La Medaglia Miracolosa

Nascita del dogma dell'Immacolata Concezione

Altri racconti


Il soldato di Alençon 
Il 13 giugno 1833, un soldato di Alençon dominato dall’ira e dalla blasfemia, nonchè del tutto avverso alla religione, non appena indossò la medaglia si mise a pregare e, dinanzi la morte, esclamò “quel che mi dà dolore, è d’aver amato così tardi e di non amare di piu”.


Coyllurqui
Una volta arrivai verso sera a Coyllurqui. Mi portarono un capo della guardia civile disteso sopra una lettiga improvvisata. I parenti che lo trasportavano mi dissero che da otto giorni non mangiava e sputava continuamente sangue dalla bocca. Anche davanti a me continuò a vomitare sangue fino a riempire un recipiente. Era veramente molto grave ed io non avevo farmaci neanche per arrestare l’emorragia. La moglie del malato mi supplicava perché facessi tutto il possibile per salvarlo. Allora, dovetti parlarle molto chiaramente, dicendole che avevamo bisogno di un miracolo della Vergine Maria per poterlo guarire. Devo dire che, curando i malati, ho sempre fatto molto ricorso alla Medaglia Miracolosa ed anche in questo caso parlai al malato ed a sua moglie delle grandi grazie che la Vergine Santissima concede a quelli che con molta fede portano su se stessi la sua medaglia miracolosa. Vedendo la viva fede dei due, misi la Medaglia Miracolosa al collo dell’infermo ed insieme a sua moglie recitammo tre Ave Maria. Verso mezzanotte, un forte rumore, proveniente dall’inferriata del dispensario, mi svegliò si soprassalto, mentre uno strano calore si propagava nella mia camera. Mi alzai in fretta per vedere cosa era accaduto, ma pensai che poteva essere stato uno dei figli del malato venuto a visitare suo padre a provocare quel frastuono. Il mattino dopo fu grande la mia sorpresa quando lo vidi seduto sul letto. Stava mangiando un bel pezzo di pollo! Con calma mi raccontò che verso mezzanotte, la signora rappresentata sulla Medaglia Miracolosa gli aveva fatto visita e lo aveva toccato sulla fronte e lui era guarito immediatamente. Dopo volle che gli dessi una gran quantità di quelle medaglie per far conoscere a tutti il potere misericordioso e materno della Vergine Maria. Quanti chili di medaglie miracolose abbiamo distribuito ai poveri! Potrei raccontare molti altri prodigi operati dalla Vergine Santissima per mezzo della Medaglia Miracolosa, quando la si porta con molta fede.


Testimonianza di guarigione
Il giorno dell’incidente un suo amico mi chiama confermandomi l’accaduto. Panico, urla, angoscia… la corsa all’ospedale. Dopo mezz’ora arriva in ospedale, in viso era tutto tumefatto con gli occhi che sembravano per esplodere. Lo vedo trasportare in una stanza dove hanno cominciato a fargli l’elettrocardiogramma. Dopo un’ora ci comunicano che lo avrebbero operato al cervello. La porta si apre, il chirurgo viene a parlarci: lo abbiamo operato, non ci pronunciamo, in quanto la contusione è molto grave. Giovedì 20 maggio, il mio compleanno, la mattina mi reco in ospedale e parlo all’orecchio di mio marito: oggi è il mio compleanno, ti prego, mi hai sempre chiesto cosa volessi come regalo, ora lo so, apri gli occhi, svegliati! Non un segno, il dottore entra nella stanza: signora dobbiamo fargli uno scanner molto importante, perchè ci preoccupiamo del fatto che non esce dal coma! Sono tornata a casa affranta! Guardo nella buca della posta e trovo una busta con dentro una medaglietta della Vergine Miracolosa. La prendo con me, torno in ospedale con due mie amiche, prendo la medaglietta e chiedo alle mie amiche: dove la metto? Una delle due mi risponde: passagliela prima sul petto e poi troviamo un posto. Così ho fatto e mentre ero lì che la facevo passare sul petto, mio marito ha aperto gli occhi!

Testimonianza di grazia
Salve, sono approdato sul sito per cercare qualche testimonianza di Grazia ricevuta attraverso la Medaglia miracolosa e rafforzare la mia Fede in questo dono preziosissimo. Vorrei raccontare qui ciò che mi è successo: In casa la medaglia è giunta tramite la rivista della Madonna di Fatima, ho approfondito un pò di storia e da quel giorno l’ho portata sempre con me nel mio portafoglio. Purtroppo non davo molta importanza alla Medaglia sebbene la mia preghiera alla Madonna e a Gesù fosse sempre viva e mi accompagnasse durante la mia vita quotidiana. Un giorno a lavoro vedendo la mia collega soffrire per problemi legati a incomprensioni e litigi all’interno del suo ufficio, le regalai la mia Medaglia miracolosa. Mi ringraziò molto per questo gesto dicendomi che la Medaglia le aveva dato tantissima serenità. Ero felicissimo per lei ma alcuni giorni dopo me la restituì dicendomi che non la comprendevo e che ero come tutti gli altri e non voleva accettare nulla da me. Pensai tra me e me che in fondo sono anche io un essere umano con i miei difetti e le mie debolezze ma che in fin dei conti il mio gesto era vero. Aggiunse inoltre che era giusto che la tenessi io perchè ne avrei avuto bisogno. Rimasi spiazzato e nutrì una profonda tristezza. Una settimana più tardi, mia madre risulta positiva allo screening tumorale del colon rettale. Comincio a dire la novena e l’intercessione della Medaglia Miracolosa. Mia madre continua a non sentirsi bene e l’ansia di mia sorella andava ad accumularsi alla mia e quella di mio padre. Continuai a pregare implorando di aiutare mia madre e ogni volta una profonda serenità e speranza invadeva il mio cuore e una voce dal cuore mi diceva di non temere. La colonscopia ha permesso di eliminare un grande polipo E’ andato tutto bene, siamo tutti più sereni. Fra due settimane ci sarà il risultato istologico ma in famiglia siamo tutti fiduciosi, non ci pensiamo e ringraziamo Dio ogni giorno. Questa esperienza mi ha fatto pensare a quanto spesso siamo felici e non lo sappiamo. Grazie Dio per i splendidi doni che ci fai anche se non ce lo meritiamo. Grazie, Max

Intervento operatorio
Grazie alla Madonnina il mio intervento all’utero è perfettamente riuscito, con una ripresa ed un decorso a dir poco eccezionali. Dopo un giorno dall’intervento ero già in piedi. Anche se non sono più giovanissima spero un giorno di potere diventare madre se è nella volontà del signore. Un mese fa avevo fatto richiesta della medaglia miracolosa a presso questo sito,è miracolosamente l’ho trovata nella buca delle lettere quattro giorni prima dell intervento insieme alla medaglia di San Giuda Taddeo richiesta alla piccola casa di san giuda taddeo di Roma. Premetto che di entrambe le richieste me ne ero dimenticata totalmente. Quando ho aperto entrambe le buste ho capito che le mie preghiere erano salite al cielo. Sono ancora in attesa di una grazia importante, che riguarda la mia situazione sentimentale ma so che la Madonnina e San Giuda Taddeo e Santa Teresa del Bambin Gesù non lasceranno la mia preghiera inascoltata. Grazie Madonnina mia bella stammi sempre vicina e proteggimi.

Studentessa
Sono una studentessa, ho 24 anni e voglio raccontarvi la grazia che ho ricevuto. A settembre ho fatto il test d’ingresso per entrare alla facoltà di biologia (facoltà con 150 posti liberi), consapevole delle lacune che avevo nelle materie scientifiche ho studiare duramente e allo stesso tempo ho iniziato a pregare intensamente la Madonna della Medaglia Miracolosa, scoperta per caso durante l’omelia del sacerdote della mia parrocchia. Dopo aver fatto il test d’ingresso ho aspettato che uscisse la graduatoria e pregavo con tutto il cuore affinchè la Madonna mi aiutasse. Purtroppo non sono riuscita ad entrare subito ma ho aspettato con ansia e timore gli scorrimenti della graduatoria. Dopo 2 mesi finalmente il 5 novembre convocano me ed altri ragazzi all’università per occupare gli ultimi posti rimasti liberi. Quel giorno quando ho sentito che chiamavano il mio nome mi sono sentita felicissima, ho pianto dalla gioia, non ci credevo. Ringrazio la Madonnina cara che tanto ho pregato, che tanto ho creduto e adesso non la lascio più. Madonnina mia continua a proteggermi e ad amarmi, io non ti deluderò.

Sconforto
Mi regalarono la medaglia in un momento di sconforto totale. Ero in chiesa a pregare e una donna mai vista prima, vedendomi afflitto, mi regalò questa medaglia. Da quel momento, o poco più avanti, cominciai a risalire. La porto sempre con me. Ora ho un’afflizione e prego affinchè mi aiuti e riporti la persona amata da me per poter vivere in amore e felici insieme… sempre in comunione di Dio. Grazie per tutto ciò che fai e che farai per me, accogli la mia richiesta che è dettata solo dal cuore. Grazie per avermi accompagnato e so che lo farai sempre. La fede ci aiuti sempre.

Incubi
Porto la medaglia da qualche anno. Non la tolgo mai. Non so perché ma senza non riesco a stare. Tutto è cominciato quando per un anno intero tutte le notti venivo presa a schiaffi tirata a capelli bloccata nel letto mentre cercavo di scappare ma non riuscivo. Cercavo di gridare ma non usciva la voce. La mattina mi svegliavo come avessi avuto un vero combattimento Un bel giorno stanca delle continue notti insonni e arrivata al punto di avere quasi paura di andare a dormire essendo certa di rifare i soliti quotidiani incubi provai a mettermi al collo la medaglia e a recitare l ave maria. Da quella sera non ho più fatto questi sogni. La stessa sera della prima preghiera recitata con la medaglia. E ripeto gli incubi duravano da un anno tutte le notti. La medaglia mi era stata donata da una zia che in occasione del suo 25 anniversario di matrimonio l’aveva data come bomboniera. Io l’ho messa al collo perché questa avevo tra le mani. Non le ho dato nessun significato preciso quando l ho indossata. Anche se mia madre devota l'aveva fatta benedire da un prete missionario. Proprio oggi scopro che in basso ai piedi della madonna c è un serpente da lei schiacciato. E beh… sono senza parole e imbattendomi per caso su questo sito ho deciso di condividere con voi questa mia esperienza. Grazie per l’attenzione da voi a me.

Toccare il fondo
Da qualche mese porto questa medaglia ed ho ricevuto tanti segni ho sognato la Madonna, non vi racconto come la medaglia sia finita al mio collo ma vi assicuro c’è del miracoloso, pregando la coroncina delle divina misericordia e affidando i alla medaglia miracolosa ho sentito un forte profumo d’incenso e rose ,ho pregato che lo sentisse anche mia figlia così è stato… Da tempo chiedevo di conoscere la verità su una persona che mi stava a cuore da sola nn riuscivo invece abbandonandomi a Dio e alla mamma celeste mi è stata servita su un piatto d’argento sto soffrendo tanto so che la mia sofferenza servirà a riparare i miei peccati ho toccato il fondo credetemi come un uomo può ridurvi… Ma prego la medaglia miracolosa affinchè anche lui conosca la verità di Dio e col pentimento salvi la sua anima siamo tutti figli suoi preghiamo per i peccatori.

Kolbe
Quando padre Kolbe si trovava a Zakopane, fece la conoscenza di un laico non particolarmente cristiano. Ad ogni incontro lo pregava “Signore, si confessi”. Ma quegli soleva rispondere: “Nulla da fare, reverendo. La rispetto, padre, ma non andrò a confessarmi. Forse un’altra volta…”. Dopo alcune settimane, questo signore, prima di partire, venne da padre Kolbe per accomiatarsi. Le ultime parole di padre Massimiliano furono: “Signore, vada a confessarsi…”. “La prego, reverendo, non ho tempo, devo andare in fretta alla stazione”. “Allora accetti almeno questa Medaglia Miracolosa”. Il signore accettò per cortesia la medaglietta e si recò subito alla stazione ferroviaria. Intanto padre Massimiliano cadde in ginocchio per implorare dall’Immacolata la conversione dell’ostinato. Oh, meraviglia! Dopo un istante qualcuno bussa alla porta ed entra il medesimo signore che aveva tanta fretta di prendere il treno. Sin dalla soglia esclama “Padre, la prego di confessarmi!”.

Curato d'Ars
Una giovane ragazza andò a confessarsi dal santo Curato d’Ars. Ella si accusò di aver partecipato ad un ballo.
-Non avete notato nulla, a quel ballo? – le chiese il santo.
-No, Padre.
-Non c’era un giovanotto brillante, che ha fatto ballare tutte le ragazze, meno voi?
-Mi ricordo: era molto attraente, ma mi incuteva un po’ di paura.
-E null’altro ?
-No: quando uscì, scorsi le scintille sotto i suoi piedi.
-Ora ci siamo, figliola mia. Quel giovanotto elegante era il diavolo. E sapete dirmi perché non vi ha invitata a ballare con lui?
-Non so.
-Perché portate al collo la “Medaglia Miracolosa”, che lo ha tenuto lontano.

Macao
In un ospedale delle Missioni, a Macao, un povero pagano era stato ormai abbandonato dal medico: Più nulla da fare, Sorella. Non passerà la notte. La suora missionaria di Maria contempla l’uomo agonizzante sul letto. Dunque, nulla da fare per il corpo; ma l’anima? Da tre mesi ch’è ricoverato, l’infelice è rimasto ostinatamente chiuso e ostile; poco fa ha respinto ancora una volta la suora catechista che tentava di far breccia in quell’anima. Una Medaglia della Madonna, messagli furtivamente sotto il guanciale, era stata da lui rabbiosamente e ostilmente gettata a terra. Che fare? Sono le 18. Il volto dell’infermo rivela già qualche sintomo dell’agonia. La suora, vista sul comodino la Medaglia respinta, mormora a un’allieva infermiera nella corsia: -Senti, cerca di nascondergli questa Medaglia, quando aggiusti il letto, tra il lenzuolo e il materasso, senza che se ne accorga. Ora non resta che pregare, e… aspettare. La religiosa sgrana lentamente le Ave Maria della sua corona. Alle 21 l’agonizzante apre gli occhi, e chiama: Sorella… – La religiosa si china su di lui – … Sorella, muoio… Battezzami! Tremante dalla commozione la Suora prende un bicchiere d’acqua sul comodino, ne versa qualche goccia sulla fronte madida, pronunciando le parole che danno la Grazia e la vita. Il volto del morente si trasforma inesplicabilmente. L’angoscia che ne increspava i lineamenti svanisce d’incanto, mentre un lieve sorriso ora è su quelle labbra riarse: adesso non ho più paura di morire – mormora – so dove vado… – Spira con un bacio al Crocifisso.