La Sacra Sindone

L'uomo più buono del mondo

Prefazione

Inizialmente interessato alla Sindone, più per la dolorosa partecipazione alle estreme sofferenze di un uomo, che al fatto se fosse o meno l’immagine di Gesù, la cui dimostrazione di verità o falsità comunque non avrebbe tolto nulla al rapporto personale tra Dio e gli uomini, ne ho sempre ricercato maggiori informazioni da fonti genuinamente laiche e possibilmente non credenti. 

Non che i fatti di Dio si possano ovviamente tutti spiegare con la ragione, tuttavia il nostro pensiero è anch’esso dono di Dio e come tale acquisisce il diritto di ricercare evidenze e riscontri razionali anche in campi non propriamente razionali.

Con questo approccio, sono stato casualmente presente ad una delle illustrazioni del compianto Prof. Luraschi sul suo lavoro di continua ricerca della verità sul Telo Sindonico. Sono stato colpito ed affascinato dalla sua “ passione laica”, così si autodefiniva, nell’affermare l’assoluta autenticità del telo, non ricorrendo a misteri della fede o ad un puro fatto personale di credente o non credente, ma attenendosi al semplice metodo investigativo di : osservare, concatenare e dedurre.

Ho cominciato a selezionare le informazioni che mi interessavano cercando di farmi una idea personale sulla veridicità o meno della Sindone, evitando studi e ricerche dichiaratamente di parte: da ambo le parti.

Dopo le recenti ricerche , soprattutto quelle dell' ENEA del 2010-2011, e l'utilizzo di un modello matematico per il calcolo delle probabilità (documenti ampiamente inseriti in questo lavoro) non ho più alcun dubbio sul fatto che la Sindone di Torino sia realmente il Sacro Sudario di Gesù Cristo, figlio di Dio, risorto.

Non che una verità matematica e razionale 'costringa' matematicamente a credere in Dio. L'iniziativa è sempre di Dio, spetta poi a noi accettarla o meno. Chi non vuol credere rimane libero di non credere anche davanti all'evidenza della veridicità della Sindone. Il libero arbitrio è salvo.

Ma i riscontri sono incredibilmente tanti, precisi e seri: per esempio è stato calcolato che la probabilità complessiva che l’impronta cadaverica del lenzuolo Sindonico non appartenga all’uomo di cui è narrata la sevizie nei Vangeli è di 1 su 200 miliardi, vista la inusualità di alcune sequenze della tortura, sufficiente a essere certezza in considerazione del fatto che non ci sono stati 200 miliardi di morti per crocifissione.

Da un altro modello probabilistico, che tiene conto delle nuove acquisizioni scientifiche, risulta che la Sindone è autentica con probabilità del 100% e corrispondente incertezza pari a 10 alla -83 (ovvero 0 virgola, seguito da 83 zeri ed un 1 finale) , ciò equivale ad affermare che è più probabile fare uscire per 52 volte consecutive uno stesso numero al gioco della roulette piuttosto che affermare che la Sindone non sia autentica. 

Di fronte a queste evidenze mi meraviglio fortemente come ancora le strutture ufficiali non ne dichiarino definitivamente l'autenticità. Quasi avessero paura che Gesù sia esistito veramente. Spesso le verità più semplici ed evidenti vengono oscurate o messe in dubbio da chi ha interesse a limitarne l’evidenza o nel ricondurle, nella migliore delle ipotesi, ad un puro fatto di credo personale e non di evidenza universale. Lascio comunque al lettore la libertà di formarsi una propria idea, leggendo queste poche righe, ma soprattutto, se interessato, approfondendo queste tematiche attraverso l'ampia bibliografia allegata.

Ing. Maurizio Ammannato