Per vedere il mondo al contrario

Da N. 351 a N. 400

N.351
Il nazismo trovò la scusa degli ebrei per mascherare i suoi orrori, cucendogli inizialmente la stella di Davide. Ora il governo ha nel mirino i cinesi, potenziali evasori. Cosa gli faranno cucire addosso, la stella rossa?


N.352
"Fratelli e figli, prima di nascere ad ognuno è stata data la possibilità di entrare direttamente in Paradiso o di passare attraverso l'esperienza umana (come ho fatto Io facendomi Uomo) per essere a mia immagine e somiglianza. Avete scelto la via più difficile, siete stati coraggiosi e vi è reso merito. Coraggio, sono sempre vicino a voi e quanto tornerete alla Casa del Padre, vi aspetterò e vi abbraccerò ad uno ad uno."


N.353
Riconoscere di aver fatto una scelta sbagliata è indice di intelligenza matura. Per questo la maggior parte rimane, nonostante tutto, aggrappata alla propria consolidata convinzione. Questo dà a loro una precisa connotazione.


N.354
Cerchiamo ovunque le mille risposte alle nostre mille domande; nei libri, giornali, TV, frequentando studi specifici, nei monasteri del Tibet, nelle religioni, nelle esperienze mistiche, negli amici: ovunque; ma cerchiamo sempre al difuori di noi. Noi stessi invece abbiamo tutte le risposte alle nostre domande; ovvero il frammento di Dio che è dentro di noi. Non tutto ci viene svelato subito, ma in proporzione a quanto lo riconosciamo anche dentro chi ci circonda; il nostro prossimo.


N.355
Quanto subiamo un forte dolore, qualche cosa si rompe nei rapporti con Dio. Nonostante ci siamo preparati. Certo, tutto continua come prima nella nostra religiosità, nulla esteriormente cambia; fede, speranza e carità. Ma il livello affettivo è cambiato, ci sentiamo traditi. È un sentimento, e come tale, non è sotto il diretto controllo della nostra volontà. Ma questo Dio lo sa.


N.356
"Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte" (Deuteronomio). Volere parlarne con tutti, di giorno, di notte, in casa, per strada, portarsi sempre dietro un simbolo ..... non è un pronunciamento di fede ma di amore; sono le parole di un innamorato di Do. Il cristianesimo moderno, nell'arco dei secoli, ha sepolto l'amore sotto pesanti strati di riti, cerimonie, regole, litanie, meccanicismi ripetitivi, misteri etc. La fede (πιστις, pistis, avere fiducia) ha soppiantato l'amore. Certo che ho fede-fiducia nei figli, negli amici, etc.; ma amo solo una persona: mia moglie. La fede è tra molti; l'innamoramento è solo tra due. La fede è un atto di volontà che risiede nella mente; l'amore è un sentimento che nasce dallo scambio di 'amorosi sensi' e risiede nel cuore. I problemi del mondo?: il progressivo allontanamento da Dio. I problemi della chiesa?: aver tolto Dio dal cuore e averlo installato nella mente.


N.357
Pensare a Dio come re e il suo habitat come regno, mi viene il mal di pancia. Preferisco vederlo in una piccola casa di legno in una prateria fiorita con un fiume dalle acque trasparenti che l'attraversa. Mani callose da contadino, candida tuta da lavoratore ed un sorriso che si allarga ai confini dell'universo.


N.358
Fare del bene, anche se lo si paga, fa bene.


N.359
Soffrire per lui è una cosa: tu comunque rimani tu e l'altro rimane l'altro. Soffrire in lui è diverso perché tu diventi lui e senti come lui.


N.360
Micro racconti; micro picconate al muro dello "status quo", al "si è sempre fatto così", al "perché cambiare?", "il valore della tradizione", etc.. Paura di vederlo sgretolare? Di vedere cosa c'è al di là? C'è la libertà di pensiero.


N.361
"Sono venuto come Figlio dell'Uomo e non come Figlio di Dio. Le mie prerogative, le mie azioni, sono state tutte umane; vi ho mostrato, attraverso di me, l'ultima fase del meraviglioso progetto del Padre. Affichè quello che sono stato, lo siate anche voi; quello che ho fatto, lo possiate fare anche voi; come ho amato, lo possiate realizzare anche voi; i 'miracoli' che ho fatto, li possiate fare anche voi: frutto della potenza della piena realizzazione umana in piena amicizia col Padre. Risvegliatevi da questo torpore, liberate la mia Parola dalla polvere dei secoli, liberatevi dai pesi che vi rallentano, sciogliete le catene che vi legano e progredite, accelerate, correte. Non importa se la Via può essere lunga o tortuosa; vi divertirete. Noi vi aspettiamo."


N.362
Non ringraziare è la forma più pura d'egoismo; ovvero disconoscere che senza l'aiuto degli altri non saremmo mai stai in grado di raggiungere i nostri obiettivi.


N.363
Gesù Pantocratore nella chiesa Sacre-Coeur di Parigi: non chiede come ti chiami, non chiede cosa hai fatto ma allarga sempre le braccia invitandoti ad un abbraccio.


N.364
Un manager da assumere. La sua migliore caratteristica? Io creo bellissime strategie (strategy). Io invece creo consenso (consensus). Io faccio crescere il team (team building). Io faccio in modo che le cose si realizzino (delivery). Ok, assunto.


N.365
Preghiera da Lourdes: che le leggi stabilite della natura non vengano stravolte; che tutto apparentemente continui come prima; ma il miracolo sia di vivere tutto, il bello e il brutto, sempre con una grande serenità e gioia nel cuore.


N.366
È un coro di critiche contro i socials; illustri psicologi, moralisti, teologi, opinionisti, politici, educatori ... Semplicemente i giovani trovano nei socials quello che le istituzioni laiche e religiose non danno loro: l'amicizia.


N.367
Sorprendere una persona vuol dire lasciarla per un attimo con le difese abbassate; qualunque cosa di bello poi tu dica o faccia, gli entra direttamente nel cuore, per un attimo lasciato allo scoperto.


N.368
La vera battaglia è solo dentro di noi. E non servono bombe per combatterla; anzi ogni forma di violenza non fa altro che aumentarne il potere. Bisogna accettarla, limitarne i danni e possibilmente tentare di portarla dalla parte del bene.


N.369
Ero sulla sdraio in prima fila e sono stato tra i primi a notare lo sbarco di un gommone, proprio lì, su una spiaggia privata. È sceso per primo un uomo e mi sono avvicinato piuttosto irritato. Mi sono fermato di botto; mi somigliava moltissimo anzi .. ero io un po' più scuro. Poi scesero gli altri, bambini, giovani, vecchi, donne e .. erano tutti io; io da giovane, io da ragazzo, io da adulto, io da vecchio, anche da donna. Poi mi sono svegliato di botto, madido di sudore. Incubo o rivelazione della verità? Siamo parte di un tutto? La ragione non lo risolverà mai.


N.370
Gli anni passati quaggiù sono un micro-micro-secondo rispetto al tempo infinito; eppure determinano la nostra futura posizione. Se proprio molto bravo/a, la migliore posizione in assoluto è all'ultimo posto dell'ultima file; da lì vedi tutti, ma proprio tutti, più felici di te.


N.371
Per quanto riguarda i "miracoli", Gesù non ha stravolto o infranto quelle stesse leggi naturali che come Dio ha dato all'umanità. Niente di soprannaturale; ha solo anticipato ("Io sono la Via ..") quello che saremo alla completa realizzazione del progetto del Padre su di noi, quando avremo la completa padronanza sulla materia ed il completo controllo sul nostro corpo.


N.372
Il mondo cambia si può dire di giorno in giorno, in tutti gli aspetti, le forme, i modi di pensare, di vivere, di agire, di comunicare. La Parola di Dio non può essere congelata in uno scritto immutabile. È dinamica, si aggiorna, si evolve, anzi è sempre un passo avanti a noi per suggerirci la strada migliore. Le religioni sono invece statiche, ferme da millenni. I giovani se ne allontanano? Non ne capiscono più il linguaggio? Noi stessi cosa capiremmo se incontrassimo un uomo delle caverne? Dove invece la possiamo "leggere" oggi questa sempre nuova Parola? Ovunque ci sia progressione, ovunque ci sia novità, ovunque ci sia un continuo movimento di popoli, di pensiero, di nuovi modi di comunicare ad una sempre più vasta comunità in fermento .


N.373
Come in natura, per il suo equilibrio, ad ogni forza, se ne contrappone sempre una di uguale intensità ma di segno contrario, così ogni male genera inconsapevolmente l'antidoto a sé stesso. Anche in politica.


N.374
Oggi in campeggio, in un caravan vicino, una signora aveva appena finito di litigare al telefono. Poi si è seduta e dopo 5 minuti ha detto al marito: "Il fatto che lei la pensi in un modo ed io in un altro, questo aiuta tutti". Mi si è aperto il cuore: esistono ancora persone normali.


N.375
Dio ama tutti, ma si trova a proprio agio solo nel cuore degli umili.


N.376
Dio seminerà di nuovo la Buona Novella. Ma prima di ogni semina è sempre necessaria, per un miglior raccolto, una profonda aratura. Scavare profondi solchi per dare nuovo ossigeno, strappare vecchie radici abbarbicate ad abitudini stantie, smuovere, sollevare, creare dubbi, agitare; tutto ciò che serve, bello o brutto che sia, affinché il nuovo seme della Parola possa scendere il più profondo possibile.


N.377
Un grande luminare della scienza di un grande paese: "Dio è la più grande invenzione degli uomini". Un povero contadino di un povero paese: "Che sia oggi una bella giornata per stupirmi ancora del tuo creato, e che sia anche una buona giornata; ma questo dipenderà da me".


N.378
<- Parigi (permesso)

















         Roma (vietato) ->











N.379
Dio è come una calamita: se lui è polo positivo e tu ti riconosci suo figlio, cioè diverso da lui (polo negativo), si innesca una potente attrazione. Se invece anche tu ti senti polo positivo, allora c'è incontrastabile repulsione.


N.380
Mi dispiace per chi soffre, per chi si sente solo, per chi è stato tradito, abbandonato, per chi è sull'orlo, per chi è malato, per chi è ferito dentro o fuori, per chi si sente in un angolo, per chi ha fame, per chi non ha più risorse; ma soprattutto, Padre, mi dispiace di riuscire a fare così poco per aiutati.


N.381
(Dal IV Libro di Urantia) "Per tutta la notte Maria fu agitata, cosicché nessuno di loro dormì molto. Al levare del giorno i dolori del parto si manifestarono nettamente, ed a mezzogiorno del 21 agosto dell’anno 7 a.C., con l’aiuto e la gentile assistenza di alcune compagne di viaggio, Maria partorì un figlio maschio. Gesù di Nazaret era venuto al mondo; egli fu avvolto nei panni che Maria aveva portato per una tale possibile circostanza e fu adagiato in una vicina mangiatoia. Il figlio promesso era nato esattamente nella stessa maniera in cui sono venuti al mondo tutti i bambini prima e dopo quel giorno; e all’ottavo giorno, secondo la pratica ebraica, egli fu circonciso e chiamato ufficialmente Joshua (Gesù)."


N.382
Paolo, guidato interiormente da Dio, arrivò subito, e meglio, al cuore dell'insegnamento di Gesù; più di tutti gli Apostoli che gli parlarono, lo sentirono, videro, ascoltarono e toccarono per più di tre anni. Proviamo anche noi a tapparci le orecchie, chiudere gli occhi, serrare la bocca e ascoltare sempre di più chi, come per Paolo, ci guida dal cuore.


N.383
Quando sentiremo profumo di Dio, invece che l'acre odore della povertà da chi, bisognoso, ci sta bussando alla porta, allora avremo fatto un fondamentale passo avanti.


N.384
(Giovanni 14) "19 Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi." Anche ai sacerdoti più giovani o più bravi questo ultimo versetto non è ancora ben entrato in testa. Cioè che Dio e DENTRO di noi. Noi siamo la sua dimora, il suo tempio terreno. Non abbiamo bisogno di santi intercessori, non avremo più bisogno di chi ci vuole "insegnare" come interpretare la volontà di Dio, di chi si vuole pervicacemente frapporsi tra noi e il Padre. Non si accorgono che forse fanno più male che bene ad insistere in un Dio "al di là"? Dio è "al di qua", dentro di noi. Non alziamo gli occhi al cielo o altrove; guardiamoci dentro e rivolgiamoci a lui direttamente. La religione è un insieme di regole e come tali non aiutano; l'amore verso Dio e i suoi figli è un sentimento, intimo.


N.385
Ad Aprile 2019, dieci anni dopo la sua morte, è partita ufficialmente la causa di beatificazione di Natuzza Evolo di Paravati. Tra le altre moltissime cose, il testo seguente riporta un suo colloquio con la Madonna: "Figlia mia, il mondo è sempre in guerra, perché la malvagità dell’uomo è potente. Per denaro, per potere, per la sedia, per tutte queste cose fanno qualsiasi male all’uomo [...]. C’è pure gente che è al potere con il cuore buono e possono fare tanto bene, ma quelli che hanno il cuore arido fanno del male. Non vogliono capire che lasciano tutto. Pensano al potere, ma devono lasciare questo mondo anche loro. Il Signore ha fatto una cosa grandiosa e bella, uguale per tutti: tutti lasciate questa Terra, tutti aprite le mani e lasciate i vostri poteri. E cosa dicono i vostri figli domani? Questi poteri da dove sono arrivati? Arrivano dalla gioia o dal peccato? Capiscono che arrivano dal peccato e quelle creature col potere non hanno pace, non sanno come spendere i soldi, perché il diavolo se li attira nell’anima e nel corpo. Perché questi uomini non sono capaci di amare? Perché non credono, perché non hanno Dio dentro e non capiscono chi soffre, non hanno cuore. Invece di pregare, insultano, calpestano le persone umili, povere, indifese."


N.386
Padre, troppi dolori, troppi disastri, troppa cattiveria, troppi malati nel corpo, nello spirito e nell'anima. Non puoi abbassare di un poco l'asticella? – Certo che si può, ma questo spetta a voi. – A noi? Ma come? – Non vi chiedo di essere eroi, di fare chissà che cosa, non vi chiedo per me sacrifici, orazioni, pellegrinaggi, riconoscenza, osservanza, obbedienza, timore; non date retta alle cassandre del dolore e della valle di lacrime. Vi chiedo solo un sentimento, e il più importante è l'amore. Vi chiedo di mettere l'amore dentro ogni cosa che fate ogni giorno, dalle cose più importanti a quelle più semplici, banali; ma fatte con amore. Mettete l'amore dentro il lavoro, le faccende domestiche, nello stringere una mano tesa, nella telefonata ad un amico, nell'asciugare una lacrima, in una carezza. Il mondo è stato consegnato a voi e un semplice sentimento, l'amore, è la leva che lo può sollevare. La santità è la quotidianità di gesti e sentimenti d'amore fatti ovunque e a chiunque.


N.387
Oggi è la ricorrenza di San Aylan, il Santo protettore dei bambini migranti. Morto durante uno sbarco da un gommone, il 2 settembre 2016.


N.388
Il problema dell'Inghilterra? Che nessuno dei due partiti politici è europeista, mentre lo è la maggioranza degli inglesi. Un'altra insanabile frattura tra politica e realtà.


N.389
Il messaggio positivo dovrebbe entrare direttamente nel cuore senza essere filtrato dai ragionamenti della mente; mentre il messaggio ingannevole, che vorrebbe entrare direttamente nel cuore, andrebbe valutato prima dai filtri della ragione. Non rimane allora che valutare e qualificare attentamente, prima, la fonte da cui proviene.


N.390
Il patto con Dio non ha nulla a che fare con i sentimenti; è un libero atto della nostra volontà: "Nella pienezza delle mie facoltà mentali stringo un patto indissolubile; io sto con te". L'amore verso Dio invece non ha niente a che fare con regole o atti della volontà; è un sentimento. E come tutti i sentimenti può intensificarsi o, per gli accadimenti della vita, può indebolirsi finanche a scomparire. Ma l'originario patto, l'atto di volontà, rimane. Ed è quello che conta.


N.391
Oggi la ricorrenza religiosa della sublimazione della santa croce. Omelia sulla croce come simbolo della cristianità, della sofferenza, della morte ignominiosa, del sangue dell'agnello .... e così via, da santa inquisizione e medio evo, da rabbrividire. È così che la Chiesa ha perso i giovani e perderà anche noi. Ma l'unica vera preghiera che abbiamo è quella dettata da Gesù, il Padre Nostro, dove sono elencate tutta una serie di richieste che noi facciamo al Padre; c'è una sola cosa che invece viene richiesta a noi: "...come noi li rimettiamo ai nostri debitori"; ovvero ci viene unicamente richiesto di perdonare, e il perdono è l'azione più bella dettata dall'amore.


N.392
La maggior parte dei nostri sogni sono fortemente ansiogeni; il telefonino che nel momento del bisogno non funziona; andare al solito esame impreparati; essere in macchina senza documenti; inseguiti da una persona sconosciuta e non trovare una via di uscita; chiedere aiuto e non essere ascoltati; etc. Al difuori dei vari luminari (Freud in testa) sulla interpretazione dei sogni, credo che siano una forma inconscia di espiazione generata da un profondo e latente senso di colpa a cui ancora non siamo riusciti a dare un nome.


N.393
Perché due occhi, due orecchie, due narici e un solo organo per entrambe la respirazione e l'alimentazione (col rischio che del cibo vada nei polmoni e dell'aria nello stomaco)? Perché le narici sono così vicine e non distanti come gli occhi e le orecchie? Perché la maggior parte del gusto sta nel naso e non nella lingua? Perché cinque dita, quando ne basterebbero due per la presa? Perché solo a due o quattro zampe e non a tre? Perché il groviglio dell'intestino somiglia moltissimo al groviglio del cervello? Ne è un secondo, più basso, più primordiale? Perché per depurarsi dai liquidi abbiamo due organi e per i solidi (ben più pesanti) uno solo? Perché, perché?, perché? Solo alcuni perché che riguardano unicamente il nostro corpo. Quanti ce ne sarebbero se considerassimo il tutto? Siamo stati disabituati a farci dei perché anche se poi spesso non troviamo la risposta. Ci siamo assuefatti a tutto. Le cose si fanno come sempre e basta così. Viviamo sulla superficie, come se galleggiassimo sulla vita senza andarne mai in profondità. I perché sono invece il motore della crescita e del cambiamento. Ma a molti fa comodo lo status quo, il non cambiamento, il panem et circenses: "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi (Tancredi, nel Gattopardo).


N.394
Chi cerca trova; chi rimane delle sue idee, queste prima invecchiano e poi ammuffiscono.


N.395
Non si può fare a meno di ascoltarlo almeno una volta: ammannato.it/video/GretaThunbergOnuClima.mp4


N.396
Davide e Golia ....














N.397
Il vero problema di tutta la vita è se siamo all'altezza delle aspettative del Padre. Gli strumenti li abbiamo, altrimenti non ci sarebbero quelle aspettative; bisogna vedere come li stiamo usando.


N.398
Gesù è venuto per farci conoscere il vero volto del Padre; Dio ha mandato il Figlio per farci conoscere il vero progetto su di noi. Gesù infatti, come Figlio dell'Uomo, è l'esempio vivo e concreto di cosa saremo in grado di fare, di dire e di essere, quando avremo completato il nostro percorso.


N.399
Todd Burpo, a 3 anni andato e tornato dal Paradiso durante una problematica operazione di appendicectomia ("Il Paradiso per davvero"), chiese al padre Pastore Battista durante l'ufficio di un funerale, se la persona morta avesse avuto Gesù nel cuore perché Gesù stesso gli aveva detto che se non si ha Gesù nel cuore non si entra in Paradiso. Francesco, anche in questo mese dedicato ai missionari, ti sforzi in continuazione di dire cosa è bene fare e cosa non lo è; di indicare la via corretta del Vangelo. Hai cambiato i vertici dello IOR, ma sono andati sotto processo; hai messo anche dei laici allo AIF per controllare gli scandali finanziari, e anche loro sono stati sospesi; ovunque gratti un po', trovi il marcio. Non ti conviene allora di verificare prima se i tuoi interlocutori "hanno Gesù nel cuore"? Altrimenti non fai altro che dire in continuazione cose belle a sordi e muti.


N.400
Buon onomastico Francesco! Anche il primo Francesco inizialmente aveva male interpretato la richiesta del Signore di ricostruire la sua chiesa: tirò su qualche parete di una chiesetta rovinata e diede un po' di malta. Anche questo Francesco pensava di ricostruire questa Chiesa con un po' di buone intenzioni e un po' di buone prediche; appunto un po' di malta. Ma si è invece accorto che la vera ricostruzione, richiede prima la demolizione e lo smaltimento.