Marco1Il principio dell'evangelo di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. 2Come sta scritto nei profeti: «Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, il quale preparerà la tua via davanti a te. 3Vi è una voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"». 4Giovanni comparve nel deserto, battezzando e predicando un battesimo di ravvedimento, per il perdono dei peccati. 5E tutto il paese della Giudea e quelli di Gerusalemme andavano a lui, ed erano tutti battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Or Giovanni era vestito di peli di cammello, aveva una cintura di cuoio intorno ai lombi e mangiava locuste e miele selvatico. 7E predicava, dicendo: «Dopo di me viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno neppure di chinarmi a sciogliere il legaccio dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo». 9E avvenne in quei giorni, che Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. 10E subito, come usciva dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. 11E venne dal cielo una voce: «Tu sei il mio amato Figlio nel quale mi sono compiaciuto». 12Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; 13e rimase nel deserto quaranta giorni, tentato da Satana. Era con le fiere e gli angeli lo servivano. 14Ora, dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù venne in Galilea predicando l'evangelo del regno di Dio, 15e dicendo: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete all'evangelo». 16Camminando poi lungo il mare della Galilea, egli vide Simone e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. 17E Gesù disse loro: «Seguitemi, e io vi farò diventare pescatori di uomini». 18Ed essi, lasciate subito le loro reti, lo seguirono. 19Poi, andando un po' oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, i quali riparavano le loro reti nella barca. 20E subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, lo seguirono. 21Poi entrarono in Capernaum, e subito, in giorno di sabato, egli entrò nella sinagoga e insegnava. 22E la gente stupiva della sua dottrina perché egli li ammaestrava come uno che ha autorità e non come gli scribi. 23Ora nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale si mise a gridare, 24dicendo: «Che vi è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei tu venuto per distruggerci? Io so chi tu sei: Il Santo di Dio». 25Ma Gesù lo sgridò, dicendo: «Ammutolisci ed esci da costui!». 26E lo spirito immondo, straziandolo e mandando un gran grido, uscì da lui. 27E tutti furono sbalorditi, tanto che si domandavano fra loro dicendo: «Che è mai questo? Quale nuova dottrina è mai questa? Egli comanda con autorità persino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono». 28E la sua fama si diffuse subito per tutta la regione intorno alla Galilea. 29Appena furono usciti dalla sinagoga, vennero nella casa di Simone e di Andrea, con Giacomo e Giovanni. 30Or la suocera di Simone giaceva a letto con la febbre ed essi subito gli parlarono di lei. 31Allora egli si avvicinò, la prese per la mano e l'alzò, e immediatamente la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. 32Poi, fattosi sera, dopo il tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. 33E tutta la città era affollata davanti alla porta. 34Egli ne guarì molti, colpiti da varie malattie, e scacciò molti demoni, e non permetteva ai demoni di parlare perché sapevano chi egli fosse. 35Poi il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo solitario e là pregava. 36E Simone e quelli che erano con lui lo cercarono. 37E, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38Ed egli disse loro: «Andiamo nei villaggi vicini affinché io predichi anche là, perché è per questo che io sono venuto». 39Ed egli andò predicando nelle loro sinagoghe per tutta la Galilea e scacciando demoni. 40E venne da lui un lebbroso il quale, supplicandolo, cadde in ginocchio davanti a lui, e gli disse: «Se vuoi, tu puoi mondarmi». 41E Gesù, mosso a pietà, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Sì, lo voglio, sii mondato!». 42E, come ebbe detto questo, subito la lebbra lo lasciò e fu guarito. 43Poi, dopo averlo severamente ammonito, lo mandò via subito, 44dicendogli: «Guardati dal farne parola ad alcuno, ma va mostrati al sacerdote e offri per la tua purificazione quanto ha prescritto Mosè, come testimonianza per loro». 45Ma egli, andandosene, cominciò a proclamare e a divulgare grandemente il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in città, ma se ne stava fuori in luoghi solitari; e da ogni parte venivano a lui. 1Alcuni giorni dopo, egli entrò di nuovo in Capernaum e si venne a sapere che egli si trovava in casa; 2e subito si radunò tanta gente da non trovare più posto neppure davanti alla porta; ed egli annunziava loro la parola. 3Allora vennero da lui alcuni a presentargli un paralitico, portato da quattro uomini. 4Ma, non potendo accostarsi a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto sul punto ove era Gesù e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. 5Come Gesù vide la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». 6Or vi erano là seduti alcuni scribi i quali ragionavano in cuor loro: 7«Perché mai costui parla in questo modo? Egli bestemmia. Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che ragionavano queste cose dentro di sé, disse loro: «Perché ragionate voi queste cose nei vostri cuori? 9Che cosa è più facile dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dire: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"? 10Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha potestà di perdonare i peccati in terra, 11io ti dico (disse al paralitico): Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa tua». 12Ed egli si alzò immediatamente, prese il suo lettuccio e uscì in presenza di tutti, così che tutti stupivano e glorificavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». 13Gesù uscì di nuovo lungo il mare e tutta la folla veniva a lui, ed egli li ammaestrava. 14Nel passare vide Levi figlio di Alfeo, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, alzatosi, lo seguì. 15Or avvenne che mentre egli era a tavola in casa di Levi, molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli; infatti erano molti quelli che lo seguivano. 16Allora gli scribi e i farisei, vedendolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dissero ai suoi discepoli: «Come mai mangia e beve egli in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?». 17E Gesù, udito ciò, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento». 18Allora i discepoli di Giovanni e quelli dei farisei stavano digiunando. Ora essi vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e quelli dei farisei digiunano mentre i tuoi discepoli non digiunano?». 19E Gesù disse loro: «Possono forse gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Per tutto il tempo che hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo, e allora in quei giorni digiuneranno. 21Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio, altrimenti il pezzo nuovo porta via l'intero rattoppo e lo strappo si fa peggiore. 22Così, nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino nuovo rompe gli otri, il vino si spande e gli otri si perdono; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi». 23Or avvenne che in giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi discepoli, strada facendo, si misero a svellere delle spighe. 24E i farisei gli dissero: «Guarda, perché fanno ciò che non è lecito in giorno di sabato?». 25Ma egli disse loro: «Non avete mai letto ciò che fece Davide, quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e quelli con lui? 26Come egli entrò nella casa di Dio, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani di presentazione che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?». 27Poi disse loro: «Il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato. 28Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato». 1Poi egli entrò di nuovo nella sinagoga, e là c'era un uomo che aveva una mano secca. 2Ed essi lo stavano ad osservare per vedere se lo avesse guarito in giorno di sabato, per poi accusarlo. 3Ed egli disse all'uomo che aveva la mano secca: «Alzati in mezzo a tutti!». 4Poi disse loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o del male, salvare una vita o annientarla?». Ma essi tacevano. 5Allora egli, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Egli la stese e la sua mano fu risanata come l'altra. 6E i farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui come farlo morire. 7Ma Gesù si ritirò con i suoi discepoli verso il mare; e una gran folla lo seguì dalla Galilea e dalla Giudea, 8ed anche da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano; similmente una gran folla dai dintorni di Tiro e di Sidone, udendo le grandi cose che egli faceva, venne a lui. 9Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli sempre pronta una barchetta per non essere schiacciato dalla folla. 10Poiché egli ne aveva guariti molti, tutti quelli che avevano malattie si accalcavano attorno a lui per toccarlo. 11E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si prostravano davanti a lui e gridavano, dicendo: «Tu sei il Figlio di Dio!». 12Ma egli li sgridava severamente, perché non dicessero chi egli fosse. 13Poi egli salì sul monte, chiamò presso di sé quelli che volle; ed essi si avvicinarono a lui. 14Quindi ne costituì dodici perché stessero con lui e potesse mandarli a predicare, 15e avessero il potere di guarire le infermità e di scacciare i demoni. 16Essi erano: Simone al quale pose nome Pietro; 17Giacomo figlio di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerges, che vuol dire: "Figli del tuono"; 18Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo, 19e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. 20Poi entrarono in una casa. E la folla si radunò di nuovo, tanto che non potevano neppure prendere cibo. 21E quando i suoi parenti udirono ciò, uscirono per prenderlo, perché dicevano: «Egli è fuori di sé». 22Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha Beelzebub e scaccia i demoni con l'aiuto del principe dei demoni». 23Ma egli, chiamatili a sé, disse loro in parabole: «Come può Satana scacciare Satana? 24E se un regno è diviso contro se stesso, quel regno non può durare. 25E se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non può durare. 26Così, se Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può durare, ma è giunto alla fine. 27Nessuno può entrare in casa dell'uomo forte e rapirgli i suoi beni, se prima non ha legato l'uomo forte; solo allora potrà saccheggiare la sua casa. 28In verità vi dico che ai figli degli uomini sarà perdonato ogni peccato e qualunque bestemmia essi diranno; 29ma chiunque bestemmierà contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno; ma è sottoposto a giudizio eterno». 30Asseriva questo perché dicevano: «Egli ha uno spirito immondo». 31Nel frattempo giunsero i suoi fratelli e sua madre e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. 32Or la folla sedeva intorno a lui; e gli dissero: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e ti cercano». 33Ma egli rispose loro, dicendo: «Chi è mia madre, o i miei fratelli?». 34Poi guardando in giro su coloro che gli sedevano intorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli. 35Poiché chiunque fa la volontà di Dio, questi è mio fratello, mia sorella e madre». 1Poi prese di nuovo ad insegnare in riva al mare; e una gran folla si radunò intorno a lui, tanto che egli, salito su una barca, vi sedeva stando in mare, mentre l'intera folla era a terra lungo la riva. 2Ed egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: 3«Ascoltate! Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Or avvenne che mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada e gli uccelli del cielo vennero e la mangiarono. 5Un'altra cadde in luoghi rocciosi dove non c'era molta terra e subito spuntò, perché non c'era un terreno profondo. 6Ma quando si levò il sole fu riarsa; e poiché non aveva radice si seccò. 7Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8Un'altra cadde in buona terra e portò frutto che crebbe, e si sviluppò tanto da rendere l'uno trenta, l'altro sessanta e l'altro cento». 9Poi egli disse loro: «Chi ha orecchi da udire, oda!». 10Ora, quando egli fu solo, coloro che gli stavano attorno con i dodici lo interrogarono sulla parabola. 11Ed egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a coloro che sono di fuori tutte queste cose si propongono in parabole, 12affinché: "Vedendo, vedano ma non intendano, udendo, odano ma non comprendano, che talora non si convertano e i peccati non siano loro perdonati"». 13Poi disse loro: «Non comprendete questa parabola? E come comprenderete tutte le altre parabole? 14Il seminatore è colui che semina la parola. 15Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma dopo che l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata nei loro cuori. 16Parimenti quelli che ricevono il seme su un suolo roccioso sono coloro che, quando hanno udita la parola, subito la ricevono con gioia; 17ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; e, quando sopravviene la tribolazione o la persecuzione a causa della parola, sono subito scandalizzati. 18Quelli invece che ricevono il seme fra le spine, sono coloro che odono la parola; 19ma le sollecitudini di questo mondo, l'inganno delle ricchezze e le cupidigie delle altre cose, che sopravvengono, soffocano la parola e questa rimane infruttuosa. 20Ma quelli che hanno ricevuto il seme in buon terreno, sono coloro che odono la parola, la ricevono e portano frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento». 21Disse loro ancora: «Si prende forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? Non la si mette piuttosto sopra il candeliere? 22Poiché non c'è nulla di nascosto che non sia manifestato, né nulla di segreto che non sia palesato. 23Chi ha orecchi da udire, oda!». 24Disse loro ancora: «Fate attenzione a ciò che udite. Con la stessa misura con cui misurate, sarà misurato a voi; e a voi che udite sarà dato di più. 25Poiché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, gli sarà tolto anche quello che ha». 26Disse ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme in terra. 27Ora la notte e il giorno, mentre egli dorme e si alza, il seme germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28Poiché la terra produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 29E, quando il frutto è maturo, il mietitore mette subito mano alla falce perché è venuta la mietitura». 30Disse ancora: «A che cosa paragoneremo il regno di Dio? O con quale parabola lo rappresenteremo? 31Esso è simile a un granello di senape che, quando è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32ma, dopo che è stato seminato, cresce e diventa il più grande di tutte le erbe, e mette rami così grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi sotto la sua ombra». 33E con molte parabole di questo genere annunciava loro la parola, come essi erano in grado di capire. 34E non parlava loro senza parabole; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. 35Or in quello stesso giorno, fattosi sera, disse loro: «Passiamo all'altra riva». 36E i discepoli, licenziata la folla, lo presero con loro, così come egli era, nella barca. Con lui c'erano altre barchette. 37Si scatenò una gran bufera di vento e le onde si abbattevano sulla barca, tanto che questa si riempiva. 38Egli intanto stava dormendo a poppa, su un guanciale. Essi lo destarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi periamo?». 39Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci e calmati!». E il vento cessò e si fece gran bonaccia. 40Poi disse loro: «Perché siete voi così paurosi? Come mai non avete fede?». 41Ed essi furono presi da gran timore e dicevano tra loro: «Chi è dunque costui al quale anche il vento e il mare ubbidiscono?». 1Così giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Gadareni. 2E, come Gesù scese dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3il quale aveva la sua dimora fra i sepolcri, e nessuno riusciva a tenerlo legato neanche con catene. 4Infatti più volte era stato legato con ceppi e con catene; ma egli aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi; e nessuno era riuscito a domarlo. 5Continuamente, notte e giorno, fra i sepolcri e su per i monti, andava gridando e picchiandosi con pietre. 6Ora, quando vide Gesù da lontano, egli accorse e gli si prostrò davanti, 7e dando un gran grido, disse: «Che c'è fra me e te, Gesù Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi!». 8Perché egli gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!». 9Poi Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». E quello rispose, dicendo: «Io mi chiamo Legione, perché siamo molti». 10E lo supplicava con insistenza perché non li mandasse fuori da quella regione. 11Or vi era là, sul pendio del monte, un grande branco di porci che pascolava. 12Allora tutti i demoni lo pregarono, dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi». 13E Gesù prontamente lo permise loro; allora gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci e il branco si precipitò giù per il dirupo nel mare, erano circa duemila, e affogarono nel mare. 14Allora quelli che custodivano i porci fuggirono e diffusero la notizia in città e per le campagne; e la gente venne a vedere ciò che era accaduto. 15Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. 16E quelli che avevano visto l'accaduto, raccontarono loro ciò che era successo all'indemoniato e il fatto dei porci. 17Allora essi cominciarono a pregarlo che se ne andasse dal loro territorio. 18Mentre egli saliva sulla barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di poter rimanere con lui; 19ma Gesù non glielo permise; gli disse invece: «Va' a casa tua dai tuoi e racconta loro quali grandi cose il Signore ti ha fatto e come ha avuto pietà di te». 20Egli se ne andò e cominciò a predicare per la Decapoli tutto quanto Gesù gli aveva fatto; tutti restavano meravigliati. 21E, quando Gesù passò nuovamente all'altra riva in barca, una grande folla si radunò intorno a lui; ed egli se ne stava in riva al mare. 22Allora venne uno dei capi della sinagoga, di nome Iairo, il quale vedutolo, gli si gettò ai piedi, 23e lo pregò con molta insistenza, dicendo: «La mia figliola è agli estremi; vieni a imporle le mani, affinché sia guarita e viva». 24Ed egli se ne andò con lui. Una grande folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. 25Ora una donna che aveva un flusso di sangue già da dodici anni 26e aveva molto sofferto da parte di parecchi medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun giovamento, anzi piuttosto peggiorando, 27avendo sentito parlare di Gesù, venne tra la folla alle sue spalle e toccò il suo vestito, 28poiché diceva: «Se solo tocco le sue vesti sarò guarita». 29E immediatamente il flusso del suo sangue si stagnò, ed ella sentì nel suo corpo di essere guarita da quel male. 30Ma subito Gesù, avvertendo in se stesso che una potenza era uscita da lui, voltatosi nella folla, disse: «Chi mi ha toccato i vestiti?». 31E i suoi discepoli gli dissero: «Non vedi che la folla ti stringe da ogni parte e tu dici: "Chi mi ha toccato?"». 32Ma egli guardava intorno per vedere colei che aveva fatto ciò. 33Allora la donna, paurosa e tremante, sapendo quanto era avvenuto in lei, venne e gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. 34Ma egli le disse: «Figliola, la tua fede ti ha guarita; va' in pace e sii guarita dal tuo male». 35Mentre egli stava ancora parlando, vennero alcuni dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: «La tua figlia è morta; perché importuni ancora il Maestro?». 36Ma Gesù, appena intese ciò che si diceva, disse al capo della sinagoga: «Non temere, credi solamente!». 37E non permise che alcuno lo seguisse, all'infuori di Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38E, giunto a casa del capo della sinagoga, vide un gran trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39Ed entrato, disse loro: «Perché fate tanto chiasso e piangete? La fanciulla non è morta, ma dorme». 40E quelli lo deridevano, ma egli, messili tutti fuori, prese con sé il padre, la madre della fanciulla e coloro che erano con lui, ed entrò là dove giaceva la fanciulla. 41Quindi presa la fanciulla per mano, le disse: «Talitha cumi»; che tradotto vuol dire: «Fanciulla, ti dico: Alzati!». 42E subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; ella aveva infatti dodici anni. Ed essi furono presi da un grande stupore. 43Ma egli comandò loro con fermezza che nessuno lo venisse a sapere; poi ordinò che si desse da mangiare alla fanciulla. 1Poi uscì di là e venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo seguirono. 2E, venuto il sabato, si mise ad insegnare nella sinagoga. E molti, udendolo, stupivano e dicevano: «Da dove vengono a costui queste cose? Che sapienza è mai questa che gli è data? E come mai si compiono tali potenti opere per mano sua? 3Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Iose, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non sono qui fra noi?». Ed erano scandalizzati a causa di lui. 4Ma Gesù disse loro: «Nessun profeta è disonorato, se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 5E non poté fare lì alcuna opera potente, salvo che guarire pochi infermi, imponendo loro le mani. 6E si meravigliava della loro incredulità; e andava in giro per i villaggi, insegnando. 7Poi egli chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e diede loro potere sugli spiriti immondi. 8E ordinò loro che non prendessero nulla per il viaggio, eccetto un bastone soltanto: né sacca né pane né denaro nella cintura; 9e che fossero calzati di sandali e non indossassero due tuniche. 10Disse loro ancora: «Dovunque entrate in una casa, fermatevi lì, finché non partiate da quel luogo. 11Se poi alcuni non vi ricevono e non vi ascoltano, andando via di là, scuotete la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro. In verità vi dico che nel giorno del giudizio Sodoma e Gomorra saranno trattate con più tolleranza che quella città». 12Così partiti, predicavano che la gente si doveva ravvedere; 13e scacciavano molti demoni e ungevano con olio molti infermi, e li guarivano. 14Ora il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato celebre, e diceva: «Quel Giovanni che battezzava è risuscitato dai morti; e perciò le potenze miracolose operano in lui». 15Altri dicevano: «È Elia»; ed altri: «È un profeta, o come uno dei profeti». 16Ma Erode, udito questo, diceva: «Quel Giovanni, che io ho fatto decapitare, è risorto dai morti!». 17Erode stesso infatti aveva fatto arrestare Giovanni e l'aveva tenuto legato in carcere a causa di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, perché egli l'aveva presa per moglie. 18Giovanni infatti diceva ad Erode: «Non ti è lecito di avere la moglie di tuo fratello». 19Ed Erodiade gli portava rancore e volentieri l'avrebbe fatto uccidere, ma non poteva. 20Erode infatti temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; e, dopo averlo udito, faceva molte cose e lo ascoltava volentieri. 21Ora, venuto un giorno propizio, Erode per il suo compleanno offrì un banchetto ai suoi grandi, ai comandanti e ai notabili della Galilea. 22La figlia di Erodiade stessa entrò e danzò, e piacque ad Erode e a coloro che erano a tavola con lui; allora il re disse alla fanciulla: «Domandami tutto ciò che vuoi e io te lo darò». 23E le giurò: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fino alla metà del mio regno!». 24Ella uscì, e disse a sua madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni Battista». 25Ed ella, ritornata subito dal re, gli fece in fretta la richiesta, dicendo: «Io desidero che tu mi dia immediatamente, su un piatto, la testa di Giovanni Battista». 26E il re, sebbene ne fosse molto rattristato, a causa del giuramento e per rispetto dei convitati, non volle opporle un rifiuto. 27Così il re mandò subito una guardia, con l'ordine di portargli la testa di Giovanni. 28E quegli andò, lo decapitò in prigione e portò la sua testa su un piatto e la diede alla fanciulla, e la fanciulla la diede a sua madre. 29E quando i suoi discepoli udirono ciò, vennero, presero il suo corpo e lo posero in un sepolcro. 30Ora gli apostoli si radunarono intorno a Gesù, e gli riferirono tutto quello che avevano fatto ed insegnato. 31Ed egli disse loro: «Venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un po'». Poiché era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare. 32Partirono quindi in barca verso un luogo solitario e appartato. 33La folla però li vide partire, e molti lo riconobbero, e da tutte le città accorsero là a piedi ed arrivarono prima di loro, e si strinsero intorno a lui. 34E Gesù, sbarcato, vide una grande folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore senza pastore, e prese a insegnare loro molte cose. 35Ed essendo già tardi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e gli dissero: «Questo luogo è deserto, ed è già tardi. 36Licenzia questa gente perché se ne vada nelle campagne e nei villaggi all'intorno a comprarsi del pane, perché non ha nulla da mangiare». 37Ma egli, rispondendo, disse loro: «Date voi a loro da mangiare». Ed essi gli dissero: «Dobbiamo andare noi a comperare del pane per duecento denari e dare loro da mangiare?». 38Ed egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Ed essi, accertatisi, dissero: «Cinque pani e due pesci». 39Allora egli ordinò loro di farli accomodare tutti, per gruppi, sull'erba verde. 40Così essi si sedettero in gruppi di cento e di cinquanta. 41Poi egli prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse, quindi spezzò i pani e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero loro; e divise pure i due pesci fra tutti. 42Mangiarono tutti a sazietà. 43E raccolsero dodici ceste piene di pezzi di pane e di resti dei pesci. 44Or coloro che avevano mangiato di quei pani erano cinquemila uomini. 45Subito dopo Gesù costrinse i suoi discepoli a salire nella barca e precederlo all'altra riva verso Betsaida, mentre egli licenziava la folla. 46Appena l'ebbe congedata, salì sul monte a pregare. 47Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era a terra tutto solo. 48E, vedendo i discepoli affaticarsi a remare, perché avevano il vento contrario, verso la quarta vigilia della notte, egli andò verso loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 49Ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensavano che fosse un fantasma e si misero a gridare, 50perché lo avevano visto tutti e si erano spaventati, ma egli subito parlò loro e disse: «Fatevi animo, sono io, non temete!». 51Poi salì con loro sulla barca e il vento si calmò, ed essi erano enormemente stupiti in se stessi e si meravigliarono, 52perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. 53Compiuta la traversata, giunsero nella contrada di Gennesaret e vi approdarono. 54E, scesi dalla barca, subito la gente lo riconobbe; 55e, percorrendo per tutta quella regione all'intorno, incominciò a portare i malati sui lettucci, ovunque sentiva che si trovasse; 56e dovunque egli giungeva, in villaggi, città o borgate, la gente metteva gli infermi sulle piazze e lo pregava di poter toccare almeno il lembo del suo vestito, e tutti quelli che lo toccavano erano guariti. 1Allora si riunirono intorno a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. 2E, avendo visto che alcuni dei suoi discepoli mangiavano il cibo con le mani impure, cioè non lavate, li accusarono. 3Infatti i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono prima lavate le mani con gran cura, attenendosi alla tradizione degli anziani; 4e, quando tornano dalla piazza, non mangiano senza prima essersi purificati. Ci sono molte altre cose, che sono tenuti ad osservare per tradizione: lavatura di coppe, di brocche, di vasi di rame e di letti. 5Poi i farisei e gli scribi gli domandarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli anziani, ma prendono il cibo senza lavarsi le mani?». 6Ma egli, rispondendo, disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. 7Ma invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". 8Trascurando infatti il comandamento di Dio, vi attenete alla tradizione degli uomini: lavatura di brocche e di coppe; e fate molte altre cose simili». 9Disse loro ancora: «Voi siete abili nell'annullare il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. 10Mosè infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". 11Ma voi dite: "Se un uomo dice a suo padre o a sua madre: Tutto quello con cui potrei assisterti è Corban cioè un'offerta a Dio", 12non gli lasciate più far nulla per suo padre o per sua madre, 13annullando così la parola di Dio con la vostra tradizione, che voi avete tramandata. E fate molte altre cose simili». 14Poi, chiamata a sé tutta la folla, disse loro: «Ascoltatemi tutti ed intendete: 15Non c'è nulla di esterno all'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono da lui che lo contaminano. 16Chi ha orecchi da udire, oda!». 17Quando poi egli fu rientrato in casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. 18Ed egli disse loro: «Siete anche voi così privi d'intelligenza? Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non può contaminarlo, 19perché non entra nel suo cuore, ma nel ventre, e poi se ne va nella fogna?». Così dicendo, dichiarava puri tutti gli alimenti. 20Disse ancora: «Ciò che esce dall'uomo, quello lo contamina. 21Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, procedono pensieri malvagi, adulteri, fornicazioni, omicidi, 22furti, cupidigie, malizie, frodi, insolenza, invidia, bestemmia, orgoglio, stoltezza. 23Tutte queste cose malvagie escono dal di dentro dell'uomo e lo contaminano». 24Poi partì di là e andò nel territorio di Tiro e di Sidone, entrò in una casa e non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. 25Infatti una donna, la cui figlia aveva uno spirito immondo, avendo sentito parlare di Gesù, venne e gli si gettò ai piedi. 26Or quella donna era greca, siro-fenicia di origine, e lo pregava di scacciare il demone da sua figlia; 27ma Gesù le disse: «Lascia che si sazino prima i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 28Ma ella rispose e gli disse: «Dici bene, o Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». 29Allora egli le disse: «Per questa tua parola, va'; il demone è uscito da tua figlia». 30Ed ella, tornata a casa sua, trovò la figlia coricata a letto, e il demone era uscito da lei. 31Poi Gesù, partito di nuovo dal territorio di Tiro e di Sidone, giunse al mare di Galilea, in mezzo al territorio della Decapoli. 32E gli presentarono un sordo che parlava a stento, pregandolo di imporgli le mani. 33Ed egli, condottolo in disparte, lontano dalla folla, gli mise le dita negli orecchi e, dopo aver sputato, gli toccò la lingua. 34Poi, alzati gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: «Effata», che vuol dire: «Apriti!». 35E subito gli si aprirono gli orecchi si sciolse il nodo della sua lingua e parlava distintamente. 36E Gesù ordinò loro di non dirlo a nessuno; ma quanto più lo vietava loro, tanto più essi lo divulgavano. 37E, pieni di stupore, dicevano: «Egli ha fatto bene ogni cosa: egli fa udire i sordi e parlare i muti!». 1In quei giorni, essendovi una folla grandissima e non avendo da mangiare, Gesù chiamò a sé i suoi discepoli, e disse loro: 2«Ho pietà di questa folla, perché sono già tre giorni che stanno con me, e non hanno di che mangiare. 3E se io li rimando digiuni a casa, verranno meno per via; alcuni di loro, infatti, sono venuti da lontano». 4E i suoi discepoli gli risposero: «Come potrebbe alcuno saziare di pane costoro, qui nel deserto?». 5Ed egli domandò loro: «Quanti pani avete?». Essi dissero: «Sette». 6Allora egli ordinò alla folla di sedere per terra; e presi i sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero alla folla; ed essi li distribuirono. 7Avevano pure alcuni pesciolini; dopo averli benedetti, ordinò che anche quelli fossero distribuiti alla folla. 8Così essi mangiarono a sazietà; e i discepoli portarono via sette panieri di pezzi avanzati. 9Or quelli che avevano mangiato erano circa quattromila; poi li licenziò. 10E subito, salito in barca con i suoi discepoli, andò dalle parti di Dalmanuta. 11Sopraggiunsero i farisei e cominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo per metterlo alla prova. 12Ma egli, gemendo nel suo spirito, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico che non sarà dato alcun segno a questa generazione». 13Quindi lasciatili, salì di nuovo in barca e passò all'altra riva. 14Ora i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane e non avevano con sé nella barca che un pane solo. 15Ed egli li ammoniva, dicendo: «State attenti, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». 16Ma essi discutevano fra di loro dicendo: «Noi non abbiamo pane». 17Accortosene, Gesù disse loro: «Perché discutete sul fatto che non avete pane? Non capite ancora e non intendete? Avete il vostro cuore ancora indurito? 18Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate? 19Quando spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di pezzi avete raccolto?». Essi dissero: «Dodici». 20«E quando spezzai i sette pani per i quattromila, quanti panieri pieni di pezzi raccoglieste?». Ed essi dissero: «Sette». 21Ed egli disse loro: «Come, ancora non capite?». 22Poi venne a Betsaida; e gli portarono un cieco, pregandolo di toccarlo. 23Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli sputato sugli occhi e impostegli le mani, gli domandò se vedesse qualcosa. 24E quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini camminare e mi sembrano alberi». 25Allora gli pose di nuovo le mani sugli occhi e lo fece guardare in alto; ed egli recuperò la vista e vedeva tutti chiaramente. 26E Gesù lo rimandò a casa sua, dicendo: «Non entrare nel villaggio e non dirlo ad alcuno nel villaggio». 27Poi Gesù con i suoi discepoli, se ne andò per le borgate di Cesarea di Filippo; e lungo il cammino interrogò i suoi discepoli, dicendo loro: «Chi dice la gente che io sia?». 28Essi risposero: «Alcuni Giovanni Battista, altri Elia, ed altri uno dei profeti». 29Ed egli disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». E Pietro, rispondendo, gli disse: «Tu sei il Cristo». 30Allora egli intimò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. 31Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse riprovato dagli anziani dai capi dei sacerdoti e dagli scribi e fosse ucciso, e dopo tre giorni risuscitasse. 32E parlava di queste cose apertamente. Allora Pietro, lo prese in disparte e cominciò a riprenderlo. 33Ma egli, voltatosi e riguardando i suoi discepoli, sgridò Pietro, dicendo: «Vattene lontano da me, Satana, perché tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini». 34Poi chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, 35perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell'evangelo, la salverà. 36Che gioverà infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua? 37O che cosa potrebbe dare l'uomo in cambio dell'anima sua? 38Perché chi si vergognerà di me e delle mie parole, in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo, con i santi angeli». 1Poi disse loro: «In verità vi dico che vi sono alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, senza aver visto il regno di Dio venire con potenza». 2Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse in disparte, essi soli, sopra un alto monte; e fu trasfigurato davanti a loro. 3E le sue vesti divennero risplendenti e bianchissime, come neve, più bianche di ciò che potrebbe fare alcun lavandaio sulla terra. 4Ed apparve loro Elia con Mosè, i quali conversavano con Gesù. 5Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesù: «Maestro, è bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia!». 6Egli infatti non sapeva che cosa dire, perché erano spaventati. 7Venne poi una nuvola che li adombrò; e dalla nuvola uscì una voce che disse: «Questi è il mio amato Figlio; ascoltatelo!». 8Ed improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù tutto solo con loro. 9Ora, come scendevano dal monte, Gesù ordinò loro di non raccontare ad alcuno le cose che avevano visto, fino a quando il Figlio dell'uomo sarebbe risuscitato dai morti. 10Ed essi tennero per sé quella dichiarazione e discutevano fra di loro che cosa significasse risuscitare dai morti. 11Poi lo interrogarono, dicendo: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». 12Ed egli, rispondendo, disse loro: «Elia veramente deve venire prima e ristabilire ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo: Egli dovrà soffrire molte cose ed essere disprezzato. 13Ma io vi dico che Elia è venuto e gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto, come era scritto di lui». 14Ritornato poi dai discepoli, vide una grande folla intorno a loro e degli scribi, che disputavano con loro. 15E subito tutta la folla, vedutolo, sbigottì e accorse a salutarlo. 16Allora egli domandò agli scribi: «Di che cosa discutete con loro?». 17Ed uno della folla, rispondendo, disse: «Maestro, ti avevo condotto mio figlio che ha uno spirito muto, 18e dovunque lo afferra, lo strazia ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Così ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». 19Ed egli, rispondendogli, disse: «O generazione incredula, fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? portatelo da me». 20Ed essi glielo portarono. Ma appena lo vide, lo spirito lo scosse con violenza, e il fanciullo, caduto a terra, si rotolava schiumando. 21E Gesù domandò al padre di lui: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli disse: «Dalla sua fanciullezza. 22E spesso lo ha gettato nel fuoco e nell'acqua per distruggerlo ma, se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». 23E Gesù gli disse: «Se tu puoi credere, ogni cosa è possibile a chi crede». 24Subito il padre del fanciullo, gridando con lacrime, disse: «Io credo Signore, sovvieni alla mia incredulità». 25Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, sgridò lo spirito immondo dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare mai più in lui». 26E il demone, gridando e straziandolo grandemente, se ne uscì. E il fanciullo divenne come morto, sicché molti dicevano: «È morto». 27Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò, ed egli si alzò in piedi. 28Or quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli lo interrogarono in privato: «Perché non abbiamo noi potuto scacciarlo?». 29Ed egli disse loro: «Questa specie di spiriti non si può scacciare in altro modo, se non con la preghiera e il digiuno». 30Poi, partiti di là, attraversarono la Galilea; ed egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31Egli infatti ammaestrava i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sarà presto dato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno; ma dopo essere stato ucciso, risusciterà il terzo giorno». 32Essi però non comprendevano questo parlare e avevano timore di interrogarlo. 33Giunsero poi a Capernaum, e quando fu in casa, domandò loro: «Di che discutevate fra di voi per la strada?». 34Ed essi tacquero, perché per via avevano discusso intorno a chi fra di loro fosse il più grande. 35Allora, postosi a sedere, egli chiamò i dodici, e disse loro: «Se alcuno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». 36E preso un bambino, lo pose in mezzo a loro; poi, presolo in braccio, disse loro: 37«Chiunque riceve uno di questi bambini nel mio nome, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato». 38Allora Giovanni, prendendo la parola, gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto un tale che non ci segue scacciare demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perché non ci segue». 39Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché nessuno può fare un'opera potente nel nome mio, e subito dopo dire male di me. 40Poiché chi non è contro di noi, è per noi. 41Chiunque infatti vi dà da bere un bicchiere d'acqua nel nome mio, perché siete di Cristo, io vi dico in verità che non perderà affatto la sua ricompensa». 42«E chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata intorno al collo una pietra da mulino e che fosse gettato in mare. 43Ora, se la tua mano ti è occasione di peccato, tagliala; è meglio per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile, 44dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. 45E se il tuo piede ti è occasione di peccato, taglialo, è meglio per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella Geenna, nel fuoco inestinguibile, 46dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. 47E se l'occhio tuo ti è occasione di peccato, cavalo; è meglio per te entrare con un occhio solo nella vita, che averne due ed essere gettato nella Geenna del fuoco, 48dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. 49Poiché ognuno deve essere salato col fuoco, e ogni sacrificio deve essere salato col sale. 50Il sale è buono, ma se il sale diviene insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri». 1Poi, partendo di là, si recò nel territorio della Giudea lungo il Giordano, e di nuovo le folle si radunarono intorno a lui, ed egli nuovamente, come al solito, le ammaestrava. 2E i farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito al marito ripudiare la moglie?». 3Ed egli, rispondendo, disse loro: «Che cosa vi ha comandato Mosè?». 4Essi dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di divorzio e di ripudiare la moglie». 5E Gesù, rispondendo, disse loro: «Fu a causa della durezza del vostro cuore che egli scrisse questa disposizione; 6ma al principio della creazione, Dio li fece maschio e femmina. 7Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie; 8e i due diverranno una stessa carne; così non sono più due, ma una sola carne. 9L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha unito!». 10E in casa i suoi discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. 11Allora egli disse loro: «Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei. 12Similmente, se la moglie lascia il proprio marito e ne sposa un altro, commette adulterio». 13Allora, gli furono presentati dei fanciulli, perché li toccasse, ma i discepoli sgridavano coloro che li portavano. 14E Gesù, nel vedere ciò, si indignò, e disse loro: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio. 15In verità vi dico che chiunque non riceve il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrerà in esso». 16E, presili in braccio, li benedisse, imponendo loro le mani. 17Ora, mentre stava per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro; e inginocchiatosi davanti a lui, gli chiese: «Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 18E Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 19Tu conosci i comandamenti: "Non commettere adulterio. Non uccidere. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non frodare. Onora tuo padre e tua madre"». 20Ed egli, rispondendo, gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia fanciullezza». 21Allora Gesù, fissandolo nel volto, l'amò e gli disse: «Una cosa ti manca; va', vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni, prendi la tua croce e seguimi». 22Ma egli, rattristatosi per quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni. 23Allora Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!». 24E i discepoli sbigottirono alle sue parole. Ma Gesù, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Figli, quanto è difficile, per coloro che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio. 25È più facile che un cammello [una fune] passi per la cruna, di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Ed essi, ancora più stupiti, dicevano fra di loro: «E chi dunque può essere salvato?». 27Ma Gesù, fissando lo sguardo su di loro, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio». 28E Pietro prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». 29Allora Gesù, rispondendo, disse: «Io vi dico in verità che non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o poderi per amor mio e dell'evangelo, 30che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle madre, figli e poderi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna. 31Ma molti primi saranno ultimi, e molti ultimi saranno primi». 32Or essi si trovavano in viaggio per salire a Gerusalemme, e Gesù li precedeva, ed essi erano sgomenti e lo seguivano con timore. Ed egli presi nuovamente i dodici in disparte, prese a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: 33«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; ed essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno nelle mani dei gentili, 34i quali lo scherniranno, lo flagelleranno, gli sputeranno addosso e l'uccideranno, ma il terzo giorno egli risusciterà». 35Allora Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendo: «Maestro, noi desideriamo che tu faccia per noi ciò che ti chiederemo». 36Ed egli disse loro: «Che volete che io vi faccia?». 37Essi gli dissero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria». 38E Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che domandate. Potete voi bere il calice che io berrò ed essere battezzati del battesimo di cui io sono battezzato?». Essi gli dissero: «Sì, lo possiamo». 39E Gesù disse loro: «Voi certo berrete il calice che io bevo e sarete battezzati del battesimo di cui io sono battezzato, 40ma quanto a sedere alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me darlo, ma è per coloro ai quali è stato preparato». 41Udito ciò, gli altri dieci cominciarono ad indignarsi contro Giacomo e Giovanni. 42Ma Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti i sovrani delle nazioni le signoreggiano, e i loro grandi esercitano dominio su di esse; 43ma tra voi non sarà così; anzi chiunque vorrà diventare grande tra voi, sarà vostro servo; 44e chiunque fra voi vorrà essere il primo, sarà schiavo di tutti. 45Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». 46Giunsero così a Gerico. E come egli usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una grande folla, un certo figlio di Timeo, Bartimeo il cieco, sedeva lungo la strada mendicando. 47Or avendo udito che chi passava era Gesù il Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 48Molti lo sgridavano affinché tacesse ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49E Gesù, fermatosi, ordinò che lo si chiamasse. Chiamarono dunque il cieco dicendogli: «Fatti animo, alzati, egli ti chiama!». 50Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzò e venne a Gesù. 51E Gesù, rivolgendogli la parola, disse: «Che vuoi che io ti faccia?». Il cieco gli disse: «Rabbonì, che io recuperi la vista!». 52E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha guarito». E in quell'istante recuperò la vista e si mise a seguire Gesù per la via. 1Ora quando furono giunti vicino a Gerusalemme, verso Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli, 2dicendo loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte e, appena entrati in esso, troverete un puledro d'asino legato, sul quale nessuno è ancora salito; scioglietelo e conducetelo da me. 3E se qualcuno vi dice: "Perché fate questo?". Rispondete: "Il Signore ne ha bisogno. Lo rimanderà qui subito"». 4Essi dunque andarono e trovarono il puledro legato vicino ad una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. 5Alcuni dei presenti dissero loro: «Cosa fate? Perché sciogliete il puledro?». 6Ed essi risposero loro come Gesù aveva loro indicato, e quelli li lasciarono andare. 7Allora essi condussero il puledro a Gesù, vi posero sopra i loro mantelli, ed egli vi si sedette sopra. 8E molti stendevano i loro vestiti sulla strada, e altri tagliavano rami dagli alberi e li spargevano sulla strada. 9E tanto quelli che precedevano come quelli che seguivano, gridando, dicevano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! 10Benedetto il regno di Davide nostro padre, che viene nel nome del Signore. Osanna nei luoghi altissimi!». 11Così Gesù entrò in Gerusalemme e nel tempio; e, dopo aver osservato bene ogni cosa, essendo ormai tardi, uscì con i dodici diretto a Betania. 12Il giorno seguente, usciti da Betania, egli ebbe fame. 13E, vedendo da lontano un fico che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualcosa; ma, avvicinatosi ad esso, non vi trovò altro che foglie, perché non era il tempo dei fichi. 14Allora Gesù, rivolgendosi al fico, disse: «Nessuno mangi mai più frutto da te in eterno». E i suoi discepoli l'udirono. 15Così giunsero a Gerusalemme. E Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. 16E non permetteva ad alcuno di portare oggetti attraverso il tempio. 17E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti"? Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladroni!». 18Ora gli scribi e i capi dei sacerdoti, avendo udito queste cose, cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era rapita in ammirazione del suo insegnamento. 19E, quando fu sera, Gesù uscì fuori dalla città. 20Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo videro seccato fin dalle radici. 21E Pietro, ricordandosi, gli disse: «Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato». 22Allora Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio! 23Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: "Spostati e gettati nel mare", e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avverrà qualunque cosa dirà, gli sarà concesso. 24Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete. 25E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati. 26Ma se voi non perdonate, neanche il Padre vostro, che è nei cieli, perdonerà i vostri peccati». 27Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; e mentre egli passeggiava per il tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani, si accostarono a lui, 28e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato codesta autorità per fare queste cose?». 29E Gesù, rispondendo, disse loro: «Anch'io vi domanderò una cosa, rispondetemi dunque, ed io vi dirò con quale autorità faccio queste cose. 30Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 31Ed essi ragionavano tra di loro, dicendo: «Se diciamo dal cielo, egli dirà: "Perché dunque non gli credeste?". 32Ma se diciamo dagli uomini, noi abbiamo paura del popolo, poiché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta». 33Perciò, rispondendo, dissero a Gesù: «Non lo sappiamo». E Gesù, rispondendo, disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose». 1Poi egli cominciò a parlar loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, vi fece attorno una siepe, vi scavò un luogo dove pigiare l'uva, vi costruì una torre, e l'affidò a dei vignaioli, poi se ne andò lontano. 2Nella stagione della raccolta inviò a quei vignaioli un servo per ricevere da loro la sua parte del frutto della vigna. 3Ma essi lo presero, lo batterono e lo rimandarono a mani vuote. 4Egli mandò loro di nuovo un altro servo; ma essi, dopo avergli tirate delle pietre, lo ferirono alla testa e lo rimandarono vilipeso. 5Ne inviò ancora un altro e questi lo uccisero. Poi ne mandò molti altri, e di questi alcuni furono percossi, altri uccisi. 6Gli restava ancora uno da mandare: il suo amato figlio. Per ultimo mandò loro anche lui, dicendo: "Avranno almeno rispetto per mio figlio". 7Ma quei vignaioli dissero fra loro: "Costui è l'erede, venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra". 8Così lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna. 9Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. 10Non avete neppure letto questa scrittura: "La pietra che gli edificatori hanno scartata è divenuta la testata d'angolo. 11Ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri"?». 12Allora essi cercavano di prenderlo, perché avevano capito che egli aveva detto quella parabola contro di loro; ma ebbero paura della folla; e, lasciatolo, se ne andarono. 13Gli mandarono poi alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nelle parole. 14Ed essi, giunti, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?». 15Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché lo veda». 16Essi glielo portarono. Ed egli disse loro: «Di chi è questa immagine e questa iscrizione?». Essi gli dissero: «Di Cesare». 17Allora Gesù rispose e disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio». Ed essi si meravigliarono di lui. 18Poi si presentarono a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo interrogarono, dicendo: 19«Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello di lui deve sposare la vedova per suscitare una discendenza a suo fratello. 20Ora vi erano sette fratelli; il primo prese moglie e morì senza lasciare figli. 21Quindi la prese il secondo, ma anche questi morì senza lasciare figli; così pure il terzo. 22Tutti e sette l'ebbero per moglie, e morirono senza lasciare figli. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 23Nella risurrezione dunque, quando risusciteranno, di chi di loro sarà ella moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta per moglie». 24Ma Gesù, rispondendo, disse loro: «Non è proprio per questo che siete in errore, perché non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio? 25Infatti, quando gli uomini risusciteranno dai morti, né si ammoglieranno né si mariteranno, ma saranno come gli angeli in cielo. 26Riguardo poi alla risurrezione dei morti, non avete letto nel libro di Mosè come Dio gli parlò dal roveto, dicendo: "Io sono il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"? 27Egli non è Dio dei morti, ma Dio dei viventi. Voi, dunque, vi sbagliate grandemente». 28Allora uno degli scribi che aveva udita la loro discussione, riconoscendo che egli aveva loro risposto bene, si accostò e gli domandò: «Qual è il primo comandamento di tutti?». 29E Gesù gli rispose: «Il primo comandamento di tutti è: "Ascolta, Israele: Il Signore Dio nostro è l'unico Signore", 30e: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Questo è il primo comandamento. 31E il secondo è simile a questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi». 32Allora lo scriba gli disse: «Bene, Maestro. Hai detto secondo verità che vi è un sol Dio e non ve n'è alcun altro all'infuori di lui; 33e che amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l'anima e con tutta la forza, e amare il prossimo come se stessi vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34E Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno ardiva più interrogarlo. 35E Gesù, insegnando nel tempio, prese a dire: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è Figlio di Davide? 36Poiché Davide stesso, per lo Spirito Santo, disse: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi". 37Davide stesso dunque lo chiama Signore; come può dunque egli essere suo figlio?». E la maggior parte della folla lo ascoltava con piacere. 38Ed egli diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti ed essere salutati nelle piazze, 39e avere i primi seggi nelle sinagoghe, e i primi posti nei conviti, 40che divorano le case delle vedove e, per mettersi in mostra, fanno lunghe preghiere; essi riceveranno una più dura condanna». 41E Gesù, postosi a sedere di fronte alla cassa del tesoro, osservava come la gente vi gettava il denaro; e tanti ricchi ne gettavano molto. 42Venuta una povera vedova, vi gettò due spiccioli, cioè un quadrante. 43E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44Poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, mentre ella, nella sua povertà, vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere». 1Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». 2E Gesù, rispondendo, gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà diroccata». 3E, come egli era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: 4«Dicci, quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose dovranno compiersi?». 5E Gesù, rispondendo loro, prese a dire: «Guardate che nessuno vi seduca. 6Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Sono io"; e ne sedurranno molti. 7Ora, quando udrete parlare di guerre e di rumori di guerre, non vi turbate perché bisogna che queste cose avvengano; ma non sarà ancora la fine. 8Infatti si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi, carestie ed agitazioni. Queste cose non saranno altro che l'inizio delle doglie di parto. 9Badate a voi stessi! Poiché vi consegneranno ai tribunali e sarete battuti nelle sinagoghe; sarete portati davanti ai governatori e ai re, per causa mia, in testimonianza a loro. 10Ma prima bisogna che l'evangelo sia predicato fra tutte le genti. 11Ora, quando vi condurranno via per consegnarvi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che dovrete dire, e non lo premeditate; ma dite ciò che vi sarà dato in quell'istante, perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. 12Ora, il fratello consegnerà a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 13E voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato». 14«Or quando vedrete l'abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele, posta dove non dovrebbe essere (chi legge intenda), allora coloro che saranno nella Giudea fuggano ai monti. 15E chi sarà sul tetto di casa non scenda, né entri in casa a prendere qualcosa da casa sua. 16E chi sarà nei campi non torni indietro a prendersi il vestito. 17Or guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18E pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno. 19Perché in quei giorni vi sarà una grande tribolazione, la più grande che sia mai venuta dall'inizio della creazione fatta da Dio fino ad oggi, né mai più vi sarà. 20E se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuna carne si salverebbe; ma a causa degli eletti, che egli ha scelto, il Signore ha abbreviato quei giorni. 21Allora, se qualcuno vi dirà: "Ecco qui il Cristo"; ovvero: "Eccolo là", non gli credete. 22Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 23Voi però state attenti; ecco, io vi ho predetto ogni cosa». 24«Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore; 25le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. 26Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire nelle nuvole, con grande potenza e gloria. 27Egli allora manderà i suoi angeli e raccoglierà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. 28Or dal fico imparate questa similitudine: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi sapete che l'estate è vicina. 29Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte. 30In verità vi dico che questa generazione non passerà, prima che tutte queste cose siano avvenute. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». 32«Ma quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, né gli angeli nel cielo, né il Figlio, ma solo il Padre. 33State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento. 34È come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la propria casa, dandone l'autorità ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio ordinasse di vegliare. 35Vegliate dunque, perché non sapete quando il padrone di casa verrà; se di sera, a mezzanotte, al cantar del gallo o al mattino; 36perché, venendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. 37Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!». 1Ora, due giorni dopo era la Pasqua e la festa degli Azzimi; e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con inganno e ucciderlo. 2Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo». 3Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, entrò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato di autentico nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di alabastro, glielo versò sul capo. 4Alcuni si sdegnarono fra di loro e dissero: «Perché tutto questo spreco di olio? 5Poiché si poteva vendere quest'olio per più di trecento denari e darli ai poveri». Ed erano indignati contro di lei. 6Ma Gesù disse: «Lasciatela fare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di me. 7Perché i poveri li avrete sempre con voi; e quando volete, potete far loro del bene, ma non avrete sempre me. 8Ella ha fatto ciò che poteva; ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9Ma in verità vi dico che in tutto il mondo, ovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che costei ha fatto». 10Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti, per consegnarlo nelle loro mani. 11Ed essi, udito ciò, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Così egli cercava un'occasione propizia per tradirlo. 12Ora, nel primo giorno della festa degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a prepararti da mangiare la Pasqua?». 13Allora egli mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e incontrerete un uomo, che porta una brocca piena d'acqua; seguitelo. 14E là dove entrerà, dite al padron di casa: "Il Maestro chiede: Dov'è la stanza in cui mangerò la Pasqua con i miei discepoli?". 15Egli allora vi mostrerà una grande sala di sopra arredata e pronta; là apparecchiate per noi». 16I suoi discepoli andarono e, giunti in città, trovarono come egli aveva loro detto; e apparecchiarono la Pasqua. 17Quando fu sera, egli giunse con i dodici. 18E, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà». 19Allora essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?». E un altro disse: «Sono forse io?». 20Ed egli, rispondendo, disse loro: «È uno dei dodici che intinge con me nel piatto. 21Sì, il Figlio dell'uomo se ne va come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito. Sarebbe stato meglio per lui, se quell'uomo non fosse mai nato!». 22E mentre essi mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo averlo benedetto lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo». 23Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24Quindi disse loro: «Questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto, che è sparso per molti. 25In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio». 26E, dopo aver cantato un inno, uscirono, dirigendosi verso il monte degli Ulivi. 27E Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati di me questa notte, perché sta scritto: "Percuoterò il Pastore e le pecore saranno disperse". 28Ma dopo che sarò risuscitato, io vi precederò in Galilea». 29E Pietro gli disse: «Anche se tutti gli altri si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò». 30E Gesù gli disse: «In verità ti dico che oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». 31Ma egli con più fermezza diceva: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò affatto». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri. 32Poi essi arrivarono ad un luogo chiamato Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui, finché io abbia pregato». 33Quindi prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e cominciò ad essere preso da timore e angoscia; 34e disse loro: «L'anima mia è grandemente rattristata, fino alla morte, rimanete qui e vegliate». 35E, andato un poco avanti, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, si allontanasse da lui quell'ora. 36E disse: «Abba, Padre, ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi». 37Quindi, tornato indietro, trovò i discepoli che dormivano e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non hai avuto la forza di vegliare una sola ora? 38Vegliate e pregate per non entrare in tentazione, certo lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 39Se ne andò di nuovo e pregò, dicendo le medesime parole. 40Ritornato, trovò i discepoli nuovamente addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti e non sapevano che cosa rispondergli. 41Infine, ritornò per la terza volta e disse loro: «Dormite pure ora e riposatevi, basta! L'ora è giunta. Ecco, il Figlio dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori. 42Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino». 43E in quell'istante, mentre egli parlava ancora, giunse Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran turba con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti dagli scribi e dagli anziani. 44Or chi lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò è lui. Pigliatelo e conducetelo via sotto buona scorta». 45E, come fu giunto, subito si accostò a lui e disse: «Rabbi, Rabbi»; e lo baciò caldamente! 46Essi allora gli misero le mani addosso e lo arrestarono. 47E uno dei presenti trasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise un orecchio. 48Allora Gesù, rispondendo, disse: «Siete venuti con spade e bastoni per catturarmi, come se fossi un brigante? 49Eppure, ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e voi non mi avete preso; ma questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture!». 50Allora i discepoli, abbandonatolo, se ne fuggirono tutti. 51Ed un certo giovane lo seguiva, avvolto in un lenzuolo sul corpo nudo, ed essi lo afferrarono. 52Ma egli, lasciato il lenzuolo, se ne fuggì nudo dalle loro mani. 53Essi allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, presso il quale si radunarono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54E Pietro lo seguì da lontano fin dentro il cortile del sommo sacerdote, dove si mise a sedere con le guardie, scaldandosi vicino al fuoco. 55Ora i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio, cercavano qualche testimonianza contro Gesù, per farlo morire; ma non ne trovavano. 56Molti infatti deponevano il falso contro di lui; ma le loro testimonianze non erano concordi. 57Allora alcuni, alzatisi, testimoniarono il falso contro di lui, dicendo: 58«Noi l'abbiamo udito dire: "Io distruggerò questo tempio fatto da mani, e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani"». 59Ma neppure su questo la loro testimonianza era concorde. 60Allora il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù, dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 61Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo, il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». 62E Gesù disse: «Sì, io lo sono. E voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza e venire con le nuvole del cielo». 63Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E tutti lo giudicarono reo di morte. 65Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a bendargli il viso, a dargli degli schiaffi ed a dirgli: «Indovina». E le guardie lo percuotevano. 66Or mentre Pietro era giù nel cortile, sopraggiunse una serva del sommo sacerdote. 67E, visto Pietro che si scaldava, lo guardò attentamente e disse: «Anche tu eri con Gesù Nazareno». 68Ma egli negò dicendo: «Non lo conosco e non capisco ciò che dici». Uscì quindi fuori nel vestibolo, e il gallo cantò. 69Or la serva, vedutolo di nuovo, cominciò a dire ai presenti: «Costui è uno di loro». 70Ma egli negò ancora. E, poco dopo, i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Veramente tu sei uno di loro; infatti sei Galileo e il tuo parlare lo rivela». 71Ma egli cominciò a maledire e a giurare: «Io non conosco quest'uomo di cui parlate». 72E il gallo cantò per la seconda volta; allora Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detta: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». E, pensando a ciò, scoppiò a piangere. 1E al mattino presto, i capi dei sacerdoti con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. 2E Pilato gli domandò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli, rispondendo, gli disse: «Tu lo dici». 3E i capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; ma egli non rispondeva nulla. 4Pilato lo interrogò di nuovo, dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano?». 5Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato ne rimase meravigliato. 6Or ad ogni festa era solito rilasciare loro un prigioniero, chiunque essi chiedessero. 7Vi era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme ad altri compagni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una sommossa. 8E la folla, gridando, cominciò a domandare che facesse come aveva sempre fatto per loro. 9Allora Pilato rispose loro, dicendo: «Volete che vi liberi il re dei Giudei?». 10Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere piuttosto che liberasse loro Barabba. 12E Pilato, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Che volete dunque che faccia di colui che voi chiamate il re dei Giudei?». 13Ed essi gridarono di nuovo: «Crocifiggilo!». 14E Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridarono ancora più forte: «Crocifiggilo!». 15Perciò Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba. E, dopo aver flagellato Gesù, lo consegnò loro perché fosse crocifisso. 16Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè nel pretorio, e convocarono l'intera coorte. 17Lo vestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo. 18Cominciarono poi a salutarlo dicendo: «Salve, re dei Giudei!». 19E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, lo adoravano. 20Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono delle sue vesti, poi lo portarono fuori per crocifiggerlo. 21E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirene che tornava dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo, perché portasse la sua croce. 22Poi condussero Gesù al luogo detto Golgota che significa: Luogo del teschio. 23Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra, ma egli non lo prese. 24E, dopo averlo crocifisso, spartirono le sue vesti, tirandole a sorte, per sapere che cosa toccasse a ciascuno. 25Era l'ora terza quando lo crocifissero. 26E l'iscrizione che indicava il motivo della condanna, posta sopra lui, diceva: "Il re dei Giudei". 27Crocifissero pure con lui due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra. 28Così si adempì la Scrittura che dice: «Egli è stato annoverato fra i malfattori». 29E coloro che passavano lì vicino lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo riedifichi, 30salva te stesso e scendi giù dalla croce!». 31Similmente anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano tra di loro: «Egli ha salvato gli altri, e non può salvare se stesso. 32Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, affinché lo vediamo e crediamo». Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo ingiuriavano. 33Poi, venuta l'ora sesta, si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona. 34E all'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lammà sabactanì?». Che, tradotto vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 35E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: «Ecco, egli chiama Elia!». 36Allora uno di loro accorse, inzuppò una spugna nell'aceto e, postala su una canna, gli diede da bere, dicendo: «Lasciate, vediamo se viene Elia a tirarlo giù». 37Ma Gesù, emesso un forte grido, rese lo spirito. 38Allora il velo del tempio, si squarciò in due, dall'alto in basso. 39E il centurione che stava di fronte a Gesù, visto che dopo aver gridato così aveva reso lo spirito, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio». 40Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano, fra di esse vi erano Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il minore e di Iose e Salome, 41che lo seguivano e lo servivano quando era in Galilea; e ce n'erano molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. 42Poi, avvicinandosi ormai la sera, poiché era la Preparazione, cioè la vigilia del sabato, 43Giuseppe d'Arimatea, un rispettabile membro del consiglio, che aspettava anch'egli il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato e domandò il corpo di Gesù. 44E Pilato si meravigliò che fosse già morto. E, chiamato il centurione, gli domandò se fosse morto da molto tempo. 45E, rassicurato dal centurione, concesse il corpo a Giuseppe. 46E questi, comperato un lenzuolo e deposto Gesù dalla croce, lo avvolse nel lenzuolo e lo mise in un sepolcro che era stato scavato nella roccia; poi rotolò una pietra davanti all'entrata del sepolcro. 47E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, osservavano dove egli veniva deposto. 1Ora, trascorso il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome acquistarono degli aromi per andare ad imbalsamare Gesù. 2La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. 3E dicevano fra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra dall'entrata del sepolcro?». 4Ma, alzando gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata, sebbene fosse molto grande. 5Entrate dunque nel sepolcro, videro un giovanetto che sedeva dal lato destro vestito di bianco, e rimasero spaventate. 6Ed egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; è risuscitato, non è qui, ecco il luogo dove l'avevano posto. 7Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete come vi ha detto». 8Ed esse, uscite prontamente, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremore e stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura. 9Ora Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni. 10Ed ella andò e l'annunciò a quelli che erano stati con lui, i quali erano afflitti e piangevano. 11Ma essi, sentendo dire che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. 12Dopo queste cose, apparve in altra forma a due di loro, che erano in cammino verso la campagna. 13Anch'essi andarono ad annunziarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. 14Infine apparve agli undici mentre erano a tavola e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a coloro che lo avevano visto risuscitato. 15Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura; 16chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato. 17E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; 18prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno». 19Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio. 20Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l'accompagnavano. Amen. | |