Da N.41 a N.50
41. Come convincere la genteSimone chiese: “Come mai non riesco a convincere la gente?” Gesù rispose: “Simone, Simone, quante volte ti ho raccomandato di astenerti da ogni sforzo per far uscire qualcosa dal cuore di coloro che cercano la salvezza? Quanto spesso ti ho detto di lavorare soltanto per far entrare qualcosa in queste anime affamate? Conduci gli uomini nel regno e le grandi verità viventi del regno scacceranno subito ogni serio errore. Quando tu hai presentato ad un uomo la buona novella che Dio è suo Padre, puoi tanto più facilmente persuaderlo che è in realtà un figlio di Dio. Ed avendo fatto ciò, hai portato la luce della salvezza ad un essere immerso nelle tenebre. Simone, quando il Figlio dell’Uomo è venuto da voi la prima volta, è venuto a condannare Mosè ed i profeti ed a proclamare un modo nuovo e migliore di vivere? No. Io non sono venuto ad eliminare quello che avete ereditato dai vostri antenati, ma a mostrarvi la visione completa di quello che i vostri padri hanno visto soltanto in parte. Va dunque, Simone ad insegnare e a predicare il regno, e quando avrai condotto nel regno un uomo sano e salvo, allora sarà il momento, se questi verrà da te con delle domande, d’impartirgli istruzioni relative all’avanzamento progressivo dell’anima all’interno del regno divino.” 42. Rinascere dallo SpiritoGesù disse a tutti i discepoli: “Quando entrerete nel regno, nascerete di nuovo. Non potete insegnare le cose profonde dello spirito a coloro che sono solo nati dalla carne; badate prima che gli uomini siano nati dallo spirito prima di cercare d’istruirli nelle vie avanzate dello spirito. Non cominciate a mostrare agli uomini le bellezze del Tempio prima di averli fatti entrare nel Tempio. Portate gli uomini a Dio e come figli di Dio prima di parlare delle dottrine della paternità di Dio e della filiazione degli uomini. Non lottate con gli uomini, siate sempre pazienti. Non è il vostro regno; voi siete solo degli ambasciatori. Andate semplicemente a proclamare; ecco il regno dei cieli: Dio è vostro Padre e voi siete figli suoi, e questa buona novella, se credete ad essa con tutto il cuore, è la vostra salvezza eterna.” 43. Giudicare dai fruttiUn uomo proveniente da Damasco chiese: “Ma, Rabbi, come sapremo con certezza che tu sei mandato da Dio e che possiamo veramente entrare in questo regno che tu ed i tuoi discepoli proclamate essere a portata di mano?” Gesù rispose: “Quanto al mio messaggio e all’insegnamento dei miei discepoli, voi dovreste giudicarli dai loro frutti. Se noi vi proclamiamo le verità dello spirito, lo spirito testimonierà nel vostro cuore che il nostro messaggio è autentico. Quanto al regno e alla vostra certezza di essere accettati dal Padre Celeste, permettetemi di chiedere quale padre tra di voi che sia un padre degno e comprensivo lascerebbe suo figlio nell’ansia o nel dubbio riguardo al suo status nella famiglia o alla sua certezza negli affetti del cuore di suo padre? Se voi padri e madri umane amate così i vostri figli, a maggio ragione nemmeno vostro Padre Celeste lascia i suoi figli nati dallo spirito nell’incertezza del dubbio sulla loro accettazione nel regno”. 44. Accettare Dio come PadreGesù disse: “Se voi accettate Dio come vostro Padre, allora certamente ed in verità siete figli di Dio. E se siete figli, allora siete certi di tutto ciò che riguarda la filiazione divina. Se credete alle mie parole, credete per ciò stesso in Colui che mi ha mandato, e credendo in tal modo nel Padre avete reso certo il vostro status nella cittadinanza celeste. Se fate la volontà del Padre che è nei cieli non mancherete mai di raggiungere la vita eterna nel regno divino. Lo Spirito testimonierà con il vostro spirito che voi siete veramente figli di Dio. E se siete figli di Dio, allora siete nati dallo spirito di Dio; e chiunque è nato dallo spirito ha in sé stesso il potere di vincere tutti i dubbi; e questa è la vittoria che trionfa su tutte le incertezze, la vostra fede stessa. Disse il profeta Isaia, parlando di questi tempi: ‘Quando lo spirito sarà sparso su di noi dall’alto, allora l’opera di rettitudine diventerà pace, tranquillità e certezza per sempre.’ E per tutti coloro che credono veramente a questo Vangelo, io diverrò la garanzia del loro accoglimento nella misericordia eterna e nella vita perpetua del regno di mio Padre. Voi, allora, che ascoltate questo messaggio e che credete a questo Vangelo del Regno siete figli di Dio ed avete la vita eterna; e la prova per tutto il mondo che siete nati dallo spirito è che vi amate sinceramente gli uni con gli altri.” 45. NicodemoNicodemo chiese a Gesù: “Rabbi, noi sappiamo che tu sei un insegnante inviato da Dio, perché nessun uomo potrebbe insegnare in questo modo se Dio non fosse con lui. Ed io desidero conoscere di più sui tuoi insegnamenti sul regno futuro.” Gesù rispose: “In verità, in verità ti dico, Nicodemo, a meno che un uomo non nasca dall’alto, non può vedere il regno di Dio.” Allora Nicodemo rispose: “Ma come può un uomo nascere di nuovo quando è vecchio? Non può entrare una seconda volta nel grembo di sua madre per rinascere.” Gesù disse: “Nondimeno io ti dichiaro, a meno che un uomo non nasca dallo spirito, non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne è carne, e ciò che è nato dallo spirito è spirito. Ma non ti dovresti meravigliare che io dica che si deve nascere dall’alto. Quando il vento soffia si ode lo stormire delle foglie, ma non si vede il vento, né da dove viene né dove va, ed è così per chiunque è nato dallo spirito. Con gli occhi della carne si possono vedere le manifestazioni dello spirito, ma non si può discernere veramente lo spirito.” 46. Lo Spirito di Dio è già dentro di noiNicodemo chiese: “Ma io non capisco; come può avvenire questo?” Gesù rispose: “È possibile che tu sia un insegnante in Israele e che ignori tutto ciò? È dovere di coloro che conoscono le realtà dello spirito rivelare queste cose a coloro che capiscono soltanto le apparenze del mondo materiale. Ma tu mi crederai se ti parlo delle verità celesti? Hai il coraggio, Nicodemo, di credere in uno che è disceso dal cielo, il Figlio dell’Uomo stesso?” E Nicodemo disse: “Ma come posso cominciare a comprendere questo spirito che deve prepararmi all’entrata nel regno?” Gesù rispose: “Lo spirito del Padre che è nei cieli abita già dentro di te. Se accetterai di essere guidato da questo spirito che viene dall’alto, comincerai molto presto a vedere con gli occhi dello spirito, e poi grazie alla guida di questo spirito rinascerai dallo spirito, poiché il solo scopo della tua vita sarà quello di fare la volontà di tuo Padre che è nei cieli. E trovandoti così rinato dallo spirito e felicemente nel regno di Dio, comincerai a generare nella tua vita quotidiana gli abbondanti frutti dello spirito.” 47. La famigliaTommaso chiese: “Maestro, il giorno in cui siamo stati scelti come ambasciatori del regno ci hai detto molte cose, ci hai istruiti sul nostro modo personale di vivere, ma che cosa insegneremo noi alle folle? Come dovranno vivere queste persone dopo che il regno si sarà maggiormente manifestato? I tuoi discepoli avranno propri schiavi? I tuoi credenti cercheranno la povertà e fuggiranno la giustizia? La misericordia sarà la sola a prevalere in modo che non avremo più né leggi né tribunali?” Gesù disse: “Le persone di un’altra epoca comprenderanno meglio il Vangelo del Regno quando sarà presentato in termini che esprimono le relazioni di famiglia, quando l’uomo comprenderà la religione come l’insegnamento della paternità di Dio e della fratellanza dell’uomo, la filiazione con Dio. La famiglia terrena è un esempio della famiglia celeste, ripetendo le due leggi fondamentali della vita: il primo comandamento d’amore per i genitori ed il secondo comandamento d’amore reciproco tra i figli, amare tuo fratello e tua sorella come te stesso. E questa qualità d’affetto fraterno si manifestata in maniera naturale nel servizio amorevole e disinteressato verso il prossimo. Una vera famiglia si fonda su questi pilastri: le relazioni naturali ed i fenomeni di somiglianza fisica sono legati alla famiglia: i figli ereditano certi tratti dei genitori. I figli hanno origine dai genitori; l’esistenza della personalità dipende dall’atto del genitore. La relazione tra padre, madre e figlio è inerente a tutta la natura e pervade tutte le esistenze viventi”. 48. I veri genitoriGesù disse: “I veri genitori provano una grande gioia nel provvedere alle necessità dei loro figli. Molti genitori non si accontentano di fornire il semplice necessario ai loro figli, ma amano anche provvedere al loro benessere. I genitori saggi fanno dei piani accurati per l’istruzione e l’adeguato apprendistato dei loro figli e delle loro figlie. Da giovani vengono preparati alle responsabilità più grandi della vita successiva. I genitori previdenti provvedono anche per la disciplina, il governo, la correzione e talvolta per le limitazioni necessarie alla loro giovane ed immatura discendenza. I genitori affettuosi intrattengono rapporti personali ed amorevoli con i loro figli. Il loro orecchio è sempre aperto alle loro richieste; sono sempre pronti a condividere le loro sofferenze e ad aiutarli nelle loro difficoltà. I genitori sono sempre estremamente interessati al progressivo benessere della loro progenie. I genitori compassionevoli perdonano generosamente; non nutrono idee di vendetta contro i loro figli; non sono simili né a dei giudici, né a dei nemici, né a dei creditori. Le vere famiglie sono costruite sulla tolleranza, la pazienza ed il perdono. I genitori amano lasciare un’eredità ai loro figli. La famiglia continua da una generazione all’altra. La morte mette fine ad una generazione soltanto per segnare l’inizio di un’altra. La morte pone termine ad una vita temporale, ma non ai legami della famiglia. Io conosco alla perfezione l’intera relazione di un figlio con il Padre, perché ho raggiunto ora tutto quello che voi dovrete conseguire nel futuro eterno. Il Figlio dell’Uomo è pronto ad ascendere alla destra del Padre, cosicché in me, la via ora aperta è ancora più spaziosa perché tutti voi vediate Dio e, prima che abbiate terminato la vostra gloriosa crescita, diveniate perfetti, come vostro Padre nei cieli è perfetto”. 49. Ascoltare con l’orecchio dello SpiritoTommaso chiese: “Ma, Maestro, noi non troviamo che il Padre che è nei cieli ci tratti sempre con bontà e misericordia. Molte volte noi soffriamo terribilmente sulla terra, e non sempre le nostre preghiere sono esaudite. In che cosa non riusciamo a comprendere il significato del tuo insegnamento?” Gesù rispose: “Tommaso, Tommaso, quanto tempo ci vorrà prima che tu acquisisca la capacità di ascoltare con l’orecchio dello spirito? Quanto tempo passerà prima che tu capisca che questo regno è un regno spirituale e che mio Padre è anch’esso un essere spirituale? Non comprendi che vi sto istruendo come dei figli spirituali nella famiglia spirituale dei cieli, il cui padre che è a capo è uno spirito infinito ed eterno? Non mi permetterai di utilizzare la famiglia terrena come esempio delle relazioni divine senza applicare così alla lettera il mio insegnamento agli affari materiali? Non riesci a separare nella tua mente le realtà spirituali del regno dai problemi materiali, sociali, economici e politici di quest’epoca? Quando parlo il linguaggio dello spirito perché insisti a tradurre il mio proposito nel linguaggio della carne, semplicemente perché sono costretto ad utilizzare esempi correnti per fornire degli esempi comprensibili? Fratelli miei, vi supplico di cessare di applicare l’insegnamento del regno dello spirito ai semplici affari di schiavitù, di povertà, di case e di terre, ed ai problemi materiali di equità e di giustizia umane. Queste materie temporali riguardano gli uomini di questo mondo, e benché in qualche modo riguardino tutti gli uomini e tutte le donne, voi siete stati chiamati a rappresentarmi nel mondo come io rappresento mio Padre. Voi siete gli ambasciatori spirituali di un regno spirituale, i rappresentanti speciali del Padre spirituale. In questo momento dovrebbe già essermi possibile istruirvi come uomini maturi del regno dello spirito. Dovrò sempre rivolgermi a voi soltanto come a dei bambini? Non crescerete mai in percezione spirituale? Ciononostante io vi amo e vi aiuterò anche fino al termine della mia vita nella carne. Ed anche allora il mio spirito vi precederà nel mondo intero.” 50. Vivere secondo la lettera e non lo spiritoGesù disse: “Le anime elette che non hanno il mio spirito, che vivono secondo la lettera, e questa lettera l'hanno messa sopra al mio spirito, hanno ricoperto lo spirito dell'amore. Tutta la mia legge l'ho basata sull'amore, e invece non vedo quest'amore nemmeno negli ordini religiosi, perciò la tristezza mi riempie il Cuore”.
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