I bambini, maestri di Pace
Il maestro della Pace è il Bambino, appare tra noi come la figura più esperta in quanto essere puro, per scoprire in lui il mistero di una bontà che esiste nel fondo dell’anima. Là è l’origine della conoscenza che ci interessa.
Mentre la risoluzione dei conflitti dovrebbe essere compito della politica, la costruzione della Pace è un compito educativo a lungo termine, non limitato alle organizzazioni ufficiali preposte ma è un orientamento generale che investe la vita umana di tutti, in ogni suo aspetto.
La Pace non si costruisce parlandone semplicisticamente come pio desiderio ma ricercando le profonde radici della guerra per risalire alla costruzione della pace. Non ci si può limitare a celebrare il giorno della memoria, ma si deve lavorare attivamente affinché le discriminazioni e l’odio non prevalgano nella vita di tutti i giorni.
In queste ore è quasi impossibile tenere lontani i bambini dall’informazione, dalle notizie dei terribili avvenimenti in Ucraina. Comunque nascondere e censurare del tutto l’attualità non è il metodo consigliato. Far comprendere ai più piccoli ciò che c’è alla base della Pace che tutti giorni vivono, ovvero l’amore verso il prossimo, non solo serve per affrontare in maniera consapevole il discorso sulla guerra ma serve a crescere un bambino gentile e amorevole, che non usa la violenza per prevalere sul prossimo. Un passo alla volta, un cittadino alla volta, si può costruire un mondo migliore. Si parte da questo, dal concetto di vicinanza con chi ha paura e sta soffrendo.
È evidente che l’educazione alla pace, non può consistere solo nella ricerca dei mezzi atti a sottrarre il bambino alle paure della guerra. Non sarebbe sufficiente inculcare nel bambino l’amore e il rispetto per tutti gli esseri viventi, e per tutte le cose che essi hanno costruito attraverso secoli di civiltà. Tutto ciò non costituirebbe che la parte scolastica di un tentativo più vasto.
Occorre un sentimento di appartenenza universale, se noi educhiamo i bambini a percepire l’amore universale, essi potrebbero prepararsi alla simpatia e accettazione di tutta l’umanità. L’educazione come pratica deve svolgersi nel mondo e essere aperta a esso, nel senso più ampio del termine e l’azione educativa deve cominciare dall’infanzia.