06/01/2015 Lettera ad Andrè
questa lettera aperta ad Andrè, ragazzo di 18 anni che ieri, 5 gennaio, si è tolto la vita gettandosi da un ponte. Dalla lettera lasciata ai genitori e dai post sui social agli amici, niente di eclatante. La sua vita si è spenta come la fiamma di una candela che si spenge da sola quando le manca l'ossigeno vitale. Figlio e studente esemplare, gentile e sensibile agli aspetti di solidarietà.
"Andrè ci sono tanti pianeti quanti i granelli di sabbia di tutte le spiagge del mondo. Alzando il pollice al cielo, nello spazio di un'unghia ci sono 100 miliardi di galassie, ognuna delle quale con miliardi di stelle. Ed è solo lo spazio da noi conosciuto che rappresenta solo l' uno alla meno 23 dell'intero universo (un 1 preceduto da 22 zeri). E questo è ciò che Dio ha fatto per noi. Una cosa immensa, magnifica in continua evoluzione tra stelle che muoiono, stelle che nascono e nuovi corpi celesti in continua evoluzione. Ma non siamo noi il progetto di Dio per eccellenza? Un progetto molto più importante di tutto questo creato?
Non possiamo ridurre questa magnificenza a 'una valle di lacrime', a una religione cupa, piena di divieti, di penitenze, di condanne, di lugubri vestiti neri. Ad una vita come un passaggio il più frettoloso possibile, a un esame; da seguire secondo le indicazioni imposte e poi, alla fine, avere il voticino per sapere dove saremo collocati.
E' tutto qui il magnifico progetto di Dio per noi? Tutto il Creato per un povero pugno di uomini e donne che si devono faticosamente trascinare, con la loro croce, verso la redenzione dai loro peccati per essere più o meno ammessi ad una futura ricompensa? Misera e terribile prospettiva.
Ma Dio non è quello che vedi oggi interno a te, non è quello che ti hanno raccontato e insegnato. Questo non è un Dio che attira. E se non c'è un Dio che attira, la vita sembra inutile.
Butta via tutto; non aver paura di azzerare tutto ciò che ti vogliono far credere. Ricomincia d'accapo. Ricomincia da Gesù. Da quando ci ha portato la buona notizia che Dio è vero padre e noi siamo veri suoi figli. Che possiamo, anzi dobbiamo ereditare tutti i suoi beni. Che l'amore che ha per noi è più grande di tutto ciò che ha creato, che è già immenso. Parla direttamente con Lui, non avere intermediari. Gesù ci ha portato il suo cellulare. Chiamalo, digli che sei più che felice nel ricevere la Sua eredità.
Prepara i tuoi bagagli, poche cose che stanno dentro una sola valigia; e quando Gesù di chiamerà, e ti dirà : 'Andrè prendi la tua valigia e seguimi'; parti e così comincerà il tuo entusiasmante viaggio dentro l'amore di Dio."
A tutti gli Andrè: non scoraggiatevi, non credete alle apparenze del mondo di Matrix, belle ma apparenze false e vuote. Siete facilmente in grado di scoprirne la falsità. E sotto questa vuota apparenza vi sembra che non ci sia più niente, il nulla. Non è vero. Fermatevi ancora un attimo prima di buttare via tutto. Anche questo nulla è un'apparenza; perché proprio quando ci siamo spogliati di tutto, e proprio perché ci siamo spogliati di tutto, una mano si protende e ci attira con veemenza a sé.
Un abbraccio
Maurizio Ammannato