LA SUPERBIA VIENE PRIMA DEL PECCATO ORIGINALE
Sopra il tappeto del tempo camminano figure allegoriche: la superbia, l'alterigia, l'avidità, l'avarizia, la vanità (che è allo stesso tempo presunzione personale), la lussuria e lo sfruttamento di razze straniere (allo stesso tempo è accidia: donna sulla portantina).
Nessuno si accorge dove conduce la via, cioè nell'abisso. Nessuno vede neanche quali figure seguono: giudici, carnefice, violenza, crudeltà. Ciò che si può vedere sotto il tappeto, passa inosservato: affamati, bisognosi, miseri, disonorati, ammalati ...
Questi devono pagare lo scotto per tutti i vizi degli altri che, noncuranti, tendono verso quei beni che sono rappresentati simbolicamente su un cuscino che si avvicina librandosi in aria: ricchezza, scienza, potenza. Noncuranti sono anche quelli che ballano intorno al vitello d'oro. Ma nel cielo rosso la morte, che tiene in mano una clessidra, annuncia: il tempo sta per scadere. Si sta avvicinando una svolta dei tempi.
Nel quadro, a sinistra, un altro gruppo di gente guarda verso il cielo, dove una croce raggiante ammonisce a convertirsi. Sul muro, che racchiude le grandi religioni del mondo è scritto il grido di avvertimento: RIENTRATE IN VOI STESSI!
Nella spiegazione del quadro leggiamo la frase profetica, riferita alle cinque fedi religiose (cattolica, maomettana, ebrea, ortodossa, buddista e egiziana-copta): saranno una cosa sola in Cristo!.