Epistolario senza risposte

Gentile Direttore,
dai frammenti rinvenuti nelle grotte di Qumram, dovrebbe risalire questa parabola di Gesù, anche se non compare in nessuno degli attuali quattro Vangeli:

Dopo aver parlato sulle ricchezze di questo mondo rovinate dalla ruggine, Gesù stava camminando lungo le rive del lago di Tiberiade mentre i suoi discepoli discutevano tra di loro su quale fosse la vera ricchezza su questa terra e quale ne fosse il metro di misura. Gesù li chiamo allora a sé, li fece sedere, e raccontò questa storia : “C’era una giovane ricca, con una moltitudine di ricchezze e di schiavi. Venne il giorno in cui dovette cambiare il posto in cui abitava ed andare in un posto più bello, la Nuova Terra Promessa. Tuttavia per arrivare in questa nuova terra doveva passare attraverso una piccolissima porta. A stento riuscì a passare lei stessa e cercò di portarsi dietro anche tutte le sue ricchezze. Il passaggio era troppo stretto. Chiese allora agli schiavi di spingere i suoi tesori dal di fuori della porta mentre lei cercava di tirarli da dentro. Invano. Chiese almeno di far passare i suoi talenti, ad uno ad uno, attraverso la fessura. Tutto invano. Entrò nella Nuova Terra Promessa con i soli vestiti che aveva indosso. Una sua giovane schiava era nota per il suo buon cuore e per il bene che riusciva a fare, nonostante fosse una schiava. Un buon consiglio, una carezza, un sorriso, la condivisione di un pezzo di pane. Gli altri schiavi la ringraziavano donandole quel poco che avevano; un chicco di grano, un pugno di sale, una manciata di farina. Quando anche lei dovette passare per quella porta stretta, riuscì facilmente a portarsi dietro tutte quelle piccole cose: un chicco di grano, un pugno di sale, una manciata di farina. Grande fu il valore di quelle piccole cose nella Nuova Terra Promessa”.

Gesù finì il racconto e stette in silenzio. Ma i discepoli sembravano non aver ancora capito il senso della storia appena ascoltata. Allora Gesù si alzò per riprendere il cammino e disse: “In verità, in verità vi dico che il vero ricco è colui che tutto quello che ha e tutto quello che fa, se lo può portare nell’aldilà”.
E questo troncò ogni ulteriore discussione su quale fosse la vera ricchezza su questo mondo.

Un abbraccio

Maurizio Ammannato