Gesù nel cuore

I messaggi di Gesù

Da N.211 a N.220


 

211.   L’inimicizia del mondo

Gesù disse: “Quando vi avrò lasciati, non scoraggiatevi per l’inimicizia del mondo. Non abbattetevi nemmeno quando dei credenti codardi si rivolteranno contro di voi e si uniranno ai nemici del regno. Se il mondo vi odierà, non dimenticate che ha odiato me prima ancora di odiare voi. Se voi foste di questo mondo, allora il mondo amerebbe ciò che è suo, ma poiché non lo siete, il mondo rifiuta di amarvi. Voi siete in questo mondo, ma le vostre vite non saranno vissute alla maniera del mondo.

Io vi ho scelti dal mondo per rappresentare lo spirito di un altro mondo presso questo stesso mondo da cui siete stati scelti. Ma ricordatevi sempre ciò che vi ho detto: il servo non è più grande del suo padrone. Se osano perseguitare me, perseguiteranno anche voi. Se le mie parole offendono i non credenti, anche le vostre parole offenderanno i malvagi. E vi faranno tutto ciò perché non credono né in me né in Colui che mi ha mandato; così voi subirete molte cose a causa del mio Vangelo. Ma quando soffrirete queste tribolazioni, ricordatevi che anch’io ho sofferto prima di voi a causa di questo Vangelo del Regno dei cieli. Molti di coloro che vi assaliranno ignorano la luce del cielo, ma ciò non è vero per certuni che ora ci perseguitano.

Se non avessimo insegnato loro la verità, potrebbero fare molte cose strane senza incorrere nella condanna, ma ora, poiché hanno conosciuto la luce ed hanno osato respingerla, non hanno alcuna scusa per il loro comportamento. Chi odia me odia mio Padre. Non può essere altrimenti; la luce che vi salverebbe se accettata, può solo condannarvi se coscientemente respinta. E che cosa ho fatto io a questi uomini perché mi odino con un astio così terribile? Nulla, se non offrire loro fratellanza sulla terra e salvezza in cielo. Ma non avete letto nella Scrittura il versetto: ‘E mi hanno odiato senza una causa’? Chi odia il nuovo vangelo, odia me che l’annuncio, quindi odia anche il Padre”.

212.   Non vi lascerò soli

Gesù disse: “Ma io non vi lascerò soli nel mondo. Molto presto, dopo che me ne sarò andato, vi manderò un aiutante spirituale. Avrete con voi uno che prenderà il mio posto tra di voi, uno che continuerà ad insegnarvi la via della verità, ed anche che vi consolerà. Che il vostro cuore non sia turbato. Voi credete in Dio; continuate a credere anche in me. Benché io debba lasciarvi, non sarò lontano da voi. Vi ho già detto che nell’Universo di mio Padre vi sono molti luoghi di sosta. Se ciò non fosse vero, non vi avrei ripetutamente parlato di essi. Io sto per tornare in questi mondi di luce, in queste stazioni nel cielo del Padre alle quali ascenderete un giorno. Da tali luoghi io sono venuto in questo mondo, ed ora è vicino il momento in cui dovrò tornare all’opera di mio Padre nelle sfere del cielo. Se io vi precedo così nel regno celeste del Padre, vi manderò certamente a cercare affinché possiate essere con me nei luoghi che sono stati preparati per i figli mortali di Dio prima che questo mondo fosse. Anche se io devo lasciarvi, sarò presente con voi in spirito, e alla fine voi sarete con me in persona quando sarete ascesi a me nel mio Universo, così come io sto per ascendere a mio Padre nel suo Universo più grande. E ciò che vi ho detto è vero ed eterno, benché voi non possiate comprenderlo pienamente. Io vado dal Padre, e sebbene voi non possiate seguirmi ora, mi seguirete certamente nelle epoche future.”

213.   Gesù è il messia, il figlio di dio

Gesù disse: “Sono il Figlio del Dio vivente. Sono inviato da Dio nel mondo per salvarlo; mi sono fatto uomo per far e la volontà di mio Padre e per predicare il suo Vangelo, a compimento di quanto hanno detto i profeti nelle Scritture.  Il Padre è la vita e io ho la vita grazie a lui. Infatti Dio è la fonte della vita e ha concesso anche al Figlio di essere la fonte della vita.  Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Il Padre ama il Figlio e gli manifesta tutto quello che fa, gli ha dato ogni potere in cielo e in terra, mettendo tutto nelle sue mani. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole.

Credetemi: Io sono nel Padre e il Padre è in me, perché io e il Padre siamo una cosa sola, anche se il Figlio da sé non può far nulla se non quello che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa ugualmente. Chi mi ama sarà amato anche dal Padre mio, anch’io l’amerò e mi farò conoscere a lui; ma attenti, nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio. Il Padre non giudica nessuno: ha affidato al Figlio tutto il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo.

Ma io non posso far nulla da me stesso, perché giudico come Dio mi suggerisce, con giustizia, e non secondo l’apparenza. E il mio giudizio è giusto perché non cerco la mia volontà ma la volontà di colui che mi ha mandato, a testimonianza che questa dottrina che io v’insegno non è sapienza mia, ma viene da Dio. Così, tutti onoreranno il Figlio, come onorano il Padre, e chi non onora il Figlio non onora neppure il Padre. Chi viene dall’alto certifica che Dio è veritiero e proferisce le parole di Dio, che hanno la vita perché vengono dallo Spirito di Dio, e perché Dio gli ha dato tutto il suo Spirito senza misura. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono lasciarsi guidare dallo Spirito e dalla verità di Dio, perché soltanto lo Spirito di Dio dà la vita, l’uomo da solo non può far nulla. Il Padre vi manderà nel mio nome un difensore: il Consolatore, lo Spirito Santo, lo Spirito della Verità che proviene dal Padre. Egli mi renderà testimonianza, v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché riprenderà quel che io vi ho insegnato, e ve lo farà capire meglio. In verità, in verità vi dico: Chi crede in questo, ha la vita eterna”.

214.   I falsi messia

Gesù disse ai suoi discepoli: “Verranno tempi nei quali voi desidererete vedere anche solo per poco il Figlio dell’uomo che viene, ma non lo vedrete. Fate attenzione e non lasciatevi ingannare da nessuno! Attenti ai falsi profeti e ai falsi cristi. Quando vi vengono incontro, all’apparenza sembrano pecorelle, ma dentro essi sono lupi feroci: li riconoscerete dalle loro azioni. Perché molti verranno, si presenteranno con il mio nome, inganneranno molta gente, e diranno: ‘Sono io il Messia!’. Oppure vi diranno: ‘Il momento è arrivato!’ Ma voi badate a voi stessi! Non ascoltateli e non andate dietro loro, perché faranno grandi e portenti miracoli, così da indurre in inganno, se fosse possibile, anche quelli che Dio si è scelto! È questo il motivo per cui prima è necessario che il messaggio del Vangelo sia annunciato a tutti i popoli. Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni non abbiate paura, perché alcuni cadranno sotto i colpi della spada, altri saranno portati via come schiavi in paesi stranieri”.

215.   La Gerusalemme assediata

Gesù disse: “Quando vedrete Gerusalemme assediata da eserciti nemici, sappiate allora che è vicina la sua rovina: sarà calpestata dai pagani e distrutta, fino a quando non sarà finito il tempo che Dio ha stabilito per loro. Allora coloro che si troveranno in Gerusalemme fuggano ai monti, coloro che sono dentro le città se ne allontanino, e quelli che si trovano in aperta campagna non ritornino in città. Quello sarà il tempo del giudizio perché l’ira di Dio si scatenerà contro questo popolo.

Sulla terra i popoli saranno presi dall’angoscia e dallo spavento, gli abitanti della terra moriranno per la paura e per il presentimento di ciò che dovrà accadere; ci saranno grandi terremoti, pestilenze e carestie in molte regioni. Si vedranno fenomeni terrificanti e dal cielo verranno segni grandiosi. Quei giorni saranno giorni di tribolazione, la più grande che ci sia mai stata fino ad oggi, da quando Dio ha creato il mondo, e non ne verrà più una uguale”.

216.   La rinascita nello Spirito

Gesù disse: “Nessuno può entrare nel regno di Dio se non nasce da acqua e Spirito: perché dalla carne nasce carne, dallo Spirito nasce Spirito. In verità, in verità vi dico: Tutti i credenti riceveranno lo Spirito di Dio; il Padre vostro celeste lo darà a coloro che glielo chiedono. Ma, credetemi, nessuno potrà vedere il regno di Dio se non nasce nuovamente”.

217.   I giorni del dolore

Gesù disse: “Ma tutto questo sarà solo l’inizio dei dolori; devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine. E se il Signore non accorciasse il numero di quei giorni, nessun vivente si salverebbe. Ma Dio li ha accorciati a motivo di quegli uomini eletti che si è scelto. Vi prenderanno con violenza e vi perseguiteranno, vi porteranno nei tribunali, sarete percossi nelle loro Sinagoghe e nelle loro prigioni, vi trascineranno davanti a re e governatori a causa del mio nome. Sarete arrestati, torturati, odiati da tutti i popoli e uccisi, ma sarete anche miei testimoni di fronte a loro e di fronte ai pagani.

Per il dilagare dell’iniquità allora molti abbandoneranno la fede, si odieranno e si tradiranno l’un l’altro. I popoli combatteranno l’un contro l’altro, gli amici vi tradiranno, il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio, i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte; il male sarà tanto diffuso che l’amore di molti si raffredderà.

E quando vi arresteranno nelle Sinagoghe per essere giudicati davanti ai magistrati e alle autorità, lì avrete allora occasione per dare testimonianza di me. Siate decisi! Non preoccupatevi di quel che dovrete dire per difendervi, anzi mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa, perché non sarete voi a parlare, ma lo Spirito del Padre vostro che parlerà in voi.

Egli vi suggerirà e v’insegnerà quel che dovrete dire in quel momento per difendervi: Sarò io a suggerirvi le parole giuste, e vi darò una sapienza tale che i vostri avversari non potranno resistere e tanto meno controbattere. Sarete odiati da tutti per causa mia, eppure, neanche un capello del vostro capo andrà perduto, e se saprete resistere sino alla fine salverete la vostra vita. Infatti, Dio salverà chi persevererà e resisterà sino alla fine. Voi però fate attenzione! Io vi ho predetto tutto”.

218.   La sofferenza

Gesù disse: “Io sono qui con te. Non lascio solo nessuno, nemmeno quelli che non mi amano. Tu soffri per i peccati del mondo. Prega per gli ammalati, anche per quelli che non accettano la sofferenza. Essi non mi conoscono, ma io sono vicino a loro. Se mi conoscessero e avessero la rassegnazione e la fede li porterei con me nella vera vita, perché hanno già scontato il Purgatorio sulla terra. Molte sono le persone che non accettano la loro sofferenza e mi insultano con parole volgari: però io sono lo stesso vicino a loro, pronto a perdonarli e ad amarli. Il vero cristiano deve accettare le mortificazioni quotidiane e offrirle a Dio senza ribellarsi; e non giudicare il fratello, perché come giudica sarà giudicato. La preghiera non ha valore senza carità e la carità senza preghiera. Nel mondo ci sono tante persone che agiscono senza scrupoli, con superbia e vanità; pensano solo a vestirsi bene e a divertirsi, mentre c’è tanta gente che soffre la fame. Lo sperpero di denaro, di vestiti, di cose inutili è anche peccato”

219.   Il ritorno di Gesù

Gesù disse: “In quei giorni, dopo quelle tribolazioni, il Figlio dell’uomo verrà nel suo splendore con tutti i suoi angeli, e si siederà sul trono della sua gloria. Egli verrà nella gloria del Padre suo, e renderà a ciascuno la ricompensa secondo le sue azioni. Come il lampo improvvisamente guizza da una parte all’altra del cielo, così succederà anche nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. Il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. In quel giorno, chi si troverà nella terrazza di casa sua non scenda a pianterreno a prendere le sue cose; chi si troverà nei campi a lavorare non torni indietro. Allora si vedrà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo: tutti i popoli della terra piangeranno, e gli uomini vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e splendore”.

220.  Il pane che dà la vita

Gesù disse ai Giudei che avevano creduto in lui: “Chi crede nel Figlio ha la vita eterna, ma chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, perché è schiavo del peccato e l’ira di Dio incombe su di lui. In verità, in verità vi dico: Se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte, perché io sono la luce del mondo: chi segue me, e crede in me, non camminerà mai nelle tenebre, anzi avrà la luce che conduce alla vita; solo allora sarete davvero miei discepoli, conoscerete la verità, e la verità vi renderà veramente uomini liberi dal peccato. Io sono il pane che dà la vita: chi si avvicina a me con fede non avrà più fame e non avrà più sete.

Il Padre, che ha la vita, ha mandato me che sono il pane disceso dal cielo! Ma non è come il pane che mangiarono i vostri antenati nel deserto, essi mangiarono la manna e poi morirono ugualmente. Il pane venuto dal cielo è diverso: Il pane che io darò è la mia carne, data perché il mondo abbia la vita. Chi ne mangia non morirà, e vivrà in eterno. In verità, in verità vi dico: Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita, perché il mio corpo è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda”.