La Medaglia Miracolosa

Nascita del dogma dell'Immacolata Concezione

Piccoli miracoli

Senza numero sono le guarigioni che si sarebbero ottenute attraverso la medaglia: tuttavia la maggioranza, dati tempi e situazioni, sono senza possibilità di reale verifica. Sarà il nostro cuore ad indicarne o meno la veridicità.

Caroline Nenain
Uno dei casi più celebri è quello di Caroline Nenain, bambina di 8 anni. La bambina, scolaretta elementare di place du Louvre, era l’unica a non portare con sé l’effigie. La piccola si ammalò; le suore, in un atto di fede, le donarono la medaglietta e la piccola bambina fu in grado di tornare a scuola il giorno dopo, del tutto guarita per via straordinaria dalla malattia.

Padre Giovanni Salerno
Una volta arrivai verso sera a Coyllurqui. Mi portarono un capo della guardia civile disteso sopra una lettiga improvvisata. I parenti che lo trasportavano mi dissero che da otto giorni non mangiava e sputava continuamente sangue dalla bocca. Anche davanti a me continuò a vomitare sangue fino a riempire un recipiente. 

Era veramente molto grave ed io non avevo farmaci neanche per arrestare l’emorragia. La moglie del malato mi supplicava perché facessi tutto il possibile per salvarlo. Allora, dovetti parlarle molto chiaramente, dicendole che avevamo bisogno di un miracolo della Vergine Maria per poterlo guarire. Devo dire che, curando i malati, ho sempre fatto molto ricorso alla Medaglia Miracolosa ed anche in questo caso parlai al malato ed a sua moglie delle grandi grazie che la Vergine Santissima concede a quelli che con molta fede portano su sé stessi la sua medaglia miracolosa. Vedendo la viva fede dei due, misi la Medaglia Miracolosa al collo dell’infermo ed insieme a sua moglie recitammo tre Ave Maria. 

Verso mezzanotte, un forte rumore, proveniente dall’inferriata del dispensario, mi svegliò si soprassalto, mentre uno strano calore si propagava nella mia camera. Mi alzai in fretta per vedere cosa era accaduto, ma pensai che poteva essere stato uno dei figli del malato venuto a visitare suo padre a provocare quel frastuono. 

Il mattino dopo fu grande la mia sorpresa quando lo vidi seduto sul letto. Stava mangiando un bel pezzo di pollo! Con calma mi raccontò che verso mezzanotte, la signora rappresentata sulla Medaglia Miracolosa gli aveva fatto visita e lo aveva toccato sulla fronte e lui era guarito immediatamente.
Dopo volle che gli dessi una gran quantità di quelle medaglie per far conoscere a tutti il potere misericordioso e materno della Vergine Maria. Quanti chili di medaglie miracolose abbiamo distribuito ai poveri! Potrei raccontare molti altri prodigi operati dalla Vergine Santissima per mezzo della Medaglia Miracolosa, quando la si porta con molta fede.

Felini Lidio
Felini Lidio, morto a circa 85 anni, durante la guerra in Abissinia è stato salvato proprio dalla Medaglia miracolosa che aveva fermato una pallottola esplosiva dum dum. Tale pallottola colpì, ammaccandola, la medaglietta di alluminio che Lidio conservava nel taschino della giubba procurandogli solo lievi ferite. Il colonnello medico gli disse che era stato miracolato e l’episodio venne riportato dal Corriere della Sera dell’epoca.

Insegnate di scuola
La storia che racconto ha dell’incredibile e solo se uno ha fede può crederci. Sono un’insegnante di scuola elementare, vivo in provincia di Frosinone, sono sposata e curo molto l’educazione religiosa ed umana dei miei figli. Anch’io ho ricevuto una ottima educazione religiosa e adesso comprendo meglio di allora quanto è importante pregare fin da bambini. Ai miei figli parlo molto di Gesù e della Madonna, trasmetto loro non tanto le mie convinzioni, ma ciò che il Signore e sua Madre oggettivamente sono, alla luce del Vangelo e di questi duemila anni di storia cristiana. 

I miei alunni mi vogliono molto bene, notano che io li amo veramente e che i miei rimproveri e le esortazioni vogliono solamente aiutarli. Tra le diverse pratiche devozionali, sono impegnata a diffondere a tutti quelli che incontro la Medaglia Miracolosa. Ho una Fede cieca sulla sua efficacia e potenza. 

D’altronde, la Madonna lo ha detto nell’apparizione nel 1830 a Santa Caterina Labouré: “Coloro che la porteranno al collo, riceveranno grandi. Grazie”. Per l’amore che nutro verso la Madonna e la convinzione sulla importanza della Medaglia, ogni mese compro 300 Medaglie Miracolose e le regalo a tutti coloro che incontro. 

Un giorno, uscendo da scuola, ho incontrato un conoscente che non vedevo da anni, un uomo impegnato in politica, di famiglia anticlericale. Un non credente che condannava sempre la Chiesa e quasi in ogni occasione trovava pretesti per diffamare i Sacerdoti.

Lo ricordo diversi decenni fa non come una persona buona, aveva un grande culto della sua persona, si considerava il migliore in tutto. Ma Gesù è venuto ed è morto anche per lui, anzi, proprio lui Gesù vuole salvare. Era la pecorella smarrita. Incontrando questo amico, in un istante pensai che era inutile dare la Medaglia, era sprecata, ma subito dopo pensai dove fosse finita la mia Fede. 

Tenevo le Medaglie proprio per i peccatori. Ricordai l’incredibile conversione dell’ebreo Alfonso Ratisbonne nella Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a Roma, proprio perché aveva ricevuto la Medaglia e la portava addosso.
Così, dopo i convenevoli, presi con amore e tanta Fede la Medaglia da dare al mio amico. Lui guardò la Medaglia, poi guardò me stupito, come a domandarmi se veramente mi ero ricordata della sua irreligiosità. Con molto garbo mi disse che non poteva prenderla per il fatto che non crede a nulla, e la rifiutò. Io tirai fuori le mie convinzioni, la mia Fede la mostrai tutta davanti, fino al punto di dire: “Anche se tu non credi in Dio, perché rifiuti l’idea che questo Dio esiste, ti vuole bene e ti vuole salvare dall’inferno? Come puoi essere certo che Dio non esiste? Chi te lo ha detto e chi può affermare questo con certezza?”. 

Ascoltando le mie parole, i suoi occhi si illuminarono, rimase in silenzio, ma rispose che non poteva accettare la Medaglia. lo insistetti, invitandolo a prenderla “perché la Madonna ti vuole bene e ti vuole salvare dalla perdizione eterna. Perché ti spaventi di questa piccola Medaglia?”. Solo a queste parole la prese, senza dire nulla. Ma era solo per non dispiacermi.

Non lo vidi per un certo tempo, quasi due mesi, prima che succedesse l’incredibile. Una mattina entro in classe e un bambino mi invita da parte per dirmi qualcosa. Queste le sue parole: “Maestra, questa notte ho fatto un sogno. Ho visto un uomo e mi ha detto di dirvi che si chiama Alberto e che ha ricevuto una Medaglia Miracolosa da lei e che lui subito non voleva accettarla, ma poi la prese. 

Tenendo la Medaglia addosso cominciò a sentire una attrazione per la Medaglia e recitò la preghiera che c’è scritta (O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te). Lui cominciò a recitare questa preghiera e a dire alla Madonna di pregare per lui. La settimana scorsa lui è morto e grazie alla Medaglia che aveva avuto da lei si è salvato. Grazie alla Medaglia della Madonna. Mi ha detto di dire tutto questo a lei e che lui la ringrazia e prega dal Purgatorio per lei”.

Non sapevo se gridare dalla gioia o svenire per terra per quanto era avvenuto. In un momento pensai a tutti coloro a cui avevo dato la Medaglia. Dove sono tutti loro? La Madonna li avrà allora salvati tutti! Ero pentita per non avere fatto un apostolato più forte con la Medaglia Miracolosa. Ora ne farò di più.

Bambina di 8 mesi
Quando mia figlia era piccolissima, aveva circa 8 mesi, non si sa come, entrò in contatto con un virus e da quel momento è stata una continua angoscia. Questo virus che non si riusciva a debellare, attacca a caso una volta un organo e poi un altro e la mia piccolina prima venne colpita agli occhi, poi al naso, poi alla gola ed ora aveva attaccato un polmone. 

Immaginate la sua sofferenza e la mia, anche perché sono un medico e mi sentivo così impotente di fronte a questo terribile virus. Un giorno, nello studio che divido con un mio collega, aprii il mio cassetto per prendere un ricettario e vidi qualcosa che brillava. 

Era una medaglia ovale con l’immagine della Vergine Maria (la medaglia miracolosa). La tenni tra le dita pensando alla mia bambina e poi la rimisi nel cassetto superiore, doveva essere del mio collega e là la rimisi. La volta successiva a studio, nuovamente serviva il ricettario, nuovamente aprii il cassetto e …… nuovamente trovai la medaglietta della Vergine Maria.

Sarà stata la disperazione, l’angoscia, il desiderio che mia figlia guarisse a farmi prendere in mano quella medaglietta e a considerarla mia, per me. Pregai, la mia piccola soffriva coi polmoni, non potevo fare nulla, pregai. Quel pomeriggio nuovamente ero dallo specialista con mia figlia, stranamente sembrava migliorata se non guarita, ma tante delusioni avevo già provato per questo tremendo virus che evitavo quasi anche di sperare.
La mia bambina era con il medico nella stanza, io aspettavo fuori, aprii la borsa e la medaglietta mi cadde sulle mani, l’accarezzai, alzai gli occhi verso la finestra che avevo di fronte e che dava sugli alberi quando, all’altezza del mio sguardo, vidi un’ovale luminosissimo quasi accecante, attonita continuai a cercare di guardare e nell’ovale intuii la sagoma di una figura femminile poi, dopo un attimo, tutto scomparve, avevo solo i rami degli alberi davanti a me e rimasi a fissare la finestra. 

Dopo un poco, il medico specialista aprì la porta, era raggiante: – La notizia è questa – esordì – tua figlia è completamente guarita. Non ci sono parole per dirvi quello che ho provato e anche se volessi cercarle ad ogni costo non le troverei. Ho solo una parola scritta grande dentro il mio cuore: GRAZIE.