Gesù scaccia i mercanti dal Tempio
La mattina seguente partirono da Betania e, arrivati a Gerusalemme, Gesù entrò nel cortile del Tempio; fece una frusta di cordicelle e cominciò a cacciar via tutti i mercanti che stavano là a vendere e a comprare buoi, pecore e colombe. Buttò all’aria i tavoli dei cambiamonete spargendo a terra i loro soldi, rovesciò le sedie dei venditori di colombe, e disse: «Portate via di qua questa roba! Non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
Poi si mise a insegnare dicendo alla gente: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà casa di preghiera per tutti i popoli? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!». Allora intervennero alcuni capi ebrei che domandarono a Gesù: «Dacci una prova che hai l’autorità di fare queste cose». Gesù rispose: «Distruggete questo Tempio! In tre giorni lo farò risorgere». Quelli replicarono: «Questo Tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma quelli non capirono che Gesù parlava del tempio del suo corpo. Poi gli si avvicinarono alcuni ciechi e storpi, ed egli li guarì.
Ma i sommi sacerdoti e i maestri della Legge, vedendo le cose straordinarie che aveva fatto e sentendo i bambini che acclamavano nel Tempio: «Osanna al Figlio di Davide» , si sdegnarono e dissero a Gesù: «Ma non senti che cosa dicono?». Gesù rispose: «Sì, sento. Ma voi non avete mai letto nelle Scritture queste parole: Dalla bocca dei fanciulli e dei bambini ti sei procurata una lode?». Durante il giorno Gesù continuava ad insegnare nel Tempio, già di buon mattino la gente andava nel Tempio per ascoltarlo, di notte invece usciva dalla città di Gerusalemme e se ne stava all’aperto, sul monte degli Ulivi.
I sommi sacerdoti, i maestri della Legge e le altre autorità del popolo vennero a conoscenza di questi fatti e cercavano il modo di farlo morire, ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento.