La Passione e la Sindone

Racconti della Passione e confronto con la Sindone

3c) SANGUE

  • 18) Il rivestimento rosso dei fili di lino è sangue identificato di tipo umano del gruppo AB[34]. Questo è confermato da diverse analisi specifiche. [a=.9, f=.01, n=.09, ia=.04, if=.005, in =.04, p=3]

    19) Il rivestimento rosso contiene DNA umano maschile. Fu trovata una modesta quantità di DNA femminile dovuto a contaminazione durante il restauro della ST, ma la presenza di DNA maschile è più marcata. [a=.9, f=.01, n=.09, ia=.04, if=.005, in =.04, p=1.3]

    20) L’elevata quantità di bilirubina riscontrata è indice di persona fortemente traumatizzata prima della morte. Il rosso vivo delle macchie di sangue è dovuto infatti alla presenza di un’elevata quantità di bilirubina. [a=.9, f=.01, n=.09, ia=.04, if=.005, in =.03, p=2]

    21) In numerosi rivoli sono evidenti le fasi di coagulazione del sangue. Si osserva la formazione e retrazione del coagulo con formazione della crosta e dell’essudato sieroso. [a=.9, f=.01, n=.09, ia=.04, if=.005, in =.03, p=1.4]

    22) Ha avvolto un uomo ferito: intorno alle macchie di sangue esistono aloni di siero, invisibili a occhio nudo. Questo è confermato da fotografie per fluorescenza con eccitazione ultravioletta, che non era nota nel medioevo. Non è quindi verosimile l’ipotesi che l’UST sia rimasto nel sepolcro in stato di coma. Dalla ferita toracica, oltre al sangue è colato anche siero. È possibile generare tali aloni solo per contatto con coaguli ematici. Il sangue, coagulato sulla pelle ferita, si è trasposto sulla stoffa per fibrinolisi, che durante le prime 36 ore causa un ridiscioglimento del sangue.[a=.69, f=.01, n=.3, ia=.1, if=.005, in =.1, p=1.5]

    23) Ha avvolto un cadavere: le macchie di sangue vivo e post-mortale sono perfettamente decalcate. Esse sono dovute ad un contatto diretto con le ferite di un corpo umano. Nelle fotografie per fluorescenza con eccitazione ultravioletta si distinguono anche i minimi segni del flagello. [a=.59, f=.01, n=.4, ia=.1, if=.005, in =.1, p=1.2]

    24) Nell’immagine del Volto è evidente la sudorazione di sangue. L’analisi di immagine computerizzata rivela una probabile ematoidrosi sull’intero Volto. [a=.9, f=.01, n=.09, ia=.05, if=.005, in =.04, p=.7]

    25) L’UST mostra gli effetti della flagellazione, da fermo e nudo da parte di due carnefici. Si possono contare in luce UV le ferite lacero-contuse disposte a raggiera di 120 colpi, causati da un flagrum romano, con due diverse zone di provenienza. Non mancano le lesioni sui glutei. La flagellazione non è avvenuta durante il trasporto della croce.[a=.69, f=.01, n=.3, ia=.1, if=.005, in =.1, p=1]

    26) Fornisce particolari finora inediti della Passione di Cristo: le almeno 50 impronte in corrispondenza del capo causate da oggetti appuntiti corrispondono agli effetti di un casco di spine. Non si trattò quindi del cerchio di spine della tradizione occidentale. Il casco di spine è conforme alle corone regali dell'Oriente. Non era usuale nelle crocifissioni romane coronare di spine il capo del condannato. [a=.99, f=.005, n=.005, ia=.003, if=.002, in =.002, p=2]

    27) Non è un dipinto medievale: le impronte evidenziano la differenza fra sangue arterioso e venoso scoperta nel 1593. Si distinguono chiaramente emorragie di sangue vivo da travasi post-mortali, emorragie di sangue arterioso, venoso, misto o ipostatico [a=.495, f=.005, n=.5, ia=.1, if=.003, in =.1, p=1]

    28) Ha avvolto un uomo che è stato appeso alla croce in quanto le colate ematiche rispettano la legge di gravità, (scoperta nel 1666) e la posizione dell’Uomo crocifisso. Per esempio si consideri il rivolo di sangue della regione fronto-temporale destra che, uscito da una arteria, è sceso lungo la cornice dei capelli, ed i rivoli uscenti dai polsi.[a=.69, f=.01, n=.3, ia=.1, if=.005, in =.1, p=1]

    29) Il corpo è stato avvolto nel lenzuolo non oltre le 2,5 ore dopo il decesso. Fino a poco prima del decesso il sangue fluiva dalle ferite. Il sangue è uscito dopo la morte dai fori dei piedi e dei polsi durante la schiodatura e dalla ferita del costato anche durante la deposizione. [a=.99, f=.005, n=.005, ia=.002, if=.001, in =.001, p=2]

    30) Il lenzuolo si è “svuotato”. Il contatto tra corpo e lenzuolo si è interrotto senza alterare i decalchi di sangue che sono rimasti estremamente nitidi. Un'ipotesi per spiegare il fenomeno, può essere l'attraversamento del corpo divenuto “meccanicamente trasparente rispetto al lenzuolo, durante la risurrezione” [a=.99, f=.005, n=.005, ia=.003, if=.002, in =.002, p=1]

    31) Il decalco del sangue è stato ottenuto nel medioevo da un bravo falsario-assassino che ha seviziato a morte un uomo per riprodurre le stesse ferite procurate dai carnefici di Gesù. Non è però facile riprodurre nei minimi dettagli tutti i segni della Passione e certi particolari della crocifissione romana non erano noti nel medioevo. Non è facile ferire al costato la vittima deceduta e farne uscire sangue e siero separati. L’affermazione non spiega come si sia ottenuta l’immagine corporea. [a=.15, f=.7, n=.15, ia=.07, if=.1, in =.07, p=.2]