Gesù nel cuore

I messaggi di Gesù

Da N.11 a N.20


 

11.   Io sono la Porta

Gesù disse: “In verità, in verità vi dico che non è facile entrare nel regno di Dio! Perché molti sono chiamati, ma pochi vi sono ammessi. Io sono la porta: chi entra attraverso di me sarà salvo. Potrà entrare e uscire, e trovare di che nutrirsi. La Legge di Mosè e gli scritti dei profeti arrivarono fino al tempo di Giovanni il Battista. Da allora in poi viene annunciato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi. Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. Perché tanto larga è la porta e tanto spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!”.

12.   La porta della Giustizia

Gesù disse: “I più grandi peccatori pongano la loro speranza nella mia misericordia. Essi prima degli altri hanno diritto alla fiducia nell'abisso di questa misericordia. Mi procurano una grande gioia le anime che si appellano alla mia misericordia. A queste anime concedo grazie più di quante ne chiedono. Anche se qualcuno è stato il più grande peccatore, non lo posso punire se esso si appella alla mia pietà, ma lo giustifico nella mia insondabile ed impenetrabile misericordia. Prima che io venga come Giudice giusto, spalanco la porta della mia misericordia. Chi non vuole passare attraverso la porta della misericordia, deve passare attraverso la porta della Mia giustizia”.

13.   Il regno è dentro di noi

Disse Gesù: "Se coloro che vi guidano vi dicono: ‘Ecco, il regno è nel cielo’, allora gli uccelli del cielo vi precederanno; se essi vi dicono che è nel mare, allora i pesci vi precederanno. Ma il regno è dentro di voi e fuori di voi. Quando conoscerete voi stessi allora sarete conosciuti e comprenderete che siete i figli del Padre vivente. Se invece non conoscete voi stessi allora siete nella povertà e voi siete la povertà”.

14.   Il Paradiso

Gesù disse: “Il Paradiso è questo: il godimento, la gioia, l’amore e la pace. Perché dico sempre: dispensate l’amore? Mi piace quando dici alla gente: “Vorrei che tutti fossero innamorati come sono io di Gesù”. Godo di questa parola, perché il desiderio mio tu lo condividi. Io li vorrei tutti felici insieme a me, per godere delle gioie, delle bellezze, di tutto. Quando un’anima non crede, non viene vicino a me, io vado in cerca di lei ma mi rifiuta, quella non trova pace. Chi soffre e offre vive le bellezze, le gusta, le assapora. Per chi non crede è tutto svanito”.

15.   Ho gettato il fuoco sul mondo

Disse Gesù: “Ho gettato fuoco sul mondo ed ecco, lo custodisco fino a che esso bruci. Forse gli uomini pensano che io sia venuto a gettare pace nel mondo; ed essi non sanno che è la divisione che sono venuto a gettare sulla terra: fuoco, spada e guerra. Poiché saranno cinque in una casa: tre contro due e due contro tre; il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; ed essi saranno saldi, essendo solitari”. Disse Gesù: “Chi è vicino a me è vicino al fuoco e chi è lontano da me è lontano dal regno”.

16.   Felici coloro che ascoltano la parola

Disse Gesù: “I cieli e la terra si ritireranno davanti a voi; e colui che vive a causa del vivente non vedrà la morte”. Una donna tra la folla gli disse: ‘Felice il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha nutrito!’ Gesù disse: “Felici coloro che hanno ascoltato la parola del Padre e l’hanno custodita nella verità! Poiché ci saranno giorni in cui direte: ‘Felice il grembo che non ha concepito e il seno che non ha allattato’! Ma il regno è dentro di voi e fuori di voi. Quando conoscerete voi stessi allora sarete conosciuti e comprenderete che siete i figli del Padre vivente. Se invece non conoscete voi stessi allora siete nella povertà e voi siete la povertà”.

17.   Il regno è tra di voi

I suoi discepoli gli dissero: “Quando arriverà il riposo dei morti e quando verrà il nuovo mondo?” Egli disse loro: “Quanto voi aspettate è già venuto, ma voi non lo riconoscete”. Gli dissero i suoi discepoli: ‘Quando verrà il regno?’. Gesù rispose:  “Non verrà mentre lo si attende. Non si dirà: ‘Ecco, è qui’ oppure: ‘Ecco, è là’. Invece il regno del Padre è sparso sulla terra e gli uomini non Lo vedono”. Disse Gesù: “Venite a me, poiché il mio giogo è buono e la mia signoria dolce; e troverete riposo per voi”. 

18.   La perla e il lievito

Disse Gesù: “Il regno del Padre è simile ad un mercante che aveva della merce. Egli trovò una perla. Questo mercante era saggio: vendette la merce e si comprò la perla sola. Anche voi cercate il tesoro incorruttibile e duraturo dove né la tarma viene a mangiare né il verme rovina. Il regno del Padre è simile a una donna. Ella prese un po’ di lievito, lo nascose dentro la pasta e ne fece grandi pani. Chi ha orecchie ascolti!”.

19.   La brocca di farina e il potente

Disse Gesù: “Il regno del Padre è simile a una donna che portava una brocca piena di farina. Mentre ella camminava per una lunga strada, il manico della brocca si ruppe e la farina uscì fuori, dietro di lei, sulla strada. Ella però non lo sapeva, perché non si era accorta di ciò che era successo. Quando entrò in casa, posò la brocca per terra e la trovò vuota. Il regno del Padre è simile a un uomo che voleva uccidere un potente. A casa propria estrasse la spada e trafisse la parete, per vedere se la sua mano era abbastanza forte. Quindi uccise il potente” .

20.      La fraternità dello Spirito

Gesù disse ai dodici Apostoli: “Voi siete i miei ambasciatori scelti, ma io so che in simili circostanze non potreste credermi basandovi su una semplice conoscenza umana. Questa è una rivelazione dello spirito di mio Padre al più profondo delle vostre anime. Se fate quindi questa confessione grazie alla percezione dello spirito di mio Padre che risiede in voi, posso dichiarare che su queste fondamenta io edificherò la fraternità del regno dei cieli. Su questa roccia di realtà spirituale costruirò il Tempio vivente della comunità spirituale nelle realtà eterne del regno di mio Padre.

Tutte le forze del male e gli eserciti del peccato non prevarranno contro questa fraternità umana dello spirito divino. E mentre lo spirito di mio Padre sarà sempre la guida ed il mentore divino di tutti coloro che s’impegnano a far parte di questa comunità spirituale, a voi e ai vostri successori io rimetto ora le chiavi del regno esteriore, l’autorità sulle cose temporali, sugli aspetti sociali ed economici di questa associazione di uomini e di donne in quanto membri del regno.”