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Religioni in Italia : Siti Internet


Il Centro studi sulle nuove religioni, con sede a Torino, fondato e diretto da Massimo Introvigne e Pier Luigi Zoccatelli, ha consegnato a un grosso volume la sua imponente rassegna delle quasi mille – per l’esattezza 839 – religioni presenti in Italia, che fa seguito a una precedente indagine edita nel 2006.

La rassegna si distingue anche per i particolari criteri con cui sono calcolate le appartenenze alle religioni. Per gli immigrati il calcolo non è fatto in base alla religione che avevano nei paesi di origine, ma in base all’effettivo contatto che hanno con un’organizzazione religiosa in Italia.

Nell’insieme, i non cattolici globalmente presenti in Italia sono 4.635.400 se si comprendono anche gli immigrati che non sono cittadini italiani, 1.417.000 se si prendono in esame i soli cittadini italiani.

Detto in altri termini, gli appartenenti a minoranze religiose sono il 2,5 per cento dei cittadini italiani e il 7,6 per cento delle persone presenti sul territorio, immigrati senza cittadinanza compresi.

Tra gli immigrati i musulmani sono 1.360.000 e i cristiani ortodossi 1.295.000. Questi ultimi, soprattutto romeni, sono però in sensibile aumento e sembrano destinati a superare i musulmani nei prossimi anni.

Tra i cittadini italiani, la prima minoranza religiosa è quella protestante, con 435.000 fedeli. Tuttavia, tra questi, gli appartenenti alle comunità “storiche” – valdesi, luterani, riformati, metodisti, battisti – si sono ridotti al 14,2 per cento mentre in rapida espansione sono i pentecostali, attestati al 72 per cento. La prima denominazione protestante in Italia è, dunque, quella pentecostale delle Assemblee di Dio con circa 150.000 membri. E proprio poiché i protestanti sono divisi in numerose denominazioni, la seconda organizzazione religiosa tra i cittadini italiani dopo la Chiesa cattolica è quella dei Testimoni di Geova, con poco più di 400.000 aderenti.

Dopo i Testimoni di Geova e le Assemblee di Dio vengono i buddisti, con 135.000 adepti se alle comunità che aderiscono all’Unione Buddhista Italiana si sommano i 63.000 membri della Soka Gakkai.

Gli induisti sono 114.000 e i sikh 60.000. Quanto agli ebrei italiani, essi sono “solo” 36.000, ma – si sottolinea nella ricerca del CESNUR – “costituiscono una realtà di grande rilievo storico e culturale”.