Per vedere il mondo al contrario

Da N. 551 a N. 600

N.551
Nonostante l’emergenza, di nuovo rispuntano esigenze elettorali per dimostrare la propria ragione contro gli sbagli degli altri. Tutta la ragione da una sola parte e tutti gli errori dall'altra. Di nuovo la prospettiva è quella di non remare tutti nella medesima direzione; prospettiva che i rematori di sinistra voghino al contrario dei rematori di destra e così la barca gira in tondo a vuoto, senza andare da nessuna parte. Non fa paura il corona virus, ma la persistente immaturità della nostra classe politica.


N.552
Se uscendo vedessi Gesù che mi venisse incontro, quale sarebbe la mia prima reazione? Di attenzione, di leggera ansia per quello che potrebbe domandarmi e della veloce verifica delle risposte giuste da dargli, oppure quella di correre immediatamente incontro a lui per un lungo abbraccio? Dovrebbe essere il primissimo pensiero di ogni risveglio.


N.553
Un’ipotesi, molto azzardata, in tre parti. Prima parte. Il dono più grande è la libertà; non c’è libertà se non c’è una scelta; non c’è una vera scelta se non ci fossero sempre almeno due opzioni, quasi sempre diametralmente opposte. Seconda parte. Il Male, ovvero l’insieme dei mali che risiedono dentro tutti noi, lo potremmo personalizzare (concetto umano che più si avvicina all’idea di entità corporea ed incorporea di difficile comprensione in un mondo che ancora non ci appartiene) nel Principe del Mondo così come l’insieme dei nostri “beni” si potrebbe identificare nella persona dello Spirito Santo, il Bene. È questa la lotta, tra il bene e il male, che si svolge quotidianamente non fuori, ma dentro di noi. Da ogni nostra scelta, piccola o grande che sia, dipenderà da quale parte penderà la bilancia; le sorti del mondo. E quando purtroppo il Male avanza e tende a sopraffare il Bene, a Dio Padre non rimane altro che riproporci in maniera chiara, inequivocabile e a volte dolorosa, di rivalutare le priorità dei nostri valori. Terza parte. In queste continue lotte, tra queste nuove proposte che ci trovano spesso impauriti e confusi, sentiamo la necessità di tornare alla sorgente, alla parola di Gesù per darle nuova linfa vitale, un nuovo significato, di sollevarla dalla iniziale acerbità dovuta alla nostra immaturità, di liberarla dalla polvere del tempo. Ma Gesù era già venuto a svelarci un grande mistero con l’annuncio della Buona Novella: ovvero che ha riscritto personalmente dentro il cuore di ognuno di noi, ad uno ad uno, tutte le nuove regole della sua nuova legge; che non dobbiamo chiedere o cercare ma che ognuno di noi ha scolpite dentro di sé, da quando siamo nati, le Tavole con tutte le risposte di cui abbiamo bisogno ogni volta che siamo davanti ad un bivio, chiamati a prendere una nuova decisione; non siamo stati lasciati soli. Dio ci mette continuamente davanti ad un bivio, ma ha scritto dentro ciascuno di noi la proposta della strada giusta da seguire. La Buona Novella è che la Verità è dentro di noi, nel nostro cuore, scolpita, impressa e indelebile; dobbiamo ascoltarla e, nostra scelta individuale, seguirla.


N.554
Spesso sento dire: “..sono ateo; io non ho ricevuto questo dono; ti invidio..” Dio non regala qualche cosa a uno e niente ad un altro; Dio si dona a tutti sena eccezioni. Se il pacco non ti è arrivato a casa vuol dire che c’è una saracinesca chiusa; un lock-down da qualche parte. Sicuramente giustificato dalla propria storia personale, ma forse ora non più attuale, non più utile. Ti prego, apri il lucchetto perché il corriere è fuori che aspetta.


N.555
Da agnostico convinto sei certamente impermeabile alle offerte di Dio; e di conseguenza anche insensibile alle lusinghe del Principe del Mondo. Sicuramente vivi meglio di me; però ti perdi il profumo di Dio su questa Terra.


N.556
Ho sentito il profumo del glicine in fiore; la colomba ha spiccato il volo; speriamo che torni presto con il rametto di ulivo.


N.557
Leggo la ferale notizia che il calcio potrebbe chiudere per sempre così come l’alta moda e le sue sfilate. Magari. Che i vestiti tornino a fare la loro funzione di coprire dal freddo; che il calcio torni al divertimento dei campetti dell’oratorio; che le macchine riscoprano la loro funzione di trasporto; che gli yacht diventino barche più sicure per chi è in cerca di una vita più dignitosa; che non esista più un’asta per una nuova targa automobilistica pagata 28 milioni di dollari perché composta da una serie particolare di numeri. Che il mondo colga ora l’occasione di tornare nell’ambito del ragionevole e dignitoso.


N.558
È da quando dovevo andare prima a messa per avere il tesserino validato per poter giocare la partita del torneo domenicale, che ho avuto la riprova che le religioni sono tutta una formalità. Non è agnosticismo; è liberarsi dalle infrastrutture per riscoprire la vera essenza del rapporto con Dio.


N.559
In un mondo senza Dio, la pandemia può essere attribuita al dissesto del mondo perpetrato dall’uomo. In un mondo con Dio, può essere interpretata come un forte monito del Padre per l’errata strada che abbiamo intrapreso. Ma le religioni non sarebbero dovute servire a rendere migliore questo mondo? O si sono invece appropriate delle naturali aspirazioni dell’uomo nei confronti del proprio Creatore facendole a propria immagine e somiglianza? Game over.


N.560
Il corpo è una macchina costruita per amare; il suo motore, il cuore, deve essere sempre acceso, in movimento. Se la tieni ferma in garage, stai vivendo inutilmente.


N.561
Ci sminuisce qualcosa come uomini pensare di avere un Padre? Anche se non lo avessimo mai conosciuto, possiamo negare di avere avuto un padre naturale? Come altrimenti giustificheremmo la nostra esistenza? E se pensiamo di essere diversi dagli animali, ovvero con lo spirito di discernimento tra il bene e il male, come possiamo non pensare che ne esista il Padre? Non è un fatto di fede; è una pura conseguenza logica.


N.562
Ognuno di noi ha tanti mattoncini lego; le nostre diverse caratteristiche, le diverse capacità, nel pensare, nel fare, nel parlare, nell’essere, nelle diverse esperienze vissute, nelle cadute senza senso, negli incontri, nelle casuali conoscenze, negli immeritati dolori e nelle gioie inaspettate. Tanti pezzettini sparsi sul tavolo, ognuno quasi casualmente, diverse forme, diversi colori, messi là senza senso. Piano piano, nel corso della nostra vita, ti accorgi che questi mattoncini cominciano a legarsi tra di loro, a incastrarsi perfettamente l’uno all’altro, a formare una vaga sagoma, un quadro dai contorni sfumati, un qualche cosa che fa intravedere che ognuno di loro aveva uno scopo preciso, un preciso motivo di essere. E alla fine, insieme, formano un disegno preciso, tutti, senza scartarne alcuno. È il complesso disegno della nostra vita, il suo vero scopo, il suo magnifico significato.


N.563
Più mi svuoto di me stesso, più sento aumentare la presenza di Dio. Non è una presenza aliena, una semplice farcitura; ma una perfetta integrazione con la natura umana


N.564
Credi nei miracoli? – Bè sì. – Per esempio? – Provenivo dal liceo classico dove derivate ed integrali erano oggetti misteriosi; ogni giorno in treno, distante 80 km dall’università, quando ancora chiedevano, per validare l’anno, 5 firme di presenza, prese casualmente, ma quasi sempre quando c’era lo sciopero dei treni; trasferito da Roma a Firenze e poi da Firenze a Roma (motivi di famiglia) con perdita di varie sessioni di esame per ritardato trasferimento dei documenti tra le università. Credo che sia stato più difficile farmi laureare in Ingegneria che resuscitare Lazzaro. Sì, credo nei miracoli.


N.565
Diciamocelo francamente. Un Padre che fa soffrire o che lasci far soffrire i propri figli non ci va proprio giù. In un tempo in cui imperversavano gli dei dell’Olimpo che giocavano con le vite e le sorti degli uomini, la Buona Novella di Gesù, di un Padre Buono, fu una vera e propria rivoluzione spirituale; un concetto bello e innovativo di facile comprensione per tutti; anche nei confronti del Dio del Vecchio Testamento, guerriero e vendicativo, con un popolo eletto vittorioso sui propri nemici, come se tutti gli uomini non fossero tra loro tutti fratelli e figli di Dio. Ma questa pandemia di portata universale sta cambiando le cose. Sicuramente rappresenta, se non il fallimento, il superamento delle attuali religioni; altrimenti non saremmo a questo punto. Abbiamo dato tanti motivi religiosi a quello che sta accadendo: castigo; ammonimento; forzato ripensamento alla priorità dei veri valori. Ma l’idea che un padre, avendo la possibilità di evitarlo, faccia soffrire, o lasci far soffrire i propri figli, suo progetto, fatti a sua immagine e somiglianza, è una idea di difficile accettazione. Così come Gesù segnò il superamento delle vecchie religioni, così questa pandemia può essere il superamento dell’attuale concetto di Dio. Dobbiamo fare un passo avanti? “Un padre disse al figlio di salire sul primo gradino e di buttarsi nelle proprie braccia, e così avvenne; poi sul secondo e così via fino all’ultimo gradino; ma quando il bambino si gettò dall’ultimo gradino, il padre non aprì le braccia; il bambino cadde e si fece male, guardò disorientato il proprio padre. Il figlio sarebbe sempre rimasto un figlio e il padre sempre un padre; ma da come si sarebbe rialzato, avrebbe determinato se fosse rimasto un bambino o diventato un uomo”. Noi ora siamo caduti e ci siamo fatti male, molto male; in che modo ci rialzeremo? Non andiamo in giro a cercare risposte; chiediamoglielo direttamente dentro di noi: Dio chi sei tu veramente?


N.566
Anche andando ad una visita per un callo al piede, tra le primissime domande che ti rivolgono c’è sempre quella se siamo o siamo stati dei fumatori. Trovo strano, molto strano, che tra le concause delle situazioni più gravi del corona virus (ipertensione, cardiopatie, diabete, insufficienza renale, etc.), non sia mai stato elencato anche il fumo, sebbene stiamo parlando di polmoni e non di calli ai piedi.


N.567
Anche se Dio non esistesse, come sarebbe bella la lenta e faticosa conquista di vedere tutti gli altri come amici e non come nemici; scambiarsi esperienze diversissime che son quelle che ti arricchiscono; essere solidali l’uno con l’altro perché tutti prima o poi abbiamo bisogno degli altri; raccontarsi storie davanti a tavole imbandite di cibi e bevande che si portano dietro una propria storia, una propria tradizione. Essere così diversi ma così amici senza alcun obbligo a doverlo fare, senza alcuna etichetta. Dio si accontenterebbe anche di questo; anzi ne sarebbe felicissimo.


N.568
Se Maria, Giuseppe e Gesù fossero scappati in Egitto su un barcone, probabilmente non avremmo avuto il cristianesimo.


N.569
The bridge. Questo periodo di forzato stop alle solite attività rutinarie, dovrebbe servirci a stare un po’ più con noi stessi, con chi ci sta più vicino, a risistemare le priorità della nostra vita. Una priorità che dovrebbe risalire la scala delle cose più importanti dovrebbe essere il valore dell’amicizia. L’amicizia non è scavare fossati per difenderci dagli altri, ma costruire ponti. È ovvio che il ponte unisce due sponde opposte, ma se c’è un ponte esiste anche il modo per incontrarsi nel mezzo. Più invece il fossato è profondo per dare la falsa sensazione di sicurezza, più evidenzia la profondità della nostra insicurezza.


N.570
Corona virus, fase 2. La CEI ha perso un’altra ottima occasione per stare zitta. Cosa centra l’attentato alla libertà di culto nel cercare di salvare la propria vira e quella altrui nell’evitare ancora in questa fase qualunque tipo di assembramento? Ma non sono loro che sono per la vita? Non sono loro che dovrebbero praticare l’unità e non la divisione? Come possono mettere i “cattolici” contro il governo di tutti gli italiani invece di appoggiarlo e sostenerlo in questo momento di grande difficoltà? Probabilmente loro conoscono un Dio diverso da quello fatto conoscere da Gesù.


N.571
Si diceva: l’uomo propone e Dio dispone. In realtà Dio non impone nulla; è lui che propone e sfortunatamente noi disponiamo. Non cerchiamo untori in cielo o in terra, ma guardiamo come stiamo maltrattando noi stessi e ciò che ci circonda.


N.572
Pandemia. Tutti e tre hanno studiato a lungo quali dovevano essere le leggi immutabile della natura, prima di dar vita alla Terra. Leggi che avrebbero saggiamente governato il mondo. Anche quando uno dei tre è venuto a spiegarci meglio il progetto della nostra vita, lui stesso ha sottostato a quelle stesse leggi. Ed una di quelle leggi immutabili è che ad ogni azione (umana), corrisponde sempre una reazione (natura) di uguale intensità ma di segno opposto.


N.573
“Deforestata; come se qualcuno vi togliesse pezzetti dei vostri polmoni. Bruciata; come se qualcuno desse fuoco ai vostri capelli. Inquinata; come se qualcuno vi chiudesse in un garage con il motore acceso. Spogliata dalle foreste e appiattita dalle cave; come se qualcuno vi strappasse i vestiti di dosso. Prosciugata dai miei liquidi; come se qualcuno vi togliesse la linfa e il sangue. Infilzata da sonde e pozzi; come se qualcuno vi infilasse gli spilli nel corpo. Inquinata da smog, plastiche e inceneritori; come se qualcuno vi chiudesse nello stanzino della spazzatura. Non vi meravigliate se qualche volta mi metto ad urlare. Stupidi! la mia sopravvivenza è anche la vostra”.(Geo, la vostra Terra).


N.574
Primo maggio 2020. I miei primi 550 Micro Racconti sono visibili su https://www.micro-racconti.it in formato testo (HTML) e quindi anche traducibili on-line in tutte le lingue previste da Google Translator (finestrella in alto a destra di ogni pagina web); in formato PDF visibile on-line e scaricabile localmente (stampabile in formato “libretto” A5). Divisi in 6 parti (libri), gratuiti, senza cookies e senza pubblicità di alcun genere.


N.575
È vero che la Chiesa come istituzione è sopravvissuta a situazioni ben peggiori; dall’obbrobrio del potere temporale, alle crociate, alla santa inquisizione, alle indulgenze plenarie. Gioco facile quando la Chiesa del Popolo di Dio, immatura e timorosa, preferiva delegare totalmente la sua innata religiosità ad organizzazione esterne. Arriverà il momento in cui riscopriremo la nostra natura divina; arriverà il momento in cui ci fideremo sempre di più di quella fiammella dentro di noi, pura, intoccabile, inviolata, rimasta sempre accesa senza mai consumarsi. Il tempo sarà determinato quando negli otri vecchi il vino sarà completamente diventato aceto; allora il Padre dovrà utilizzare otri nuovi, chiunque essi siano, ovunque essi si trovino, per riempirli della Nuova Buona Novella.


N.576
Non esiste la natura umana. Esiste la natura animale, per cui tutto ha una spiegazione logica e razionale: la sopravvivenza, la difesa del territorio, la conservazione della specie. Cosa vuol dire natura umana? Nel momento in cui una specie animale ha conosciuto il bene ed il male ed è stata costretta a scegliere, a prendere ogni volta una decisione morale, quella è diventata una natura divina; indipendentemente dalle scelte successivamente operate. Non esiste la morale in natura, sul nostro pianeta; non esiste una morale nata dall’uomo; chi l’avrebbe potuta dettare, determinare, regolare? Un altro uomo? Una trasmissione da essere umano a essere umano? Era necessaria per la sopravvivenza della razza animale umana? Per la così detta convivenza civile sarebbe stata sufficiente la sola evoluzione delle già esistenti regole del branco. L’esistenza della non indispensabile conoscenza del bene e del male per la nostra sopravvivenza e per il convivere civile, implica l’esistenza di una entità esterna che tramite la morale, la conoscenza del bene e del male, ha voluto far fare un salto di qualità, a dare vita autonoma, ad un progetto universale che sarebbe altrimenti rimasto un insieme variegato di carbonio, azoto e ossigeno.


N.577
Il vero cambiamento, frutto di una presa di coscienza, difficilmente si genera da dentro di noi, che ci lasciamo spesso trascinare dalla corrente senza opporre alcuna resistenza. È invece una combinazione di forti stimoli che provengono, a volte impetuosi, dall’esterno e dalla nostra predisposizione a prenderne atto ed ad accettarli.


N.578
Se pensi ogni anno, a tutte le cose che ti circondano, esattamente come la pensavi un anno prima, mentre il mondo è comunque cambiato nel frattempo, c’è qualcosa dentro di te che fa molta resistenza, ha fatto muro, ha alzato il ponte levatoio. Il continuo cambiamento di idee e comportamenti ritenuti intoccabili, è invece nella natura delle cose che cambiano e mutano ogni giorno. Le idee si formano dall’attento e costante esame di ciò che ci circonda; se questo cambia, devono cambiare anche loro.


N.579
Nessun sintomo di una riflessione critica; nessun indizio di corresponsabilità su ciò che sta accadendo; quindi nessun pentimento; quindi nessun accenno ad un profondo riesame; quindi nessuna speranza di vederla rifondata su quella stessa pietra. Non ce l’ho con la Chiesa; ma con gli abusivi che l’hanno occupata. Francesco, mi dispiace; ma una rondine non fa primavera.


N.580
Probabilmente il suo tempo è scaduto e questa pandemia è il suo ultimo terribile colpo di coda. Potremmo allora avviarci veramente ad un modo diverso di vedere la nostra vita e di diversamente viverla. La nostra Terra potrebbe allora veramente diventare il buon seme di senape che accende di vita un fantastico universo fatto però, ad oggi, solamente di rocce, polvere e gas.


N.581
Per la festa della mamma, Gesù attraversò la porta del conclave e si guardò intorno. Domandò: “Ma qui, dove sono le donne?”. Il Camerlengo cominciò balbettando a dire “come la Chiesa non esistesse senza le religiose: lavano, fanno da mangiare, tengono pulito, insegnano perfino il catechismo ….” Ma non riuscì a finire perché Gesù girò i tacchi e sparì. Lo avevano informato male, pensava di venire a salutare la prima donna Papa e di fare così un bel regalo per la festa di sua madre. Si scusò dicendole amareggiato che laggiù non avevano ancora capito niente.


N.582
Come si fa a non amare nel più profondo un Uomo-Dio come Gesù? Come si fa a considerare questo Uomo come un semplice Profeta?: “Gesù spargeva conforto ovunque andasse. Egli era pieno di grazia e di verità. I suoi discepoli non cessarono mai di meravigliarsi delle parole amorevoli che uscivano dalla sua bocca. Si può coltivare l’amabilità, ma la benevolenza è l’aroma dell’amicizia che emana da un’anima satura d’amore. La bontà induce sempre al rispetto, ma quando è priva di grazia essa respinge spesso l’affetto. La bontà è universalmente attrattiva solo quando è benevola. La bontà è efficace solo quando è attrattiva. Gesù comprendeva realmente gli uomini; per questo egli poteva manifestare una vera simpatia e mostrare una sincera compassione. Ma raramente indulgeva alla pietà. Mentre la sua compassione era illimitata, la sua simpatia era pratica, personale e costruttiva. La sua familiarità con la sofferenza non generò mai indifferenza, e sapeva portare il suo ministero alle anime angosciate senza accrescere la loro autocommiserazione. Gesù poteva aiutare così tanto gli uomini perché li amava sinceramente. Egli amava veramente ogni uomo, ogni donna e ogni bambino. Egli poteva essere un tale vero amico a causa della sua notevole percezione, conosceva pienamente quello che c’era nel cuore e nella mente dell’uomo. Egli era un osservatore interessato ed acuto. Era un esperto nella comprensione dei bisogni umani, abile nello scoprire i desideri umani. Gesù non era mai impaziente. Egli aveva tempo per confortare i suoi simili ‘mentre passava’. E faceva sempre sentire i suoi amici a proprio agio. Era un ascoltatore affascinante. Egli non s’impegnò mai in un’indagine indiscreta dell’anima dei suoi discepoli. Quando confortava delle menti affamate e curava delle anime assetate, i beneficiari della sua misericordia non avevano tanto l’impressione di confessarsi a lui quanto di conferire con lui. Essi avevano una fiducia illimitata in lui perché vedevano che egli aveva così tanta fede in loro. Egli non sembrò mai essere curioso verso la gente e non manifestò mai il desiderio di comandarli, di dirigerli o di approfittare di loro. Egli ispirava una profonda fiducia in sé stessi ed un fermo coraggio in tutti coloro che godevano della sua associazione. Quando sorrideva ad un uomo, quel mortale sperimentava un’accresciuta capacità di risolvere i suoi molteplici problemi. Gesù amava così tanto e così saggiamente gli uomini che non esitava mai ad essere severo con loro quando la situazione esigeva tale disciplina. Frequentemente egli portava aiuto ad una persona chiedendogli aiuto. In questo modo egli suscitava interesse e faceva appello alle cose migliori della natura umana. Il Maestro seppe discernere la fede salvifica nella superstizione grossolana della donna che cercava la guarigione toccando il bordo della sua veste. Egli era sempre pronto e disposto ad interrompere un discorso o a fare attendere una moltitudine mentre provvedeva ai bisogni di una singola persona, anche di un bambino. Accaddero grandi cose non solo perché le persone avevano fede in Gesù, ma anche perché Gesù aveva così tanta fede in loro. La maggior parte delle cose realmente importanti che Gesù disse o fece sembrarono accadere per caso, ‘mentre egli passava’. Ci fu così poco di professionale, di prestabilito o di premeditato nel ministero terrestre del Maestro. Egli dispensò salute e sparse felicità con naturalezza e grazia mentre viaggiava attraverso la vita. Era letteralmente vero che ‘egli andava in giro facendo del bene’. E si conviene ai discepoli del Maestro che in tutte le ere imparino a curare mentre ‘passano’, a fare del bene disinteressato mentre si occupano dei loro doveri quotidiani.”


N.583
Joshua ben Joseph (Gesù figlio di Giuseppe) è un racconto liberamente tratto dal IV Libro di Urantia. È un racconto dettagliato della sua vita, anche dei 18 anni che mancano nei racconti dei Vangeli, da cui si discosta ma non molto. È possibile leggerlo direttamente on-line sul sito web in formato testuale (quindi traducibile on-line da tutte le lingue di Google Translator) e in formato PDF. È possibile ascoltare i vari capitoli in italiano, in formato audio mp3 (voce sintetizzata). È infine possibile scaricarlo localmente in formato PDF (stampabile) o in formato ePub per i lettori elettronici di libri (o anche tablet e smartphone). Gratis, niente pubblicità o cookies. Il sito: https://www.joshua-ben-joseph.it


N.584
Leggo, confronto, deduco, cambio. In questa pandemia il tempo passa e quasi tutto sta pian piano cambiando. Abitudini, mondo del lavoro, mondo economico, turismo, intrattenimento, vita quotidiana, anche la politica. Ma qualche cosa è rimasta tale e quale: il sistema religioso. Nessun segno di ripensamento, nessun segnale di autocritica proprio da chi dovrebbe interpretare i segnali dal cielo. Nessun dubbio che ciò che sta avvenendo possa anche essere stato causato dal profondo discostamento dalla Parola che si è fatta Uomo. Nessun accenno al ben che minimo cambiamento. La sovrastruttura appesantita negli anni dei riti, dei lezionari, dei catechismi, dei misteri, dei mille santi, dei titoli onorifici, delle babbucce, degli zucchetti e via discorrendo, ha definitivamente soffocata la semplicità, la purezza, la forza attrattiva e la bellezza della Buona Novella; anche se viene ripetuta in continuazione ma non ancora compresa, non confrontata e non vissuta (leggo, confronto, deduco, cambio). Come si fa a leggere: “..ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti..” e non girarsi intorno per vedere come in realtà stanno le cose? Certo, la lampada può anche essere sempre lì, sopra il moggio; può ancora avere all'interno una vivida fiamma; ma non trapela fuori nessuna luce perché il vetro è appannato, impolverato, sporco.


N.585
Spesso la volontà di Dio è di difficilissima comprensione; perché va a soddisfare in nostri più profondi desideri, sconosciuti anche a noi stessi. A livello individuale, Dio ci viene sempre in soccorso anche contro la nostra volontà apparente; a livello umanità, ci ha invece lasciato la completa responsabilità, nel bene e nel male, del suo progetto. Individualmente ci salverà sempre e comunque; come umanità siamo invece liberi di auto distruggerci impedendo l’accesso all'eternità alle generazioni future; e questa è la peggiore delle colpe.


N.586
33 milioni di lavoratori hanno perso il lavoro negli Stati Uniti da febbraio 2020 ad oggi 15 maggio. Da Bloomberg TV: i CEO (Chief Executive Officer) preferiscono licenziare per abbattere subito i costi, mantenere invariato il margine e quindi prendersi gli alti bonus di fine anno. Il modello di business anglosassone è quello che vogliamo imitare?


N.587
Gesù è venuto non a cambiare la legge (Vecchio Testamento) ma a superarla (Nuovo). Superare significa fare passi avanti e non voltarsi più indietro. Il presente è figlio del passato; vero. Non si possono rimuovere le radici; vero. Ma se continuiamo a voltarci indietro, rischiamo di inciampare.


N.588
Ho cominciato col cambiare “non ci indurre ..” in “liberarci dalla tentazione..” Poi involontariamente mi è venuto da dire “liberaci dalla tradizione ..”. Non è facile mollare gli ormeggi; non è facile buttarsi nel vuoto col piccolo paracadute della parola di Gesù.


N.589
Lo portarono davanti al Maestro per lapidarlo, accusandolo di ogni malefatta, ma soprattutto di infedeltà nei confronti dell’Italia. Il Maestro prese tempo, disegnando una stella sulla sabbia. Poi alzò lo sguardo e fissò dritto negli occhi i più accaniti accusatori e disse: “Chi pensa che avrebbe fatto meglio di lui, scagli la prima pietra”. E tornò a disegnare sulla sabbia. Dopo un attimo di incertezza, tutti lasciarono cadere per terra le accuse e se ne andarono.


N.590
Saturazione semantica o sazietà verbale è il fenomeno per cui l’ininterrotta ripetizione di una medesima parola o breve frase, alla fine porta alla completa perdita del suo significato. Così per esempio il “chi vuol essere il più grande si faccia schiavo di tutti”, ripetuto da più di 2.000 anni, ha perso completamente di significato.


N.591
Così come i nostri organi, originati dalla stessa materia, si parlano tra di loro in un linguaggio che ancora non riusciamo ad interpretare, così noi, mondi abitati dello stesso universo, originati dalla stessa materia, stiamo comunicando tra di noi in un linguaggio che ancora non riusciamo ad interpretare. Il nostro corpo, composto da organi diversi ma di uguale composizione, figlio e parte dell’universo, è a sua immagine e somiglianza. L’universo, fatto da entità diverse ma composte dalla stessa sostanza originaria, è a nostra immagine e somiglianza. Siamo bambini che vedono intorno a loro cose che si muovono ma che non riescono ancora a capire; che vogliono interagire con ciò che li circonda ma non riescono ancora a comunicare. Siamo solo al primissimo inizio del meraviglioso progetto di Dio, perché non avrebbe alcun senso: noi unica materia viva in un mondo amorfo; noi unico pianeta vivente in un immenso universo senza vita.


N.592
L’unica vera preghiera è quella di pregare per avere la volontà di realizzare il più possibile ciò che Dio si aspetta da noi. Qualunque cosa ci venga richiesto. La quantità del bene e del male di questo mondo, dipende dal valore di questa differenza dal personale obiettivo. Quale obiettivo? Valutiamo la cassetta degli strumenti che individualmente Dio ci ha consegnato e capiremo quale è il nostro personale obiettivo.


N.593
Siamo abituati o stati abituati a vedere i fatti della nostra vita in maniera molto complicata e misteriosa. Tanto è vero che siamo pieni di interpreti che ci illuminano: filosofi, teologi, psicologi che analizzano fino alla più piccola virgola per tirar fuori chissà quale verità. In realtà le cose sono molto, molto più semplici e possiamo arrivarci da soli. Dio esiste non fosse altro che come conseguenza dell’osservazione di ciò che ha creato. Non fosse amore, non ci avrebbe creato e si sarebbe tenuto tutto per sé. Per amore quindi ci ha dato la vita, perché la vita è il frutto dell’amore. Prima la vita terrena e poi la vita eterna. Quest’ultima è molto influenzata da ciò che facciamo prima nella vita terrena. All’inizio della nostra vita terrena ci viene consegnato un pacco regalo con dentro le personali caratteristiche e abilità, più che sufficienti per raggiungere l’obiettivo individuale proposto. Se alla fine superiamo le aspettative, siamo tra i santi; se raggiungiamo i nostri obiettivi, siamo tra i giusti; se non li raggiungiamo, li completeremo dopo a casa; nella casa di Dio. Cosa c’è di complicato?


N.594
Oggi anche Bloomberg riporta il record della raccolta BTP-Italia di 22.3 miliardi, dai piccoli risparmiatori. È una grande iniezione di fiducia!
Today Bloomberg reports the BTP-Italy record of 22.3 billion collection from small savers. It's a great injection of confidence !


N.595
In un albergo di Firenze si svolse la selezione per l’assunzione di neolaureati da parte dell’allora società di recruiting PA. Una delle domande dei test attitudinali fu: ”Siete con altre persone; una scatola di biscotti, metà sani e metà rotti. Quale biscotto prenderesti?”. Risposi naturalmente che avrei preso il biscotto spezzato. Al colloquio finale, commentando i test, mi dissero che avevo perso dei punti con quella risposta ma che comunque i valutatori italiani tenevano in relativo conto questo tipo di domande essendo i test di origine anglosassone. Oggi le cose saranno sicuramente cambiate. Una domanda del test per esempio potrebbe essere: “Pandemia; perdita di fatturato; siete un Amministratore Delegato; cosa fareste? Rinunciate ai bonus di fine anno e con questi soldi mantenete il più a lungo possibile il lavoro e le famiglie dei vostri dipendenti? Oppure licenziate subito per mantenere l’obbiettivo di margine di fine anno e prendervi così il meritato bonus?”


N.596
Quando siamo afflitti e rivolgiamo lo sguardo interrogativo verso il cielo, è perché non siamo in grado di conoscerne l’alternativa. La conoscessimo, probabilmente accetteremmo più di buon grado ciò che ora ci affligge.


N.597
Big Data di Dio. Noi siamo i suoi terminali, le sue sonde umane. Vede quello che noi vediamo accadere in ogni angolo della terra, con i nostri occhi. Sente quello che noi sentiamo; valuta i nostri ragionamenti; percepisce le nostre emozioni, speranze e sentimenti. Tutti questi dati, per avere sempre on-line il polso della situazione e permettergli di proporci ogni volta la soluzione migliore.


N.598
La giustizia è un fiume che nasce da una piccola sorgente, si dirama e si espande verso il suo estuario. Se l'acqua è buona, buoni saranno i frutti lungo il suo percorso. Così è della Democrazia. Il buon esempio parte dall'alto, dai vertici del Buon Governo. Se però il Buon Governo, qualunque sia il suo titolo, si è corrotto nel tempo, anche i suoi frutti lungo il suo percorso saranno corrotti. E la Nazione deperisce. Ho voluto quindi riportare nel sito sotto indicato, tutti i 10 libri de “La Repubblica” di Platone, che ritengo di immensa attualità, di profonda riflessione e spero di monito per chi governa: https://www.ammannato.it/platone/


N.599
Nella profondità della nostra anima arde una piccolissima fiammella di luce purissima. Nessuno la può spengere, nemmeno noi. Non è una violazione al libero arbitrio; è, che non ci appartiene. E questo, anche nei momenti più bui, è una grande consolazione.


N.600
Punti di riferimento. È importante avere una persona, o una coppia oppure una famiglia come punti di riferimento. Il punto di riferimento ci serve per tracciare una rotta da ovunque ci troviamo (a est, a ovest; ovvero in una situazione difficile, critica o spiacevole) e uscirne fuori seguendone la linea retta.