Per vedere il mondo al contrario

Da N. 651 a N. 700

N.651
Padre, prima che tu perda definitivamente la pazienza dacci, come ultima chance, la possibilità di guarire corpi ed anime; anche accettando la limitazione che dall’altra parte ce ne sia consapevolezza e ne richieda l’aiuto.


N.652
Oggi ricorrono cinque anni dalla morte del bambino siriano Aylan Kurdi, morto annegato durante il viaggio della speranza dalla Siria il 2 settembre 2015 sulle rive di Bodrum, in Turchia. Gli dedico questa pagina web : http://www.peace-maker.it/aylan-kurdi.html


N.653
Nel minestrone ci va di tutto; anche quelle componenti che da sole avrebbero un gusto sgradevole ma che, miscelate con il tutto, contribuiscono anche loro a quel gradevole sapore finale. Così siamo anche noi; fatti di eroismo e di vigliaccheria, di impegno e di indifferenza, di esaltazione e di depressione, di bontà e di cattiveria, di egoismo e di donazione, di schiaffi e di carezze. Ma alla fine, il nostro minestrone avrà comunque un gusto gradevole al palato di Dio Padre.


N.654
Francesco fai bene a chiedere ogni volta di pregare per te. Ma potremmo pregare non a sostegno di quello che vuoi fare, ma pregare affinché tu realizzi il più possibile, ed a ogni costo, quello che Dio si aspetta da te, come da tutti noi. E potrebbe non essere la stessa cosa.


N.655
Referendum sulla diminuzione dei parlamentari. Non c’è sinistra, centro o destra; non ci sono rossi, verdi, bianchi, azzurri o arancioni. Ci sono solo gli onesti servitori dello Stato e i disonesti. I primi andrebbero votati, i secondi mandati in galera: così facendo, non ci sarebbe più bisogno del referendum perché il numero in parlamento diminuirebbe in maniera significativa.


N.656
Non esistendo più la schiavitù, la parola “sottomesso” dovrebbe sparire dal vocabolario. E non solo tra noi donne e uomini di questo mondo, ma anche nei confronti di Dio. Quale padre vorrebbe un figlio sottomesso e non un uomo o una donna maturi, con cui ragionare da pari a pari, dimostrando così la bontà del progetto umano originario e la bontà della sua realizzazione?


N.657
Per un “Cavaliere” errante da vagina a vagina, corruttore di corpi, coscienze ed anime, sarebbe più dignitoso morire di COVID che di sifilide.


N.658
“Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (Deut;6 14-19)”. È il passo più bello in assoluto del Vecchio e Nuovo Testamento. È un Dio innamorato dell’umanità e l’umanità innamorata di Dio. Solo chi è innamorato è “pazzo” al punto da fermare per strada un qualunque passante e parlargli dell’amore di Dio. Non ci sono intermediari tra noi e il Padre per questo amore; non ci sono riti, litanie o sacrifici vari; non ci sono castighi; non ci sono ticket da pagare o obblighi di alcun genere se non quello, conseguenza dell’amore, di parlarne con tutti, in ogni occasione.


N.659
Così come la retta è formata da infiniti puntini che si susseguono, così è la nostra vita: infiniti momenti attuali, presenti, che si susseguono uno dopo l’altro. Il futuro è una ipotesi, il passato è nei ricordi della nostra mente. L’unica cosa reale, sostanziale della nostra vita sono i singoli momenti presenti. Che vanno vissuti e “gustati” concretamente e non lasciati scorrere frettolosamente avendo in mente felici mete future o rifugiandosi nell’oblio del passato, così come siamo abituati o ci hanno abituato. Fermiamoci, guardiamoci attorno, osserviamo le cose e le persone che ci circondano, belle o brutte che siano ma reali, riflettiamo, osserviamo, non lasciamo sfuggirci la bellezza dell’unico momento reale della nostra vita. L’Adesso.


N.660
8 settembre, ricorrenza della nascita di Maria. Aveva 14 anni quando partorì Gesù; c'è inoltre un errore di 7 anni quando Gesù nacque (ovvero nel 7 a.C. e non nell'anno zero) quindi oggi la Madonna, nostra Madre, compie 2041 anni. Tanti auguri Maria!


N.661
Non dobbiamo lamentarci troppo della nostra vita perché le sue linee principali ce le siamo realmente scelte noi prima di nascere. Da “In Paradiso e ritorno” della Dott.ssa Mary C. Neal (clinicamente morta per un annegamento in canoa e successivamente tornata in vita): “Stavo ‘conversando’ con un angelo che sedeva su una roccia vicina. Io lo chiamo così, ma in realtà non so chi fosse davvero: un angelo, un messaggero, Cristo, un maestro? So solo che era divino, e che veniva in nome e da parte di Dio. La nostra conversazione procedeva con me che facevo delle domande e lui che mi rispondeva. Parlammo di come sia possibile ‘essere sempre lieti’, anche in circostanze terribili, e affrontammo la vecchia questione del ‘perché succedono cose brutte alle persone buone’. Durante quella conversazione ricevetti l’illuminazione seguente. A ognuno di noi vengono dati l’opportunità e il privilegio di scendere sulla Terra per motivi diversi. A volte veniamo per poter crescere come persone e per rafforzare i frutti del nostro spirito: amore, gentilezza, pazienza, gioia, pace, bontà, fedeltà, mitezza, autocontrollo. Altre volte lo facciamo per aiutare altri a sviluppare quegli stessi frutti. Tutti quanti scendiamo sulla Terra per assomigliare di più a Cristo, come è scritto nell’ottavo capitolo della Lettera ai Romani. Per prepararci al nostro viaggio sulla Terra, abbiamo la possibilità di tracciare le linee essenziali della nostra vita. Questo non implica che il progetto spetti interamente agli esseri umani. È più una creazione di Dio, mentre a noi tocca il compito di passarlo in esame e discuterne con un angelo che ci fa da ‘assistente personale’. Durante lo svolgimento della nostra esistenza sono comunque previsti alcuni bivi, vale a dire momenti in cui ci è possibile uscire e tornare a Dio, oppure essere reindirizzati verso un compito e un obiettivo diverso. A guidarci quando ci troviamo di fronte a queste diramazioni possono essere le nostre scelte consapevoli, le circostanze oppure può spingerci l’intervento di un angelo”.


N.662
È ormai “normale” per i produttori di software, sia per computer che per smartphone, aggiungere automaticamente e di default, una pagina di news, contrabbandandola per un servizio gratuito di notizie. Naturalmente sono loro a decidere quali notizie mettere e quali non. Non è che vengono inserite notizie false ma già la scelta alla fonte di cosa inviare e cosa non, è già una verità che proviene da un solo punto di vista, è già condizionamento delle menti, è già “politica”, ma quella negativa. Finché la comunicazione globale viene lasciata in mano a pochi, senza alcun controllo o supervisione, piano piano si avvera ciò che disse Herbert Marcuse fino dal lontano 1964 (One dimensional man): “La società industriale avanzata ha creato falsi bisogni, che hanno integrato gli individui nel sistema esistente di produzione e consumo attraverso i mass media, la pubblicità, la gestione industriale e le modalità di pensiero contemporanee ad una sola via.”


N.663
“Porgere l’altra guancia” è una delle parabole che viene tramandata a metà, perché sarebbe proseguita con:”.. perché appena ci riprova, potete reagire di sorpresa per insegnarli come fa male ad essere violenti”. Così come “se a chi vi ruba la borsa (non per necessità ma per mestiere) dategli anche il mantello”, che sarebbe proseguita con:”.. in modo da tenerlo legato ben stretto e condurlo alla giustizia umana”. L’allegoria del Buon Pastore e noi gregge è nata perché ai tempi in Palestina non esistevano i bufali; altrimenti sarebbe stata l’allegoria del Buon Mandriano e noi sua mandria di bufali; e non di pecore come oggi ancora siamo abituati a comportarci difronte all’Autorità. Basta constatare che chi officia o governa può raccontare, a noi gregge, qualunque cosa che gli passa per la mente senza un benché minimo segno di reazione, di contrapposizione o di vitale dialettica. Mite (da mitis: dolce, maturo) non vuol dire essere inerme ed inerte, ma maturo, adulto figlio di Dio. Umile (da humus: terra ricca e feconda) non vuol dire tenere sempre la testa bassa, ma dimostrare che essere figli non significa essere terra arida, ma humus, ricchezza di fermenti, di creatività, di proficue azioni d’amore.


N.664
Ieri Netflix ha perso oltre 9 miliardi di dollari in Borsa, soldi ritirati per protesta contro il film Cuties, con bambine dai 9 agli 11 anni, svestite e con mosse imbarazzanti durante le loro danze di “twerking” ma soprattutto come sbandierata “emancipazione” delle bambine delle minoranze etniche. Eppure è stato un film premiato dal prestigioso Sundance Film Festival (il World Cinema Dramatic Directing Award). Due considerazioni: la prima è che le multinazionali sono ormai al disopra delle leggi nazionali, del rispetto dei sentimenti altrui e del dovere, che dovrebbe essere obbligatorio, di rispettare almeno le fasce giovanili più deboli, ovvero non ancora pronte ad affrontare la parte peggiore di questo mondo. La seconda è che, come la politica e la religione si sono distaccate dalla realtà, così anche i suddetti critici e i signori della comunicazione, si sono allontanati dal senso comune del bello, del pudore, della dignità e del rispetto dei sentimenti della stragrande parte della “gente comune”.


N.665
C’è una nuova trappola per scarafaggi, che non uccide subito, ma lascia che il portatore rientri nella sua tana per infettare mortalmente tutta la comunità. Non è che con il COVID stanno facendo la stessa cosa con noi?


N.666
Racconto di fantascienza. Abbiamo fondamentalmente due caratteristiche; la prima è che la nostra attuale economia ruota tutta attorno al costo dell’energia: lavoriamo per acquistare luce, gas, benzina, etc.; le guerre, per occupare/presidiare le fonti energetiche, alimentano l’industria delle armi, etc. La seconda è che lo spirito vitale del nostro pianeta è immenso, non paragonabile ad altro pianeta abitato e non. Quando gli extra vennero la prima volta in questi tempi moderni, ci proposero uno scambio: ci avrebbero dato la tecnologia della “free energy” (loro utilizzano direttamente l’energia dell’universo senza bisogno di alcuna trasformazione, come le loro navicelle che a volte vediamo) e noi gli avremmo dato libero accesso allo spirito vitale di questo pianeta (così come per Lavoisier nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, così anche lo spirito vitale non si distrugge ma si trasforma). Lo spirito vitale di una foresta in fiamme si trasforma e, se non utilizzato, si disperde. I decisori umani, gli “Illuminati” (selezionato gruppo sovranazionale) un po’ perché non capirono cosa fosse questo spirito vitale; molto perché questa “energia libera” avrebbe trasformato la struttura economica del mondo che sia allora che attualmente torna a tutto loro vantaggio, rifiutarono lo scambio. Ma la controparte non ha abbandonato l’idea e ci sta forzando la mano: incendi immensi (flora) e pandemie (fauna) liberano quella energia vitale di cui se ne appropriano liberamente. Meglio allora il pacifico scambio.


N.667
Domani 19 settembre ricorre l’apparizione della Madonna a La Salette nel 1846, una delle 15 apparizioni ufficiali:
.1664-1718: Laus (Francia), Benôite Rencurel;
.1842: (Francia), Bernadette Soubirous;
.1859: Champion (Usa), Adele Brise;
.1871: Pontmain (Francia), Eugène e Joseph Barbedette, François Richer e Jeanne Lebossé;
.1877: Gietrzwald (Polonia), Justine Szafrynska e Barbara Samulowska;
.1879: Knock (Irlanda), Margaret Beirne e diverse persone;
.1917: Fatima (Portogallo), Lucia Dos Santos, Francesco e Giacinta Marto;
.1932: Beauraing (Belgio), Fernande, Gilberte e Albert Voisin, Andrée e Gilberte Degeimbre;
.1933: Banneux (Belgio), Mariette Béco;
.1945-1959: Amsterdam (Olanda),Ida Peerdemann;
.1973-1981: Akita (Giappone), Agnes Sasagawa;
.1976-1988: Betania (Venezuela), Maria Esperanza Medano;
.1981-1986: Kibeho (Ruanda), Alphonsine Mumereke, Nathalie Ukamazimpaka e Marie-Claire Mukangango.
Spicca la mancanza di:
.1531: Nostra Signora di Guadalupe (Messico), Juan Diego Cuauhtlatoatzin, il santuario mariano più frequentato al mondo;
.1981- oggi: Medjugorje (Montenegro), Ivanka Ivanković e Mirjana Dragičević;
.1995-2018: Madonna delle Rose (Civitavecchia), famiglia Gregori.  


N.668:
L'età si può ricavare anche dal numero di decibel del rumore che facciamo quando beviamo un liquido caldo da un piatto o da una tazza.


N.669
È l’amore verso Dio e da Dio verso di noi, che ci rende puri. Non un amore di testa ma di cuore; non un amore imposto ma spontaneo; non un amore da sottomessi ma da pari a pari, come due amanti. Non c’è nostra manchevolezza che non possa essere purificata da questo amore. Ogni nostro pensiero o atto d’amore fatto a Dio o in suo nome, rende di nuovo candida la nostra anima e il nostro corpo. Non ci sono recinzioni che dividono, non ci sono riti a cui sottostare, non ci sono ticket da pagare per questo amore. Un’anima e un corpo che amano Dio, diventano realmente il suo candido Tempio sulla terra.


N.670
Al sito eBibbia.it (con dedica: https://www.ebibbia.it/dedica.html) ho aggiunto la possibilità di scaricare (download) tutti i libri e tutti i capitoli della Bibbia in formato audio mp3, con commento umano, in traduzione Nuova Riveduta, oltre alle già esistenti traduzioni CEI e Interconfessionale (TILC), sempre audio: https://www.ebibbia.it/bibbie-audio-book/nuova-riveduta.html
Buon ascolto.


N.671
I vari Savonarola lungo la nostra storia, hanno giustamente urlato gli scandali della chiesa; ma furono bruciati o abiurati o esiliati. Lutero, giustamente scandalizzato, tra le altre cose, dalla mistificazione delle indulgenze di Roma, creò la riforma. Ma sono diventati per questo più ‘buoni’? Nessuno è riuscito a cambiare una sola virgola dei nostri comportamenti. Siamo duri, testardi e pervicaci, e seguiamo la nostra strada di increduli qualunque cosa possiamo vedere o sentire. Dio ha dovuto disarcionare e rendere cieco (in senso figurato) Paolo di Tarso per utilizzare al meglio la sua forzata conversione. Così come Noè e il diluvio (in senso figurato) hanno realmente dato vita all’umanità versione 2.0; ma ovviamente senza grande successo. La paura? La pandemia? Tutto sfortunatamente tornerà, dopo, come prima. Bambini che dopo l’ennesimo castigo, comunque tornano a rubare la marmellata. Cosa gli rimane allora al Padre Eterno per farci accettare un Dio che entri in maniera naturale e duratura nella nostra vita, senza tante turbe menali, e la pervada della sua dolce presenza? Il mio suggerimento sarebbe quello di saltare la release 3.0 (l’umanità adolescente) e passare direttamente alla versione 4.0 Professional; quella per gli adulti.


N.672



N.673
Stiamo ricevendo, sia via email che sui telefonini, messaggi con link web forniti da società di “short linkener” (ovvero abbreviazione degli indirizzi web) che permettono di accorciare i link ai siti web del tipo “https://xxxx/32K9IXM”. La conseguenza pratica è che “oscurano” il testo del vero link che prima era in chiaro, permettendoci così di scoprire in anticipo siti truffaldini e non cliccarci sopra. Il dilagare di questi servizi aumenta enormemente la possibilità di essere re-indirizzati “involontariamente” a qualunque altro sito, lecito e non. Vanno tuttavia ricordate due cose: 1) che il click sopra un link è definito gesto consapevole e 2) che l’accesso consapevole a siti pedofili o pornografici è penalmente punibile (Art. 600-quater del Codice Penale). Questo è un altro esempio della libertà incondizionata e sovranazionale che godono le major di internet, dei rischi che corriamo e della nostra sempre maggiore fragilità nel subire (soprattutto per le fasce che andrebbero protette) e la sempre maggiore impotenza e incapacità nel reagire.


N.674
Bontà non è accontentare tutti su tutto; questo è buonismo. La bontà è anche soffrire nel partecipare alle sofferenze dei propri figli in difficoltà, sofferenza propedeutica per un bene superiore. Questo vale per noi come con Dio.


N.675
Ognuno nasce con la propria cassetta degli attrezzi in dotazione. In uno scomparto trovi le tue caratteristiche fisiche e le tue abilità; in un altro le dotazioni morali e spirituali; in un altro ancora il tempo e l’ambiente in cui sei nato, le persone che ti circondano; nell’ultimo i tuoi sogni e le tue aspirazioni. Dio è la sorgente di tutto; ti ha dato la vita, unica, e gli strumenti per viverla, unici; apri la tua cassetta, osservala con calma e attenzione, fai tuoi tutti i suoi strumenti e utilizzali; troverai lo scopo della tua vita, unica, e il tuo posto nel mondo, unico.


N.676
A partire dal contadino Cuauhtlatoatzin (Guadalupe), dai pastori Giraud e Calvat (Salette), dalla “ignorante” Bernadette (Lourdes), dalla suora di clausura Labourè (rue du Bac) etc. la Madonna appare ed è apparsa a umili persone che poi, tutte, hanno dovuto soffrire nel mantenere ferme e irremovibili le loro affermazioni. Perché non è apparsa ai diretti interessati affinché preghiere, ammonimenti e segreti, fossero più “efficaci”? Perché è Dio che si sceglie, non gli uomini, i suoi interlocutori sulla Terra; e la scelta non può non ricadere che tra i beati delle beatitudini.


N.677
Consacrarsi, e non solo affidarsi, al Cuore Immacolato di Maria, significa anche essere messi nella sua lista degli “intoccabili”. Questa è la formula della Madonna delle Rose, dettata direttamente a Civitavecchia:
“O Signora mia, o Madre mia Io mi offro interamente a Te,
e in prova del mio affetto filiale
Ti consacro in questo giorno
i miei occhi, le mie orecchie, la mia bocca il mio cuore, in un’unica parola tutto il mio essere!
Quindi se io sono tutto Tuo, o Madre di bontà,
sollevami, proteggimi e difendimi
come cosa e proprietà Tua.
Amen”.


N.678
Fra tanti nomi e nomignoli (satana, diavolo, principe del mondo, l’angelo ribelle, etc.) quello di Mister Denaro, il grande corruttore, è quello che gli si addice di più. Ha fatto perciò bene Papa Bergoglio a togliere la gestione del denaro dalla Segreteria di Stato; ma dovrebbe toglierla anche a tutti i dicasteri ed affidarla ad un ente esterno, non una banca, per la gestione delle offerte e, se necessari, per investimenti unicamente etici. Così Vaticano e gerarchie possono dedicarsi di più alla cura delle anime; le proprie.


N.679
Esiste Dio? Sì perché a volte, a vedere in TV le pandemie, le guerre, il branco che si scatena, gli incendi, i maremoti, i bambini sui gommoni della speranza; ti viene un forte sentimento di compassione che vorresti abbracciare tutto il mondo. Sì tutti; gli assassini e i violenti, perché hanno rovinato le vite altrui ma anche le loro; le vittime di questa violenza, perché hanno perso qualcuno di molto caro; chi blocca lo sbarco di chi fugge dalla disperazione, perché un velo freddo gli ha ricoperto il cuore; la terra che soffre, perché ne stiamo facendo scempio. Un abbraccio che copre tutto e tutti quanti, perché questa vita a volte ha dei risvolti molto amari. Ma questo sentimento di compassione è anomalo, non è normale, non è terreno, non è nell’origine della natura umana. È la sofferenza di Dio che è dentro di te e ti vuol rendere partecipe.


N.680
Cosa è la vita? Un percorso per svuotarsi sempre più di sé, per lasciar più posto a Dio.


N.681
Povero Francesco. Sul giornale La Repubblica di oggi (non certo un giornale clericale):” L’indagine parte dal grande scandalo dell’immobile di Londra (Harrods in Sloane Avenu ) dove si muovono una folla di monsignori, broker, avvocati d’affari e dove Papa Bergoglio resta una macchia bianca circondato da anime nere che lo hanno tradito”. È una spesa, parte prelevata dall’Obolo di San Pietro (elemosine), che è stata di 250 milioni di euro ma che la proprietà (il Vaticano) dovrà esborsarne altri 363 milioni. Siamo oltre il mezzo miliardo di euro. Francesco, l’ora è giunta; dichiara la bancarotta di Stato; chiudi il Vaticano; manda tutti a casa e lascia che lo Spirito riempia finalmente otri nuovi.


N.682
Abituati a vedere il mondo esterno come entità passive che lo subiscono, in realtà non ci siamo ancora accorti che siamo noi i protagonisti dell’universo; perché questo mondo e l’intero universo sono dentro di noi; il nostro corpo ne è l’involucro che li contengono. Non subiamo passivamente gli avvenimenti che ci circondano, ma siamo noi che li generiamo, ancora inconsciamente, dentro di noi, come singoli e come umanità. Se il mondo soffre è perché noi soffriamo; se l’universo è arido, buio e violento è perché noi, come umanità, siamo ancora bui, aridi e violenti. Dio non ci ha dato un universo irraggiungibile, migliaia, milioni di anni luce; ma è a portata di mano; lo guardiamo, lo generiamo e lo trasformiamo dentro di noi. Via via che progrediamo verso la pace, la gioia e la fratellanza, di conseguenza il nostro mondo e l’intero universo si illumineranno, si coloreranno, si riempiranno di vita. È questo il progetto universale di Dio, e noi ne siamo i suoi costruttori. Non siamo gli elementi passivi che subiscono gli eventi; siamo gli elementi generatori di vita del mondo e dell’universo che vivono, ancora in attesa, dentro di noi.


N.683
Chi sono quelli che mandano avanti l'economia in Italia? Chi permette ai figli e loro mogli e mariti di lavorare entrambi; chi si tiene a casa i nipoti malati che non possono andare a scuola; chi si prende le loro malattie; chi li va a prendere a scuola quando gli orari non coincidono; chi rigira il “bonus nonni” ai figli che sono in cassa integrazione o a fatturato zero per la pandemia; chi programma le proprie ferie in funzione di quelle dei figli. Chi sono? I nonni! Buona festa ai nonni, zie e zii!


N.684
Autentica è la gioia nel possedere denaro
Autentica l’euforia del potere per emergere
Autentica la forza dell’egoismo per sopravvivere
Autentici i muri che dividono per essere più sicuri

Dolci i frutti dell’orgoglio per distinguersi
Dolce il piacere della sottomissione altrui
Dolce il sorriso di chi fa soffrire chi è avverso
Dolce la soddisfazione di fare la propria volontà

Falsa la speranza nel al-di-fuori dell’ evidenza
Falso il credere in ciò che non si tocca
Falso l’amore che non genera evidenze
Falsa la carità di chi da senza ricevere

Amaro è asciugare le lacrime del dolore
Amaro è considerare chi non è considerato
Amaro è tentare di unire chi è diviso
Amaro è amare

Poi venne chi trasformò l’acqua in vino
E l’autentico si tramutò in falso, e il falso diventò verità
E il dolce si trasformò in amaro, ed il dolore in gioia


N.685
“Messa presieduta da Sua Eccellenza Cardinale ….. , Arcivescovo e Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme”. Quando lo incontrerà, sarà Gesù a doversi inchinare e baciargli le mani? Gesù che entrò in Gerusalemme neppure su un cavallo, ma su un’asina?


N.686
La chiesa universale (noi) ha bisogno di una svolta. Di solito si svolta a destra o a sinistra. In questo caso non è una conversione orizzontale: destra-sinistra, ma verticale; ovvero dall’alto (alla ricerca di Dio tra le nuvole) al basso; alla presa di coscienza di Dio, dove è sempre stato: dentro di noi.


N.687
Salvati dai decreti Salvini sui salvataggi in mare.


N.688
Dal TG nazionale della sera: “Trovati 9 cadaveri dell’alluvione…”. Fossi uno di quei cadaveri mi ribellerei fortemente per l’utilizzo di questa parola; non rispettosa né per lui né, soprattutto, per le famiglie. Perché non utilizzare la più rispettosa parola “vittime”? Tra l’altro più appropriata per coloro che subiscono un evento traumatico. Speriamo che la prossima volta non parlino di ritrovamento di carogne.


N.689
Cosa comporta costruire un grande edificio; prima di tutto il lavorare insieme, ognuno con le proprie competenze; non importa il colore della pelle o i rispettivi credi di quelli con cui lavoriamo insieme, importa che ognuno faccia il proprio lavoro coordinato e sincronizzato. Comporta sicuramente fatica e a volte attività rischiose senza nemmeno avere la possibilità di vederne il disegno complessivo, ognuno concentrato sul proprio foglio di lavoro, limitato ai propri compiti. Ma grande gioia finale nel vedere il bel manufatto realizzato e soddisfazione nell’avervi partecipato. Dio è l’Architetto e noi i suoi costruttori.


N.690
Dopo duemila anni il padrone tornò e ci chiese cosa ne abbiamo fatto della sua Parola; bè, abbiamo risposto, che ora predichiamo la bontà, la fratellanza universale, che non bisogna rubare né dire falsa testimonianza, essere buoni, amare i poveri, etc.; in pratica abbiamo mantenuti inalterati nel tempo i tuoi insegnamenti; sono rimasti tali e quali. Il padrone ci guardò con occhio severo e disse: “Ma non avete nel frattempo fatto germogliare la mia Parola? Non l’avete fatta moltiplicare? L’avete sotterrata in terra per ridarmela, spolverata, esattamente come quando ve l’avevo consegnata? A chi ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha, sarà tolto anche quel poco che ha”. E ci tolse così il suo Vangelo e tornammo ad adorare il sole e le stelle.


N.691
Natuzza Evolo (“Mamma Natuzza”, in processo di beatificazione) prima di congedare una coppia venuta a trovarla, disse loro di “fare gli auguri alla madre per il prossimo passaggio”. Essendo sotto Natale la coppia pensò che fosse per il passaggio dell’anno, invece quel pomeriggio morì. Quando si rividero, la coppia gentilmente chiese a Natuzza perché non avesse detto loro più esplicitamente che stava per morire. Natuzza rispose “Che ne saccio io, questo è quello che mi ha detto di dirvi il vostro Angelo Custode, ed è quello che vi ho ripetuto”. Gli Angeli Custodi esistono veramente, sono perennemente alla nostra destra (Natuzza). Bisognerebbe farli entrare di più nella nostra vita quotidiana.


N.692
Dio ogni giorno si siede in poltrona e vede il TG della sera. Solo notizie sugli ultimi degli ultimi: se sono riusciti a mangiare qualche cosa; se hanno trovato un letto per dormire; se hanno trovato il pane per sfamare i loro figli; se sono sopravvissuti a malattie senza possibilità di cure; se nella solitudine più assoluta, qualcuno gli ha rivolto una parola di conforto; se è riuscito a trovare un lavoro, anche il più umile dei lavori; se nel dolore più profondo qualcuno gli ha aperto uno spiraglio di luce; se prima di un gesto di disperazione, il mondo intorno a lui si è scosso dalla consueta indifferenza. Poi si alza, e dalle notizie su questi ultimi degli ultimi, non su altri, prende le sue decisioni.


N.693
L’altro mondo, l’altra faccia della luna, è quello della indigenza, della povertà, del dolore, della sofferenza, del bisogno di tutto, della fuga lasciando tutto, della malattia, della solitudine. Ma pieni di precetti, dei “ricordati di santificare le feste”, facciamo molta fatica a capirlo e più ancora ad accettarlo: ma il nostro operato sarà confrontato solo con questo mondo perché santi ne sono gli abitanti e festa è quando riusciamo ad uscire da noi stessi per andargli incontro.


N.694
Francesco, ti voglio bene e te lo dico col cuore in mano. OK l’enciclica “Fratelli tutti” (immagino che sia sottinteso “fratelli e sorelle” e immagino anche che, se siamo tutti fratelli e sorelle, siamo anche tutti uguali al cospetto del Padre). OK oggi: "Più donne nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa". Ma chi deve dare il primo segnale concreto di cambiamento nella Chiesa (per dare credibilità a quello che dici) equiparando in tutto e per tutto le suore ai sacerdoti? Permettendo loro per esempio di dire messa, di esercitare i sacramenti; aprendo il conclave all’altra metà del mondo; etc.? O i figli di Dio sono ancora figli di serie A e figlie di serie B?


N.695
L’importanza della preghiera in comune di parenti e amici. Dalla testimonianza su Natuzza Evolo di una signora con metastasi estesa, senza alcuna speranza, dopo la completa guarigione: “…Parlarono a lungo della mia malattia e Natuzza disse che aveva pregato molto per me, ma che molte preghiere erano arrivate a Dio per la mia salute anche da parte di molti defunti, soprattutto del mio nonno materno. Disse che la Madonna aveva accolto quelle intercessioni che le erano state rivolte anche da religiosi e che sarei stata bene, che mi trovavo in buone mani, che il mio destino avrebbe dovuto essere diverso ma che la Madonna aveva ottenuto dal suo Figlio di cambiare il corso della mia vita”.


N.696
COVID-19-20-21. Padre è chiaro che ci stai forzando la mano per un cambiamento radicale. Ma i confini di questo cambiamento non sono ancora molto chiari. Con il maggior frequente lavoro a casa c’è sicuramente un allentamento della morsa dei contatti nelle megalopoli; treni affollati, metropolitane che scoppiano; contatti umani forzati e stressogeni; come polli in allevamenti intensivi. Il lavoro da remoto o virtuale, permetterebbe di lavorare in maniera più distribuita sul territorio, di non sovraffollarsi, in contatto più frequente con la natura. Meno tempo perso nel raggiungere i posti di lavoro, concentrati in pochi punti sovraffollati; più tempo per la famiglia o per attività per uomini e donne non più a una sola dimensione. Il lavoro rurale di una volta era di fatto uno smart-working; chi nei campi, chi in casa, chi nelle stalle: era comunque un nucleo familiare plurigenerazionale che lavorava a km zero, ognuno col suo compito ma sempre come nucleo familiare; non isolato, perché comunque coltivava i contatti nelle feste comandate. Non vuol essere un melanconico ritorno ai “vecchi cari tempi”, ma una profonda riflessione su come e dove stiamo andando; una riflessione su come questo nostro attuale modo di vivere e lavorare abbia nel tempo sfilacciato i rapporti familiari; abbia generato una generazione di giovani solitari che ritrovano un surrogato di amicizia sui social. Non è un tornare indietro ma cercare di trovare un superamento dell’attuale modello che ci ha portato, come conseguenza più eclatante, a coscienze corrotte in tutti i campi.


N.697
Papa Francesco chiede sempre di pregare per lui. Lo faccio volentieri; ma quale preghiera? Questa: che sia aiutato, come tutti noi, ad avvicinarsi il più possibile alle aspettative che Dio ha su di noi.


N.698
Natuzza Evolo parlava con molte persone nell’aldilà, e si meravigliò non poco di trovare ancora in attesa sul prato verde (purgatorio) personaggi come noti benefattori, Dottori della Chiesa, Santi e Papi. È la notorietà che mette a rischio l’umiltà, la radice di ogni virtù. L’umiltà è avere accettato, e poi sempre perseguito, di essere puri e semplici strumenti nelle mani di Dio; è rinunciare ad ogni tentazione di essere noi gli artefici; l’umiltà è anche gioia, quella di essere fatti partecipi della soddisfazione di Dio del bene che riesce a fare attraverso di noi.


N.699
Gli scogli nel mare ci sono per tutti. Non è che per una nave ci sono e per un’altra no. Sono sempre lì per tutti. Ma se ci facciamo guidare dalla luce dei fari, se abbiamo mappe di navigazione sempre aggiornate, se non ci addormentiamo con le cuffie del radar spente, se scrutiamo il mare con attenzione, se ci teniamo sempre in contatto con gli altri avvistatori; allora gli scogli nel mare, come nella vita, si possono evitare.


N.700
La scuola, come ogni altra forma di apprendimento, di conoscenza, di allargamento degli orizzonti, mi ha sempre affascinato. Il giudizio, le valutazioni, gli esami e i voti: NO. Perché dare i voti? Sarà la vita a farlo.