Il Libro dell'Apocalisse

Ma uno degli anziani mi disse: «Non piangere. Colui che si chiama "Leone della tribù di Giuda" e "Germoglio di Davide" ha vinto la sua battaglia e può aprire il libro e i suoi sette sigilli».

Allora, fra il cerchio degli anziani e il trono con i quattro esseri viventi, vidi un Agnello che sembrava sgozzato, ma stava ritto in piedi. Egli aveva sette corna, e sette occhi che rappresentano i sette spiriti di Dio che sono stati mandati nel mondo.

L'Agnello si fece avanti e, da Dio, che stava seduto sul trono, ricevette il libro. Allora i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si inginocchiarono davanti all'Agnello. Ognuno di loro teneva in mano un'arpa e una coppa d'oro piena d'incenso che rappresenta le preghiere di quelli che appartengono al Signore e insieme cantavano un canto nuovo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprire i suoi sigilli, perché sei stato ucciso e con la tua morte hai procurato a Dio un popolo tratto da ogni tribù e razza, nazione e lingua
e li hai fatti regnare con te, sacerdoti al servizio di Dio. Essi governeranno la terra».

Mentre guardavo, udii la voce di numerosi angeli che stavano intorno al trono, agli esseri viventi e agli anziani. Si contavano a migliaia, a milioni, e formavano un coro possente che diceva: «L'Agnello che è stato ucciso è degno di ricevere la potenza, la ricchezza, la sapienza e la forza, l'onore, la gloria e la lode».

Tutte le creature, nel cielo e sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutto ciò che vive nell'universo, sentii che dicevano: «A Dio che siede sul trono, e all'Agnello, la lode, l'onore, la gloria e la potenza per sempre».
I quattro esseri viventi rispondevano: «Amen», e gli anziani s'inginocchiarono in adorazione.