Per vedere il mondo al contrario

Da N. 151a N. 200

N.151
Consiglio di marketing alle Case di Riposo. Non chiamatevi Villa Serena, Dolce Riposo, Casa Gioiosa oppure Santo Qua o Santo Là. Chiamatevi: "Più a Lungo Possibile" con sottotitolo: "Non siamo l'INPS. Noi anzi vi vogliamo vispi, vivi e vegeti". Niente di personale, è una questione di business.


N.152
Quale potrebbe essere la preoccupazione più grande? Non essere all'altezza delle aspettative di chi ci ha creato e ci ha mandato quaggiù con un pugno di talenti in tasca.


N.153
Hai preparato la nuova campagna di comunicazione integrata per il lancio di un nuovo prodotto. Non chiederti, né chiedere al tuo capo se gli piace. Dimostragli solo che sarà efficace rispetto al target dei potenziali clienti.


N.154
"Se sei dentro di me ed io sono il tuo tempio, non sarebbe meglio che questo tempio fosse integro e confortevole?". "Certamente sì per me, ma se piove dal tetto è per farti capire che bisogna ripararlo". A volte siamo stati costretti a dispiacere i nostri figli per aiutarli a raddrizzare le loro vie. Così fa Dio con noi. Non sarebbe allora meglio che cercassimo di raddrizzarci la via da soli, prima di 'aiuti' esterni?


N.155
Dopo esseri accorti che le nubi atomiche salite in stratosfera possono eliminare anche chi le invia, ora hanno costruito la bomba atomica tattica da zaino, anche da un solo kilotone (sono ancora indecisi sul nome: backpack nuke oppure suitcase nuke o mini-nuk). Perché il tutto, l'esplosione e la nube atomica, rimangano là, dai nemici. Dovremmo sentirci meglio, ma purtroppo la distruzione di questo mondo non dipende dalla potenza delle bombe, ma da noi.


N.156
Il percorso verso l'amore è lunghissimo. Del resto è anche ovvio; io mangio, io vedo, io sento, io soffro, io ascolto, io gioisco. L'Io è la nostra vita in prima persona; ma anche la nostra gabbia. Uscirò dalla gabbia quando il mio primo pensiero, la mattina, sarà per te e non per me.


N.157
Una volta per accordare la chitarra c'era un fischietto con la nota del LA. Si accordava la quinta corda e da quella, tutte le altre cinque. Dopo si era in grado di suonare e cantare di tutto. Tuttavia senza quella nota iniziale di accordo, si poteva avere anche la più bella voce, si poteva suonare anche la più bella canzone, ma con la chitarra scordata si sarebbe generato solo rumore e non melodie. Quella chitarra siamo noi, quella nota iniziale di accordo è Dio.


N.158
Nessuno prende sul serio le riflessioni interessanti dei signor nessuno. Invece sono assorbite come interessati, le stupidaggini dei signor Media. Ovvero una stupidaggine è tanto più vera quanto è maggiore l'Audience.


N.159
Volere costruire un team che vi segue fino alla morte? "Osate, abbiate coraggio di cambiare le regole del gioco. Se sbagliate, la colpa sarà mia. Se avrete successo, il merito sarà vostro".


N.160
Dal satellite vedo le news da TV: USA, Russe, Francesi, Tedesche, Arabe, Cinesi, Giapponesi, UAE, Inglesi, Israeliane e Turche. Poi piombo nei nostri TG e TV delle News: 50% teatrino della politica, 30% cronaca nera; 19% sport; 1% notizie di un certo interesse.


N.161
Alcune razze le hai fatte nascere direttamente in Paradiso senza il passaggio mortale. Tutti belli, tutti buoni, tutti santi. Ti confronti volentieri con loro, ma senza molta interazione. Troppo buoni, troppo obbedienti, troppo riconoscenti. Allora hai provato con il passaggio mortale, su alcuni pianeti del tuo universo in formazione; razza mortale, ma con dentro la piantina del bene già cresciutella. Una vita quindi piena di amore fraterno, di reciproco aiuto, di benedizione dei frutti della terra e del cielo. Un bel passo avanti, ma, come dire, è come vedere una bella bistecca che soddisfa gli occhi e l'olfatto, ma non il gusto; una bistecca senza sale. E allora hai rischiato con l'umanità, noi. Creati a tua immagine e somiglianza, da pari a pari, con tutte le conseguenze che ne derivano. Buttati là, allo stato embrionale nell'universo, a vedere come ce la saremmo cavata. Gente che non ha timore a darti del tu, anche insolenti nel contestarti brutalmente il male che è sulla terra, ma anche in grado di amarti profondamente, con passione fino all'ultima cellula del corpo. Sarà andata così?


N.162
Può esserci vero amore se tra i due esiste un rapporto non paritetico, di dipendenza? Può mai la donna aver amato veramente l'uomo se prima aveva paura che rivolesse la sua costola, terrorizzata dopo dalla sua clava ed adesso timorosa della dipendenza economica? L'amore vero, non l'infatuazione, può nascere solo tra pari a pari, mantenendo ognuno le proprie naturali differenze e peculiarità.


N.163
Chi ha sentito il discorso di addio di Matteo Renzi, deve immaginarsi l'altro Matteo (padroni a casa nostra) mentre riceve il mandato dal Presidente Matterella per formare il nuovo governo della Repubblica Italiana. Ma è successo d'avvero?


N. 164
Fa più rumore un albero che cade che tutto un bosco che cresce. Sfortunatamente i MEDIA preferiscono gli alberi che cascano e a noi vengono brutti presentimenti. Bisognerebbe spengere le TV ed andare nel bosco a verificare di persona.


N.165
Invasi dalla cultura americana in ogni pertugio, ci avviamo anche noi a tirare un sospiro di sollievo quando nei loro film il cattivo è talmente cattivo che finalmente il buono lo uccide e lo fa a pezzi. Puro veleno per l'anima.


N.166
Le religioni sono la brutta traduzione umana dello spirito di Dio. Chi lo chiama Karma, Destino, divinità varie. Ma Gesù non è venuto per una nuova religione, ma per svelare a tutti il nome e cognome di chi ci ha creato. Se deve esserci una religione, quella siamo noi; se deve esserci un Tempio, quello è il nostro corpo; se deve esserci uno Spirito, quello è il frammento di Dio che è dentro di noi. La Buona Novella è che possiamo dare del tu a questo frammento, non lontano nei cieli ma a pochi centimetri dal nostro cuore.


N.167
Dobbiamo solo preoccuparci che il fuoco di Dio sia sempre acceso dentro di noi. Se c'è, è un fuoco che arde ma non brucia, non si consuma mai. Può succederci di tutto, dal più grande sconforto al più grande dolore; possiamo rifiutare Dio, insultarlo, accusarlo di tutti i mali di questa terra, fino a volerne negare l'esistenza, fino a liberarci dall'insolubile quesito di un Dio buono cha permette il male. Ma se quel fuoco è quello che arde e non si spenge mai, sarà proprio quel fuoco che ogni volta, nonostante i propositi della ragione, ci aiuterà a rialzarci.



N.168


8 Marzo 2018 - Festa della donna.










N.169
Un sogno. "Oggi mi son ritrovato ad essere molto stufo a fare il Papa come si fa da sempre; sì, forse un po' più avanti (o forse un po' più indietro perché vorrei tornare al cuore del Vangelo di Gesù). Quid hoc dicam? Perché abbiamo perso la gioia di vivere. È diventata una religione triste e ossessionata dal peccato. La croce al posto del simbolo del pesce, la morte al posto della risurrezione, una valle di lacrime al posto di una montagna di felicità, e così via; religione triste per figli di Dio perennemente peccatori, già dalla nascita con un peccato addosso ancora prima di aprire gli occhi. In realtà il peccato più grande è proprio quello di aver perso la gioia di vivere nei confronti di chi questa vita ci ha dato. Allora, motu proprio, da oggi si cambia: nella parte del Padre Nostro '..dacci oggi il nostro pane quotidiano..', sarà cambiato in '..dacci oggi il nostro pane e la nostra gioia quotidiana..'; e al posto di '.. prega per noi peccatori ..' sarà cambiato in '.. prega per noi felici figli di Dio adesso e nell'ora della nostra resurrezione. Amen'. Piccole cose, ma è tanto per cominciare veramente".


N.170
"Lucifero creò l'universo a sua immagine. Gas roventi, magma incandescenti, continue eruzioni nucleari, etc. L'universo era ed è rimasto un calderone ribollente. Annoiato da tutto questo caos primordiale, creò un piccolo pianeta diverso da tutti gli altri. Azzurro, pieno d'acqua e verde, pieno di piante. Alla fine creò, da un pezzo di lava incandescente, degli esseri viventi che chiamò uomo e donna. Naturalmente a sua immagine e somiglianza. Diluvi universali, Caino che uccide Abele; niente di strano nel suo mondo, era la regola. Un arcangelo suo collaboratore, Dio, cominciò a non condividere più il modo di fare di Lucifero e piano piano si staccò fino ad arrivare alla contesa diretta. Dio, arcangelo ribelle, aveva qualche cosa di diverso da Lucifero; la compassione verso questo genere umano alla mercé degli strumenti preferiti di Lucifero: potere, odio, orgoglio, cattiveria, guerre e omicidi: un divertente 'war game'. Se ne allontanò e di nascosto al suo ex capo, Dio inserì dentro l'uomo e la donna il seme del bene; seme totalmente nuovo e originale nell'intero universo. Lucifero non volle o non poté contendere direttamente con Dio, che aveva già radunato intorno a sé altri angeli ribelli, ma continuò a combatterlo a distanza dentro l'uomo e la donna aumentando a dismisura l'attrattività verso i suoi poteri. Dio si trovò allora costretto a ribilanciare i pesi del bene e del male, pagando l'alto prezzo di mandare il suo amato ed unico figlio a svelarci l'origine del male e del bene e ad indicarci l'unica via possibile per lo sviluppo pacifico di tutto l'Universo. E questa battaglia continua incessantemente anche oggi. Ma ora, non siamo più soltanto delle pedine da spostare di qua o di là; attraverso la maturazione del seme del bene, abbiamo lentamente acquisito una coscienza e una indipendenza decisionale. Abbiamo capito l'origine di questa battaglia a distanza, che ci vede fortemente coinvolti, tra Dio e Lucifero; ma ora possiamo prendere le nostre decisioni; possiamo fare autonomamente una scelta di campo: questa pianticella cresciuta ci ha dato il suo primo frutto: la morale. Ora possiamo essere noi l'ago della bilancia". Detta così, fosse così, la questione del bene e del male avrebbe una sua spiegazione.


N.171
Perché il male? Se no, sarebbe già il Paradiso. Perché non subito il Paradiso? C'eravamo e ne siamo usciti. Perché ne siamo usciti? Perché per ogni cosa veramente bella, ci deve essere prima il sacrificio per raggiungerla.


N.172
Trump mette Pompeo, numero uno della CIA, a capo della diplomazia. È come far diventare confessore il proprio commercialista. Non andrai mai a confessarti da lui. Se conoscesse la storia, Pompeo, uno dei tre triumviri, una volta che Cesare divenne capo supremo, lo tradì.


N.173
Le tentazioni a Gesù durante i 40 giorni nel deserto, sono una favoletta da catechismo. La vera tentazione, se tentazione si può chiamare vista la totale delega dal Padre, poteva essere quella di svolgere la sua missione utilizzando parte o in tutto, i suoi poteri di Figlio di Dio. Ma Gesù, in quei 40 giorni, prese 6 decisioni che impostarono definitivamente il suo modo di agire sulla terra:
1) non avrebbe utilizzato una sola delle sue prerogative di Figlio di Dio fino a che non fosse divenuto evidente che questa era la volontà del Padre;
2) di vivere totalmente come comune mortale senza un comportamento che trascendesse, violasse od oltraggiasse le leggi naturali da lui stesso stabilite;
3) di esercitare una normale sorveglianza sulla sua sicurezza personale e di adottare delle precauzioni ragionevoli per evitare la fine prematura del suo percorso nella carne, ma di astenersi da ogni intervento divino quando fosse giunta la fine della sua vita terrena;
4) di non esercitare i suoi poteri universali per l'appagamento del desiderio ardente degli Ebrei per manifestazioni spettacolari e di eliminarle come strumento per portare la sua missione a conoscenza degli uomini;
5) si impedì definitivamente di presentarsi come il Messia degli Ebrei, almeno il Messia qual era concepito dal popolo di quel tempo;
6) e in tutte le altre questioni, come in queste appena prese, di essere sempre e comunque sottomesso alla volontà del Padre.
(Da ammannato.it/joshua/ )


N.174
Francesco, ho sei nipotini di cui almeno due della stessa età di Aylan. Ogni volta che vedo questa foto mi si spezza il cuore. Tra tutti i santi importanti che fa la Chiesa, non è possibile, con un grande atto di coraggio e controcorrente, fare Santo subito Aylan, Santo Protettore di tutti i bambini immigrati?


N.175
È facile essere ripieni di Spirito quando il mutuo è pagato, la pancia è piena, la salute preservata, la sicurezza tutelata e il futuro assicurato.


N.176
A Kiel in Germania, di Domenica in cerca di una messa. Siamo entrati nella chiesa di St. Stefano perché c'era gente che entrava. Era un servizio Luterano, ma ci siamo fermati lo stesso. Un'ora di canti, letture sacre e ispirate con lunghi silenzi dopo ogni lettura. Niente prediche. Officiava una giovane donna Pastore dai lunghi capelli sciolti sulle spalle. Una antica chiesa con dentro dei bei bagni puliti. Alla fine del servizio, dentro la chiesa si è aperto un piccolo bar con caffè, caffellatte e pasticcini gratuiti per tutti. A far capannello a parlare del più e del meno. Per i più anziani seduti nei banchi, il caffè veniva portato da dei giovani. È vero che l'erba del vicino è sempre più verde, ma la funzione è stata semplice, bella ed edificante. Perché tra le nostre messe festive e prefestive con ce ne è una senza predica? Sarebbe la più frequentata. Perché tra le tantissime nostre chiese non ce ne è una organizzata alla stessa maniera? Sarebbe la più popolata.


N.177
La Bibbia Elettronica. Tre versioni della Bibbia (CEI 2008, TILC Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente e Nuova Riveduta) in formato audio, tutte e tre raccontate on-line su internet; e tutte e tre in versione .ePub, scaricabili in locale sui telefonini, Tablet o eReader. I documenti in formato ePub possono essere letti attraverso apposite Apps disponibili per iOS e Android. Tutto gratuitamente, senza alcuna pubblicità. È la parola di Dio: eBibbia.it


N.178
Prima vittima della guida autonoma; una ciclista che attraversava la strada. Una cosa è la sicurezza, un'altra cosa queste mode super tecnologiche di Realtà Aumentata (per vederla comunque ti distrai dalla guida), Guida Assistita (falso senso di sicurezza) e Guida Autonoma (la macchina che si guida da sola). Se a uno non piace o non può guidare, perché non prende i mezzi pubblici? Se a uno non piace andare in bicicletta, perché dovrebbe comprarne una che si comporta come un motorino? Se a uno non piace andare in moto, perché dovrebbe comprare una moto a quattro ruote che non ha né i vantaggi della moto né i vantaggi della macchina?


N.179
I più avanti nella Chiesa, parlano di affettuosità tra i coniugi; poi arriveranno anche a parlare di erotismo ed infine di sesso. Allora, si romperà definitivamente la sinonimia tra sesso e peccato che tornerà a rappresentare le nostre difficoltà nel seguire la strada suggerita dal Padre. La castità, tornerà ad essere la purezza del cuore.


N.180
In genere incolpiamo gli altri per tutte le cose che non vanno. Ma il problema siamo noi; gli altri fanno quello che noi gli permettiamo di fare. E noi gli permettiamo di fare quello che a noi richiede il meno di tutto.


N.181
La critica moderna ha riconosciuto solo 7 delle lettere di San Paolo. Oltre ad aspetti teologici (da cui mi esimio totalmente, come uomo della strada), la selezione di queste sette è stata anche aiutata da programmi informatici, nati originariamente per scoprire le violazioni dei Copyright. Questi programmi sono in grado di segnalare rapidi cambiamenti di stile; rotture del filo logico del racconto; excursus non esattamente compatibili col contesto dello scritto; uso di parole, riferimenti ed esempi non abitualmente utilizzati dallo scrittore, etc. Il motivo di queste lettere scritte posteriormente dai suoi Apostoli (e dei brani aggiunti anche in queste sette) è stato probabilmente quello di non mettere San Paolo troppo in contrasto con la cosiddetta “corrente giudaizzante” degli Apostoli di Gerusalemme e/o di non scontrarsi apertamente con i Romani con idee troppo innovative e quindi destabilizzanti, etc. Ho preso queste sette lettere e ne ho fatto un sito web che contiene un documento in formato PDF (visibile on-line o scaricabile e quindi stampabile), un documento in formato ePUB (per essere letto localmente su Smartphone, Tablet e lettori di eBook) e una pagina flash (swf) per la lettura on-line. Tutto gratuito, senza pubblicità e con dettagliate spiegazioni su come leggerlo su questi terminali (telefonini, Tablet e eReader) con le migliori App per leggerli (sia per Apple, Android e Windows). Vera o falsa che sia questa ricostruzione dei fatti, ne è comunque venuta fuori una immagine fresca e nuova di Saulo; anticonvenzionale, non misogino, non estimatore dello “status quo”, ma passionale, assolutamente ispirato e moderno tanto da poter attribuire all’insieme di queste sette lettere, il titolo di un vero e proprio Vangelo: Il Vangelo di Saulo di Tarso. Il sito è: ammannato.it/vangelodisaulo/ Con l’augurio che troviate stimolante questo sito, colgo l’occasione per i migliori auguri di una Felice Pasqua.


N.182
Gesù è venuto anche per liberarci dal formalismo, dalla sua illusione di essere noi nel giusto perché seguiamo le regole che ci vengono imposte: seduti, alzati, inginocchiati. Regole, riti, litanie, cerimonie, processioni .... e il formalismo uccide la nostra originalità, la nostra creatività, la voglia di scoprire nuove vie di una Parola che vive, che si modifica e si arricchisce anche dei nostri errori ingenui, forse infantili. Questo formalismo ci congela e ci impedisce invece di prendere con entusiasmo il testimone che Dio ci ha passato per completare il suo progetto. È una corsa a staffetta; prendiamolo, portiamolo avanti e consegniamolo a chi lo porterà ancora più avanti, dopo di noi.


N.183
TILC sta per "Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente". Una traduzione della Bibbia concordata tra Cattolici, Protestanti e Ortodossi. Ne ho fatto un libro elettronico in formato ePub, che può essere letto da Smartphone, Tablet e eReader. Gratuito e senza pubblicità (sullo stesso sito è scaricabile anche la versione stampabile in PDF): ebibbia.it/bibbie-ebook/t-i-l-c-epub.html


N.184
¿Non ha senso per un paese da un miliardo e settecento milioni di abitanti far lavorare più persone possibile a costo di pagarli tutti meno? ¿E dato il basso salario, in attesa che si formi un reddito personale sufficiente a sviluppare i consumi interni , lo stato ne agevoli l'esportazione verso quei paesi che di reddito ne hanno più che a sufficienza? Ma un miliardario queste cose non le può capire. (NB. Trovo il punto interrogativo rovesciato Spagnolo molto utile nel far partire una frase interrogativa nel modo giusto).


N.185
Parigi-Roubaix di ieri. Goolaerts cade stroncato da un infarto, steso sul ciglio della strada, solo e immobile; i ciclisti passano, guardano e tirano dritto; nessuno si ferma ad aiutarlo. Era ancora vivo perché morirà poco dopo all'ospedale di Lille. È ancora il ciclismo "l'ultimo sport umano"? Non potrebbero essere accusarti di mancato soccorso?


N.186
Il pensiero più profondo che possiamo fare su Dio è di fare la sua volontà, poiché, facendola, ci realizzeremmo completamente come uomini e donne. Tuttavia, scendendo all'atto pratico, che figli verrebbero fuori se mi chiedessero di fare la mia volontà e loro la seguissero pedissequamente fidandosi ciecamente della mia esperienza e del mio amore nei loro confronti? Probabilmente dei semi-automi, sicuri della ricompensa finale, ma con perduta capacità di giudizio e quindi di crescita. Invece risponderei con un: "Fate quello che ritenete giusto". Anche a costo di prendere decisioni sbagliate. Perché si impara più dalle decisioni sbagliate, rimangono ovviamente più impresse, che da quelle giuste. Allora riprendiamoci la responsabilità totale sulla nostra vita spiritale, cerchiamo di fare sempre la cosa giusta, ma non ossessioniamoci dalla paura di prendere decisioni sbagliate.


N.187
Quando si crede in Qualcuno è naturale desiderare fare ciò che lui desidera: ma quando si ama, se ne anticipano i desideri, anche quelli ancora inespressi. Quando si crede si rimane comunque fuori; io rimango io e lui rimane lui. Quando si ama non si pone più la questione: si diventa un Uno. E questo vale anche tra di noi.


N.188
Mi sono sempre domandato come è che 3 o 4 leoni riescano a mettere in fuga una mandria di più di 1.000 bufali; basterebbe che si fermassero, si voltassero e andassero loro incontro di corsa; più di 4.000 zoccoli che battono la terra: un terremoto. I potenti non saranno più di un centinaio in tutto il mondo. A loro piace la guerra; a noi no.


N.189
Dio si è riservato il diritto di interloquire direttamente con noi facendo risiedere un suo frammento dentro il suo Tempio terreno. I Dieci Comandamenti sono le regole per tenerlo intonso. La Buona Novella è annunciarci che il Tempio è stabilmente abitato. Non permettiamo a nessuno di frapporsi tra noi e Lui perché cercheremmo fuori, con molta difficoltà, quella verità che può essere più facilmente rivelata, senza filtri, dentro di noi.


N.190
The missing one. Fede, Speranza e Carità. La Fede porta la tranquillità; la Speranza porta la serenità; la Carità porta la fratellanza; ma è l'Amore che porta la gioia. La carenza di gioia di vivere è forse il peccato più grande nei confronti del Padre.


N.191
Cosa vorrà dire in inglese "pm" per esempio le 10pm?
• "Post Meridiem" che in latino vuol dire "dopo mezzogiorno".
• E i "caveats" (cosa da cui bisogna guardarsi? Dal latino "caveo", guardati da.
• E l'usatissima parola "manger" ? Dal latino "manu agere", portare per mano.
Ovvero quando la cultura non e acqua.


N.192
È vero che la probabilità di ricevere un ordine dai clienti è 0% fino a quando non è firmato; tuttavia è bene richiedere ai venditori uno sforzo in più per riuscire, attraverso la pipeline pesata (valore dell'opportunità moltiplicato per la percentuale di probabilità di chiusura) a costruire una previsione di vendita via via sempre più precisa (per la legge dei grandi numeri le sottovalutazioni dell'opportunità e le sopravalutazioni, in genere si compensano). Normalmente si usa: 25% quando il cliente ha capito cosa gli si vuol vendere e dimostra interesse; 50% quando l'opportuna è nella short list del cliente; 75% quando il cliente ha detto di si ma non ha ancora firmato e ovviamente 100% quando c'è l'ordine firmato. Qualificare una opportunità significa qualificare il cliente; deve avere:
• il bisogno
• il potere decisionale
• i soldi per pagare.


N.193
Genesi (cap2,2-3):" Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando." Perché allora per la Chiesa Cattolica il primo giorno della settimana è la domenica, il giorno di riposo?


N.194
L'evangelizzazione del mondo si è fermata da tempo. Chi nasce in un paese cristiano, rimane cristiano; chi buddista, buddista; chi induista, induista. La spinta non c'è più. Se i cristiani al mondo sono circa 1 miliardo e mezzo e in tutti siamo 7 miliardi e mezzo, chi va ad annunciare la Buona Novella ai rimanenti 6 miliardi? Noi discutiamo sui distinguo tra cattolici, protestanti ed ortodossi; facciamo facili visite oceaniche in paesi già amici; ma il "Pasci le mie pecore" richiesto per ben tre volte a Pietro non risuona come una accusa diretta che abbiamo imboccato una via sbagliata? Che abbiamo chiuso il recinto dell'ovile con dentro quattro pecore litigiose, mentre ne abbiamo lasciate fuori ai lupi la maggior parte?


N.195
L'annuncio della Buona Novella si è fermato in un cristallizzato '"status quo". Del resto, cosa è rimasto della Buona Novella? Cosa dovremmo dire o "dimostrare" ad un fratello di un'altra religione per fargli scoprire Gesù? Potremmo sentirci rispondere: "La vostra è l'unica religione al mondo che ha come simbolo uno strumento di morte. La vita non è gioia ma una valle di lacrime da passare il più presto possibile. Scandali, ricchezza e potere temporale, sono noti a tutti. Non vi sposate e non conoscete di conseguenza i veri problemi del mondo; le vostre donne, le religiose, sono costrette ad essere coperte per nascondere le fattezza della tentazione, che per voi è sempre donna; il peccato è principalmente il sesso; vi fate santi tra di voi; avete la presunzione di essere gli intermediari di Dio perché credete che ciò che legate o slegate, lo fate in suo nome; vi fate baciare le mani ma non lavate i piedi se non simbolicamente; avete titoli altezzosi che tengono lontane le vostre stesse pecorelle. Vi vestite sontuosamente e non abitate negli ovili. Perché dovrei abbandonare la mia religione per la vostra?". Per far ripartire la Buona Novella bisognerebbe prima fare pulizia a casa nostra; riscoprire radicalmente il messaggio di Gesù; abbandonare la tradizione umana che secolo dopo secolo ha nascosto via via il vero messaggio; scrostare il cuore e farci di nuovo alimentare lo spirito dal leggero soffio di Dio, pieno di amore e di gioia di vivere. Allora la Buona Novella riprenderà vigore e non ci sarà più tanto bisogno di parlare, raccontare o "evangelizzare", perché: "Ci riconosceranno da come ci ameremo gli uni con gli altri".


N.196
La malattia del mondo? Mettere sempre l' "Io" davanti a Dio.


N.197
Da Push a Pull. Push, spingere, è essere sospinti dal passato. Il cliente ordina, il prodotto va fuori scorta, viene inviato l'ordine di produzione per ripristinare lo stock. Si è sempre fatto così. È il passato che guida la mia azienda. Pull (tirare): chi è il padrone della mia azienda? Il Cliente. Sono consapevole di dove si stanno dirigendo le sue esigenze? I miei prodotti e servizi stanno andando nella stessa direzione? Le sue nuove o confermate vecchie esigenze devono essere il punto di partenza da cui si origina il mio portafoglio di prodotti e servizi, la mia strategia, la mia struttura, la mia produzione; produzione che viene "attirata" (pull) dalla previsione di vendita e non "spinta" (push) dal sotto scorta del magazzino vendita; guidata dal futuro e non dal passato. Cambiamento epocale ma: Avanzare, Magari Anche Zizzagando, O Neutralizzarsi (AMAZON).


N.198
Mi dispiace, ma la cosa più bella non è morire per un amico, magari lasciando la moglie vedova e tre figli orfani. La cosa più bella è vivere pienamente vedendo il silenzioso ringraziamento nel profondo degli occhi di chi, bisognoso, abbiamo aiutato.


N.199
Ieri l'Arcivescovo George Pell è stato rinviato a giudizio per almeno due accuse: aver nascosto preti pedofili ed essere stato lui stesso un pedofilo: Arcivescovo, ancora oggi ufficialmente "Ministro delle Finanze" della Chiesa. L'Antagonista è arrivato ad un passo dal Soglio Pontificio. Sempre ieri, in un santuario Mariano, il Don ha detto che Gesù ci ha lasciato come madre la Chiesa (e non intendeva certamente la chiesa universale, cioè tutti noi); proprio in faccia alla statua di Maria, nella grotta di Massabielle. In questi momenti sento la necessità di ritornare alla sorgente, dove l'acqua appena sgorgata, non è ancora inquinata. Riporto nel prossimo micro racconto, il passo: "Mentre Gesù passava" dal IV Libro di Urantia.


N.200
(IV Libro di Urantia). Gesù spargeva conforto ovunque andasse. Egli era pieno di grazia e di verità. I suoi discepoli non cessarono mai di meravigliarsi delle parole amorevoli che uscivano dalla sua bocca. Si può coltivare l’amabilità, ma la benevolenza è l’aroma dell’amicizia che emana da un’anima satura d’amore. La bontà induce sempre al rispetto, ma quando è priva di grazia essa respinge spesso l’affetto. La bontà è universalmente attrattiva solo quando è benevola. Gesù comprendeva realmente gli uomini; per questo egli poteva manifestare una vera simpatia e mostrare una sincera compassione. Ma raramente indulgeva alla pietà. Mentre la sua compassione era illimitata, la sua simpatia era pratica, personale e costruttiva. La sua familiarità con la sofferenza non generò mai indifferenza, e sapeva portare il suo ministero alle anime angosciate senza accrescere la loro autocommiserazione. Gesù poteva aiutare così tanto gli uomini perché li amava sinceramente. Amava veramente ogni uomo, ogni donna e ogni bambino. Era un vero amico a causa della sua notevole percezione: conosceva pienamente quello che c’era nel cuore e nella mente dell’uomo. Gesù era un osservatore interessato ed acuto. Era un esperto nella comprensione dei bisogni umani, abile nello scoprire i desideri umani. Gesù non era mai impaziente. Aveva tempo per confortare i suoi simili “mentre passava”. E faceva sempre sentire i suoi amici a proprio agio. Era un ascoltatore affascinante. Non s’impegnò mai in un’indagine indiscreta dell’anima dei suoi discepoli. Quando confortava delle menti affamate e curava delle anime assetate, i beneficiari della sua misericordia non avevano tanto l’impressione di confessarsi quanto di conferire con lui. Essi avevano una fiducia illimitata in lui perché vedevano che aveva così tanta fede in loro. Non sembrò mai essere curioso verso la gente e non manifestò mai il desiderio di comandarli, di dirigerli o di approfittare di loro. Gesù ispirava una profonda fiducia in se stessi ed un fermo coraggio in tutti coloro che godevano della sua amicizia. Quando sorrideva ad un uomo, quel mortale sperimentava un’accresciuta capacità di risolvere i suoi molteplici problemi. Gesù amava così tanto e così saggiamente gli uomini che non esitava mai ad essere severo con loro quando la situazione lo esigeva. Frequentemente egli portava aiuto ad una persona chiedendogli aiuto. In questo modo egli suscitava interesse e faceva appello al meglio della sua natura. Il Maestro seppe discernere la fede salvifica nella superstizione grossolana della donna che cercava la guarigione toccando il bordo della sua veste. Era sempre pronto e disposto ad interrompere un discorso o a fare attendere una moltitudine mentre provvedeva ai bisogni di una singola persona, anche di un bambino. Accaddero grandi cose non solo perché le persone avevano fede in Gesù, ma anche perché Gesù aveva così tanta fede in loro. La maggior parte delle cose realmente importanti che Gesù disse o fece sembrarono accadere per caso, “mentre egli passava”. Ci fu così poco di professionale, di prestabilito o di premeditato nel ministero terrestre del Maestro. Dispensò salute e sparse felicità con naturalezza e grazia mentre viaggiava attraverso la vita. Era letteralmente vero che “egli andava in giro facendo del bene”. E si conviene, ai credenti nel Maestro che oggi, come in tutte le ere, imparino a curare mentre “passano”; a fare del bene disinteressato mentre si occupano dei loro doveri quotidiani.