La gente si interroga sulla identità di Gesù
Intanto Erode, re della Galilea, venne a sapere che dappertutto si parlava di Gesù, e non sapeva che cosa pensare. Disse allora ai suoi servi: «Costui è Giovanni il Battista! Gli ho fatto tagliare la testa, ma ora è tornato dal mondo dei morti! Perciò ha il potere di fare i miracoli». E faceva di tutto per vedere Gesù. Altri invece dicevano: «È il profeta Elia riapparso tra noi». Altri ancora: «È uno degli antichi profeti ritornato in vita». Attorno si radunava tanta folla che lui e i suoi discepoli non riuscivano più nemmeno a mangiare.
Ma tra la folla nessuno però parlava apertamente a favore di lui perché avevano paura delle autorità giudaiche; solo a bassa voce, tutti parlavano di Gesù. Alcuni dicevano: «È un uomo sincero»; altri dicevano: «No, imbroglia la gente». Molti altri ancora dicevano: «È pazzo, non ragiona. Perché lo state ad ascoltare?». Anche i suoi parenti, venendo a sapere queste cose, dicevano: «È uscito fuori di sé». Neppure loro, evidentemente, credevano in lui. Altri invece dicevano: «Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio dare la vista ai ciechi. Questi è davvero il profeta, questi è il Cristo!».
Così, la gente aveva idee diverse su Gesù. Intanto alcuni abitanti di Gerusalemme osservarono: «Quest’uomo parla in pubblico senza paura. Dev’essere quello che cercano di uccidere. Eppure nessuno gli dice niente! Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo, il Messia? Però, quando apparirà il Messia, nessuno saprà di dove viene; questo qui, invece, sappiamo dov’è nato: costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Conosciamo bene suo padre e sua madre». Altri ancora replicavano: «Il Messia non può venire dalla Galilea! Come può dunque dire: ‘Sono disceso dal cielo?’ Sta scritto infatti dice che il Messia ‘verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme’, il villaggio dove nacque il re Davide».
E nacque dunque dissenso nella folla a causa di lui. Anzi, alcuni addirittura avrebbero voluto arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. Anche le guardie, che i farisei d’accordo con i capi dei sacerdoti avevano mandato per arrestare Gesù, tornarono dai sommi sacerdoti e dai farisei, e questi li rimproverarono dicendo: «Perché non avete portato qui Gesù?». Le guardie risposero: «Nessun uomo ha mai parlato come lui, e poi la nostra Legge non ci permette di condannare un uomo senza prima ascoltare da lui che cosa ha fatto». Ma i farisei replicarono loro: »Forse vi siete lasciati incantare anche voi? Nessuno fra le autorità o tra i farisei si fida di lui, solo questa maledetta gente del popolo, che non conosce la Legge. Studiate le Scritture e vedrete che nessun profeta può venire dalla Galilea!».
Ma una volta, mentre insegnava nel Tempio, molti farisei si erano riuniti e Gesù fece loro questa domanda: «Ditemi, che ne pensate del Messia? Di chi dev’essere discendente?». Quelli risposero: «Sarà un discendente del re Davide». E Gesù continuò: «Com’è possibile? Come mai allora Davide stesso, guidato dallo Spirito di Dio, dice in un salmo che il Messia è il suo Signore. Egli ha scritto: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi. Dunque, se Davide stesso lo chiama Signore, come può il Messia essere un discendente di Davide?». Nessuno era in grado di rispondergli, o di dire anche solo una parola. E a partire da quel giorno nessuno aveva più il coraggio di fare domande a Gesù.