Vangelo secondo Tommaso

Un prequel dei 4 Vangeli

La scoperta


Nel 1945 si verificò un evento cruciale per la maggiore conoscenza del cristianesimo antico: fu scoperta in un vaso una collezione di testi, dimenticata da più di 1600 anni.

Nei dintorni del villaggio di Nag Hammadi nell'Alto Egitto, un uomo di nome Muhammad Ali al-Samman stava un giorno cercando il sabakh, un fertilizzante naturale simile al letame.

Mentre scavava nel soffice suolo del Jebel al-Tarif, una zona collinare comprendente decine di grotte anticamente utilizzate come luoghi di sepoltura, le sue mani si imbatterono in un oggetto che si rivelò essere un vaso di terracotta di colore rosso.

Ali pensò di avere verosimilmente trovato un tesoro nascosto. In effetti era vero, ma non si trattava esattamente di quel tipo di tesoro che immaginava. Rimossa la ciotola di ceramica che fungeva da tappo dell'orcio, vide qualcosa come delle pagliuzze d'oro, ma in realtà erano soltanto frammenti di papiro che con il passare del tempo erano ingialliti.

Il contenuto del vaso consisteva in una dozzina di codici accuratamente scritti in copto, l'ultimo stadio evolutivo della lingua parlata dagli antichi Egizi.

Ali portò i codici a casa, determinato a utilizzare in qualche modo questa scoperta e affidò i codici a un prete; un maestro della scuola del posto che, dopo avergli data un’occhiata, ne spedì uno al Cairo per farlo valutare. Una volta riconosciuta la loro importanza, furo richiesti e spediti al Cairo, dove però finirono nelle mani di molti antiquari e dispersi in diverse parti del mondo.

Nel 1956 tuttavia tutti i codici di Nag Hammadi furono pazientemente di nuovo tutti riuniti e sono oggi conservati nel Museo Copto del Cairo. I codici di Nag Hammadi sono scritti in copto, che è la lingua egizia scritta con caratteri greci, un po' modificati, anziché con i geroglifici.

Il copto era la lingua della cultura monastica fiorita nel quarto secolo in Egitto; tuttavia non fu in copto che quei testi erano stati originariamente scritti ma in greco, di cui esistono alcuni frammenti.

Tra i 13 codici ritrovati a Nag Hammadi nel 1945, il Vangelo di Tommaso, denominato VgTom, è il secondo trattato del secondo codice. Il codice completo contiene anche l’Apocrifo di Giovanni (Trattato 1), il Vangelo di Filippo (Trattato 3), la Natura degli Arconti (trattato 4), un Trattato senza titolo (trattato 5), un trattato sull’anima (Trattato 6), il Dialogo di Tommaso l’Atleta con il Perfetto (Trattato 7).

L’intera raccolta è forse una delle più grandi scoperte archeologiche e spirituali della storia. Il più famoso tra questi codici, è il cosiddetto Quinto Vangelo, attribuito a Giuda Tommaso, discepolo diretto di Gesù. Questi codici vengono inoltre ritenuti una fonte anteriore ai Vangeli Sinottici, successivamente confluiti nel canone della Chiesa Cattolica Romana e nelle sue molteplici diversificazioni.

Fu solo dopo il ritrovamento di questo codici in lingua copta che gli studiosi si accorsero che diversi frammenti della versione originale in lingua greca erano stati già scoperti: tre erano tra i papiri di Ossirinco scoperti nel 1897; altri due furono trovati sempre a Ossirinco nel 1903, apparentemente provenienti dalla stessa raccolta di detti che conteneva i frammenti in greco del Vangelo di Tommaso e datati alla prima metà del III secolo, mentre un ulteriore frammento greco scoperto nel 1905 è stato datato a prima del 200 d.C. Più precisamente:

• Papiro di Ossirinco 1: in greco, datato all'inizio del III secolo, contiene i loghia ("detti") 26-30, 77.2, 31-33;
• Papiro di Ossirinco 654: in greco, datato alla metà del III secolo, contiene il prologo e i loghia 1-7;
• Papiro di Ossirinco 655: in greco, datato alla metà del III secolo, contiene i loghia 24; 36-39;

L’uso del copto, a quei tempi, era limitato ad una cerchia molto ristretta di eruditi-gnostici e di conseguenza molto probabilmente rimasto sconosciuto all’allora mondo giudaico-cristiano; non fa quindi meraviglia che al Consiglio di Nicea del 325 d.C. la corrente giudaico-cristiana guidata da San Ireneo prese il sopravvento su tutte le altre correnti religiose sorte dopo la morte di Gesù e i suoi scritti divennero il canone ufficiale.