Le grotte a Qumran
La quasi totalità dei testi e dei frammenti contenuti nelle 11 grotte del complesso di Qumran è stata redatta in ebraico o aramaico, e si tratta di pergamene (pelli di animale opportunamente trattate e utilizzate per scriverci sopra). Solo la grotta 7, scoperta nel 1955, presenta la particolarità di contenere, nella sua totalità, dei papiri, una sorta di carta composta con le fibre di una pianta detta "cyperus papyrus", e, per di più scritti in greco.
È precisamente questa grotta che ha richiamato l'attenzione dell'esperto papirologo José O'Callaghan, sacerdote gesuita spagnolo, che iniziò la sua ricerca su di essa quando stava elaborando un catalogo dei papiri contenenti sezioni della cosiddetta versione dei LXX (una traduzione dell' A.T. in greco, eseguita ad Alessandria, da dei giudei, nel III secolo a.C., per l'utilizzo da parte dei correligionari più familiarizzati con il greco che con l'ebraico o l'aramaico.