Per vedere il mondo al contrario

Da N. 1301 a N. 1350

N.1301
I media forniscono le informazioni utili per la nostra formazione; ma non sono la nostra formazione. Più le fonti sono diverse, più facilitata risulta la formazione delle nostre idee, opinioni, spiritualità. Se ci troviamo in totale sintonia con il giornale che sempre leggiamo o canale TV che vediamo o partito che seguiamo o il predicatore che da sempre ascoltiamo: ci hanno già plagiato. Vuol dire che abbiamo delegato loro la nostra formazione politica, morale, spirituale. L’informazione più è diversificata, anzi contrapposta, più contribuisce alla nostra formazione che rimane nostra unica responsabilità. Un’unica eccezione: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”.


N.1302
Il tempo è un’invenzione umana per dare significato al prima e al dopo. Tutti quelli che hanno vissuto esperienze di pre-morte (“In Cielo e ritorno”) sono concordi nel dire che il tempo non esiste; ripercorrono in contemporanea la loro vita così come vari episodi della storia umana. Come se mettessimo tutte le nostro foto, mischiate, su un tavolo e scegliendone l’una o l’altra, ne riviviamo quei momenti col ricordo e le emozioni associate; contemporaneamente. Anche la vita che stiamo vivendo è una delle tante rappresentazioni; attori diversi ma stessi personaggi. Oggi per esempio riviviamo purtroppo Caino e Abele, il fratello che uccide il fratello. L’intera esperienza umana è un calderone che in continuazione ribolle di gioie, sofferenze, esaltazioni, dolori, lutti. L’unico scopo del tutto è permettere alla nostra coscienza, al nostro vero Io immortale, attraverso il chiaro e lo scuro, di avvicinarsi sempre di più (l’unica e vera progressione) alla perfezione dell’amore di Dio.


N.1303
Ho visto una rappresentazione di una continua lotta tra angeli e diavoli. Poi alla fine, tutti sul palco, per mano a prendersi gli applausi di rito. Tutte le sere la stessa rappresentazione. Statica ripetitività? No, perché ogni volta gli attori si scambiavano i ruoli. Per apprendere ogni sera qualche cosa di più vivendo l’altro, sui propri panni.


N.1304
Hai tanti doni: intelligenza, facilità di parola, cultura, personalità, fascino,… Attento a non usarli per alimentare il tuo Ego; ti rinchiuderesti da solo in una prigione da cui sarà difficile uscire.


N.1305
Ci vuole una svolta nei nostri rapporti con Dio. Le religioni hanno fatto il loro dovere nel gestire la morale (il bene e il male) ma purtroppo non siamo andati molto lontano da Caino e Abele. Non abbiamo più bisogno di maestri; il cambiamento deve avvenire dentro di noi. Dio ha già fatto metà della strada svelandoci, attraverso il Figlio, il suo incondizionato amore nei nostri confronti. L’altra metà spetta a noi: prenderne coscienza, accettarlo e infine ricambiandolo.


N.1306
Se Orban rappresenta un’Ungheria filorussa, cosa ci sta a fare nell’Unione Europea? Così come l’Inghilterra ha fatto il favore di anticipare la sua uscita, non potrebbe seguirla anche l’Ungheria? L’Europa non deve essere né filoamericana né filorussa ma filoeuropea. Tuttavia, a parte Draghi, i politici europei hanno la stoffa per capirlo?


N.1307
Contiamo quante volte in un giorno non diciamo quello che realmente pensiamo: al lavoro, in famiglia, nei parlamenti, nelle cattedrali, nei tribunali, nei meeting, nei discorsi conviviali, al telefono, in TV, alla radio, nei cinema, nei teatri… per imbrogliare, per convenienza, per generare consenso, per scopi elettorali, per interesse privato, per attaccarsi al carro vincente, per noia, per stanchezza o semplicemente, ormai, per abitudine. Via via che la vita trascorre, sempre di più risuona chiara e ammonitrice la premessa di Gesù ogni volta che apriva la bocca: “In verità, in verità vi dico .. “


N.1308
In memoria delle letture filosofiche di antica data, è disponibile il libro “La Repubblica” di Platone, dove riporto, oltre al testo completo, le probabili prove della sua esperienza di pre-morte prima o durante l'estensione del suo libro e il risultato del test di Greyson che qualifica o meno una esperienza NDE (Near Death Experience). Su Amazon: “La Repubblica di Platone” di Ammannato.


N.1309
I Grandi Personaggi sono stati veramente Grandi? Giusto per citarne qualcuno tra tutti: Leonardo e Eistein; incredibili precursori nei cui confronti ci sentiamo annichiliti. Citando il paradosso dei corvi neri di Carl Gustav Hempel ("È sufficiente dimostrare che sia bianco anche un solo corvo, per mettere in dubbio la teoria che tutti i corvi siano neri") sarebbe sufficiente dimostrare che uno di questi Grandi in realtà abbia attinto la sua conoscenza attraverso un’esperienza di pre-morte, per mettere in dubbio la loro grandezza (libro su Amazon: ”In Cielo e Ritorno” dove risulta che in molti hanno avuto la possibilità di attingere alla Conoscenza Universale prima di ritornare). Il mio corvo bianco è “La Repubblica” di Platone (influente modello politico) dove risulterebbe evidente che Platone abbia vissuto questa esperienza di pre-morte per trasferirla nel suo famoso scritto. Applicando il test di Greyson ai due miti (Mito della Caverna e Mito di Er) risulterebbero entrambe certificate esperienze di pre-morte.


N.1310
Smart working e Elon Mask. Segnali di onnipotenza. Quando le bollicine del potere arrivano alla testa.


N.1311
Pensiamo che i ricchi di tutto il mondo siano preoccupati per il loro pane a fette per le loro ricche colazioni? In ogni crisi, in ogni guerra possono anche cambiare i “vincitori”, ma ci sono sempre gli stessi perdenti: gli ultimi anelli della catena. La consolazione è che saranno proprio loro gli unici giurati del tribunale di Dio.


N.1312
Lo Spirito Santo non è un regalo, è una conquista. È per tutti ma non di tutti: è per quelli che hanno scelto di stare dalla parte di Gesù. Non è istantaneo, ma infuso dalle continue battaglie vinte contro sé stessi.


N.1313
A cosa servono le coniugazioni? “Ieri vedere un film” non è forse comprensibile come un’azione passata? Non ne è un’inutile ridondanza? Oppure “Domani andare al lavoro” (al posto di andrò) o “Sto guardare questo bel fiore” (al posto di guardando). Sono necessari non più di 4 neuroni per contestualizzare il verbo all’infinito nella frase in cui è inserito; perché allora le coniugazioni? Perché a chi detiene la gestione delle cose (culturali, politiche, religiose…) piacciono le regole; la proliferazione delle regole rende insicuro chi le deve seguire; rende paurosi, timorosi, sottomessi con la continua paura di sbagliare e subirne la relativa punizione o esclusione dal gotha. Il “divide et impera” è diventato il “multa praecepta et impera”.


N.1314
Chi fosse interessato al libro su questi “Micro racconti” o ad altre pubblicazioni di vario genere, trova qui la lista aggiornata : https://www.ammannato.it/libri


N.1315
Ho chiesto a Dio di mandarci in aiuto una delle tante civiltà dell’Universo più progredite di noi moralmente e spiritualmente. Per una specie di protettorato sulla Terra: eliminazione di tutte le armi nucleari; ritiro della Russia; eliminazione di tutti gli altri conflitti dando ragione all’uno o all’altro; ridistribuzione “fortemente consigliata” delle risorse. Ma poi, dopo, il nostro mondo mi è apparso come un’immensa prigione, dove il comportamento virtuoso sarebbe stato determinato dalla costrizione e non dalla scelta. Allora meglio così come siamo, dove il percorso verso il bene dovrà essere conquistato, ad ogni prezzo, centimetro per centimetro.


N.1316
Dal Vangelo di Tommaso (elenco di detti di Gesù, in lingua copta ritrovato in uno dei manoscritti di Nag Hammadi, scoperti nel 1945) il N.40 sembra attuale anche oggi a 100 giorni dall’invasione dell’Ucraina: “Dice Gesù: «Un ceppo di vite è stato piantato contro la volontà del Padre e poiché non è forte sarà estirpato dalle sue radici e morirà»”. Ovvero il male si mischia con le viti buone; si confonde con esse per trarre in inganno. I grappoli sembrano gli stessi; i chicchi rigogliosi. Ma è un inganno che dura fino al momento della vendemmia dove è smascherato perché il suo vino è amaro, il succo del frutto è veleno. Dio lo estirperà fino dalle radici più profonde.


N.1317
09/06/2022 Oggi 48 anni di matrimonio. Fatto “anomalo”, fummo noi a concelebrare poiché, in effetti, gli sposi sono i Ministri del Sacramento: alla consacrazione, al gesto della pace, alla distribuzione della comunione, alla partecipazione al commento delle Scritture. Dovrebbero essere così tutti i matrimoni perché partecipare non come spettatori ma come attori alla presenza fisica di Gesù durante la consacrazione, significa dare un booster all’unione. Presenza sempre più indispensabile in tempi sempre più complicati.


N.1318
Attori e non più spettatori. Così come per il matrimonio, in teoria, i ministri del Sacramento sono gli sposi; perché per tutte le altre attività religiose ci siamo piano piano relegati alla passiva funzione di spettatori e non alla proattività di attori? Perché il Papa non viene eletto a suffragio universale nelle parrocchie? Perché tutto quello che riguarda il nostro Spirito, viene esclusivamente deciso da commissioni private in freddi e bui stanzoni, per soli uomini? Perché nelle messe dobbiamo stare tutti in silenzio a sentire una sola persona che dice quello che gli passa per la testa in quel momento? Perché abbiamo delegato la nostra salvezza a degli estranei? Perché si fanno Santi tra di loro? Perché gli abbiamo fatto credere che a loro spetta il diritto di aprire o chiudere le porte del Paradiso? Perché dobbiamo confessare a loro le nostre debolezze e non le loro a noi? Il mondo sta andando a rotoli; continuiamo forse a non capire quale è il messaggio che sta dietro a tutte queste sventure?


N.1319
La Chiesa, coscientemente o meno, non fa altro che ricordarci che siamo inveterati peccatori, di essere a lei sottomessi, di ubbidire solamente chi ci può salvare. I media non fanno altro che creare nuove paure, guerre, epidemie, una pioggia continua di cronaca nera. La paura attanaglia, l’insicurezza minimalizza la nostra vita, il buio che ci circonda ci rende pecore al seguito di questo o di quello. Non c’è che un’unica luce, un unico faro in mezzo a questo caos, l’insegnamento di Gesù: “amatevi come io vi ho amato”. Ovvero superate il “non fare” dei dieci Comandamenti, liberatevi di tutti i pesi, le oppressioni, di tutte le catene e passate invece al “fare”; cioè all’amare come lui ci ama.


N.1320
Saremmo indifferenti, volteremmo la faccia, faremmo un torto o morire di fame un fratello, un figlio o un genitore? No. Il problema è che chi ci sta difronte non somiglia né a un genitore, né a un fratello, né a un figlio perché la sua esteriorità è recepita dai nostri sensi ed elaborata dal nostro cervello. Da bambini siamo ancora gli esseri di luce, appena ricoperti da materia umana non ancora in grado di osservare, concatenare e dedurre. Per questo i bambini possono vedere dentro l’anima di chi li circonda; per questo Gesù ci raccomandò di tornare come bambini per entrare nel Regno dei Cieli. Il vero e unico scopo della nostra vita è di riuscire a vedere il nostro prossimo con gli occhi dell’anima. Come? A piccoli passi, lentamente ma costantemente. Cominciando già oggi con un abbraccio imprevisto alla nostra sposa o sposo; una telefonata di conforto ad un vecchio amico; una parola di troppo frenata; uno scatto d’ira trattenuto; una stretta di mano ad una mano tesa; un “come va?” ai nostri figli. Non sono i santi che hanno la precedenza, ma chi ha l’anima di un bambino.


N.1321
Perché l’onomastico si riferisce alla ricorrenza della morte di un Santo e non alla più allegra data di nascita? Perché alla Chiesa medioevale (poiché sta ancora là) piace di più la morte che non la vita; il Gesù crocifisso e non quello risorto; il buio delle chiese e non la luce ed i profumi dei prati fioriti.


N.1322
Quando ti imbatti in qualche cosa che non ti torna (una lettura, un discorso, un’opinione,…) da qualunque fonte essa provenga (vera, falsa, inventata, terrena, divina,…) fermati lì, non andare avanti. Non è detto che sia un’informazione errata, non è semplicemente per te.


N.1323
L’aggressione verbale è la necessità di convincersi di avere ragione. Più è violenta, più è urlata e più cerca di penetrare e convincere il più profondo del proprio essere. Ma la verità è sempre là, immutabile, scolpita nell’anima, indifferente alle aggressioni dell’Ego.


N.1324
I discepoli di Gesù, poveri, semplici, a volte non istruiti, andarono ad annunciare al mondo la Buona Novella della reale esistenza di un Dio, Padre, Buono e sempre presente nelle difficoltà della nostra vita. Peccato che questa genuina spinta iniziale si sia subito dopo affievolita lasciando di nuovo il campo agli interessi delle religioni. Di questo periodo ne è rimasto un unico reperto storico, che è il Vangelo di Gesù.


N.1325
Su un giornale di oggi: ” Sette italiani su dieci (73%) mettono oggi la dimensione sessuale in cima alla lista delle priorità…”. Pensavo che dopo la pandemia e l’attuale invasione dell’Ucraina, fossero le preghiere al Padre la maggiore priorità. Si vede che non stiamo capendo proprio nulla.


N.1326
Vorrei fondare un nuovo partito politico: G.A.F.C. Senza alcuna ideologia; o piattaforma politica; o orientamenti di destra, di sinistra o di centro; o filodiqua o filodilà. Solo e semplicemente G.A.F.C. “Per avere Giustizia la porta è sempre Aperta; per avere Favori, è sempre Chiusa”.


N.1327
La scorsa estate mi sono comparse nell’occhio le “mosche volanti” (miodesopsie). Ho cercato una veloce visita oculistica e, essendo agosto, l’ho trovata in un poliambulatorio privato con un oculista in pensione: miodesopsie dovute al distacco del vitreo. Nessuna cura, nessuna prescrizione, nemmeno un blando collirio (ed è così, non ci sono cure specifiche se non bere molto). Quest’anno è success la stessa cosa a mia moglie ma con visita di un dottore in attività. Prescrizione: un integratore (non mutuabile) per 3 mesi ed un collirio (non mutuabile) da prendere a vita. Perché tale differenza? Perché il mio oculista, ormai in pensione, non era più “legato” alle case farmaceutiche.


N.1328
“Mala tempora currunt sed peiora parantur” (Cicerone: “Corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori”). Così come stanno le cose o, peggio, come potrebbero proseguire, bisognerebbe ripensare a tutta una serie di investimenti ed incentivi per rifocalizzarsi sulle cose essenziali. Potremmo fare a meno di tanti bonus, di internet superveloce, di ultra tecnologie, di realtà virtuali, di macchine che si guidano da sole e tornare alla madre terra. Crisi del grano? Incentivi sì, ma sulle tantissime terre incolte che abbiamo per produrlo. Crisi energetica? Siamo o non siamo il paese del sole? Crisi dell’acqua? Perché ancora oggi il 30% viene disperso? L’impressione è che stiamo correndo troppo avanti verso un futuro virtuale, trascurando il presente reale.


N.1329
Ricchissimo è il nostro retaggio classico; è già stato vissuto tutto e predisposto per prevenirne la ripetizione. Sulle guerre (purtroppo): “Si vis pacem, para bellum” (Se vuoi la pace, sii preparato per la guerra). I tempi in cui l’orso convivrà con l’agnello sono ancora acerbi, da maturare.


N.1330
Le Nazioni Unite funzionano? “Le guerre? Vedo personalmente una maniera semplice di affrontare l’aspetto esteriore, cioè organizzativo, del problema: gli Stati creino un’autorità legislativa e giudiziaria col mandato di comporre tutti i conflitti che sorgano tra loro. Ogni Stato si assuma l’obbligo di rispettare i decreti di questa autorità, di invocarne la decisione in ogni disputa, di accettarne senza riserve il giudizio e di attuare tutti i provvedimenti che essa ritenesse necessari per far applicare le proprie ingiunzioni. Qui s’incontra la prima difficoltà: un tribunale è un’istituzione umana che, quanto meno è in grado di far rispettare le proprie decisioni, tanto più soccombe alle pressioni stragiudiziali. Vi è qui una realtà da cui non possiamo prescindere: diritto e forza sono inscindibili, e le decisioni del diritto s’avvicinano alla giustizia, cui aspira quella comunità nel cui nome e interesse vengono pronunciate le sentenze, solo nella misura in cui tale comunità ha il potere effettivo di impone il rispetto del proprio ideale legalitario”. (Einstein, luglio 1932).


N.1331
Non c’è pace se non c’è giustizia; non c’è giustizia se non c’è un’equa distribuzione delle risorse; non c’è un’equa distribuzione delle risorse se non si è disposti a cedere qualche cosa del proprio; non si è disposti a cedere qualche cosa del proprio se non riusciamo a considerare gli altri come fratelli; non riusciamo a considerare gli altri come fratelli se non siamo in grado di guardare oltre la loro apparenza ed entrare nella loro essenza divina. La pace nel mondo è un nostro problema.


N.1332
Il seme del male e il seme del bene. Nasciamo con ambedue e la vita trascorre nella lotta tra l’uno e l’altro. Entrambi necessari, come il giorno e la notte; una continua e quotidiana scelta, per la lenta e faticosa progressione verso Dio. Fino al punto in cui veniamo attratti dalla sua forza di gravità. Allora non sarà più necessario spingere o arrancare; ma veniamo invece dolcemente attratti verso il Padre e il seme del male non avrà più motivo di esistere.


N.1333
Quanti insegnamenti abbiamo dato ai nostri figli, specie da piccoli? Non si fa così ma così, attento a questo e attento a quello, etc. E se il piccolo, nonostante le esaurienti spiegazioni non ascolta? Ci vuole il santo scapaccione. La bella teoria non si sostiene con bei discorsi o nobili propositi ma anche con la forza di farli rispettare. Quante parole, editti, statuti, raccomandazioni, leggi, encicliche, capitoli, paragrafi etc. abbiamo stilano a riguardo dei giusti valori della pace? Eppure l’invasione dell’Ucraina ci ha colti tutti di sorpresa ma soprattutto impreparati. Le tonnellate di carta di buone raccomandazioni sono diventate montagne di cenere; ottime raccomandazioni ma senza l’associata forza per farle rispettare. Qualcuno però ci aveva messo già sull’avviso: “Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto”.


N.1334
Il seme del bene e il seme del male. Ma ci vogliono certe condizioni al contorno perché esploda l’uno o l’altro. Per il seme del male è la comunicazione negativa (sotto tutte le forme) del tiranno o della ideologia di turno che crea i presupposti per il suo sviluppo dentro di noi; ma non è sufficiente. Ci deve essere il terreno fertile su cui crescere e far maturare questo seme, e questo terreno fertile è la nostra personale insoddisfazione, il nostro disagio, la nostra insicurezza. Questa comunicazione negativa non fa altro che indirizzarle verso un nemico esterno, concreto, visibile, su cui scaricare e alleviare i nostri disagi. L’origine di questi disagi?: l’allontanamento progressismo dal nostro più caro amico; Dio. Senza un fidato amico sempre al nostro fianco, la traversata umana è realmente un percorso difficile, generatore di quella insicurezza, insoddisfazione e disagio.


N.1335
In mezzo a questo caos di pandemie e guerre, su quale modello di umanità futura ci stiamo dirigendo? Modello occidentale, orientale, asiatico, “neutrale”? O bisognerebbe scendere dall’ideologia alla biologia? Qual è il mattoncino base della vita se non la cellula? Qual è il componente base su cui si sviluppa la civiltà se non la famiglia? A Civitavecchia, oltre ai messaggi della Madonna delle Rose ci sono anche messaggi di Gesù: “Fermate questa guerra! Avete le armi più potenti di quelle usate, che sono l'amore, le preghiere, l'umiltà, il Rosario e la vera conversione dei vostri cuori verso Dio, tramite la nostra Mamma Celeste che vi sta stringendo tutti tra le braccia, vicino al suo Cuore Immacolato. Amatevi, miei figli, educate e crescete i miei e vostri figli. Vi ho scelti perché' dalla vostra famiglia, nascerà la strada nuova della nuova e vera famiglia di Dio.” Al posto di tanti proclami, paroloni e talk show sui “grandi temi”, concentriamoci su ciò che di più caro abbiamo: la nostra famiglia. Curiamola, amiamola, supportiamola: sono le fondamenta della futura casa sulla roccia.


N.1336
Gesù parlava direttamente al cuore, allo spirito, alla profonda essenza delle persone che lo ascoltavano; non alla loro fisicità ma alla loro spiritualità. L’essenza divina che svelava i misteri della vita all’essenza umana. Oggi ci è rimasta in mano solamente una fotocopia sbiadita. Gesù ci manchi.


N.1337
Oggi, rito Ambrosiano, 25 minuti di predica su Adamo ed Eva. Ma avrei voluto domandargli: “Don, stiamo ancora avendo la pandemia, la guerra vicino a casa, la siccità, l’invasione di cavallette in Sardegna.. Dobbiamo aspettarci le ultime tre piaghe e cominciare a comprare il sangue d’agnello da mettere sulle porte?” Ma avrei rischiato 2 anni di carcere per interruzione di funzione religiosa (Art.405 del Codice Penale).


N.1338
Sarebbe sufficiente, per annullare la vita sulla Terra, solo il 10% delle attuali bombe atomiche nei vari arsenali in giro per il mondo. Siamo a un passo dalla autodistruzione. Se siamo arrivati fino a questo punto, a dispetto di tutte le religioni, non ci viene il dubbio che forse abbiamo sbagliando qualche cosa? Non ci viene il sospetto che tutti i “buoni” insegnamenti non sono serviti a nulla? Non sarebbe forse il caso di ripensare completamente al nostro rapporto con Dio? Forse più diretto, più responsabile, senza mediazioni?


N.1339
È la versione regalo (illustrata con immagini a colori, in formato slide tipo PowerPoint) del precedente libro “Il Vangelo di Vangeli di Ammannato” che si trova sempre su Amazon in versione economica. È la disaggregazione di tutti gli episodi dei 4 Vangeli e la riaggregazione in un unico Vangelo indipendentemente dall’Evangelista e dalla versione ufficiale (CEI, TILC o Riveduta). Il risultato di questa riaggregazione è un racconto incentrato solamente sulla vita e sugli insegnamenti del Maestro: un vero e proprio Vangelo di Gesù.


N.1340
Col conflitto bisogna conviverci (è nella natura umana); ma quando diventa patologico (la malattia) diventa la guerra. I Costruttori della Pace si devono operare perché non lo diventi. La pace è un percorso lungo, nasce da dentro, bisogna cominciare coi bambini; ma esiste anche un problema a breve che è la necessità del suo contenimento. Non si può costruire la pace se non si conoscono le origini della guerra. Un breve excursus da Paltone, Einstein, Freud fino ai giorni nostri con l’invasione dell’Ucraina. Esempi concreti su cosa ciascuno di noi può fare già da oggi per la Pace. (“Pace e Guerra di Ammannato” su Amazon).


N.1341
Questo è il preoccupante ultimo messaggio della Madonna a Medjugorje. Il libro Messaggi della Madonna (con tutti i messaggi dalla prima apparizione) è stato aggiornato con gli ultimi del 2022. “25/06/2022 “Cari figli! Gioisco con voi e vi ringrazio per ogni sacrificio e preghiera che avete offerto per le mie intenzioni. Figlioli, non dimenticate che siete importanti nel mio piano di salvezza dell’umanità. Ritornate a Dio ed alla preghiera affinché lo Spirito Santo operi in voi ed attraverso di voi. Figlioli, Io sono con voi anche in questi giorni quando satana lotta per la guerra e per l’odio. La divisione è forte ed il male opera nell’uomo come mai finora. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.


N.1342
Non c’è bisogno delle religioni per tornare a Dio; non sono necessarie tante manifestazioni esteriori, il rapporto col Padre è personale; non c’è bisogno che la porta sia spalancata, ma socchiusa; non c’è bisogno di essere missionari nel mondo, basta esserlo nella propria famiglia e verso il nostro prossimo. Insomma, non c’è bisogno che esteriormente cambi la tua vita, è solamente voltare la testa quando sei chiamato per nome.


N.1343
In mezzo a questa grande confusione di oggi, è di conforto conoscere che esiste un aldilà ed è molto bello. Pamela Reynolds ha avuto ana esperienza di pre-morte tra le più verificate oggettivamente. I parametri ufficiali per dichiarare un corpo morto erano già stati raggiunti da tempo, eppure, ”da morta” riportò successivamente situazione che aveva visto, confermate da dottori ed infermieri presenti. Si ritrovò in un mondo accogliente e pieno d’amore prima di essere “costretta” a tornare nel suo corpo. Pamela conclude il suo racconto dicendo: «Penso che la morte sia un’illusione. Credo che la morte sia realmente una brutta bugia». Cito il paradosso Gustav Hempel: ” È sufficiente dimostrare che sia bianco anche un solo corvo, per mettere in dubbio la teoria che tutti i corvi siano neri"; ovvero: se è dimostrabile oggettivamente anche un solo caso di vita dopo la morte, allora può essere messa in dubbio tutta la teoria che non esiste un aldilà. (da “In Cielo e ritorno di Ammannato” su Amazon).


N.1344
Torniamo a Dio. Tutto quello che ci sta succedendo è perché ci siamo allontanati troppo dal raggio d’azione del suo amore. Certo che i figli devono staccare prima o poi il cordone ombelicale per diventare adulti, ma poi bisogna tornare. Con un nuovo rapporto, una nuova relazione; sempre tra genitori e figli ma non più subordinati ma da pari a pari, tra adulti a pari dignità. È ciò che da sempre un padre ed una madre hanno desiderato per i propri figli. È ora che anche noi torniamo al Padre.


N.1345
Certamente la preghiera è un grande aiuto per la pace, ma non deve essere l’unico. Dalle Beatitudini: ”Beati quelli che costruiscono la pace: Dio li accoglierà come suoi figli. Beati quelli che sono perseguitati per aver fatto la volontà di Dio, perché di essi è il regno dei cieli”. Preghiera e azione, le due gambe; senza una delle due si zoppica.


N.1346
Tornare a Dio nel cuore non è un dovere, né un obbligo, né un’assicurazione per l’aldilà. È l’Amico, il Compagno di viaggio a cui rivolgersi anche per i più piccoli problemi di ogni giorno. Quando le abbiamo provate tutte ma rimaniamo ancora fermi al palo, alziamo le braccia e : “Padre, sono arrivato fin qui ma ora ho bisogno di te”. Prima o poi la soluzione arriva sempre.


N.1347
Lo Spirito e la Materia. Quante volte abbiamo sentito che lo Spirito è il Bene e la Materia è il Male; della continua lotta tra di loro; della nostra battaglia per liberarci dalla Materia ed evolverci verso lo Spirito. Ma allora perché Dio ha usato l’argilla per crearci invece che, per esempio, l’oro? Perché ha voluto “punirci” ricoprendo lo Spirito con la camicia di forza della Materia? Perché la Materia ha piena dignità come lo Spirito. È la Materia di Gesù che lo ha commosso fino al punto di venire incontro al desiderio della madre a Cana; è la Materia di Gesù che lo ha fatto piangere per la morte dell’amico Lazzaro; è la Materia di Gesù che lo ha fatto sudare sangue sul Getsemani all’idea di dover lasciare i suoi amici, ancora impreparati per i Grande Compito. L’unicità del progetto di Dio su di noi è che ha voluto creare un’umanità ibrida, la sola nell’Universo, fatta da Spirito (che abbonda nei Cieli) e la magnifica originalità della nostra Materia.


N.1348
Nei mammiferi maschi i testicoli devono essere esterni poiché la loro temperatura deve rimanere più bassa di quella corporea, precisamente non superiore ai 33/34 gradi celsius. Finché fummo quadrupedi, la sacca scrotale restò ben arieggiata, ma quando diventammo homo erectus (sacca scrotale compressa) la temperatura cominciò ad avvicinarsi pericolosamente a quella corporea causando tutta una serie di dolori che spesso sfociano nell’aggressività. Può essere questa la causa di tante guerre?


N.1349
“Cosa vuole Dio da noi?”. “Essere semplicemente ricambiato dell’amore che ha per noi. E quando siamo innamorati, facciamo con gioia tutto quello che può far piacere alla persona amata”. “Ma la persona amata possiamo vederla, toccarla, respirare il suo profumo. Dio non sappiamo neppure se esiste”. “Vero. Ma quando entriamo in una casa nuova, anche se il proprietario non ci fosse, ma vediamo la bellezza degli arredamenti, il profumo accogliente che aleggia, una fetta di pane caldo e un bicchiere di vino fresco sul tavolo per gli ospiti assetati e affamati, quando sfogliamo nell’attesa il suo libro di poesie d’amore lasciato lì, aperto; non ce ne innamoriamo forse, anche senza averlo mai visto né toccato? Il proprietario è Dio e la sua casa è il Mondo”.


N.1350
In questi momenti di grande confusione, in cui l’avversario di Dio sembra che abbia mano libera su tante cose, può anche succedere che molti “predicatori del nulla” si ricoprano di bianca lana d’agnello per condurci di là invece che di qua. Gesù ci aveva già messi in guardia: “Tu invece, quando preghi, entra in camera tua e chiudi la porta. Poi, prega Dio, presente anche in quel luogo nascosto.”