George Edmundson
Le 360 pagine del libro di Robinson, sintetizzate qui sopra, sono il prodotto di molteplici caratteristiche proprie dell’autore, ad alcune delle quali ho accennato all’inizio: la formazione classica, la consuetudine con i testi, la tradizione familiare. Ma furono anche il risultato di un incontro fortuito, di cui lo stesso Robinson dà notizia. Consultando una monografia di storia romana pubblicata in Inghilterra durante la sua gioventù, Robinson si imbatté nel rinvio ad un’opera a lui sconosciuta: The Church in Rome in the First Century, di George Edmundson, pubblicata alla vigilia della prima guerra mondiale e rimasta per questo priva di eco e di diffusione. Il nome dell’autore era citato in modo errato, ma Robinson riuscì a procurarsi un esemplare del libro, scoprendo, sotto forma di otto conferenze tenute ad Oxford nel 1913, un tesoro di erudizione e una disanima di tutti i dati disponibili – storici, letterari, archeologici, epigrafici – per la ricostruzione dei primi decenni di vita della comunità cristiana di Roma. Robinson riconosce il suo debito in molti passi del libro, e in una nota apposita fornisce alcune informazioni sul suo predecessore.
Il reverendo Edmundson (nato nello Yorkshire nel 1848, morto nel sud della Francia nel 1930), appartenente per tradizione familiare alla gerarchia ecclesiastica anglicana, ricevette in giovane età una formazione oggi impensabile, studiando matematica e greco biblico al Magdalen College di Oxford. Per quarant’anni fu ministro della Chiesa anglicana; fu membro della Royal Historical Society e della Royal Geographical Society, socio onorario di due accademie olandesi, consulente del Foreign Office e fecondo scrittore: pubblicò saggi su Milton, sull’arcivescovo Laud e sulla rivalità anglo-olandese nel diciassettesimo secolo; scrisse per la Cambridge Modern History il capitolo dedicato alla storia della Spagna e del Portogallo nel diciottesimo secolo, e fu autore di una storia dell’Olanda tuttora in circolazione.
Le otto lezioni sulla storia del cristianesimo a Roma nel primo secolo, raccolte in The Church in Rome in the First Century, rivelano una padronanza eccezionale non solo delle letterature classica, biblica e patristica in greco e in latino, ma anche dei ritrovamenti archeologici a Roma e nell’Italia centro-meridionale. Oltre alle epigrafi antiche, Edmundson conosceva a fondo la bibliografia moderna: anche quella difficilmente reperibile, anche quella in lingua italiana.