Vangelo secondo Tommaso

Un prequel dei 4 Vangeli

Gnosticismo

Lo gnosticismo è la convinzione che gli esseri umani contengano dentro di loro una porzione di Dio (il bene supremo o una scintilla divina), instauratosi nella donna o nell’uomo al momento della prima decisione morale.

Tutta la materia fisica è soggetta a decadimento, putrefazione e morte. I corpi e il mondo materiale, creati da un essere inferiore, sono quindi malvagi. Intrappolate nel mondo materiale, ma senza conoscerlo, le parti di Dio hanno bisogno della conoscenza (gnosi) per comprendere la loro vera condizione. Quella conoscenza deve provenire dall'esterno del mondo materiale e l'agente che la porta è il salvatore o redentore.

Durante i primi tre secoli del Cristianesimo, fino alla conversione dell'imperatore romano Costantino il Grande, nel 312 d.C., non c'era un’autorità centrale. Le comunità cristiane impartivano insegnamenti diversi. Nel II secolo d.C. alcuni gruppi, denominati collettivamente Cristiani gnostici, affermavano di avere accesso alla "conoscenza segreta" sulla natura dell'universo, sulla natura di Cristo e su ciò che la sua apparizione sulla terra significava per i credenti.

A metà del II secolo d.C. alcuni capi cristiani, denominati in seguito Padri della Chiesa (Giustino Martire, Ireneo, Tertulliano e altri), nei loro volumi scrissero contro i Cristiani gnostici. Gli gnostici, così come i Padri della Chiesa, erano stati educati nelle varie scuole filosofiche, molte delle quali insegnavano le teorie di Platone (428/427 - 348/347 a.C.) e la sua visione dell'universo.

Per Platone "dio" (o "il bene supremo") esisteva al di là dell'universo materiale, era perfetto, e non avrebbe creato un mondo imperfetto. Platone postulava l'esistenza di un potere secondario, il "Demiurgo", che aveva creato la materia, la sostanza del regno fisico. Questa visione era condivisa dalla maggior parte dei sistemi gnostici.

I concetti gnostici rispecchiano quelli della moderna scuola filosofica dell’Esistenzialismo ("come e perché esistiamo?"). Gli gnostici posero e risposero a domande come: "Chi sono?" "Da dove vengo?" "Qual è il senso della vita?" "Perché sono qui?" e "Qual è il mio vero io?"


Teologia
Secondo gli gnostici l’universo era governato da un radicale dualismo. I due poli erano l'anima-scintilla contro la carne, la luce contro l'oscurità. Dio, che non è creatore, originariamente emanò gli arconti (potenze inferiori), come il sole emana la luce. Uno degli arconti, Sophia ("saggezza"), in un momento di debolezza produsse il Demiurgo, che creò poi l’universo fisico, inclusi gli umani. Nel pensiero filosofico il logos ("parola") era il principio di razionalità che collegava il dio supremo al mondo materiale.

Alcuni gruppi gnostici credevano in un mitico essere "pre-Adamo ed Eva", esistito prima della loro manifestazione come esseri umani nel Giardino dell'Eden. Per gli gnostici la caduta era stato il risultato della creazione fisica. In coerenza con l’"unicità" del Dio eterno, gli gnostici sostenevano l'idea di androginia o unione dei generi.

Dopo la caduta il logos, il Cristo preesistente, era venuto sulla terra sotto forma umana per insegnare all'umanità come tornare all’androginia originale e riunirsi con Dio. Dio mandò Cristo per restaurare il cosmo originale.

Poiché la scintilla divina all'interno degli uomini si era addormentata, essa non ricordava le sue origini. Gli uomini dovevano essere risvegliati per prendere coscienza della presenza di una porzione di dio dentro di loro.

Ortodossia ed Eresia
Nel bacino del Mediterraneo esistevano migliaia di diversi culti indigeni e non c'era un'autorità centrale che stabilisse ciò cui le persone dovevano credere. L'ortodossia ("credenza corretta") e l'eresia (dalla parola greca haeresis, "scuola di pensiero") sono due facce della stessa medaglia. Gli eretici sono chiamati così da chi non è d'accordo con loro, ma entrambe le parti credono di essere nel giusto.

Gli Gnostici furono condannati come eretici dai Padri della Chiesa per le seguenti ragioni:

1. Gli gnostici credevano che il vero Dio non fosse il Dio creatore, ma un Dio superiore, di pura essenza e amore.

2. Nel II secolo il Cristianesimo era una religione separata dall’Ebraismo, ma i cristiani conservavano il Dio di Israele e molti insegnamenti delle Scritture ebraiche. Gli gnostici concordavano nel credere che il Dio creatore della Genesi avesse creato l'universo, ma ritenevano che la creazione fosse fatta di materia malvagia.
3. Gli gnostici sostenevano che i loro insegnamenti provenissero direttamente da Gesù. Nei momenti descritti dai Vangeli nei quali Gesù prende da parte i discepoli per istruirli, avrebbe impartito anche insegnamenti segreti, che erano stati tramandati fino a loro.

4. Composto da materia fisica, il corpo umano era malvagio. Per la maggior parte dei sistemi gnostici Gesù non si era incarnato in un corpo umano. Gli gnostici predicavano il concetto noto come "apparenza": Gesù è soltanto apparso sotto forma di essere umano, in modo da poter comunicare con l'umanità.

5. Gli Gnostici consideravano la salvezza una questione individuale, che non coinvolgeva il resto della comunità. In altre parole la salvezza non poteva essere raggiunta attraverso la gerarchia ecclesiastica o le regole.

6. Una volta riuscita a superare con successo l'atmosfera superiore la scintilla, giunta nella propria dimora, si univa alla divinità; in alcuni sistemi diventava Dio.