22-10-2015 Quale Chiesa?
Gentile Direttore,
dopo tutti gli attacchi a Francesco, ultimo quello del cancro al cervello, la reazione a Papa Francesco si è fatta attendere ma è arrivata. Non per nulla ha cominciato il suo pontificato chiedendo di pregare per lui. Sapeva a cosa sarebbe andato incontro.
Ma ben venga questa ostilità, che venga allo scoperto, che abbia i suoi nomi e cognomi (.... che poi si riassumo tutti in uno solo). La domanda che mi pongo è: cosa è meglio? Una Chiesa malata come l’ attuale che per paura di divisioni chiude gli occhi su tutto e tradisce per la maggior parte la missione avuta da Gesù di annunciare al mondo la Buona Novella? O mille chiesette che rinascono spontaneamente sulle sue macerie di una Chiesa implosa dall'interno (terzo mistero di fatima), ispirate unicamente dal Vangelo di Dio?
La sensazione è che siamo arrivati alla frutta; che Francesco è l’ultimo tentativo di Dio di salvare il salvabile. Che siamo arrivati alla frutta bastano pochi dati statistici (fonti ufficiali, autorevoli e non di parte, facilmente reperibili) :
- 1,4 miliardi di cosiddetti cristiani nel mondo (su 7,5 miliardi di popolazione mondiale)
- 1/3 lo è semplicemente perché nati in paesi ‘cattolici’ (come per esempio in Italia) ma non si riconoscono come tali
- 1/3 lo è, ma non pratica
- 1/3 si riconosce cristiano praticante, ma:
- 1/3 di questi praticanti lo è per abitudine
- 1/3 ne è una via di mezzo
- e l’ultimo 1/3 sono gli innamorati di Dio.
- 1/3 di questi praticanti lo è per abitudine
Facendo pochi conti arriviamo a contare che gli innamorati di Dio sono più o meno 155 milioni, pari al 2% della popolazione mondiale. Dopo 2000 anni di cristianesimo sono solo il 2% i credenti-credenti? E gli altri? E la missione degli Apostoli?
Fallimento completo. E stanno succedendo nelle gerarchie tutte queste cose (Krzysztof, lettera, cancro) per la comunione ai divorziati? Non dovrebbero almeno litigare su come far arrivare Gesù al 98% della popolazione che ne è ancora all’oscuro?
Un abbraccio.
Maurizio Ammannato