Giorgio Vasari
Alle tre Arti del Disegno, cioè Architettura, Pittura, e Scoltura,
e prima dell’Architettura,
"[..]Sono nelle montagne di Carrara, nella Carfagniana vicino a i monti di Luni, molte sorti di marmi, come marmi neri, e alcuni che traggono in bigio, e altri che sono mischiati di rosso, e alcuni altri, che son con vene bigie, che sono crosta sopra a marmi bianchi; perche non son purgati, anzi offesi dal tempo, dall’acqua, e dalla terra, piglian quel colore. Cavansi anchora altre specie di marmi, che son chiamati cipollini, e saligni, e campanini, e mischiati, e per lo piu una sorte di marmi bianchissimi, e lattati, che sono gentili, e in tutta perfezzione per far le figure. E vi s’è trovato da cavare saldezze grandissime, e se n’è cavato anchora a giorni nostri pezzi di nove braccia per far giganti; e d’un medesimo sasso, ancora se ne sono cavati a’ tempi nostri due, l’uno fu il Davitte, che fece Michelagnolo Buonarroto, il quale è alla porta del palazzo del Duca di Fiorenza, e l’altro l’Ercole e Cacco, che di mano del Bandinello sono all’altro lato della medesima porta. Un altro pezzo ne fu cavato pochi anni sono di braccia nove, perche il detto Baccio Bandinello ne facesse un Nettuno, per la fonte che il Duca fa fare in piazza. Ma essendo morto il Bandinello è stato dato poi all’Ammannato scultore Eccellente perche ne faccia similmente un Nettuno.[...]"