I segni dei tempi
Poi Gesù si mise a parlare severamente contro quelle città nelle quali aveva compiuto la maggior parte dei suoi fatti miracolosi: le rimproverava perché i loro abitanti non avevano cambiato vita. Gesù disse ancora: «A chi posso paragonare gli uomini di questa generazione? A chi sono simili? Essi sono come quei bambini seduti sulle piazze che, rivolgendosi ai loro compagni, gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato con il flauto una musica allegra, e non avete ballato; vi abbiamo cantato un canto di dolore, e non avete pianto! Così fate anche voi oggi. È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: «È un indemoniato!». Poi è venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: «Ecco un mangione e un beone, amico degli agenti delle tasse e di altre persone di cattiva reputazione».
Ipocriti! Siete capaci di capire l’aspetto della terra e del cielo tanto che quando vedete una nuvola che sale da ponente, voi dite subito: Presto pioverà, e così avviene. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. E quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Dunque, sapete interpretare l’aspetto del cielo e non sapete capire il significato di ciò che accade in questi tempi? Perché non sapete giudicare da voi stessi ciò che è giusto fare?». Sappiate che: «Chi crede nel Figlio non è condannato. Chi non crede, invece, è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».