Sudario e Vangeli
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Dal Vangelo apprendiamo ancora che fu una sepoltura affrettata ed incompleta per l’imminenza del sabato. Certamente non fu lavato e non fu spalmato di aromi (altrimenti sarebbero scomparse le tracce di sangue), né gli furono tagliati i capelli. Le pie donne si ripromettevano di finire l’opera la domenica e per questo si procurarono aromi ed unguenti, né contrasta l’affermazione di Giovanni, secondo cui Giuseppe e Nicodemo presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in pannilini, insieme con gli aromi, come sapevano fare i Giudei.
secondo Giovanni gli aromi (una miscela di aloe e mirra) ammontavano a cento libbre, cioè a 35 kg. Troppi per una semplice unzione (basta una libbra), necessari, invece, per contrastare i miasmi della putrefazione e, comunque, in sintonia perfetta con i reperti del cimitero ebraico in Villa Torlonia a Roma, in cui le tombe appaiono cosparse di aromi ed unguenti. Quali furono le stoffe usate per la sepoltura? Giovanni dice che lui e Pietro entrarono nel sepolcro e videro i pannilini per terra (othònia) ed il sudario (soudàrion) che era sul capo di Gesù.
Da Matteo, Marco e Luca sappiamo che fu avvolto in un lenzuolo (sindòn). È dunque probabile che la Sindone fosse compresa fra i pannilini, unitamente ad eventuali bende che legavano i piedi ed i polsi. Verosimilmente, poi, il sudario non servì a coprire il volto, altrimenti avrebbe fatto da schermo al lenzuolo, bensì piuttosto a legare il mento del defunto, passando tutt’attorno al capo, come mostra chiaramente la Sindone. Giovanni lo vide arrotolato così come doveva essere e credette.