N.501 Mattei (Matteo + Matteo), la verità è ciò che la gente percepisce. Ed ora vi percepiscono male.
N.502 Non si progredisce nella strada verso la verità se si pesca sempre ed unicamente dentro di noi. È molto facile farsi le domande e darsi le risposte che fanno più comodo per rafforzare il nostro convincimento. È come un pesciolino che cerca la libertà girando e rigirando attorno al vaso d'acqua in cui è rinchiuso, o come il tapìs-roulant delle nostre infrangibili convinzioni: sembra che corriamo, che progrediamo; ma rimaniamo sempre fermi lì, nello stesso punto.
N.503 Una manifestazione nelle zone rosse con cartelli di “ridateci la libertà” (ovvero la libertà di infettarsi e di infettare); assembramenti davanti alla Federazione Gioco Calcio per far riprendere le partite (ovvero diffondere attraverso i giocatori, la pandemia in tute le regioni d’Italia); personaggi di primo piano che bollano un grande paese da mangiatori di topi vivi o “scienziati” che dall'alto della loro posizione ufficiale, dichiarano il Corona Virus come poco più di una influenza stagionale. Comincio a non riconoscermi più in un paese, una volta culla di santi, poeti e navigatori.
N.504 Informazione e controinformazione. Consigli da un ricercatore sul campo della task force cinese a Wuhan. Oltre al fatto che la mascherina non speciale è utile anche per i sani poiché il corona virus è piuttosto grande (dai 400 ai 500 nanometri), suggerisce che la distanza di sicurezza tra le persone non deve essere inferiore ai 3 metri (e non 1 metro come da noi suggerito). Domanda. Oltre a mangiare i topi vivi, i cinesi sputano anche più lontano di noi?
N.505 Pervasiva durezza dei cuori; indifferenza; guerre; mascherare a vario titolo la totale non condivisione; guardia coste che affondano gommoni; ricerca spasmodica del potere, di qualunque forma; corsa non più al ben-essere ma al ben-avere. Scandali e falsità degli “uomini di Dio”. Possiamo parlare del fallimento totale delle religioni? Di tutte? E cosa può succedere ad un mondo senza più Dio? Di tutto.
N.506 È un dato di fatto che quando ci si sente deboli ma soprattutto inermi, viene il desiderio di rimettere tutto nelle mani di chi ci ha creato. Potrebbe essere oggi una opportunità da cogliere.
N.507 La vera fratellanza tra i popoli, vero obiettivo finale, non si testa quando tutto va bene. Se ne verifica la reale consistenza proprio nei momenti di difficoltà. Ci sono certamente chi non si comporta onestamente e trasparentemente, ma dovrebbe essere pazientemente corretto, non immediatamente respinto.
N.508 Conversione significa girarsi. Ma se fai una conversione a “U” (180 gradi) torni indietro, ma sempre lungo il tuo cammino; se a 360 gradi, fai finta di girarti ma ti ritrovi a tirar dritto di nuovo per la tua strada. La vera conversione è a 90 gradi; o levogira (a sinistra) o a destrogira (a destra); ovvero quando ti fermi, giri la testa, e ti accorgi degli altri ai margini della tua strada.
N.509 Francesco hai detto che vogliono i giovani connessi ma isolati. Io ho ritrovato dopo 50 anni, tramite WhatsApp, i miei vecchi compagni di liceo. Ci scambiamo quotidianamente riflessioni ed è stata l’occasione di ritrovarci a festeggiare insieme. Nonostante figli e nipoti siano sparsi un po' dovunque, chi per lavoro, chi per studio, ma tramite Skype, Telegram, Duo etc. è come se fossimo tutti ancora vicini, continuiamo ad essere Famiglia. Quello che non trovo nei negozi della città (recentemente mascherine e disinfettanti), lo posso ordinare sui mercati virtuali. Soprattutto i giovani trovano su internet quello che non trovano intorno a loro: l’amicizia senza confini (domandiamoci allora perché). Francesco è la solita paura del nuovo, è il freno a mano tirato. Mollalo! Crea un gruppo WhatsApp “Amici del Papa” che mi iscriverò volentieri.
N.510 Bisogna semplicemente valutare i fatti: l’albero si giudica dai frutti. Ma i frutti sono buoni? Le religioni ci hanno fatto più buoni? C’è una religione che rende più buoni degli altri? La naturale attrazione della creatura verso il creatore è stata incanalata in formalismi più o meno involontari, con più o meno un proprio tornaconto. C’è stato uno squarcio in questo formalismo religioso con l’imprevista venuta del figlio del Creatore per reindirizzarci verso la Via, la Verità e la Vita. Ma lo squarcio è stato subito ricucito quando anche la Buona Novella è diventata una religione.
N.511 8 marzo 2020. L'uomo utilizza lo stesso emisfero sia per farsi le domande che per darsi le risposte (cervello blu), che non possono quindi essere in contraddizione, dandogli sempre la certezza di avere ragione. La donna invece si fa le domande ma aspetta le risposte dall'altro emisfero cerebrale (cervello rosso) che potrebbe avere un altro punto di vista; ed è per questo che sono più equilibrate e più prudenti; prudenza che è stata sempre scambiata per sottomissione.
N.512 È facile avere saldezza, fermezza e sicurezza quando si è a pancia piena, in casa propria, al caldo quando fuori fa freddo, al fresco quando fuori fa caldo, agiato, in salute e in piena forma. Bisognerebbe prepararsi ad avere più comprensione e compassione per gli altri, ma anche per noi stessi, quando queste sicurezze potrebbero vacillare, nel momento in cui quelle condizioni potrebbero non esserci più.
N.513 Prime impressioni dalla zona rossa. In Cina l’emergenza sembra finita (solo 36 nuovi casi ieri). Perché non comprare rapidamente da loro, di seconda mano, le apparecchiature per la terapia intensiva, ormai a loro sovrabbondanti, prima che lo facciano altri?
N.514 Il Corona virus e il riccio. Il Corona ha dei peduncoli per il movimento, come il riccio di mare. Se al riccio gli tagliassimo tutti i peduncoli (quelle che noi chiamiamo le spine) non morirà subito ma gli impediremmo il movimento e quindi non vivrebbe a lungo. Con il Corona, invece di complessi antivirus, non è possibile trovare delle forbicine così piccole (ovvero degli inibitori) da "tagliare" quei piccoli peduncoli? Non morirà subito, ma non muovendosi più si atrofizzerà da solo per inedia. Prenderò il Nobel della medicina?
N.514-b The corona virus and the sea urchin. The corona virus has peduncles for his movement, such as the sea urchin. If we cut all the peduncles to the sea urchin (what we call thorns) it will not die immediately but we would prevent it from moving around and therefore would not live long. With the corona virus, instead of long and complex vaccine studies, is it not possible to find scissors so small (or inhibitors) to "cut" those small peduncles? Virus will not die immediately, but not moving anymore it will atrophy himself by starvation.
N.515 Dati i tempi di fortissimo maschilismo, Gesù non poté che farci avvicinare all’idea di Dio se non assimilandola a quello del concetto di padre. Ma oggi potremmo anche pensare che Dio potrebbe essere una Madre: “Madre nostra che sei nei cieli ..”. E se Dio generò un figlio, è più probabile che la traduzione letterale del testo possa invece significare che Dio partorì un figlio. Ma se è la Madonna che partorì Gesù, non può che derivarne che Dio si incarnò prima nella Madonna per poi generare suo figlio Gesù. Non ci sarebbe allora più la confusione della Madonna madre di Gesù che è a sua volta figlio di Dio, da cui ne deriverebbe che la Madonna è la moglie di Dio. Tornerebbe anche il fatto che la Madonna (Dio-madre) è apparsa e sta apparendo così spesso al posto di Gesù (Dio-figlio). E allora il cambiamento per noi potrebbe essere quello di dare un nuovo nome a Dio, chiamandolo Madre; e tutti sappiamo che, in quanto a bontà, le madri superano sempre i padri. Ipotesi azzardatissima, ma affascinante.
N.516 (Di limitata circolazione per rispetto verso chi ne è colpito). Davide e Golia. Chi è Golia? Sono i capi di grandi nazioni che mandano droni a uccidere i “nemici”, senza processi, senza possibilità di difesa, in completa immunità rispetto alle regole ed ai diritti di qualunque essere umano. È il capo di una grande nazione che è mandate di un efferato assassinio dentro un’ambasciata in un pese straniero. Golia sono le migliaia di bombe atomiche che possono distruggerci tutti per 10 volte. Golia siamo tutti noi quando corriamo dietro al superfluo, all’effimero, all’indifferenza; quando chiudiamo i cuori e ci voltiamo dall’altra parte. Golia è il disconoscimento, rispetto e amore nei confronti di chi ci ha creato. Golia è lo sfruttamento nei confronti della nostra madre terra; è il godere al massimo dei suoi frutti, sperperandoli nei confronti delle generazioni successive; è spremere tutto il limone finché è nelle nostre mani. Golia è il nome della brutta e pericolosa strada che abbiamo imboccato. Chi è Davide? Un micro-organismo che ci sta facendo riscoprire inermi, incredibilmente indifesi; che ci lascia attoniti nel come possiamo essere facilmente colpiti nonostante le nostre presunte difese, nonostante il “tu non sai chi sono io”, nonostante i conti in banca e le riserve auree. Un piccolissimo organismo che ci costringe a rivedere profondamente il modo in cui viviamo. Che ci fa riscoprire piano piano il valore di ciò che prima davamo per scontato; che ci fa apprezzare di nuovo ciò che avevamo bollato come troppo semplice, troppo inutile, troppo umile per noi. Davide è l’antitesi di Golia; è una piccola fionda contro lo strapotere del mondo; è il nome della nuova strada che dovremmo riprendere.
N.517 Quando chiediamo aiuto, Dio ci viene sempre incontro. Raramente però il modo in cui ci esaudisce coincide con quello che ci saremmo aspettati.
N.518 COVID-19. Mentre alcuni paesi mettono al primo posto convenienze economiche preparando la propria popolazione a “perdere i propri cari”, altre ci sono molto vicine. Oltre agli esperti e materiale sanitario arrivato dalla Cina, questo video di tenori e soprani cinesi laureati nei vari conservatori italiani, sono un palpabile ed emozionate esempio della fratellanza tra i popoli: https://www.ammannato.it/emotional-videos/nessun-dorma.html
N.519 Sia il Padre Nostro che le Ave Marie sono recitati al plurale, ovvero a nome di tutti; di tutta l’umanità. Cosa potrebbe significare allora quel “ma liberaci dal male”? Se un figlio chiedesse ad un genitore di liberalo dal male, a cosa penserebbe questo genitore? Quali potrebbero essere le priorità per venire incontro alle richieste del figlio? Al primo posto assoluto la salvezza dell’anima, poi l’amore in famiglia, poi la salute fisica ed in fine il benessere economico. Dio, con noi, fa lo stesso.
N.520 L’evidenza dimostra che non siamo ancora in grado di scegliere da soli la dritta via. Abbiamo ancora bisogno del bastone e la carota. La carota è Maria, Madre di Gesù, con le sue apparizioni e i suoi ammonimenti. Il bastone è il principe della notte, con le sue cattiverie.
N.521 Corona virus. Non c’è conversione nelle istituzioni religiose. Si rifanno cose che si sono sempre fatte: riti penitenziali, digiuni, preghiere, veglie. Non c’è il profondissimo desiderio di ritornare al pozzo di Sicar per bere l’acqua che da la vita. Si cerca invece di ripulire un po’ l’acqua nell'otre, di renderla più potabile ma non c’è la conversione in vino. C’è invece trasformazione nell'abnegazione degli operatori sanitari che non contano più i giorni in corsia o nelle sale di terapia intensiva; c’è trasformazione nel bussare alla porta del vicino per chiedere se ha bisogno di un po’ di spesa; c’è trasformazione negli applausi notturni sui terrazzi; c’è trasformazione nei tenori cinesi che cantano per gli amici italiani, o gli amici tedeschi che cantano per noi una canzone italiana; c’è trasformazione negli impiegati delle poste, morti per non venir meno al loro servizio pubblico. C’è trasformazione profonda nei cuori dei semplici e degli umili. C’è qualcosa che ci spinge alla fratellanza, alla condivisione, alla compassione; che ci fa riscoprire le cose più belle che abbiamo dentro di noi. Quel “qualcosa” che si sta muovendo dentro il nostro ventre, non è paura; è la parte migliore di noi che sta risalendo verso la nostra coscienza.
N.522 Io prego affinché, qualunque cosa succeda col corona virus, quella pandemia di fratellanza che sta rispuntando piano piano intorno noi, sintomo di conversione verso i valori sostanziali della vita, possa rimanere permanentemente dentro i nostri cuori.
N.523 Il corona virus visto da un allergico come me. È la violenta iper-reazione del nostro stesso sistema immunitario, nei confronti del virus insediatosi nei polmoni, che porta i noti danni respiratori. Come le allergie. La sensibilità infatti ad un certo elemento allergenico non crea la prima volta le classiche reazioni allergiche; passa inosservato ma lavora in maniera silenziosa per destabilizzare il nostro sistema immunitario. Se non si presenta più, la cosa finisce lì; se invece viene inspirato la seconda e le volte successive, fa scattare una iper-reazione del sistema immunitario con i classici starnuti, lacrimazioni ed espettorazioni nei casi più frequenti, ma fino alla chiusura degli alveoli rischiando l’asfissia, nei casi più gravi. Somiglia molto a come si comporta il Corona virus. Se fosse così, vorrebbe dire che il virus è stato presente ben prima intorno al mondo, inserendosi in quasi tutte le persone (e non solo nelle persone allergiche) silenziosamente, senza sintomi apparenti, minando il nostro sistema immunitario. Questo tra l’altro spiegherebbe la sua larga, silenziosa, diffusione. Alla seconda manifestazione, a sistema immunitario ormai compromesso per quel particolare tipo di virus, il nostro sistema immunitario impazzisce iper-reagendo, compromettendo gli alveoli e rendendo difficoltosa la respirazione esattamente come nelle crisi allergiche. È una delle tante ipotesi; ma fosse così, bisognerebbe assolutamente evitare il secondo contatto.
N.524 Non bisogna assolutamente pensare, né lontanamente adombrare il sospetto che ciò che ci accade possa essere riferito a Dio Padre, anche se interpretato come azione correttiva nei nostri confronti. I guai che succedono su questo mondo sono sempre ed unicamente da addebitare a noi stessi. Il Padre può solo osservare sconsolato come stiamo depauperando il suo creato e tentare di arginare in qualche modo la nostra stupidità.
N.525 Padre è vero che per il libero arbitrio non puoi forzarci a riconoscerti e a volerti bene. Tuttavia, come Padre e Creatore, tu leggi nel nostro più profondo, oltre la razionalità del nostro volere; e nel nostro più profondo non può non esserci il desiderio di voler bene a chi ci ha creato. Non porre remore quindi al tuo immenso desiderio di aiutarci.
N.526 Una volta, ma anche adesso, era sufficiente una mascella quadrata, mosse studiate, tono della voce imperioso, poche frasi ad effetto come Dio, patria e famiglia; oppure purezza della razza, padroni a casa nostra, etc. per avere folle impazzite che ti seguivano. Ora, nell’era del Corona, tutti dicono tutto ed il contrario di tutto; non si capisce più niente e la troppa informazione e controinformazione ti porta a non credere più a nessuno. Meglio così.
N.527 Il celibato non si tocca perché il prete deve essere libero dai problemi della famiglia, di portare i soldi a casa, dell’educazione dei figli, di assicurarsi la pensione, etc. per dedicarsi invece totalmente alle pecore del suo gregge. Ora le sue greggi stanno male; perché allora non si vedono Don, Vescovi o Cardinali nelle sale di rianimazione o terapia intensiva a confortare con la sola loro presenza le loro pecorelle impaurite, rimaste sole anche senza il conforto dei propri parenti? Perché 8000 medici in pensione hanno dato la loro disponibilità, anche a rischio della loro vita? Perché anche loro, invece di tante cerimonie e veglie, non si rimboccano le maniche e vanno a dare una mano ad infermieri e medici? Hanno paura di morire di corona virus? Ma non è la cosa più bella morire per un amico?
N.528 Il Grande Convoglio: il Grande Imbroglio. È il lunghissimo treno nei cui vagoni c’è posto per tutti: in uno ci sono gli aderenti ad un certo partito politico, nell’altro il suo avversario; in alcuni tutti quelli di una certa religione ed negli altri, quelli delle altre; in uno i “buoni” e in quello accanto i “cattivi”. In uno i bianchi, negli altri i rossi, i neri, i verdi, i gialli. Tutti che discutono fra di loro; tutti che litigano l’uno contro l’altro, mentre nessuno si domanda chi è che conduce silenziosamente quel convoglio e dove soprattutto lo sta portando. È in corsa, corre sempre senza fermate; anche se qualcuno percepisce un certo disagio, non c’è la possibilità di fermarlo e di scendere. Ma a volte qualche cosa di anomalo, di imprevisto succede all’improvviso. Il treno è costretto a fermarsi per un breve periodo; è bloccato, in lock down. Approfittiamone subito per scendere. E meno bagagli abbiamo e più in fretta riusciamo a scendere.
N.529 Lock-down. Ci stiamo accorgendo che possiamo vivere bene (meglio?) con molto meno. Cosa possiamo farne del superfluo?
N.530 Puoi vedere la mischia da lontano, e non ti fai male; oppure puoi entrarci dentro prendendoti dei rischi. Nel primo caso lasci che la vita ti scivoli addosso, nel secondo ci entri a gamba tesa.
N.531 Prima si diceva: “Non ho paura di morire; basta non soffrire”. Oggi, nell'era del Corona, siamo portati a dire: “Non ho paura di morire; ma non in questo modo!”
N.532 Fake news e fake news delle fake news (bufala della bufala o anche bufala al quadrato). Di questi tempi di clausura, sulla rete si sbizzarriscono le fake news ma anche le contro fake news. Messaggi di allarme per programmi pirata e smentite degli allarmi; “innocenti” documenti o siti con informazioni per meglio informarci, mentre invece carpiscono i nostri dati per un utilizzo, nel caso più innocente, commerciale. Dopo 30 anni nel campo dell’ informatica mi sento di non sottovalutare né le fake news né le smentite; né gli allarmi, né i contro allarmi. Chi fa i programmi o le App, sono sempre persone con i loro limiti mentre quelli che violano questi programmi sono quasi sempre i programmatori più brillanti. Come difenderci? Nei sistemi che utilizzo, ho rimosso tutte le informazioni più sensibili (riferimenti bancari e delle carte di credito, accessi ai siti personali, etc.) e sono tornato ai “pizzini”. Se proprio devo comprare on-line, utilizzo carte prepagate. Nella storia della rincorsa tra guardie e ladri, questi ultimi sono stati spesso un passo avanti agli altri.
N.533 Momenti di confusione e di grande paura. Le onde sono alte, il vento ha strappato la vela. “Gesù sveglia stiamo per essere rovesciati in mare.” “Calma ragazzi, quando siete insieme a me non dovete aver paura”.
N.534 Preghiera del grand-père (nonno). “Padre ti ringrazio perché questa pandemia non sta toccando i più piccoli; sono semplici e puri e che questa loro purezza permanga sempre durante la loro vita. Padre ti ringrazio che questa pandemia colpisca molto di più gli uomini che le donne, perché siamo colpevoli di averle sottomesse con la forza della nostra prepotenza. Padre che questa pandemia continui a non colpire i più poveri, perché colpevole è la nostra indifferenza. Padre, se questa pandemia mi richiama alla tua casa, che questo ritorno sia dignitoso e confortato.”
N.535 Benedizione Urbi et Orbi. Francesco dietro il tuo smarrimento c’è lo smarrimento di tutta la tua Chiesa che credeva fosse sufficiente predicare il Vangelo e non di viverlo. Vivere il Vangelo? Guardare dritto negli occhi di Gesù e ripetere: io sono la VERITA’ (non ho timore di dire tutte le verità, piccole o grandi che siano, anche quelle dolorosissime che possano mettere a rischio la sopravvivenza), io sono la VIA (attraverso di me, del mio esempio, delle mie azioni, del mio amore; il mio prossimo scorge la via da percorrere), io sono la VITA (io sono il sole che riscalda, sono l’aurora che comincia ad illuminare il mondo, io sono il profumo del tuo creato, io sono la purezza dell’acqua cristallina, io sono risorto con te e non più crocifisso).
N.536 Attenti cappellani di Lourdes all'uso delle parole, soprattutto quando siete collegati a così tante persone. Il riferirsi ai deceduti come “spazzati via dal virus” richiama alla mete una scopa che pulisce la spazzatura; il citare l’aborto come “le madri diventano la tomba dei figli” indica cattiveria e mancanza assoluta di carità e di vicinanza a chi vive questi dammi. Proprio da voi che dovreste per primi ripensare a cosa sta succedendo, non dando sempre ed unicamente la colpa al mondo, ma riflettendo sulla vostra responsabilità di non aver saputo attirarci a Dio, con le semplici e dolcissime parole della Buona Novella.
N.537 Il calciatore Messi, per muovere i muscoli delle gambe, guadagna 385.000 euri al giorno; io per muovere le rotelle del cervello 130 euri. In effetti anche dal macellaio il muscolo costa molto di più del cervello, considerato frattaglie.
N.538 Si comprende benissimo cosa sia una fattura elettronica, uno scontrino, una ricevuta, un bonifico, un messaggio etc. elettronico. Ma nella sanità qualcuno si è inventato la ricetta dematerializzata. Ho subito pensato ad uno spirito vagante di una ricetta morta e mi sono domandato dove andare a prelevare questo spirito vagante. In un confessionale della ASL?
N.539 Né santi né eroi; ma fare del bene ogni volta che ce ne capita l’occasione mentre percorriamo il nostro cammino. “Mentre Gesù passava” da “Il Libro di Urantia”, Libro IV, Fascicolo 171, paragrafo 7 : https://www.ammannato.it/urantia-global/libro-4.html
N.540 Orgogliosi di essere Italiani. Presi in giro inizialmente sia a livello macchiettistico (a proposito del primo lock-down in Europa:“.. gli italiani colgono qualunque occasione per andare in vacanza..) sia a livello scientifico (“Harvard suggerisce che la gestione italiana dell’emergenza Covid-19 sia stata carente a causa di «bias cognitivi» in molte delle decisioni prese dalle istituzioni, un termine esoterico per dire che gli uomini spesso non leggono l’evidenza in maniera oggettiva, ma seguendo involontariamente schemi preesistenti o pregiudizi; che è vero solo quando è possibile disporre di esperienze, evidenze e dati sufficienti a chiarire i termini del problema”), abbiamo invece immediatamente e senza esitazione messo al primo posto la vita e non l’economia, prendendo le relative stringenti iniziative pur mettendo in atto, in parallelo, azioni per tutelare le fasce più deboli. Per non parlare del personale medico, infermieristico e paramedico della sanità pubblica che non ha rinunciato alla propria missione. Non ci sono stati disertori, anzi molti hanno pagato con la vita questa scelta. Questa sarà la storia che verrà raccontata (da anonimo sul web): “Anno 2030. - Nonno raccontami quando l’Italia divenne una nazione così bella! - E il nonno cominciò: era il 2020, dieci anni fa. All’improvviso una epidemia investi tutto il mondo, proveniva dalla Cina; ma era stata portata da altri, forse da militari durante le loro olimpiadi a Wuhan; ma non si seppe mail la vera origine! L’Italia fu colpita prima di tutti in Europa, tanti morti, tutti chiusi in casa, paura, diffidenza, gli ospedali erano pieni di gente. Durò alcuni mesi; fu tanto dura! il governo reagì bene, con forza e coraggio. Tutti gli Italiani dettero prova di grande esempio e spirito di sacrificio. Le persone riscoprirono il valore dell’aiutarsi a vicenda. Purtroppo la chiusura delle fabbriche e di tantissimi negozi fu il vero problema che dovemmo successivamente affrontare. Una crisi spaventosa, alla quale non eravamo preparati. Chiedemmo aiuto all’Europa, all’epoca avevamo una Comunità, così si chiamava la Comunità Europea. Doveva servire per fare una grande Nazione, come gli Stati Uniti. Ma altre Nazioni dissero che dovevamo fare da soli. Oppure dargli le nostre aziende, gli aeroporti, le autostrade, l’oro della Banca d’Italia, i nostri risparmi; ma come? Dopo quello che avevano combinato, proprio loro! - E allora nonno cosa accadde? - Accadde che ci rendemmo conto che dovevamo fare da soli: il Presidente della Repubblica chiamò tutte le aziende e la Banca d’Italia emise un prestito solo per gli Italiani di 100 miliardi, si chiamava SALVA ITALIA e doveva servire per risollevare le sorti del Paese. Successe l’incredibile, i politici rinunciarono ai loro stipendi per 6 mesi; tutti i dirigenti d’azienda fecero allora la stessa cosa ed anche tutti coloro che potevano investirono la metà dei loro risparmi; quindi le aziende sane comprarono così tanti titoli che lo Stato Italiano raccolse 300 miliardi in poche settimane. A quel punto chiamarono un grande banchiere un certo Draghi! Con quei soldi, non solo superò la crisi del momento, ma ricomprò anche una parte del debito estero che avevamo. Diminuì le tasse per consentire di produrre a costi più bassi. Dopo 4 mesi appena, eravamo la Nazione più in forma del momento. Alcune aziende che avevano spostato le loro produzioni all’estero, come la Fiat, tornarono in Italia. A quel punto per far lavorare tutti diminuirono l’orario di lavoro così per passare più tempo in famiglia. Eravamo così orgogliosi di essere Italiani; furono anni di grande intensità emotiva e riscoprimmo di essere un grande popolo, fortunato, perché vivevamo nel paese più bello del mondo, l’Italia ! - Grazie Nonno, domani me la ripeti ? È una storia così bella !!!!! “
N.541 Dopo questa pandemia anche le religioni ne usciranno a pezzi, incapaci di far sterzare il mondo nella giusta direzione. È vero che l’origine di questa pandemia, come di tutti gli altri recenti eventi catastrofici, non è che da attribuire a noi, al dissesto che ne facciamo di questo pianeta tra incendi e deforestazioni, causando un forzato connubio tra l’uomo e gli animali sempre più lontani dal loro originale habitat. Tuttavia da questa distribuzione di infezioni non si può non intravedere purtroppo una logica, colpendo più duramente chi non ha saputo fare della Buona Novella, un inno di gioia.
N.542 Mettiamo sempre le mascherine in luoghi frequentati. Il virologo N.1 al mondo, Antony Fauci (direttore Istituto Nazionale delle malattie infettive, consigliere di 5 Presidenti USA), dichiara (3 aprile 2020): "..il virus può in realtà essere trasmesso anche quando le persone parlano, non solo quando starnutiscono o tossiscono". E ancora : "Le ricerche attualmente disponibili sostengono l'ipotesi che il nuovo coronavirus possa essere trasmesso dai bioaerosol generati direttamente dalla respirazione dei pazienti", ha scritto Harvey Fineberg, presidente del Comitato per le malattie infettive emergenti, in una lettera a nome della Accademia Americana delle Scienze. E i ricercatori cinesi a Wuhan hanno prelevato campioni di aria da varie stanze degli ospedali della città e hanno scoperto alte concentrazioni del nuovo coronavirus, in particolare nei bagni e nelle stanze in cui il personale sanitario si liberava dagli indumenti protettivi. In Italia invece si minimizza; non è perché siamo in forte ritardo con gli approvvigionamenti delle mascherine?
N.543 Dio? Io sono vostro Padre e non vi abbandono, tutti, proprio nel momento in cui avete più bisogno di me. Io sono vostra Madre; vi ho generato, siete sangue del mio sangue e non rimarrà inascoltata la vostra preghiera. Io sono vostro Fratello, e se vi voltate un attimo, vedrete che sono sempre accanto a voi. Io sono la Forza di gravità, che attira a sé tutti, tutto e sempre.
N.544 Pandemia. Non c’è necessariamente da addossare la colpa della pandemia a questo o a quello. È semplicemente la conseguenza del dissesto che abbiamo fatto del nostro creato; della deviazione sia laica che religiosa dagli originari insegnamenti del progetto divino. Tuttavia, poichè il Padre è in grado di cogliere ogni opportunità, anche quelle più terribili, per convertirle in qualcosa di buono, non si può non intravedere in quello che succede un certo disegno. Viene in mente una delle apparizioni della Madonna di Civitavecchia fatta il 16 luglio 1995 :” …Io sono la vostra Mamma Celeste, io educherò la vostra famiglia perché il Nostro Padre, Dio, rifonderà tramite voi, dolci figli, la nuova e vera famiglia di Dio. Da voi, cari figli, dovrà partire un cammino di evangelizzazione della Parola di Dio, nostro Padre, non solo nella preghiera, ma anche nell'unione massima di amore della famiglia, educando voi stessi e i vostri e nostri figli…. Quindi non dovete avere paura, perché noi tutti vi stiamo vicini. Come posso io vostra Madre Celeste permettere che vi faccia del male? Ma voi pregate e continuate a crescere spiritualmente, perché quando il mio frutto sarà maturo, Dio nostro Padre farà vedere chi è la vostra famiglia”. (https://www.ammannato.it/madonna-civitavecchia/apparizioni.html) Di tutti i malanni che potevano succedere (acqua, fuoco, terremoti, etc.), questo del virus ha come conseguenza la forzata chiusura di tutti in casa, in famiglia. I figli dispersi ritornano; i figli vicini fisicamente ma lontani affettivamente ritrovano il piacere di stare insieme. Probabilmente verranno riscoperti nella forzata clausura, i veri valori della famiglia, riscoperti affetti tra gli stessi genitori e tra i genitori ed i figli. Che possa essere questa pandemia, l’amara tappa necessaria per un passaggio di consegne?
N.545 Ho preso il mio bastone, ho indossato la tunica, ho calzato i sandali, ho stretto la cintura ai fianchi e mi sono collegato. Per cosa dire? Che Dio è Padre, è Padre buono, che siamo suoi figli a sua immagine e somiglianza, che Gesù è suo Figlio e che tramite lui possiamo conoscere in verità chi è il Padre. I ciechi vedono, gli storpi camminano, i morti resuscitano. Di che altre prove abbiamo bisogno? Ma non è venuto per questo; è venuto per insegnarci ad andare oltre la legge delle regole e dei riti per seguire le regole del cuore. È venuto a sovvertire le regole di questo mondo che ci rendono così fragili e così tristi; è venuto a ripristinare la strada del cuore come l’unica strada percorribile per riassaporare la gioia del progetto originario di Dio su di noi; ripeto, suoi figli, a sua immagine e somiglianza. Cosa deve cambiare della nostra vita? Apparentemente niente, nella sostanza tutto. Abbiamo girato la clessidra nella posizione sbagliata e da tempo, il tempo dell’amore si è fermato. Chiusi nelle nostre cose e nelle nostre case non sentiamo più chi batte flebilmente alle nostre porte. Chiusi nelle nostre paure, non ci accorgiamo delle continue e commoventi proposte d’amore che Dio ci fa ogni giorno. Paura di chi? Dell’immigrato sul gommone? Che ci porta via il nostro pane, la nostra sicurezza? Ma come fa una proposta di Dio a metterci in pericolo se non invece di continuare a darci opportunità di solidarietà, di felicità, di fratellanza? Come abbiamo fatto a diventare così come siamo diventati? Perché abbiamo scelto sempre la via che ci sembrava più facile, più corta? Ma nonostante tutto Dio non ci abbandona, ci ha mandato a dircelo in parole ed opere dalla persona più cara che aveva, suo figlio. Ravvediamoci, quello che ci domanda è per la nostra felicità, qui sulla terra. Usciamo, usciamo, usciamo da noi stessi. Guardiamo ciò che ci circonda con altri occhi, con gli occhi del Padre, gli occhi del cuore. Non siamo nati per essere quello che siamo diventati, siamo nati per continuare a realizzare il suo progetto su questo meraviglioso Creato. Ora chiudo il collegamento; quello che dovevo dirmi, l’ho detto.
N.546 In questo periodo di forzata inattività, c’è il tempo per le riflessioni. A volta basta una storia, un film, un libro, una vecchia melodia, una telefonata inattesa, una fiaba dei tuoi tempi ai tuoi bambini; avere il tempo di osservare il passare degli anni sul bel viso di chi ti sta accanto, rimanere incantati da un bel tramonto come se fosse la prima volta: che la porticina del cuore potrebbe socchiudersi un poco. Dovrebbe essere sufficiente, Padre, perché tu possa essere assunto a tempo indeterminato e dare significato a tutto quando ci sta accadendo.
N.547 Venerdì Santo 2020. Così come Gesù non è venuto per un popolo, né per quel solo periodo storico, ma per tutti quanti, quelli di allora, quelli prima e quelli dopo; così chi lo ha crocifisso non è uno specifico popolo in uno specifico periodo storico; ma tutti quanti noi. E continuiamo a farlo non accogliendo, non vivendo e non annunciando la Buona Novella. Se non c’è consapevolezza della colpa, non c’è richiesta di perdono; se non c’è richiesta, il perdono non può essere concesso (“chiedete e vi sarà dato” “bussate e vi sarà aperto”); se non c’è perdono, noi continuiamo a vivere così come stiamo vivendo adesso. Disse “Io sono la Via”, ovvero; 1) consapevolezza, 2) richiesta, 3) concessione e allora 4) ricostruzione del vero significato della nostra vita.
N.548 Se incontri Gesù, guardalo negli occhi. Non dire una parola, né lui la dirà a te; il cuore si allarga e lo spirito gioisce. Come incontrarlo? Sarà lui a cercarti; devi solo riconoscerlo non abbassando lo sguardo o voltando la faccia da un’altra parte.
N.549 “Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte”. Dio sta parlando non di un credente, ma di un innamorato.
N.550 Corpo e anima. Non sempre abbiamo il completo controllo sul nostro corpo; deve seguire le leggi della natura. Possiamo invece dire alla nostra anima: risorgi oggi, ora, subito; e può avvenire in un micro secondo; perché l’anima, svincolata da tutto, segue solamente la legge del cuore.
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