L'ipocrisia
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini; al contrario chiama i poveri, gli storpi, gli zoppi e i ciechi. Allora avrai motivo di rallegrarti, perché questi non hanno la possibilità di ricambiarti l’invito. Tu, in questo modo, hai già ricevuto la tua ricompensa. Poi, la tua offerta sarà più grande di quella di tutti gli altri, se quello che hai offerto come dono non rappresenta quello che avevi d’avanzo.
Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra. Guardatevi dal praticare il bene in pubblico, come fanno gli ipocriti nelle Sinagoghe e per le strade, per il desiderio di essere ammirati e lodati dagli uomini.
Altrimenti non avrete nessuna ricompensa dal Padre vostro che è nei cieli. Invece, quando aiuti qualcuno, non suonare la tromba davanti a te, non farlo sapere a nessuno, neanche ai tuoi amici, perché la tua elemosina resti segreta, e Dio, tuo Padre, che vede nel segreto, ti ricompenserà in modo manifesto».