Gesù nel cuore

I messaggi di Gesù

Da N.71 a N.80


 

71.   Liberazione degli uomini dal peccato

Gesù disse: “Io non sono venuto nel mondo a chiamare quelli che si credono giusti, ma quelli che si sentono peccatori, perché cambino vita e si convertano. Infatti non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Vi assicuro che in cielo ci sarà più gioia per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. Dio non ha mandato il Figlio per giudicare e condannare il mondo, ma perché sia salvato per mezzo di lui: Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia, per mezzo di lui, la vita eterna. Ora il Figlio dell’uomo è venuto proprio a cercare e a salvare, quelli che erano perduti, dando la propria vita in riscatto per la liberazione degli uomini dal peccato”.

72.   Lo scopo dell’afflizione

Natanaele chiese a Gesù: “Maestro, benché io cominci a capire perché tu rifiuti di guarire indiscriminatamente, fatico ancora a comprendere perché il Padre amorevole che è nei cieli permette che un così gran numero di suoi figli terreni soffrano di tante afflizioni.” Gesù rispose: “Natanaele, tu e molti altri siete così perplessi perché non comprendete come l’ordine naturale di questo mondo sia stato molte volte sconvolto dalle avventure peccaminose di certi traditori ribelli alla volontà del Padre. Io sono venuto per cominciare a rimettere a posto queste cose. Ma ci vorranno molte ere per rimettere questa parte dell’Universo sul sentiero precedente e liberare così i figli degli uomini dai fardelli supplementari del peccato e della ribellione.

Ma dovresti sapere che il Padre non affligge di proposito i suoi figli. L’uomo attira su di sé delle afflizioni inutili in conseguenza del suo persistente rifiuto a camminare nelle vie della volontà divina. L’afflizione è potenziale nel male, ma gran parte di essa è stata prodotta dal peccato e dall’iniquità. Sulla Terra sono accaduti molti avvenimenti insoliti, e non è incomprensibile che tutti gli uomini dotati di discernimento siano perplessi davanti alle scene di sofferenza e di afflizione di cui sono testimoni.

Ma di una cosa potete essere certi: il Padre non manda l’afflizione come punizione arbitraria di cattive azioni. Gli ostacoli del male sono insiti nel male stesso; le correzioni del peccato sono inevitabili; le conseguenze distruttrici dell’iniquità sono inesorabili. L’uomo non dovrebbe accusare Dio per quelle afflizioni che sono il naturale risultato della vita che sceglie di vivere; né l’uomo dovrebbe lamentarsi di quelle esperienze che sono parte della vita qual è vissuta su questo mondo. È volontà del Padre che l’uomo lavori con persistenza e costanza al miglioramento della propria condizione sulla terra. Un utilizzo intelligente delle proprie capacità, dovrebbe permettere all’uomo di averla vinta su gran parte delle sue miserie terrene”.

73.   Aiutare gli uomini

Gesù disse: “La nostra missione sulla Terra è di aiutare gli uomini a risolvere i loro problemi spirituali e di stimolare in tal modo la loro mente così che siano meglio preparati ed ispirati per risolvere i loro numerosi problemi materiali. Io conosco la vostra confusione dopo aver letto le Scritture. Troppo spesso è prevalsa la tendenza ad attribuire a Dio la responsabilità di tutto ciò che gli ignoranti non riescono a comprendere. Il Padre non è personalmente responsabile di tutto ciò che voi non riuscite a comprendere.

Tuttavia c’è molto nelle Scritture a riguardo: ‘Conosco i vostri dispiaceri. Il Dio eterno è il vostro rifugio e vi sostiene con le sue braccia eterne.’ ‘Il Signore è un rifugio anche per gli oppressi, un porto di quiete nei momenti di difficoltà.’ ‘Il Signore lo fortificherà sul letto dell’afflizione; il Signore non dimenticherà gli ammalati.’ ‘Come un padre mostra compassione per i suoi figli, così il Signore ha compassione per coloro che lo amano. Conosce il vostro corpo; si ricorda che siete polvere.’ ‘Guarisce i cuori spezzati e medica le loro ferite; è la speranza del povero, la forza dell’indigente nella sua miseria, un rifugio contro la tempesta, un’ombra che protegge dal calore soffocante.’ ‘Dona potere al debole e rafforza coloro che non dispongono di alcun potere.’ ‘Non spezzerà una canna sbattuta dal vento e non spegnerà lo stoppino che fuma.’ ‘Quando attraverserete le acque dell’afflizione io sarò con voi, e quando i fiumi dell’avversità vi sommergeranno, non vi abbandonerò.’ ‘Egli mi ha mandato per curare i cuori spezzati, per proclamare la libertà ai prigionieri e per confortare tutti coloro che sono in lutto.’ ‘C’è correzione nella sofferenza; l’afflizione non scaturisce dalla polvere.’  

Il Padre che è nei cieli non affligge volontariamente i figli degli uomini. L’uomo soffre in primo luogo per le avversità naturali e per le imperfezioni del male di un’esistenza fisica ancora immatura. Poi soffre per le inesorabili conseguenze del peccato, la trasgressione delle leggi della vita e della luce. Ed infine l’uomo raccoglie la messe della sua stessa persistenza iniqua nella ribellione contro la giusta sovranità del cielo sulla terra. Ma le miserie dell’uomo non sono una punizione personale del giudizio divino. L’uomo può, e potrà, fare molto per diminuire le sue sofferenze temporali. Ma una volta per tutte liberati dalla superstizione che Dio affligge l’uomo per ordine del maligno.”

74.   Lecito nel giorno di sabato

Un uomo si presentò con la mano avvizzita. Gesù disse: “Vieni avanti mentre ti pongo una domanda. Se tu avessi una pecora e questa cadesse in un burrone nel giorno di sabato, scenderesti giù, la afferreresti e la trarresti fuori? È lecito fare queste cose nel giorno di sabato?” E l’uomo rispose: “Sì, Maestro, sarebbe lecito fare questa buona azione nel giorno di sabato”. Allora Gesù disse, parlando ai farisei: “Io so perché avete mandato quest’uomo in mia presenza.

Voi vorreste trovare un motivo per incolparmi tentandomi di mostrare misericordia nel giorno di sabato. Tacitamente voi eravate tutti d’accordo che era lecito trarre la malcapitata pecora dal burrone, anche nel giorno di sabato, ed io vi chiamo tutti a testimoni che è lecito mostrare amorevole benevolenza nel giorno di sabato non soltanto verso gli animali ma anche verso gli uomini. Quanto più valore ha un uomo di una pecora! Io proclamo che è lecito fare del bene agli uomini nel giorno di sabato.”

75.   La guarigione del paralitico

Disse il paralitico a Gesù: “Maestro, non vorrei disturbare il tuo insegnamento, ma sono determinato ad essere guarito. Io non sono come coloro che ricevettero la guarigione e dimenticarono immediatamente il tuo insegnamento. Io vorrei essere guarito per servire nel tuo regno dei cieli.” Gesù rispose: “Figlio, non temere; i tuoi peccati sono perdonati. La tua fede ti salverà.”

Gesù rivolto ai farisei: “Perché ragionate così nel vostro cuore? Chi siete voi per giudicarmi? Qual è la differenza se dico a questo paralitico i tuoi peccati sono perdonati, o alzati, prendi il tuo letto e cammina? Ma affinché voi che siete testimoni di tutto ciò possiate sapere definitivamente che il Figlio dell’Uomo ha autorità e potere sulla terra per perdonare i peccati, io dirò a quest’uomo afflitto: alzati, prendi il tuo letto e va a casa tua.”

76.   La collera e la temperanza

Uno dei giovani evangelisti pose a Gesù una domanda sulla collera; Gesù rispose: “La collera è una manifestazione materiale che rappresenta, in senso generale, la misura in cui la natura spirituale non è riuscita ad acquisire il controllo delle nature intellettuale e fisica congiunte. La collera indica la vostra mancanza d’amore fraterno tollerante, oltre che la vostra mancanza di rispetto di sé e di autocontrollo. La collera debilita la salute, avvilisce la mente ed ostacola l’istruttore spirituale dell’anima dell’uomo.

Non avete letto nelle Scritture che ‘l’ira uccide l’uomo sciocco’ e che quell’uomo ‘dilania sé stesso nella sua collera’? Che ‘colui che è lento all’ira possiede una grande comprensione’, mentre ‘colui che è di temperamento irascibile esalta la follia’? Voi sapete tutti che ‘una risposta gentile allontana l’ira’ e che ‘delle parole dure fomentano la collera’. ‘Il discernimento tiene lontana la collera’, mentre ‘colui che non ha alcun controllo di sé stesso è simile ad una città senza difese e senza mura’. ‘L’ira è crudele e la collera è oltraggiosa.’ ‘Gli uomini adirati fomentano le liti, mentre i furiosi moltiplicano le loro trasgressioni.’ ‘Non siate di spirito irascibile, perché la collera sta nel seno degli sciocchi.’ Che il vostro cuore sia dominato dall’amore, così che la vostra guida spirituale abbia poca difficoltà a liberarvi dalla tendenza a lasciar via libera a quegli accessi di collera animale che sono incompatibili con lo status di filiazione divina.”

77.   La felicità

Simone chiese a Gesù: “Perché certe persone sono talmente più felici e contente di altre? La contentezza è una questione di esperienza religiosa?” Gesù rispose: “Simone, certe persone sono per natura più felici di altre. Molto, moltissimo, dipende dalla compiacenza dell’uomo a lasciarsi condurre e dirigere dallo spirito del Padre che vive in lui. Non hai letto nelle Scritture le parole del saggio: ‘Lo spirito dell’uomo è la candela del Signore che scruta ogni sua parte interiore?’ ‘Quel poco che possiede un uomo retto vale più delle ricchezze di molti malvagi’, perché ‘un uomo buono sarà soddisfatto per sé stesso’. ‘Un cuore felice fa un volto contento ed è una festa continua. È meglio poco con il rispetto del Signore che un grande tesoro accompagnato da preoccupazioni. È meglio un pasto di legumi con amore che un bue grasso accompagnato da odio. Meglio poco con rettitudine che grandi guadagni senza onestà.’ ‘Un cuore felice fa bene come una medicina’. ‘È meglio una manciata di grano con tranquillità che una sovrabbondanza di beni con dolore e vessazione dello spirito.’ Molti dispiaceri dell’uomo sono originati dalla delusione delle sue ambizioni e dal suo orgoglio.

Benché gli uomini abbiano il dovere di condurre nel modo migliore la loro vita sulla terra, dopo essersi impegnati sinceramente in questo senso, dovrebbero accettare serenamente la loro sorte ed esercitare l’ingegno per trarre il meglio da quanto è capitato nelle loro mani. Troppe difficoltà dell’uomo hanno origine dalla profonda paura del suo stesso cuore naturale. ‘Il malvagio scappa quando nessuno lo insegue.’ ‘Il malvagio è simile ad un mare agitato, perché non riposa, ma le sue acque gettano a riva fango e sporcizia; non c’è pace, dice Dio, per il malvagio.’ Non cercate, dunque, una pace falsa e gioie temporanee, ma piuttosto la sicurezza della fede e la certezza della filiazione divina, che danno quiete, contentezza e gioia suprema nello spirito.”

78.   L’amore

Gesù disse: “Se voi amate soltanto quelli che vi amano, quale riconoscenza ne avrete da Dio? Anche i peccatori che non pensano a Dio fanno lo stesso. E se voi fate del bene soltanto a quelli che vi fanno del bene, Dio come potrà essere contento di voi? Anche quelli che non pensano a Dio, i peccatori, fanno lo stesso. E se salutate solamente i vostri amici, fate qualcosa di meglio degli altri? Non fanno lo stesso anche i pagani, quelli che non conoscono Dio? E se voi prestate denaro soltanto a coloro dai quali sperate di riaverne che merito ne avrete? Come potrà Dio essere contento di voi?

Anche quelli che non pensano a Dio, i peccatori, concedono prestiti ai loro amici peccatori per riceverne altrettanto! Invece non voltate le spalle a chi vi chiede un prestito, fate del bene e prestate ma senza sperare di riceverne in cambio. Se quindi qualcuno ti chiede qualcosa, dagliela, se qualcuno ti prende ciò che ti appartiene, tu lasciaglielo. Siate dunque anche voi pieni di bontà e misericordiosi così come Dio, vostro Padre, che è benevolo e misericordioso anche verso gli ingrati e i malvagi: solo allora la vostra ricompensa sarà grande e sarete veramente figli dell’Altissimo”.

79.   Donare l’amore di Gesù

Gesù disse: “Chi si innamora di me, per darmi conferma deve distribuire l’amore che gli do. E se non è possibile donarlo tutto, almeno il minimo. Consolatevi, perché io sono il Consolatore di tutti”.

80.      L’amore si espande

Gesù disse: “L’amore non è solo per due, ma l’amore si espande in amore per tutto il mondo”.