualificava immorali e falsi. Egli protestò contro il programma volto a preparare per intere epoche i mortali dello spazio ad un qualche destino sconosciuto ed indicò la presenza del corpo dei finalitari su Jerusem come prova che questi mortali avevano trascorso ere di preparazione per un destino di pura finzione. Fece rilevare con derisione che i finalitari non avevano incontrato altro destino glorioso che quello di essere rimandati su umili sfere simili a quelle di loro origine. Insinuò che essi erano stati pervertiti da un eccesso di disciplina e da una prolungata preparazione, e che erano in realtà dei traditori dei loro compagni mortali poiché collaboravano ora con il piano di asservimento di tutta la creazione alle finzioni di un mitico destino eterno per i mortali ascendenti. Egli sostenne che gli ascendenti dovevano godere della libertà di un’autodeterminazione individuale. Sfidò e condannò l’intero piano d’ascensione dei mortali come patrocinato dai Figli Paradisiaci di Dio e sostenuto dallo Spirito Infinito.

(604.2) 53:3.7 E fu con questa Dichiarazione di Libertà che Lucifero scatenò la sua orgia di tenebre e di morte.

(604.3) 53:4.1 Il manifesto di Lucifero fu proclamato nel conclave annuale di Satania sul mare di vetro, alla presenza delle folle riunite di Jerusem, l’ultimo giorno dell’anno, circa duecentomila anni or sono del tempo di Urantia. Satana proclamò che l’adorazione poteva essere rivolta alle forze universali — fisiche, intellettuali e spirituali — ma che la fedeltà poteva essere riconosciuta solo all’effettivo governante attuale, Lucifero, l’ “amico degli uomini e degli angeli” ed il “Dio della libertà”.

(604.4) 53:4.2 L’autoaffermazione fu il grido di battaglia della ribellione di Lucifero. Uno dei suoi principali argomenti fu che, se l’autogoverno era buono e giusto per i Melchizedek e per altri gruppi, era ugualmente buono per tutti gli ordini d’intelligenze. Egli fu fermo e persistente nella propugnazione dell’ “uguaglianza della mente” e della “fraternità dell’intelligenza”. Sostenne che ogni governo doveva essere limitato ai pianeti locali ed alla loro confederazione volontaria nei sistemi locali. Egli respinse ogni altra supervisione. Promise ai Principi Planetari che avrebbero governato i loro mondi come capi supremi. Ricusò la collocazione delle attività legislative sulla capitale della costellazione e la conduzione degli affari giudiziari sulla capitale dell’universo. Egli sostenne che tutte queste funzioni di governo dovevano essere concentrate sulle capitali dei sistemi, e procedette a formare una propria assemblea legislativa, organizzando tribunali propri sotto la giurisdizione di Satana. Ordinò che i prìncipi dei mondi apostati facessero altrettanto.

(604.5) 53:4.3 L’intero gabinetto amministrativo di Lucifero passò in blocco dalla sua parte ed i suoi membri furono fatti giurare pubblicamente come ufficiali dell’amministrazione del nuovo capo dei “mondi e dei sistemi liberati”.

(605.1) 53:4.4 C’erano state due ribellioni precedenti in Nebadon, ma in costellazioni lontane. Lucifero sostenne che queste insurrezioni erano fallite perché la maggior parte delle intelligenze non aveva seguito i loro capi. Affermò che “le maggioranze governano” e che “la mente è infallibile”. La libertà concessagli dai governanti dell’universo sosteneva in apparenza molte delle sue nefaste asserzioni. Egli sfidò tutti i suoi superiori; tuttavia essi non parvero prestare attenzione alle sue azioni. Egli fu lasciato libero di proseguire il suo piano seducente senza impedimenti né ostacoli.

(605.2) 53:4.5 Lucifero indicò tutte le dilazioni misericordiose della giustizia come dimostrazione dell’incapacità del governo dei Figli Paradisiaci di fermare la ribellione. Egli volle sfidare apertamente e ricusare con arroganza Micael, Emanuele e gli Antichi dei Giorni e poi evidenziò il fatto che non ne seguì alcuna reazione come prova positiva dell’impotenza dei governi dell’universo e del superuniverso.

(605.3) 53:4.6 Gabriele era personalmente presente durante tutti questi atti sleali ed annunciò soltanto che a tempo debito avrebbe parlato per Micael e che tutti gli esseri sarebbero stati lasciati liberi e indisturbati nella loro scelta; che il “governo dei Figli in nome del Padre desiderava soltanto la lealtà e la devozione che erano volontarie, sincere ed a prova di sofisticherie”.

(605.4) 53:4.7 Lucifero fu lasciato libero di stabilire pienamente il suo governo ribelle e di organizzarlo completamente prima che Gabriele facesse un qualsiasi sforzo per contestare il diritto di secessione o per contrastare la propaganda ribelle. Ma i Padri della Costellazione limitarono immediatamente l’azione di queste personalità sleali al sistema di Satania. Ciò nonostante questo intervallo fu un periodo di grandi tribolazioni e di prove per gli esseri leali di tutto Satania. Tutto fu caotico per alcuni anni e vi fu grande confusione sui mondi delle dimore.

(605.5) 53:5.1 Allo scoppio della ribellione in Satania, Micael si consigliò con il suo fratello del Paradiso, Emanuele. Dopo questo colloquio fondamentale Micael annunciò che avrebbe proseguito la stessa politica che aveva caratterizzato il suo comportamento con simili sollevazioni nel passato, un atteggiamento di non interferenza.

(605.6) 53:5.2 All’epoca di questa ribellione e delle due precedenti non c’era alcuna autorità sovrana assoluta e personale nell’universo di Nebadon. Micael governava per diritto divino, come vicegerente del Padre Universale, ma non ancora per proprio diritto personale. Egli non aveva completato la sua carriera di conferimento; non era ancora stato investito di “ogni potere in cielo e sulla terra”.

(605.7) 53:5.3 Dallo scoppio della ribellione al giorno del suo insediamento sul trono come governante sovrano di Nebadon, Micael non interferì mai con le forze ribelli di Lucifero; esse furono lasciate proseguire liberamente per quasi duecentomila anni del tempo di Urantia. Cristo Micael possiede ora ampi poteri ed autorità per regolare prontamente, anche sommariamente, tali esplosioni di slealtà, ma noi dubitiamo che questa autorità sovrana lo indurrebbe ad agire diversamente se avvenisse un’altra sollevazione simile.

(605.8) 53:5.4 Poiché Micael scelse di rimanere in disparte dalla guerra effettiva nella ribellione di Lucifero, Gabriele riunì il suo gruppo personale su Edentia e, consigliatosi con gli Altissimi, decise di assumere il comando delle schiere fedeli di Satania. Micael rimase su Salvington mentre Gabriele andò su Jerusem, e insediatosi sulla sfera dedicata al Padre — lo stesso Padre Universale la cui personalità Lucifero e Satana avevano messo in dubbio — alla presenza delle schiere delle personalità leali riunite egli dispiegò la bandiera di Micael, l’emblema materiale del governo trinitario di tutta la creazione, i tre cerchi concentrici azzurro turchino su fondo bianco.

(606.1) 53:5.5 L’emblema di Lucifero era una bandiera bianca con un cerchio rosso, al centro del quale c’era un disco nero uniforme.

(606.2) 53:5.6 “Vi fu guerra in cielo; il comandante di Micael ed i suoi angeli combatterono contro il drago (Lucifero, Satana ed i principi apostati); e il drago ed i suoi angeli ribelli combatterono, ma non prevalsero.” Questa “guerra in cielo” non fu una battaglia fisica come un conflitto di tal genere può essere concepito su Urantia. Nei primi giorni della battaglia Lucifero parlò in continuazione nell’anfiteatro planetario. Gabriele condusse un’incessante denuncia delle sofisticherie dei ribelli dal suo quartier generale situato nelle vicinanze. Le varie personalità presenti sulla sfera che nutrivano dubbi sull’atteggiamento da prendere si spostavano da un dibattito all’altro fino a giungere ad una decisione finale.

(606.3) 53:5.7 Ma questa guerra in cielo fu veramente terribile e molto reale. Pur non mostrando alcuno degli atti barbarici così caratteristici della guerra fisica sui mondi immaturi, questo conflitto fu molto più implacabile. Nei combattimenti materiali è in pericolo la vita materiale, ma la guerra in cielo fu combattuta in termini di vita eterna.

(606.4) 53:6.1 Durante il periodo compreso tra lo scoppio delle ostilità e l’arrivo del nuovo sovrano del sistema e del suo personale, si verificarono atti di devozione e di lealtà nobili ed ispiranti compiuti da numerose personalità. Ma la più entusiasmante di tutte queste intrepide gesta di devozione fu la condotta coraggiosa di Manotia, il comandante in seconda dei serafini del quartier generale di Satania.

(606.5) 53:6.2 Allo scoppio della ribellione su Jerusem il capo delle schiere serafiche abbracciò la causa di Lucifero. Ciò spiega senza dubbio perché un numero così grande di membri del quarto ordine, i serafini amministratori del sistema, deviarono. Il capo serafico fu spiritualmente abbagliato dalla brillante personalità di Lucifero; le sue maniere gentili affascinavano gli ordini inferiori di esseri celesti. Essi semplicemente non riuscivano a comprendere come fosse possibile per una personalità così splendente deviare dalla retta via.

(606.6) 53:6.3 Non molto tempo fa, nel descrivere le esperienze associate all’inizio della ribellione di Lucifero, Manotia disse: “Ma il mio momento più vivificante fu l’emozionante avventura connessa con la ribellione di Lucifero quando, come comandante in seconda dei serafini, rifiutai di partecipare al progettato affronto verso Micael; ed i potenti ribelli cercarono di distruggermi per mezzo delle forze di collegamento che avevano predisposto. Vi fu un terribile sconvolgimento su Jerusem, ma non un solo serafino leale subì danni.

(606.7) 53:6.4 “Dopo la defezione del mio diretto superiore toccava a me assumere il comando delle schiere angeliche di Jerusem quale direttore titolare dei confusi affari serafici del sistema. Io ero moralmente sostenuto dai Melchizedek, abilmente assistito dalla maggior parte dei Figli Materiali, abbandonato da un gruppo enorme di membri del mio stesso ordine, ma stupendamente supportato dai mortali ascendenti di Jerusem.

(606.8) 53:6.5 “Essendo stati automaticamente tagliati fuori dai circuiti della costellazione a causa della secessione di Lucifero, noi dipendevamo dalla lealtà del nostro corpo d’informazioni, il quale inviava richieste d’aiuto ad Edentia dal vicino sistema di Rantulia. E constatammo che il regno dell’ordine, l’intelligenza leale e lo spirito della verità trionfavano per loro natura sulla ribellione, sull’autoaffermazione e sulla cosiddetta libertà personale. Noi fummo in grado di resistere fino all’arrivo del nuovo Sovrano del Sistema, il valoroso successore di Lucifero. E immediatamente dopo io fui assegnato al corpo degli amministratori fiduciari Melchizedek di Urantia, assumendo la giurisdizione sugli ordini serafici leali del mondo del traditore Caligastia. Questi aveva proclamato che la sua sfera era membro del sistema appena progettato ‘di mondi liberati e di personalità emancipate’; sistema proposto nell’infame Dichiarazione di Libertà che Lucifero proclamò nel suo appello alle ‘intelligenze amanti della libertà, del pensiero libero ed orientate al futuro dei mondi male governati e male amministrati di Satania’ ”

(607.1) 53:6.6 Questo angelo è ancora in servizio su Urantia, dove opera come capo associato dei serafini.

(607.2) 53:7.1 La ribellione di Lucifero si estese a tutto il sistema. Trentasette Principi Planetari secessionisti orientarono in larga misura le amministrazioni dei loro mondi verso la parte dell’arciribelle. Solo su Panoptia il Principe Planetario non riuscì a trascinare il suo popolo con lui. Su questo mondo, sotto la guida dei Melchizedek, il popolo si raccolse a sostegno di Micael. Ellanora, una giovane donna di quel regno di mortali, prese il comando delle razze umane e non una sola anima di quel mondo lacerato dal conflitto si schierò sotto la bandiera di Lucifero. E da allora questi leali Panoptiani hanno sempre servito sul settimo mondo di transizione di Jerusem come sorveglianti e costruttori sulla sfera del Padre e sui sette mondi di detenzione che lo circondano. I Panoptiani non solo agiscono come veri custodi di questi mondi, ma eseguono anche gli ordini personali di Micael per l’abbellimento di tali sfere allo scopo di qualche futuro impiego sconosciuto. Essi compiono questo lavoro mentre sostano nel viaggio verso Edentia.

(607.3) 53:7.2 Per tutto questo periodo Caligastia patrocinò la causa di Lucifero su Urantia. I Melchizedek si opposero abilmente al Principe Planetario apostata, ma le sofisticherie di una libertà sfrenata e le illusioni dell’autoaffermazione ebbero ogni opportunità d’ingannare i popoli primitivi di un mondo giovane e non ancora sviluppato.

(607.4) 53:7.3 Tutta la propaganda di secessione doveva essere portata avanti mediante sforzi personali perché il servizio delle trasmissioni e tutte le altre vie di comunicazione interplanetaria erano state interrotte dall’azione dei supervisori dei circuiti del sistema. All’effettivo scoppio dell’insurrezione tutto il sistema di Satania fu isolato sia dai circuiti della costellazione che da quelli dell’universo. Durante questo periodo tutti i messaggi in arrivo ed in partenza furono inviati per mezzo di agenti serafici e di Messaggeri Solitari. Anche i circuiti verso i mondi caduti nella ribellione furono interrotti, cosicché Lucifero non poté utilizzare questo mezzo per sostenere il suo piano nefasto. Tali circuiti non saranno ristabiliti fino a che l’arciribelle vive entro i confini di Satania.

(607.5) 53:7.4 Questa fu una ribellione Lanonandek. Gli ordini superiori di filiazione dell’universo locale non si unirono alla secessione di Lucifero, anche se un piccolo numero di Portatori di Vita stazionati sui pianeti ribelli fu un po’ influenzato dalla ribellione dei principi sleali. Nessun Figlio Trinitizzato deviò. I Melchizedek, gli arcangeli ed i Brillanti Astri della Sera rimasero tutti fedeli a Micael e, assieme a Gabriele, combatterono valorosamente per la volontà del Padre ed il governo del Figlio.

(608.1) 53:7.5 Nessuno degli esseri originari del Paradiso fu coinvolto nella slealtà. Assieme ai Messaggeri Solitari essi stabilirono il loro quartier generale sul mondo dello Spirito e rimasero sotto il comando del Fedele dei Giorni di Edentia. Nessuno dei conciliatori divenne apostata, né un solo Archivista Celeste deviò. Ma un pesante tributo fu pagato dai Compagni Morontiali e dagli Insegnanti dei Mondi delle Dimore.

(608.2) 53:7.6 Dell’ordine supremo dei serafini non un solo angelo fu perduto, ma un considerevole gruppo dell’ordine successivo, quello superiore, fu ingannato ed irretito. Similmente alcuni membri del terzo ordine di angeli, o angeli supervisori, furono indotti in errore. Ma il guasto terribile si verificò nel quarto gruppo, gli angeli amministratori, i serafini che sono normalmente incaricati a servire nelle capitali di sistema. Manotia salvò quasi due terzi di loro, ma poco più di un terzo seguì il proprio capo nelle file ribelli. Un terzo di tutti i cherubini di Jerusem addetti agli angeli amministratori fu perduto con i loro serafini sleali.

(608.3) 53:7.7 Di tutti gli assistenti angelici planetari assegnati ai Figli Materiali, circa un terzo fu ingannato e quasi il dieci per cento dei ministri di transizione fu irretito. Simbolicamente Giovanni vide questa scena quando scrisse del grande drago rosso dicendo: “E la sua coda trascinò un terzo delle stelle del cielo e le precipitò nelle tenebre.”

(608.4) 53:7.8 La perdita maggiore avvenne tra i ranghi angelici, ma anche la maggior parte degli ordini inferiori d’intelligenze fu coinvolta nella slealtà. Dei 681.217 Figli Materiali perduti in Satania, il novantacinque per cento fu vittima della ribellione di Lucifero. Un gran numero di creature intermedie fu perduto su quei singoli pianeti i cui Principi Planetari si unirono alla causa di Lucifero.

(608.5) 53:7.9 Sotto molti aspetti questa ribellione fu il più esteso e disastroso di tutti gli avvenimenti simili in Nebadon. In questa insurrezione furono coinvolte più personalità che nelle altre due messe insieme. E torna a loro eterno disonore il fatto che gli emissari di Lucifero e di Satana non abbiano risparmiato le scuole di educazione infantile sul pianeta culturale dei finalitari, ma abbiano cercato invece di corrompere queste menti in sviluppo salvate per misericordia dai mondi evoluzionari.

(608.6) 53:7.10 Gli ascendenti mortali erano vulnerabili, ma resistettero alle sofisticherie della ribellione meglio degli spiriti inferiori. Mentre molti esseri dei mondi inferiori delle dimore, quelli che non avevano raggiunto la fusione finale con i loro Aggiustatori, caddero, va ascritto a gloria della saggezza del piano d’ascensione che non un solo membro della cittadinanza ascendente di Satania residente su Jerusem partecipò alla ribellione di Lucifero.

(608.7) 53:7.11 Ora per ora e giorno dopo giorno le stazioni delle trasmissioni di tutto Nebadon furono invase da osservatori in ansia di ogni classe immaginabile d’intelligenze celesti, che leggevano attentamente i bollettini della ribellione di Satania e si rallegravano via via che i rapporti si succedevano per narrare l’incrollabile lealtà dei mortali ascendenti i quali, sotto il comando dei loro Melchizedek, resistevano con successo agli sforzi congiunti e prolungati di tutte le sottili forze del male che così rapidamente si riunivano attorno alle bandiere della secessione e del peccato.

(608.8) 53:7.12 Trascorsero più di due anni del tempo sistemico tra l’inizio della “guerra in cielo” e l’installazione del successore di Lucifero. Ma infine il nuovo Sovrano arrivò, atterrando sul mare di vetro con il suo personale. Io ero tra le riserve mobilitate da Gabriele su Edentia e ricordo bene il primo messaggio di Lanaforge al Padre della Costellazione di Norlatiadek. Esso diceva: “Non un solo cittadino di Jerusem è stato perduto. Tutti i mortali ascendenti sono sopravvissuti alle ardenti tribolazioni e sono emersi dalla cruciale prova trionfanti e completamente vittoriosi.” E su Salvington, su Uversa ed in Paradiso fu inviato questo messaggio che assicurava che l’esperienza di sopravvivenza nell’ascensione dei mortali era la più grande garanzia contro la ribellione e la più sicura salvaguardia contro il peccato. Questo nobile gruppo di Jerusem assommava esattamente a 187.432.811 mortali fedeli.

(609.1) 53:7.13 Con l’arrivo di Lanaforge gli arciribelli furono detronizzati e spogliati di ogni potere di governo, benché fosse loro permesso di circolare liberamente su Jerusem, sulle sfere morontiali ed anche sui singoli pianeti abitati. Essi proseguirono i loro sforzi ingannatori e seduttori per confondere e sviare le menti degli uomini e degli angeli. Ma per quanto concerneva il loro lavoro sul monte amministrativo di Jerusem, “il loro posto non fu più trovato”.

(609.2) 53:7.14 Mentre Lucifero fu privato di ogni autorità amministrativa in Satania, non esisteva allora alcun potere nell’universo locale né tribunale che potesse detenere o distruggere questo ribelle perverso; in quel tempo Micael non era ancora un governante sovrano. Gli Antichi dei Giorni sostennero i Padri della Costellazione nella loro presa di possesso del governo del sistema, ma non hanno mai comunicato ulteriori decisioni nei numerosi appelli ancora in corso concernenti lo status attuale e la sorte futura di Lucifero, di Satana e dei loro associati.

(609.3) 53:7.15 In tal modo questi arciribelli poterono percorrere l’intero sistema per cercare una maggiore penetrazione delle loro dottrine di scontento e di autoaffermazione. Ma in quasi duecentomila anni di Urantia essi sono stati incapaci d’ingannare altri mondi. Nessun altro mondo di Satania è stato perduto dopo la caduta dei trentasette, nemmeno tra i più giovani mondi popolati dopo quei giorni di ribellione.

(609.4) 53:8.1 Lucifero e Satana girarono liberamente per il sistema di Satania fino al completamento della missione di conferimento di Micael su Urantia. Essi furono per l’ultima volta insieme sul vostro mondo al momento del loro attacco congiunto contro il Figlio dell’Uomo.

(609.5) 53:8.2 In precedenza, quando i Principi Planetari, i “Figli di Dio”, si riunivano periodicamente, “veniva anche Satana” pretendendo di rappresentare tutti i mondi isolati dei Principi Planetari decaduti. Ma non gli è stata accordata tale libertà su Jerusem dopo il conferimento terminale di Micael. Dopo il loro tentativo di corrompere Micael durante il suo conferimento nella carne, ogni simpatia per Lucifero e Satana è scomparsa in tutto Satania, fuori cioè dei mondi isolati del peccato.

(609.6) 53:8.3 Il conferimento di Micael mise fine alla ribellione di Lucifero in tutto Satania, eccetto che sui pianeti dei Principi Planetari apostati. E questo fu il significato dell’esperienza personale di Gesù poco prima della sua morte nella carne, quando un giorno esclamò ai suoi discepoli: “E vidi Satana cadere dal cielo come una folgore.” Questi era venuto con Lucifero su Urantia per l’ultima battaglia decisiva.

(609.7) 53:8.4 Il Figlio dell’Uomo confidava nella riuscita e sapeva che il suo trionfo sul vostro mondo avrebbe definito per sempre lo status dei suoi nemici secolari, non solo in Satania ma anche negli altri due sistemi in cui era entrato il peccato. La sopravvivenza per i mortali e la sicurezza per gli angeli furono affermate quando il vostro Maestro, rispondendo alle proposte di Lucifero, replicò con calma e con sicurezza divina: “Stai lontano da me, Satana.” Questa fu in principio la reale fine della ribellione di Lucifero. È vero, i tribunali di Uversa non hanno ancora pronunciato la decisione esecutiva concernente l’appello di Gabriele che sollecitava la distruzione dei ribelli, ma tale decreto sarà emesso senza dubbio nella pienezza dei tempi, perché il primo passo per l’udienza di questo caso è già stato fatto.

(610.1) 53:8.5 Caligastia fu riconosciuto dal Figlio dell’Uomo tecnicamente come Principe di Urantia fino a poco prima della sua morte. Disse Gesù: “Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà abbattuto.” E poi ancora più vicino al completamento dell’opera della sua vita, egli annunciò: “Il principe di questo mondo è giudicato.” Ed è questo stesso Principe detronizzato e screditato che fu un tempo chiamato “Dio di Urantia”.

(610.2) 53:8.6 L’ultimo atto di Micael prima di lasciare Urantia fu di offrire misericordia a Caligastia e a Daligastia, ma essi disdegnarono la sua amorevole profferta. Caligastia, il vostro Principe Planetario apostata, è ancora libero di proseguire i suoi nefasti disegni su Urantia, ma non ha assolutamente alcun potere di entrare nella mente degli uomini, né può avvicinare la loro anima per tentarli o corromperli, a meno che essi non desiderino realmente essere maledetti dalla sua perversa presenza.

(610.3) 53:8.7 Prima del conferimento di Micael questi governanti delle tenebre cercarono di conservare la loro autorità su Urantia e resistettero ostinatamente alle personalità celesti minori e subordinate. Ma dal giorno di Pentecoste il traditore Caligastia ed il suo altrettanto disprezzabile associato, Daligastia, sono sottomessi alla maestà divina degli Aggiustatori di Pensiero del Paradiso e dello Spirito della Verità protettore, lo spirito di Micael, che è stato effuso su tutta la carne.

(610.4) 53:8.8 Ma, comunque, nessuno spirito decaduto ha mai avuto il potere d’invadere la mente o di angustiare l’anima dei figli di Dio. Né Satana né Caligastia hanno mai potuto toccare o avvicinare i figli di Dio per fede; la fede è una corazza efficace contro il peccato e l’iniquità. È vero che “colui che è nato da Dio è custode di se stesso, ed il malvagio non lo tocca”.

(610.5) 53:8.9 In generale, quando dei mortali deboli e dissoluti sono ritenuti essere sotto l’influenza del diavolo e dei demoni, sono semplicemente dominati dalle loro stesse tendenze degradanti e sono portati fuori strada dalle loro stesse propensioni naturali. Al diavolo è stata attribuita una grande quantità di mali che non sono imputabili a lui. Caligastia è rimasto relativamente impotente dalla crocifissione di Cristo.

(610.6) 53:9.1 Nei primi tempi della ribellione di Lucifero fu offerta da Micael la salvezza a tutti i ribelli. A tutti coloro che avessero fornito prova di sincero pentimento egli offrì, dopo aver conseguito la completa sovranità sull’universo, il perdono e la reintegrazione in qualche forma di servizio universale. Nessuno dei capi accettò questa profferta misericordiosa. Ma migliaia di angeli e di appartenenti agli ordini inferiori di esseri celesti, inclusi centinaia di Figli e di Figlie Materiali, accettarono la misericordia proclamata dai Panoptiani e furono riabilitati al momento della risurrezione di Gesù diciannove secoli or sono. Da allora questi esseri sono stati trasferiti sul mondo del Padre di Jerusem, dov’è necessario che siano tecnicamente tenuti fino a che i tribunali di Uversa non pronuncino una decisione nella causa di Gabriele contro Lucifero. Ma non vi è dubbio che quando uscirà il verdetto di annientamento queste personalità pentite e salvate saranno escluse dal decreto di estinzione. Queste anime in prova lavorano ora con i Panoptiani prendendosi cura del mondo del Padre.

(611.1) 53:9.2 L’arcingannatore non è mai più ritornato su Urantia dal tempo in cui tentò di distogliere Micael dal proposito di completare il conferimento e di stabilire se stesso in modo definitivo e certo come sovrano incondizionato di Nebadon. Quando Micael divenne il capo riconosciuto dell’universo di Nebadon, Lucifero fu preso in custodia dagli agenti degli Antichi dei Giorni di Uversa e da allora è rimasto prigioniero sul satellite numero uno del gruppo di sfere di transizione del Padre su Jerusem. E là i governanti di altri mondi e sistemi osservano la fine dello sleale Sovrano di Satania. Paolo conosceva lo status di questi capi ribelli successivo al conferimento di Micael, perché descrisse alcuni capi di Caligastia come “schiere spirituali di perversità nei luoghi celesti”.

(611.2) 53:9.3 Micael, assunta la sovranità suprema di Nebadon, chiese agli Antichi dei Giorni l’autorizzazione d’internare tutte le personalità coinvolte nella ribellione di Lucifero, in attesa delle decisioni dei tribunali del superuniverso nella causa di Gabriele contro Lucifero, iscritta nei ruoli della corte suprema di Uversa quasi duecentomila anni fa, secondo il vostro calcolo del tempo. Per quanto concerne il gruppo di ribelli della capitale del sistema, gli Antichi dei Giorni accolsero la richiesta di Micael con un’unica eccezione: a Satana era consentito visitare periodicamente i principi apostati sui mondi decaduti fino a quando un altro Figlio di Dio fosse stato accettato da questi mondi apostati o fino al momento in cui i tribunali di Uversa avessero cominciato a giudicare la causa di Gabriele contro Lucifero.

(611.3) 53:9.4 Satana poteva venire su Urantia perché voi non avevate alcun Figlio con residenza stabile — né Principe Planetario né Figlio Materiale. Dopo di allora Machiventa Melchizedek è stato proclamato Principe Planetario vicegerente di Urantia, e l’apertura della causa di Gabriele contro Lucifero ha segnato l’inaugurazione dei regimi planetari temporanei su tutti i mondi isolati. È vero che Satana ha fatto periodicamente visita a Caligastia e ad altri principi decaduti fino al tempo della presentazione di queste rivelazioni, quando vi fu la prima udienza dell’istanza di Gabriele per l’annientamento degli arciribelli. Satana è ora detenuto incondizionatamente sui mondi prigione di Jerusem.

(611.4) 53:9.5 Dopo il conferimento finale di Micael nessuno in tutto Satania ha desiderato recarsi sui mondi prigione per assistere i ribelli internati. E non vi sono più stati esseri che siano stati convinti alla causa dell’ingannatore. Da millenovecento anni lo status dei ribelli è rimasto immutato.

(611.5) 53:9.6 Noi non ci aspettiamo che siano rimosse le attuali restrizioni di Satania prima che gli Antichi dei Giorni abbiano preso delle decisioni definitive sugli arciribelli. I circuiti del sistema non saranno ristabiliti fino a che Lucifero vivrà. Nel frattempo egli è completamente inattivo.

(611.6) 53:9.7 La ribellione su Jerusem è finita. Essa termina sui mondi decaduti non appena arrivano i Figli divini. Noi crediamo che tutti i ribelli intenzionati ad accettare la misericordia l’abbiano già fatto. Aspettiamo la trasmissione del messaggio-lampo che priverà questi traditori dell’esistenza della personalità. Noi prevediamo che il verdetto di Uversa sarà annunciato con l’ordine di esecuzione trasmesso che determinerà l’annientamento di questi ribelli internati. Allora voi cercherete i loro posti, ma non li troverete. “E quelli che ti conoscono nei mondi saranno stupiti di te; sei stato un terrore, ma non lo sarai più.” Ed in tal modo tutti questi traditori indegni “diverranno come se non fossero mai stati”. Tutti attendono la sentenza di Uversa.

(611.7) 53:9.8 Ma per intere epoche i sette mondi prigione di tenebre spirituali in Satania hanno costituito un avvertimento solenne per tutto Nebadon, proclamando eloquentemente ed efficacemente la grande verità “che la via del trasgressore è ardua”; “che in ogni peccato è contenuto il seme della sua distruzione”; che “il salario del peccato è la morte”.

(612.1) 53:9.9 [Presentato da Manovandet Melchizedek, un tempo assegnato all’amministrazione fiduciaria di Urantia.]


 

(613.1) 54:0.1 L'UOMO evoluzionario ha difficoltà a comprendere pienamente il significato di male, errore, peccato ed iniquità ed a coglierne il senso. L’uomo è lento nel percepire che il contrasto tra perfezione ed imperfezione produce il male potenziale; che il conflitto tra verità e falsità crea l’errore fuorviante, che il dono divino della scelta per libero arbitrio porta ai regni divergenti del peccato e della rettitudine; che la ricerca persistente della divinità conduce al regno di Dio, in contrapposizione al suo rifiuto persistente che porta ai domini dell’iniquità.

(613.2) 54:0.2 Gli Dei non creano il male né permettono il peccato e la ribellione. Il male potenziale è temporaneamente esistente in un universo che abbraccia differenti livelli di significati e di valori di perfezione. Il peccato è potenziale in tutti i regni in cui degli esseri imperfetti sono dotati della facoltà di scegliere tra il bene ed il male. La stessa contrastante presenza della verità e della non verità, del fatto e della falsità, costituisce la potenzialità dell’errore. La scelta deliberata del male costituisce il peccato; il rifiuto intenzionale della verità è l’errore; la ricerca persistente del peccato e dell’errore è l’iniquità.

(613.3) 54:1.1 Tra tutti gli sconcertanti problemi derivati dalla ribellione di Lucifero, nessuno ha causato più difficoltà dell’incapacità dei mortali evoluzionari immaturi di distinguere tra vera e falsa libertà.

(613.4) 54:1.2 La vera libertà è la ricerca delle ere e la ricompensa del progresso evoluzionario. La falsa libertà è il sottile inganno dell’errore del tempo e del male dello spazio. La libertà duratura è fondata sulla realtà della giustizia — intelligenza, maturità, fraternità ed equità.

(613.5) 54:1.3 La libertà è una tecnica autodistruttrice dell’esistenza cosmica quando la sua motivazione è priva d’intelligenza, incondizionata ed incontrollata. La vera libertà è progressivamente collegata alla realtà ed è sempre rispettosa dell’equità sociale, della giustizia cosmica, della fraternità universale e degli obblighi divini.

(613.6) 54:1.4 La libertà è un suicidio quando è disgiunta dalla giustizia materiale, dall’onestà intellettuale, dalla tolleranza sociale, dal dovere morale e dai valori spirituali. La libertà è inesistente al di fuori della realtà cosmica ed ogni realtà di personalità è proporzionale alle sue relazioni con la divinità.

(613.7) 54:1.5 La protervia sfrenata e l’autoespressione disordinata equivalgono all’egoismo assoluto, che è l’apice dell’empietà. La libertà dissociata dalla conquista crescente di se stessi è una finzione dell’immaginazione umana egoista. La libertà motivata dall’ego è un’illusione concettuale, un inganno crudele. La licenza celata sotto le vesti della libertà è la precorritrice di una schiavitù abbietta

(614.1) 54:1.6 La vera libertà è associata ad un sincero rispetto di sé; la falsa libertà è la compagna dell’ammirazione di sé. La vera libertà è il frutto dell’autocontrollo; la falsa libertà è la pretesa dell’autoaffermazione. L’autocontrollo porta al servizio altruista; l’autoammirazione tende allo sfruttamento degli altri per l’esaltazione egoistica di un tale individuo in errore, disposto a sacrificare un compimento retto per il possesso di un ingiusto potere sui suoi simili.

(614.2) 54:1.7 Anche la saggezza è divina e sicura solo quando ha una portata cosmica e delle motivazioni spirituali.

(614.3) 54:1.8 Non c’è errore più grande di quella forma di autoinganno che porta degli esseri intelligenti a bramare l’esercizio del potere su altri esseri allo scopo di privare queste persone delle loro libertà naturali. La regola d’oro dell’equità umana si erge contro tutte queste frodi, ingiustizie, egoismi ed iniquità. Soltanto una libertà vera ed autentica è compatibile con il regno dell’amore ed il ministero della misericordia.

(614.4) 54:1.9 Come osa l’ostinata creatura usurpare i diritti dei suoi simili in nome della libertà personale, quando i Sovrani Supremi dell’universo si tengono in disparte con misericordioso rispetto per queste prerogative della volontà e questi potenziali della personalità! Nessun essere, nell’esercizio della sua supposta libertà personale, ha il diritto di privare un altro essere dei privilegi dell’esistenza conferiti dai Creatori e debitamente rispettati da tutti i loro associati, subordinati e leali sudditi.

(614.5) 54:1.10 È possibile che l’uomo evoluzionario debba lottare per le sue libertà materiali contro dei tiranni e degli oppressori su un mondo di peccato ed iniquità o durante i tempi iniziali di una sfera primitiva in evoluzione, ma non è così sui mondi morontiali o sulle sfere spirituali. La guerra è l’eredità dell’uomo evoluzionario primitivo ma, sui mondi in cui la civiltà progredisce normalmente, il combattimento fisico come tecnica per risolvere delle contese razziali è da lungo tempo caduto in discredito.

(614.6) 54:2.1 Con il Figlio e nello Spirito, Dio progettò l’eterno Havona, e da allora ha sempre prevalso il modello eterno di partecipazione coordinata alla creazione — la condivisione. Questo modello di condivisione è il progetto maestro per ciascuno dei Figli e delle Figlie di Dio che vanno nello spazio per impegnarsi nel tentativo di duplicare nel tempo l’universo centrale di perfezione eterna.

(614.7) 54:2.2 Ogni creatura di ciascun universo in evoluzione che aspira a fare la volontà del Padre è destinata a diventare il collaboratore nel tempo-spazio dei Creatori, nella stupenda avventura per raggiungere la perfezione esperienziale. Se ciò non fosse vero il Padre non avrebbe dotato tali creature del libero arbitrio creativo, né vi dimorerebbe entrando effettivamente in associazione con loro per mezzo del suo stesso spirito.

(614.8) 54:2.3 La follia di Lucifero fu il tentativo di fare l’infattibile, di mettere in corto circuito il tempo in un universo esperienziale. Il crimine di Lucifero fu il tentativo di privare dei diritti creativi ogni personalità di Satania, di limitare indebitamente la partecipazione personale delle creature — la partecipazione volontaria — alla lunga lotta evoluzionaria per raggiungere lo status di luce e vita sia individualmente che collettivamente. Agendo così questo ex Sovrano del vostro sistema pose il proposito temporale della propria volontà direttamente contro il proposito eterno della volontà di Dio qual è rivelato nel conferimento del libero arbitrio a tutte le creature personali. La ribellione di Lucifero minacciava in tal modo la massima violazione del libero arbitrio degli ascendenti e dei servitori del sistema di Satania — una perpetua minaccia di privare ciascuno di questi esseri dell’esperienza appassionante di apportare qualcosa di personale e di unico al monumento di saggezza esperienziale in lenta costruzione che esisterà un giorno come sistema di Satania perfezionato. Così il manifesto di Lucifero, mascherato sotto le vesti della libertà, si erge nella chiara luce della ragione come una minaccia colossale di consumare il furto della libertà personale e di farlo in proporzioni che sono state raggiunte soltanto due volte in tutta la storia di Nebadon.

(615.1) 54:2.4 In breve, Lucifero avrebbe voluto togliere agli uomini e agli angeli ciò che Dio aveva dato loro, cioè il divino privilegio di partecipare alla creazione dei loro stessi destini e al destino di questo sistema locale di mondi abitati.

(615.2) 54:2.5 Nessun essere in tutto l’universo ha la legittima libertà di privare un altro essere della vera libertà, del diritto di amare e di essere amato, del privilegio di adorare Dio e di servire i suoi simili.

(615.3) 54:3.1 Le creature morali dotate di volontà dei mondi evoluzionari sono sempre turbate dalla questione irriflessiva del perché i Creatori infinitamente saggi permettono il male ed il peccato. Esse non riescono a comprendere che entrambi sono inevitabili se la creatura deve essere veramente libera. Il libero arbitrio dell’uomo in evoluzione o del meraviglioso angelo non è un semplice concetto filosofico, un ideale simbolico. La capacità dell’uomo di scegliere il bene o il male è una realtà universale. Questa libertà di scegliere da se stessi è un dono dei Sovrani Supremi, ed essi non permetteranno ad alcun essere o gruppo di esseri di privare una sola personalità nell’immenso universo di questa libertà divinamente conferita — e nemmeno di soddisfare tali esseri sviati ed ignoranti del godimento di questa libertà personale, così a torto denominata.

(615.4) 54:3.2 Benché l’identificazione cosciente e deliberata con il male (il peccato) sia l’equivalente della non esistenza (l’annientamento), deve sempre intercorrere tra il momento di questa identificazione personale con il peccato e l’esecuzione del castigo — il risultato automatico di una siffatta accettazione intenzionale del male — un periodo sufficientemente lungo; questo periodo consentirà di formulare un giudizio adeguato di un simile status universale dell’individuo, che si dimostri interamente soddisfacente per tutte le personalità dell’universo connesse e che sia così equo e giusto da ottenere l’approvazione del peccatore stesso.

(615.5) 54:3.3 Ma se questo essere dell’universo ribellatosi contro la realtà della verità e della bontà rifiuta di approvare il verdetto, e se il colpevole riconosce in cuor suo la giustezza della sua condanna ma rifiuta di confessarlo, allora l’esecuzione della sentenza deve essere rinviata secondo la discrezione degli Antichi dei Giorni. E gli Antichi dei Giorni rifiutano di annientare un essere prima che tutti i valori morali e le realtà spirituali siano estinti, sia nell’autore del male che in tutti i seguaci simpatizzanti collegati e possibili.

(615.6) 54:4.1 Un altro problema abbastanza difficile da spiegare nella costellazione di Norlatiadek concerne le ragioni per le quali è stato permesso a Lucifero, a Satana e ai prìncipi decaduti di seminare discordia così a lungo prima di essere presi, internati e giudicati.

(616.1) 54:4.2 I genitori, quelli che hanno generato ed allevato dei figli, saranno maggiormente in grado di comprendere perché Micael, un Creatore-padre, può essere lento a condannare e a distruggere i propri Figli. La storia di Gesù del figliol prodigo illustra bene come un padre amorevole può attendere a lungo il pentimento di un figlio sviato.

(616.2) 54:4.3 Il fatto stesso che una creatura malvagia possa effettivamente scegliere di fare il male — di commettere peccato — comprova la realtà del libero arbitrio e giustifica pienamente una lunga dilazione nell’esecuzione della giustizia, purché la misericordia protratta possa condurre al pentimento e alla riabilitazione.

(616.3) 54:4.4 La maggior parte delle libertà che Lucifero cercava le aveva già; altre le avrebbe ricevute in futuro. Tutti questi doni preziosi furono perduti per dare via libera all’impazienza e per cedere al desiderio di possedere subito ciò che si desidera ardentemente e di possederlo in spregio ad ogni obbligo di rispettare i diritti e le libertà di tutti gli altri esseri che compongono l’universo degli universi. Gli obblighi etici sono innati, divini ed universali.

(616.4) 54:4.5 Esistono molte ragioni per le quali i Sovrani Supremi non distrussero od internarono immediatamente i capi della ribellione di Lucifero. Ci sono senza dubbio anche altre ragioni a noi sconosciute e forse migliori. I tratti misericordiosi di questa dilazione nell’esecuzione della giustizia furono concessi personalmente da Micael di Nebadon. Se non fosse stato per l’affetto di questo Creatore-padre nei confronti dei suoi Figli sviati, la giustizia suprema del superuniverso avrebbe agito. Se un episodio come la ribellione di Lucifero fosse avvenuto in Nebadon mentre Micael era incarnato su Urantia, gli istigatori di questo male avrebbero potuto essere immediatamente e completamente annientati.

(616.5) 54:4.6 La giustizia suprema può agire istantaneamente quando non è temperata dalla misericordia divina. Ma il ministero di misericordia verso i figli del tempo e dello spazio prevede sempre questa dilazione, questo intervallo di redenzione tra la semina ed il raccolto. Se il seme seminato è buono, questo intervallo permette di mettere alla prova e di rafforzare il carattere; se il seme seminato è cattivo, questa dilazione di misericordia lascia il tempo di pentirsi e di correggersi. Il ritardo nel giudizio e nell’esecuzione dei malfattori è inerente al ministero di misericordia dei sette superuniversi. Questo freno della giustizia da parte della misericordia prova che Dio è amore, e che questo Dio d’amore domina gli universi e controlla con clemenza il destino ed il giudizio di tutte le sue creature.

(616.6) 54:4.7 Le dilazioni misericordiose del tempo sono accordate dal mandato del libero arbitrio dei Creatori. L’universo può trarre beneficio da questa tecnica di pazienza impiegata con peccatori ribelli. Anche se è assolutamente vero che il bene non può derivare dal male per colui che progetta e compie il male, è altrettanto vero che tutte le cose (incluso il male, potenziale o manifesto) lavorano insieme per il bene di tutti gli esseri che conoscono Dio, che amano fare la sua volontà e che stanno ascendendo al Paradiso conformemente al suo eterno piano e al suo divino proposito.

(616.7) 54:4.8 Ma queste dilazioni della misericordia non sono interminabili. Nonostante la lunga dilazione (secondo il conteggio del tempo su Urantia) per giudicare la ribellione di Lucifero, noi possiamo osservare che durante il periodo in cui è stata effettuata questa rivelazione è stata tenuta su Uversa la prima udienza della causa in corso di Gabriele contro Lucifero, e che poco dopo è stato emesso il mandato degli Antichi dei Giorni che ordinava che Satana fosse da allora in poi confinato nel mondo prigione con Lucifero. Ciò pone fine alla facoltà di Satana di fare ulteriori visite a qualcuno dei mondi di Satania caduti nel peccato. La giustizia in un universo dominato dalla misericordia può essere lenta, ma è certa.

(617.1) 54:5.1 Tra le molte ragioni a me note del perché Lucifero ed i suoi alleati non furono internati o giudicati più presto, mi è permesso esporre le seguenti:

(617.2) 54:5.2 1. La misericordia esige che ogni malfattore abbia tempo sufficiente in cui esprimere un atteggiamento deliberato e pienamente scelto riguardo ai suoi cattivi pensieri ed ai suoi atti peccaminosi.

(617.3) 54:5.3 2. La giustizia suprema è dominata da un amore di Padre; perciò la giustizia non distruggerà mai ciò che la misericordia può salvare. Il tempo per accettare la salvezza è concesso ad ogni malfattore.

(617.4) 54:5.4 3. Nessun padre affettuoso è mai precipitoso nel punire un membro della sua famiglia in errore. La pazienza non può funzionare indipendentemente dal tempo.

(617.5) 54:5.5 4. Benché una cattiva azione sia sempre deleteria per una famiglia, la saggezza e l’amore esortano i figli retti a tollerare un fratello che sbaglia durante il periodo concesso dal padre affettuoso perché il peccatore possa vedere l’errore della sua condotta ed abbracciare la salvezza.

(617.6) 54:5.6 5. Indipendentemente dall’atteggiamento di Micael verso Lucifero, nonostante egli fosse il Creatore-padre di Lucifero, non era nelle competenze del Figlio Creatore esercitare un potere di giudizio sommario sul Sovrano del Sistema apostata, perché egli non aveva ancora completato la sua carriera di conferimento con la quale avrebbe conseguito la sovranità incondizionata di Nebadon.

(617.7) 54:5.7 6. Gli Antichi dei Giorni avrebbero potuto annientare immediatamente questi ribelli, ma essi giustiziano raramente un malfattore senza averlo esaurientemente ascoltato. In questo caso essi rifiutarono di contravvenire alle decisioni di Micael.

(617.8) 54:5.8 7. È evidente che Emanuele consigliò a Micael di tenersi in disparte dai ribelli e di permettere alla ribellione di seguire il suo corso naturale di autodistruzione. E la saggezza dell’Unione dei Giorni è il riflesso nel tempo della saggezza unificata della Trinità del Paradiso.

(617.9) 54:5.9 8. Il Fedele dei Giorni su Edentia raccomandò ai Padri della Costellazione di lasciare mano libera ai ribelli affinché ogni simpatia per questi malfattori fosse estirpata più presto dal cuore di ogni cittadino presente e futuro di Norlatiadek — di ogni creatura mortale, morontiale o spirituale.

(617.10) 54:5.10 9. Su Jerusem il rappresentante personale dell’Esecutivo Supremo di Orvonton consigliò a Gabriele di offrire ad ogni creatura vivente la piena opportunità di maturare una scelta deliberata sugli argomenti contenuti nella Dichiarazione di Libertà di Lucifero. Dopo che furono sollevati i problemi della ribellione, il consigliere d’emergenza paradisiaco di Gabriele spiegò che, se questa piena e libera opportunità non fosse stata data a tutte le creature di Norlatiadek, allora la quarantena del Paradiso nei confronti di tali possibili creature esitanti o colpite dal dubbio sarebbe stata estesa per autoprotezione all’intera costellazione. Per lasciare aperte le porte dell’ascensione al Paradiso agli esseri di Norlatiadek, era necessario consentire il pieno sviluppo della ribellione ed assicurare la decisione completa dell’atteggiamento da parte di tutti gli esseri coinvolti in qualunque modo nella stessa.

(617.11) 54:5.11 10. La Divina Ministra di Salvington emise come terza proclamazione indipendente un mandato che ordinava che nulla fosse fatto per curare parzialmente, per sopprimere codardamente o nascondere in altro modo l’aspetto odioso dei ribelli e della ribellione. Le schiere angeliche ricevettero l’ordine di operare per la completa rivelazione e l’illimitata opportunità di manifestazione del peccato come tecnica più rapida per raggiungere la perfetta e definitiva guarigione della piaga del male e del peccato.

(618.1) 54:5.12 11. Fu organizzato su Jerusem un consiglio d’emergenza di ex mortali composto da Possenti Messaggeri, da mortali glorificati che avevano avuto esperienze personali di situazioni analoghe, e da loro colleghi. Essi avvisarono Gabriele che se si fosse ricorso a metodi di soppressione arbitrari o sommari, sarebbero stati portati fuori strada almeno il triplo di esseri. L’intero corpo dei consiglieri di Uversa fu d’accordo nel raccomandare a Gabriele di permettere alla ribellione di seguire il suo corso completo e naturale, anche se fosse stato necessario un milione di anni per eliminarne le conseguenze.

(618.2) 54:5.13 12. Il tempo, anche in un universo del tempo, è relativo. Se un mortale di Urantia con durata media di vita commettesse un crimine che precipitasse l’intero pianeta nel pandemonio, e fosse preso, giudicato e giustiziato entro due o tre giorni dal crimine, vi sembrerebbe questo un periodo lungo? Eppure, questa sarebbe la comparazione più affine in rapporto alla durata della vita di Lucifero, anche se il suo giudizio, cominciato adesso, non dovesse essere completato prima di centomila anni di Urantia. Il lasso di tempo relativo dal punto di vista di Uversa, dove la causa è pendente, può essere indicato dicendo che il crimine di Lucifero poteva essere portato in giudizio due secondi e mezzo dopo che era stato commesso. Dal punto di vista del Paradiso il giudizio è simultaneo all’avvenimento.

(618.3) 54:5.14 C’è un numero uguale di ragioni per non fermare arbitrariamente la ribellione di Lucifero che vi sarebbero parzialmente comprensibili, ma che non mi è permesso di esporre. Io posso informarvi che su Uversa noi insegniamo quarantotto ragioni per permettere al male di seguire l’intero corso del proprio fallimento morale e del proprio annientamento spirituale. Io non dubito che vi siano ancora altrettante ragioni da me non conosciute.

(618.4) 54:6.1 Quali che siano le difficoltà che i mortali evoluzionari possono incontrare nei loro sforzi per comprendere la ribellione di Lucifero, dovrebbe essere chiaro a tutti i pensatori riflessivi che la tecnica di comportamento con i ribelli è una convalida dell’amore divino. L’amorevole misericordia accordata ai ribelli sembra aver coinvolto molti esseri innocenti in prove e tribolazioni, ma tutte queste personalità turbate possono star certe che Giudici infinitamente saggi giudicheranno i loro destini con misericordia quanto con giustizia.

(618.5) 54:6.2 In tutti i loro rapporti con gli esseri intelligenti, sia il Figlio Creatore che suo Padre del Paradiso sono dominati dall’amore. È impossibile comprendere molte fasi del comportamento dei governanti dell’universo nei confronti dei ribelli e di una ribellione — del peccato e dei peccatori — a meno di ricordarsi che Dio in quanto Padre ha la precedenza su ogni altra fase della manifestazione della Deità in tutti i rapporti tra la divinità e l’umanità. Ci si dovrebbe anche ricordare che i Figli Creatori del Paradiso sono tutti motivati dalla misericordia.

(618.6) 54:6.3 Se il padre amorevole di una grande famiglia sceglie di mostrare misericordia ad uno dei suoi figli colpevole di un grave misfatto, può ben essere che la concessione della misericordia a questo figlio che si comporta male imponga una temporanea sofferenza a tutti gli altri figli che si comportano bene. Queste eventualità sono inevitabili; un tale rischio è inseparabile dalla situazione reale di avere un genitore affettuoso e di essere membro di un gruppo familiare. Ogni membro di una famiglia trae profitto dalla retta condotta di ogni altro membro. Similmente ogni membro deve subire le conseguenze temporali immediate della cattiva condotta di ciascun altro membro. Famiglie, gruppi, nazioni, razze, mondi, sistemi, costellazioni ed universi sono relazioni di associazione che posseggono un’individualità. Perciò ogni membro di un tale gruppo, grande o piccolo, raccoglie i benefici e subisce le conseguenze dell’operare buono o cattivo di tutti gli altri membri del gruppo interessato.

(619.1) 54:6.4 Ma si deve chiarire una cosa: se siete costretti a subire le spiacevoli conseguenze del peccato di un membro della vostra famiglia, di un concittadino o di un compagno mortale, oppure di una ribellione nel sistema o altrove — quali che siano le sofferenze dovute alla cattiva condotta dei vostri associati, compagni, o superiori — potete contare sulla certezza eterna che queste tribolazioni sono delle afflizioni temporanee. Nessuna di queste fraterne conseguenze di una cattiva condotta nel gruppo potrà mai compromettere le vostre prospettive eterne o privarvi minimamente del vostro divino diritto di ascendere al Paradiso e di raggiungere Dio.

(619.2) 54:6.5 E c’è una compensazione a queste prove, dilazioni e delusioni che accompagnano invariabilmente il peccato di ribellione. Tra le molte ripercussioni valide della ribellione di Lucifero che possono essere citate, richiamerò soltanto l’attenzione sulle carriere eccelse di quei mortali ascendenti, cittadini di Jerusem, i quali, con la loro resistenza alle sofisticherie del peccato, si sono messi nella condizione di diventare dei futuri Possenti Messaggeri, dei compagni del mio stesso ordine. Ogni essere che ha sopportato la prova di quell’increscioso episodio ha perciò egli stesso immediatamente avanzato il suo status amministrativo ed accresciuto il suo valore spirituale.

(619.3) 54:6.6 All’inizio la sollevazione di Lucifero sembrò essere una grave calamità per il sistema e per l’universo. Gradualmente i benefici cominciarono ad accrescersi. Dopo venticinquemila anni del tempo sistemico (ventimila anni del tempo di Urantia), i Melchizedek cominciarono ad insegnare che il bene risultante dalla follia di Lucifero era giunto ad eguagliare il male compiuto. La somma del male era in quel tempo divenuta quasi stazionaria, continuando a crescere solo su certi mondi isolati, mentre le ripercussioni benefiche continuavano a moltiplicarsi e ad estendersi nell’universo e nel superuniverso, fino ad Havona. I Melchizedek insegnano attualmente che il bene risultante dalla ribellione di Satania è più di mille volte la somma di tutto il male.

(619.4) 54:6.7 Ma un tale straordinario e benefico raccolto tratto dalla malvagità poteva essere determinato solo dal comportamento saggio, divino e misericordioso di tutti i superiori di Lucifero, dai Padri della Costellazione su Edentia fino al Padre Universale in Paradiso. Il trascorrere del tempo ha incrementato il bene consequenziale che poteva derivare dalla follia di Lucifero. E poiché il male da perseguire si era quasi totalmente sviluppato in un tempo relativamente breve, è evidente che i governanti infinitamente saggi e lungimiranti dell’universo avrebbero certamente esteso il tempo in cui raccogliere sempre maggiori risultati benefici. Indipendentemente dalle molte altre ragioni per ritardare l’arresto ed il giudizio dei ribelli di Satania, questo solo guadagno sarebbe stato sufficiente a spiegare perché questi peccatori non furono internati prima e perché non sono stati ancora giudicati ed annientati.

(619.5) 54:6.8 Le menti mortali dalla visione ristretta e vincolate dal tempo dovrebbero essere caute nel criticare le dilazioni accordate dagli amministratori degli affari universali, previdenti ed infinitamente saggi.

(620.1) 54:6.9 Uno degli errori del modo di pensare umano circa questi problemi è di ritenere che tutti i mortali evoluzionari di un pianeta in evoluzione avrebbero scelto di entrare nella carriera del Paradiso se il peccato non avesse maledetto il loro mondo. La facoltà di rifiutare la sopravvivenza non decorre dai tempi della ribellione di Lucifero. L’uomo mortale ha sempre posseduto il dono del libero arbitrio riguardo alla carriera del Paradiso.

(620.2) 54:6.10 Via via che vi eleverete nell’esperienza della sopravvivenza, voi amplierete i vostri concetti universali ed estenderete il vostro orizzonte di significati e di valori; e sarete così in grado di comprendere meglio perché si permetta ad esseri come Lucifero e Satana di proseguire nella ribellione. Comprenderete anche meglio come si possa derivare un bene ultimo (se non immediato) da un male limitato nel tempo. Dopo che avrete raggiunto il Paradiso, voi sarete realmente illuminati e confortati quando ascolterete i filosofi superafici discutere e spiegare questi profondi problemi di aggiustamento universale. Ma anche allora io dubito che sarete pienamente soddisfatti nella vostra mente. Almeno io non lo fui anche quando ebbi raggiunto l’apice della filosofia universale. Io non sono giunto alla piena comprensione di queste complessità prima di essere stato assegnato ai servizi amministrativi nel superuniverso, dove per esperienza effettiva ho acquisito una capacità concettuale adeguata alla comprensione di tali problemi complessi in equità cosmica ed in filosofia spirituale. Via via che ascenderete verso il Paradiso imparerete sempre di più che molti aspetti problematici dell’amministrazione universale possono essere compresi solo dopo aver acquisito una capacità esperienziale accresciuta e un’intuizione spirituale superiore. La saggezza cosmica è essenziale per la comprensione di situazioni cosmiche.

(620.3) 54:6.11 [Presentato da un Possente Messaggero con esperienza di sopravvivenza nella prima ribellione sistemica negli universi del tempo, attualmente assegnato al governo del superuniverso di Orvonton ed operante in questa materia su richiesta di Gabriele di Salvington.]


 

(621.1) 55:0.1 L’ERA di luce e vita è il compimento evoluzionario finale di un mondo del tempo e dello spazio. Dai tempi iniziali dell’uomo primitivo un tale mondo abitato è passato per le ere planetarie successive — le ere anteriore e posteriore al Principe Planetario, l’era postadamica, l’era posteriore al Figlio Magistrale e l’era posteriore al Figlio di conferimento. Ed allora, grazie al ministero delle missioni planetarie successive dei Figli Istruttori Trinitari ed alle loro rivelazioni sempre più avanzate della verità divina e della saggezza cosmica, questo mondo è pronto per il compimento evoluzionario culminante, lo status stabilizzato di luce e vita. In questi sforzi per instaurare l’era planetaria finale i Figli Istruttori beneficiano dell’assistenza dei Brillanti Astri della Sera e talvolta dei Melchizedek.

(621.2) 55:0.2 Quest’era di luce e vita inaugurata dai Figli Istruttori a conclusione della loro missione planetaria finale prosegue indefinitamente sui mondi abitati. Ogni stadio progressivo di status stabilizzato può essere suddiviso dalle azioni giudiziarie dei Figli Magistrali in una successione di dispensazioni; ma tutte queste azioni giudiziarie sono puramente tecniche e non modificano in alcun modo il corso degli eventi planetari.

(621.3) 55:0.3 Solo i pianeti che raggiungono l’esistenza nei circuiti principali del superuniverso sono certi di una sopravvivenza perpetua, ma per quanto sappiamo questi mondi stabilizzati in luce e vita sono destinati a proseguire il loro corso per tutte le ere eterne di tutto il tempo futuro.

(621.4) 55:0.4 Ci sono sette stadi nello svolgimento dell’era di luce e vita su un mondo evoluzionario, e a tale proposito si deve notare che i mondi dei mortali fusi con lo Spirito si evolvono secondo linee identiche a quelle delle serie a fusione con l’Aggiustatore. Questi sette stadi di luce e vita sono:

(621.5) 55:0.5 1. Il primo stadio o stadio planetario.

(621.6) 55:0.6 2. Il secondo stadio o stadio sistemico.

(621.7) 55:0.7 3. Il terzo stadio o stadio della costellazione.

(621.8) 55:0.8 4. Il quarto stadio o stadio dell’universo locale.

(621.9) 55:0.9 5. Il quinto stadio o stadio del settore minore.

(621.10) 55:0.10 6. Il sesto stadio o stadio del settore maggiore.

(621.11) 55:0.11 7. Il settimo stadio o stadio del superuniverso.

(621.12) 55:0.12 A conclusione di questa narrazione, tali stadi di sviluppo progressivo sono descritti secondo le loro relazioni con l’organizzazione dell’universo, ma i valori planetari di un qualunque stadio possono essere raggiunti da un qualsiasi mondo del tutto indipendentemente dallo sviluppo di altri mondi o dai livelli superplanetari dell’amministrazione dell’universo.

(622.1) 55:1.1 La presenza di un tempio morontiale nella capitale di un mondo abitato è la certificazione dell’ammissione di questa sfera alle ere stabilizzate di luce e vita. Prima che i Figli Istruttori lascino un mondo alla conclusione della loro missione terminale, essi inaugurano quest’epoca finale di compimento evoluzionario. Essi presiedono il giorno in cui il “sacro tempio discende sulla terra”. Questo avvenimento, che segna l’aurora dell’era di luce e vita, è sempre onorato dalla presenza personale del Figlio Paradisiaco di conferimento di quel pianeta, il quale viene ad assistere a questo grande giorno. Là, in quel tempio d’ineguagliabile bellezza, questo Figlio Paradisiaco di conferimento proclama colui che è stato a lungo Principe Planetario quale nuovo Sovrano Planetario ed investe questo fedele Figlio Lanonandek di nuovi poteri e di maggiore autorità sugli affari planetari. Anche il Sovrano del Sistema è presente e parla per confermare queste dichiarazioni.

(622.2) 55:1.2 Un tempio morontiale è diviso in tre parti: al centro c’è il santuario del Figlio Paradisiaco di conferimento; a destra si trova il seggio dell’ex Principe Planetario, ora Sovrano Planetario; quando è presente nel tempio questo Figlio Lanonandek è visibile agli individui più spiritualizzati del regno; a sinistra c’è il seggio del capo in carica dei finalitari assegnati al pianeta.

(622.3) 55:1.3 Sebbene si sia parlato dei templi planetari come “discendenti dal cielo”, in realtà nessun materiale viene trasportato dalla capitale del sistema. L’architettura di ogni tempio è elaborata in miniatura sulla capitale del sistema ed i Supervisori di Potere Morontiale portano successivamente questi piani approvati sul pianeta. Qui, in associazione con i Controllori Fisici Maestri, essi procedono alla costruzione del tempio morontiale in conformità alle specificazioni.

(622.4) 55:1.4 Il tempio morontiale medio contiene circa trecentomila spettatori. Questi edifici non sono utilizzati per l’adorazione, per il gioco o per ricevere comunicazioni; sono riservati alle cerimonie speciali del pianeta, come le comunicazioni con il Sovrano del Sistema o con gli Altissimi, le cerimonie speciali di visualizzazione destinate a rivelare la presenza personale di esseri spirituali e la contemplazione cosmica silenziosa. Le scuole di filosofia cosmica svolgono qui le loro cerimonie di conferimento dei diplomi, ed è pure qui che i mortali del regno ricevono il riconoscimento planetario per la realizzazione di grandi servizi sociali e per altri compimenti notevoli.

(622.5) 55:1.5 Un tale tempio morontiale serve anche da luogo di assemblea per assistere al trasferimento di mortali viventi all’esistenza morontiale. Poiché il tempio di traslazione è composto di materiale morontiale, non viene distrutto dalla gloria ardente del fuoco consumatore, che annienta a tal punto i corpi fisici dei mortali che sperimentano lì la fusione finale con i loro Aggiustatori divini. Su un grande pianeta questi bagliori di partenza sono quasi continui, e via via che il numero dei trasferimenti aumenta sono forniti in differenti zone del pianeta dei santuari ausiliari di vita morontiale. Non molto tempo fa io ho soggiornato su un mondo del lontano settentrione in cui erano funzionanti venticinque santuari morontiali.

(622.6) 55:1.6 Sui mondi non ancora stabilizzati, pianeti senza templi morontiali, questi lampi di fusione avvengono molte volte nell’atmosfera planetaria, dove il corpo materiale di un candidato al trasferimento viene portato dalle creature intermedie e dai controllori fisici.

(623.1) 55:2.1 La morte fisica naturale non è un’inevitabilità umana. La maggior parte degli esseri evoluzionari evoluti, cittadini di mondi esistenti nell’era finale di luce e vita, non muore ma viene trasferita direttamente dalla vita nella carne all’esistenza morontiale.

(623.2) 55:2.2 Questa esperienza di traslazione dalla vita materiale allo stato morontiale — la fusione dell’anima immortale con l’Aggiustatore interiore — aumenta con frequenza proporzionale al progresso evoluzionario del pianeta. All’inizio solo pochi mortali di ogni era raggiungono livelli di progresso spirituale che consentono la traslazione, ma con l’inizio delle ere successive dei Figli Istruttori avvengono sempre più fusioni con l’Aggiustatore prima del termine della vita, sempre più lunga, di questi mortali in progresso. E all’epoca della missione terminale dei Figli Istruttori circa un quarto di questi splendidi mortali è esente dalla morte naturale.

(623.3) 55:2.3 Più tardi ancora nell’era di luce e vita le creature intermedie od i loro associati percepiscono l’avvicinarsi dello status di probabile unione dell’anima con l’Aggiustatore e lo segnalano ai guardiani del destino, i quali a loro volta comunicano queste informazioni al gruppo finalitario sotto la cui giurisdizione questo mortale dovrebbe funzionare; poi segue l’invito del Sovrano Planetario a questo mortale di abbandonare tutti gli incarichi planetari, di dire addio al suo mondo d’origine e di presentarsi nel tempio interiore del Sovrano Planetario, dove attendere il transito morontiale, il lampo di traslazione, dal dominio materiale di evoluzione al livello morontiale di progressione prespirituale.

(623.4) 55:2.4 Quando la famiglia, gli amici ed il gruppo di lavoro di questo candidato alla fusione si sono riuniti nel tempio morontiale, essi vengono disposti attorno alla scena centrale dove si trovano i candidati alla fusione che frattanto conversano liberamente con i loro amici riuniti. Un cerchio di personalità celesti viene interposto per proteggere i mortali materiali dall’azione delle energie che si manifestano al momento del “lampo di vita” che libera il candidato all’ascensione dai vincoli della carne materiale, operando così su questo mortale evoluzionario tutto ciò che la morte naturale compie su coloro che sono liberati in tal modo dalla carne.

(623.5) 55:2.5 Molti candidati alla fusione possono essere riuniti contemporaneamente nello spazioso tempio. Quale meraviglioso evento quando i mortali si riuniscono così per assistere all’ascensione dei loro cari nelle fiamme spirituali, e quale contrasto con le ere precedenti in cui i mortali devono affidare i loro morti all’abbraccio degli elementi terreni! Le scene dei pianti e dei lamenti caratteristiche delle epoche primitive dell’evoluzione umana sono ora rimpiazzate da una gioia estatica e dal più sublime entusiasmo quando questi mortali che conoscono Dio dicono temporaneamente addio ai loro cari e sono dissociati dai loro vincoli materiali grazie alle fiamme spirituali di struggente grandiosità e di gloria ascendente. Sui mondi stabilizzati in luce e vita i “funerali” sono occasioni di gioia suprema, di soddisfazione profonda e di speranza inesprimibile.

(623.6) 55:2.6 Le anime di questi mortali in progresso sono sempre più colme di fede, di speranza e di certezza. Lo spirito che pervade coloro che si riuniscono attorno al santuario di traslazione assomiglia a quello degli amici e dei parenti festosi che si riuniscono per assistere al conferimento di un diploma ad un membro del loro gruppo o al conferimento di una grande onorificenza ad uno del loro ordine. E sarebbe certamente vantaggioso se i mortali meno evoluti imparassero a considerare la morte naturale con un po’ di questa stessa gioia ed allegria.

(624.1) 55:2.7 Gli osservatori mortali non possono vedere nulla dei loro compagni trasferiti dopo il lampo di fusione. Queste anime trasferite vanno, per transito a mezzo degli Aggiustatori, direttamente nella sala di risurrezione del mondo appropriato di educazione morontiale. Le operazioni concernenti la traslazione di esseri umani viventi al mondo morontiale sono sotto la supervisione di un arcangelo che fu assegnato a tale mondo il giorno in cui esso fu stabilizzato in luce e vita.

(624.2) 55:2.8 Quando un mondo raggiunge il quarto stadio di luce e vita, più della metà dei mortali lascia il pianeta mediante traslazione dai viventi. Tale diminuzione delle morti prosegue continuamente, ma io non conosco alcun sistema i cui mondi abitati, anche se stabilizzati da lungo tempo nella vita, siano interamente esenti dalla morte naturale come tecnica per sfuggire ai vincoli della carne. E fino a quando questo stato superiore di evoluzione planetaria non è uniformemente raggiunto, i mondi di preparazione morontiale dell’universo locale devono continuare a servire come sfere educative e culturali per i progressori morontiali in evoluzione. L’eliminazione della morte è teoricamente possibile, ma da quanto ho osservato non si è ancora verificata. Forse un tale status potrà essere raggiunto nei lontani periodi delle epoche successive del settimo stadio di vita planetaria stabilizzata.

(624.3) 55:2.9 Le anime trasferite durante le ere fiorenti delle sfere stabilizzate non passano per i mondi delle dimore, né soggiornano come studenti sui mondi morontiali del sistema o della costellazione. Esse non passano per nessuna delle prime fasi della vita morontiale. Esse sono i soli mortali ascendenti che pressoché evitano la transizione morontiale dall’esistenza materiale allo status semispirituale. L’esperienza iniziale di tali mortali presi dal Figlio nella loro carriera ascendente avviene nei servizi dei mondi di progressione della capitale dell’universo locale. E da questi mondi di studio di Salvington essi ritornano come insegnanti negli stessi mondi per i quali non sono passati, dirigendosi poi all’interno verso il Paradiso per la via stabilita dell’ascensione mortale.

(624.4) 55:2.10 Se solo poteste visitare un pianeta ad uno stadio avanzato di sviluppo, cogliereste subito le ragioni che motivano l’accoglimento differenziato dei mortali ascendenti sui mondi delle dimore e sui mondi morontiali superiori. Comprendereste facilmente che degli esseri provenienti da tali sfere altamente evolute sono preparati a riprendere la loro ascensione al Paradiso molto prima di un mortale medio che arriva da un mondo disordinato ed arretrato come Urantia.

(624.5) 55:2.11 Indipendentemente dal livello di realizzazione planetaria con cui gli esseri umani possono ascendere ai mondi morontiali, le sette sfere delle dimore offrono loro ampie opportunità di acquisire per esperienza, in qualità d’insegnanti-studenti, tutto ciò che non hanno sperimentato per lo status avanzato dei loro pianeti natali.

(624.6) 55:2.12 L’universo è infallibile nell’applicazione di queste tecniche equilibratrici destinate ad assicurare che nessun ascendente sia privato di alcunché di essenziale alla sua esperienza d’ascensione.

(624.7) 55:3.1 Durante quest’era di luce e vita il mondo gode di una prosperità crescente sotto il governo paterno del Sovrano Planetario. In questi tempi i mondi progrediscono sotto l’impulso di un solo linguaggio, di una sola religione e, sulle sfere normali, di una sola razza. Ma quest’era non è perfetta. Questi mondi hanno ancora ospedali bene attrezzati, cliniche per la cura degli ammalati. Vi sussistono ancora i problemi della cura delle ferite accidentali e le infermità inevitabili che accompagnano il decadimento della vecchiaia e i disturbi della senilità. La malattia non è ancora stata vinta del tutto, né gli animali terrestri sono stati perfettamente sottomessi. Tuttavia, a paragone dei tempi iniziali dell’uomo primitivo durante l’era precedente al Principe Planetario, questi mondi sono simili al Paradiso. Se poteste essere trasportati improvvisamente su un pianeta a questo stadio di sviluppo, voi definireste istintivamente tale regno come il cielo in terra.

(625.1) 55:3.2 Un governo umano nella conduzione degli affari materiali continua a funzionare per tutta quest’era di relativo progresso e perfezione. Le attività pubbliche di un mondo al primo stadio di luce e vita che ho recentemente visitato erano finanziate mediante la tecnica della decima. Ogni lavoratore adulto — e tutti i cittadini validi lavorano a qualcosa — pagava il dieci per cento del suo reddito o dei suoi prodotti al tesoro pubblico, e ciò veniva impiegato come segue:

(625.2) 55:3.3 1. Il tre per cento era speso nella promozione della verità — scienza, educazione e filosofia.

(625.3) 55:3.4 2. Il tre per cento era dedicato alla bellezza — gioco, ricreazione sociale ed arte.

(625.4) 55:3.5 3. Il tre per cento era destinato alla bontà — servizio sociale, altruismo e religione.

(625.5) 55:3.6 4. L’uno per cento era assegnato alle riserve per l’assicurazione contro il rischio d’incapacità al lavoro risultante da incidenti, malattie, vecchiaia o disastri inevitabili.

(625.6) 55:3.7 Le risorse naturali di questo pianeta erano amministrate come possessi sociali, come proprietà della comunità.

(625.7) 55:3.8 In questo mondo l’onore più grande conferito ad un cittadino era l’ordine del “servizio supremo”, il solo titolo di riconoscimento ad essere attribuito nel tempio morontiale. Questo riconoscimento era concesso a coloro che si erano distinti a lungo in qualche fase della scoperta supermateriale o del servizio sociale planetario.

(625.8) 55:3.9 La maggior parte degli incarichi sociali ed amministrativi erano ricoperti congiuntamente da uomini e da donne. Anche la maggior parte dell’insegnamento era dato congiuntamente; similmente tutte le responsabilità giudiziarie erano assunte da coppie associate simili.

(625.9) 55:3.10 Su questi mondi stupendi il periodo di fecondità non è molto prolungato. Non è bene che vi siano troppi anni di differenza d’età in una famiglia con bambini. Quando sono vicini d’età i bambini sono in grado di contribuire molto di più alla loro reciproca formazione. E su questi pianeti essi sono magnificamente educati con sistemi competitivi d’impegno assiduo nei campi e nei settori avanzati di diverso compimento nel dominio della verità, della bellezza e della bontà. Ma non temete, anche tali sfere glorificate presentano abbondanza di male, reale e potenziale, che stimola a scegliere tra la verità e l’errore, tra il bene ed il male, tra il peccato e la rettitudine.

(625.10) 55:3.11 Tuttavia c’è una penalità certa ed inevitabile connessa con l’esistenza umana su tali pianeti evoluzionari avanzati. Quando un mondo stabilizzato progredisce oltre il terzo stadio di luce e vita, tutti gli ascendenti sono destinati, prima di raggiungere il settore minore, a ricevere un qualche tipo di assegnazione temporanea su un pianeta che sta passando per gli stadi primitivi di evoluzione.

(626.1) 55:3.12 Ognuna di queste ere successive rappresenta crescenti successi in tutte le fasi della realizzazione planetaria. Nell’era iniziale di luce la rivelazione della verità fu ampliata fino ad abbracciare le attività dell’universo degli universi, mentre lo studio della Deità della seconda era è il tentativo di apprendere a fondo il concetto proteiforme della natura, della missione, del ministero, delle associazioni, dell’origine e del destino dei Figli Creatori, il primo livello di Dio il Settuplo.

(626.2) 55:3.13 Un pianeta della dimensione di Urantia, quando è abbastanza ben stabilizzato, ha circa cento sottocentri amministrativi. Questi centri subordinati sono presieduti da uno dei seguenti gruppi di amministratori qualificati:

(626.3) 55:3.14 1. Giovani Figli e Figlie Materiali portati dalla capitale del sistema per agire da assistenti all’Adamo e all’Eva che governano.

(626.4) 55:3.15 2. La progenie del gruppo semimortale del Principe Planetario procreata su certi mondi per assumere questa ed altre responsabilità similari.

(626.5) 55:3.16 3. La progenie planetaria diretta di Adamo ed Eva.

(626.6) 55:3.17 4. Creature intermedie materializzate ed umanizzate.

(626.7) 55:3.18 5. Mortali aventi status di fusione con l’Aggiustatore i quali, su loro stessa richiesta, sono temporaneamente dispensati dalla traslazione per ordine dell’Aggiustatore Personalizzato, capo a livello universale, allo scopo di poter proseguire sul pianeta in certi importanti incarichi amministrativi.

(626.8) 55:3.19 6. Mortali specialmente preparati nelle scuole planetarie d’amministrazione e che hanno anche ricevuto l’ordine del servizio supremo nel tempio morontiale.

(626.9) 55:3.20 7. Certe commissioni elettive di tre cittadini adeguatamente qualificati, che sono talvolta scelti dalla cittadinanza sotto la direzione del Sovrano Planetario secondo la loro capacità specifica di portare a compimento un determinato compito, necessario in quel particolare settore planetario.

(626.10) 55:3.21 La grande difficoltà che incontra Urantia per raggiungere l’alto destino planetario di luce e vita deriva dai problemi della malattia, della degenerazione, della guerra, delle razze multicolori e del multilinguismo.

(626.11) 55:3.22 Nessun mondo evoluzionario può sperare di progredire oltre il primo stadio di stabilizzazione nella luce senza aver raggiunto un unico linguaggio, una sola religione ed una sola filosofia. Essere di una sola razza facilita grandemente questo risultato, ma la pluralità di popoli di Urantia non preclude il raggiungimento di stadi superiori.

(626.12) 55:4.1 Negli stadi successivi d’esistenza stabilizzata i mondi abitati fanno progressi meravigliosi sotto la saggia e benevola amministrazione dei volontari del Corpo della Finalità, ascendenti che hanno raggiunto il Paradiso e che sono tornati per aiutare i loro fratelli nella carne. Questi finalitari collaborano attivamente con i Figli Istruttori Trinitari, ma non iniziano la loro reale partecipazione negli affari del mondo prima dell’apparizione sulla terra del tempio morontiale.

(626.13) 55:4.2 Dopo l’inizio formale del ministero planetario del Corpo della Finalità, la maggior parte delle schiere celesti si ritira, ma i guardiani serafici del destino proseguono il loro ministero personale verso i mortali che progrediscono nella luce. In verità questi angeli arrivano in numero sempre crescente durante tutto il periodo delle ere stabilizzate, in quanto gruppi sempre più numerosi di esseri umani raggiungono il terzo cerchio cosmico di realizzazione mortale coordinata nel breve periodo di vita planetaria.

(627.1) 55:4.3 Questo è soltanto il primo degli aggiustamenti amministrativi susseguenti che accompagnano lo svolgimento delle ere successive le quali, via via che i mondi abitati passano dal primo al settimo stadio d’esistenza stabilizzata, sono caratterizzati da compimenti sempre più brillanti.

(627.2) 55:4.4 1. Il primo stadio di luce e vita. Un mondo in questo stadio iniziale di stabilizzazione è amministrato da tre governanti:

(627.3) 55:4.5 a. Il Sovrano Planetario direttamente consigliato da un Figlio Istruttore della Trinità, con tutta probabilità il capo dell’ultimo corpo di questi Figli ad aver operato sul pianeta.

(627.4) 55:4.6 b. Il capo del corpo planetario dei finalitari.

(627.5) 55:4.7 c. Adamo ed Eva, che operano congiuntamente come unificatori del duplice comando del Principe-Sovrano e del capo dei finalitari.

(627.6) 55:4.8 Le creature intermedie eminenti e liberate agiscono da interpreti per i guardiani serafici ed i finalitari. Uno degli ultimi atti dei Figli Istruttori Trinitari nella loro missione terminale è quello di liberare gli intermedi del regno e di promuoverli (o di ristabilirli) allo status planetario avanzato, assegnandoli a posti di responsabilità nella nuova amministrazione della sfera stabilizzata. Nel campo della vista umana sono già stati apportati tali cambiamenti da rendere capaci i mortali di riconoscere questi cugini fino ad allora invisibili del regime adamico iniziale. Ciò è reso possibile dalle scoperte finali della scienza fisica in collegamento con le accresciute funzioni planetarie dei Controllori Fisici Maestri.

(627.7) 55:4.9 Il Sovrano del Sistema ha autorità per liberare le creature intermedie in qualsiasi momento dopo il primo stadio di stabilizzazione, affinché possano umanizzarsi nei livelli morontiali con l’aiuto dei Portatori di Vita e dei controllori fisici e, dopo aver ricevuto gli Aggiustatori di Pensiero, possano partire per la loro ascensione al Paradiso.

(627.8) 55:4.10 Nel terzo stadio ed in quelli successivi, certi intermedi sono ancora operanti, soprattutto come personalità di contatto per i finalitari, ma via via che si entra in ogni stadio di luce e vita, nuovi ordini di ministri di collegamento rimpiazzano in larga misura gli intermedi; molto pochi di loro rimangono oltre il quarto stadio di luce. Il settimo stadio vedrà l’arrivo dei primi ministri absoniti provenienti dal Paradiso per servire al posto di certe creature dell’universo.

(627.9) 55:4.11 2. Il secondo stadio di luce e vita. Quest’epoca è segnalata sui mondi dall’arrivo di un Portatore di Vita che diventa il consigliere volontario dei governanti planetari in merito ai nuovi sforzi per purificare e stabilizzare la razza mortale. In tal modo i Portatori di Vita partecipano attivamente all’ulteriore evoluzione della razza umana — fisicamente, socialmente ed economicamente. Essi estendono poi la loro supervisione ad una maggiore purificazione dei ceppi umani, con la drastica eliminazione dei restanti elementi ritardati esistenti con un potenziale inferiore di natura intellettuale, filosofica, cosmica e spirituale. Coloro che progettano ed impiantano la vita su un mondo abitato sono pienamente qualificati per consigliare i Figli e le Figlie Materiali, i quali hanno l’autorità indiscussa e completa per depurare la razza in evoluzione da tutte le influenze nocive.

(627.10) 55:4.12 A partire dal secondo stadio e per tutta la carriera di un pianeta stabilizzato i Figli Istruttori servono come consiglieri per i finalitari. Durante queste missioni essi servono come volontari e non su incarico; e servono esclusivamente con il corpo finalitario, salvo che possono, con il consenso del Sovrano del Sistema, essere presi come consiglieri dall’Adamo e dall’Eva Planetari.

(628.1) 55:4.13 3. Il terzo stadio di luce e vita. Durante quest’epoca i mondi abitati giungono ad un nuovo concetto degli Antichi dei Giorni, la seconda fase di Dio il Settuplo, ed i rappresentanti di questi governanti di superuniverso entrano in nuove relazioni con l’amministrazione planetaria.

(628.2) 55:4.14 In ciascuna era successiva d’esistenza stabilizzata i finalitari operano con capacità sempre crescenti. Esiste uno stretto collegamento operativo tra i finalitari, gli Astri della Sera (i superangeli) ed i Figli Istruttori Trinitari.

(628.3) 55:4.15 Durante quest’era o quella successiva un Figlio Istruttore, assistito dal quartetto di spiriti tutelari, diviene l’addetto del capo esecutivo mortale eletto, il quale diventa ora l’associato del Sovrano Planetario come amministratore congiunto degli affari del mondo. Questi capi esecutivi mortali servono per venticinque anni del tempo planetario; tale nuovo sviluppo facilita l’Adamo e l’Eva Planetari, durante le ere susseguenti, nell’assicurarsi la liberazione dal mondo in cui sono stati incaricati così a lungo.

(628.4) 55:4.16 I quartetti di spiriti tutelari sono composti dal capo serafico della sfera, dal consigliere secorafico superuniversale, dall’arcangelo delle traslazioni e dall’onniafino che agisce come rappresentante personale della Sentinella Incaricata stazionata sulla capitale del sistema. Ma questi consiglieri non offrono mai consigli se non sono loro richiesti.

(628.5) 55:4.17 4. Il quarto stadio di luce e vita. Sui mondi i Figli Istruttori Trinitari appaiono in nuovi ruoli. Assistiti dai figli trinitizzati da creature da lungo tempo associati al loro ordine, essi vengono ora sui mondi come consiglieri e consulenti volontari del Sovrano Planetario e dei suoi associati. Tali coppie — figli trinitizzati del Paradiso-Havona e figli trinitizzati da ascendenti — rappresentano punti di vista universali differenti ed esperienze personali diverse che sono estremamente utili ai governanti planetari.

(628.6) 55:4.18 In ogni momento dopo quest’era l’Adamo e l’Eva Planetari possono presentare istanza al Figlio Creatore Sovrano per essere sollevati dagli incarichi planetari allo scopo d’iniziare la loro ascensione al Paradiso. Oppure possono rimanere sul pianeta come direttori dell’ordine appena apparso di una società di crescente spiritualità, composta da mortali avanzati che si sforzano di comprendere gli insegnamenti filosofici dei finalitari, insegnamenti esposti dai Brillanti Astri della Sera che sono ora assegnati a questi mondi per collaborare in coppia con i seconafini venuti dalla capitale del superuniverso.

(628.7) 55:4.19 I finalitari si occupano principalmente d’iniziare le nuove attività supermateriali della società — sociali, culturali, filosofiche, cosmiche e spirituali. Per quanto noi possiamo discernere, essi proseguiranno questo ministero molto a lungo nella settima epoca di stabilità evoluzionaria, quando probabilmente potranno andare ad esercitarlo nello spazio esterno. In tal caso noi congetturiamo che i loro posti potrebbero essere presi da esseri absoniti provenienti dal Paradiso.

(628.8) 55:4.20 5. Il quinto stadio di luce e vita. I raggiustamenti di questo stadio d’esistenza stabilizzata concernono quasi interamente il campo fisico ed interessano principalmente i Controllori Fisici Maestri.

(628.9) 55:4.21 6. Il sesto stadio di luce e vita vede lo sviluppo di nuove funzioni dei circuiti mentali del regno. La saggezza cosmica sembra divenire parte costitutiva del ministero universale della mente.

(628.10) 55:4.22 7. Il settimo stadio di luce e vita. Molto presto nella settima epoca, all’Istruttore della Trinità consigliere del Sovrano Planetario è aggiunto un consigliere volontario inviato dagli Antichi dei Giorni, e successivamente vi si aggiungerà un terzo consulente inviato dall’Esecutivo Supremo del superuniverso.

(629.1) 55:4.23 Durante quest’epoca, se non prima, Adamo ed Eva sono sempre sollevati dagli incarichi planetari. Se c’è un Figlio Materiale nel corpo finalitario, questi può diventare l’associato del capo esecutivo mortale, e talvolta è un Melchizedek che si offre volontario per operare in questa funzione. Se tra i finalitari c’è un intermedio, tutti i membri di quell’ordine rimasti sul pianeta sono immediatamente liberati.

(629.2) 55:4.24 Dopo essere stati sollevati dal loro incarico millenario, un Adamo ed un’Eva Planetari possono scegliere le carriere seguenti:

(629.3) 55:4.25 1. Possono ottenere di lasciare il pianeta e di partire immediatamente dalla capitale dell’universo per la carriera del Paradiso, ricevendo degli Aggiustatori di Pensiero alla conclusione della loro esperienza morontiale.

(629.4) 55:4.26 2. Molto spesso un Adamo ed un’Eva Planetari riceveranno degli Aggiustatori mentre servono ancora su un mondo stabilizzato nella luce, in concomitanza con il ricevimento di Aggiustatori da parte di alcuni dei loro figli di linea diretta importati che si sono offerti volontari per un periodo di servizio planetario. Successivamente essi possono andare tutti nella capitale dell’universo ed iniziarvi la carriera del Paradiso.

(629.5) 55:4.27 3. Un Adamo ed un’Eva Planetari possono scegliere — come fanno alcuni Figli e Figlie Materiali della capitale del sistema — di andare direttamente nel mondo midsonito per un breve soggiorno e ricevere qui i loro Aggiustatori.

(629.6) 55:4.28 4. Possono decidere di ritornare nella capitale del sistema ed occupare lì, per un certo tempo, alcuni seggi alla corte suprema; dopo questo servizio essi riceveranno degli Aggiustatori e cominceranno l’ascensione al Paradiso.

(629.7) 55:4.29 5. Possono scegliere di ritornare ai loro incarichi amministrativi nel loro mondo natale onde servire per un certo tempo come insegnanti ed essere abitati dall’Aggiustatore al momento del trasferimento alla capitale dell’universo.

(629.8) 55:4.30 Durante tutte queste epoche i Figli e le Figlie Materiali importati come assistenti esercitano un’enorme influenza sugli ordini sociali ed economici in progresso. Essi sono potenzialmente immortali, almeno fino al momento in cui scelgono di umanizzarsi, di ricevere degli Aggiustatori e di partire per il Paradiso.

(629.9) 55:4.31 Sui mondi evoluzionari un essere deve umanizzarsi per ricevere un Aggiustatore di Pensiero. Tutti i membri ascendenti del Corpo Mortale di Finalitari sono stati abitati da Aggiustatori e si sono fusi con loro ad eccezione dei serafini. Al momento di essere arruolati in questo corpo costoro sono abitati da un altro tipo di spirito del Padre.

(629.10) 55:5.1 Le creature mortali che vivono su un mondo isolato colpito dal peccato, dominato dal male e tanto egoistico come Urantia, possono difficilmente concepire la perfezione fisica, la conquista intellettuale e lo sviluppo spirituale che caratterizzano queste epoche avanzate di evoluzione su una sfera senza peccato.

(629.11) 55:5.2 Gli stadi avanzati di un mondo stabilizzato in luce e vita rappresentano l’apice dello sviluppo materiale evoluzionario. Su questi colti mondi l’ozio e le frizioni delle ere primitive iniziali non sussistono più. La povertà e la disuguaglianza sociale sono quasi svanite, la degenerazione è scomparsa e la delinquenza si osserva raramente. La follia ha praticamente cessato di esistere e la debolezza mentale è una rarità.

(629.12) 55:5.3 La condizione economica, sociale ed amministrativa di questi mondi è di un ordine elevato e perfezionato. La scienza, l’arte e l’industria fioriscono, e la società è un meccanismo tranquillamente operante di alta realizzazione materiale, intellettuale e culturale. L’industria è stata in larga parte orientata a servire gli scopi più elevati di questa stupenda civiltà. La vita economica di un simile mondo è divenuta etica.

(630.1) 55:5.4 La guerra è divenuta materia di storia e non ci sono più eserciti né forze di polizia. Il governo sta gradualmente scomparendo. L’autocontrollo sta rendendo lentamente obsolete le leggi stabilite dagli uomini. L’estensione del governo civile e dei regolamenti statutari in uno stadio intermedio di civiltà in progresso è inversamente proporzionale alla moralità e alla spiritualità della cittadinanza.

(630.2) 55:5.5 Le scuole sono molto migliorate e sono dedite all’educazione della mente e all’espansione dell’anima. I centri artistici sono squisiti e le organizzazioni musicali sono splendide. I templi di culto con le loro scuole associate di filosofia e di religione esperienziale sono creazioni piene di bellezza e di grandiosità. Le arene all’aperto per le assemblee di culto sono egualmente sublimi nella semplicità del loro arredo artistico.

(630.3) 55:5.6 Gli impianti per i giochi di competizione, l’umorismo e le altre fasi di realizzazione personale e di gruppo sono ampi ed appropriati. Un aspetto speciale delle attività competitive su un mondo così altamente colto concerne gli sforzi individuali e collettivi per eccellere nelle scienze e nella filosofia della cosmologia. La letteratura e l’arte oratoria fioriscono ed il linguaggio è migliorato al punto da simbolizzare concetti come pure da esprimere idee. La vita è di una semplicità distensiva; l’uomo ha finalmente coordinato uno stato elevato di sviluppo meccanico con un compimento intellettuale stimolante ed ha dominato entrambi con una squisita realizzazione spirituale. La ricerca della felicità è un’esperienza di gioia e di soddisfazione.

(630.4) 55:6.1 Via via che i mondi progrediscono nello status stabilizzato di luce e vita la società diviene sempre più pacifica. L’individuo, pur non meno indipendente e dedito alla sua famiglia, è divenuto più altruista e fraterno.

(630.5) 55:6.2 Su Urantia, e nelle condizioni in cui siete, voi potete apprezzare poco lo stato avanzato e la natura progressiva delle razze illuminate di tali mondi perfezionati. Queste genti sono la fioritura delle razze evoluzionarie. Ma tali esseri sono ancora mortali; essi continuano a respirare, mangiare, bere e dormire. Questa grande evoluzione non è il cielo, ma è un’anticipazione sublime dei divini mondi dell’ascensione al Paradiso.

(630.6) 55:6.3 Su un mondo normale l’idoneità biologica della razza umana, durante le epoche postadamiche, era stata portata da lungo tempo ad un alto livello. Ora l’evoluzione fisica dell’uomo continua di era in era per tutte le ere stabilizzate. La vista e l’udito si estendono. Oramai il numero degli abitanti è divenuto stazionario. La riproduzione è regolamentata secondo le necessità planetarie e la dotazione ereditaria è innata. I mortali di un pianeta durante quest’era sono suddivisi in gruppi, da cinque a dieci, ed i gruppi inferiori hanno il permesso di procreare solo la metà dei figli dei gruppi superiori. Il continuo miglioramento di una tale razza meravigliosa durante tutta l’era di luce e vita è prevalentemente un problema di riproduzione selettiva di quelle linee razziali che mostrano qualità superiori di natura sociale, filosofica, cosmica e spirituale.

(630.7) 55:6.4 Gli Aggiustatori continuano ad arrivare come nelle ere evoluzionarie precedenti, e con il passare delle epoche i mortali sono sempre più capaci di comunicare con il frammento interiore del Padre. Durante gli stadi di sviluppo embrionale e prespirituale gli spiriti aiutanti della mente operano ancora. Lo Spirito Santo ed il ministero degli angeli sono ancora più efficaci via via che si sperimentano le epoche successive di vita stabilizzata. Nel quarto stadio di luce e vita i mortali avanzati sembrano fare esperienza di un considerevole contatto cosciente con la presenza spirituale dello Spirito Maestro avente giurisdizione sul superuniverso, mentre la filosofia di un tale mondo è focalizzata sul tentativo di comprendere le nuove rivelazioni di Dio il Supremo. Più della metà degli abitanti umani sui pianeti che godono di questo status avanzato fanno l’esperienza della traslazione allo stato morontiale dai viventi. Proprio così: “le cose vecchie scompaiono; ecco, tutte le cose divengono nuove.”

(631.1) 55:6.5 Noi stimiamo che l’evoluzione fisica avrà raggiunto il suo pieno sviluppo alla fine della quinta epoca dell’era di luce e vita. Osserviamo che i limiti superiori di sviluppo spirituale associato alla mente umana in evoluzione sono determinati dal livello di fusione con l’Aggiustatore in cui si congiungono i valori morontiali ed i significati cosmici. Ma per quanto riguarda la saggezza, anche se in realtà non lo sappiamo, noi ipotizziamo che non ci possa mai essere un limite all’evoluzione intellettuale e all’acquisizione della saggezza stessa. Su un mondo al settimo stadio la saggezza può esaurire i potenziali materiali, entrare nella visione della mota ed infine anche nel gusto della grandezza absonita.

(631.2) 55:6.6 Noi osserviamo che su questi mondi altamente evoluti che sono da lungo tempo nel settimo stadio, gli esseri umani imparano completamente la lingua dell’universo locale prima di essere trasferiti. Ed io ho visitato alcuni antichissimi pianeti dove degli abandontari insegnavano ai mortali più anziani la lingua del superuniverso. Su questi mondi ho osservato la tecnica con cui le personalità absonite rivelano la presenza dei finalitari nel tempio morontiale.

(631.3) 55:6.7 Questa è la storia dello stupendo coronamento degli sforzi dei mortali sui mondi evoluzionari. Tutto ciò avviene prima ancora che gli esseri umani inizino la loro carriera morontiale; tutto questo splendido sviluppo è raggiungibile dai mortali materiali sui mondi abitati, il primissimo stadio di quella carriera eterna ed incomprensibile d’ascensione al Paradiso e di raggiungimento della divinità.

(631.4) 55:6.8 Ma vi è possibile immaginare quale tipo di mortali evoluzionari stiano ora provenendo dai mondi che sono stati a lungo nella settima epoca di stabilizzazione in luce e vita? Sono esseri come questi che vanno sui mondi morontiali della capitale dell’universo locale per iniziarvi la loro carriera d’ascensione.

(631.5) 55:6.9 Se i mortali dello sconvolto Urantia potessero solo vedere uno di questi mondi più avanzati stabilizzati da lungo tempo in luce e vita, non metterebbero mai più in dubbio la saggezza del piano evoluzionario della creazione. Anche se la progressione eterna delle creature non avesse futuro, le stupende realizzazioni evoluzionarie delle razze mortali su tali mondi stabilizzati di compimento perfezionato giustificherebbero ampiamente la creazione dell’uomo sui mondi del tempo e dello spazio.

(631.6) 55:6.10 Noi riflettiamo spesso su questo: se il grande universo fosse stabilizzato in luce e vita, gli squisiti ascendenti mortali sarebbero ancora destinati al Corpo della Finalità? Ma noi non lo sappiamo.

(631.7) 55:7.1 Quest’epoca si estende dall’apparizione del tempio morontiale nel nuovo quartier generale del pianeta fino al momento della stabilizzazione dell’intero sistema in luce e vita. Quest’era è inaugurata dai Figli Istruttori Trinitari al termine delle loro missioni successive nel mondo, quando il Principe Planetario è elevato allo status di Sovrano Planetario per ordine e alla presenza personale del Figlio Paradisiaco di conferimento di quella sfera. In concomitanza con ciò, i finalitari iniziano la loro partecipazione attiva agli affari planetari.

(632.1) 55:7.2 Secondo le apparenze esterne e visibili i governanti o direttori effettivi di un tale mondo stabilizzato in luce e vita sono il Figlio e la Figlia Materiali, l’Adamo e l’Eva Planetari. I finalitari sono invisibili, come pure il Principe Sovrano, salvo quando è nel tempio morontiale. Gli effettivi capi letterali del regime planetario sono quindi il Figlio e la Figlia Materiali. È la conoscenza di questo assetto che ha dato prestigio all’idea di re e di regine in tutti i regni dell’universo. Ed i re e le regine costituiscono un gran successo in queste circostanze ideali, quando un mondo può disporre che queste alte personalità agiscano per conto di governanti ancora più elevati ma invisibili.

(632.2) 55:7.3 Quando quest’era sarà raggiunta sul vostro mondo, non c’è dubbio che Machiventa Melchizedek, attualmente Principe Planetario vicegerente di Urantia, occuperà il seggio di Sovrano Planetario. E su Jerusem s’ipotizza da lungo tempo che egli sarà accompagnato da un figlio e da una figlia dell’Adamo e dell’Eva di Urantia che sono ora trattenuti su Edentia come pupilli degli Altissimi di Norlatiadek. Questi figli di Adamo potrebbero così servire su Urantia in associazione con il Melchizedek Sovrano, poiché sono stati privati dei poteri procreatori circa 37.000 anni orsono quando abbandonarono i loro corpi materiali su Urantia per prepararsi al transito su Edentia.

(632.3) 55:7.4 Quest’era stabilizzata continua fino a quando ogni pianeta abitato del sistema raggiunge l’era di stabilizzazione. Ed allora, quando il mondo più giovane — l’ultimo a raggiungere la luce e la vita — ha fatto l’esperienza di questa stabilizzazione per un millennio del tempo sistemico, l’intero sistema acquisisce lo status stabilizzato ed i singoli mondi entrano nell’epoca sistemica dell’era di luce e vita.

(632.4) 55:8.1 Quando un intero sistema si stabilizza nella vita, viene inaugurato un nuovo ordine di governo. I Sovrani Planetari divengono membri del conclave del sistema, e questo nuovo corpo amministrativo, sottomesso al veto dei Padri della Costellazione, dispone di un’autorità suprema. Un tale sistema di mondi abitati diviene praticamente autogovernato. Sul mondo capitale è costituita l’assemblea legislativa del sistema ed ogni pianeta v’invia i suoi dieci rappresentanti. Sulle capitali sistemiche sono ora istituiti dei tribunali e soltanto gli appelli sono giudicati nella capitale dell’universo.

(632.5) 55:8.2 Con la stabilizzazione del sistema la Sentinella Incaricata, rappresentante dell’Esecutivo Supremo del superuniverso, diviene il consigliere volontario presso la corte suprema del sistema ed il presidente effettivo della nuova assemblea legislativa.

(632.6) 55:8.3 Dopo la stabilizzazione di un intero sistema in luce e vita i Sovrani del Sistema non si succedono più. Un tale sovrano rimane in perpetuo alla testa del suo sistema. I sovrani assistenti continuano a cambiare come nelle ere precedenti.

(632.7) 55:8.4 Durante quest’epoca di stabilizzazione i midsonitari vengono per la prima volta dai mondi capitale dell’universo in cui soggiornano per agire come consiglieri presso le assemblee legislative e come consulenti presso i tribunali giudiziari. Questi midsonitari proseguono anche certi sforzi per inserire nuovi significati di mota di valore supremo nelle iniziative educative che essi patrocinano congiuntamente con i finalitari. Quello che i Figli Materiali hanno fatto per le razze mortali sotto l’aspetto biologico, le creature midsonite fanno ora per questi umani unificati e glorificati nei domini in continuo progresso della filosofia e del pensiero spiritualizzato.

(633.1) 55:8.5 Sui mondi abitati i Figli Istruttori divengono i collaboratori volontari dei finalitari, e questi stessi Figli Istruttori accompagnano i finalitari anche sui mondi delle dimore quando quelle sfere, dopo che un intero sistema è stabilizzato in luce e vita, cessano di essere utilizzate come mondi differenziati d’accoglienza. Questo è vero almeno nell’epoca in cui tutta la costellazione si è evoluta in tal modo. Ma non vi sono gruppi così avanzati in Nebadon.

(633.2) 55:8.6 Noi non siamo autorizzati a rivelare la natura del lavoro dei finalitari cui sarà assegnata la supervisione di questi mondi delle dimore riconsacrati. Voi siete tuttavia già stati informati che esistono in tutti gli universi vari tipi di creature intelligenti che non sono stati descritti in queste narrazioni.

(633.3) 55:8.7 Ed ora, via via che i sistemi si stabilizzano uno dopo l’altro nella luce in virtù del progresso dei mondi che li compongono, giunge il momento in cui l’ultimo sistema di una data costellazione raggiunge la stabilizzazione, e gli amministratori dell’universo — il Figlio Maestro, l’Unione dei Giorni ed il Radioso Astro del Mattino — arrivano sulla capitale della costellazione per proclamare gli Altissimi come governanti indiscussi della nuova famiglia perfezionata di cento sistemi stabilizzati di mondi abitati.

(633.4) 55:9.1 L’unificazione di un’intera costellazione di sistemi stabilizzati è accompagnata da nuove ripartizioni dell’autorità esecutiva e da ulteriori raggiustamenti dell’amministrazione dell’universo. Quest’epoca vede dei compimenti avanzati su tutti i mondi abitati, ma è particolarmente caratterizzata da raggiustamenti sulla capitale della costellazione, con notevoli cambiamenti nei rapporti sia con la supervisione del sistema che con il governo dell’universo locale. Durante quest’era molte attività della costellazione e dell’universo sono trasferite sulle capitali dei sistemi, ed i rappresentanti del superuniverso stabiliscono nuove e più strette relazioni con i governanti dei pianeti, dei sistemi e degli universi. In concomitanza con queste nuove associazioni, certi amministratori del superuniverso si stabiliscono sulle capitali delle costellazioni come consiglieri volontari degli Altissimi Padri.

(633.5) 55:9.2 Quando una costellazione è stabilizzata in tal modo nella luce, la funzione legislativa cessa ed è sostituita dall’assemblea dei Sovrani di Sistema, presieduta dagli Altissimi. Ora, per la prima volta, questi gruppi amministrativi trattano direttamente con il governo del superuniverso in materie concernenti le relazioni con Havona ed il Paradiso. Per il resto la costellazione resta collegata all’universo locale come in precedenza. Da uno stadio all’altro della vita stabilizzata gli univitatia continuano ad amministrare i mondi morontiali della costellazione.

(633.6) 55:9.3 Con il passare delle ere i Padri della Costellazione assumono sempre di più il controllo dei dettagli amministrativi o delle funzioni di supervisione che erano precedentemente concentrati nella capitale dell’universo. Al raggiungimento del sesto stadio di stabilizzazione queste costellazioni unificate avranno acquisito la posizione di un’autonomia pressoché completa. L’entrata nel settimo stadio di stabilizzazione vedrà senza dubbio l’elevazione di questi governanti alla dignità stessa indicata dai loro nomi, gli Altissimi. A tutti gli effetti le costellazioni tratteranno allora direttamente con i governanti del superuniverso, mentre il governo dell’universo locale si estenderà per abbracciare le responsabilità di nuovi obblighi di fronte al grande universo.

(634.1) 55:10.1 Quando un universo diviene stabilizzato in luce e vita, entra subito nei circuiti stabiliti del superuniverso e gli Antichi dei Giorni proclamano l’istituzione del consiglio supremo d’autorità illimitata. Questo nuovo corpo governativo è costituito da cento Fedeli dei Giorni ed è presieduto dall’Unione dei Giorni; il primo atto di questo consiglio supremo è riconoscere la sovranità ininterrotta del Figlio Creatore Maestro.

(634.2) 55:10.2 L’amministrazione dell’universo, per quanto concerne Gabriele ed il Padre Melchizedek, è del tutto immutata. Questo consiglio d’autorità illimitata si occupa principalmente dei nuovi problemi e delle nuove condizioni risultanti dallo status avanzato di luce e vita.

(634.3) 55:10.3 L’Ispettore Associato mobilita ora tutte le Sentinelle Incaricate per costituire il corpo di stabilizzazione dell’universo locale e chiede al Padre Melchizedek di condividere la sua supervisione con lui. Ed ora, per la prima volta, un corpo di Spiriti Trinitari Ispirati è assegnato al servizio dell’Unione dei Giorni.

(634.4) 55:10.4 La stabilizzazione di un intero universo locale in luce e vita inaugura profondi raggiustamenti in tutto il piano d’amministrazione, dai singoli mondi abitati fino alla capitale dell’universo. Nuove relazioni si estendono alle costellazioni ed ai sistemi. Lo Spirito Madre dell’universo locale sperimenta nuove relazioni con lo Spirito Maestro del superuniverso, e Gabriele stabilisce un contatto diretto con gli Antichi dei Giorni per poter operare qualora il Figlio Maestro si assentasse dal mondo capitale.

(634.5) 55:10.5 Durante quest’era e quelle successive i Figli Magistrali continuano ad agire come giudici dispensazionali, mentre cento di questi Figli Avonal del Paradiso costituiscono il nuovo alto consiglio del Radioso Astro del Mattino sulla capitale dell’universo. Più tardi, e su richiesta dei Sovrani di Sistema, uno di questi Figli Magistrali diverrà il consigliere supremo stazionato sul mondo capitale di ogni sistema locale fino al raggiungimento del settimo stadio di unità.

(634.6) 55:10.6 Durante quest’epoca i Figli Istruttori Trinitari agiscono non solo da consiglieri volontari dei Sovrani Planetari, ma in gruppi di tre servono in modo analogo i Padri delle Costellazioni. E alla fine questi Figli trovano la loro collocazione nell’universo locale, perché in quel momento essi vengono rimossi dalla giurisdizione della creazione locale e sono assegnati al servizio del consiglio supremo d’autorità illimitata.

(634.7) 55:10.7 Il corpo dei finalitari adesso, per la prima volta, riconosce la giurisdizione di un’autorità esterna al Paradiso, il consiglio supremo. Fino ad ora i finalitari non hanno riconosciuto alcuna supervisione da questo lato del Paradiso.

(634.8) 55:10.8 I Figli Creatori di questi universi stabilizzati trascorrono molto del loro tempo in Paradiso e sui suoi mondi associati a consigliare i numerosi gruppi finalitari che servono in tutta la creazione locale. In tal modo l’uomo Micael stabilirà una fraternità d’associazione più completa con i mortali finalitari glorificati.

(634.9) 55:10.9 Speculare riguardo alla funzione di questi Figli Creatori in rapporto agli universi esterni attualmente in corso di assemblaggio preliminare è del tutto futile, ma noi tutti c’impegniamo di tanto in tanto in queste postulazioni. Raggiungendo questo quarto stadio di sviluppo il Figlio Creatore diviene amministrativamente libero. La Divina Ministra fonde progressivamente il suo ministero con quello dello Spirito Maestro del superuniverso e con quello dello Spirito Infinito. Sembra svilupparsi una nuova e sublime relazione tra il Figlio Creatore, lo Spirito Creativo, gli Astri della Sera, i Figli Istruttori ed il corpo in continua crescita dei finalitari.

(635.1) 55:10.10 Se Micael dovesse lasciare Nebadon, Gabriele diverrebbe senza dubbio l’amministratore generale, con il Padre Melchizedek come suo associato. Allo stesso tempo sarebbe conferito un nuovo status a tutti gli ordini di cittadinanza permanente, quali i Figli Materiali, gli univitatia, i midsonitari, i susatia ed i mortali fusi con lo Spirito. Ma finché continua l’evoluzione, i serafini e gli arcangeli saranno necessari all’amministrazione dell’universo.

(635.2) 55:10.11 Noi siamo tuttavia convinti su due punti delle nostre speculazioni. Se i Figli Creatori sono destinati agli universi esterni, le Divine Ministre sicuramente li accompagneranno. Noi siamo egualmente certi che i Melchizedek dovranno rimanere negli universi di loro origine. Riteniamo che i Melchizedek siano destinati a svolgere ruoli di responsabilità sempre maggiore nel governo e nell’amministrazione degli universi locali.

(635.3) 55:11.1 Il settore minore e maggiore del superuniverso non figurano direttamente nel piano di stabilizzazione in luce e vita. Tale progressione evoluzionaria riguarda essenzialmente l’universo locale come unità e concerne solo i componenti di un universo locale. Un superuniverso è stabilizzato in luce e vita quando tutti gli universi locali che lo compongono si perfezionano in tal modo. Ma nessuno dei sette superuniversi ha raggiunto un livello di progresso che solo vi si avvicini.

(635.4) 55:11.2 L’era del settore minore. Per quanto profondamente possano penetrare le osservazioni, il quinto stadio di stabilizzazione, o stadio del settore minore, concerne esclusivamente lo status fisico e l’assestamento coordinato dei cento universi locali associati nei circuiti stabiliti del superuniverso. Sembra che soltanto i centri di potere ed i loro associati siano interessati da questi riallineamenti della creazione materiale.

(635.5) 55:11.3 L’era del settore maggiore. Per quanto concerne il sesto stadio, o stadio di stabilizzazione del settore maggiore, possiamo fare solo delle ipotesi, poiché nessuno di noi ha assistito ad un tale avvenimento. Nondimeno possiamo fare molte supposizioni circa i raggiustamenti amministrativi e di altro genere che accompagnerebbero probabilmente un tale status avanzato di mondi abitati e di loro raggruppamenti nell’universo.

(635.6) 55:11.4 Poiché lo status del settore minore concerne l’equilibrio fisico coordinato, ne deduciamo che l’unificazione del settore maggiore interesserà certi nuovi livelli di conseguimento intellettuale e forse certi compimenti avanzati nella realizzazione suprema della saggezza cosmica.

(635.7) 55:11.5 Noi giungiamo a delle conclusioni riguardanti i raggiustamenti che probabilmente accompagnerebbero la realizzazione di livelli di progresso evoluzionario non ancora raggiunti, osservando i risultati di tali compimenti sui singoli mondi e nelle esperienze di mortali individuali che abitano queste sfere più antiche ed altamente sviluppate.

(635.8) 55:11.6 Precisiamo che i meccanismi amministrativi e le tecniche governative di un universo o di un superuniverso non possono in alcun modo limitare o ritardare lo sviluppo evoluzionario od il progresso spirituale di un pianeta individuale abitato o di un mortale individuale su tale sfera.

(635.9) 55:11.7 In alcuni degli universi più antichi noi troviamo mondi stabilizzati nel quinto e nel sesto stadio di luce e vita — ed anche molto avanti nella settima epoca — i cui sistemi locali non sono ancora stabilizzati nella luce. I pianeti più giovani possono ritardare l’unificazione del sistema, ma ciò non ostacola in alcun modo il progresso di un mondo più antico e più evoluto. Nemmeno le limitazioni ambientali, anche su un mondo isolato, possono contrastare la realizzazione personale del singolo mortale. Gesù di Nazaret, in quanto uomo tra gli uomini, raggiunse personalmente lo status di luce e vita su Urantia più di millenovecento anni fa.

(636.1) 55:11.8 È osservando quanto avviene su mondi stabilizzati da lungo tempo che noi giungiamo a conclusioni abbastanza valide su ciò che accadrà quando un intero superuniverso sarà stabilizzato nella luce, anche se non possiamo ipotizzare con certezza l’evento della stabilizzazione dei sette superuniversi.

(636.2) 55:12.1 Noi non possiamo prevedere concretamente che cosa accadrebbe se un superuniverso fosse stabilizzato nella luce, perché un tale evento non si è mai verificato. Dagli insegnamenti dei Melchizedek, che non sono mai stati contraddetti, noi deduciamo che certi cambiamenti radicali sarebbero effettuati nell’intera organizzazione ed amministrazione di ciascuna unità delle creazioni del tempo e dello spazio, dai mondi abitati fino alle capitali dei superuniversi.

(636.3) 55:12.2 In generale si crede che un gran numero di figli trinitizzati da creature e liberi da altri compiti sarebbero riuniti sui quartieri generali e sulle capitali divisionali dei superuniversi stabilizzati. Ciò potrebbe anticipare l’arrivo futuro di esseri provenienti dallo spazio esterno che si dirigono verso Havona ed il Paradiso; ma in realtà non lo sappiamo.

(636.4) 55:12.3 Se e quando un superuniverso si stabilizzasse in luce e vita, noi crediamo che gli attuali Supervisori Non Qualificati consiglieri del Supremo diverrebbero l’alto corpo amministrativo sul mondo capitale del superuniverso. Queste sono le personalità capaci di contattare direttamente gli amministratori absoniti, che entrerebbero immediatamente in attività nel superuniverso stabilizzato. Sebbene questi Supervisori Non Qualificati abbiano operato a lungo come consiglieri e consulenti nelle unità evoluzionarie avanzate della creazione, non assumeranno responsabilità amministrative prima che l’autorità dell’Essere Supremo sia divenuta sovrana.

(636.5) 55:12.4 I Supervisori Non Qualificati del Supremo, che operano più estesamente durante quest’epoca, non sono né finiti, né absoniti, né ultimi, né infiniti; essi sono la supremazia e rappresentano soltanto Dio il Supremo. Essi sono la personalizzazione della supremazia nel tempo-spazio e perciò non operano in Havona. Agiscono solo come unificatori supremi. Essi possono forse essere implicati nella tecnica della riflettività universale, ma noi non ne siamo certi.

(636.6) 55:12.5 Nessuno di noi ha un’idea soddisfacente di ciò che accadrà quando il grande universo (i sette superuniversi dipendenti da Havona) sarà interamente stabilizzato in luce e vita. Quell’avvenimento sarà indubbiamente l’evento più rilevante negli annali dell’eternità dopo l’apparizione dell’universo centrale. Vi sono certuni che ritengono che l’Essere Supremo stesso emergerà dal mistero di Havona che avvolge la sua persona spirituale e risiederà sulla capitale del settimo superuniverso come sovrano onnipotente ed esperienziale delle creazioni perfezionate del tempo e dello spazio. Ma in realtà noi non lo sappiamo.

(636.7) 55:12.6 [Presentato da un Possente Messaggero assegnato temporaneamente al Consiglio degli Arcangeli su Urantia.]

(637.1) 56:0.1 DIO è unità. La Deità è universalmente coordinata. L’universo degli universi è un unico immenso meccanismo integrato che è assolutamente controllato da una sola mente infinita. I domini fisico, intellettuale e spirituale della creazione universale sono divinamente correlati. Il perfetto e l’imperfetto sono veramente interrelati, e per questo le creature evoluzionarie finite possono ascendere al Paradiso in obbedienza al comandamento del Padre Universale: “Siate perfetti, così come io sono perfetto.”

(637.2) 56:0.2 I diversi livelli della creazione sono tutti unificati nei piani e nell’amministrazione degli Architetti dell’Universo Maestro. Per le menti circoscritte dei mortali del tempo-spazio l’universo può presentare molti problemi e situazioni che in apparenza mostrano disarmonia ed indicano assenza di una coordinazione effettiva. Ma quelli di noi che sono in grado di osservare estensioni più ampie di fenomeni universali, e che hanno più esperienza in quest’arte di svelare l’unità basilare che sottostà alla diversità creativa e di scoprire l’unicità divina che si stende su tutto questo funzionamento pluralistico, percepiscono meglio il proposito unico e divino che mostrano tutte le molteplici manifestazioni dell’energia creativa universale.

(637.3) 56:1.1 La creazione fisica o materiale non è infinita, ma è perfettamente coordinata. Vi sono forza, energia e potere, ma tutti in origine sono uno. I sette superuniversi sembrano essere duali; l’universo centrale, trino; ma il Paradiso è di costituzione unica. Ed il Paradiso è la sorgente effettiva di tutti gli universi materiali — passati, presenti e futuri. Ma questa derivazione cosmica è un avvenimento dell’eternità. In nessun tempo — passato, presente o futuro — né lo spazio né il cosmo materiali escono dall’Isola nucleare di Luce. In quanto sorgente cosmica il Paradiso funziona prima dello spazio ed anteriormente al tempo; perciò le sue derivazioni sembrerebbero essere orfane nel tempo e nello spazio se non emergessero attraverso l’Assoluto Non Qualificato, loro depositario ultimo nello spazio e loro rivelatore e regolatore nel tempo.

(637.4) 56:1.2 L’Assoluto Non Qualificato sostiene l’universo fisico, mentre l’Assoluto della Deità motiva il delicato supercontrollo di tutta la realtà materiale; ed entrambi gli Assoluti sono funzionalmente unificati dall’Assoluto Universale. Questa correlazione coesiva dell’universo materiale è meglio compresa da tutte le personalità — materiali, morontiali, absonite o spirituali — attraverso l’osservazione della risposta di ogni realtà veramente materiale alla gravità incentrata nel Paradiso inferiore.

(638.1) 56:1.3 L’unificazione della gravità è universale ed invariabile; la risposta all’energia pura è parimenti universale ed inevitabile. La pura energia (la forza primordiale) ed il puro spirito sono totalmente presensibili alla gravità. Queste forze primordiali, essendo insite negli Assoluti, sono personalmente controllate dal Padre Universale. Tutta la gravità quindi è incentrata nella presenza personale del Padre Paradisiaco di pura energia e di puro spirito e nella sua dimora supermateriale.

(638.2) 56:1.4 L’energia pura è l’antenata di tutte le realtà funzionali relative, non spirituali, mentre il puro spirito è il potenziale del supercontrollo divino che dirige tutti i sistemi d’energia basilari. E queste realtà, la cui diversità si manifesta in tutto lo spazio e si osserva nei movimenti del tempo, sono entrambe incentrate nella persona del Padre del Paradiso. In lui esse sono una — devono essere unificate — perché Dio è uno. La personalità del Padre è assolutamente unificata.

(638.3) 56:1.5 Nella natura infinita di Dio il Padre non potrebbe esistere una dualità della realtà come la realtà fisica e quella spirituale. Ma appena guardiamo fuori dei livelli infiniti e della realtà assoluta dei valori personali del Padre del Paradiso, constatiamo l’esistenza di queste due realtà e riconosciamo che esse rispondono pienamente alla sua presenza personale; in lui consistono tutte le cose.

(638.4) 56:1.6 Nel momento in cui vi allontanate dal concetto non qualificato della personalità infinita del Padre del Paradiso, dovete ipotizzare la MENTE come tecnica inevitabile per unificare la divergenza sempre crescente tra queste manifestazioni universali duali della personalità originale monotetica del Creatore, la Prima Sorgente e Centro — l’IO SONO.

(638.5) 56:2.1 Il Padre-Pensiero realizza l’espressione dello spirito nel Figlio-Verbo, ed ottiene l’espansione della realtà negli immensi universi materiali tramite il Paradiso. Le espressioni spirituali del Figlio Eterno sono correlate con i livelli materiali della creazione per mezzo delle funzioni dello Spirito Infinito; grazie al suo ministero mentale che risponde allo spirito ed ai suoi atti mentali che dirigono il fisico, le realtà spirituali e le ripercussioni materiali della Deità sono correlate le une con le altre.

(638.6) 56:2.2 La mente è la dotazione funzionale dello Spirito Infinito; perciò è infinita in potenziale ed universale in conferimento. Il pensiero primordiale del Padre Universale si eterna in un’espressione duale: l’Isola del Paradiso ed il suo uguale in Deità, il Figlio spirituale ed Eterno. Tale dualità della realtà eterna rende inevitabile il Dio della mente, lo Spirito Infinito. La mente è il canale indispensabile di comunicazione tra le realtà spirituali e quelle materiali. La creatura evoluzionaria materiale può concepire e comprendere lo spirito interiore solo tramite il ministero della mente.

(638.7) 56:2.3 Questa mente universale ed infinita è somministrata negli universi del tempo e dello spazio come mente cosmica. E benché si estenda dal ministero primitivo degli spiriti aiutanti fino alla splendida mente del capo esecutivo di un universo, anche questa mente cosmica è adeguatamente unificata nella supervisione dei Sette Spiriti Maestri, i quali sono a loro volta coordinati con la Mente Suprema del tempo e dello spazio e perfettamente correlati con la mente onnicomprensiva dello Spirito Infinito.

(639.1) 56:3.1 Come la gravità universale della mente è incentrata nella presenza personale dello Spirito Infinito in Paradiso, così la gravità universale dello spirito è incentrata nella presenza personale del Figlio Eterno in Paradiso. Il Padre Universale è uno, ma è rivelato al tempo-spazio nel fenomeno duale della pura energia e del puro spirito.

(639.2) 56:3.2 Le realtà spirituali del Paradiso sono egualmente una, ma in tutte le situazioni e relazioni del tempo-spazio, questo spirito unico è rivelato nel fenomeno duale delle personalità ed emanazioni spirituali del Figlio Eterno e delle personalità ed influenze spirituali dello Spirito Infinito e delle sue creazioni associate. E c’è anche un terzo fenomeno — le frammentazioni di puro spirito — il conferimento da parte del Padre degli Aggiustatori di Pensiero e di altre entità spirituali che sono prepersonali.

(639.3) 56:3.3 Quale che sia il livello delle attività universali sul quale potete incontrare fenomeni spirituali od avere contatti con esseri spirituali, voi sapete che essi sono tutti derivati dal Dio che è spirito, grazie al ministero del Figlio Spirituale e dello Spirito Mentale Infinito. E questo spirito immenso opera sotto forma di un fenomeno sui mondi in evoluzione del tempo, secondo le direttive emanate dalle capitali degli universi locali. Da queste capitali dei Figli Creatori vengono lo Spirito Santo e lo Spirito della Verità, insieme con il ministero degli spiriti aiutanti della mente, presso i livelli inferiori ed in evoluzione delle menti materiali.

(639.4) 56:3.4 Mentre la mente è meglio unificata sul livello degli Spiriti Maestri in associazione con l’Essere Supremo e come mente cosmica in subordinazione alla Mente Assoluta, il ministero spirituale per i mondi in evoluzione è più direttamente unificato nelle personalità residenti sulle capitali degli universi locali e nelle persone delle Divine Ministre che li presiedono, le quali, a loro volta, sono in correlazione quasi perfetta con il circuito di gravità paradisiaco del Figlio Eterno, nel quale avviene l’unificazione finale di tutte le manifestazioni spirituali del tempo-spazio.

(639.5) 56:3.5 L’esistenza della creatura perfezionata può essere raggiunta, mantenuta e resa eterna dalla fusione della mente autocosciente con un frammento della dotazione spirituale pretrinitaria di una delle persone della Trinità del Paradiso. La mente umana è la creazione dei Figli e delle Figlie del Figlio Eterno e dello Spirito Infinito, e quando è fusa con l’Aggiustatore di Pensiero proveniente dal Padre partecipa della triplice dotazione spirituale dei regni evoluzionari. Ma queste tre espressioni spirituali divengono perfettamente unificate nei finalitari, così come erano unificate nell’eternità nell’Universale IO SONO prima che divenisse il Padre Universale del figlio Eterno e dello Spirito Infinito.

(639.6) 56:3.6 Lo spirito deve sempre alla fine divenire triplice nella sua espressione ed unificato trinitariamente nella sua realizzazione finale. Lo spirito ha origine da una sorgente unica mediante una triplice espressione. Ed in finalità esso deve raggiungere, e raggiunge, la sua piena realizzazione in quella unificazione divina che si sperimenta nel trovare Dio — l’unità con la divinità — nell’eternità, e mediante il ministero della mente cosmica come espressione infinita della parola eterna del pensiero universale del Padre.

(639.7) 56:4.1 Il Padre Universale è una personalità divinamente unificata; perciò tutti i suoi figli ascendenti, che saranno portati verso il Paradiso dalla reazione all’impulso degli Aggiustatori di Pensiero venuti dal Paradiso a dimorare nei mortali materiali in obbedienza al mandato del Padre, saranno similmente personalità pienamente unificate prima di raggiungere Havona.

(640.1) 56:4.2 Per sua natura la personalità si estende per unificare tutte le realtà che la costituiscono. La personalità infinita della Prima Sorgente e Centro, il Padre Universale, unifica tutti i sette Assoluti costituenti l’Infinità. E la personalità dell’uomo mortale, essendo un dono diretto ed esclusivo del Padre Universale, possiede anch’essa il potenziale per unificare i fattori costituenti della creatura mortale. Questa creatività unificante di ogni personalità di creatura è un marchio di nascita della sua alta ed esclusiva sorgente, ed è un’ulteriore prova del suo ininterrotto contatto con questa stessa sorgente tramite il circuito di personalità, grazie al quale la personalità della creatura mantiene un contatto diretto e vivificante con il Padre Paradisiaco di tutte le personalità.

(640.2) 56:4.3 Nonostante Dio sia manifesto a partire dai domini del Settuplo, salendo attraverso la supremazia e l’ultimità, fino a Dio l’Assoluto, il circuito della personalità incentrato nel Paradiso e nella persona di Dio il Padre provvede all’unificazione completa e perfetta di tutte queste espressioni diverse della personalità divina per quanto concerne tutte le personalità delle creature su tutti i livelli dell’esistenza intelligente ed in tutti i regni degli universi perfetti, perfezionati ed in corso di perfezionamento.

(640.3) 56:4.4 Mentre Dio è per gli universi e negli universi tutto ciò che abbiamo descritto, tuttavia, per voi e per tutte le altre creature che conoscono Dio egli è uno, vostro Padre e loro Padre. Per una personalità Dio non può essere plurale. Dio è Padre per ciascuna delle sue creature, ed è letteralmente impossibile per un figlio avere più di un padre.

(640.4) 56:4.5 Filosoficamente, cosmicamente ed in rapporto ai differenti livelli e luoghi di manifestazione, voi potete, e per forza dovete, concepire il funzionamento di Deità plurali e postulare l’esistenza di Trinità plurali. Ma nell’esperienza dell’adorazione, del contatto personale di ciascuna personalità che adora nell’intero universo maestro, Dio è uno. E quella Deità unificata e personale è il nostro genitore del Paradiso, Dio il Padre, il donatore, il conservatore ed il Padre di tutte le personalità, dall’uomo mortale sui mondi abitati sino al Figlio Eterno sull’Isola centrale di Luce.

(640.5) 56:5.1 L’unità, l’indivisibilità della Deità del Paradiso è esistenziale ed assoluta. Vi sono tre personalizzazioni eterne della Deità — il Padre Universale, il Figlio Eterno e lo Spirito Infinito — ma nella Trinità del Paradiso esse sono effettivamente una Deità, indivisa ed indivisibile.

(640.6) 56:5.2 Dal livello originario Paradiso-Havona di realtà esistenziale si sono differenziati due livelli subassoluti, e su di essi il Padre, il Figlio e lo Spirito hanno intrapreso la creazione di numerosi associati e subordinati personali. E mentre sotto questo aspetto è improprio prendere in considerazione l’unificazione della deità absonita su livelli trascendentali di ultimità, è possibile esaminare certi aspetti della funzione unificatrice delle varie personalizzazioni della Deità nelle quali la divinità è funzionalmente manifesta ai diversi settori della creazione e ai differenti ordini di esseri intelligenti.

(640.7) 56:5.3 Il funzionamento attuale della divinità nei superuniversi si manifesta attivamente nelle operazioni dei Creatori Supremi — i Figli e gli Spiriti Creatori degli universi locali, gli Antichi dei Giorni dei superuniversi ed i Sette Spiriti Maestri del Paradiso. Questi esseri costituiscono i primi tre livelli di Dio il Settuplo che conducono all’interno verso il Padre Universale, e tutto questo dominio di Dio il Settuplo si coordina sul primo livello della deità esperienziale nell’Essere Supremo in evoluzione.

(641.1) 56:5.4 In Paradiso e nell’universo centrale l’unità della Deità è un fatto d’esistenza. In tutti gli universi in evoluzione del tempo e dello spazio l’unità della Deità è un compimento.

(641.2) 56:6.1 Quando le tre persone eterne della Deità funzionano come Deità indivisa nella Trinità del Paradiso, raggiungono un’unità perfetta. Similmente quando creano, sia in associazione che separatamente, la loro progenie paradisiaca mostra l’unità caratteristica della divinità. E questa divinità d’intenzioni manifestata dai Creatori e Governanti Supremi dei domini del tempo-spazio si traduce nel potenziale di potere unificante della sovranità della supremazia esperienziale che, in presenza dell’unità dell’energia impersonale dell’universo, costituisce una tensione di realtà che può essere risolta soltanto mediante l’adeguata unificazione con le realtà esperienziali della personalità della Deità esperienziale.

(641.3) 56:6.2 Le realtà della personalità dell’Essere Supremo emanano dalle Deità del Paradiso e si unificano sul mondo pilota del circuito esterno di Havona con le prerogative di potere dell’Onnipotente Supremo derivanti dalle divinità Creatrici del grande universo. Dio il Supremo, in quanto persona, esisteva in Havona prima della creazione dei sette superuniversi, ma operava solo su livelli spirituali. L’evoluzione del potere Onnipotente della Supremazia mediante diverse sintesi di divinità negli universi in evoluzione si tradusse in una nuova presenza di potere della Deità, che si coordinò con la persona spirituale del Supremo in Havona per mezzo della Mente Suprema, la quale, nello stesso momento, passò dal potenziale residente nella mente infinita dello Spirito Infinito alla mente attiva funzionale dell’Essere Supremo.

(641.4) 56:6.3 Le creature di mente materiale dei mondi evoluzionari dei sette superuniversi possono comprendere l’unità della Deità soltanto quale essa si evolve in questa sintesi di potere-personalità dell’Essere Supremo. Su qualsiasi livello d’esistenza Dio non può oltrepassare la capacità concettuale degli esseri che vivono su tale livello. L’uomo mortale deve, mediante il riconoscimento della verità, l’apprezzamento della bellezza e la venerazione della bontà, evolvere il riconoscimento di un Dio d’amore e poi progredire attraverso livelli di deità ascendenti fino alla comprensione del Supremo. La Deità, essendo stata compresa in tal modo come unificata in potere, può allora essere personalizzata in spirito per essere compresa e raggiunta dalle creature.

(641.5) 56:6.4 Mentre i mortali ascendenti giungono a comprendere il potere dell’Onnipotente sulle capitali dei superuniversi ed a comprendere la personalità del Supremo sui circuiti esterni di Havona, non trovano effettivamente l’Essere Supremo come sono destinati a trovare le Deità del Paradiso. Anche i finalitari, spiriti del sesto stadio, non hanno trovato l’Essere Supremo, né hanno possibilità di trovarlo prima d’aver raggiunto lo status spirituale del settimo stadio e prima che il Supremo sia divenuto effettivamente funzionale nelle attività dei futuri universi esterni.

(641.6) 56:6.5 Ma quando gli ascendenti trovano il Padre Universale in quanto settimo livello di Dio il Settuplo, hanno raggiunto la personalità della Prima Persona di tutti i livelli di deità delle relazioni personali con le creature dell’universo.

(642.1) 56:7.1 Il continuo progredire dell’evoluzione negli universi del tempo-spazio è accompagnato da rivelazioni sempre più estese della Deità a tutte le creature intelligenti. Il raggiungimento dell’apice del progresso evoluzionario su un mondo, un sistema, una costellazione, un universo, un superuniverso o nel grande universo indica corrispondenti allargamenti della funzione della deità per queste ed in queste unità progressive della creazione. E ciascuno di questi accrescimenti locali di realizzazione della divinità è accompagnato da certe ripercussioni ben definite di manifestazione della deità, allargata a tutti gli altri settori della creazione. Estendendosi dal Paradiso verso l’esterno, ogni nuovo dominio di evoluzione realizzato e raggiunto costituisce una nuova e più ampia rivelazione della Deità esperienziale all’universo degli universi.

(642.2) 56:7.2 Via via che i componenti di un universo locale sono progressivamente stabilizzati in luce e vita, Dio il Settuplo è reso sempre più manifesto. Su un pianeta, l’evoluzione nel tempo-spazio inizia sotto il controllo della prima espressione di Dio il Settuplo — l’associazione Figlio Creatore-Spirito Creativo. Con la stabilizzazione di un sistema nella luce, questo legame Figlio-Spirito raggiunge la pienezza di funzione; e quando un’intera costellazione è così stabilizzata, la seconda fase di Dio il Settuplo diviene più attiva in tutto questo regno. Il completamento dell’evoluzione amministrativa di un universo locale è accompagnato da nuovi e più diretti ministeri degli Spiriti Maestri del superuniverso. Ed a questo punto iniziano anche la rivelazione e la realizzazione sempre crescenti di Dio il Supremo che culminano nella comprensione dell’Essere Supremo da parte degli ascendenti mentre attraversano i mondi del sesto circuito di Havona.

(642.3) 56:7.3 Il Padre Universale, il Figlio Eterno e lo Spirito Infinito sono manifestazioni esistenziali della deità alle creature intelligenti e perciò non si espandono in modo simile nelle relazioni di personalità con le creature dotate di mente e di spirito di tutta la creazione.

(642.4) 56:7.4 Si dovrebbe tenere presente che i mortali ascendenti possono sperimentare la presenza impersonale dei livelli successivi della Deità molto prima di divenire sufficientemente spirituali e adeguatamente educati per giungere al riconoscimento personale esperienziale di queste Deità come esseri personali, e prendere contatto con loro.

(642.5) 56:7.5 Ogni nuova conquista evoluzionaria in un settore della creazione, come pure ogni nuova invasione dello spazio da parte di manifestazioni della divinità, sono accompagnate da espansioni simultanee della rivelazione funzionale della Deità all’interno delle unità di tutta la creazione esistenti in quel momento e precedentemente organizzate. Può sembrare che questa nuova invasione dell’opera amministrativa degli universi e delle loro unità componenti non sia sempre eseguita esattamente secondo la tecnica qui descritta, perché è consuetudine inviare prima dei gruppi di amministratori al fine di preparare la via per le ere susseguenti e successive del nuovo supercontrollo amministrativo. Anche Dio l’Ultimo lascia intravedere il suo supercontrollo trascendentale degli universi durante gli stadi più avanzati di un universo locale stabilizzato in luce e vita.

(642.6) 56:7.6 È un fatto che via via che le creazioni del tempo e dello spazio sono progressivamente stabilizzate nello status evoluzionario, si osserva un funzionamento nuovo e più completo di Dio il Supremo, concomitante con il ritiro corrispondente delle prime tre manifestazioni di Dio il Settuplo. Se e quando il grande universo diverrà stabilizzato in luce e vita, quale sarà allora la funzione futura delle manifestazioni dei Figli Creatori e delle Figlie Creative di Dio il Settuplo, se Dio il Supremo assumerà il controllo diretto di queste creazioni del tempo e dello spazio? Questi organizzatori e pionieri degli universi del tempo-spazio saranno liberati per attività similari nello spazio esterno? Noi non lo sappiamo, ma facciamo molte ipotesi su questi temi e su quelli connessi.

(643.1) 56:7.7 Poiché le frontiere della Deità esperienziale si estendono nei domini dell’Assoluto Non Qualificato, noi immaginiamo l’attività di Dio il Settuplo durante le epoche evoluzionarie iniziali di queste creazioni del futuro. Noi non siamo tutti d’accordo sullo status futuro degli Antichi dei Giorni e degli Spiriti Maestri dei superuniversi. Né sappiamo se l’Essere Supremo vi funzionerà o meno come nei sette superuniversi. Ma noi tutti congetturiamo che i Micael, i Figli Creatori, siano destinati ad operare in questi universi esterni. Alcuni sostengono che le ere future vedranno una forma di unione più stretta tra i Figli Creatori e le Divine Ministre associate; è anche possibile che tale unione creatrice possa tradursi in una nuova espressione d’identità associata-creativa di natura ultima. Ma in realtà noi non sappiamo nulla su queste possibilità del futuro non rivelato.

(643.2) 56:7.8 Sappiamo, tuttavia, che negli universi del tempo e dello spazio Dio il Settuplo procura un avvicinamento progressivo al Padre Universale, e che questo approccio evoluzionario è unificato esperienzialmente in Dio il Supremo. Noi potremmo ipotizzare che tale piano dovrà prevalere negli universi esterni. D’altro canto i nuovi ordini di esseri suscettibili di abitare un giorno questi universi potrebbero essere in grado di avvicinare la Deità su livelli ultimi e con tecniche absonite. In breve, non abbiamo la minima idea di quale tecnica di approccio alla deità potrà divenire operativa negli universi futuri dello spazio esterno.

(643.3) 56:7.9 Nondimeno riteniamo che i superuniversi perfezionati faranno in qualche modo parte della carriera d’ascensione al Paradiso degli esseri che abiteranno queste creazioni esterne. È del tutto possibile che in quell’era futura noi potremo osservare gli abitanti dello spazio esterno avvicinarsi ad Havona attraverso i sette superuniversi amministrati da Dio il Supremo con o senza la collaborazione dei Sette Spiriti Maestri.

(643.4) 56:8.1 L’Essere Supremo ha una triplice funzione nell’esperienza dell’uomo mortale. Primo, egli è l’unificatore della divinità nel tempo-spazio, Dio il Settuplo; secondo, rappresenta il massimo di Deità che le creature finite possono effettivamente comprendere; terzo, è la sola via di approccio per l’uomo mortale all’esperienza trascendentale di associarsi con la mente absonita, con lo spirito eterno e con la personalità del Paradiso.

(643.5) 56:8.2 I finalitari ascendenti, essendo nati negli universi locali, allevati nei superuniversi ed educati nell’universo centrale, abbracciano nelle loro esperienze personali tutto il potenziale di comprensione della divinità tempo-spaziale di Dio il Settuplo che si unifica nel Supremo. I finalitari servono successivamente in superuniversi diversi da quelli della loro origine, sovrapponendo così esperienza ad esperienza fino a che la pienezza della settupla diversità delle possibili esperienze della creatura sia stata inglobata. Attraverso il ministero degli Aggiustatori interiori i finalitari sono in grado di trovare il Padre Universale, ma è per mezzo di queste tecniche esperienziali che tali finalitari giungono realmente a conoscere l’Essere Supremo, e sono destinati al servizio e alla rivelazione di questa Deità Suprema negli ed agli universi futuri dello spazio esterno.

(644.1) 56:8.3 Ricordate, tutto quello che Dio il Padre ed i suoi Figli Paradisiaci fanno per noi, a nostra volta ed in spirito noi abbiamo l’opportunità di farlo per l’Essere Supremo emergente, ed in lui. L’esperienza d’amore, di gioia e di servizio nell’universo è reciproca. Dio il Padre non ha bisogno che i suoi figli gli rendano tutto ciò che egli conferisce a loro, ma essi a loro volta conferiscono tutto ciò, o possono farlo, ai loro simili e all’Essere Supremo in evoluzione.

(644.2) 56:8.4 Tutti i fenomeni di creazione riflettono attività spirituali creatrici antecedenti. Gesù ha detto, ed è letteralmente vero, che “Il Figlio fa solo quelle cose che vede fare al Padre.” Col tempo voi mortali potrete cominciare a rivelare il Supremo ai vostri simili, e potrete accrescere sempre di più questa rivelazione via via che salirete verso il Paradiso. Nell’eternità vi potrà essere concesso di fare rivelazioni sempre crescenti di questo Dio delle creature evoluzionarie su livelli supremi — ed anche ultimi — come finalitari del settimo stadio.

(644.3) 56:9.1 L’Assoluto Non Qualificato e l’Assoluto della Deità sono unificati nell’Assoluto Universale. Gli Assoluti sono coordinati nell’Ultimo, condizionati nel Supremo e modificati nel tempo-spazio in Dio il Settuplo. Sui livelli subinfiniti vi sono tre Assoluti, ma nell’infinità essi appaiono essere uno. In Paradiso vi sono tre personalizzazioni della Deità, ma nella Trinità essi sono una.

(644.4) 56:9.2 La proposizione filosofica maggiore dell’universo maestro è questa: l’Assoluto (i tre Assoluti considerati come uno nell’infinità) esisteva prima della Trinità? L’Assoluto è l’antenato della Trinità? O la Trinità è antecedente all’Assoluto?

(644.5) 56:9.3 L’Assoluto Non Qualificato è una forza-presenza indipendente della Trinità? La presenza dell’Assoluto della Deità connota la funzione illimitata della Trinità? E l’Assoluto Universale è la funzione finale della Trinità o anche di una Trinità delle Trinità?

(644.6) 56:9.4 A prima vista il concetto dell’Assoluto come antenato di tutte le cose — anche della Trinità — sembra offrire una soddisfazione transitoria di appagamento logico e di unificazione filosofica, ma una tale conclusione è invalidata dalla realtà dell’eternità della Trinità del Paradiso. C’insegnano, e noi lo crediamo, che il Padre Universale ed i suoi associati della Trinità sono eterni in natura ed esistenza. C’è, allora, una sola logica conclusione filosofica, e cioè: l’Assoluto è, per tutte le intelligenze dell’universo, la reazione impersonale e coordinata della Trinità (delle Trinità) a tutte le situazioni basilari e primarie dello spazio, all’interno e all’esterno degli universi. Per tutte le personalità intelligenti del grande universo la Trinità del Paradiso si erge perpetuamente in finalità, eternità, supremazia ed ultimità e, a tutti gli effetti pratici della comprensione personale e della realizzazione delle creature, come assoluta.

(644.7) 56:9.5 Nel modo in cui le menti delle creature possono considerare questo problema, sono portate al postulato finale dell’Universale IO SONO quale causa prima e fonte indiscussa sia della Trinità che dell’Assoluto. Quando perciò noi aneliamo formarci un concetto personale dell’Assoluto, torniamo alle nostre idee e ai nostri ideali del Padre del Paradiso. Quando desideriamo facilitare la comprensione od accrescere la coscienza di questo Assoluto altrimenti impersonale, ritorniamo al fatto che il Padre Universale è il Padre esistenziale di personalità assoluta; il Figlio Eterno è la Persona Assoluta, anche se in senso esperienziale non è la personalizzazione dell’Assoluto. E poi passiamo ad immaginare le Trinità esperienziali come culminanti nella personalizzazione esperienziale dell’Assoluto della Deità, mentre concepiamo l’Assoluto Universale come costituente i fenomeni universali ed extrauniversali della presenza manifesta delle attività impersonali delle associazioni di Deità unificate e coordinate della supremazia, dell’ultimità e dell’infinità — la Trinità delle Trinità.

(645.1) 56:9.6 Dio il Padre è discernibile su tutti i livelli dal finito all’infinito, e sebbene le sue creature, da quelle del Paradiso a quelle dei mondi evoluzionari, l’abbiano percepito in vario modo, soltanto il Figlio Eterno e lo Spirito Infinito lo conoscono come un’infinità.

(645.2) 56:9.7 La personalità spirituale è assoluta soltanto in Paradiso, ed il concetto dell’Assoluto è incondizionato solo nell’infinità. La presenza della Deità è assoluta solo in Paradiso, e la rivelazione di Dio deve sempre essere parziale, relativa e progressiva fino a che il suo potere non diviene esperienzialmente infinito nella potenza spaziale dell’Assoluto Non Qualificato, mentre la manifestazione della sua personalità diviene esperienzialmente infinita nella presenza manifesta dell’Assoluto della Deità, e questi due potenziali d’infinità divengono realtà unificata nell’Assoluto Universale.

(645.3) 56:9.8 Ma al di là dei livelli subinfiniti i tre Assoluti sono uno, ed è in tal modo che l’infinità è realizzata dalla Deità indipendentemente dalla possibilità che qualsiasi altro ordine dell’esistenza autorealizzi in qualsiasi momento la coscienza dell’infinità.

(645.4) 56:9.9 Lo status esistenziale nell’eternità implica un’autocoscienza esistenziale dell’infinità, anche se fosse necessaria un’altra eternità per fare l’esperienza dell’autorealizzazione delle potenzialità esperienziali insite in un’eternità d’infinità — un’infinità eterna.

(645.5) 56:9.10 E Dio il Padre è la sorgente personale di tutte le manifestazioni della Deità e della realtà per tutte le creature intelligenti e per tutti gli esseri spirituali dell’intero universo degli universi. In quanto personalità, adesso o nelle esperienze universali successive dell’eterno futuro, poco importa che voi riusciate a raggiungere Dio il Settuplo, che comprendiate Dio il Supremo, che troviate Dio l’Ultimo o che tentiate di afferrare il concetto di Dio l’Assoluto. Scoprirete a vostra eterna soddisfazione che alla fine di ogni avventura voi avete riscoperto su nuovi livelli esperienziali il Dio eterno — il Padre Paradisiaco di tutte le personalità dell’universo.

(645.6) 56:9.11 Il Padre Universale è la spiegazione dell’unità universale quale deve essere realizzata supremamente, ed anche ultimamente, nell’unità postultima dei valori e dei significati assoluti — la Realtà non qualificata.

(645.7) 56:9.12 Gli Organizzatori di Forza Maestri vanno nello spazio e mobilitano le sue energie per renderle gravitazionalmente sensibili all’attrazione paradisiaca del Padre Universale. E poi giungono i Figli Creatori che organizzano queste forze che rispondono alla gravità in universi abitati, e vi evolvono delle creature intelligenti che ricevono per se stesse lo spirito del Padre del Paradiso ed ascendono successivamente al Padre per divenire simili a lui in tutti gli attributi possibili di divinità.

(645.8) 56:9.13 La marcia incessante e crescente delle forze creative del Paradiso attraverso lo spazio sembra presagire il dominio in continua espansione dell’attrazione gravitazionale del Padre Universale e la moltiplicazione senza fine dei vari tipi di creature intelligenti che sono capaci di amare Dio e di essere amate da lui, e che, conoscendo in tal modo Dio, possono scegliere di divenire simili a lui, possono decidere di raggiungere il Paradiso e di trovare Dio.

(646.1) 56:9.14 L’universo degli universi è completamente unificato. Dio è uno in potere ed in personalità. C’è coordinazione di tutti i livelli dell’energia e di tutte le fasi della personalità. Filosoficamente ed esperienzialmente, in concetto ed in realtà, tutte le cose e tutti gli esseri sono incentrati nel Padre del Paradiso. Dio è tutto ed in tutto, e nessuna cosa o essere esistono senza di lui.

(646.2) 56:10.1 Via via che i mondi stabilizzati in luce e vita progrediscono dallo stadio iniziale fino alla settima epoca, giungono alla realizzazione in successione della realtà di Dio il Settuplo, spaziando dall’adorazione del Figlio Creatore all’adorazione di suo Padre del Paradiso. Per tutto il settimo stadio della storia di tali mondi i mortali in continua progressione crescono nella conoscenza di Dio il Supremo, mentre discernono vagamente la realtà del ministero dominante di Dio l’Ultimo.

(646.3) 56:10.2 Per tutta quest’era gloriosa l’attività principale dei mortali in costante progresso è la ricerca di una migliore comprensione e di una più completa realizzazione degli elementi comprensibili della Deità — la verità, la bellezza e la bontà. Ciò rappresenta lo sforzo dell’uomo per discernere Dio nella mente, nella materia e nello spirito. E a mano a mano che il mortale prosegue questa ricerca, si trova sempre più assorbito nello studio esperienziale della filosofia, della cosmologia e della divinità.

(646.4) 56:10.3 Voi afferrate qualcosa della filosofia e comprendete la divinità nell’adorazione, nel servizio sociale e nell’esperienza spirituale personale, ma la ricerca della bellezza — la cosmologia — voi tutti la limitate troppo spesso allo studio dei grossolani tentativi artistici dell’uomo. La bellezza, l’arte, è in larga misura una questione di unificazione dei contrasti. La varietà è essenziale al concetto di bellezza. La bellezza suprema, l’apice dell’arte finita, è l’epopea dell’unificazione dell’immensità degli estremi cosmici, il Creatore e la creatura. L’uomo che trova Dio e Dio che trova l’uomo — la creatura che diviene perfetta come lo è il Creatore — questo è il compimento superno della bellezza suprema, il raggiungimento dell’apice dell’arte cosmica.

(646.5) 56:10.4 Perciò il materialismo, l’ateismo, è il colmo della bruttezza, il punto culminante dell’antitesi finita del bello. La bellezza suprema consiste nel panorama dell’unificazione delle variazioni che sono nate da una realtà armoniosa preesistente.

(646.6) 56:10.5 Il raggiungimento di livelli cosmologici di pensiero include:

(646.7) 56:10.6 1. La curiosità. La fame di armonia e la sete di bellezza. I tentativi persistenti di scoprire nuovi livelli di relazioni cosmiche armoniose.

(646.8) 56:10.7 2. L’apprezzamento estetico. L’amore del bello e l’apprezzamento crescente del tocco artistico di tutte le manifestazioni creative su tutti i livelli della realtà.

(646.9) 56:10.8 3. La sensibilità etica. Grazie alla realizzazione della verità, l’apprezzamento della bellezza conduce a percepire la giustezza eterna di quelle cose che hanno effetto sul riconoscimento della bontà divina nelle relazioni della Deità con tutti gli esseri. E così anche la cosmologia conduce alla ricerca dei valori divini della realtà — alla coscienza di Dio.

(646.10) 56:10.9 I mondi stabilizzati in luce e vita sono così pienamente interessati alla comprensione della verità, della bellezza e della bontà perché questi valori qualitativi abbracciano la rivelazione della Deità ai regni del tempo e dello spazio. I significati della verità eterna esercitano un’attrazione congiunta sulle nature intellettuale e spirituale dell’uomo mortale. La bellezza universale ingloba le relazioni ed i ritmi armoniosi della creazione cosmica. Essa è più particolarmente l’attrazione intellettuale e conduce alla comprensione unificata e sincrona dell’universo materiale. La bontà divina rappresenta la rivelazione dei valori infiniti alla mente finita, per esservi percepita ed elevata alla soglia stessa del livello spirituale della comprensione umana.

(647.1) 56:10.10 La verità è la base della scienza e della filosofia e rappresenta il fondamento intellettuale della religione. La bellezza favorisce l’arte, la musica ed i ritmi significativi di ogni esperienza umana. La bontà abbraccia il senso dell’etica, della moralità e della religione — la sete di perfezione esperienziale.

(647.2) 56:10.11 L’esistenza della bellezza implica la presenza di una mente di creatura che l’apprezzi come certamente anche il fatto che un’evoluzione progressiva indica il predominio della Mente Suprema. La bellezza è il riconoscimento intellettuale della sintesi armoniosa nel tempo-spazio della vasta diversificazione della realtà fenomenica, la cui totalità proviene da un’unità eterna preesistente.

(647.3) 56:10.12 La bontà è il riconoscimento mentale dei valori relativi dei diversi livelli di perfezione divina. Il riconoscimento della bontà implica una mente di status morale, una mente personale capace di discriminare tra il bene ed il male. Ma il possesso della bontà, la grandezza, è la misura di un reale raggiungimento della divinità.

(647.4) 56:10.13 Il riconoscimento delle vere relazioni implica una mente idonea a discriminare tra la verità e l’errore. Lo Spirito della Verità conferito che investe le menti umane di Urantia risponde infallibilmente alla verità — la relazione spirituale vivente di tutte le cose e di tutti gli esseri che sono coordinati nell’ascensione eterna verso Dio.

(647.5) 56:10.14 Ogni impulso di ciascun elettrone, pensiero o spirito è un’unità attiva dell’intero universo. Solo il peccato è isolato ed il male resiste alla gravità sui livelli mentali e spirituali. L’universo è un tutto; nessuna cosa o essere esiste o vive nell’isolamento. La realizzazione di sé è potenzialmente maligna se è antisociale. È letteralmente vero che “nessun uomo vive per se stesso.” La socializzazione cosmica costituisce la forma più elevata di unificazione della personalità. Gesù ha detto: “Colui che vuole essere il più grande tra di voi, diventi il servitore di tutti.”

(647.6) 56:10.15 Anche la verità, la bellezza e la bontà — l’approccio intellettuale dell’uomo all’universo della mente, della materia e dello spirito — devono essere combinate in un concetto unificato di un ideale divino e supremo. Come la personalità mortale unifica l’esperienza umana con la materia, la mente e lo spirito, così questo ideale divino e supremo si unifica in potere nella Supremazia e poi si personalizza come un Dio d’amore paterno.

(647.7) 56:10.16 Ogni discernimento nelle relazioni tra le parti ed un tutto richiede una comprensione intelligente della relazione di tutte le parti con quel tutto; e nell’universo ciò significa la relazione delle parti create con il Tutto Creatore. La Deità diviene così la meta trascendentale ed anche infinita del compimento universale ed eterno.

(647.8) 56:10.17 La bellezza universale è il riconoscimento del riflesso dell’Isola del Paradiso nella creazione materiale, mentre la verità eterna è il ministero speciale dei Figli Paradisiaci, che non solo si conferiscono alle razze mortali, ma spargono anche il loro Spirito della Verità su tutti i popoli. La bontà divina è rivelata più pienamente dal ministero amorevole delle molteplici personalità dello Spirito Infinito. Ma l’amore, la somma totale di queste tre qualità, è la percezione di Dio da parte dell’uomo come suo Padre spirituale.

(648.1) 56:10.18 La materia fisica è l’ombra nel tempo-spazio dello splendore dell’energia paradisiaca delle Deità assolute. I significati della verità sono le ripercussioni nell’intelletto umano della parola eterna della Deità — la comprensione nel tempo-spazio dei concetti supremi. I valori di bontà della divinità sono i ministeri misericordiosi delle personalità spirituali dell’Universale, dell’Eterno e dell’Infinito per le creature finite del tempo-spazio delle sfere evoluzionarie.

(648.2) 56:10.19 Questi valori significativi di realtà della divinità si fondono come amore divino nella relazione del Padre con ogni creatura personale. Essi sono coordinati nel Figlio e nei suoi Figli come misericordia divina. Manifestano le loro qualità tramite lo Spirito ed i suoi figli spirituali come ministero divino, la rappresentazione della misericordia amorevole ai figli del tempo. Queste tre divinità sono manifestate primariamente dall’Essere Supremo come sintesi di potere-personalità. Esse sono variamente palesate da Dio il Settuplo in sette associazioni differenti di significati e di valori divini su sette livelli ascendenti.

(648.3) 56:10.20 Per l’uomo finito la verità, la bellezza e la bontà abbracciano la rivelazione completa della realtà della divinità. Via via che questa comprensione-amore della Deità trova la sua espressione spirituale nella vita dei mortali che conoscono Dio, vengono prodotti i frutti della divinità: pace intellettuale, progresso sociale, soddisfazione morale, gioia spirituale e saggezza cosmica. I mortali avanzati su un mondo al settimo stadio di luce e vita hanno imparato che l’amore è la cosa più grande dell’universo — e sanno che Dio è amore.

(648.4) 56:10.21 L’amore è il desiderio di fare del bene agli altri.

(648.5) 56:10.22 [Presentato da un Possente Messaggero in visita su Urantia, su richiesta del Corpo Rivelatore di Nebadon ed in collaborazione con un certo Melchizedek, Principe Planetario vicegerente di Urantia.]

(648.6) 56:10.23 Questo fascicolo sull’Unità Universale è il venticinquesimo di una serie di presentazioni da parte di vari autori, patrocinati come gruppo da una commissione di personalità di Nebadon composta di dodici membri ed operante sotto la direzione di Mantutia Melchizedek. Noi abbiamo redatto queste esposizioni e le abbiamo trasposte in lingua inglese, per mezzo di una tecnica autorizzata dai nostri superiori, nell’anno 1934 del tempo di Urantia.