Gesù lascia Cafarnao
Il giorno dopo Gesù si alzò molto presto, quando ancora era notte fonda, e uscì fuori. Se ne andò in un luogo isolato, e là si mise a pregare. Fattosi giorno, la folla andò in cerca di lui. Quando lo raggiunsero, volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro.
Ma Gesù disse loro: «Bisogna che io annunci il regno di Dio anche alle altre città; per questo Dio mi ha mandato». Infatti lasciò Cafàrnao per andare ad annunciare il suo messaggio nelle Sinagoghe della Giudea e della Galilea. E grandi folle di gente che avevano sentito raccontare quel che Gesù faceva cominciarono a seguirlo: venivano dalla Galilea, dalla regione delle Dieci Città, da Gerusalemme, dalla Giudea e dai territori al di là del fiume Giordano.
Si parlava sempre più di lui, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità. E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, la gente portava sempre i malati in piazza, li mettevano a terra, vicino ai suoi piedi, ed egli li guariva. Infatti, sapendo che egli aveva guarito molti malati, quanti avevano qualche male si spingevano fino a lui per poterlo toccare, e lo supplicavano di permettere di toccare almeno l’orlo del suo mantello, perché da lui usciva una forza che guariva ogni genere di mali.
Tutti rimanevano stupiti nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano, i ciechi che vedevano, i sordi che udivano, e allora, pieni di timore, dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose, non abbiamo visto mai nulla di simile! Tra noi è apparso un grande profeta!». Altri dicevano: «Dio è venuto a salvare il suo popolo. Noi stessi abbiamo udito, e sappiamo che questi è veramente il profeta che deve venire, il salvatore del mondo».
Allora tutti levavano lode al Dio di Israele. Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a rapirlo per farlo diventare re , si ritirò sulla montagna, tutto solo, e là pregava.