La Medaglia Miracolosa

Nascita del dogma dell'Immacolata Concezione

Caterina e Bernadette

Caterina Labourè (1806-1876) e Bernadette Soubirous (1844-1879)

I I motivi per cui la Madonna ha scelto l'una perché ci trasmettesse la Medaglia Miracolosa e la dichiarazione della sua Immacolata Concezione, e l'altra perché facesse sgorgare la polla d'acqua miracolosa di Lourdes, li possiamo forse intravedere, ma solo la Madonna li conosce appieno.

LE DUE RAGAZZE
Intellettualmente erano nella media delle ragazze della loro stessa età. Bernadette non riusciva a ritenere a memoria le risposte del catechismo e dovette sudare per imparare a leggere e scrivere. Di Caterina troviamo scritto nel giudizio dato dai superiori al termine del suo noviziato: «Sa leggere e scrivere per conto suo». Più tardi, è vero, dovette esercitarsi nella scrittura, per poter fissare sulla carta i particolari delle apparizioni ricevute.

Di struttura robusta come le tenaci contadine della Borgogna (estremo Nord della Francia), Caterina era nata il 2 maggio 1806, al culmine della gloria di Napoleone I, ed aveva preso il nono posto in una famiglia che doveva contare 11 figli. Persa la mamma a nove anni di età, Caterina fu la mamma dei fratellini e per seguire la sua vocazione dovette lottare contro il volere del padre per due anni.

Bernadette invece, cagionevole di salute fin dall'infanzia, travagliata dall'asma, era nata a Lourdes (estremo Sud della Francia) ai piedi dei Pirenei, il 7 gennaio 1844. Trentacinque anni di vita e poi la tisi ossea e l'asma pongono fine alla sua esistenza, in cui il dolore fisico soprattutto ha la prevalenza, il 16 aprile 1879 mentre Caterina era morta tre anni prima nel 1876, l'ultimo giorno dell'anno, ma a quasi 71 anni di età.

LE LORO VITE
La vita di Caterina appare non tanto travagliata dal dolore fisico, quanto dal martirio interiore, dall'eroismo di un nascondimento che non ha eguale. Condotta a Parigi dal Signore, Caterina aveva ricevuto le apparizioni celesti dell'Immacolata nei primi mesi del suo noviziato, nella cappella della casa madre delle Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli, quando ormai per lei il mondo era una cosa lontana (1830). Aveva 24 anni.

Bernadette invece, quando venne fermata quasi d'improvviso dalla Madonna alla grotta di Massabielle, nel rigido febbraio 1858, era una delle bimbe più semplici e buone del suo paese. Aveva 14 anni. Non sapeva mentire, non voleva affatto farsi suora. Per lei (come per la veggente di Fatima) la vocazione fu una conseguenza dei favori celesti straordinari ricevuti, mentre per Caterina la vocazione religiosa precedette le apparizioni di Maria.

LE APPARIZIONI
A Caterina Labouré la Vergine apparve tre volte, le lasciò posare le mani sulle sue ginocchia, la trattenne in colloquio nel cuore della notte e le affidò la missione di far coniare una medaglia su modello preciso: quella che poi il popolo denominò «Medaglia Miracolosa».

A Massabielle invece la Bella Signora appare per 18 volte, dall’11 febbraio 1858 al 16 luglio dello stesso anno, quasi sempre poco dopo l'alba, nella nicchia della roccia. 

Popolarità di Bernadette e nascondimento di Caterina. suor Caterina infatti rimase per tutta la vita in incognito mentre Bernadette fu venerata dalla folla, che non si stancava di vederla. Caterina assistette ai miracoli che ogni giorno operava la Medaglia, la distribuì copiosamente, ma nessuno mai seppe, eccetto il suo confessore ed i suoi superiori, che fosse stata la fortunata veggente della Medaglia Miracolosa. Solo dopo la sua morte, si seppe che quell'umile suora era stata la prediletta della Madonna. Silenzio senza dubbio eroico, ma eroico perché umile.

La notizia invece delle apparizioni di Lourdes fece subito il giro del mondo, riportata dai più grandi quotidiani, anche dai più ostili a fatti di carattere soprannaturale. La Francia intera col suo Napoleone III si commosse. Poi si mossero i primi pellegrinaggi. Accanto alla grotta era sgorgata l'acqua dei miracoli.

SEMPLICITÀ E SOFFERENZA
Tuttavia Bernadette continuò a vivere con semplicità, in mezzo a tutto quel trambusto ed in mezzo alle aspre battaglie e lunghi interrogatori dell'autorità civile e religiosa, quasi ignara della parte che la sua persona aveva in quegli avvenimenti. Viveva assorta nel pensiero della Vergine, compresa da un immenso desiderio di pregare e soffrire per i peccatori.

A 22 anni compiuti, Bernadette entra in noviziato tra le Suore della Carità di Nevers. Diviene suor Maria Bernarda vivendo con semplicità e sofferenza fisica (nella sua vita riceverà ben quattro volte l'Estrema unzione). Anche suor Caterina continuerà a vivere con semplicità e carità verso il prossimo sofferente, nell'ospizio dei poveri vecchi di Enghien (Parigi).

Cinquantasette anni dopo la sua morte, le mani di Suor Caterina, che avevano toccato la Santissima Vergine, vengono trovate intatte. Trent'anni dopo la morte di Bernadette, anche il suo corpo viene trovato intatto.

La canonizzazione di S. Bernadette Soubirous avviene l'8 dicembre 1933; quella di S. Caterina Labouré il 27 luglio 1947.

Le apparizioni del 1830 hanno annunciato il dogma dell'Immacolata Concezione per bocca della stessa nostra Madre Celeste, avvenuta nel 1854. Lourdes ne fu come la conferma, Fatima il compimento, con la devozione al Cuore immacolato di Maria.

ASSUNZIONE DI MARIA
Come diretta conseguenza del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria e delle apparizioni di Parigi, Lourdes e Fatima, il 1° novembre 1950, Anno Santo, si completa il ciclo mariano, con la definizione del dogma dell'Assunzione di Maria, in corpo e anima, al cielo.