I Maestri della Legge chiedono un segno
Arrivarono alcuni farisei e incominciarono a discutere con Gesù. Volendo metterlo in difficoltà, gli tesero un tranello chiedendogli di fare un segno miracoloso come prova che veniva da Dio.
Gesù dopo aver tirato un profondo sospiro dal suo animo, disse: «A me non importa affatto di ricevere i complimenti degli uomini, né ora io cerco la mia gloria che sarebbe senza valore perché c’è già un altro che se ne preoccupa e mi glorifica. È il Padre mio, del quale voi dite: «È nostro Dio!». Ma voi in realtà non lo conoscete. Sappiate che Dio non ascolta i peccatori, ma ascolta chi lo rispetta e fa la sua volontà. Quindi, questa gente perversa e infedele a Dio non riceverà nessun segno».
In verità vi dico: «Non sarà dato alcun segno a questa generazione, eccetto il segno del profeta Giona. Infatti, come Giona fu un segno miracoloso per gli abitanti di Nìnive perché essi si convertirono dopo la sua predicazione, così anche il Figlio dell’uomo sarà un segno per gli uomini di questa generazione. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo rimarrà sepolto nella terra tre giorni e tre notti. Questo vi dico, perché sappiate che il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, in modo spettacolare, e nessuno potrà dire: Eccolo qui o eccolo là, perché il regno di Dio è già in mezzo a voi!».
E lasciatili, se ne andò.