Lettera agli Ebrei
Il tema della lettera agli Ebrei è il trionfo del Cristo sul sistema levitico, fondato sul sacerdozio e sui sacrifici: eppure non vi è alcun accenno alla distruzione del tempio nell’anno 70, che avrebbe costituito l’argomento principale. Anzi le parole usate dall’autore a Hebr. 10, 1-3 denotano che il testo fu scritto quando il tempio era ancora in piedi:
«La legge, che ha un’ombra dei beni futuri, non l’immagine stessa delle cose, non può con gli stessi sacrifici, che si offrono ogni anno indefinitamente, rendere perfetti quelli che si accostano a Dio. Non avrebbero cessato altrimenti di esser offerti, per la ragione che gli offerenti, purificati una volta, non avrebbero più nessuna coscienza di peccato? Al contrario, in essi, ogni anno si rinnova il ricordo dei peccati».
Secondo Robinson, il testo della lettera (un’omelia adattata successivamente in forma epistolare) sembra indirizzato a giudeo-cristiani residenti a Roma (13, 24) sotto l’incombere della persecuzione neroniana (6, 4-6; 10, 26-31; 12, 15-29). È rievocato a 10, 32-34 il periodo di tribolazione sotto Claudio; a 13, 7 si allude alla morte di Pietro e Paolo (65/66), ma non si conosce ancora il suicidio di Nerone (9 giugno del 67).