I Dieci Comandamenti

Raffronto tra i Dieci Comandamenti


Oroginali (Esodo 20.2-17)
  • 1) Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me.
  • 2) Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
  • 3) Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.
  • 4) Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fà tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo.
  • 5) Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.
  • 6) Non uccidere.
  • 7) Non commettere adulterio.
  • 8) Non rubare.
  • 9) Non attestare il falso contro il tuo prossimo.
  • 10) Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo.

Modificati (Sant'Agostino)
  • 1) Io sono il Signore Dio tuo, Non avrai altro Dio fuori di me.
  • 2) Non nominare il nome di Dio invano.
  • 3) Ricordati di santificare le feste.
  • 4) Onora il padre e la madre.
  • 5) Non uccidere.
  • 6) Non commettere atti impuri.
  • 7) Non rubare.
  • 8) Non dire falsa testimonianza.
  • 9) Non desiderare la donna d’altri.
  • 10) Non desiderare la roba d’altri.

Nel tempo sono state quindi apportate illecitamente le seguenti variazioni: 

  • 1) abbreviato ma nella sostanza invariato
  • 2) è abolito e sostituito dal successivo perché vietando l’idolatria quindi condannando l’adorazione (non li servire) e la venerazione (non ti prostrerai davanti a loro) 
  • 3) sostituito dal successivo che viene sostanzialmente trasformato per onorare tutte le feste piuttosto che il riposo settimanale del settimo giorno
  • 4) sostituito dal successivo che viene decurtato di una parte fondamentale: è scritto che onorare i genitori prolunga l’esistenza terrena che Dio ci dona indicandoci come ottenere una vita più lunga e felice nel rispetto degli altri
  • 5) sostituito dal successivo
  • 6) sostituito dal successivo trasformato da “non commettere adulterio” in “non commettere atti impuri” concetto completamente diverso dal comandamento originale che evita un palese e ingiustificato conflitto con le modifiche successive 
  • 7) sostituito dal successivo
  • 8) sostituito dal successivo
  • 9) trasformato in “non desiderare la donna d’altri” concetto contenuto nel decimo comandamento originale che viene diviso in due parti per evitare che i Dieci Comandamenti divengano nove
  • 10) ridotto in “non desiderare la roba d’altri” per i motivi già esposti


Le differenze
Il secondo comandamento vieta esplicitamente il mercimonio di statue e immagini e viene eliminato; il riposo settimanale si trasforma in tutte le feste; si tace l’importanza dei genitori per non oscurare il ruolo centrale del clero; viene introdotto il divieto relativo agli atti impuri estendendo quello originale rivolto solo all’adulterio e il decimo comandamento viene diviso in due per far quadrare i conti in modo da stabilire che la salvezza e la vita eterna passano solo attraverso l’intercessione della chiesa. Modificare gli originali Comandamenti, comporterebbe inoltre non tenere in conto un chiaro monito nel Deuteronomio, quinto libro della Sacra Bibbia cristiana (e della Torah ebraica) che al quarto capitolo dice: 

“Ora dunque, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, perché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso del paese che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo. Le osserverete dunque e le metterete in pratica perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza …”

Quindi secondo la stessa Bibbia non bisognerebbe aggiungere ne togliere nulla ai Comandamenti e alla sua Parola e chi lo farà "sarà gettato nello stagno ardente di fuoco e di zolfo all’inferno" (Apocalisse 21.8 e 22.15).