Democracy Index
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ROMA (Reuters) - L’Italia, con il governo M5s-Lega, è calata nel 2018 dal 21esimo al 33esimo posto del cosiddetto “indice sulla democrazia” elaborato dall’Economist Intelligence Unit.
“L’Italia ha subito un calo sostanziale del suo piazzamento globale nel 2018 Democracy Index, al 33esimo posto, dal 21esimo del 2017, dopo che la profonda disillusione nei confronti delle istituzioni politiche, incluso il Parlamento e i partiti, ha alimentato un sostegno crescente per ‘uomini forti’ che bypassano le istituzioni politiche, e un indebolimento della componente ‘cultura politica’ dell’indice”, dicono i curatori in una scheda sull’Italia.
Il “Democracy index”, giunto all’11esima edizione, è elaborato dalla divisione ricerca e analisi dell’Economist Group, che pubblica l’omonima ricerca. In particolare, il rapporto critica il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini per le sue dichiarazioni e azioni contro i migranti e i rom, e dice che c’è un “rischio di deterioramento delle libertà civili”. L’Italia ha un “global score” di 7,71 punti, penultima in Europa occidentale prima di Cipro (7,59), Grecia (7,29) e Turchia (4,37).
Il primo paese, nella classifica mondiale e non solo regionale, è la Norvegia, seguita da Islanda e Svezia. L’indice è basato su cinque categorie:
- processo elettorale e pluralismo,
- libertà civili,
- funzionamento del governo,
- partecipazione
- politica e cultura politica.