20/03/2015 La terza gamba
Gentile Direttore,
la preghiera è certamente indispensabile, così come indispensabile è l’amore per gli altri. Le due dimensioni della croce, una verso Dio e l’altra verso gli uomini. Siamo abituati a considerare le cose dualmente, dal bianco al nero, dal giorno e alla notte, dal bene e al male. E così anche per le cose spirituali, dimensione duale. Ma Dio è trino, non è duale; non c’è solo il Padre e il Figlio, non è un Dio bidimensionale. C’è lo spirito, ovvero l’Amore del Padre e del Figlio che danno la terza dimensione dell’Amore. Danno il ‘volume’, la profondità all’Amore.
Se non ci fosse la terza dimensione (la X, la Y e la Z), un bicchiere non potrebbe contenere nulla perché sarebbe una piatta lastra di vetro. Il mondo sarebbe ancora tutto su un piano. L’Universo una tavolozza. La vista senza profondità. Tutto, senza il ‘volume’ sarebbe piatto; anche la nostra esistenza. Sentiamo sulla nostra pelle che le due dimensioni non ci bastano più. E non è solo un frutto del ragionamento; è un continuo e insistente malessere che viene da dentro.
Nel rapporto con la nostra vita spirituale, forse siamo rimasti un po’ piatti; senza la terza gamba. Si può certamente camminare con due gambe, anzi è indispensabile utilizzare le due gambe che già abbiamo (dimensione orizzontale e dimensione verticale) ma forse ci sembra che manchi ancora qualche cosa. Manca il progetto di Dio. Manca il fare. Manca la parte del lavorare con Lui per portare avanti le Sue idee, i Suoi sogni su di noi e su tutto l’universo. Manca la dimensione del creare insieme qualche cosa di grande, di bello e di nuovo.
Ma quale è la nostra terza gamba? Come dare ‘volume’ alla nostra vita quotidiana e spirituale?
Ognuno di noi sa fare un po’ di tutto. Eppure c’è una cosa che sappiamo fare meglio di tutte le altre. Di qualunque cosa si tratti. Questa è la nostra terza gamba che Dio ci ha regalato. Non ci ha voluti tutti predicatori, fabbri, pescatori, medici o altro. Ad ognuno ha dato una task, un compito speciale, un pezzettino del suo progetto globale che dobbiamo portare avanti. È la parte creativa del progetto sull’uomo, è la forza che ha fatto diventare tonda la Terra e non più piatta. È il lavoro che dobbiamo portare avanti nel Suo cantiere aperto, gomito a gomito insieme a Dio Padre. È la parte più bella del Suo progetto che dobbiamo ancora scoprire nella sua forza e completezza. La vita non è una valle di lacrime da passare, come un esame, il più velocemente possibile. La creazione, la bellezza, l’innovazione, l’armonia non sono cose solo da ‘uomini’ , ovvero materiali, in contrapposizione e a volte in contrasto con le cose spirituali. Sono la nostra terza gamba che da ‘volume’ non solo alla nostra vita materiale ma soprattutto a quella spirituale.
Concentriamoci su questa nostra terza gamba, investiamo tutte le nostre risorse su questa nostra peculiarità, svegliamoci di buon mattino con la voglia di metterci al lavoro sul bel progetto da portare avanti insieme al Grande Architetto, consideriamolo come la terza dimensione della croce (lo spessore, di cui mai se ne è parlato). Quando Gesù tornerà per aggiornare la sua Buona Novella ci sarà una beatitudine in più: ‘Beati coloro che hanno messo a frutto lo speciale dono di Dio, perché saranno chiamati i costruttori di Dio’.
Un abbraccio.
Maurizio Ammannato