Nuvo Testamento T.I.L.C.

Traduzione Inreconfessionale in Lingua Corrente

Lettera di Giacomo

Saluti

Io, Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù, saluto voi tutti che siete il popolo di Dio disperso per il mondo.

Fede e saggezza

Fratelli miei, quando dovete sopportare prove di ogni genere, rallegratevi. Sapete infatti che se la vostra fede supera queste prove, voi diventerete forti. Anzi, tendete a una fermezza sempre maggiore, così che voi siate perfetti e completi, sotto ogni aspetto. E se qualcuno di voi non è saggio, chieda a Dio la saggezza, e Dio gliela darà; perché Dio dà a tutti volentieri e generosamente. Ma bisogna chiedere con fiducia, senza dubitare. Chi dubita è come un'onda del mare mossa dal vento, sospinta qua e là. Un uomo simile, indeciso e incoerente in tutto quel che fa, non si illuda di ricevere qualcosa dal Signore.

Povertà e ricchezza

Fratelli, se qualcuno di voi è povero, sia fiero del fatto che Dio lo onora. Se invece uno è ricco, sia contento del fatto che Dio lo umilia. Il ricco infatti passa via come un fiore di campo. Il sole si alza, il suo calore fa seccare l'erba; il fiore cade e la sua bellezza svanisce. Così anche il ricco cadrà con le sue imprese.

Prove e tentazioni

Beato l'uomo che resiste alle tentazioni: dopo aver superato la prova, egli riceverà in dono quella vita eterna che Dio ha promesso a coloro che lo amano. Ma se uno è assalito dalle tentazioni, non deve dire: «È Dio che mi tenta»: perché Dio non può essere tentato dal male ed egli non tenta nessuno. In realtà ognuno è tentato dal proprio desiderio cattivo, che prima lo attira e poi lo prende in trappola. Questo desiderio fa nascere il peccato, e il peccato, quando ha preso campo, porta la morte. Non lasciatevi ingannare, fratelli carissimi: tutto ciò che abbiamo di buono e di perfetto viene dall'alto: è un dono di Dio, creatore delle luci celesti. E Dio non cambia e non produce tenebre. Egli ha voluto darci la vita e ci ha fatti esistere per mezzo della sua parola che annunzia la verità: egli ha voluto così che noi fossimo come le primizie di tutte le sue creature.

Ascoltare e agire

Ricordate una cosa, fratelli carissimi: ognuno deve essere pronto ad ascoltare, ma lento a parlare e lento a lasciarsi prendere dalla collera. Chi è in collera non può compiere ciò che è giusto secondo Dio. Perciò liberatevi da tutto ciò che è sporco e cattivo. Siate pronti ad accogliere quella parola che Dio fa crescere nel vostro cuore e che ha il potere di portarvi alla salvezza. Non ingannate voi stessi: non contentatevi di ascoltare la parola di Dio; mettetela anche in pratica! Chi ascolta la parola ma non la mette in pratica è simile a uno che si guarda allo specchio, vede la sua faccia così com'è, ma poi se ne va e subito dimentica com'era.

C'è invece chi esamina attentamente e osserva con fedeltà la legge perfetta di Dio, la quale ci porta alla libertà. Costui non si accontenta di ascoltare la parola di Dio per poi dimenticarla, ma la mette in pratica: per questo egli sarà beato in tutto quel che fa. Se uno crede di essere religioso, ma poi non sa frenare la propria lingua, è un illuso: la sua religione non vale niente. Questa è la religione che Dio Padre considera pura e genuina: prendersi cura degli orfani e delle vedove che sono nella sofferenza, e non lasciarsi sporcare dalle cose di questo mondo.

Contro le ingiuste preferenze

Fratelli, voi che avete la fede in Gesù, nostro Signore glorioso, dovete comportarvi allo stesso modo con tutti, senza ingiuste preferenze. Facciamo un esempio: un uomo ricco viene a una delle vostre riunioni, con anelli d'oro e abiti di lusso; e alla stessa riunione viene anche uno che è povero e vestito male. Voi vi mostrate pieni di premure per quello che è vestito bene e dite: «Siediti qui, al posto d'onore». Al povero, invece, dite: «Tu rimani in piedi», oppure «siedi in terra, qui, accanto al mio sgabello». Se vi comportate così, non è forse chiaro che fate delle differenze tra l'uno e l'altro e che ormai giudicate con criteri malvagi?

Ascoltate, fratelli carissimi: Dio ha scelto quelli che agli occhi del mondo sono poveri, per farli diventare ricchi nella fede e dar loro quel regno che egli ha promesso agli uomini che lo amano. Voi, invece, avete disprezzato i poveri! Eppure non sono forse i ricchi quelli che vi trattano con prepotenza e vi trascinano davanti ai tribunali? Non sono loro, i ricchi, quelli che bestemmiano il bel nome di Cristo che fu invocato su di voi quando siete diventati cristiani?

Una cosa è certa: se voi rispettate la legge del regno di Dio così come la presenta la Bibbia: Ama il tuo prossimo come te stesso, voi agite bene. Se invece fate delle preferenze tra le diverse persone, voi commettete peccato e la legge di Dio vi condanna, perché avete disubbidito. Chi va contro anche a un solo comandamento della legge è colpevole di aver offeso tutta la legge. Infatti colui che ci ha detto: Non commettere adulterio è lo stesso che ha detto: Non uccidere. Di conseguenza, se tu non commetti adulterio, ma poi uccidi qualcuno, vai contro tutta la legge di Dio. Dunque, parlate e agite come persone che saranno giudicate da quella legge che ci porta alla vera libertà. Perché senza misericordia sarà giudicato chi non ha avuto misericordia. Chi invece è stato misericordioso, non avrà alcun timore del giudizio di Dio.

La fede e i fatti

Fratelli, a che serve se uno dice: «Io ho la fede!» e poi non lo dimostra con i fatti? Forse che quella fede può salvarlo? Supponiamo che qualcuno dei vostri, un uomo o una donna, non abbia vestiti e non abbia da mangiare a sufficienza. Se voi gli dite: «Arrivederci, stammi bene. Scaldati e mangia quanto vuoi», ma poi non gli date quel che gli serve per vivere, a che valgono le vostre parole? Così è anche per la fede: da sola, se non si manifesta nei fatti, è morta. Qualcuno potrebbe anche dire: C'è chi ha la fede e c'è invece chi compie le opere. Ma allora mostrami come può esistere la tua fede senza le opere! Ebbene, io ti posso mostrare la mia fede per mezzo delle mie opere, cioè con i fatti! Ad esempio: tu credi che esiste un solo Dio? È giusto. Ma anche i demoni ci credono, eppure tremano di paura.

Sciocco, vuoi dunque capire che la fede non serve a niente se non è accompagnata dai fatti? Abramo, il nostro antico padre, perché mai fu riconosciuto giusto da parte di Dio? Per le sue opere, cioè per aver offerto sull'altare dei sacrifici il figlio Isacco. Vedi dunque che in quel caso la fede e le opere agivano assieme, e che la sua fede è diventata perfetta proprio per mezzo delle opere! Così si è realizzato quel che dice la Bibbia: Abramo credette in Dio, e per questo Dio lo considerò giusto. Anzi, egli fu chiamato amico di Dio. Potete così vedere che Dio considera giusto un uomo in base alle opere e non soltanto in base alla fede. Lo stesso avvenne nel caso di Raab, la prostituta. Dio la considerò giusta per le sue opere, cioè per il fatto che aveva ospitato gli esploratori degli Ebrei e li aveva aiutati ad andarsene per un'altra via. Insomma, come il corpo senza il soffio della vita è morto, così la fede. Senza le opere è morta.

Moderate la lingua

Fratelli, non vogliate essere in molti a diventare maestri degli altri. Sapete infatti che noi maestri saremo giudicati da Dio in modo particolarmente severo. Tutti commettiamo molti errori. Se uno non commette mai errori in quel che dice, è un uomo perfetto, capace di dominare sé stesso. Noi mettiamo il morso alla bocca dei cavalli, per fare in modo che ci ubbidiscano, ed è così che possiamo dominare tutto il loro corpo. Guardate le navi: anche se grandi e spinte da un vento molto forte, per mezzo di un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota. Così anche la lingua: è una piccola parte del corpo, ma può vantarsi di grosse imprese. Un focherello può incendiare tutta una grande foresta. La lingua è come un fuoco. È come una cosa malvagia messa dentro di noi, e che porta il contagio in tutto il corpo. Essa infiamma tutta la vita con un fuoco che viene dall'inferno.

L'uomo è capace di domare gli animali di ogni specie: bestie selvatiche, uccelli, rettili, pesci...; e di fatto li ha domati. La lingua, invece, nessuno è capace di domarla. Essa è cattiva, sempre in movimento, piena di veleno mortale. Noi usiamo la lingua per lodare il Signore che è nostro Padre, ma anche per maledire gli uomini che Dio ha fatto simili a sé. Dalla stessa bocca escono parole di preghiera e parole di maledizione. Fratelli, questo non deve avvenire. Forse che da una stessa fonte può uscire insieme acqua buona e acqua amara? No! Nessun albero di fichi produce ulive, e nessuna vite produce fichi. Così una sorgente d'acqua salata non può dare acqua da bere.

La saggezza che viene dall'alto

Qualcuno, tra voi, pensa di essere saggio e intelligente? Bene! Lo faccia vedere con i fatti, comportandosi bene; mostri insieme gentilezza e saggezza. Se invece il vostro cuore è pieno di amara gelosia e di voglia di litigare, fate a meno di vantarvi e non dite menzogne che offendono la verità. Una saggezza di questo genere non viene da Dio: è sapienza di questo mondo, materiale, diabolica. Infatti dove regnano la gelosia e l'istinto di litigare, ci sono inquietudini e cattiverie di ogni genere. Invece la saggezza che viene da Dio è assolutamente pura; è pacifica, comprensiva, docile, ricca di bontà e di opere buone; è senza ingiuste preferenze e senza alcuna ipocrisia. Le persone che creano la pace attorno a sé sono come seminatori che raccolgono nella pace il loro frutto: una vita giusta.

La causa delle discordie

Da dove vengono le lotte e i contrasti che ci sono tra di voi? Vengono dalle passioni che continuamente si agitano e combattono dentro di voi. Voi desiderate qualcosa, e se non potete averla, allora siete pronti a uccidere. Voi avete voglia di qualcosa, e se non riuscite a ottenerla, allora vi mettete a lottare e a far guerra. In realtà, voi non ottenete ciò che desiderate, perché non sapete chiederlo a Dio. E se anche chiedete, voi non ricevete niente perché le vostre intenzioni sono cattive: volete sprecare tutto nei vostri piaceri. Siete infedeli, come una donna adultera. Ma non sapete che essere amici di questo mondo significa essere nemici di Dio? Dunque chi vuol diventare amico di questo mondo finisce per diventare nemico di Dio.

Certamente la Bibbia non parla invano quando dice: Dio è geloso e non vuol perdere lo spirito che ha messo dentro di noi. Anzi, egli offre una grazia anche migliore: infatti la Bibbia dice: Dio si oppone agli orgogliosi, ma tratta con bontà gli umili. Dunque sottomettetevi a Dio. Resistete invece contro il diavolo, che fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani di peccatori; santificate i vostri cuori di uomini ipocriti. Piangete sulle vostre miserie, e semmai lamentatevi di voi stessi. Le vostre risa diventino lacrime, la vostra allegria diventi tristezza. Abbassatevi davanti al Signore, ed egli vi solleverà.

Non giudicate gli altri

Fratelli, non parlate male gli uni degli altri. Chi parla male di un fratello o lo giudica, è come se parlasse male della legge di Dio e la giudicasse. Ora, se ti metti a giudicare la legge di Dio, sei uno che giudica e non sei più uno che ubbidisce alla legge. C'è uno solo che dà la legge agli altri e può giudicare: Dio. Egli può salvare e distruggere. Ma chi sei tu che pretendi di giudicare il tuo prossimo?

Contro l'orgoglio

Voi dite: Oggi o domani andremo in quella città e ci fermeremo un anno; faremo affari e guadagneremo molti soldi. Ascoltate: in realtà voi non sapete cosa accadrà domani, e come sarà la vostra vita. Non siete altro che fumo; un fumo che per un po' si vede e poi scompare. Fareste meglio a dire: Se il Signore vuole, noi vivremo e faremo questo e quest'altro. Invece continuate a vantarvi e a fare gli orgogliosi. Ma questo genere di superbia è sempre un male. Allo stesso modo, se uno sa di dover fare il bene e non lo fa, commette peccato.

Contro i ricchi

E ora a voi, ricchi! Piangete e lamentatevi per le sciagure che stanno per venire su di voi. Le vostre ricchezze vanno in malora e i vostri abiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono pieni di ruggine, e quella ruggine sarà una prova contro di voi: essa vi divorerà come un fuoco. In questi giorni, che sono gli ultimi prima del giudizio, voi avete accumulato ricchezze. Voi non avete pagato gli operai che mietono nei vostri campi: questa paga rubata ora grida al cielo, e le proteste dei vostri contadini sono arrivate fino agli orecchi di Dio, il Signore Onnipotente. Voi avete vissuto quaggiù sulla terra in mezzo al lusso e ai piaceri sfrenati: vi siete ingrassati come bestie per il giorno del macello. Avete condannato e ucciso persone innocenti che non hanno la forza di difendersi.

Pazienza e sincerità

Fratelli, siate dunque pazienti, fino a quando verrà il Signore. Guardate il contadino: egli aspetta con pazienza che la terra produca i suoi frutti preziosi, aspetta le piogge di primavera e le piogge d'autunno. Così siate pazienti anche voi, e fatevi coraggio, perché il giorno del ritorno del Signore è ormai vicino. Fratelli, non mormorate gli uni contro gli altri, perché il Signore non vi condanni. Il giudice sta per venire! Ricordatevi dei profeti che hanno parlato per incarico del Signore.

Prendeteli come esempio di pazienza e di fedeltà anche nelle sofferenze. Noi diciamo che sono beati quelli che, come loro, hanno saputo resistere. Voi avete sentito parlare della grande pazienza di Giobbe, e sapete quel che il Signore gli ha concesso, alla fine. Sì, il Signore è pieno di misericordia e di compassione. Fratelli, soprattutto non fate giuramenti: né per il cielo né per la terra né in qualunque altro modo. Semplicemente, dite «sì», quando è sì; dite «no», quando è no. Così non sarete condannati da Dio.

La preghiera e la vita

Se qualcuno di voi è nella sofferenza, si metta a pregare. Se invece qualcuno è contento, canti le sue lodi al Signore. Se qualcuno di voi è malato, chiami i responsabili della comunità. Essi preghino per lui e lo ungano con olio, pregando il Signore. Questa preghiera, fatta con fede, salverà il malato, e il Signore gli darà sollievo. Inoltre, se il malato avesse commesso dei peccati, gli saranno perdonati. Confessatevi a vicenda i vostri peccati e pregate gli uni per gli altri, così che possiate guarire. La preghiera sincera di una persona buona è molto potente.

Il profeta Elia era soltanto un uomo, come noi. Egli pregò con insistenza chiedendo che non venisse la pioggia, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò ancora, chiedendo che piovesse, e dal cielo venne la pioggia, e la terra fece crescere i suoi frutti.

Fratelli miei, se uno si è allontanato dalla verità e un altro lo riporta sulla giusta strada, sappiate quel che vi dico: chi aiuta un peccatore ad abbandonare la strada sbagliata lo salverà dalla morte e otterrà il perdono di molti peccati.