La Passione e la Sindone

Racconti della Passione e confronto con la Sindone

Prefazione

Reliquia o icona? Da sempre interessato alla Sindone, più per la dolorosa partecipazione alle estreme sofferenze di un uomo che al fatto se fosse o meno l’immagine di Gesù, la cui dimostrazione di verità o falsità comunque non avrebbe tolto nulla al rapporto personale tra Dio e gli uomini, ne ho sempre ricercato maggiori informazioni da fonti genuinamente laiche e possibilmente non credenti.

Non che i fatti di Dio si possano ovviamente tutti spiegare con la ragione, tuttavia il nostro pensiero è anch’esso dono di Dio e come tale acquisisce il diritto di ricercare evidenze e riscontri razionali anche in campi non propriamente razionali.

Non che una verità matematica e razionale 'costringa' a credere in Dio. L'iniziativa è sempre di Dio, spetta poi a noi accettarla o meno. Chi non vuol credere rimane libero di non credere anche davanti all'evidenza della veridicità della Sindone. Il libero arbitrio è salvo.

Ma i riscontri sono incredibilmente tanti, precisi e seri: per esempio è stato calcolato che la probabilità complessiva che l’impronta cadaverica del lenzuolo Sindonico non appartenga all’uomo di cui è narrata le sevizie nei racconti della passione di Gesù, è di 1 su 200 miliardi per l’inusualità di alcune sequenze della tortura; sufficiente a essere certezza in considerazione del fatto che non ci sono stati 200 miliardi di morti per crocifissione.

Dopo le recenti ricerche, soprattutto quelle dell'ENEA del 2010-2011, e l'utilizzo di un modello matematico per il calcolo delle probabilità, non ci dovrebbero essere più dubbi sul fatto che la Sindone di Torino sia realmente il Sacro Sudario di Gesù Cristo, figlio di Dio, risorto.

Tuttavia, affinché ognuno si possa formare una propria opinione sulla veridicità della Sindone, ho voluto far precedere agli studi sulla Sindone, varie descrizioni sulla passione di Gesù in modo da permettere a ciascuno un riscontro diretto tra ciò che è stato descritto e le “verifiche” sui segni del Telo.

Ovviamente la prima descrizione è tratta dai Vangeli Canonici, e precisamente dal libro, “Il Vangelo di Vangeli” che raccoglie in un unico racconto, la molteplicità degli episodi dei 4 Vangeli.

La seconda descrizione è tratta sinteticamente da un libro, “dettato” direttamente dal Cielo, “Joshua ben Joseph” e ne dà una descrizione più dettagliata.

La terza descrizione, dettagliatissima, è tratta dalle visioni (oggi chiamate OBE, Out of Body Experience, esperienze extra corporee) della suora Katharina Emmerick.

Questo lavoro si conclude con le analisi sul Telo Sindonico effettuate da tutta una serie di esperti; analisi che “dimostrano” la stretta relazione tra le tre precedenti descrizioni della Passione e i riscontri provenienti dalle impronte del Telo.

Amare una persona significa prima conoscerla. anche nelle sue esperienze più dolorose. Scopo di questo lavoro è di far conoscere Gesù anche se attraverso la sua esperienza più dolora, per riconoscerlo e amarlo come nostro fratello.


Buona lettura.

Ing. Maurizio Ammannato