Da N.21 a N.30
21. Abitanti di un paese celesteGesù disse ai dodici: “Ora che siete ambasciatori del regno di mio Padre, siete divenuti con ciò una classe di uomini separati e distinti da tutti gli altri uomini sulla terra. Ora non siete più come uomini tra gli uomini, ma come abitanti illuminati di un altro paese celeste tra le creature ignoranti di questo mondo ottenebrato. Non è sufficiente che viviate come eravate prima di quest’ora, ma d’ora in poi dovete vivere come coloro che hanno gustato le glorie di una vita migliore e che sono stati rinviati sulla terra come ambasciatori del Sovrano di questo mondo nuovo e migliore. Dall’insegnante ci si aspetta di più che dall’allievo; dal padrone si esige di più che dal servitore. Dagli abitanti del regno celeste si richiede di più che dagli abitanti del regno terrestre”. 22. Le BeatitudiniGesù disse agli Apostoli: “Alcune delle cose che sto per dirvi potranno sembrare difficili, ma voi avete scelto di rappresentarmi nel mondo come io ora rappresento il Padre. E come miei rappresentanti sulla terra voi sarete obbligati a conformarvi a quegli insegnamenti e a quelle pratiche che riflettono i miei ideali di vita mortale e di cui io do l’esempio nella mia vita terrena di rivelazione del Padre che è nei cieli. Io vi mando nel mondo a proclamare la libertà ai prigionieri spirituali, la gioia a coloro che sono schiavi della paura, e a guarire gli ammalati secondo la volontà di mio Padre che è nei cieli. Quando troverete figli miei nella disperazione, parlate loro in modo incoraggiante, dicendo: Beati i poveri di spirito, gli umili, perché i tesori del Regno dei Cieli appartengono a loro. Beati coloro che hanno fame e sete di rettitudine, perché saranno saziati. Beati i mansueti, perché erediteranno la terra. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. E dite anche ai miei figli queste altre parole di conforto spirituale e di promessa: Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati coloro che piangono, perché riceveranno lo spirito di letizia. Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia. Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati a causa della loro rettitudine, perché a loro appartiene il regno dei cieli. Siate felici quando gli uomini v’insulteranno e vi perseguiteranno e diranno falsamente ogni sorta di cattiverie contro di voi. Gioite e siate estremamente felici, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”. 23. Il sale della terraGesù disse: “Fratelli miei voi siete il sale della terra, un sale con sapore di salvezza. Ma se questo sale ha perso il suo sapore, con che cosa si salerà? Non serve ormai più a nulla se non ad essere gettato via e calpestato dai piedi degli uomini. Voi siete la luce del mondo. Una città situata su una collina non può essere nascosta. Né gli uomini accendono una candela per metterla sotto un moggio, ma su un candeliere; ed essa dona luce a tutti coloro che sono nella casa. Che la vostra luce brilli davanti agli uomini così che possano vedere le vostre buone opere e siano portati a glorificare vostro Padre che è nei cieli. Io vi mando nel mondo per rappresentarmi e per agire come ambasciatori del regno di mio Padre, e mentre andate a proclamare la buona novella, riponete la vostra fiducia nel Padre del quale siete i messaggeri. Non resistete all’ingiustizia con la forza; non ponete la vostra fiducia nel braccio della carne. Se il vostro prossimo vi colpisce sulla guancia destra, porgetegli anche l’altra. Accettate di subire un’ingiustizia piuttosto che ricorrere alla legge tra di voi. Occupatevi con gentilezza e misericordia di tutti coloro che sono nel dolore e nel bisogno. Io vi dico: amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono e pregate per coloro che vi trattano con disprezzo. E qualunque cosa credete che io farei per gli uomini, fatela anche voi per loro”. 24. Non giudicateGesù disse: “Vostro Padre che è nei cieli fa brillare il sole sui cattivi come pure sui buoni; similmente manda la pioggia sui giusti e sugli ingiusti. Voi siete i figli di Dio; più ancora, voi siete ora gli ambasciatori del regno di mio Padre. Siate misericordiosi, come Dio è misericordioso, e nell’eterno futuro del regno voi sarete perfetti come vostro Padre Celeste è perfetto. Voi siete incaricati di salvare gli uomini, non di giudicarli. Alla fine della vostra vita terrena vi aspetterete tutti misericordia; vi chiedo dunque che durante la vostra vita mortale mostriate misericordia verso tutti i vostri fratelli nella carne. Non commettete l’errore di tentare di togliere una pagliuzza dall’occhio di vostro fratello mentre c’è una trave nel vostro occhio. Dopo aver prima tolto la trave dal vostro occhio, potrete vederci meglio per togliere la pagliuzza dall’occhio di vostro fratello”. 25. Discernere la veritàGesù disse: “Discernete chiaramente la verità, vivete con intrepidezza la vita di rettitudine, e così sarete miei apostoli e gli ambasciatori di mio Padre. Voi avete sentito dire che: ‘Se un cieco guida un cieco cadranno entrambi nel fosso’. Se volete guidare gli altri nel regno dovete camminare voi stessi nella luce chiara della verità vivente. In tutti gli affari del regno io vi esorto a mostrare un giudizio giusto ed una saggezza acuta. Non porgete ciò che è sacro ai cani, né gettate le vostre perle ai porci, affinché non calpestino le vostre gemme e non si rivoltino per mordervi. Io vi metto in guardia contro i falsi profeti che verranno da voi vestiti da pecore, mentre dentro di loro sono come lupi voraci. Li conoscerete dai loro frutti. Gli uomini colgono grappoli d’uva dai rovi o fichi dai cardi? Proprio così, ogni buon albero produce buoni frutti, ma l’albero guasto porta frutti cattivi”. 26. Per entrare nel regno dei cieliGesù disse: “Un buon albero non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo può produrre buoni frutti. Ogni albero che non produce buoni frutti viene subito abbattuto e gettato nel fuoco. Per ottenere l’ingresso nel Regno dei Cieli questo è ciò che conta. Mio Padre guarda nel cuore degli uomini e giudica secondo i loro desideri interiori e le loro intenzioni sincere. Nel grande giorno del giudizio del regno molti mi diranno: ‘Non abbiamo profetizzato nel tuo nome e compiuto in nome tuo molte opere meravigliose?’ Ma io sarò costretto a dire loro: ‘Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me voi che siete dei falsi insegnanti.’ Ma chiunque ascolta queste istruzioni ed esegue sinceramente il suo incarico di rappresentarmi davanti agli uomini come io ho rappresentato mio Padre davanti a voi, troverà abbondante accesso al mio servizio e al regno del Padre Celeste.” 27. Le MaledizioniGesù disse: “Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché un giorno avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Guai a voi quando tutti gli uomini parleranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti”. 28. Il nuovo Vangelo è un superamentoAllora Andrea chiese al Gesù: “Maestro, i miei fratelli non riescono a comprendere ciò che hai detto sul regno. Non ci sentiamo in grado d’iniziare questo lavoro prima che tu non ci abbia dato ulteriori spiegazioni. Sono venuto a chiederti di unirti a noi nel giardino e di aiutarci a comprendere il significato delle tue parole.” Riuniti gli apostoli Gesù rispose: “Voi trovate difficile ricevere il mio messaggio perché vorreste costruire il nuovo insegnamento direttamente sul vecchio, ma io vi dichiaro che dovete rinascere. Dovete ricominciare da capo come dei bambini ed essere disposti ad avere fiducia nel mio insegnamento e a credere in Dio. Il nuovo Vangelo del Regno non può essere reso conforme a ciò che esiste. Voi avete idee sbagliate sul Figlio dell’Uomo e sulla sua missione sulla terra. Non commettete l’errore di pensare che io sia venuto per rigettare la legge ed i profeti; io non sono venuto a distruggere ma a completare, ad ampliare e ad illuminare. Non sono venuto a trasgredire la legge, ma piuttosto a scrivere questi nuovi comandamenti sulle tavolette del vostro cuore. Io vi chiedo una rettitudine che superi la rettitudine di coloro che cercano di ottenere il favore del Padre facendo la carità, pregando e digiunando. Se volete entrare nel regno, voi dovete avere una rettitudine che consiste nell’amore, nella misericordia e nella verità, nel desiderio sincero di fare la volontà di mio Padre che è nei cieli.” 29. Un nuovo comandamentoAllora Simon Pietro disse: “Maestro, se hai un nuovo comandamento vorremmo ascoltarlo. Rivelaci la nuova via.” Gesù rispose a Pietro: “Lo avete sentito dire da coloro che insegnano la legge: ‘Tu non ucciderai; perché chiunque ucciderà sarà sottoposto a giudizio.’ Ma io guardo al di là dell’atto per scoprire il movente. Io vi dichiaro che chiunque è in collera con suo fratello è in pericolo di condanna. Colui che nutre odio nel suo cuore e piani di vendetta nella sua mente è in pericolo di giudizio. Voi dovete giudicare i vostri simili dai loro atti; il Padre che è nei cieli giudica secondo le intenzioni. Avete sentito i maestri della legge dire: ‘Tu non commetterai adulterio.’ Ma io vi dico che chiunque guarda una donna con intento di concupirla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Voi potete giudicare gli uomini soltanto dai loro atti, ma mio Padre guarda nel cuore dei suoi figli e li giudica in misericordia secondo le loro intenzioni ed i loro desideri reali.” 30. Il divorzioGiacomo Zebedeo chiese: “Maestro, che cosa insegneremo al popolo circa il divorzio? Permetteremo ad un uomo di divorziare da sua moglie come Mosè ha ordinato?” E quando Gesù ebbe ascoltato questa domanda, disse: “Io non sono venuto per legiferare, ma per chiarire. Non sono venuto per riformare i regni di questo mondo, ma piuttosto per instaurare il regno dei cieli. Non è volontà del Padre che io ceda alla tentazione d’insegnarvi delle regole di governo, di commercio o di condotta sociale che, mentre potrebbero essere buone per oggi, sarebbero lontane dal convenire alla società di un’altra era. Io sono sulla terra unicamente per confortare la mente, liberare lo spirito e salvare l’anima degli uomini. Dirò tuttavia, riguardo a questa questione del divorzio, che mentre Mosè guardava con favore a queste cose, non era così ai tempi di Adamo e nel Giardino. Bisogna che riconosciate sempre i due punti di vista di ogni condotta degli uomini, quello umano e quello divino, le vie della carne e la via dello spirito, il giudizio del tempo ed il punto di vista dell’eternità. |