La cena pasquale e la lavanda dei piedi
Era ormai vicina la festa ebraica della Pasqua, il primo giorno degli Azzimi, quando gli Ebrei immolavano l’agnello pasquale. I discepoli domandarono a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a prepararti la cena di Pasqua?». Gesù mandò avanti Pietro e Giovanni con questo incarico: «Andate a preparare per tutti noi la Pasqua, perché possiamo mangiare. Quando entrerete in città incontrerete un uomo che porta una brocca d’acqua. Seguitelo fino alla casa dove entrerà». Poi direte al padrone di quella casa: «Il Maestro ti manda a dire che il suo momento ormai è arrivato e che desidera fare la cena pasquale con i suoi discepoli, e ti chiede la stanza. Egli vi mostrerà al piano superiore una sala grande addobbata con i tappeti, già pronta. Là preparate la cena».
Pietro e Giovanni andarono, trovarono tutto come aveva loro detto Gesù e prepararono la cena pasquale.
Venuta la sera, Gesù giunse con i Dodici. Sapeva che era venuto per lui il momento di lasciare questo mondo e tornare al Padre, sapeva che il Padre gli aveva dato ogni potere, sapeva pure che era venuto da Dio e che a Dio ritornava. Mentre cenavano, Gesù allora si alzò da tavola, si tolse la veste, si legò un asciugamano intorno ai fianchi, poi versò dell’acqua in un catino, e cominciò a lavare i piedi ai suoi discepoli. Poi li asciugava con il panno che aveva intorno ai fianchi.
Quando dunque Gesù terminò di lavare i piedi ai discepoli, riprese la sua veste e si mise di nuovo a tavola. Poi disse: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate Maestro e Signore, e fate bene perché lo sono. Dunque, se io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Così vi ho dato l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. Ora sapete queste cose, ma sarete beati quando le metterete in pratica».
Io vi do un comandamento nuovo: «Amatevi gli uni gli altri. Amatevi come io vi ho amato! Proprio da questo comandamento tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri. Nessuno ha un amore più grande di questo: che uno dia la vita per i propri amici, e voi infatti siete miei amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi».