La Medaglia Miracolosa

Nascita del dogma dell'Immacolata Concezione

Prima apparizione

La prima delle apparizioni a Rue du Bac che porteranno alla devozione della Medaglia Miracolosa, avvenne tra il 18 e il 19 luglio 1830.

Un bambino di 4 o 5 anni, nel cuore della notte, svegliò suor Caterina Labouré, invitandola a seguirlo nella chiesa del noviziato. Oggi nota come la cappella di Rue du Bac. E lì la Madonna l’attendeva per confidarle molte cose su cui avrebbe dovuto mantenere la riservatezza.

Dal racconto di questa prima apparizione fatta da Caterina stessa nel suo diario, nel 1834: “Alle undici e mezzo mi sento chiamare per nome:’ Suor Labouré! Suor Labouré!’. Svegliatami, guardo dalla parte da dove proveniva la voce, che era dal lato del passaggio del letto.

Tiro la tenda e vedo un bambino vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice: ‘Venite in cappella, la Santa Vergine vi aspetta’.

Immediatamente mi viene da pensare: ’Mi sentiranno!’. Ma quel fanciullo mi risponde: ‘State tranquilla, sono le undici e mezzo e tutti dormono profondamente. Venite che vi aspetto’.

Mi affrettavo allora a vestirmi e poi seguivo il bambino che era restato in piedi senza spingersi oltre la spalliera del letto. Il fanciullo mi seguiva, o meglio, io seguivo lui dovunque passava, tenendosi sempre alla mia sinistra.

I lumi erano accesi dappertutto dove noi passavamo, il che mi sorprendeva molto. Sono rimasta però assai più meravigliata all’ingresso della cappella: appena il bambino l’ha toccata con la punta di un dito, la porta si è aperta.

La meraviglia poi è stata ancora più completa quando ho visto tutte le candele e tutte le torce accese, come alla Messa di mezzanotte.

Però non vedevo ancora la Madonna. Il bambino mi conduceva nel presbiterio, accanto alla poltrona del Signor Direttore, dove io mi sono messa in ginocchio.

Mentre il bambino è rimasto tutto il tempo in piedi. Poiché mi sembrava che passasse molto tempo, ogni tanto guardavo per timore se le suore vegliatrici passavano dalla tribuna.

Finalmente giunse il momento. Il fanciullino mi ha avvertito, dicendomi: ‘Ecco la Santa Vergine, eccola là’. Ho sentito un rumore, come il fruscio di vesti di seta, venire dalla parte della tribuna, presso il quadro di San Giuseppe.

E vedevo la Santa Vergine che veniva a posarsi sui gradini dell’altare dal lato del Vangelo. Era la Santa Vergine, ma a me sembrava Sant’Anna, solo il volto non era lo stesso. Io non ero certa se si trattasse della Madonna. Ma il bambino mi ha detto “Ecco la Madonna!.

Mi sembrava di non riconoscere la Santa Vergine. E’ in quel momento che quel bambino mi ha parlato. Ma non più con voce da bambino, ma come un uomo.

Io, guardando la Santissima Vergine, spiccavo allora un salto verso di Lei. Ed inginocchiatami sui gradini dell’altare, appoggiavo le mani sulle ginocchia della Santa Vergine.

Quello è stato il momento più dolce della mia vita. Dire tutto ciò che ho provato mi sarebbe impossibile. La Madonna mi ha spiegato come dovevo comportarmi col mio direttore e parecchie cose che non posso dire.

Mi ha insegnato il modo di regolarmi nelle mie pene. E mostrandomi con la sinistra i piedi dell’altare, mi diceva di andarmi a gettare ai piedi dell’altare ad espandervi il mio cuore.”

Aggiungendo che là avrei ricevuto tutti i conforti di cui ho bisogno (all’altare c’è Gesù e la Madonna rimanda sempre a Suo Figlio).

La Madonna: “Figlia mia, il Buon Dio vuole incaricarvi di una missione. Essa sarà per voi fonte di molte pene, ma le supererete pensando che sono per la gloria del Buon Dio. Avrete la grazia. Dite tutto quanto in voi succede, con semplicità e confidenza. Vedrete certe cose, sarete ispirata nelle vostre preghiere. Riferitele a chi è incaricato di guidarvi”.

Io allora ho chiesto alla Santa Vergine la spiegazione delle cose che mi erano state mostrate. “Sopraggiungeranno grandi mali. Il pericolo sarà grande. Ma non temete, la protezione di Dio è sempre là in una maniera particolare e San Vincenzo proteggerà la Comunità.

Io stessa sarò con voi, ho sempre vegliato su di voi. Vi accorderò molte grazie. Arriverà un momento in cui il pericolo sarà grande e tutto sembrerà perduto, ma io sarò con voi. Abbiate fiducia.

Avrete prove evidenti della mia visita e della protezione di Dio e di quella di San Vincenzo sulle due Comunità”.

“Ma non sarà lo stesso per le altre comunità. Ci saranno vittime (dicendo questo la Santa Vergine aveva le lacrime agli occhi). Ci saranno vittime nel clero di Parigi: l’Arcivescovo morirà (di nuovo la Madonna versò lacrime). Figlia mia, la Croce sarà disprezzata. Scorrerà il sangue. Apriranno di nuovo il costato di Nostro Signore (la Santa Vergine non poteva più parlare, un gran dolore le era dipinto sul volto). Figlia mia, il mondo intero sarà nell’afflizione”.

Quanto tempo restai con la Madonna, non saprei dirlo. Tutto quello che so è che se ne andava scomparendo come un ombra che svanisce.

Io mi accorgevo solo di qualcosa che si spegneva. E poi solo un’ombra che si dirigeva verso la tribuna, dalla parte da cui era venuta.

Alzatami dai gradini dell’altare, mi accorsi del bambino, là dove l’avevo lasciato, il quale mi diceva ‘Se n’è andata!’. Abbiamo rifatto la stessa strada, trovando sempre tutti i lumi accesi e avendo quel bambino sempre alla mia sinistra.

Credo che quel bambino fosse il mio angelo custode, che si è reso visibile per farmi vedere la Santa Vergine. Perché io, infatti, l’avevo molto pregato per ottenere un tal favore.

Era vestito di bianco e portava con sé una luce miracolosa, ossia era sfolgorante di luce, dell’età dai quattro ai cinque anni. Tornata a letto, sentivo suonare le due. E non ripresi più sonno”.