Vangelo di Vangeli


I L   L I B R O

Non temete gli uomini di questo mondo

«Dunque, non abbiate paura degli uomini, quelli che appartengono a questo mondo, anche se nei loro rapporti con gli altri, sono più astuti dei figli della luce. E soprattutto non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, togliendovi la vita, ma dopo non possono fare niente di più, perché essi non hanno potere di uccidere l’anima.

Vi dirò io chi dovete temere! Temete piuttosto Dio, il quale, dopo la morte, ha il potere di far perire sia il corpo sia l’anima, gettandoli nell’inferno. Ve lo ripeto: è lui che dovete temere! E se uno si vergognerà di me e delle mie parole di fronte a questa gente infedele e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando ritornerà, nella gloria del Padre suo, insieme con i suoi angeli santi. 

Invece, parlate apertamente con rettitudine e senza timore: siate sempre sinceri, date all’imperatore Cesare quello che è di Cesare, ma quello che è di Dio datelo a Dio! E non preoccupatevi di quel che pensa la gente, non guardate in faccia a nessuno e insegnate veramente la volontà di Dio. Non giurate mai né per il cielo, né per la terra; non giurate nemmeno sulla vostra testa, perché non avete neppure il potere di far diventare bianco o nero uno dei vostri capelli. Semplicemente il vostro parlare sia «sì» quando è «sì» e «no» quando è «no», tutto il resto viene dal maligno. Perché non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, nulla di segreto che non sarà conosciuto. 

Quanto a voi, Dio conosce anche il numero dei vostri capelli. Pertanto ciò che avrete detto nel buio sarà udito alla luce del giorno, e quel che avrete detto sottovoce all’interno della casa sarà proclamato dai tetti. Ma attenti a chi si fa avanti e parla da se stesso con presunzione in cerca della propria gloria. Invece solo chi cerca la gloria di colui che l’ha mandato dice la verità e non cerca di ingannare».

Gesù così concluse: «Tutti quelli che pubblicamente riconosceranno davanti agli uomini, di essere miei discepoli, anch’io li riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli. Ma quelli che pubblicamente mi rinnegheranno davanti agli uomini, dicendo di non essere miei discepoli, anch’io li rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».